Napoli, 29 Novembre 2012 Monitoraggio, diagnostica e metrologia della rete di trasmissione Michele de Nigris, Giovanni Pirovano, Paolo Mazza Storia e missione Costituita alla fine del 2005 come Società separata, è oggi partecipata totalmente da capitale pubblico: Socio unico GSE S.p.A. (Gestore Servizi Energetici) Dalla Divisione di R&S di ENEL, passando attraverso CESI (forte collegamento con Enel, Terna, compagnie elettriche), ora RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) La missione è svolgere attività di ricerca finanziata a livello nazionale e internazionale. Focus della ricerca Attività di ricerca nel campo elettro-energetico fortemente orientata ad aspetti applicativi. Approccio globale e di sistema, con valorizzazione delle competenze multidisciplinari. Orientata al beneficio degli utenti del sistema elettrico nazionale e degli operatori industriali. Ampia diffusione dei risultati della ricerca di dominio pubblico e trasferimento tecnologico. La rete di trasmissione e l’integrazione delle Rinnovabili Alla rete del futuro si richiedono: Flessibilità • Monitoraggio Affidabilità • Monitoraggio • Diagnostica Accessibilità • Metrologia IL METODO APPLICATO RICERCA ORIENTAME NTO FOCUS INNOVAZIO NE • Protocolli diagnostici, metodologie, prototipi di apparecchiature messi a punto in ambito RdS, utilizzando modelli e prove nei laboratori alte tensioni. • Stretta collaborazione tra gli esperti Terna e RSE: fertilizzazione incrociata e mutuo supporto. • Il management TERNA permette di orientare l’approccio: strette relazioni con esercizio e struttura reali del sistema di trasmissione (esperienza di servizi e manutenzione su linee e stazioni) • Gli esperti RSE mettono a punto metodi, strumenti e algoritmi basati su un approccio innovativo mantenendosi focalizzati su aspetti pratici e reali. Monitoraggio linee e incremento capacità di trasporto Ricerca Supporto • Caratterizzazione sperimentale in laboratorio di conduttori innovativi termoresistenti e a bassa freccia con anima realizzata in materiale composito • Monitoraggio in linea del tiro meccanico e della temperatura di una installazione sperimentale su una linea 132-150 kV Attività preliminare in laboratorio Sperimentazione in laboratorio di conduttore termoresistente e a bassa freccia secondo un protocollo preliminare di prove (termiche, meccaniche, elettriche, fatica, ecc.) concordato con TERNA ed il costruttore. Primi risultati e preparazione sperimentazione in campo Da risultati emersa necessità di introdurre modifiche al conduttore: effettuazione di prove per identificare azioni correttive (a sezione e fase di cordatura). •In parallelo messa a punto ed installazione sistema di misura del carico meccanico (attraverso cella di carico) e della temperatura del conduttore (attraverso stazione meteorologica). Sperimentazione in campo (1) Installazione ad opera di TERNA del conduttore sperimentale su una fase della linea Moena-Concenighe presso il Passo S. Pellegrino, con realizzazione di morse di amarro e giunto in campata. Sperimentazione in campo (2) Installazione del sistema di misura del carico meccanico e del dispositivo commerciale (“Donut”) di rilevo della temperatura dei conduttori. 300 20 250 15 200 10 150 5 100 0 50 -5 07-nov 08-nov 09-nov 10-nov 11-nov 12-nov 13-nov 14-nov 15-nov Data Temperatura calcolata Temperatura Donut Corrente 0 16-nov Corrente [A] Temperatura conduttore [°C] 25 600 20 500 15 400 10 300 5 200 0 100 -5 07-nov 08-nov 09-nov 10-nov 11-nov 12-nov 13-nov 14-nov 15-nov 0 16-nov Data Tiro conduttore Temperatura ambiente Velocità vento irraggiamento solare Irraggiamento solare [W/m²] Temperatura ambiente [°C], Velocità vento [km/h], Tiro conduttore [kN] 25 400 15 350 10 300 5 250 0 200 -5 150 -10 100 -15 50 -20 13-gen 0 16-gen 19-gen 22-gen 25-gen 28-gen 31-gen 3-feb Data Temperatura calcolata Temperatura calcolata dal tiro Corrente 6-feb Corrente [A] Temperatura conduttore [°C] 20 Monitoraggio linee: ILENA ILENA (Ispezione Linee Elettriche NAzionali) è un prototipo di robot per l’ispezione di linee aeree di alta tensione in esercizio ILENA – Prove in laboratorio Il dispositivo è stato provato nel Salone AT, in presenza livelli di tensione crescenti, fino a quelli delle linee 400kV. Durante la prova sono stati anche effettuati rilievi con telecamera UV per mettere in evidenza i punti con maggiore effetto corona e apportare modifiche al dispositivo per ridurne l’entità. ILENA – Verifica in campo Su una linea sperimentale 220 kV è stata effettuata una verifica dimostrativa in campo con l’ausilio di personale TERNA. Filmato Risultati e prospettive L’attività svolta ha dimostrato la capacità del dispositivo di spostarsi lungo i conduttori delle campate delle linee AT superando gli ostacoli, dati dai vari elementi di morsetteria della linea. Oltre alle telecamere già installate il dispositivo verrà equipaggiato di un sistema intelligente di gestione dei motori (per il superamento autonomo degli ostacoli) e di una minitelecamera per misure IR, di un dispositivo per la misura di resistenza di giunti/morse e di sensori di temperatura. Introduzione Monitoraggio degli isolamenti • Conoscenza dello stato delle superfici isolanti • Programmazione operazioni di pulizia • Scelta e dimensionamento isolamenti • Valutazione invecchiamento e degrado materiali (polimerici) Sistemi di monitoraggio – AMICO II (Artificially Moistened Insulator for Cleaning Organization) Il sistema AMICO effettua misure della corrente di conduzione di un isolatore sonda (esposto agli agenti atmosferici come gli isolatori di linee e stazioni): • ogni ora, con condizioni atmosferiche ambientali • 1 volta al giorno, con umidificazione forzata Sistemi di monitoraggio – AMICO II Cinque dispositivi AMICO II sono attualmente installati nelle stazioni elettriche Terna di: •Brindisi, •Ragusa, •Porto Scuso (CA), •Fiume Santo (SS) •Priolo (SR). Un dispositivo si trova nella stazione sperimentale EDF di Martigues (vicino a Marsiglia) Misure di depositi inquinanti solubili (ESDD, Equivalent Salt Deposit Density) e non solubili (NSDD, Non Soluble Deposit Density ) sono effettuate su diverse tipologie di isolatori di linea e stazione poste in prossimità dei dispositivi AMICO. Sistemi di monitoraggio – ILCMS Insulator Leakage Current Monitoring System Stazione meteo Misura della corrente di conduzione di isolatori di linea nelle loro normali condizioni di funzionamento (in tensione ed esposti agli agenti atmosferici). Pannelli solari Sistema di acquisizione e trasmissione Sistemi di monitoraggio – ILCMS Catene di isolatori Stazione meteo Anemometro Pluviometro Solarimetro Termoigrometro Elettrodi Un sistema ILCMS è anche installato nella stazione EDF di Martigues su 3 differenti tipologie di isolatori (cappa e perno in vetro, cappa e perno con copertura siliconica RTV e composito). Misure di ESDD e NSDD su analoghi isolamenti (con e senza tensione). Cap & pin + RTV Cap & pin 01 /0 15 6/2 /0 00 29 6/2 9 /0 00 13 6/2 9 /0 00 27 7/2 9 /0 00 10 7/2 9 /0 00 24 8/2 9 /0 00 07 8/2 9 /0 00 21 9/2 9 /0 00 05 9/2 9 /1 00 19 0/2 9 /1 00 02 0/2 9 /1 00 16 1/2 9 /1 00 30 1/2 9 /1 00 14 1/2 9 /1 00 28 2/2 9 /1 00 11 2/2 9 /0 00 25 1/2 9 /0 01 08 1/2 0 /0 01 22 2/2 0 /0 01 08 2/2 0 /0 01 22 3/2 0 /0 01 05 3/2 0 /0 01 19 4/2 0 /0 01 03 4/2 0 /0 01 17 5/2 0 /0 01 31 5/2 0 /0 01 14 5/2 0 /0 01 28 6/2 0 /0 01 6/ 0 20 10 Conduttanza (microS) Risultati sperimentali – AMICO II Monitoraggio Conduttanza - Centralina Amico sx Martigues 90 80 70 60 50 40 Esempio di misure di conduttanza effettuate nella Amico SX Martigues stazione di polluzione soglia limite di attenzione naturale EDF di Martigues 30 20 10 0 data (gg/mm/aaaa) Risultati sperimentali – AMICO II Definizione livello di allerta Misure del livelli di ESDD e NSDD su isolatori Misure di corrente da sistemi di monitoraggio Calibrazione con Dati di ritorno dall’esercizio Test di laboratorio Risultati sperimentali – AMICO II Misure di ESDD e NSDD su isolatori posti nelle vicinanze dei dispositivi AMICO 10 RTV - Fiume Santo molto pesante NSDD (mg/cm²) 1 pesante medio leggero 0.1 0.01 molto leggero Vetro - Fiume Santo 0.001 0.001 0.01 0.1 ESDD (mg/cm²) 1 Risultati sperimentali – AMICO II Misure di laboratorio Confronto della corrente superficiale tra isolatori normalizzati e Amico II 2400 2200 2000 1800 If (mA) 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 0,01 0,1 1 SDD (mg/cm2) AmicoII Catene U120 catene U120AS colonnino normale colonnino Antisale limite tenuta colonnino normale (0,031mg/cm2) limite tenuta colonnino antisale (0,06mg/cm2) limite tenuta catena normale (0,33mg/cm2) limite tenuta catena antisale (0,439mg/cm2) Lineare (limite tenuta colonnino normale (0,031mg/cm2)) Risultati sperimentali – AMICO II 10-20 Km T = 360 h 20-30 Km T = 70 h 0-10 Km T = 620 h 0-10 Km T = 400 h Analisi dei dati di vento (stazione di Porto Scuso) > 30 Km 0-10 Km T = 15 h T = 500 h 10-20 Km T = 90 h 10-20 Km T = 280 h 0 20-30 Km T = 50 h > 30 Km T = 10 h 270 90 1800 90 0-10 Km T = 480 h 0-10 Km T = 600 h Risultati sperimentali – ILCMS Analisi dei dati di corrente (vetro, RTV, composito) e ambientali rilevati nella stazione di Martigues) Risultati sperimentali – ILCMS Misure di ESDD sulle catene di isolatori in vetro, RTV e composito energizzati e non Risultati e prospettive Dato il crescente interesse a livello Nazionale ed Internazionale su collegamenti HVDC, sono in corso sperimentazioni di nuove tecniche di prova in laboratorio su isolatori compositi ed è in fase di realizzazione un sistema di monitoraggio della conducibilità in corrente continua, tipo AMICO, ma di dimensioni molto più contenute (grazie anche all’impiego di un sistema di raffreddamento a celle di Peltier). È inoltre in fase di sviluppo un sistema di misura del deposito inquinante su isolatori mediante tecnica LIBS. t = 0 min t = 8 min t = 20 min La RTN e gli isolatori compositi • A partire dal 2000, l’uso di isolatori di linea non convenzionali è per Terna una pratica standard, a partire da linee esposte a condizioni di polluzione severa: • Migliori prestazioni a fronte di polluzione • Costi di installazione più bassi (peso, flessibilità, materiali) • Le nuove generazioni dimostrano lunga durata e affidabilità in servizio Isolatori compositi: importanza di un piano diagnostico Osservando il progressivo degrado delle prestazioni degli isolatori di linea in composito, si avverte la necessità di mettere a punto una procedura diagnostica basata su: Informazioni sul comportamento elettrico di isolatori compositi danneggiati (correlazione tra tipologia ed entità del danno e tenuta residua); Analisi di sensibilità di un set di indicatori diagnostici per rivelare la presenza di danni agli isolatori; Criteri di sicurezza da adottare quando I LST devono essere eseguiti in presenza di isolatori compositi potenzialmente affetti da danni Il ciclo R&D STUDI INVECCHI AMENTO VALIDAZI ONE IN LABORAT ORIO PROVE IN SITO LUNGHEZ ZA DIFETTO CRITICO MIX INDICATO RI DIAGNOS TICI INVECCHIAMENTO ISOLATORI COMPOSITI GLI ISOLATORI COMPOSITI INVECCHIANO CON IL TEMPO, A CAUSA DI STRESS ELETTRICI E AMBIENTALI. DIFETTI CONDUTTIVI E SEMICONDUTTIVI Questo tipo di difetto porta a una riduzione delle prestazioni dielettriche degli isolatori (distorsione del campo elettrico locale) DIFETTI NON CONDUTTIVI Questo tipo di difetti comporta l’asportazione o la modifica chimico-fisica dei materiali senza modifiche del campo elettrico e senza riduzione delle prestazioni dielettriche. TENUTA DIELETTRICA DEGLI ISOLATORI COMPOSITI DANNEGGIATI Tenuta dielettrica riferita all’isolatore sano Lunghezza del difetto riferita all’isolatore sano 1,1 150 kV - 380 kV 1,0 0,9 U d / U o [p.u.] 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 Conductive 150 kV Semiconductive 150 kV 0,3 Conductive 150 kV Semiconductive 150 kV 0,2 Conductive 150 kV Semiconductive 150 kV Conductive 380 kV Semiconductive 380 kV Conductive 380 kV Semiconductive 380 kV Conductive 380 kV Conductive 150 - 380 kV 0,1 0,0 0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 l d / l o [p.u.] 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00 TENUTA DIELETTRICA DEGLI ISOLATORI COMPOSITI DANNEGGIATI I valori minimi di tenuta dielettrica sono ottenuti per difetti in corrispondenza o in prossimità del terminale in tensione dell’isolatore; I difetti lato terra dell’isolatore hanno influenza minima sulla tenuta dielettrica; L’influenza della posizione del difetto è simile a quella relativa alle catene di isolatori cappa e perno con unità danneggiate. MIX DI INDICATORI DIAGNOSTICI • Rileva solo grandi difetti visibili in superficie Ispezione visiva • Rileva difetti interni: ingresso di umidità o tracking interno Infrarosso • Rileva posizione e lunghezza del difetto anche se situato a potenziale flottante EFDM • Rileva difetti conduttivi lunghi più del 30% della lunghezza dell’isolatore Ultraviolett o VALIDAZIONE IN CAMPO FABRIANO TARQUINIA SICILY-SARDINIA TARANTO VALIDAZIONE FINALE IN LABORATORIO Prove diagnostiche (ispezione visiva, UV e misure EFDM) in condizioni di laboratorio per confermare l’analisi diagnostica in campo; Prove dielettriche (SI e freq. ind. per verificare la presenza di difetti conduttivi; Prove di idrofobicità e polluzione per verificare invecchiamento materiali; Prove meccaniche (carico a rottura) per stabilire la tenuta meccanica residua; Ispezione dell’interno degli isolatori per trovare difetti non conduttivi nascosti. PROCEDURA DI LAVORO FINALE ISPEZIONE VISIVA INIZIALE • DA TERRA • DA ELICOTTERO ISPEZIONE UV • DA TERRA • DA ELICOTTERO EFDM • DAL SOSTEGNO • PROCEDURA LST SALITA SUL SOSTEGNO ISPEZIONE VISIVA ASSENZA DI DIFETTI CRITICI • DAL SOSTEGNO RISULTATI E PROSPETTIVE I metodi messi a punto sono stati sperimentati nel corso di una campagna di misura che ha fornito informazioni sulla praticabilità del protocollo diagnostico proposto e la campagna di laboratorio finale ha chiuso il circolo verso la validazione dell’approccio, permettendo così di quantificare I benefici ottenibili. Il protocollo è oggi applicato su base regolare e I suoi principi sono in discussione all’interno delle organizzazioni normative. Metrologia Misure di energia e di power quality in AT sempre più importanti nel contesto liberalizzato Nuovi componenti all’orizzonte: trasformatori di misura non convenzionali, o “smart” Gestione del parco misure esistente in un’ottica di miglioramento, in vista dell’integrazione nelle smart grid Liberalizzazione del mercato elettrico Misure di energia in AT sempre più importanti nel contesto liberalizzato Aspetti legali e di mercato La stabilità nel tempo delle prestazioni metrologiche dei sistemi di misura di corrente e tensione (TA, TV) è sempre più importante per garantire la correttezza delle transazioni commerciali in un regime di mercato Una leggera deriva delle prestazioni delle catene porta a: • Leggeri sbilanciamenti nelle misure di potenza di transito • Gravi sbilanciamenti nella misura dell’energia e del conseguente valore della transazione economica Misure di energia in AT I1 I2 I3 V1 V2 V3 Le misure di energia sono ottenute combinando tensione e corrente (ovvero, integrandone il prodotto nel tempo) per mezzo del contatore In Alta Tensione, i segnali di tensione e corrente vengono adattati agli ingressi del contatore per mezzo di trasformatori di misura di tensione (TV) e di corrente (TA); Questi ultimi divengono così parte integrante della catena di misura e sono quindi rilevanti ai fini della sua accuratezza Come i telefoni e i contatori... ...anche i trasformatori di misura diventano “smart” ... e i trasformatori di misura già in esercizio? Occorre rendere possibile una gestione del parco misure esistente in un’ottica di riqualificazione, in vista dell’integrazione nelle smart grid (merging units) Nuove frontiere Attività di ricerca prenormativa in corso per guidare la transizione verso i sistemi di misura del futuro e la loro qualifica: Taratura TA e TV non convenzionali Caratterizzazione dei trasformatori di misura, convenzionali e non, per le misure di PQ Possibilità di taratura in campo, senza impatto sull’esercizio Taratura: prove di laboratorio PRO Accuratezza elevata Condizioni standard CONTRO: Rimozione dal servizio Costi e rischi addizionali dovuti alla spedizione Necessità di fuori servizio e indisponibilità dello stallo Verifica di taratura: prove in sito PRO Permanenza in servizio dei trasformatori di misura da verificare; Limitazione dei costi di logistica; Piena disponibilità della stazione e nessun fuori servizio durante le verifiche CONTRO Segnali primari non standardizzati (tensione e corrente imposte dalle condizioni di esercizio) Condizioni ambientali non controllate Metodologia Confronto tra misure simultanee provenienti dal trasformatore in prova e da un Sistema di Misura di Riferimento (SMR) Verifica dei trasformatori di corrente Verifica dei trasformatori di tensione Metodologia Trasduttori primari Trasduttore di corrente Bobina di Rogowski apribile Trasduttore di tensione Divisore resistivo-capacitivo Segnali bt Le uscite dei trasduttori primari e dei trasformatori in prova sono acquisite e digitalizzate da appositi moduli remoti; i dati sono quindi inviati per mezzo di fibra ottica a un’unità locale; fibre ottiche di ritorno garantiscono per mezzo di impulsi laser la sincronizzazione dei segnali e l’alimentazione dei moduli remoti I dati sono quindi elaborati e confrontati per mezzo di un apposito software Meccanismo di chiusura e di installazione a distanza del SMR di corrente Sperimentazione in campo La bobina viene inserita tra i conduttori del fascio binato Sperimentazione in campo Installata e serrata, la bobina è lasciata in posizione di misura Metodologie precedente e attuale: confronto Verifica dei TV: l’apparecchiatura completa Sezionatore Trasportabile Semplificato (STS): il principio operativo STS: principio operativo trascinamento sulla guida del contatto mobile per mezzo di una corda isolante, tenuta tesa per mezzo di carrucole e controllata a distanza per mezzo di una puleggia altezza e mutua distanza dei terminali adattabili in funzione della tensione nominale della rete su cui si opera semplificazione della calibrazione meccanica dell’apparecchiatura a ogni installazione (moto dei contatti guidato dalla corda isolante, terminali dotati di teste pivotanti per rendere possibile l’operazione indipendentemente dalla posizione dei carrelli) Sequenza di installazione del SMR di tensione (1) Sezionatore rotante Sbarra in tensione T2 T1 STS 1. Il SMR è collegato fuori tensione in serie al Sezionatore Trasportabile Semplificato (STS) in corrispondenza di (T1); il STS è in posizione di “aperto” Sequenza di installazione del SMR di tensione (1) Sequenza di installazione del SMR di tensione (2) Sbarra in tensione Sezionatore rotante T1 T2 STS 2. Un avvolgicavo contenente un conduttore è collegato a T2 3. Per mezzo di metodi “a distanza” si installa una carrucola a contatto con la sbarra in tensione; una corda isolante fissata all’estremità del conduttore e passante attraverso la carrucola permette di estrarre e rilasciare il conduttore Sequenza di installazione del SMR di tensione (2) Sequenza di installazione del SMR di tensione (3) Sbarra in tensione T2 Sezionatore rotante T1 STS 4. Tirando la corda isolante si collega il terminale T2 alla sbarra in tensione 5. Il STS viene chiuso 6. Il sezionatore rotante viene chiuso cortocircuitando il resistore di inserzione Sequenza di installazione del SMR di tensione (3) Sequenza di installazione del SMR di tensione (3) STS: PRINCIPALI CARATTERISTICHE Configurazione compatta per il trasporto STS: PRINCIPALI CARATTERISTICHE Disponibili due configurazioni di servizio, una più compatta fino a 220 kV e una per operazioni a 400 kV STS: PRINCIPALI CARATTERISTICHE sistemi di controllo e alimentazione indipendenti situati a bordo di un apposito carrello STS: principali caratteristiche terminali del sezionatore sostenuti da isolatori compositi, sollevati in posizione verticale da due azionamenti, uno per carrello Caratterizzazione metrologica del SMR di corrente Prove eseguite in RSE e I.N.RI.M. per determinare errore di rapporto e d’angolo in una gamma relativamente ampia di condizioni Caratterizzazione metrologica del SMR di corrente massima incertezza stimata in tutta la gamma di corrente pari allo 0,1 % idoneo per la verifica di taratura di TA in classe 0,2 o 0,5 Caratterizzazione metrologica del SMR di tensione Configurazione a uno stadio Configurazione a due stadi idoneo per la verifica di taratura di TV in classe 0,5 ulteriori migliorie in corso per consentire la verifica di taratura di TV in classe 0,2 Caratterizzazione metrologica del SMR di tensione Effetti di prossimità Caratterizzazione metrologica del SMR di tensione Configurazione 220 kV - Errore d'angolo 0,3 0,2 Classe 0,1 0,1 Classe 0,1 f [crad] 2010_10_04 (19,5 °C) 0 100 110 120 130 140 Temp 150 2010_10_05 (19,5 °C) 160 170 180 190 200 2010_10_06 (19 °C) 2010_10_26 (17 °C) 2010_10_27 (14 °C) -0,1 2011_01_20 (10 °C) 2011_01_21 (9 °C) -0,2 2011_03_22 (14 °C) -0,3 t [min] Multidisciplinarità I risultati mostrati sono stati ottenuti grazie alla possibilità e dalla capacità di operare in un contesto multidisciplinare Occorrono infatti competenze di: Metrologia Impianti Apparecchiature Metodi di lavoro sotto tensione Metodi di prova di laboratorio RISULTATI E PROSPETTIVE L’attività presentata, condotta in Italia, ha lo scopo di rendere disponibili metodologie e apparecchiature per consentire la verifica in sito e sotto tensione dell’accuratezza dei trasformatori di misura Il prototipo sviluppato consente: la verifica in sito e sotto tensione dell’accuratezza dei trasformatori di misura solitamente utilizzati nella rete di trasmissione italiana l’installazione in sito senza la necessità di fuori servizio (per mezzo di lavori sotto tensione) l’uso in condizioni ambientali severe (gamma di temperature, campi elettromagnetici, effetti di prossimità) CONCLUSIONI • Le metodologie e i prodotti sviluppati nascono da esigenze di sistema reali • I laboratori RSE hanno reso possibile le verifiche di fattibilità • La collaborazione con Terna ne ha reso possibile la sperimentazione e la validazione in campo, fornendo indicazioni operative e rendendo possibile l’acquisizione di nuovi dati a loro volta oggetto di ulteriori ricerche • I risultati e i prodotti delle attività di ricerca sono pubblici (www.rse-web.it; www.ricercadisistema.it ) • I risultati sono diffusi anche per mezzo della partecipazione ad attività normativa • La collaborazione tra RSE, Terna e altre Aziende, Istituti di ricerca, Università italiane costituisce un esempio di circolo virtuoso della Ricerca di Sistema Commenti e domande ? Recapiti michele.denigris giovanni.pirovano paolo.mazza @rse-web.it Ringraziamenti Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di Ricerca per il Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo di Programma tra RSE ed il Ministero dello Sviluppo Economico - D.G. Nucleare, Energie rinnovabili ed efficienza energetica - stipulato in data 29 luglio 2009 in ottemperanza del DM, 19 marzo 2009