Preliminari.qxd 23-01-2009 12:33 Pagina 1 Cesare Rota Programmare con C++ EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Preliminari.qxd 15-01-2009 12:19 Pagina 2 Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A. 2009 via Hoepli 5, 20121 Milano (Italy) tel. +39 02 864871 – fax +39 02 8052886 e-mail [email protected] www.hoepli.it Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali ISBN 978-88-203-4248-7 Ristampa: 4 3 2 1 0 2009 2010 2011 2012 2013 Realizzazione editoriale ART Servizi Editoriali S.p.A. - Bologna www.art.bo.it Coordinamento editoriale: Redazione: Progetto grafico: Impaginazione: Monica Monari Barbara Megali Marina Baldisserri Sonia Bertusi Copertina: MN&CG S.r.l., Milano Stampa: Art Grafiche Franco Battaia S.r.l. - Zibido San Giacomo (MI) Printed in Italy Preliminari.qxd 15-01-2009 12:19 Pagina 3 Indice Presentazione 5 Sezione 1 - Premesse 7 U.D. 1 - Sistemi di numerazione 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 Sistema di numerazione decimale Notazione polinomiale Numeri decimali Sistema di numerazione binario Conversione da base 2 a base 10 Somma e sottrazione nel sistema binario 1.7 Sistema di numerazione esadecimale 1.8 Conversione da binario a esadecimale e viceversa Esercizi U.D. 2 - Codifica delle informazioni 2.1 2.2 2.3 8 9 9 10 11 12 13 14 16 18 20 21 22 Introduzione Rappresentazione dei caratteri Rappresentazione interna dei numeri interi 2.4 Rappresentazione dei numeri reali Esercizi 24 28 31 Sezione 2 - Primi elementi di programmazione 33 3.1 Primo programma 3.2 Analisi del codice 3.3 Definizione e assegnazione 3.4 Tipi di dato 3.5 Tipo di dato intero 3.6 Tipo char 3.7 Numeri in virgola mobile 3.8 Casting 3.9 Tipo booleano 3.10 Costanti Esercizi 34 35 38 40 42 43 44 46 48 48 49 51 U.D. 4 - Visualizzazione e acquisizione 54 U.D. 3 - Introduzione a C++ 4.1 Acquisizione delle informazioni: il metodo cin 55 4.2 Output formattato 4.3 Caratteri di escape 4.4 Uso di “\\” e del carattere “@” Esercizi 58 62 63 64 U.D. 5 - Operatori 66 67 73 78 80 86 5.1 Operatori aritmetici 5.2 Operatori aritmetici composti 5.3 Operatori relazionali 5.4 Operatori logici Esercizi Sezione 3 - Organizzazione degli algoritmi 89 U.D. 6 - Algoritmi e pseudocodifica 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 Analisi del problema Primo esempio Algoritmi Dati e istruzioni Istruzioni di assegnamento Istruzioni di ingresso e di uscita dei dati 6.7 Teorema di Jacopini-Bö hm 6.8 Struttura di alternativa 6.9 Struttura di ripetizione 6.10 Considerazioni sulla pseudocodifica Esercizi U.D. 7 - Istruzioni di selezione 7.1 7.2 7.3 7.4 Istruzione if Istruzione if..else If nidificati Istruzione switch (selezione multipla) 7.5 Raggruppamento dei case Esercizi U.D. 8 - Istruzioni di ripetizione 8.1 Istruzione while 8.2 Tabulazione 8.3 Istruzione do.. while 8.4 Istruzione for Esercizi 90 91 92 94 96 97 99 100 102 104 107 109 112 113 115 118 120 122 125 127 128 130 132 134 139 3 Preliminari.qxd 15-01-2009 12:19 Pagina 4 Indice U.D. 9 - Le funzioni 9.1 9.2 9.3 9.4 9.5 9.6 9.7 Le funzioni La funzione più importante Definizione delle funzioni Ambito delle variabili Variabili locali e globali Valori di ritorno Passaggio dei parametri per valore 9.8 Passaggio dei parametri per riferimento 9.9 Ricorsione 9.10 Funzioni matematiche Esercizi 12.4 Ereditarietà 12.5 Introduzione alle classi 12.6 Terminologia e rappresentazione grafica 12.7 Dichiarazione degli oggetti Esercizi 213 215 216 218 222 157 161 163 165 13.1 Costruttori 13.2 Costruttori parametrizzati 13.3 Membri static di una classe 13.4 Overloading 13.5 Polimorfismo 13.6 Ereditarietà Esercizi 223 224 227 230 234 236 240 249 Sezione 4 - Strutture dei dati 167 Sezione 6 - Operare con gli archivi 251 U.D. 10 - Enumerazioni e array 168 169 169 171 172 U.D. 14 - Archivi 14.1 14.2 14.3 14.4 252 253 254 255 10.1 10.2 10.3 10.4 10.5 Introduzione Tipi enumerativi (enumerazioni) Tipo vettore Vettori in C++ Caricamento di un vettore in memoria 10.6 Array di dimensione variabile 10.7 Matrici 10.8 Passaggio di un vettore come parametro a una funzione Esercizi 153 176 178 180 187 190 11.1 Definizione di stringa 11.2 Lunghezza di una stringa 11.3 Concatenazione ed estrazione 11.4 Confronti tra stringhe 11.5 Caratteri e stringhe C 11.6 Dichiarazione di una struttura 11.7 Metodi costruttori Esercizi 192 193 195 197 200 201 202 204 207 Sezione 5 - Classi e oggetti 209 U.D. 12 - Concetti generali 210 211 211 212 U.D. 11 - Stringhe e strutture 12.1 Introduzione alla OOP 12.2 Incapsulazione 12.3 Polimorfismo 4 142 143 144 147 148 151 152 U.D. 13 - Polimorfismo ed ereditarietà Definizione di archivio Dati Definizione di record Operazioni fondamentali sugli archivi 14.5 I/O standard e su memoria di massa 14.6 Tipi di archivio 14.7 Tipi di accesso Esercizi 256 257 259 260 261 15.1 Creazione di un file di testo 15.2 Lettura di un file di testo 15.3 Accodamento Esercizi 262 263 266 268 271 Sezione 7 - Le eccezioni 273 U.D. 16 - Gestione delle eccezioni 16.1 Concetto di anomalia 16.2 Eccezioni Esercizi 274 275 277 283 Appendice A - Riepilogo degli operatori 285 Appendice B - Sequenze di caratteri escape 286 Indice analitico 287 U.D. 15 - File di testo Preliminari.qxd 23-01-2009 12:34 Pagina 5 Presentazione Il presente volume espone, in modo chiaro ed efficace, le caratteristiche del linguaggio C++ e ha il duplice scopo di descriverne la sintassi e di evidenziarne le potenzialità. In particolare il libro: : si rivolge allo studente come un manuale di facile consultazione per la programma- zione; : presenta le basi teoriche per lo sviluppo delle applicazioni informatiche. Il primo obiettivo si realizza tramite numerosi esempi presenti nel testo, che forniscono chiare indicazioni sulle caratteristiche sintattiche del linguaggio. Per quanto riguarda le basi teoriche sono stati messi in rilievo i fondamenti dei cinque argomenti di base per la programmazione: la rappresentazione dei dati, le strutture di controllo utilizzabili nella costruzione di un algoritmo, le strutture dei dati, la programmazione orientata agli oggetti e la gestione dei file. Il libro è suddiviso in sette sezioni. 1 La sezione Premesse sviluppa gli argomenti della codifica binaria delle informazioni. 2 In Primi elementi di programmazione vengono descritti i concetti di variabile, costante e tipi di dato, le operazioni di input/output da console e gli operatori aritmetici. 3 Nella sezione Organizzazione degli algoritmi viene introdotta la nozione di algoritmo e sono descritte le principali strutture di controllo sia in pseudocodifica sia in C++. 4 Nella sezione Strutture dei dati vengono definite le principali strutture statiche dei dati. 5 L’intera sezione Classi e oggetti è dedicata alle nozioni fondamentali della OOP e vengono presentati i concetti principali della programmazione orientata agli oggetti quali l’incapsulamento, il polimorfismo e l’ereditarietà. 6 La sezione Operare con gli archivi spiega le nozioni di base per la definizione degli archivi di dati. 7 La sezione Le eccezioni descrive gli accorgimenti essenziali per la realizzazione di applicazioni “robuste”. Ogni sezione è suddivisa in Unità didattiche le quali contengono un numero limitato di paragrafi, la cui trattazione è, di norma, contenuta in circa due pagine. Ne risulta un testo 5 Preliminari.qxd 15-01-2009 12:19 Pagina 6 Presentazione di facile lettura, che aiuta lo studente a concentrarsi, di volta in volta, su un singolo elemento del discorso. Tutti i concetti presentati sono accompagnati da un esempio, che mette in pratica quanto esposto. Ogni esempio contiene un listato di codice, una figura che illustra una prova di esecuzione del codice proposto e l’analisi dettagliata del codice stesso; quest’ultima parte dell’esempio presenta una descrizione dettagliata degli aspetti più significativi del linguaggio C++ presenti nell’esempio. Per ogni sezione sono indicati gli obiettivi generali che si vogliono raggiungere, mentre nella prima pagina di ogni Unità didattica è specificato per lo studente “Che cosa imparerai a fare” e “Che cosa dovrai studiare”. In concreto, gli obiettivi generali presentati all’inizio di ogni modulo descrivono le capacità che lo studente deve acquisire. Le voci “Che cosa imparerai a fare” e “Che cosa dovrai studiare” indicano rispettivamente le competenze e le conoscenze che devono essere apprese dall’alunno. Considerando l’ampiezza della trattazione, il libro include tutti i contenuti dei programmi didattici tradizionalmente affrontati nelle classi terze degli istituti tecnici. In particolare può essere adottato nella classe terza degli Istituti Tecnici Industriali con indirizzo ABACUS o informatica industriale, in quella degli Istituti Tecnici Commerciali con indirizzo MERCURIO o programmatori, nonché in quella dei Licei scientifici tecnologici. L’Autore 6 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 167 Sezione 4 Strutture dei dati † Obiettivi generali ◊ Definire insiemi di dati numerabili ◊ Saper utilizzare schemi logici per organizzare insiemi complessi di dati ◊ Costruire tabelle di dati omogenei ◊ Manipolare stringhe di caratteri ◊ Raggruppare dati di tipo diverso & Questa sezione contiene U.D.10 U.D.11 Enumerazioni e array Stringhe e strutture S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 168 10 Enumerazioni e array Unità didattica CHE COSA IMPARERAI A FARE $ Definire dati di tipo enumerativo $ Definire un array a una dimensione in C++ $ Caricare un vettore in memoria $ Definire un vettore a dimensione variabile $ Definire una matrice $ Popolare una matrice $ Visualizzare gli elementi di una matrice CHE COSA DOVRAI STUDIARE $ Definizione di tipo enumerativo $ Concetto di vettore $ Definizione di vettore $ Sintassi per la gestione di un vettore $ Sintassi per la gestione delle matrici S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 169 10 Unità didattica Enumerazioni e array 10.1 Introduzione Finora abbiamo visto i tipi di dato più comuni e i più facili da utilizzare in C++, cioè i tipi predefiniti: int, double, bool ecc. In C++, però, si possono anche utilizzare tipi definiti dal programmatore. Tali nuovi tipi, per poter essere utilizzati, vanno inseriti nella dichiarazione delle variabili secondo la sintassi consueta: tipo variabile; Tutti i dati che compaiono in un programma possiedono uno e un solo tipo, e possono essere di tipo semplice oppure aggregati in modo complesso. I tipi di dato semplici sono classificati secondo lo schema gerarchico riportato di seguito. semplici reali float ordinali double enumerativi int predefiniti char bool I tipi semplici possono essere float o double, oppure di tipo ordinale; i tipi ordinali possono essere definiti dal programmatore attraverso i tipi enumerativi, oppure possono appartenere ai tipi ordinali predefiniti int, bool, char. Il tipo ordinale si chiama così perché descrive un insieme finito e ordinato di valori, che possono essere associati a numeri interi positivi. I tipi ordinali predefiniti e i tipi float e double sono già stati presentati e utilizzati in precedenza. 10.2 Tipi enumerativi (enumerazioni) A volte una variabile può assumere solo una serie di valori definiti all’interno di un insieme discreto di possibilità. Le enumerazioni sono molto comuni nella vita di tutti i giorni: per esempio, può essere un’enumerazione la lista dei controlli da eseguire sull’auto prima di affrontare un viaggio: freni, fari, gomme, olio, tergicristalli, carburante. 169 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 170 Sezione 4 - Strutture dei dati Per definire in C++ un’enumerazione si usa la seguente sintassi: enum nome_enumerazione {elenco_enumerazioni}; dove enum è la parola chiave che introduce l’enumerazione. Riprendendo la lista di esempio proposta in precedenza, si può scrivere: enum controlli {freni, fari, gomme, olio, tergicristalli, carburante}; Il nome dell’enumerazione può essere utilizzato per dichiarare variabili di tale tipo, in maniera analoga alle dichiarazioni di tipo viste in precedenza. Per esempio, potremo scrivere: controlli check; La variabile check può assumere uno qualsiasi dei valori della lista dei controlli definita in precedenza. Per esempio, si può scrivere: check = gomme; oppure if (check == fari) cout << ”controlla fari”; Si deve ricordare che a ognuno dei valori di una variabile enumerativa corrisponde il numero d’ordine che esso occupa all’interno della definizione dell’enumerazione. Esempio Enumera............................................................................................................... Scrivere un programma che utilizza una variabile di tipo controlli. Codice Enumera.cpp 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 170 #include <iostream> using namespace std; //INIZIO int main () { //definisci l'enumerazione enum controlli {freni, fari, gomme, olio, tergicristalli, carburante}; //definisci la variabile di tipo enumerativo controlli check; //assegna un valore alla variabile check = gomme; //esegui un confronto if (check == gomme) cout << "controlla fari"; //scrivi il numero d'ordine del valore della variabile enumerativa cout << "\nNumero d'ordine di gomme = " << check; S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 171 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array 22 23 24 25 26 //fine programma cout << "\n\nFine system ("pause"); return 0; "; } Prova di esecuzione Analisi del codice Alla riga 8 viene definito il tipo enumerativo controlli. Alla riga 11 viene introdotta la variabile check di tipo controlli e alla riga 14 le viene assegnato un valore (scelto tra quelli definiti nell’enumerazione controlli). Alla riga 17 viene eseguito un confronto. Anche se la variabile check contiene “gomme”, l’istruzione alla riga 20 non fa comparire in output la parola “gomme”, ma il suo numero di posizione (partendo da zero) all’interno della definizione dell’enumerazione. ........................................................................................................................................... Fino a questo momento abbiamo visto come sia possibile definire e utilizzare in C++ tipi di dati che abbiamo definito “semplici”. Se ci soffermiamo, però, a considerare qualche esempio un po’ più complesso di quelli presentati fino a ora ci rendiamo rapidamente conto che non è affatto raro incontrare la necessità di gestire elenchi di dati. Pensiamo per esempio a un elenco di invitati a una festa, alla lista degli studenti di una classe o agli iscritti a una gara. In questi tre esempi siamo di fronte a un dato (cognome e nome) sempre dello stesso tipo che si ripete più volte. Nei prossimi paragrafi presenteremo le strutture messe a disposizione da C++ per gestire non più dati singoli, bensì strutture di dati che raggruppano in un’unica variabile dati diversi. 10.3 Tipo vettore Cominciamo a esaminare le strutture che contengono dati tutti dello stesso tipo: in generale, tali strutture prendono il nome di array e si distinguono in vettori come array a una dimensione e matrici come array a due dimensioni. La prima struttura che esaminiamo è la struttura di vettore che permette di raggruppare diversi dati dello stesso tipo e di associare un indice a ogni dato. Un vettore è un insieme ordinato di oggetti omogenei, ovvero appartenenti a un unico tipo. È possibile accedere ai vari oggetti del vettore utilizzando il loro indice numerico. Il numero di elementi contenuto nel vettore è indicato come dimensione. 171 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 172 Sezione 4 - Strutture dei dati Prendiamo, per esempio, l’elenco degli studenti di una classe, così come appare sul registro. 1 2 3 4 .. .. 24 Abbiati Mario Bonaldi Piera Casati Luigi Esposito Salvatore ... ... Vivaldi Giuseppe A ogni studente è associato un numero di posizione e ogni numero individua uno studente. In questo esempio, ogni elemento del vettore è di tipo stringa (per contenere il cognome e nome dello studente) e ogni elemento è individuato da un numero, detto indice. La dimensione del vettore è 24. Oppure consideriamo un quadrilatero irregolare in cui ogni lato ha una misura diversa. 4 3 2 1 Possiamo scrivere: E LATO MISURA 1 2 3 4 15 8 7 16 Ogni elemento dell’esempio precedente è un dato di tipo numerico (la misura del lato) e per ogni misura è presente un indice che è il numero del lato; la dimensione è 4. 10.4 Vettori in C++ L’istruzione per definire un vettore ha il seguente formato: tipo nomeVettore [dimensione]; dove: : tipo specifica il tipo di dato comune a tutte le componenti; : nomeVettore è il nome collettivo delle componenti del vettore; : dimensione è il numero degli elementi contenuti nel vettore. Riprendendo gli esempi del paragrafo precedente, per definire il vettore che contiene i nomi dei 24 studenti di una classe possiamo scrivere: int dim = 24; string Studenti [dim]; 172 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 173 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array Per definire le misure dei lati di un quadrilatero: int dim=4; int misure [dim]; È buona norma definire la dimensione del vettore come variabile (nel nostro caso: dim): in questo modo eventuali variazioni della dimensione richiedono un solo intervento nel codice. Si ricordi che l’intervallo dei valori possibili per l’indice di un vettore parte da 0 e arriva fino a dimensione –1. In base a questa regola, nell’esempio dell’elenco degli studenti il primo studente (Abbiati Mario) è individuato dall’indice 0 e l’ultimo (Vivaldi Giuseppe) dall’indice 23. Quando si lavora con una variabile di tipo vettore, occorre sempre, all’interno del programma, indicare sia il nome della variabile sia l’indice che individua la componente del vettore che vogliamo trattare; per esempio, per assegnare al primo elemento del vettore la misura del primo lato, si scrive: misure[0] = 15 Si noti che l’indice va indicato racchiuso tra parentesi quadre dopo il nome della variabile. Per assegnare a ciascun lato la misura corrispondente, si scrive: misure[1] = 8 misure[2] = 7 misure[3] = 16 Dal punto di vista concettuale, possiamo pensare che in memoria è presente una struttura di questo tipo: misure → indice → 15 0 VETTORE 8 7 1 2 16 3 Alcuni esempi di istruzioni sugli elementi di un vettore Sempre riferendosi alle misure dei lati di un quadrilatero, per scrivere la misura del terzo lato si utilizza la seguente istruzione: cout << “misura terzo lato = ” << misure[2]; Per sommare le misure del primo e del quarto lato, si utilizza la seguente istruzione: somma = misure[0]+ misure[3] Spesso nasce l’esigenza di accedere a tutti gli elementi di un vettore o, come si usa dire, di “visitare” tutti gli elementi del vettore per poter eseguire una elaborazione su ciascuno di essi. In questo caso, torna molto utile ricorrere alla struttura della ripetizione con contatore: attraverso di essa si utilizza un indice che assume tutti i valori che vanno da 0 a dimensione –1 del vettore e che serve per riferirsi a ciascun elemento. Esempio Perimetro ............................................................................................................. Dopo avere definito e inizializzato un vettore che contenga le misure dei lati di un quadrilatero, visualizzare la misura del perimetro. 173 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 174 Sezione 4 - Strutture dei dati Descrizione della soluzione Le istruzioni per definire l’array e per assegnargli i valori iniziali sono già state viste in questo paragrafo. Per sommare tutti i lati del quadrato si definisca un ciclo for con l’indice che va da 0 a 3 e che permette di accedere a tutti e quattro i lati del quadrilatero, vale a dire a tutti e quattro gli elementi del vettore delle misure. Pseudocodifica //struttura dati vettore delle misure dei lati //input //tutti i dati sono definiti all’interno del programma //output perimetro //variabili di lavoro i //indice per ciclo for INIZIO //inizializza il vettore delle misure misure[0] ← 15 misure[1] ← 8 misure[2] ← 7 misure[3] ← 16 //inizializza perimetro perimetro ← 0 //visita il vettore PER i DA 0 A dim – 1 perimetro = perimetro + misure[i] FINE PER //somma le misure ad 1 ad 1 scrivi (Perimetro) FINE Codice Perimetro.cpp 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 174 #include <iostream> using namespace std; //INIZIO int main () { //struttura del vettore const int dim=4; int misure[dim]; int i; int perim; //contatore per ciclo for //dato di output //inizializza il vettore misure S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 175 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 misure[0] misure[1] misure[2] misure[3] = = = = 15; 8; 7; 16; //inizializza perimetro perim = 0; //visita il vettore for(i=0; i<dim; i++) { perim = perim + misure[i]; //somma le misure ad 1 ad 1 } //scrivi perimetro cout<<"Perimetro = "<<perim; //fine programma cout << "\n\nFine system ("pause"); return 0; "; } Prova di esecuzione Analisi del codice Alla riga 8 viene indicata la dimensione del vettore, che in questo caso è costante, e alla riga 9 viene definita la struttura del vettore di nome misure e di dimensione dim. Alle righe da 15 a 18 viene inizializzato il vettore misure assegnando un valore a ogni componente. Alla riga 24 comincia la “visita” del vettore grazie al ciclo for (con l’indice che, a partire da 0, assume tutti i valori minori di dim). Alla riga 26 la visita consiste nel sommare in perim ogni elemento del vettore misure. Le istruzioni di inizializzazione usate nell’esempio precedente possono essere sostituite da una scrittura più compatta. Nel codice Perimetro.cpp le righe da 15 a 18 servono per assegnare i valori iniziali alle componenti del vettore misure. Le riportiamo di seguito. misure[0] misure[1] misure[2] misure[3] = = = = 15; 8; 7; 16; L’operazione precedente può essere realizzata assegnando direttamente i valori delle componenti in fase di definizione del vettore. Quindi le sette righe di codice 7 8 const int dim=4; int misure[dim]; 175 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 176 Sezione 4 - Strutture dei dati 14 15 15 16 17 18 . . . //inizializza il vettore misure misure[0] = 15; misure[1] = 8; misure[2] = 7; misure[3] = 16; . . . possono essere sostituite dalla seguente scrittura più “veloce”: int [] misure = new int [] {15, 8, 7, 16}; Si noti che non è neppure necessario specificare la dimensione del vettore. ........................................................................................................................................... 10.5 Caricamento di un vettore in memoria Nel paragrafo precedente è stato illustrato un esempio di trattamento di un vettore, ipotizzando che i suoi valori fossero caricati all’interno del codice del programma. Nell’esempio che segue, viene illustrato come si può fare in modo che sia l’utente a caricare direttamente in un vettore i valori che desidera. Inizialmente, consideriamo il caso in cui la dimensione del vettore è nota a priori. Esempio arrayCarica ......................................................................................................... Consentire l’inserimento da tastiera dei valori di un vettore di interi con dimensione fissa = 5. Descrizione della soluzione Dopo avere definito un vettore di 5 interi, si eseguono due “visite” sugli elementi del vettore: la prima contiene il blocco di istruzioni che permette di caricare i dati inseriti da tastiera in ciascun elemento del vettore; la seconda viene utilizzata per visualizzare i dati caricati. Pseudocodifica //costanti dimensione = 5 //struttura dati vettore di 5 interi //input serie di 5 numeri //output vettore di 5 interi INIZIO PER ogni elemento del vettore richiedi dato carica dato FINE PER PER ogni elemento del vettore scrivi (elemento) FINE PER FINE 176 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 177 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array Codice arrayCarica.cpp 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 #include <iostream> using namespace std; //INIZIO int main () { //definisci il vettore di 5 elementi const int dim = 5; //definisci la struttura dati int vett [dim]; //ciclo for x caricare vettore for (int i=0; i<dim; i++) { //richiedi un dato cout<<"Inserisci un dato "; cin>>vett[i]; } cout<<"\nContenuto del vettore: "; //visita il vettore for (int i=0; i<dim; i++) { cout<<" "<<vett[i]; //scrivi elemento di posto i } cout<<"\nVettore visualizzato"; //fine programma cout << "\n\nFine system ("pause"); return 0; "; } Prova di esecuzione Analisi del codice Alla riga 14 viene introdotto il ciclo for per il caricamento dei dati nel vettore. L’indice i è definito in modo “locale” rispetto all’istruzione for. 177 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 178 Sezione 4 - Strutture dei dati Alla riga 18 il dato inserito da tastiera viene assegnato all’elemento vett con indice i, dove i, grazie al ciclo for, assume, di volta in volta, i valori che vanno da 0 a 4. Alla riga 24 la scrittura degli elementi del vettore viene realizzata con un secondo ciclo for. Alla riga 26 ogni elemento del vettore viene scritto sulla stessa riga dei precedenti. Solo alla fine del ciclo for, alla riga 28, si va a capo per scrivere una nuova riga di messaggio. ........................................................................................................................................... 10.6 Array di dimensione variabile Allo scopo di fornire all’utente strumenti flessibili, vediamo di perfezionare ulteriormente gli esempi fin qui visti, in modo da realizzare un programma che permetta all’utente di caricare un vettore la cui dimensione è definita dall’utente stesso. Nell’esempio del paragrafo precedente è stata data la possibilità di caricare i dati di un array da tastiera, ma la dimensione del vettore era definita come costante uguale a 5. Nulla vieta, però, di acquisire da tastiera la dimensione del vettore e di definire il vettore stesso solo dopo avere avuto a disposizione la dimensione scelta dall’utente. Esempio arrayVaria............................................................................................................ Permettere l’inserimento da tastiera dei valori di un vettore di interi. Anche la dimensione del vettore è acquisita da tastiera e deve essere inferiore a 20. Descrizione della soluzione L’algoritmo e il programma che viene presentato si discostano dal precedente soltanto perché la dimensione non è definita come costante, ma è letta da tastiera. Pseudocodifica //costanti dimensione massima = 20 //struttura dati vettore di interi //input dimensione serie di n interi (n = dimensione) //output vettore di interi INIZIO leggi (dimensione) PER ogni elemento del vettore chiedi dato carica dato FINE PER PER ogni elemento del vettore scrivi (elemento) FINE PER FINE Codice arrayVaria.cpp 1 2 178 #include <iostream> using namespace std; S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 179 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 //INIZIO int main () { const int MAX = 20; int dim; int i; //dimensione massima per il vettore //definisci il vettore int vett[MAX]; //acquisisci e controlla la dimensione do { cout<<"\nInserisci la dimensione (max = 20) " cin>>dim; } //controlla il rispetto dei limiti while (dim < 1 | dim > MAX); //salta una riga cout<<"\n"; for (i=0; i<dim; i++) { //richiedi un dato e caricalo nel vettore cout<<"Inserisci un dato "; cin>>vett[i]; } cout<<"\nContenuto del vettore: "; //visita il vettore for (i=0; i<dim; i++) { cout<<" "<<vett[i]; } cout<<"\nVettore visualizzato"; //fine programma cout << "\n\nFine system ("pause"); return 0; "; } Prova di esecuzione 179 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 180 Sezione 4 - Strutture dei dati Analisi del codice Alla riga 7 viene definita la costante intera MAX, che rappresenta la dimensione massima per il vettore. Tale dimensione è posta pari a 20, così come richiesto dal testo del problema. Alla riga 8 è definita la variabile dim, in cui viene memorizzata la dimensione effettiva del vettore inserita da tastiera. Alla riga 12 viene definito il vettore di dimensione MAX, di cui verranno utilizzate soltanto le prime dim posizioni. Alle righe 17 e 18 viene rispettivamente richiesto e acquisito il valore di dim; le elaborazioni successive del vettore fanno riferimento solo a questo valore, come si può vedere alle righe 26 e 35. Alla riga 21 viene eseguito un controllo sul valore dim inserito da tastiera: soltanto se rientra tra i limiti imposti dal problema (è cioè compreso tra 1 e MAX) l’elaborazione può procedere. Alla riga 24 viene immessa a video una riga vuota, per separare le istruzioni di acquisizione della dimensione dalla fase di caricamento e stampa dei dati del vettore. Tale fase è identica a quella già vista nell’esempio ArrayCarica. ........................................................................................................................................... 10.7 Matrici Nei paragrafi precedenti abbiamo visto come lavorare con array a una dimensione, vale a dire con array che hanno un unico indice di individuazione degli elementi che li compongono. È possibile, tuttavia, definire anche array a due o più dimensioni. Solitamente, gli array a una dimensione prendono il nome di vettori, mentre gli array a due dimensioni sono detti matrici. Come già visto, un array a una dimensione è definito da un nome e da una dimensione, con una sintassi del tutto simile a quella riportata di seguito. const int dim = 4; int vettore[dim]; Se, per esempio, è dato il vettore: Dati → Indice → 37 0 VETTORE 53 11 1 2 28 3 avremo che l’elemento Vettore[2] contiene il valore 11. Per definire una matrice, invece, occorre specificare due o più dimensioni. Una matrice è un insieme di dati dello stesso tipo organizzati in una griglia: ogni elemento che compone la matrice è individuato dall’indice di riga e dall’indice di colonna in cui l’elemento è posizionato. In C++ la definizione della struttura di una matrice è analoga alla definizione di un array a una dimensione. Per esempio, se si scrive: int matrice[3][4] 180 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 181 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array s’intende che la struttura di nome matrice è composta da 3 righe e 4 colonne, come mostrato nell’esempio che segue. MATRICE Righe 0 7 37 24 3 1 45 12 18 81 2 11 53 37 28 0 1 2 3 Colonne Per elaborare un singolo elemento della matrice occorre specificare il numero di riga e il numero di colonna. Con riferimento alla matrice precedente, si può dire che 18 è contenuto nella cella individuata da matrice[1][2]. Esempio MatriceCarica ..................................................................................................... Caricare i dati di una matrice di interi con numero di righe e numero di colonne non superiore a 20. Scrivere il contenuto della matrice. Descrizione della soluzione Il limite di 20 è posto per non definire in memoria una struttura troppo ingombrante. Il programma è organizzato in tre parti. La prima parte serve per acquisire il numero di righe e il numero di colonne e per preparare la matrice. Quando viene acquisito il numero di righe, viene controllato che questo non ecceda il limite di 20: se ciò accade, il programma richiede di nuovo l’inserimento del dato e così succede per il numero delle colonne. La matrice è inizialmente definita come un array con dimensioni massime: solo dopo avere acquisito il numero di righe e di colonne vengono definite le sue dimensioni effettive. La seconda parte consiste nel caricamento dei dati nella matrice. Vengono utilizzati due indici: i per le righe e j per le colonne. Per il caricamento si consideri ogni riga della matrice come un vettore e si proceda come negli esempi del paragrafo precedente al caricamento del vettore attraverso una ripetizione enumerativa con l’indice j che va da 0 al numero di colonne – 1. Tale iterazione viene nidificata in una ripetizione più esterna che ripete l’operazione di acquisizione per tutte le righe della matrice, con l’indice i che varia da 0 al numero di righe – 1. Per la terza e ultima parte, la stampa della matrice, di nuovo si devono organizzare due cicli for uno interno all’altro: il più interno serve per “visitare” gli elementi di una riga mentre l’esterno serve per ripetere tale operazione su tutte le righe. Occorre avere l’accortezza di scrivere gli elementi di una stessa riga senza andare a capo e di andare a capo solo alla fine della riga della matrice, cioè alla fine del ciclo for più interno. Pseudocodifica Costante MAX = 20 //struttura dati Matrice di interi //input Righe Colonne //limite massimo per le dimensioni della matrice 181 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 182 Sezione 4 - Strutture dei dati Serie di numeri per caricare la matrice //output Matrice //variabili di lavoro i indice di riga j indice di colonna INIZIO //acquisisci numero delle righe RIPETI leggi (righe) //controlla rispetto dei limiti MENTRE righe < 1 OR righe > 20 //acquisisci numero delle colonne RIPETI leggi (colonne) //controlla rispetto dei limiti MENTRE colonne < 1 OR colonne > 20 //carica dati nella matrice PER i DA 0 A righe – 1 PER j DA 0 A colonne – 1 chiedi dato carica dato FINE PER FINE PER //visita la matrice PER i DA 0 A righe – 1 PER j DA 0 A colonne – 1 scrivi (matrice [i, j]) FINE PER vai a capo FINE PER FINE Codice MatriceCarica.cpp 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 182 #include <iostream> #include <iomanip> using namespace std; //INIZIO int main () { const int MAX = 20; //dimensione massima per la matrice //definisci la matrice int mat[MAX][MAX]; int righe; int colonne; S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 183 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 int i; int j; //acquisisci numero delle righe do { cout<<"\nInserisci il numero righe (max="<<MAX<<") "; cin>>righe; } //controlla il rispetto dei limiti while (righe < 1 | righe > MAX); //acquisisci numero delle colonne do { cout<<"\nInserisci il numero colonne (max="<<MAX<<") "; cin>>colonne; } //controlla il rispetto dei limiti while (colonne < 1 | colonne > 20); cout<<"\n"; //carica dati nella matrice for (i=0; i<righe; i++) //per ogni riga della matrice { for (j=0; j<colonne; j++) //per ogni elemento della riga { //richiedi un dato e caricalo nella matrice cout<<"Inserisci un dato "; cin>>mat [i][j]; } } cout<<"\nContenuto della matrice: \n"; //visita la matrice for (i=0; i<righe; i++) //per ogni riga della matrice { for (j=0; j<colonne; j++) //per ogni elemento della riga { //scrivi gli elementi di una riga //uno di seguito all'altro, con ingombro pari a 6 caratteri cout<<setw(6)<<mat[i][j]; } //alla fine della riga va a capo cout<<"\n"; } cout<<"\nmatrice visualizzata"; //fine programma cout << "\n\nFine system ("pause"); return 0; "; } 183 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 184 Sezione 4 - Strutture dei dati Prova di esecuzione Analisi del codice Alla riga 11 viene definita la struttura della matrice, che viene identificata con il nome mat e per la quale è specificato il numero delle righe e delle colonne. Alle righe 20 e 21 viene acquisito il numero di righe che compongono la matrice; le istruzioni di acquisizione sono inserite all’interno di una ripetizione che serve per controllare se il numero digitato rientra nei limiti imposti (da 1 a 20). Alle righe 29 e 30 viene definito un processo analogo per l’acquisizione del numero di colonne. Alla riga 38 inizia il caricamento dei dati nella matrice: il primo ciclo for serve per ripetere le operazioni sottostanti per tutte le righe. Alla riga 40 viene definito il ciclo for più interno, che permette di “muoversi” all’interno di una riga, e per ogni elemento della riga viene acquisito il dato da inserire come indicato alle righe 43 e 44. In particolare, alla riga 44, il dato letto da tastiera viene assegnato a una “casella” della matrice di nome mat individuata dai due indici i e j. Alla riga 50 inizia la scrittura dei dati della matrice: l’impostazione generale del codice successivo è analoga a quella precedente relativa al caricamento dei dati: la differenza principale è che, nel ciclo for più interno, l’istruzione di scrittura indicata alla riga 56 permette di scrivere i dati uno di seguito all’altro, mentre alla riga 59 è indicata l’istruzione per andare a capo. Tale istruzione non rientra nel ciclo for interno, ma fa parte del ciclo for esterno, così che essa venga eseguita solo alla fine di ogni riga e venga ripetuta per ogni riga. ........................................................................................................................................... Allo scopo di acquisire dimestichezza con i problemi relativi al trattamento delle matrici, viene presentato un secondo esempio. Esempio TotaleRighe.......................................................................................................... Caricare i dati di una matrice di interi con numero di righe e numero di colonne non superiore a 20. Scrivere il contenuto della matrice e indicare per ogni riga il totale dei valori in essa contenuti. Descrizione della soluzione La prima parte della richiesta del problema è identica a quella dell’esempio precedente; si tratta solo di intervenire nella parte relativa alla visualizzazione del contenuto della matrice e inserire in questa parte le istruzioni per comunicare i totali di riga. 184 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 185 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array Si definisca una variabile totRiga in cui accumulare i valori di ciascuna riga e, con riferimento al segmento di codice relativo alla scrittura della matrice, si inseriscano le istruzioni che servono per: 1. inizializzare totRiga; 2. sommare in totRiga i valori di una riga della matrice; 3. scrivere totRiga. Pseudocodifica Costante Max = 20 //limite massimo per le dimensioni della matrice //struttura dati matrice di interi //input Righe Colonne Serie di numeri per caricare la matrice //output matrice totaleRiga //variabili di lavoro i indice di riga j indice di colonna INIZIO .... //parte uguale all’esempio precedente .... //visita la matrice PER i DA 0 A righe – 1 totRiga ← 0 PER j DA 0 A colonne – 1 scrivi (matrice [i, j]) totRiga ← totRiga + mat [i, j] FINE PER scrivi (totRiga) e vai a capo FINE PER FINE Codice TotaleRighe.cpp 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 #include <iostream> #include <iomanip> using namespace std; //INIZIO int main () { const int MAX = 20; //dimensione massima per la matrice //definisci la matrice int mat[MAX][MAX]; int righe; 185 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 186 Sezione 4 - Strutture dei dati 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 186 int int int int colonne; i; j; totRiga; //acquisisci numero delle righe do { cout<<"\nInserisci il numero righe (max="<<MAX<<") "; cin>>righe; } //controlla il rispetto dei limiti while (righe < 1 | righe > MAX); //acquisisci il numero delle colonne do { cout<<"\nInserisci il numero colonne (max="<<MAX<<") "; cin>>colonne; } //controlla il rispetto dei limiti while (colonne < 1 | colonne > MAX); //salta una riga cout<<"\n"; //carica la matrice for (i=0; i<righe; i++) //per ogni riga della matrice { for (j=0; j<colonne; j++) //per ogni elemento della riga { //richiedi un dato e caricalo nella matrice cout<<"Inserisci un dato "; cin>>mat [i][j]; } } cout<<"\nContenuto della matrice: \n"; cout<<setw(14)<<"Totale"<<endl; //visita la matrice for (i=0; i<righe; i++) //per ogni riga della matrice { totRiga = 0; for (j=0; j<colonne; j++) //per ogni elemento della riga { //scrivi gli elementi di una riga //uno di seguito all'altro, con ingombro pari a 4 caratteri cout<<setw(4)<<mat[i][j]; //accumula i valori in totRiga totRiga = totRiga + mat[i][j]; } //alla fine della riga scrivi il totale //e vai a capo S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 187 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 cout<<setw(6)<<totRiga<<endl; } cout<<"\nMatrice visualizzata"; //fine programma cout << "\n\nFine system ("pause"); return 0; "; } Prova di esecuzione Analisi del codice Le righe 56 e 68 realizzano rispettivamente l’inizializzazione e la scrittura a video di totRiga; poiché queste due operazioni devono essere fatte una volta sola per ogni riga, esse sono poste all’interno del ciclo for più grande, ma all’esterno del ciclo for più interno. Alla riga 64 è indicata l’istruzione per totalizzare i singoli valori di ogni elemento di ogni riga, pertanto essa è posta all’interno del ciclo for più interno. ........................................................................................................................................... 10.8 Passaggio di un vettore come parametro a una funzione Nell’Unità didattica 9 è stato affrontato l’argomento del passaggio dei parametri dal main alla funzione; in particolare, è stata spiegata la differenza tra passaggio per valore e per riferimento. I parametri presi in considerazione erano, tuttavia, dati di tipo semplice, non dati strutturati come un vettore o una matrice. Nel caso in cui i parametri da passare siano array occorre rispettare alcune particolarità sintattiche, che sono oggeto di questo paragrafo. Vediamo da subito un esempio. Esempio funzioniArray........................................................................................................ Acquisire da tastiera un vettore di dimensione non superiore a 20 righe e stamparlo. Per la realizzazione del programma utilizzare tre funzioni, i cui nomi sono chiediDim, leggiVettore, scriviVettore. 187 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 188 Sezione 4 - Strutture dei dati Lo sviluppo top-down del programma è illustrato nella figura a destra. E main Chiedi dimensione Leggi vettore Codice funzioniArray.cpp 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 188 #include <iostream> using namespace std; const int MAX = 20; int dim; int i; //dimensione massima per il vettore //dimensione acquisita da tastiera //funzione per leggere la dimensione int chiediDim (int &d) { //acquisisci e controlla la dimensione do { //chiedi e leggi la dimensione cout<<"\nInserisci la dimensione "; cin>>d; } //controlla il rispetto dei limiti while (d < 1 | d > MAX); return d; } //funzione per leggere il vettore void leggiVettore (int v[], int d) { for (i=0; i<d; i++) { //richiedi un dato e caricalo nel vettore cout<<"Inserisci un dato "; cin>>v[i]; } } //funzione per scrivere il vettore void scriviVettore (int v[], int d) { cout<<"\nContenuto del vettore: "; //visita il vettore for (i=0; i<d; i++) { cout<<" "<<v[i]; } cout<<"\nVettore visualizzato"; } Scrivi vettore S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 189 Unità didattica 10 - Enumerazioni e array 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 //INIZIO int main () { //definisci il vettore con dimensione MAX int vett[MAX]; //richiama la funzione per acquisire la dimensione del vettore dim = chiediDim (dim); //salta una riga cout<<"\n"; //richiama la funzione leggiVettore leggiVettore(vett,dim); //richiama la funzione scriviVettore scriviVettore(vett,dim); //fine programma cout << "\n\nFine system ("pause"); return 0; "; } Prova di esecuzione Risulta del tutto uguale a quella dell’esempio ArrayVaria. Analisi del codice Dalla riga 9 alla riga 21 è sviluppata la funzione chiediDim. Si noti che nell’intestazione della funzione (riga 9) il parametro d richiede il passaggio per riferimento (&d), quindi le variazioni del contenuto della variabile d hanno effetto sulla variabile globale dim, quando questa verrà passata alla funzione alla riga 53. Alla riga 59 viene richiamata la funzione leggiVettore, che è sviluppata dalla riga 24 alla riga 32 del codice. Si noti che alla riga 59 l’argomento vett non riporta né la dimensione né l’indicazione che si tratta di un’array, e che il parametro v[] presente nell’intestazione della funzione alla riga 24 si limita a “ricordare”, con la presenza delle parentesi quadre, che si tratta di un vettore e non di un dato elementare; inoltre v[] non è preceduto dal carattere & per richiederne il passaggio per riferimento, in quanto tale modalità di passaggio di parametri è in questo caso automatica. Analoghe considerazioni valgono per la funzione scriviVettore: in particolare, è da notare che il passaggio dei parametri per riferimento è indispensabile per la funzione leggiVettore, ma non per scriviVettore. Nel caso in cui si voglia lavorare con array a più di una dimensione i richiami alla funzione leggiVettore (che in questo caso si può chiamare leggiMatrice) mantengono la stessa sintassi indicata nell’esempio, con l’argomento privo di dimensioni, mentre nell’intestazione della funzione il parametro che si riferisce alla struttura multidimensionale DEVE contenere la specifica di tutte le dimensioni tranne la prima. Per esempio, se si vuole lavorare sulla matrice quadrata matr di ordine MAX, per richiamare la funzione leggiMatrice si deve scrivere l’istruzione che segue. leggiMatrice(matr, . . . ); mentre l’intestazione della funzione assume la forma indicata di seguito. void scriviMatrice (int m[][MAX], . . . ) ........................................................................................................................................... 189 S04UD10.qxd 15-01-2009 9:21 Pagina 190 Sezione 4 - Strutture dei dati Esercizi Unità didattica 10 1 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), calcolare la somma dei valori contenuti nel vettore. 2 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), azzerare il primo elemento del vettore. 3 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), azzerare l’ultimo elemento del vettore. 4 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), azzerare l’elemento di posto n, con n dato in input. 5 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), calcolare la media dei valori contenuti nel vettore. 6 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), calcolare la media dei valori contenuti nel vettore. Successivamente scrivere gli elementi del vettore che hanno valore superiore alla media. 7 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), calcolare la media dei valori contenuti nel vettore. Successivamente contare gli elementi del vettore che hanno valore superiore alla media. 8 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), calcolare la media dei valori contenuti nel vettore. Successivamente creare un nuovo vettore che contenga gli elementi del vettore iniziale che hanno valore superiore alla media. 9 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), scrivere gli elementi pari contenuti nel vettore. q0 Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), scrivere gli elementi di posto pari contenuti nel vettore. qa Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), creare un nuovo vettore che contenga gli elementi pari del vettore iniziale. qs Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), inserire “in testa” al vettore un nuovo elemento. Scrivere il vettore iniziale e il vettore modificato. (Suggerimenti: poiché deve essere inserito un nuovo elemento il vettore deve essere definito con dimensione pari a d + 1; “in testa” al vettore vuol dire al posto 0 del vettore; per fare spazio al nuovo elemento, i dati preesistenti devono essere spostati di un posto a destra). qd Dopo aver caricato in memoria un vettore di interi con dimensione d (con d inserito da tastiera), inserire “in coda” al vettore un nuovo elemento. Scrivere il vettore iniziale e il vettore modificato. (Suggerimenti: poiché deve essere inserito un nuovo elemento il vettore deve essere definito con dimensione pari a d + 1; “In coda” al vettore vuol dire dopo l’ultimo elemento del vettore; per fare spazio al nuovo elemento, basta aumentare la dimensione iniziale). 190