PROPAGAZIONE DEL NOCCIOLO PER TALEA Roberto Botta, Cecilia Contessa, Nadia Valentini, Chiara Beltramo - Università degli Studi di Torino - Dipartimento Colture Arboree In Piemonte, la coltura del nocciolo rappresenta circa il 12% della produzione nazionale ed ha visto negli ultimi anni una fase di forte espansione della superficie coltivata (+50% rispetto al 2002). La richiesta di materiale vivaistico è ancora molto forte sia per le necessità della regione, che impianta quasi esclusivamente la ‘Tonda Gentile delle Langhe’ (sin. ‘Tonda Gentile Trilobata’), sia per la costituzione di corileti in aree del mondo di recente introduzione o ampliamento della coltura. Le cultivar più richieste sono ‘Tonda di Giffoni’, ‘Tonda Gentile Romana’ e ‘Tonda Gentile delle Langhe’, essendo note le loro caratteristiche qualitative di eccellenza. Il nocciolo è propagato tradizionalmente per pollone radicato o per margotta di ceppaia ma vi è interesse per la messa a punto di tecniche di moltiplicazione alternative che permettano di produrre con maggior efficienza materiale selezionato e sano. Tra queste, il taleaggio potrebbe consentire di ottenere un elevato numero di piantine in spazi ristretti con l’ulteriore vantaggio, rispetto alla propagazione tradizionale, di fornire materiale più controllato e quindi di sicura identità varietale e sano sotto il profilo fitosanitario. Scopo della ricerca è stato quello di definire un efficiente protocollo di radicazione per le cultivar ‘Tonda di Giffoni’, ‘Tonda Gentile Romana’, ‘Tonda Gentile delle Langhe’ e ‘Daria’ utilizzando la tecnica mist per mantenere idratate le talee. In particolare, si è voluto determinare l’effetto degli ormoni (IBA -acido indol-butirrico- e putrescina) sul radicamento e l’effetto di sostanze antagoniste dell’etilene sulla sopravvivenza della talea. Nel 2009, talee con due gemme venivano raccolte in luglio ed immerse per 1-2 minuti in IBA a diverse concentrazioni o di IBA 1000 mg/L + putrescina 1600 mg/L e poste a radicare in perlitevermiculite 1:1 sotto mist per 50 giorni. I risultati hanno dimostrato che nelle talee di nocciolo l'attitudine alla radicazione è fortemente influenzata dal genotipo, dal dosaggio ormonale e dal diametro della talea. La cultivar che ha fornito i migliori risultati in termini di radicazione è stata ‘Tonda di Giffoni’, seguita da ‘Tonda Gentile delle Langhe’. Il dosaggio di IBA più efficace è stato 1000 mg/L mentre dosaggi superiori hanno dato risultati variabili e una mortalità delle gemme elevata, aspetto questo che è risultato il principale fattore limitante la riuscita della tecnica. Accertato che la radicazione è ottenibile in modo soddisfacente per diverse cultivar utilizzando l’ormone IBA, nel 2010 il lavoro è stato focalizzato sulla ‘Tonda Gentile delle Langhe’ con prove finalizzate a capire se riducendo il livello di IBA o impiegando inibitori dell’etilene si otteneva un effetto sulla sopravvivenza delle gemme. I risultati hanno dimostrato che per questa cultivar l’impiego di concentrazioni di IBA di 500 mg/L o di inibitori dell’etilene permettono di raggiungere percentuali del 50% di talee vitali (senza mortalità delle gemme) e radicate.