Risultati sperimentali – AMICO II

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Napoli, 29 Novembre 2012
Monitoraggio, diagnostica e
metrologia
della rete di trasmissione
Michele de Nigris, Giovanni Pirovano, Paolo Mazza
Storia e missione
Costituita alla fine del 2005 come Società
separata, è oggi partecipata totalmente da
capitale pubblico: Socio unico GSE S.p.A.
(Gestore Servizi Energetici)
Dalla Divisione di R&S di ENEL, passando
attraverso CESI (forte collegamento con Enel,
Terna, compagnie elettriche), ora RSE (Ricerca
sul Sistema Energetico)
La missione è svolgere attività di ricerca
finanziata a livello nazionale e internazionale.
Focus della ricerca
Attività di ricerca nel campo elettro-energetico
fortemente orientata ad aspetti applicativi.
Approccio globale e di sistema, con
valorizzazione delle competenze multidisciplinari.
Orientata al beneficio degli utenti del sistema
elettrico nazionale e degli operatori industriali.
Ampia diffusione dei risultati della ricerca di
dominio pubblico e trasferimento tecnologico.
La rete di trasmissione e
l’integrazione delle Rinnovabili
Alla rete del futuro si richiedono:
Flessibilità
• Monitoraggio
Affidabilità
• Monitoraggio
• Diagnostica
Accessibilità • Metrologia
IL METODO APPLICATO
RICERCA
ORIENTAME
NTO
FOCUS
INNOVAZIO
NE
• Protocolli diagnostici, metodologie, prototipi di apparecchiature messi a
punto in ambito RdS, utilizzando modelli e prove nei laboratori alte tensioni.
• Stretta collaborazione tra gli esperti Terna e RSE: fertilizzazione incrociata e
mutuo supporto.
• Il management TERNA permette di orientare l’approccio: strette relazioni con
esercizio e struttura reali del sistema di trasmissione (esperienza di servizi e
manutenzione su linee e stazioni)
• Gli esperti RSE mettono a punto metodi, strumenti e algoritmi basati su un
approccio innovativo mantenendosi focalizzati su aspetti pratici e reali.
Monitoraggio linee e incremento
capacità di trasporto
Ricerca
Supporto
• Caratterizzazione sperimentale in
laboratorio di conduttori innovativi
termoresistenti e a bassa freccia con anima
realizzata in materiale composito
• Monitoraggio in linea del tiro meccanico e
della temperatura di una installazione
sperimentale su una linea 132-150 kV
Attività preliminare in
laboratorio
Sperimentazione in laboratorio di conduttore termoresistente e a bassa
freccia secondo un protocollo preliminare di prove (termiche,
meccaniche, elettriche, fatica, ecc.) concordato con TERNA ed il
costruttore.
Primi risultati e preparazione
sperimentazione in campo
Da risultati emersa necessità di introdurre modifiche al
conduttore: effettuazione di prove per identificare
azioni correttive (a sezione e fase di cordatura).
•In parallelo messa a punto ed installazione sistema di
misura del carico meccanico (attraverso cella di carico)
e della temperatura del conduttore (attraverso
stazione meteorologica).
Sperimentazione in campo (1)
Installazione ad opera di TERNA del conduttore sperimentale su una
fase della linea Moena-Concenighe presso il Passo S. Pellegrino, con
realizzazione di morse di amarro e giunto in campata.
Sperimentazione in campo (2)
Installazione del sistema di misura del carico meccanico e del dispositivo
commerciale (“Donut”) di rilevo della temperatura dei conduttori.
300
20
250
15
200
10
150
5
100
0
50
-5
07-nov
08-nov
09-nov
10-nov
11-nov
12-nov
13-nov
14-nov
15-nov
Data
Temperatura calcolata
Temperatura Donut
Corrente
0
16-nov
Corrente [A]
Temperatura conduttore [°C]
25
600
20
500
15
400
10
300
5
200
0
100
-5
07-nov
08-nov
09-nov
10-nov
11-nov
12-nov
13-nov
14-nov
15-nov
0
16-nov
Data
Tiro conduttore
Temperatura ambiente
Velocità vento
irraggiamento solare
Irraggiamento solare [W/m²]
Temperatura ambiente [°C], Velocità
vento [km/h], Tiro conduttore [kN]
25
400
15
350
10
300
5
250
0
200
-5
150
-10
100
-15
50
-20
13-gen
0
16-gen
19-gen
22-gen
25-gen
28-gen
31-gen
3-feb
Data
Temperatura calcolata
Temperatura calcolata dal tiro
Corrente
6-feb
Corrente [A]
Temperatura conduttore [°C]
20
Monitoraggio linee: ILENA
ILENA (Ispezione Linee Elettriche NAzionali) è un
prototipo di robot per l’ispezione di linee aeree di alta
tensione in esercizio
ILENA – Prove in laboratorio
Il dispositivo è stato
provato nel Salone AT,
in presenza livelli di
tensione crescenti, fino
a quelli delle linee
400kV. Durante la prova
sono stati anche
effettuati rilievi con
telecamera UV per
mettere in evidenza i
punti con maggiore
effetto corona e
apportare modifiche al
dispositivo per ridurne
l’entità.
ILENA – Verifica in campo
Su una linea sperimentale 220 kV è stata effettuata una verifica
dimostrativa in campo con l’ausilio di personale TERNA.
Filmato
Risultati e prospettive
L’attività svolta ha dimostrato la capacità del
dispositivo di spostarsi lungo i conduttori delle
campate delle linee AT superando gli ostacoli, dati
dai vari elementi di morsetteria della linea.
Oltre alle telecamere già installate il dispositivo
verrà equipaggiato di un sistema intelligente di
gestione dei motori (per il superamento autonomo
degli ostacoli) e di una minitelecamera per misure
IR, di un dispositivo per la misura di resistenza di
giunti/morse e di sensori di temperatura.
Introduzione
Monitoraggio degli isolamenti
• Conoscenza dello stato delle
superfici isolanti
• Programmazione operazioni di
pulizia
• Scelta e dimensionamento
isolamenti
• Valutazione invecchiamento e
degrado materiali (polimerici)
Sistemi di monitoraggio – AMICO II
(Artificially Moistened Insulator for Cleaning Organization)
Il sistema AMICO effettua
misure della corrente di
conduzione di un isolatore
sonda (esposto agli agenti
atmosferici come gli isolatori di
linee e stazioni):
•
ogni ora, con condizioni atmosferiche ambientali
•
1 volta al giorno, con umidificazione forzata
Sistemi di monitoraggio – AMICO II
Cinque dispositivi AMICO II sono attualmente
installati nelle stazioni elettriche Terna di:
•Brindisi,
•Ragusa,
•Porto Scuso (CA),
•Fiume Santo (SS)
•Priolo (SR).
Un dispositivo si trova nella stazione sperimentale
EDF di Martigues (vicino a Marsiglia)
Misure di depositi inquinanti solubili (ESDD, Equivalent Salt Deposit Density) e non
solubili (NSDD, Non Soluble Deposit Density ) sono effettuate su diverse tipologie di
isolatori di linea e stazione poste in prossimità dei dispositivi AMICO.
Sistemi di monitoraggio – ILCMS
Insulator Leakage Current Monitoring System
Stazione meteo
Misura della corrente di conduzione di isolatori di
linea nelle loro normali condizioni di funzionamento
(in tensione ed esposti agli agenti atmosferici).
Pannelli solari
Sistema di
acquisizione e
trasmissione
Sistemi di monitoraggio – ILCMS
Catene di
isolatori
Stazione meteo
Anemometro
Pluviometro
Solarimetro
Termoigrometro
Elettrodi
Un sistema ILCMS è anche
installato nella stazione
EDF di Martigues su 3
differenti tipologie di
isolatori (cappa e perno in
vetro, cappa e perno con
copertura siliconica RTV e
composito).
Misure di ESDD e NSDD
su analoghi isolamenti
(con e senza tensione).
Cap & pin
+ RTV
Cap & pin
01
/0
15 6/2
/0 00
29 6/2 9
/0 00
13 6/2 9
/0 00
27 7/2 9
/0 00
10 7/2 9
/0 00
24 8/2 9
/0 00
07 8/2 9
/0 00
21 9/2 9
/0 00
05 9/2 9
/1 00
19 0/2 9
/1 00
02 0/2 9
/1 00
16 1/2 9
/1 00
30 1/2 9
/1 00
14 1/2 9
/1 00
28 2/2 9
/1 00
11 2/2 9
/0 00
25 1/2 9
/0 01
08 1/2 0
/0 01
22 2/2 0
/0 01
08 2/2 0
/0 01
22 3/2 0
/0 01
05 3/2 0
/0 01
19 4/2 0
/0 01
03 4/2 0
/0 01
17 5/2 0
/0 01
31 5/2 0
/0 01
14 5/2 0
/0 01
28 6/2 0
/0 01
6/ 0
20
10
Conduttanza (microS)
Risultati sperimentali – AMICO II
Monitoraggio Conduttanza - Centralina Amico sx Martigues
90
80
70
60
50
40
Esempio di misure di
conduttanza effettuate nella
Amico SX
Martigues
stazione
di polluzione
soglia limite di attenzione
naturale EDF di Martigues
30
20
10
0
data (gg/mm/aaaa)
Risultati sperimentali – AMICO II
Definizione livello di allerta
Misure del livelli di ESDD e
NSDD su isolatori
Misure di corrente da
sistemi di monitoraggio
Calibrazione con
Dati di ritorno
dall’esercizio
Test di laboratorio
Risultati sperimentali – AMICO II
Misure di ESDD e NSDD su isolatori posti nelle
vicinanze dei dispositivi AMICO
10
RTV - Fiume Santo
molto pesante
NSDD (mg/cm²)
1
pesante
medio
leggero
0.1
0.01
molto leggero
Vetro - Fiume Santo
0.001
0.001
0.01
0.1
ESDD (mg/cm²)
1
Risultati sperimentali – AMICO II
Misure di laboratorio
Confronto della corrente superficiale tra isolatori normalizzati e Amico II
2400
2200
2000
1800
If (mA)
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
0,01
0,1
1
SDD (mg/cm2)
AmicoII
Catene U120
catene U120AS
colonnino normale
colonnino Antisale
limite tenuta colonnino normale (0,031mg/cm2)
limite tenuta colonnino antisale (0,06mg/cm2)
limite tenuta catena normale (0,33mg/cm2)
limite tenuta catena antisale (0,439mg/cm2)
Lineare (limite tenuta colonnino normale (0,031mg/cm2))
Risultati sperimentali – AMICO II
10-20 Km
T = 360 h
20-30 Km
T = 70 h
0-10 Km
T = 620 h
0-10 Km
T = 400 h
Analisi dei dati di
vento (stazione di
Porto Scuso)
> 30 Km
0-10 Km T = 15 h
T = 500 h
10-20 Km
T = 90 h
10-20 Km
T = 280 h
0
20-30 Km
T = 50 h
> 30 Km
T = 10 h
270
90
1800
90
0-10 Km
T = 480 h
0-10 Km
T = 600 h
Risultati sperimentali – ILCMS
Analisi dei dati di corrente (vetro, RTV,
composito) e ambientali rilevati nella stazione
di Martigues)
Risultati sperimentali – ILCMS
Misure di ESDD sulle catene di isolatori in vetro, RTV e composito energizzati e non
Risultati e prospettive
Dato il crescente interesse a livello Nazionale
ed Internazionale su collegamenti HVDC, sono
in corso sperimentazioni di nuove tecniche di
prova in laboratorio su isolatori compositi ed
è in fase di realizzazione un sistema di
monitoraggio della conducibilità in corrente
continua, tipo AMICO, ma di dimensioni molto
più contenute (grazie anche all’impiego di un
sistema di raffreddamento a celle di Peltier).
È inoltre in fase di sviluppo un sistema di
misura del deposito inquinante su isolatori
mediante tecnica LIBS.
t = 0 min
t = 8 min
t = 20 min
La RTN e gli isolatori compositi
• A partire dal 2000, l’uso di isolatori di
linea non convenzionali è per Terna
una pratica standard, a partire da
linee esposte a condizioni di
polluzione severa:
• Migliori prestazioni a fronte di
polluzione
• Costi di installazione più bassi
(peso, flessibilità, materiali)
• Le nuove generazioni dimostrano
lunga durata e affidabilità in
servizio
Isolatori compositi: importanza di un
piano diagnostico
Osservando il progressivo degrado delle prestazioni degli isolatori di
linea in composito, si avverte la necessità di mettere a punto una
procedura diagnostica basata su:
Informazioni sul comportamento elettrico di
isolatori compositi danneggiati (correlazione tra
tipologia ed entità del danno e tenuta residua);
Analisi di sensibilità di un set di indicatori
diagnostici per rivelare la presenza di danni agli
isolatori;
Criteri di sicurezza da adottare quando I LST
devono essere eseguiti in presenza di isolatori
compositi potenzialmente affetti da danni
Il ciclo R&D
STUDI
INVECCHI
AMENTO
VALIDAZI
ONE IN
LABORAT
ORIO
PROVE IN
SITO
LUNGHEZ
ZA
DIFETTO
CRITICO
MIX
INDICATO
RI
DIAGNOS
TICI
INVECCHIAMENTO ISOLATORI
COMPOSITI
GLI ISOLATORI COMPOSITI INVECCHIANO CON IL TEMPO, A
CAUSA DI STRESS ELETTRICI E AMBIENTALI.
DIFETTI CONDUTTIVI E SEMICONDUTTIVI
Questo tipo di difetto porta a una riduzione
delle prestazioni dielettriche degli isolatori
(distorsione del campo elettrico locale)
DIFETTI NON CONDUTTIVI
Questo tipo di difetti comporta l’asportazione
o la modifica chimico-fisica dei materiali senza
modifiche del campo elettrico e senza
riduzione delle prestazioni dielettriche.
TENUTA DIELETTRICA DEGLI ISOLATORI
COMPOSITI DANNEGGIATI
Tenuta dielettrica riferita all’isolatore sano
Lunghezza del difetto riferita all’isolatore sano
1,1
150 kV - 380 kV
1,0
0,9
U d / U o [p.u.]
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
Conductive 150 kV
Semiconductive 150 kV
0,3
Conductive 150 kV
Semiconductive 150 kV
0,2
Conductive 150 kV
Semiconductive 150 kV
Conductive 380 kV
Semiconductive 380 kV
Conductive 380 kV
Semiconductive 380 kV
Conductive 380 kV
Conductive 150 - 380 kV
0,1
0,0
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
l d / l o [p.u.]
0,60
0,70
0,80
0,90
1,00
TENUTA DIELETTRICA DEGLI ISOLATORI
COMPOSITI DANNEGGIATI
I valori minimi di tenuta dielettrica sono
ottenuti per difetti in corrispondenza o in
prossimità del terminale in tensione
dell’isolatore;
I difetti lato terra dell’isolatore hanno
influenza minima sulla tenuta dielettrica;
L’influenza della posizione del difetto è
simile a quella relativa alle catene di
isolatori cappa e perno con unità
danneggiate.
MIX DI INDICATORI DIAGNOSTICI
• Rileva solo grandi
difetti visibili in
superficie
Ispezione
visiva
• Rileva difetti
interni: ingresso
di umidità o
tracking interno
Infrarosso
• Rileva posizione e
lunghezza del difetto
anche se situato a
potenziale flottante
EFDM
• Rileva difetti
conduttivi lunghi
più del 30% della
lunghezza
dell’isolatore
Ultraviolett
o
VALIDAZIONE IN CAMPO
FABRIANO
TARQUINIA
SICILY-SARDINIA
TARANTO
VALIDAZIONE FINALE IN LABORATORIO
Prove diagnostiche (ispezione visiva, UV e misure EFDM) in
condizioni di laboratorio per confermare l’analisi diagnostica in
campo;
Prove dielettriche (SI e freq. ind. per verificare la presenza di difetti
conduttivi;
Prove di idrofobicità e polluzione per verificare invecchiamento
materiali;
Prove meccaniche (carico a rottura) per stabilire la tenuta
meccanica residua;
Ispezione dell’interno degli isolatori per trovare difetti non
conduttivi nascosti.
PROCEDURA DI LAVORO FINALE
ISPEZIONE VISIVA
INIZIALE
• DA TERRA
• DA ELICOTTERO
ISPEZIONE UV
• DA TERRA
• DA ELICOTTERO
EFDM
• DAL SOSTEGNO
• PROCEDURA LST
SALITA SUL
SOSTEGNO
ISPEZIONE VISIVA
ASSENZA DI DIFETTI
CRITICI
• DAL SOSTEGNO
RISULTATI E PROSPETTIVE
I metodi messi a punto sono stati sperimentati nel
corso di una campagna di misura che ha fornito
informazioni sulla praticabilità del protocollo
diagnostico proposto e la campagna di laboratorio
finale ha chiuso il circolo verso la validazione
dell’approccio, permettendo così di quantificare I
benefici ottenibili.
Il protocollo è oggi applicato su base regolare e I suoi
principi sono in discussione all’interno delle
organizzazioni normative.
Metrologia
Misure di energia e di power quality in AT sempre più
importanti nel contesto liberalizzato
Nuovi componenti all’orizzonte: trasformatori di
misura non convenzionali, o “smart”
Gestione del parco misure esistente in un’ottica di
miglioramento, in vista dell’integrazione nelle smart
grid
Liberalizzazione del mercato elettrico
 Misure di energia in AT sempre più importanti
nel contesto liberalizzato
Aspetti legali e di mercato
La stabilità nel tempo delle prestazioni
metrologiche dei sistemi di misura di
corrente e tensione (TA, TV) è sempre più
importante per garantire la correttezza
delle transazioni commerciali in un regime
di mercato
Una leggera deriva delle prestazioni
delle catene porta a:
•
Leggeri sbilanciamenti nelle
misure di potenza di transito
•
Gravi sbilanciamenti nella misura
dell’energia e del conseguente
valore della transazione
economica
Misure di energia in AT
I1
I2
I3
V1
V2
V3
 Le misure di energia sono ottenute combinando tensione e
corrente (ovvero, integrandone il prodotto nel tempo) per mezzo
del contatore
 In Alta Tensione, i segnali di tensione e corrente vengono adattati
agli ingressi del contatore per mezzo di trasformatori di misura di
tensione (TV) e di corrente (TA);
 Questi ultimi divengono così parte integrante della catena di
misura e sono quindi rilevanti ai fini della sua accuratezza
Come i telefoni e i
contatori...
...anche i trasformatori di
misura diventano “smart”
... e i trasformatori di misura
già in esercizio?
Occorre rendere possibile una gestione del parco
misure esistente in un’ottica di riqualificazione, in
vista dell’integrazione nelle smart grid (merging
units)
Nuove frontiere
Attività di ricerca prenormativa in corso per
guidare la transizione verso i sistemi di
misura del futuro e la loro qualifica:
 Taratura TA e TV non convenzionali
 Caratterizzazione dei trasformatori di
misura, convenzionali e non, per le misure
di PQ
 Possibilità di taratura in campo, senza
impatto sull’esercizio
Taratura: prove di laboratorio
PRO
 Accuratezza elevata
 Condizioni standard
CONTRO:
 Rimozione dal servizio
 Costi e rischi addizionali dovuti alla spedizione
 Necessità di fuori servizio e indisponibilità dello
stallo
Verifica di taratura: prove in sito
PRO
 Permanenza in servizio dei trasformatori di misura da
verificare;
 Limitazione dei costi di logistica;
 Piena disponibilità della stazione e nessun fuori
servizio durante le verifiche
CONTRO
 Segnali primari non standardizzati (tensione e
corrente imposte dalle condizioni di esercizio)
 Condizioni ambientali non controllate
Metodologia
Confronto tra misure simultanee provenienti dal
trasformatore in prova e da un Sistema di Misura di
Riferimento (SMR)
Verifica dei trasformatori di
corrente
Verifica dei trasformatori di tensione
Metodologia
Trasduttori primari
Trasduttore di corrente
Bobina di Rogowski apribile
Trasduttore di tensione
Divisore resistivo-capacitivo
Segnali bt
 Le uscite dei trasduttori primari e dei trasformatori in prova sono acquisite
e digitalizzate da appositi moduli remoti; i dati sono quindi inviati per
mezzo di fibra ottica a un’unità locale; fibre ottiche di ritorno garantiscono
per mezzo di impulsi laser la sincronizzazione dei segnali e l’alimentazione
dei moduli remoti
 I dati sono quindi elaborati e confrontati per mezzo di un apposito software
Meccanismo di chiusura e di installazione
a distanza del SMR di corrente
Sperimentazione in campo
La bobina viene inserita tra i conduttori del fascio binato
Sperimentazione in campo
Installata e serrata, la bobina è lasciata in posizione di misura
Metodologie precedente e attuale:
confronto
Verifica dei TV:
l’apparecchiatura completa
Sezionatore Trasportabile Semplificato
(STS):
il principio operativo
STS: principio operativo

trascinamento sulla guida del contatto mobile per mezzo
di una corda isolante, tenuta tesa per mezzo di carrucole e
controllata a distanza per mezzo di una puleggia

altezza e mutua distanza dei terminali adattabili in
funzione della tensione nominale della rete su cui si opera

semplificazione della calibrazione meccanica
dell’apparecchiatura a ogni installazione (moto dei contatti
guidato dalla corda isolante, terminali dotati di teste
pivotanti per rendere possibile l’operazione
indipendentemente dalla posizione dei carrelli)
Sequenza di installazione del SMR di
tensione (1)
Sezionatore rotante
Sbarra in
tensione
T2
T1
STS
1. Il SMR è collegato fuori tensione in serie al Sezionatore Trasportabile Semplificato
(STS) in corrispondenza di (T1); il STS è in posizione di “aperto”
Sequenza di installazione del SMR di
tensione (1)
Sequenza di installazione del SMR di
tensione (2)
Sbarra in
tensione
Sezionatore rotante
T1
T2
STS
2. Un avvolgicavo contenente un conduttore è collegato a T2
3. Per mezzo di metodi “a distanza” si installa una carrucola a contatto con la sbarra in
tensione; una corda isolante fissata all’estremità del conduttore e passante attraverso la
carrucola permette di estrarre e rilasciare il conduttore
Sequenza di installazione del SMR di
tensione (2)
Sequenza di installazione del SMR di
tensione (3)
Sbarra in
tensione
T2
Sezionatore rotante
T1
STS
4. Tirando la corda isolante si collega il terminale T2 alla sbarra in tensione
5. Il STS viene chiuso
6. Il sezionatore rotante viene chiuso cortocircuitando il resistore di inserzione
Sequenza di installazione del SMR di
tensione (3)
Sequenza di installazione del SMR di
tensione (3)
STS: PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Configurazione compatta per il trasporto
STS: PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Disponibili due configurazioni di servizio, una più compatta
fino a 220 kV e una per operazioni a 400 kV
STS: PRINCIPALI CARATTERISTICHE
sistemi di controllo e alimentazione indipendenti situati a
bordo di un apposito carrello
STS: principali caratteristiche
terminali del sezionatore sostenuti da isolatori compositi, sollevati in
posizione verticale da due azionamenti, uno per carrello
Caratterizzazione metrologica del SMR
di corrente
Prove eseguite in RSE e I.N.RI.M. per determinare errore di rapporto e
d’angolo in una gamma relativamente ampia di condizioni
Caratterizzazione metrologica del SMR
di corrente

massima incertezza stimata in tutta la gamma di corrente pari allo 0,1 %

idoneo per la verifica di taratura di TA in classe 0,2 o 0,5
Caratterizzazione metrologica del
SMR di tensione
Configurazione a uno
stadio
Configurazione a due
stadi
 idoneo per la verifica di taratura di TV in classe 0,5
 ulteriori migliorie in corso per consentire la
verifica di taratura di TV in classe 0,2
Caratterizzazione metrologica del SMR
di tensione
Effetti di prossimità
Caratterizzazione metrologica del SMR
di tensione
Configurazione 220 kV - Errore d'angolo
0,3
0,2
Classe 0,1
0,1
Classe 0,1
f [crad]
2010_10_04 (19,5 °C)
0
100
110
120
130
140
Temp
150
2010_10_05 (19,5 °C)
160
170
180
190
200
2010_10_06 (19 °C)
2010_10_26 (17 °C)
2010_10_27 (14 °C)
-0,1
2011_01_20 (10 °C)
2011_01_21 (9 °C)
-0,2
2011_03_22 (14 °C)
-0,3
t [min]
Multidisciplinarità

I risultati mostrati sono stati ottenuti grazie alla
possibilità e dalla capacità di operare in un contesto
multidisciplinare

Occorrono infatti competenze di:

Metrologia

Impianti

Apparecchiature

Metodi di lavoro sotto tensione

Metodi di prova di laboratorio
RISULTATI E PROSPETTIVE

L’attività presentata, condotta in Italia, ha lo scopo di rendere
disponibili metodologie e apparecchiature per consentire la
verifica in sito e sotto tensione dell’accuratezza dei
trasformatori di misura

Il prototipo sviluppato consente:

la verifica in sito e sotto tensione dell’accuratezza dei
trasformatori di misura solitamente utilizzati nella rete di
trasmissione italiana

l’installazione in sito senza la necessità di fuori servizio (per
mezzo di lavori sotto tensione)

l’uso in condizioni ambientali severe (gamma di
temperature, campi elettromagnetici, effetti di prossimità)
CONCLUSIONI
• Le metodologie e i prodotti sviluppati nascono da esigenze di
sistema reali
• I laboratori RSE hanno reso possibile le verifiche di fattibilità
• La collaborazione con Terna ne ha reso possibile la
sperimentazione e la validazione in campo, fornendo
indicazioni operative e rendendo possibile l’acquisizione di
nuovi dati a loro volta oggetto di ulteriori ricerche
• I risultati e i prodotti delle attività di ricerca sono pubblici
(www.rse-web.it; www.ricercadisistema.it )
• I risultati sono diffusi anche per mezzo della partecipazione
ad attività normativa
• La collaborazione tra RSE, Terna e altre Aziende, Istituti di
ricerca, Università italiane costituisce un esempio di circolo
virtuoso della Ricerca di Sistema
Commenti
e domande
?
Recapiti
michele.denigris
giovanni.pirovano
paolo.mazza
@rse-web.it
Ringraziamenti
Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di
Ricerca per il Sistema Elettrico nell’ambito
dell’Accordo di Programma tra RSE ed il
Ministero dello Sviluppo Economico - D.G.
Nucleare, Energie rinnovabili ed efficienza
energetica - stipulato in data 29 luglio 2009 in
ottemperanza del DM, 19 marzo 2009
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