MISURE SU APPARATO WS19MKIII RIFERIMENTI GENERALITA

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IZ5AGZ op. ALESSANDRO FREZZOTTI
www.frezzotti.eu
MISURE SU APPARATO WS19MKIII
RIFERIMENTI
Genere
DATA
Generalità
Note
Distribuzione
radio
2015
Misure su s/n 5820-T2736-0223
Appunti personali
agz
GENERALITA’
Report su misure effettuate su apparato Wireless Set 19 mkIII.
ANODICA HT1 A VUOTO SENZA FILAMENTI
Senza tensione di filamenti. Tensione anodica HT1 regolata su 275 Volt come letto su manuali canadesi
dell’epoca. Tutte le valvole al loro posto. Solo ricezione.
A, B e IC OFF, corrente circa 200 (170) micro Ampere dovuta allo strumento (commutatore strumento su
HT1).
A ON solo, spunto 20 mA, poi steady su 7mA. B ON solo idem con steady 6 mA. IC ON solo 7 mA.
Totale A B e IC ON insieme, circa 20 mA. Varia leggermente se si muove il potenziometro di RF gain.
ANODICA HT1 CON FILAMENTI ACCESI
Filamenti alimentati a 13.7 V, come una batteria ben carica, utilizzando alimentatore di stazione. Tensione
anodica HT1 regolata su 275 Volt come letto su manuali canadesi dell’epoca. Tutte le valvole al loro posto.
Nessun segnale in antenna. Solo ricezione.
A, B e IC OFF, corrente circa 200 micro Ampere dovuta allo strumento (commutatore strumento su HT1).
A ON solo, spunto 70 mA, poi steady su 45mA. Variazioni di +-2 mA muovendo RF gain pot o con BFO
acceso/spento.
B ON solo, idem con steady 29 mA. Poca variazione muovendo il quench.
IC ON solo, steady 27 mA, no segnali.
Totale A B e IC ON insieme, circa 102 mA. Piccole variazioni come sopra.
METER W S19
Lo strumento della mia 19MKIII è uno WESTON model 506.
La misura basilare di questo strumento fatta con un DVM moderno (UT61E) che ha una precisione in Ohm e
in micro-Ampere dello 0.5% è di 331 Ohm di resistenza e 489 uA, misurati con la lancetta sopra alla tacca di
15/600 Volt ovvero fondo scala.
Il galvanometro, al momento dell’acquisto della 19, aveva il vetro spinto all’interno e quindi nel tempo polvere
e sporcizia sono penetrati all’interno della cassa.
Solitamente non sono fortunato con i galvanometri. Anche stavolta pur dopo averlo smontato e pulito con la
massima delicatezza ho scoperto che ha delle incertezze, ovvero a volte si incanta su certe posizioni sia a
salire che a scendere di corrente. Inoltre il vetro è leggermente macchiato dalla tropicalizzazione che ha
lasciato dei residui, difficili da grattare, di vernice giallognola.
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Memore di precedenti esperienze ho provato a verificare la correttezza della scala, che mostra le tacche
disposte linearmente, con le reali letture di corrente al netto delle saltuarie incertezze, ovvio. Ne ho creato un
grafico, per riferimento futuro.
Queste misure in più son scaturite dal fatto che rimontato il galvanometro in circuito e aspettandomi di
leggere 275 Volt provenienti da un alimentatore stabilizzato son rimasto male leggendo 220!!! Un errore di
due tacche e mezzo o 55V, o se si vuol dire in % sarebbe -9.17%. Per dirla breve marca il 10% in meno
rispetto al fondo scala.
Non ho ancora misurato la resistenza serie nel circuito, sia in HT1 che HT2, che secondo lo schema è da
1M2, che in serie a 330 Ohm e con 500 uA esatti (cioè il fondo scala di uno strumento perfetto) misurerebbe
600 Volt. Quando lo farò non resisterò alla tentazione di sostituirla con una che misura con più precisione,
ma si sconvolgerà l’originalità.
Già noto che il galvanometro WESTON avendo il fondo scala reale a 489 uA dovrebbe misurare in circuito il
2.2% (12V) in più al fondo scala e quindi a metà scala circa il 1% (6V) in più. Con la misura in circuito minore
del dovuto ho invece la certezza che il valore da 1M2 in serie sia variato in alto, che data l’età della19 (75
anni circa) ci può stare.
Ho eseguito più di una serie di misure incrementando o decrementando la corrente nello strumento con un
alimentatore stabilizzato variabile e una resistenza serie in modo da misurare l’esatta corrente in
corrispondenza della lancetta su ogni tacca. Le tacche sono 30. Ho ottenuto una misura pressoché identica
ad ogni passaggio e ne riporto una.
TACCHE
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Volt
HT
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
220
240
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Volt
LT
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
5
5.5
6
LIN uA
REAL
uA
0
16.67
33.33
50
66.67
83.33
100
116.7
133.3
150
166.7
183.3
200
0
16
32
41
57
73
88
107
124
139
158
171
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26
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28
29
30
260
280
300
320
340
360
380
400
420
440
460
480
500
520
540
560
580
600
6.5
7
7.5
8
8.5
9
9.5
10
10.5
11
11.5
12
12.5
13
13.5
14
14.5
15
216.7
233.3
250
266.7
283.3
300
316.7
333.3
350
366.7
383.3
400
416.7
433.3
450
466.7
483.3
500
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204
220
237
255
272
289
305
322
340
357
374
391
410
428
438
454
471
489
La colonna in verde è il valore in corrente in uA che dovrebbe corrispondere ad ogni tacca se lo strumento
fosse perfetto. Invece la corrente reale per ogni tacca è quella dell’ultima colonna.
Il grafico che segue mostra che rispetto al fondo scala ottimale di 500 uA si ha un errore mediamente
negativo e massimo assoluto del 2.7%.
errore nominale su f.s. 500
uA
0
0
5
10
15
20
25
30
-1
-2
-3
Ma se cambierò la resistenza serie in circuito in modo da avere il fondo scala per 600V a 489 uA la
precisione aumenterebbe drasticamente. Mi interesserà allora la linearità della misura che è nel prossimo
grafico.
linearità in % su fondo scala
489uA
2
1.5
1
0.5
0
-0.5 0
5
10
15
20
25
30
-1
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Come si vede la zona più lineare tra una tacca e l’altra è quella tra le tacche 12 e 24, e la lettura di 275
dovrebbe cadere tra la 13 e la 14, zona molto precisa.
Non altrettanto si può dire di HT2 che se fosse 540V cadrebbe proprio in un punto di errore maggiore seppur
contenuto entro 1.5%. Ma è una misura meno importante.
Buon divertimento, Alessandro Frezzotti
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4 di 4, 04/08/15
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