OTTIMIZZARE L'EFFICIENZA
DEI DATABASE ADMINISTRATOR
DI ORACLE
Vantaggi reali in termini di prestazioni,
gestione e costi
PASSAGGIO AL PRIVATE CLOUD COMPUTING . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE DI STORAGE IN AMBIENTI ORACLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
Applicazione di patch e manutenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
TEST E SVILUPPO DELLE APPLICAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
BACKUP, RIPRISTINO E DEDUPLICAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
DISASTER RECOVERY E BUSINESS CONTINUITY . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
PASSAGGIO AL PRIVATE CLOUD CON IL SUPPORTO DI EMC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Prospettiva EMC
PASSAGGIO AL PRIVATE CLOUD COMPUTING
Il passaggio al private cloud computing per Oracle inizia e finisce con la virtualizzazione.
Rimuovendo le relazioni fisiche con rapporto 1:1 tra le istanze di database Oracle e
l'hardware del server su cui vengono eseguite si aprono nuove possibilità per i database
administrator di Oracle, i quali si trovano spesso a fronteggiare le seguenti sfide:
•Ottimizzazione delle risorse di storage in ambienti Oracle
•Applicazione di patch e manutenzione
•Test e sviluppo delle applicazioni
•Backup, ripristino e deduplicazione
•Disaster recovery e business continuity
Con la virtualizzazione, i database administrator possono configurare e implementare
più istanze di Oracle sullo stesso hardware in meno tempo. Ma non solo: la virtualizzazione
migliora anche la mobilità dei database consentendo lo spostamento delle istanze di Oracle
tra server e sistemi operativi in modo trasparente e senza impatto sulle applicazioni.
Il risultato? I database administrator di Oracle possono vincere le sfide di gestione tattica
e strategica più agevolmente e in minor tempo. EMC® può dimostrarlo. EMC e Oracle contano
oltre 70.000 clienti congiunti; inoltre, anche EMC ha effettuato questa transizione in quanto
dispone di una delle implementazioni di database e applicazioni Oracle tra le più estese
al mondo. Basandosi su esperienze reali dei clienti ed esempi IT di EMC Global, EMC ha
sviluppato una suite di soluzioni EMC Proven™ che apre la strada al private cloud computing.
Nelle pagine seguenti sono fornite informazioni su come ottimizzare l'ambiente esistente
e soddisfare gli attuali requisiti del business nell'ottica del private cloud. Viene inoltre
descritto come le tecnologie EMC e Oracle aiutano i database administrator di Oracle
ad eseguire le attività e i processi quotidiani in modo integrato e collaborativo.
OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE DI STORAGE
IN AMBIENTI ORACLE
Non tutti i database Oracle sono creati allo stesso modo. Su ognuno sono infatti implementate
applicazioni diverse, con carichi di lavoro che variano a seconda del valore dei dati nel tempo.
Potrebbero esserci applicazioni finanziarie OLTP con picchi di carico di lavoro durante
l'elaborazione di fine trimestre oppure ambienti di data warehouse che eseguono
regolarmente query complesse per analizzare i dati statistici dei clienti. Per via della natura
variabile dei carichi di lavoro Oracle, l'infrastruttura di storage sottostante non deve essere
considerata come un'unica entità monolitica, ma come un'architettura di storage multi-tier
intelligente regolabile automaticamente.
Con le piattaforme di storage multi-tier EMC, i database administrator di Oracle possono
ottimizzare le prestazioni, la scalabilità e la flessibilità dell'infrastruttura. A tale scopo
è innanzitutto necessario scegliere lo storage tier più appropriato tra unità EFD
(Enterprise Flash Drives) ad alte prestazioni, unità SATA ad elevata capacità e unità
FC (Fibre Channel) standard.
Un aspetto altrettanto importante per ottimizzare l'efficienza dei database administrator di
Oracle è rappresentato dalla scelta della connettività da storage a server. In genere i clienti
Oracle implementano SAN FC per ottenere elevati livelli di prestazioni e scalabilità.
Una soluzione alternativa affermatasi di recente consiste nell'eseguire i carichi di lavoro
dei database Oracle su protocolli basati su IP, ad esempio NFS o iSCSI. Questa opzione unisce
i costi ridotti e la semplicità di implementazione dello storage NAS alla possibilità di
condividere i dati sulle reti LAN interne esistenti in modo rapido ed efficiente. EMC Unified
Storage è una singola piattaforma con connettività multiprotocollo. I database administrator
di Oracle possono ora eseguire Oracle su reti SAN, NAS o una combinazione di entrambe e
passare dal protocollo di accesso a livello di file a quello a livello di blocco in base alle esigenze.
Molte organizzazioni IT hanno adottato un approccio incentrato sull'esecuzione dell'intero
ambiente di database Oracle su NFS, in considerazione dei vantaggi economici offerti se
si sfruttano le reti aziendali esistenti. Per i clienti Oracle che desiderano eseguire i relativi
carichi di lavoro su NFS, EMC ha collaborato con Oracle per integrare le piattaforme
EMC Unified Storage con la funzionalità DNFS (Direct NFS) nel database Oracle. Il file system
2
Integrazione dnfs
Oracle con emc
Le best practice EMC per Oracle delineano
un DNFS Oracle di test con EMC sui carichi
di lavoro DSS e OLTP per ottenere una
riduzione dal 30% al 50% dell'overhead
della CPU, come illustrato nella Figura 1.
DNFS di Oracle è progettato per rendere più veloce l'esecuzione di Oracle su NFS e semplificare
la configurazione (vedere la Figura 1). Le prestazioni migliorano in quanto Oracle elude
il sistema operativo e genera esattamente le richieste necessarie. Il caching dei dati viene
eseguito una sola volta nello spazio utente: in questo modo non si occupa la memoria con
un'altra copia nello spazio kernel. Oracle migliora anche le prestazioni bilanciando il carico
su più interfacce di rete (se disponibili).
Fully Automated Storage Tiering (FAST)
Una delle principali problematiche poste da un approccio allo storage multi-tier consiste nel
progettare e implementare un modello di storage multi-tier applicabile ai carichi di lavoro
Oracle che variano ogni giorno, settimana o mese. In precedenza erano necessarie numerose
operazioni manuali per analizzare costantemente i carichi di lavoro Oracle in esecuzione
sullo storage, definire le priorità e riconfigurare l'architettura di storage per il mapping dei
requisiti di prestazioni e capacità su Oracle.
EMC ha perciò messo a punto la tecnologia FAST (Fully Automated Storage Tiering), la quale
consente il tiering rapido e veloce dello storage a seconda dei carichi di lavoro Oracle.
È possibile impostare livelli di priorità per carichi di lavoro Oracle specifici in base al
database o all'applicazione, regolandoli in determinati momenti oppure al raggiungimento
di una data soglia di capacità o prestazioni (vedere la Figura 2).
Figura 1: riduzione dell'overhead della CPU
La tecnologia EMC FAST crea storage pool da tipi di unità misti, ad es. unità EFD, FC e SATA
supportate dalle piattaforme di storage EMC. Gli oggetti di storage (LUN) creati all'interno
di uno storage pool possono estendersi su tutti i tier disponibili all'interno del pool stesso.
EMC FAST monitora anche la frequenza di accesso ai dati, spostando quelli più utilizzati e
quelli obsoleti (a livello di granularità sub-LUN) sul giusto storage tier all'interno di un pool.
Per ulteriori informazioni, vedere
Optimizing EMC Celerra IP Storage
on Oracle 11g Direct NFS
Questa tecnologia assicura latenze molto basse per i dati utilizzati più frequentemente.
Ciò migliora i tempi di risposta delle applicazioni e riduce notevolmente l'entità
dell'investimento in unità Flash. La migrazione dei dati avviene senza interruzioni
e può essere controllata definendo semplici policy di trasferimento dello storage.
IN CHE MODO EMC FAST
MIGLIORA IL TCO
FAST è una tecnologia vantaggiosa per i database administrator di Oracle in quanto interessa
i dati più utilizzati e offre di conseguenza un miglioramento delle prestazioni applicative,
nonché una riduzione del lavoro di tuning e amministrazione generalmente richiesto.
Lo storage multi-tier e la tecnologia FAST migliorano notevolmente le prestazioni sia negli
ambienti OLTP Oracle che in quelli di data warehousing, riducendo il TCO attraverso uno
storage tiering intelligente.
Come illustrato nella Figura 2, le best
practice EMC per Oracle delineano uno use
case testato in cui FAST ha ridotto del 15%
i costi generali di storage attraverso la
regolazione intelligente dei carichi di lavoro
OLTP di Oracle su unità EFD e SATA. In modo
analogo, EMC Global IT ha recentemente
spostato i data warehouse Oracle di EMC
su unità EFD, incrementando di dieci volte
le prestazioni di elaborazione giornaliere
e del 180% i report generali dei batch.
FAST Cache per Unified Storage
Se da un lato EMC FAST automatizza l'intero processo di storage tiering sulle unità EFD, FC e
SATA, dall'altro molti database Oracle necessitano principalmente di un'ottimizzazione dell'uso
delle sole unità EFD per migliorare le prestazioni delle applicazioni più sensibili alla latenza.
Per soddisfare questo requisito EMC ha sviluppato la tecnologia FAST Cache come mezzo per
introdurre un ulteriore livello di cache utilizzando unità EFD tra la cache DRAM e gli spindle
in rotazione (vedere la Figura 3).
La tecnologia EMC FAST Cache, componente della suite di prodotti EMC FAST, crea un
supporto più veloce per lo storage dei dati più utilizzati sulle unità EFD.
Figura 2: riduzione dei costi generali
di storage
Per saperne di più, vedere Leveraging
Fully Automated Storage Tiering (FAST)
with Oracle Database Applications
EMC IT’s Migration to the Open,
Expandable Oracle BI Grid
3
I dati più e meno utilizzati ("hot" e "cold") dell'applicazione di database vengono individuati
automaticamente; per quanto riguarda i dati "hot", il caching viene eseguito da questo
nuovo livello della cache sulle unità EFD. I dati "cold" vengono invece scaricati da FAST Cache
in modo automatico e trasparente a seconda dei modelli di utilizzo. Una volta eseguito il
caching dei dati più utilizzati, FAST Cache gestisce la maggior parte degli I/O e gli spindle
in rotazione sottostanti ricevono pochissimi IOPS. Questo effetto offre tre vantaggi principali
agli amministratori di database Oracle:
•Possibilità di implementare il database su meno spindle in rotazione
•Possibilità di implementare il database su spindle più lenti, ad esempio unità da
10.000 rpm o SATA, mantenendo lo stesso livello di prestazioni
•Possibilità di utilizzare più capacità disponibile degli spindle in rotazione, senza alcun
impatto sulla latenza complessiva dell'applicazione
FAST CACHE migliora le
prestazioni e riduce il TCO
I test condotti da EMC hanno dimostrato tre
scenari per l'integrazione di FAST Cache in
un ambiente di database Oracle baseline
esistente in esecuzione su 45 unità FC da
600 GB.
1. Aggiunta di 8 unità EFD da 73 GB
e FAST Cache nell'ambiente esistente
2. Aggiunta di 8 unità EFD da 73 GB e
FAST Cache nell'ambiente esistente,
ma con rimozione di 25 delle 45 unità
FC installate
3. Aggiunta di 8 unità EFD da 73 GB e FAST
Cache nell'ambiente esistente, ma con
sostituzione di tutte le 45 unità FC
installate con 45 unità SATA da 2 TB
Come illustrato nella Figura 3, in tutti e tre
i casi si è registrato un aumento del 143%
nel numero di transazioni al minuto
nell'ambiente Oracle Database 11g rispetto
all'ambiente di base. È quindi dimostrato
che con FAST Cache è possibile non solo
migliorare significativamente le prestazioni,
ma anche consolidare lo storage e tagliare
i costi riducendo il numero di IOPS degli
spindle in rotazione sottostanti.
Provisioning virtuale
Una delle sfide più impegnative per i database administrator consiste nell'eseguire il
provisioning dello storage per le applicazioni di database Oracle. In genere gli administrator
allocano lo spazio in base alle previsioni di crescita futura. L'operazione avviene migrando le
attività operative ricorrenti (ad es. le allocazioni di storage incrementali) oppure aggiungendo
blocchi di storage discreti man mano che lo spazio si esaurisce. Questo approccio consente
l'allocazione di una maggiore quantità di storage rispetto a quella effettivamente necessaria
nel lungo periodo. Ciò aumenta però i costi. I database administrator possono anche
pre-allocare grandi quantità di storage per file di dati o tablespace in modo da garantire
che nel database vi sia spazio libero a sufficienza. Il sistema operativo vede lo spazio come
completamente allocato, ma internamente è possibile utilizzare solo una frazione dello
spazio allocato (vedere la Figura 4).
EMC Virtual Provisioning aiuta a risolvere tutte queste problematiche. Con il provisioning
virtuale viene presentata al sistema operativo host una maggiore quantità di storage
rispetto a quella fisicamente disponibile. Il provisioning virtuale può allocare storage fisico
solo quando lo storage è effettivamente scritto, consentendo così un uso più efficiente dello
storage e una riduzione dei costi. Inoltre, il provisioning virtuale esegue lo striping dei dati
sui dischi nel thin pool indipendentemente dalle dimensioni del thin device o dell'oggetto
di database creato e riduce i tempi di pianificazione del layout dello storage. EMC Virtual
Provisioning consente l'aggiunta di storage fisico in funzione della domanda delle
applicazioni di database Oracle. Oltre all'aumento della capacità disponibile, il maggior
numero di dischi fisici può anche migliorare le prestazioni I/O delle applicazioni grazie
ad uno striping più esteso e a più spindle back-end per la gestione del traffico I/O.
Applicazione di patch e manutenzione
Confronto tra snapshot e cloni
I database administrator di Oracle hanno a disposizione diversi tipi di replica che variano
a seconda dell'uso previsto. Lo use case più comune è la creazione di copie complete volume
per volume dell'intero ambiente di database Oracle, utilizzate per generare copie totalmente
ripristinabili del database Oracle. Questo processo sfrutta cloni EMC che non solo forniscono
copie complete dei dati reali, ma aggiungono anche una tecnologia EMC chiamata consistency
group. I consistency group sono importanti poiché molti database Oracle distribuiscono più
LUN all'interno dello storage array. Durante l'elaborazione delle transazioni durante il processo
di replica, nel caso dei cloni è importante verificare che la nuova copia sia coerente a livello
transazionale con il database di origine, in modo da poter essere utilizzata per un ripristino
rapido ed efficace.
Se da un lato i cloni sono utili per il ripristino completo, dall'altro sono più costosi per via
della quantità di storage che utilizzano.
Figura 3: maggior numero di transazioni
al minuto con FAST Cache
Per saperne di più, vedere Leveraging
EMC FAST Cache with Oracle OLTP
Database Applications
In considerazione di questo aspetto, EMC supporta l'uso di snapshot come alternativa
efficiente ed economica ai cloni. Le snapshot sono copie "salvaspazio" che archiviano i dati
nella memoria anziché su disco. Poiché la RAM è molto più veloce per lo storage e il recupero
rispetto allo spazio sulle unità fisiche, uno dei vantaggi è dato dalla velocità. Le immagini
point-in-time vengono create rapidamente e senza alcun impatto sulle applicazioni host.
Ciò offre inoltre il vantaggio di una maggiore disponibilità di spazio di storage per altre
informazioni. Le copie di snapshot EMC richiedono una minore percentuale di capacità per
l'origine, che corrisponde al solo spazio necessario per proteggere l'integrità iniziale dei dati
da sovrascrivere sul volume di origine.
A seconda dello use case, i database administrator dovrebbero utilizzare combinazioni di cloni
e snapshot per il ripristino completo e/o copie temporaneamente utilizzabili di dati Oracle.
EMC Replication Manager
4
Per consentire ai database administrator di Oracle di sfruttare appieno i vantaggi in termini
di velocità ed efficienza offerti dalla replica EMC, EMC ha sviluppato una tecnologia chiamata
EMC Replication Manager.
Migliorare le prestazioni
e recuperare lo storage
con EMC VIRTUAL
PROVISIONING
Le best practice EMC per Oracle hanno
delineato uno use case testato in cui i
database administrator di Oracle sono
riusciti a recuperare oltre il 56% della
capacità di storage (vedere Figura 4)
e a migliorare l'efficienza nella gestione
di Oracle a livello di prestazioni e
pianificazione della capacità, il tutto grazie
a EMC Virtual Provisioning™. EMC Virtual
Provisioning consente anche di allocare
in modo dinamico più risorse di storage
per i carichi di lavoro dei database Oracle,
migliorando le prestazioni fino al 90% senza
utilizzare una maggiore capacità di storage.
EMC Replication Manager (illustrato nella Figura 5) gestisce le tecnologie di replica point-intime EMC tramite una console di gestione centralizzata presentabile ai database
administrator di Oracle. Replication Manager coordina l'intero processo di replica dei dati,
dalla discovery alla configurazione, fino alla gestione di più repliche basate su disco coerenti
con l'applicazione. Supporta inoltre la discovery automatica dell'ambiente di replica
e consente una gestione semplificata attraverso la pianificazione, la registrazione e la
catalogazione delle informazioni relative alla replica, inclusa la scadenza automatica.
Ciò offre una serie di vantaggi ai database administrator di Oracle, tra cui:
•Gestione point-and-click basata su procedure guidate delle tecnologie di replica
EMC tramite cloni e snapshot in modo da semplificare le attività di gestione
•Generazione di una gold copy del database di produzione Oracle per creare in modo
semplice e rapido un backup utilizzabile in caso di problema a livello di patch, upgrade
o danneggiamento del database
•Pianificazione, mounting, dismounting e scadenza automatizzati delle repliche Oracle per
risparmiare tempo prezioso
•Account utente e privilegi di accesso dedicati per lavorare in autonomia
TEST E SVILUPPO DELLE APPLICAZIONI
Ogni ambiente di database Oracle richiede un ambiente di sviluppo e test associato, spesso
molto più grande del sistema di produzione che supporta.
Gli sviluppatori Oracle e i team QA/IT hanno requisiti specifici che devono essere
soddisfatti per consentire la creazione, il test e lo sviluppo delle applicazioni. Alcuni di
questi requisiti includono:
•Ambienti "sand box" isolati per lo sviluppo delle applicazioni e i test pre-implementazione
•Supporto per la creazione di ambienti di test realistici che consentono di verificare la
compatibilità delle applicazioni con altri elementi dell'infrastruttura di implementazione
•Collaborazione all'interno e tra team distribuiti geograficamente, incluso lo scambio di
informazioni sulle configurazioni tra team di sviluppo, QA e supporto per riprodurre i problemi
•Test di regressione automatizzati, inclusi quelli che richiedono l'arresto e/o cicli di riavvio
•Possibilità di introdurre condizioni di guasto nel ciclo di QA per sottoporre il sistema a
test approfonditi
Figura 4: recupero della capacità di storage
Per saperne di più, vedere
Implementing Virtual Provisioning
on EMC Symmetrix VMAX with
Oracle Database 10g and 11g
Una delle sfide più complesse per i team di sviluppo aziendale è la perdita di produttività
dovuta al fatto che i membri si contendono un numero limitato di risorse hardware. Poiché il
numero di sistemi è spesso vincolato dal budget e da limiti dell'infrastruttura (ad es. spazio
su rack, porte di rete, HVAC e alimentazione), l'accesso all'hardware crea un collo di bottiglia
che potrebbe rallentare o sospendere i progetti.
Con la tecnologia di virtualizzazione VMware® è possibile eseguire contemporaneamente più
sistemi operativi e applicazioni software su un unico computer x86 (con processore Intel o AMD)
come singole macchine virtuali. Queste VM incapsulano interi sistemi fisici (composti da
configurazione hardware, sistema operativo e applicazioni) in un package autonomo eseguibile
su qualsiasi sistema. Ciò offre una serie di vantaggi ai database administrator di Oracle, inclusi:
•Consolidamento di più macchine virtuali di test su un singolo sistema fisico
•Spostamento tra ambienti di sistemi operativi senza eseguire il ripartizionamento o il riavvio
•Creazione di librerie di macchine virtuali per ogni sistema operativo e configurazione
di rete con strumenti e ambienti di test preconfigurati
Figura 5: EMC Replication Manager per
i database administrator di Oracle
•Sospensione e restore on-demand di istanze di VM per ottimizzare l'utilizzo dell'hardware
•Accesso simultaneo ad una macchina virtuale da parte di più sviluppatori
5
Provisioning rapido con
VMWARE PER ORACLE
VMware e EMC hanno sviluppato best
practice per Oracle incentrate sulla
combinazione tra le piattaforme
EMC Unified Storage e VMware per ambienti
di test e sviluppo Oracle. Un recente use
case basato su best practice ha dimostrato
come è possibile configurare 10 macchine
virtuali Oracle in 10 minuti a scopo di test
e sviluppo.
Per saperne di più, vedere Rapid
Deployment and Scale Out for Oracle
E-Business Suite Enabled by
EMC RecoverPoint, EMC Replication
Manager, and VMware vSphere
EMC Replication Manager con VMware
Combinando VMware con le funzionalità di EMC Replication Manager, i database administrator
di Oracle possono beneficiare di un ambiente di sviluppo e test completamente integrato
in grado di supportare più protocolli di storage e storage tier, sfruttando appieno i vantaggi
della virtualizzazione da una piattaforma gestita centralmente.
Se utilizzati insieme, EMC Replication Manager e gli script di Oracle Rapid Clone consentono
invece di creare cloni e snapshot dell'ambiente replicato coerenti con l'applicazione.
I modelli VMware vengono utilizzati allo scopo di eseguire il provisioning delle macchine
virtuali per l'hosting di queste copie, favorendo così una scalabilità rapida e ripetibile degli
ambienti di sviluppo/test.
BACKUP, RIPRISTINO E DEDUPLICAZIONE
Il processo di backup e ripristino è la principale causa di disaster recovery per molti clienti
Oracle. Con l'espansione degli ambienti di database Oracle nel tempo, questo può portare
ad una serie di sfide in termini di impatto sul tempo e sulle prestazioni per l'esecuzione
delle operazioni di backup e ripristino in Oracle.
EMC Replication con Oracle RMAN
In combinazione con Oracle RMAN, le tecnologie di replica basate su cloni e snapshot di
EMC migliorano in modo significativo l'efficienza dei processi di backup e ripristino Oracle
su più fronti:
•Adattamento delle finestre di backup: la replica EMC può essere utilizzata per creare una
copia point-in-time del database Oracle. Durante la replica EMC, il database di produzione
resterà in modalità "hot backup" per alcuni minuti al massimo. I database administrator
di Oracle possono quindi eseguire il backup della copia anziché dell'istanza di produzione
mentre il database di produzione è attivo.
•Ripristino più rapido: i database administrator possono ora eseguire in pochi secondi
il ripristino dall'ultimo backup Oracle completo eseguito con la replica EMC, consentendo
a RMAN di ripristinare altre transazioni effettuate da quel momento in poi.
•Riduzione dell'impatto del backup sull'ambiente di produzione: i database administrator
possono ridurre il carico dei backup sull'ambiente di produzione utilizzando la replica EMC,
che esegue il backup su un altro server con dispositivi diversi. In combinazione con Oracle
RMAN Block Change Tracking, questo consente di accelerare i backup incrementali attraverso
la lettura diretta dei soli blocchi modificati anziché la scansione completa del database.
Deduplicazione EMC Data Domain con Oracle RMAN
Un'altra sfida legata al processo di backup e ripristino in Oracle è il continuo aumento nel
tempo delle dimensioni dei dati Oracle sottoposti a backup. Ciò limita spesso la quantità
di backup completi che possono essere efficacemente eseguiti nelle finestre richieste e può
allungare i tempi di ripristino (per non parlare dei costi elevati relativi allo storage di backup).
La serie di appliance EMC Data Domain® integra uno storage con deduplicazione scalabile e ad
elevato throughput per superare queste problematiche negli ambienti Oracle. L'appliance Data
Domain diventa la destinazione di backup iniziale per Oracle RMAN nei casi in cui al database
vengono applicate funzionalità avanzate (incluse la deduplicazione e la compressione) prima
dell'invio di dati Oracle al supporto di backup di destinazione (vedere la Figura 6).
Con l'invio dei dati ad un sistema Data Domain viene creata una checksum di tutti gli elementi
da archiviare. Il sistema verifica se ha già archiviato i dati e, in caso negativo, li archivia su
disco tramite il file system. L'I/O di backup viene riletto internamente dal disco e sottoposto
nuovamente a checksum. Il sistema confronta quindi la checksum originale eseguita al
momento della scrittura. In questo modo il sistema può sapere con certezza se i dati sono
raggiungibili, se i blocchi possono essere letti e se i dati all'interno dei blocchi sono corretti.
6
Semplificare
l'architettura di backup
e ripristino con ORACLE
RMAN e EMC DATA DOMAIN
Una best practice EMC per Oracle ha
documentato uno use case testato in cui
utilizzando Oracle RMAN con Data Domain
è stato possibile ridurre del 84-92% la
quantità di storage di backup richiesta
in appena cinque settimane, il tutto
semplificando l'architettura di backup/
ripristino di Oracle e ponendo le basi per
una maggiore efficienza generale (92% per
Oracle su EMC Unified Storage con NFS; 84%
per Oracle su EMC Unified Storage con FCP).
Figura 6: Oracle RMAN con EMC Data Domain
Per saperne di più, vedere EMC Backup and
Recovery for Oracle 11g OLTP Enabled by
EMC CLARiiON, EMC Data Domain, EMC
Networker, and Oracle Recovery Manager
using NFS
EMC Backup and Recovery for Oracle 11g
OLTP Enabled by EMC CLARiiON, EMC Data
Domain, EMC Networker, and Oracle
Recovery Manager using Fibre Channel
I vantaggi per i database administrator di Oracle sono:
•Conservazione più a lungo dei backup: deduplicando i dati prima che vengano sottoposti
a backup è possibile archiviare online più dati ad un costo inferiore. Ciò consente di
conservare una maggiore quantità di dati Oracle per periodi più lunghi ed eseguire più
frequentemente backup completi rispetto a backup incrementali.
•Replica più intelligente: i sistemi Data Domain spostano solo dati deduplicati su reti
esistenti con un'efficienza in termini di larghezza di banda pari al 99%, per disaster
recovery efficienti ed economici.
•Ripristino affidabile da disco: supportando il ripristino da backup completi anziché
incrementali, i ripristini sono più affidabili e meno complessi.
DISASTER RECOVERY E BUSINESS CONTINUITY
Nel tempo, con l'aumentare dell'importanza dei database Oracle per il business, i processi
di backup/ripristino da soli non bastano a garantire la protezione dei dati. A tale scopo,
infatti, anche il disaster recovery è fondamentale. EMC ha collaborato con Oracle su questo
fronte per molti anni e oggi è in grado di fornire best practice per l'uso delle soluzioni
di disaster recovery EMC, che possono essere utilizzate con o senza Oracle Data Guard.
EMC e Oracle hanno concentrato la loro attenzione soprattutto su come proteggere e
ripristinare non solo i file di database, ma anche i dati middleware e applicativi eseguiti su
di essi. Per ripristinare il "business" in sé, incluse tutte le informazioni a livello di database,
middleware e applicazioni, EMC RecoverPoint offre ai database administrator di Oracle una
soluzione davvero interessante.
EMC RecoverPoint
EMC RecoverPoint è una soluzione completa per la protezione dei dati sia in locale che in
remoto. È pienamente supportata da EMC Replication Manager come soluzione di replica
aggiuntiva per i database administrator di Oracle.
Per quanto riguarda la replica locale, RecoverPoint scrive i dati prima su un registro locale
e poi su un volume locale. Nello specifico, tiene traccia in modo sincrono di tutte le scritture
nel registro locale e le distribuisce al volume locale, il tutto senza alcun impatto sulle
prestazioni applicative.
Per quanto riguarda invece la replica remota, RecoverPoint trasferisce le scritture più
importanti (in base all'RTO o all'RPO dell'applicazione) su un sito remoto dove vengono
salvate in un registro storico, come illustrato nella Figura 7.
Figura 7: EMC RecoverPoint per Oracle
7
Una volta che l'appliance RecoverPoint riceve la scrittura, questa viene combinata con altre
all'interno di un pacchetto. I blocchi ridondanti vengono eliminati dal pacchetto, mentre
le scritture restanti vengono messe in sequenza e archiviate con le relative informazioni
su time stamp e segnalibri. Il pacchetto viene quindi compresso e programmato per l'invio
all'appliance remoto tramite rete IP.
A ricezione avvenuta, l'appliance remoto convalida la checksum per verificare che il pacchetto
non abbia subito danni durante la trasmissione. I dati vengono quindi decompressi e scritti
sul volume di registro. Successivamente vengono distribuiti ai volumi remoti in modo
da verificare che la sequenza dell'ordine di scrittura sia stata preservata.
Nel caso di Oracle, RecoverPoint supporta la modalità sincrona, asincrona e snapshot.
Tutte le LUN di Oracle sono raggruppate in un consistency group; vengono inoltre creati
set di replica per il mapping delle LUN di produzione sulle LUN in locale e/o remoto.
Esistono diverse opzioni di ripristino:
•Ripristino coerente con l'applicazione dopo un arresto (detto anche "cold backup"):
l'utente crea un consistency group che rappresenta l'applicazione Oracle e che contiene
tutti i file per l'applicazione, tra cui file di dati, file di redo log online, file di configurazione
e, in via opzionale, file di controllo. I ripristini eseguiti con questo metodo sono affidabili
al 100%. Poiché le operazioni devono essere interrotte durante l'esecuzione dei cold
backup, questo tipo di ripristino non è tuttavia adatto per gli ambienti operativi che
devono essere disponibili 24 su 24, 7 giorni su 7.
•Ripristino coerente con il guasto durante le operazioni: questo processo consente la
creazione di immagini coerenti con il guasto senza dover arrestare il sistema. Una volta
che la scrittura è stata inoltrata ai volumi di produzione, gli splitter RecoverPoint la
intercettano e ne mandano una copia all'appliance RecoverPoint per la sua successiva
elaborazione. Le scritture acquisite rappresentano dati coerenti su disco. Se riavviato dopo
un guasto del server, Oracle deve aprire il database ed eseguire le operazioni di ripristino.
Oracle utilizza i redo log per ripristinare i dati e annulla qualsiasi transazione in corso
sull'istanza guasta.
•Ripristino coerente con l'applicazione durante le operazioni: questo tipo di ripristino
consente la creazione di immagini coerenti con l'applicazione senza dover arrestare
quest'ultima. A questo scopo è necessario che tutti file di dati appartenenti a tablespace,
registri di archiviazione e file di controllo Oracle rilevanti vengano scaricati dai server
nei buffer di memoria al disco. Questa procedura richiede l'impostazione in modalità
"hot backup" dei tablespace o dei database appropriati. Una volta definita la modalità
di backup, RecoverPoint crea un segnalibro per un consistency group specifico in modo
da identificare l'immagine come coerente con l'applicazione.
EMC ha collaborato con Oracle per documentare best practice e testare use case su
EMC RecoverPoint. Questo include l'implementazione di EMC RecoverPoint come unica
soluzione completa per proteggere tutti i tier dell'ambiente Oracle (database, middleware
e applicazioni).
Tra gli use case vi è inoltre la combinazione di RecoverPoint con Oracle Data Guard. Nello
specifico, Oracle Data Guard replica i file di database, l'archivio e i redo log di Oracle,
mentre RecoverPoint gestisce la protezione dei dati middleware e applicativi sempre in
ambienti Oracle. Indipendentemente dallo scenario, EMC RecoverPoint offre una soluzione
ideale per gli ambienti Oracle che richiedono un ripristino coerente con l'applicazione.
PASSAGGIO AL PRIVATE CLOUD CON IL SUPPORTO DI EMC
Una delle principali preoccupazioni dei clienti in merito al private cloud computing riguarda
l'integrazione e il supporto. Per questo motivo EMC, VMware e Oracle hanno lavorato a
stretto contatto su aspetti quali i test, la qualifica e il supporto di Oracle in ambienti
VMware. Tutte le tecnologie Oracle compatibili con VMware sono documentate su Oracle
MetaLink ed EMC. Oracle e VMware collaborano inoltre per garantire un supporto ottimale
tramite il centro multi-vendor di gestione delle priorità coordinato da EMC E-Lab™.
8
Soluzioni EMC Proven per Oracle
EMC offre un'ampia gamma di soluzioni convalidate, servizi e tecnologie all'avanguardia che
aumentano l'efficienza e riducono i rischi legati all'implementazione, consentendo così di
creare l'infrastruttura più adatta per l'azienda. Per ogni area dello stack dell'infrastruttura
Oracle vi è un prodotto EMC idoneo per ottimizzare l'efficienza e minimizzare i rischi.
EMC Consulting
Chi decide di implementare Oracle all'interno del data center può contare su una serie
di servizi che vanno dallo sviluppo iniziale all'esecuzione di test, fino all'implementazione
e alla migrazione continua, senza contare la fornitura di nuove release di Oracle
e l'installazione delle funzionalità offerte con ogni nuova versione.
Questo processo si ripete per ogni nuova implementazione Oracle a livello aziendale.
Avere quindi un partner fidato esperto in Oracle è importante per ottimizzare l'uso efficiente
di ogni nuova implementazione Oracle e per garantire l'allineamento dell'infrastruttura
e delle applicazioni al business.
Con EMC Consulting per Oracle è possibile risolvere fin da subito ogni problema grazie al
supporto fornito in ogni fase del processo.
Pianificazione: in questa prima fase ci si incontra con EMC per condividere idee, conoscere
i progetti di altri clienti EMC e ricevere indicazioni generiche.
Creazione: in questa fase è possibile organizzare un workshop EMC dove il personale IT
dell'azienda e gli esperti EMC si consultano per condividere consigli e linee guida su come
ottimizzare l'implementazione Oracle.
Gestione: dopo l'implementazione, gli esperti EMC sono disponibili per fornire consigli
sui principali punti di integrazione tra Oracle e il software EMC, in modo da garantire
una gestione sempre efficiente a livello di prestazioni, replica, virtualizzazione, backup,
ripristino o disaster recovery.
Supporto: EMC e Oracle possono contare su un centro di gestione delle priorità dedicato
dove tutte le richieste di supporto di livello 2 o superiore vengono inoltrate automaticamente
per garantire una risoluzione più rapida dei problemi.
Contatti
Per ulteriori informazioni su come EMC aiuta
le aziende a migliorare l'infrastruttura
informativa, contattare EMC Italia al numero
02-40908.1 oppure visitare il sito web
www.italy.emc.com.
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in altre giurisdizioni. Tutti gli altri marchi citati nel presente documento appartengono ai rispettivi proprietari.
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