perché prima di piangere viene un nodo alla gola?

Anno V – Numero 1022
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
farmaco per Tutti”
2. Ordine: Assistenza legale
gratuita
3. Concorso Ordinario:
graduatoria definitiva
4. Ordine: Sussidio di
solidarietà
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Perché prima di piangere
viene un nodo alla gola?
6. Che cos’è la pitiriasi
versicolor: un fungo della
pelle poco infettivo
Prevenzione e Salute
7. Difendersi dalla meningite
con
il
vaccino:
la
guida
dell’istituto
superiore di sanità
8. Alcol e farmaci, in quali
casi niente “bollicine”?
Meteo Napoli
Martedì 03 Gennaio
 Pioggia
Minima: 8°C
Massima: 13°C
Umidità:
Mattina = 55%
Pomeriggio = 63%
Martedì 03 Gennaio 2017, S. Genoveffa
Proverbio di oggi….……..
Chi buono vo' accummincia', figlia femmena hadda fà
PERCHÉ PRIMA DI PIANGERE VIENE UN
NODO ALLA GOLA?
Dietro quella sensazione di imminente "uragano" c'è un
problema di tensione muscolare.
Quando siete tristi, arrabbiati o sul punto
di esplodere, vi sarà capitato di avvertire
una fastidiosa sensazione di gola
contratta.
Il classico "nodo" che precede un pianto.
Ma come si forma?
Per Ad Vingerhoets, psicologo della Tilburg University, si tratta di un
fenomeno che rientra nel meccanismo di fight or flight ("combatti o fuggi"),
la risposta primitiva e automatica alle situazioni di pericolo che attiviamo per
sopravvivere.
EMERGENZA. Davanti a uno stimolo sgradevole il battito cardiaco si fa più
veloce, la pressione sanguigna sale e la respirazione diventa più frequente.
La glottide, il segmento intermedio della laringe, interposto tra le corde
vocali, si espande per far passare più aria.
Ed è a questo livello che si forma il nodo.
INPUT OPPOSTI. Mentre la glottide si apre per favorire la respirazione,
tentiamo di imprimerle un movimento inverso, di chiusura:
 O perché proviamo a deglutire (e quindi a contrarre gli stessi muscoli
che si stanno espandendo)
 o perché, nel tentativo di non piangere, cerchiamo di comprimere i
muscoli della gola, ancora una volta andando contro alla loro
apertura.
In entrambi i casi, si genera una contrazione muscolare.
Qualche respiro profondo assestato al momento giusto potrebbe aiutare a
evitare questo sgradevole "blocco". (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1022
PREVENZIONE E SALUTE
DIFENDERSI DALLA MENINGITE CON IL VACCINO:
la guida dell’Istituto Superiore di Sanità
Domande e risposte sull’infezione e sulla possibilità di proteggersi dai ceppi più
diffusi nel vademecum realizzato con la supervisione scientifica di Giovanni Rezza
e Paola Stefanelli, del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di
Sanità.
QUALI BATTERI CAUSANO
LA MENINGITE?
Tra i batteri che causano la meningite il
più temuto è :
1. Neisseria meningitidis(meningococco)
2. oltre a Streptococcus pneumoniae
(pneumococco)
3. e Haemophilus influenzae.
Del meningococco esistono diversi
sierogruppi:
 A, B, C, Y, W135, X
QUALI SONO I CEPPI PIÙ AGGRESSIVI E QUALI I PIÙ FREQUENTI?
Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è anche il più frequente in Italia e
QUALI SONO I CEPPI PIÙ AGGRESSIVI E QUALI I PIÙ FREQUENTI?
in Europa.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nel 2015 si sono verificati in Italia quasi 200 casi di meningite da
meningococco, la maggior parte dei quali causati dai sierogrupppi B e C.
CHI È PIÙ A RISCHIO DI CONTRARRE LA MENINGITE?
I bambini piccoli e gli adolescenti, ma anche i giovani adulti, sono a rischio più elevato di contrarre la
malattia. Per quanto riguarda il sierogruppo B, la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini al di
sotto dell’anno di età.
QUALI SONO I VACCINI A DISPOSIZIONE CONTRO LA MENINGITE?
Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:
1) il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC): è il più frequentemente
utilizzato;
2) il vaccino coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y;
3) il vaccino contro il meningococco di tipo B.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1022
I VACCINI CONTRO LA MENINGITE SONO OBBLIGATORI O RACCOMANDATI?
Alcuni vaccini sono raccomandati e offerti gratuitamente, altri lo saranno
appena entrerà in vigore il nuovo Piano vaccinale nazionale.
QUALI SONO I CEPPI PIÙ AGGRESSIVI E QUALI I PIÙ FREQUENTI?
Oggi è prevista la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che
abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con
vaccino tetravalente per gli adolescenti.
Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A, C, Y, W è
consigliato anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli, e dovrebbe comunque
essere somministrato a chi si reca in Paesi dove sono presenti i sierogruppi contenuti nel vaccino.
Inoltre il vaccino è fortemente raccomandato in persone a rischio o perché affette da alcune patologie
(talassemia, diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite) o per
la presenza di particolari condizioni (lattanti che frequentano gli asili nido, ragazzi che vivono in collegi,
frequentano discoteche o dormono in dormitori, reclute militari, e per chiunque debba recarsi in regioni
del mondo dove la malattia meningococcica è comune, come alcune zone dell’Africa).
Il vaccino contro il meningococco B, attualmente offerto in alcune regioni nel primo anno di età, sarà
presto raccomandato per i bambini più piccoli a livello nazionale.
QUALI VACCINI SONO GRATUITI E QUALI A PAGAMENTO?
: La vaccinazione contro il meningococco C è gratuita e prevede una sola dose a 13 mesi.
Per il resto l’offerta vaccinale varia da regione a regione.
La vaccinazione contro il meningococco B prevede diversi dosaggi a seconda dell’età in cui si inizia a
vaccinare, anche se il vaccino è indicato soprattutto al di sotto di un anno di età.
Al momento, questo vaccino è gratuito solo in alcune regioni, ma presto lo sarà a livello nazionale.
Per quanto riguarda i vaccini contro gli altri agenti batterici della meningite, la vaccinazione
contro Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) è solitamente effettuata, gratuitamente, insieme a
quella antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e anti epatite B, al 3°, 5° e 11° mese di vita del
bambino, come prevede il calendario vaccinale in vigore.
Non sono necessari ulteriori richiami.
La vaccinazione contro Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è offerta gratuitamente e va
somministrata in 3 dosi, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino.
NEGLI ADOLESCENTI VA FATTA LA VACCINAZIONE?
E SE È STATA FATTA A UN ANNO DI ETÀ VA FATTO UN RICHIAMO?
: È assolutamente consigliabile vaccinare gli adolescenti contro il meningococco C, o ancor meglio con
il vaccino tetravalente. Per chi è stato vaccinato da bambino al momento non è previsto alcun richiamo
in adolescenza, ma è comunque consigliabile effettuarlo (a pagamento). In Toscana il richiamo è
gratuito.
PER GLI ADULTI È CONSIGLIATA LA VACCINAZIONE?
?
: La vaccinazione negli adulti NON È RACCOMANDATA a meno che non siano presenti fattori di
rischio o particolari malattie.
QUALIricorrere
SONO Ialla
CEPPI
PIÙ AGGRESSIVI
E QUALI
Chi vuole può comunque
vaccinazione,
a pagamento
(tranneI PIÙ
in Toscana, dove è gratuita),
rivolgendosi alla Asl
o facendosi prescrivere il vaccino dal proprio medico di base. (Salute, Corriere)
FREQUENTI?
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1022
PREVENZIONE E SALUTE
ALCOL E FARMACI, IN QUALI CASI NIENTE “BOLLICINE”?
Alcol proibito a chi sta assumendo farmaci?
Nelle feste di fine anno è facile che tra un boccone e l’altro si
portino in alto i calici per gli auguri:
 CHI STA SEGUENDO UN PARTICOLARE TRATTAMENTO
FARMACOLOGICO DEVE RIMANERE ESCLUSO DA
QUESTO RITO CONVIVIALE?
Ne abbiamo parlato con il dottor Roberto Ceriani, responsabile
di Day Hospital epatologico ed Epatologia interventistica
dell’ospedale Humanitas.
«Le interazioni tra farmaci e alimenti, cibi e bevande soprattutto alcoliche, possono influenzare
 l’assorbimento, il metabolismo, la biodisponibilità e l’escrezione del farmaco,
rendendolo inefficace, potenziandone la tossicità o un suo effetto collaterale.
In particolare l’alcol interferisce con l’azione di molti farmaci, alterandone l’effetto in maniera spesso
imprevedibile», spiega lo specialista.
L’ALCOL CHIAMA IN CAUSA IL FEGATO
«Alcuni farmaci – continua il dottor Ceriani – vengono metabolizzati a livello epatico con gli stessi
enzimi che trasformano la molecola dell’alcol, pertanto assumere vino o birra insieme a
questi farmaci sovraccarica il fegato, provocando un rallentamento nell’eliminazione sia dell’alcol che
del principio attivo del farmaco, con conseguenti fenomeni di sovradosaggio e tossicità».
In caso di allergia niente bollicine –
«L’assunzione di bevande alcoliche va evitata se una persona sta assumendo antistaminici poiché
aumenta la sonnolenza indotta da questi farmaci» – ma attenzione anche con antidolorifici e con il
classico acido acetilsalicilico:
«Bere due unità di alcol al giorno (due bicchieri di vino o due lattine di birra o due piccoli superalcolici),
può aumentare il rischio di sanguinamento gastrico se una persona assume anti-infiammatori».
ANTIBIOTICI? STOP ALCOL
La relazione tra farmaci e alcolici potrebbe diventare pericolosa in tantissimi altri casi:
«L’assunzione di alcol con analgesici narcotici aumenta i loro effetti collaterali pericolosi fino al coma e
morte.
Ancora, l’alcol
 POTENZIA l’effetto dei farmaci usati per i disturbi psichiatrici come ansiolitici, antidepressivi,
antidepressivi-inibitori delle monoaminoossidasi, antipsicotici, sedativi e ipnotici, farmaci per il
disturbo bipolare;
 RIDUCE l’effetto di antiepilettici, farmaci per il diabete e per il cuore.
Per chi deve seguire una terapia farmacologica cronica occorre chiedere consiglio al proprio medico
sull’opportunità di bere alcolici».
E CHI STA PRENDENDO DEGLI ANTIBIOTICI COME DEVE COMPORTARSI?
«L’alcol produce una reazione tossica con gli antibiotici ma anche con i sulfamidici, gli antimicotici e gli
antiparassitari.
Pertanto, se si deve assumere questi farmaci per un breve periodo come per esempio una terapia
antibiotica, occorre sospendere il consumo delle bevande alcoliche per tutto il trattamento e per
qualche giorno successivo allo stesso», conclude lo specialista.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1022
PREVENZIONE E SALUTE
CHE COS’È LA PITIRIASI VERSICOLOR:
UN FUNGO DELLA PELLE POCO INFETTIVO
Ne soffre chi ha una predisposizione naturale e il disturbo peggiora con una
sudorazione abbondante e un’eccessiva attività delle ghiandole sebacee: servono
gli antimicotici
La Pitiriasi Versicolor è una patologia causata da un fungo, molto
diffusa nelle persone adulte e che interessa fino al 40% della
popolazione nelle zone tropicali
L’ambiente caldo-umido, una sudorazione abbondante,
un’eccessiva attività delle ghiandole sebacee e una certa
predisposizione individuale possono indurre il passaggio di lieviti
del genere Malassezia (un tempo definiti come Pitirosporum) che normalmente albergano sulla nostra
cute e sul cuoio capelluto da una crescita come commensali a una modalità di crescita patogena,
capace di interferire con la sintesi della melanina, il pigmento che dona la caratteristica colorazione
alla nostra pelle, producendo le lesioni tipiche della Pitiriasi versicolor.
Malassezia, capace di crescita come commensale o patogeno è descritto come fungo dimorfo, in base
ai diversi aspetti che assume se osservato al microscopio.
MACCHIE COLOR CAMOSCIO : «Il termine versicolor deriva dal latino e descrive molto
efficacemente il comportamento di Malassezia che interferendo con la sintesi della melanina dà luogo
a chiazze del tutto asintomatiche, di dimensioni variabili, ben definite, di forma ovale e di colore
variabile: chiare su cute abbronzata e più scure, color camoscio, su cute non abbronzata – chiarisce il
dr Luigi Naldi specializzato in dermatologia e allergologia, dirigente medico presso l’azienda
ospedaliera papa Giovanni XXIII di Bergamo –
Le lesioni tendono a localizzarsi su tronco, nuca, collo. La loro presenza si nota soprattutto durante
l’estate, quando la pelle sana prende l’abbronzatura e le chiazze chiare si fanno evidenti».
LA TERAPIA : Il disturbo è soprattutto di tipo estetico, poiché le lesioni non producono né prurito né
dolore: il fungo che genera la condizione è, per fortuna, scarsamente infettivo per questo non vi è un
alto rischio di contagio neppure per le persone dello stesso nucleo familiare. Se le lesioni non sono
molto estese, si possono trattare con l’applicazione di antimicotici topici e con l’utilizzo, per l’igiene
abituale, di prodotti sempre a base di antimicotici. In forme molto estese, si può ricorrere a una
terapia con antimicotici da assumere per via sistemica.
Una volta eradicato il fungo si assisterà a una lenta ripresa da parte della cute, della produzione di
melanina con ripgmentazione delle macchie. Il processo può essere accelerato con una corretta
esposizione al sole.
Il disturbo, purtroppo, ha un’elevata tendenza a recidivare e per questo conclude il prof. Naldi:
«Esistono shampoo antifungini e a base di solfuro di selenio che sono studiati per essere applicati
sull’intera superficie cutanea e che sono utili per trattare la malattia.
Tali shampoo vanno applicati la sera su tutto il corpo con una spugna inumidita, lasciati asciugare e
rimossi il giorno dopo. La terapia, complessivamente ha una durata di 3-5 giorni.
Il primo giorno di terapia vanno cambiate la biancheria intima e le lenzuola:
 devono essere effettuate applicazioni di richiamo periodiche (ogni mese) proprio per evitare le
recidive.
È bene tener presente, infine, che il ricorso a sedute con lampade abbronzanti può aiutare a
armonizzare il colore della pelle una volta eseguita la terapia ed eradicato il fungo». (La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1022
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI”
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
FARMACIE COME ADERIRE:
Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili
riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne
ws/1097-un-farmaco-per-tutti
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1022
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1022
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di
assistenza legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede
dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi
presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità:
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected]
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di
appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha
ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica
professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della
giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio
farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del
Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura)
Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura
e bagno galvanico argento)
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1022
CARTELLINI IDENTIFICATIVI
AVVISO
Si ha cura di informare gli iscritti che, presso
gli Uffici di Segreteria dell’Ordine, sono
disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i
CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e
COGNOME.
Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico,
riporta che una delle principali funzioni dell’Ordine è
quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del
decoro della professione di Farmacista. Pertanto,
nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il
Farmacista oltre ad indossare il camice bianco munito di
distintivo professionale debba anche, al fine di una
maggiore garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza
verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo dell’Ordine e la
indicazione del nome e cognome.
Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori
Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo:
[email protected] o tramite fax al n. 081 5520961.
CONCORSO ORDINARIO Regione Campania:
PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA
Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 - DD n 13 del 6 febbraio 2009 rettificato
con DD n 17 del 17 febbraio 2009 Concorso ordinario per la formazione di una
graduatoria unica per l’assegnazione di sedi farmaceutiche da conferire al privato
esercizio in Regione Campania Rettifica graduatoria approvata con DD n 108
del 18 marzo 2016
Cliccando i seguenti link puoi visionare il decreto dirigenziale e la graduatoria definitiva
Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016
http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA
CH_ID=151375
Allegato graduatoria
http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA
CH_ID=151376