documento di valutazione del rischio elettrico

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DEL RISCHIO ELETTRICO
Azienda
AZIENDA ESEMPIO
Sede
SALERNO
COMUNE DI
Indirizzo: P.zza Flavio Gioia
Datore di lavoro
Rossi Paolo
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione
Verdi Antonio
Medico Competente
Bianchi Andrea
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
Grandoni Giuseppe
Data elaborazione: 18/03/2015
Blucar
Valutazione Rischio Elettrico
DATI GENERALI DELL'AZIENDA
DATI AZIENDALI
Dati anagrafici
Ragione Sociale
Attività economica
Codice ATECO
ASL
Posizione INPS
Posizione INAIL
Azienda esempio
Titolare/Rappresentante Legale
Nominativo
Sede Legale
Comune
Provincia
CAP
Indirizzo
Rossi Paolo
SALERNO
SA
84100
P.zza Flavio
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE
Datore di lavoro
Nominativo
Data nomina
Responsabile del servizio di prevenzione e
protezione
Addetto primo soccorso
Nominativo
Data nomina
Addetto antincendio ed evacuazione
Medico Competente
Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza
Rossi Paolo
02/09/2014
Verdi Antonio
Ferri Mariangela
02/09/2014
Verdi Antonio
Bianchi Andrea
Grandoni Giuseppe
ESEMPIO
Valutazione Rischio Elettrico
RELAZIONE INTRODUTTIVA
Il processo di valutazione e gestione del rischio elettrico consente di ridurre il rischio ad un livello
accettabile, in conformità a quanto previsto dalla normativa cogente.
Nelle attività ordinarie, nelle quali i lavoratori sono considerati utenti generici degli impianti, delle
apparecchiature e dei componenti elettrici messi loro a disposizione, il datore di lavoro dovrà compiere tutte
le azioni necessarie a garantire:

la realizzazione a regola d’arte di tutto il materiale elettrico reso disponibile, tenuto conto delle
caratteristiche del lavoro e delle condizioni ambientali e di esercizio;

il corretto utilizzo di tale materiale, volto a prevenire i rischi;

l’adeguata manutenzione e le necessarie verifiche periodiche, finalizzate al mantenimento nel tempo
delle condizioni di sicurezza.
La valutazione segue modalità diverse in funzione della situazione di pericolo presente. Le situazioni di
pericolo possibili sono le seguenti:
o
o
o
o
o
Contatto diretto
Contatto indiretto
Lavori sotto tensione
Lavori non elettrici in prossimità di parti attive (Norma CEI 11-27:2014)
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO---------------EFFETTI DELLA CORRENTE NEL CORPO UMANO
I pericoli derivanti dal contatto di una persona con una parte in tensione derivano dal conseguente passaggio
della corrente nel corpo umano. Tali effetti possono così riassumersi:
Tetanizzazione: si contraggono i muscoli interessati al passaggio della corrente e risulta difficile staccarsi
dalla parte in tensione. Correnti molto elevate non producono solitamente la tetanizzazione perché quando il
corpo è da esse attraversato, l’eccitazione muscolare è talmente elevata che i movimenti muscolari
involontari generalmente proiettano il soggetto lontano dalla sorgente.
Arresto respiratorio: se la corrente elettrica attraversa i muscoli che controllano il movimento dell’apparato
respiratorio, la contrazione involontaria di questi muscoli altera il normale funzionamento del sistema
respiratorio e il soggetto può morire soffocato o subire le conseguenze di traumi dovuti all’asfissia.
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO---------------ZONE DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA
Quando si parla di pericolosità della corrente elettrica si fa riferimento, convenzionalmente, ad una
suddivisione su base statistica del piano (t,I), dove I è il valore della corrente (in mA) che attraversa un corpo
di un individuo medio per un tempo t (espresso in ms ). Il piano viene suddiviso in 4 zone a seconda della
pericolosità degli effetti procurati dalla corrente:
1. in zona 1, ovvero per correnti inferiori a 0.5 mA, non si hanno reazioni percettibili
2. in zona 2 si hanno reazioni del corpo umano ma senza effetti fisiologicamente pericolosi
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO----------------
ESEMPIO
Valutazione Rischio Elettrico
METODOLOGIA DI ANALISI
Ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. 81/08, non possono essere eseguiti lavori non elettrici in vicinanza di linee
elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette, o che per circostanze particolari si debbano
ritenere non sufficientemente protette, e comunque a distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1
dell’ALLEGATO IX, salvo che vengano adottate disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i
lavoratori dai conseguenti rischi.
Il D.Lgs. 81/08, poi, invita all’applicazione della norma CEI 11-27:2014 qualora si rientri nel campo di
applicazione della stessa, ossia a tutti i lavori elettrici e non elettrici quali ad esempio lavori eseguiti in
vicinanza di impianti elettrici, di linee elettriche aeree o in vicinanza di cavi sotterranei non isolati o non
sufficientemente isolati.
La norma si applica, pertanto, ai lavori eseguiti a distanza minore di DA9 (tabella 1 dell’ALLEGATO IX del
D.Lgs. 81/08) da parti attive in tensione non protette o non sufficientemente protette, come previsto dal
D.Lgs. 81/08.
DEFINIZIONI RICORRENTI
Persona esperta in ambito elettrico (PES)
Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentirle di analizzare i rischi e di
evitare i pericoli che l’elettricità può creare.
Persona avvertita in ambito elettrico (PAV)
Persona adeguatamente avvisata da persone esperte per metterla in grado di evitare i pericoli che
l’elettricità può creare.
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO----------------
ESEMPIO
Valutazione Rischio Elettrico
Lavoro non elettrico
Lavoro svolto a distanza minore di DA9 e maggiore di DV da parti attive accessibili di linee e di impianti
elettrici (costruzione, scavo, pulizia, verniciatura, ecc.).
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO---------------VALUTAZIONE ATTIVITÀ LAVORATIVE
La metodologia di analisi delle attività lavorative si basa su quanto disposto dal D.Lgs. 81/08 e dalla CEI 1127, seguendo il flusso riportato nello schema seguente:
ESEMPIO
Valutazione Rischio Elettrico
Ai fini della verifica del rispetto dei requisiti del D.Lgs. 81/08, la prima operazione da eseguire è
rappresentata dalla verifica delle distanze inferiori imposte dalla tabella 1 dell’ALLEGATO IX.
Tab. 1 Allegato IX – Distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti elettrici non protette o non
sufficientemente protette da osservarsi, nell’esecuzione di lavori non elettrici, al netto degli ingombri derivanti dal tipo di lavoro,
delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento
e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche.
Un (kV)
DA9 (m)
Un ≤ 1
1 < Un ≤ 30
30 < Un ≤ 132
Un > 132
3
3,5
5
7
Dove:
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO---------------Nota la tensione nominale è possibile ricavare la relativa distanza DA9.
Essendo “d” la distanza a cui avvengono i lavori:
 se d ≥ DA9  si tratta di lavoro senza rischio elettrico, non si applica la norma CEI 11-27
 se d < DA9 
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO----------------
ESEMPIO
Valutazione Rischio Elettrico
Si possono verificare due casi:
1. DV < d < DA9 
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO---------------2. d ≤ DV 
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO---------------NOTA: Le distanze DV e DL vengono calcolate utilizzando la Tabella A.1 della CEI 11-27:2014, in funzione della
tensione nominale del sistema, UN.
TABELLA A.1 CEI 11-27
TENSIONE NOMINALE
DEL SISTEMA
UN [KV]
≤1
3
6
10
Distanza minima in aria
che definisce il limite
esterno della zona dei
lavori sotto tensione
DL [mm]
No contact
60
90
120
Distanza minima in
aria che definisce il
limite esterno della
zona prossima
DV [mm]
300
1120
1120
1150
Distanza minima in aria
definita dalla legislazione
come limite per i lavori
non elettrici
DA9 [mm]
3000
3500
3500
3500
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO---------------NOTA – I valori intermedi per DL e DV si possono determinare con interpolazione lineare.
LIVELLI DI RISCHIO
Per identificare la classe di rischio, la percentuale di adeguatezza calcolata viene confrontata con gli
intervalli di riferimento seguenti:
Condizione
d ≥ DA9
Tutte le altre condizioni
IDENTIFICAZIONE LIVELLO DI RISCHIO
Classe di rischio
Classe 0
Classe 1
Entità del rischio
Rischio accettabile
Rischio presente
Blucar
Valutazione Rischio Elettrico
VALUTAZIONE: MANUTENTORI
Data valutazione: 18/03/2015
Strumento di supporto: D.Lgs.81/08 – CEI 11-27
Mansioni: M004 - Manutentore
Situazione di pericolo: Lavori non elettrici in prossimità di parti attive.
VERIFICA CONDIZIONI DI LAVORO
Tensione nominale – UN [KV]
15
Distanza lavori – d [m]
2,00
Categoria sistema
Categoria I – bassa tensione
CALCOLO E VERIFICA DISTANZE D.LGS. 81/08 E CEI 11-27
DA9 [m]
3,50
DA9 [m] = 3,50
DV [m] = 1,16


DV [m]
1,16
DL [m]
0,16
Verifica della distanza DA9 – All. IX D.Lgs.81/08
d < DA9 Si prosegue con la verifica della distanza DV.
Verifica della distanza DV – CEI 11-27
Il lavoro non è elettrico, si applicano le disposizioni del
DV < d < DA9
paragrafo 6.4.4 della CEI 11-27.
Essendo i lavori in prossimità di parti attive svolti solo da PEC, il paragrafo 6.4.4 prevede che:
L’altezza da terra di mezzi/attrezzi (compresa quella di una persona e attrezzi/mezzi da lui maneggiati)
non deve superare:
 4,00 m se la linea è in Bassa o Media tensione (≤ 35 KV)
 3,00 m per le linee in Alta tensione (> 35 KV)
Per i lavori in valutazione è necessario superare dette altezze per cui occorre predisporre il Documento di
Valutazione delle Distanze (allegato al presente Documento di Valutazione del Rischio Elettrico).
MISURE DI SICUREZZA
In funzione della classe di rischio d'appartenenza si adottano le seguenti misure:
PREVENZIONI
— Il personale ha ricevuto una corretta informazione e formazione circa i rischi cui è sottoposto.
--------------OMISSIS VERSIONE DEMO----------------
Pagina 8
Blucar
Valutazione Rischio Elettrico
CONCLUSIONI
Il presente Documento di Valutazione del Rischio Videoterminale:


è stato redatto ai sensi del D. Lgs. 81/2008;
è soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificano significativi mutamenti che potrebbero averlo
reso superato.
La valutazione dei rischi è stata condotta dal Datore di Lavoro e dal Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione con la collaborazione del Medico Competente, per quanto di sua competenza e il
coinvolgimento preventivo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Figure
Nominativo
Datore di lavoro
Rossi Paolo
RSPP
Verdi Antonio
Medico competente
Bianchi Andrea
RLS
Grandoni Giuseppe
SALERNO, 18/03/2015
Pagina 9
Firma
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