nota spese - snami catania

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S TUDIO L EGALE
MARIOLINO LEONARDI
A V VO C A TO
ma r iol i nol e ona r di @ g ma il . c o m
Avv. Sara Condorelli
Avv.ssa Angela Scalisi
Avv. Giuseppe Schiros
Avv.ssa Paola Rizzo
Avv. Jeanette Calabrese
Dr.ssa Gloria Cartoni
Avv. Roberta Belfiore
Dr.ssa Marzia Molara
Spett.le
Azienda Sanitaria Provinciale Catania
Direttore Generale facente funzioni
Via Santa Maria La Grande 5
CATANIA
Catania lì 27.7.2015
Gentilissimo Sig.
Assessore Regionale alla Salute
Dr. Baldo Gucciardi
Piazza Ottavio Ziino
SEDE - PALERMO
Ecc.mo Sig.
Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Catania
Piazza Giovanni Verga
SEDE - CATANIA
Ecc.mo Sig.
Ministro della Salute P.T.
Lungotevere Ripa ____
SEDE - ROMA
p.c.
95129-CATANIA
Viale Africa 46
TEL. 095.377203 - FAX 095.377446
Ecc.mo Sig. Presidente della
Corte dei Conti - Palermo
Via Cordova 76
90141 PALERMO
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Via Della Conciliazione 44
TEL. 06.68210787 - FAX 06.68192535
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MARIOLINO LEONARDI
A V VO C A TO
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Avv. Sara Condorelli
Avv. Giuseppe Schiros
Avv.ssa Angela Scalisi
Avv.ssa Paola Rizzo
Avv. Jeanette Calabrese
Dr.ssa Gloria Cartoni
Avv. Roberta Belfiore
Dr.ssa Marzia Molara
OGGETTO: Recupero costi a carico del SSR per la prescrizione dei farmaci per il trattamento dell’osteoporosi in assenza dei requisiti di appropriatezza previsti dall’AIFA.
Contestazioni consequenziali e preavviso di azione giudiziale civile e penale.
Formulo la presente per averne ricevuto mandato dai Signori Medici di cui alla procura alligata alla presente, e ciò al fine di dare seguito alle contestazioni dai medesimi già mosse in ordine
alla presente procedura,e quindi ribadirne la strenua contestazione afferente la ricevibilità e veridicità del contenuto delle missive di contestazione ai medesimi pervenute, e ciò sia in quanto non è dato
comprendere quale sarebbe la contestazione mossa in merito alla carenza dei requisiti di appropriatezza e quindi quale sarebbe la specifica violazione dai medesimi posta in essere circa le prescrizioni contenute nella nota Aifa oggettivata, oltre che in merito a quelle che sarebbero le risultanze dell’operato della Guardia di Finanza, così come in merito a quello che sarebbe stato il “nulla osta” rilasciato dalla competente A.G. in merito ai fatti posti in essere dagli Assistiti dello esponente.
Omettendo di spendere considerazioni in merito al fatto che l’Azienda prima destinataria
della presente, non ha inteso dare riscontro alle precedenti contestazioni mosse dallo scrivente legale in relazione alla medesima fattispecie, oltre che omettendo di profferire parola in merito al fatto
che non avete inteso fare replica alle considerazioni svolte dal professor Drago in merito al caso,anche oggetto di pubblicazione da parte dei locali quotidiani,parimenti volendo lo scrivente legale sottrarsi alla ovvia necessità di commentare il vs. omesso riscontro alle contestazioni mosse,a mezzo di
specialista del settore, alle vs. “statistiche”, devo però rimarcare l’intervenuto perfezionarsi di una
fattispecie avente rilevanza penale rinveniente dall’omesso, da parte dell’ASP,riscontro alle richieste di trasmissione delle copie degli atti afferenti i presente procedimento,ove anche afferenti i verbali delle riunioni tenutesi presso la vs. sede, ed alle quali hanno partecipato anche le parti sociali ed i
rispettivi legali, problematica questa della quale è già stato officiato altro professionista specificatamente competente, il quale si è già attivato.
Tornando adesso al caso che ci impegna, certamente antefatto di altre contestazioni che vorrete andare ad effettuare per altre tipologie di farmaci e quindi di prescrizioni, ovviamente sempre
incuranti delle contestazioni che vengono mosse al vs. operato, così ulteriormente alimentando quel
clima di ansia e paura che oggi attanaglia i signori medici di medicina generale, i quali, nel rapporto
con il paziente,vivono il terrore di essere domani chiamati a pagare il controvalore dei farmaci prescritti,così subendo un comportamento certamente mobbizzante, anche in quanto consci del fatto che
Voi, per come occorso in altre fattispecie, potreste essere capaci, in assenza di provvedimenti giudiziari, in spreto ad ogni possibile norma cogente, di appropriarvi delle somme che ne rappresentano
l’emolumento mensile, con tutte le conseguenze in relazione alla quotidianità di ciascuno, e ciò sia
nella fase attuale, che per il caso in cui si abbia a perfezionare un misfatto di tale portata.
Tanto premesso, al fine di fare chiarezza in merito a quanto specificatamente impegna i Signori Medici firmatari della procura alligata alla presente, ritengo opportuno evidenziare alle
SS.LL., quanto appresso:
-In via preliminare giova evidenziare che, con decreto assessoriale dell’assessore alla sanità della
Regione Siciliana del 19.9.05, art.2, sub.2.4, “le situazioni non conformi e di prescrizioni complessive o per categorie di farmaci, devono essere contestate dal direttore del distretto al medico prescrivente di norma entro 90 giorni e, comunque entro gg.180 dalla consegna delle ricette alla U.O.
farmaceutica aziendale per le opportune iniziative del comitato aziendale”, con la conseguenza che
la contestazione della quale siamo oggi inspiegabilmente a disquisire è certamente tardiva e per ciò
solo irricevibile. L’irricevibilità della contestazione è certamente fatto preclusivo alla possibilità di
chiedere oggi spiegazioni e documentazioni afferenti le predette prescrizioni e quindi,non da ultimo,
di dare luogo alla proposizione delle paventate azioni per il recupero delle somme che ne potrebbero rappresentare il controvalore;
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-Fatta questa premessa che, già da sola sarebbe troncante di ogni possibile iniziativa avviata dall’Asp, per mero tuziorismo difensivo, omettendo di spendere considerazioni in merito al fatto che,
comunque, al medico di medicina generale,per come esplicitato dalla nota Aifa n.79, è riservata una
discrezionalità rinveniente dalla disamina delle condizioni del proprio assistito, prescindendo dall’intervenuta effettuazione della MOC,preme allo scrivente evidenziare come,giusta la specifica disposizione contrattuale (cfr. art.30 ACN), le valutazioni afferenti le eventuali violazioni poste in essere dai Signori Medici, devono essere devolute alla competenza della commissione regionale paritetica permanente, denominata “Collegio Arbitrale”, con tutte le conseguenze e garenzie previste
nella precitata norma pattizzia, certamente pretermessa dal comportamento dell’Ente in indirizzo
che,nel caso de quo, ha anche disatteso l’impegno assunto in occasione delle riunioni sindacali svoltesi presso la sede dell’Azienda, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni sindacali maggiormente rappresentative e dei delegati dell’Ordine professionale, circa la predetta devoluzione all’istituenda commissione tecnica che potesse far luce e chiarezza sull’operato dei militari della GdF,
ovvero, meglio, sull’operato dei Signori Medici e su quelli che sono i vizi sottesi alle informazioni
che sono state offerte in comunicazione ai predetti Militari per l’espletamento dell’indagine,e quindi
alle risultanze del loro operato;
-Sempre per mero scrupolo di difesa e senza voler accettare il contraddittorio nel merito, preme allo
scrivente evidenziare come la predetta nota Aifa n.79, contrariamente a quanto implicitamente ritenuto dagli accertatori, sempre e solo per effetto dell’errore in cui sono stati indotti dalle informazioni e dai dati loro forniti dai Funzionari dell’ASP in indirizzo, ha subito modifiche, in guisa tale
che la relativa operatività è mutata a principiare dalla modifica introdotta in data 7.6.011, dovendosi
quindi accertare e distinguere i fatti in relazione alle modalità operative indicate dalla precitata normativa, e ciò onde effettivamente e correttamente poter comprendere l’obbligatorietà della preventiva disamina, da parte del sanitario prescrittore, dell’esame mineralometrico;
-Gli esami (MOC) i cui dati sono stati incrociati con quelli afferenti le prescrizioni di farmaci effettuate nel periodo 2008/2013, occorre sia chiarito se afferenti le sole strutture pubbliche, ovvero anche quelle private, con la conseguenza che, ove tali dati non abbiano riguardato gli esami effettuati
presso le predette strutture private, evidentemente siamo in presenza di un accertamento fallace già
nei suoi presupposti;
-Le statistiche i cui dati hanno costituito il presupposto dell’operatività degli accertatori, sono state
oggetto di specifica e documentata contestazione da parte di tecnico officiato dallo Snami, sindacato
che ancora oggi, a distanza di lunghi mesi, resta in attesa di essere reso edotto delle risultanze delle
verifiche poste in essere all’esito delle segnalazioni/contestazioni contenute nello studio predetto, e
ciò anche in relazione alle precorse contestazioni mosse ai Signori Medici, al cui esito,alcuni di essi,
sono rimasti vittime di illecite distrazioni/appropriazioni di somme maturate a titolo di emolumenti;
-Restando in tema di presupposti, onde poter meglio comprendere la ratio sottesa alla richiesta/contestazione che viene mossa ai Signori Medici, stante la relativa genericità, in quanto la stessa attiene
apoditticamente a tutte le prescrizioni dai medesimi effettuate nel periodo di riferimento, sono ancora una volta chiedere che venga chiarito e documentato il mandato conferito agli accertatori; a tale
proposito chiedendo anche di vedermi chiarito se trattasi di incarico conferito dall’ufficio in indirizzo,ovvero, dalla A.G., e ciò onde poter comprendere l’ascrivibilità della responsabilità per il caso in
cui la detta indagine prenda le mosse da presupposti errati(per il caso in cui il mandato sia stato conferito dall’Asp si chiede che abbia ad essere chiarito se l’operatività dei funzionari all’uopo preposti, sia ricompresa in progetti obiettivi e quali ne sono state le remunerazioni, chiedendo altresì, al
medesimo proposito, di avere accesso ai bilanci dell’Ente in indirizzo, e ciò quale mezzo al fine per
indi apprezzare l’eventuale esistenza dell’ulteriore ipotesi di reato rinveniente dall’appostamento a
bilancio del “credito” rinveniente dall’azione che siamo a contestare di improcedibilità);
-Stante che, inopportunamente ed illegittimamente, la contestazione viene genericamente mossa in
merito a tutte le prescrizioni effettuate dai Signori Medici nel periodo di riferimento, onde poter op-
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portunamente replicare, nella mia qualità di legale all’uopo officiato, anche relativamente alla proposizione dell’ormai imprescindibile azione giudiziaria volta all’accertamento negativo dell’esistenza della legittimità delle azioni da Voi paventate, chiedo di essere reso edotto di quale delle prescrizioni tempo per tempo effettuate da ciascun medico, sia ritenuta come “carente di appropriatezza”,
oltre della motivazione che legittima un siffatto giudizio,così da poter operare le conseguenti valutazioni e quindi far sì che i Signori Medici che ne sono destinatari, ancorchè all’uopo non tenuti per
effetto dell’intervenuta prescrizione di un tale diritto da parte vs., siano posti nelle condizioni di rassegnare le proprie controdeduzioni, e ciò solo quale mezzo al fine di darvi contezza dell’erroneità
dell’operato, conseguenza della reiterazione del comportamento in assenza di riscontro alle precedenti mie, di taluni dei vs. Funzionari;
-Ritenuto che il termine di evasione del procedimento amministrativo conseguente l’ascrivibilità
della debenza della somma impropriamente ed illegittimamente ascritta a debito dei singoli Signori
Medici, risulta già sospeso dalla precedente contestazione dai medesimi spiegata, in merito a quanto
oggi pervenuto a firma del Dr. Franco Rapisarda, sono a ribadire che neanche un tale riscontro, in
quanto privo delle indicazioni richieste, può essere valevole al fine di veder ripartire il decorso del
termine assegnato,con conseguente illegittimità del provvedimento che potrebbe essere da Voi adottato a conclusione dell’iter amministrativo di verificazione al quale, evidentemente, in assenza dei
chiarimenti, anche documentali che vi sono stati richiesti, sarebbe privo della possibilità di partecipazione che risulta, ex lege, riservata al medico.
Significo che la presente missiva viene parimenti inoltrata ai sensi e per gli effetti del disposto della L.R. 10/91,pertanto chiedendo di essere informato dell’avvio del procedimento amministrativo di evasione dell’istanza qui spiegata, del nominativo del funzionario che andrà ad esserne incaricato,oltre che della ubicazione dell’ufficio presso il quale sarà possibile prendere visione ed estrarre copia della documentazione all’uopo predisposta e/o predisponenda.
Mi corre l’obbligo di cogliere l’occasione della presente al fine di invitare e diffidare la prima destinataria della presente dal porre in essere,per come occorso in passato, atteggiamenti e comportamenti mobizzanti all’indirizzo dei componenti la categoria, i quali non possono in alcun caso
patire lo stress del taglio orizzontale della spesa sanitaria, operato anche per il tramite del probabile
intervenuto iscrizione all’attivo di bilancio, del credito afferente la questione in oggetto.
In ragione di quanto sopra, premessa l’impossibilità di veder decorrere a danno dei Signori
Medici il tempo che vi occorrerà al fine di fornire i dati richiesti, in quanto imprescindibili per provvedere al riscontro della vs. oggettivata, così come a quelle alla medesima prodromiche e/o presupposte, che comunque si contestano, resto in attesa di un Vs. cortese cenno di riscontro, in occasione
del quale essere reso edotto di tutto quanto sopra, riservandomi, all’esito, di informare, a mia volta,
la magistratura contabile del danno che l’operatività sottesa alla richiesta che viene mossa, ha procurato alle casse dell’Ente in indirizzo e della nostra Regione.
Tanto premesso e ritenuto, a mezzo della presente, quanto alla prima destinataria, sono a
chiedere che abbia ad essere prontamente dichiarata l’intervenuta prescrizione del diritto all’attivazione della procedura che ci impegna, in quanto infruttuosamente elaso il termine previsto dalla precitata normativa regionale, ovvero, in via meramente gradata, che abbia ad essere mossa all’indirizzo dei Signori Medici una specifica contestazione afferente le singole prescrizioni dai medesimi effettuate nel periodo di riferimento, comunque e sempre nel presupposto che i medesimi non erano
obbligati alla conservazione degli esami dei pazienti/assistiti di rispettivo riferimento, con concessione di un termine per indi poter provvedere, senza inversione dell’onere probatorio, a farne relazione alla “commissione” di cui alle superiori premesse; mentre, per quanto alla seconda ed alla
quarta destinataria della presente, acchè abbiano ad avviare un procedimento di verifica a mezzo di
propri Funzionari.
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Da ultimo, stante che viene riferito che dei fatti oggetto della presente è stata officiata la Magistratura contabile, copia della presente viene anche inoltrata al competente Ufficio della Corte dei
Conti, e ciò quale mezzo al fine per indi essere reso edotto di quelle che ne sono e/o ne saranno le
determinazioni in merito ai fatti che malauguratamente ci impegnano, oltre che al fine di sollecitarne la verifica delle poste attive del bilancio dell’Asp di Catania, e così accertare l’eventuale presenza di crediti all’indirizzo dei medici di medicina generale rinvenienti dalla questione de quo.
Certo di un pronto e cortese cenno di riscontro, in occasione del quale, ciascuno per quanto
di competenza, vorrete farmi conoscere il vs. pensiero in merito a tutto quanto sopra, mi è grata
l'occasione onde porgere i miei più distinti saluti.
Avvocato Mariolino Leonardi
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