SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Anestesia Loco-regionale ECOGUIDATA Trattamento del Dolore in Acuzie Andrea Fanelli Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna Daniela Ghisi IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna Vito Torrano Azienda Ospedaliera di Lodi 1 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Obiettivi: Acquisizione delle basi fisiche alla base dell’ecografia Acquisizione delle conoscenze Anatomiche e Sono-anatomiche necessarie per il corretto utilizzo delle tecniche di analgesia ecoguidate nel Trattamento del dolore acuto 2 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Obiettivi: Verranno trattati i principali approcci applicabili in tale contesto clinico: Blocco Interscalenico Blocco Sovraclaveare Blocco interscalenico Blocco Ascellare Blocco Femorale Blocco Sciatico 3 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Ultrasound and Regional Anaesthesia ULTRASUONI gold standard? AGO ANATOMIA 4 ANESTETICO SIAARTI Academy Lampedusa 2017 livello 1 Cosa dobbiamo ? sapere 5 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Le immagini ultrasonografi sono ricostruite utilizzando pacchetti di onde sonore, e gli echi di ritorno generati dalla sonda per l’esplorazione del bersaglio. La sonda è al tempo stesso il trasmettitore e ricevitore degli ultrasuoni utilizzati per l’esplorazione. Sebbene le onde sonore viaggino a velocità relativamente costante nel mezzo biologico (in media, 1540 m/s), i diversi tessuti sono caratterizzati da impedenza acustica variabile. Quando un’onda sonora passa l’interfaccia tra due mezzi che abbiano differente impedenza acustica, parte dell’onda viene riflessa - tale onda di ritorno rappresenta l’eco ricevuto dal trasduttore. step 1 6 come funziona? SIAARTI Academy Lampedusa 2017 0 step 2 4 selezione sonde 7 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 0 I trasduttori ad alta frequenza sono in formato lineare, mentre le sonde a bassa frequenza possono essere settoriali o convesse. I trasduttori lineari sono generalmente nel range di frequenza tra 8 e 15 M H z . Ta l i f r e q u e n z e s o n o 4 normalmente in grado di raggiungere profondità di scansione di circa 4-6 cm. I vantaggi sono quelli di un’elevata risoluzione di scansione che fornisce un elevato dettaglio di immagine. Le basse frequenze operative (2-5 MHz) caratterizzano le sonde settoriali e convesse. In questo range di frequenze è possibile scandire fino a 15-20 cm di profondità. 8 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 step 3 out of plane in plane 9 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 step 4 Diffusione Longitudinale (3 nodi di Ranvier): ~ 0.5-2 cm → Passiva in plane out of plane asse corto asse corto 10 in plane asse lungo SIAARTI Academy Lampedusa 2017 step 4 Sicura & Efficace in plane out of plane asse corto asse corto 11 in plane asse lungo SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Brachiale 12 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Brachiale Dopo aver ricevuto un ramo anastomotico dalla radice anteriore di C4, le radici anteriori di C5 e C6 costituiscono il tronco primario superiore. La radice anteriore di C7 costituisce il tronco primario medio. Le radici anteriori di C8 e T1 danno origine al tronco primario inferiore, dopo aver ricevuto un ramo anastomotico dalla radice anteriore di T2. I tronchi primari e le radici sono situati in regione sovraclaveare, fra il muscolo scaleno anteriore e i muscoli scaleno medio e posteriore. Inferiormente e anteriormente ad essi decorre l’arteria succlavia. 13 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Brachiale I tre tronchi primari si dividono in rami anteriori e posteriori. I tre rami posteriori confluiscono a formare il tronco secondario posteriore. I rami anteriori del tronco primario superiore e medio danno origine al tronco secondario laterale. Il ramo anteriore del tronco primario inferiore costituisce il tronco secondario mediale. I tronchi secondari sono situati in regione infraclaveare, tra la loggia sovraclaveare e il cavo ascellare. Da prima ravvicinati e posteriori all’arteria ascellare, si dispongono poi posteriormente, lateralmente e medialmente ad essa. 14 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Brachiale Dai tronchi secondari nascono i rami terminali del plesso brachiale. Dal tronco secondario posteriore originano il nervo radiale e il nervo ascellare. Dal tronco secondario laterale nascono il nervo muscolocutaneo e la radice laterale del nervo mediano. Dal tronco secondario mediale originano il nervo ulnare, il nervo cutaneo mediale del braccio, il nervo cutaneo mediale dell’avambraccio e la radice mediale del nervo mediano. 15 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Il plesso brachiale presenta rami collaterali e terminali: Rami collaterali principali: Nervo Toracico Lungo, Nervo Sovrascapolare, Nervo Succlavio, Nervo Dorsale della Scapola Sette rami terminali: Nervo Radiale, Nervo Ascellare, Nervo Mediano, Nervo Muscolocutaneo, Nervo Ulnare, Nervo Mediale del Braccio, Nervo Mediale dell’Avambraccio 16 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Blocchi eco-guidati dell’arto superiore int Interscalenico sc Sovraclaveare ic Infraclaveare as Ascellare 17 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 int sc ic as 18 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 chirurgia della spalla int sc ic as 19 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 distalmente il 1/3 distale dell’omero int sc ic as 20 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 ENS int Blocco Interscalenico Posizione del paziente: supino, testa ruotata di 45° verso il lato non chirurgico. Indicazioni: chirurgia della spalla. Dimensioni dell’ago: ago isolato 50 mm, 22G. Volume di anestetico locale:15-20 ml Reperi anatomici: cartilagine cricoide, capo clavicola del muscolo sternocleidomastoideo, muscoli scaleni anteriore e medio con il solco degli interscaleni nel mezzo, vena giugulare esterna. 21 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 ENS int Blocco Interscalenico Posizione del paziente: supino, testa ruotata di 45° verso il lato non chirurgico. Indicazioni: chirurgia della spalla. Dimensioni dell’ago: ago isolato 50 mm, 22G. Volume di anestetico locale:15-20 ml Reperi anatomici: cartilagine cricoide, capo clavicola del muscolo sternocleidomastoideo, muscoli scaleni anteriore e medio con il solco degli interscaleni nel mezzo, vena giugulare esterna. 22 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 int Blocco Interscalenico ECO sono-anatomia 23 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 int Blocco Interscalenico Il plesso brachiale può essere reperito con una scansione trasversale a vari livelli tra C5 e la base del collo. L’arteria carotide comune e la vena giugulare interna ipsilaterali sono un comodo repere visivo di partenza. Spostandosi lateralmente, è possibile apprezzare la forma triangolare dello sternocleidomastoideo superficialmente ad essi, e quella circolare dello scaleno anteriore subito profondamente. Lo scaleno medio si trova lateralmente all’anteriore e costituisce la parete laterale della loggia. Il plesso brachiale è visualizzato fra i due muscoli scaleni, separato dal sottocute dal solo margine laterale del capo claveare dello sternocleidomastoideo. Il plesso brachiale appare con un pattern caratteristico, riscontrabile anche ad altri livelli, e detto a favo d’api (honeycomb). Tale aspetto è quello di 3 strutture circolari o ovalari, ipoecogene. 24 ECO SIAARTI Academy Lampedusa 2017 int Blocco Interscalenico Continuo Indicazioni: anestesia/analgesia della spalla e della porzione prossimale del braccio; blocco simpatico nella chirurgia ricostruttiva dell’arto superiore, analgesia nelle sindromi algodistrofiche, analgesia nel dolore cronico neoplastico 25 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 int Blocco Interscalenico Continuo Dolore Acuto Post-operatorio ropivacaina levobupivacaina 8-24h Durata > 12-24 h blocco motorio Chelly JE, Ghisi D, Fanelli A. British Journal of Anaesthesia 105 (S1): i86–i96 (2010) 26 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 infusione Basale analgesia ➡ breakthrough pain ➡ disturbi del sonno ➡ analgesico rescue boli controllati dal paziente 27 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 int Nervo Sovrascapolare innerva il 70% dell’articolazione della spalla 28 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 29 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 sc Blocco Sovraclaveare Posizione del paziente: supino, testa girata verso il lato non chirurgico, braccio addotto e spalla tirata verso il basso. Indicazioni: anestesia/analgesia post-operatoria di gomito, avambraccio, polso e mano. Dimensioni dell’ago: ago isolato da 50 mm, 22G. Volume di anestetico locale: 15-25 ml. Reperi anatomici: bordo laterale del capo claveare dello sternocleidomastoideo, arteria succlavia e muscoli scaleni anteriore e medio. 30 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 sc Blocco Sovraclaveare PLEURA ENS 31 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 sc Blocco Sovraclaveare La scansione su di un piano coronale obliquo è praticamente l’unica possibile a questo livello. In tale proiezione si inquadra l’arteria succlavia, laterale al muscolo scaleno anteriore. Più lateralmente, i tronchi del plesso brachiale vengono ripresi nel loro asse corto, e conservano l’aspetto a favo d’api, ammassati in un’area grossolanamente triangolare, con apice verso l’esterno. Non è infrequente che i tronchi abbiano già dato origine a divisioni e/o al nervo sovrascapolare, dunque il numero delle strutture ovalari visualizzate è generalmente molto variabile. L’approccio in plane è quello consigliato per questa procedura. PLEURA 32 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 ic Blocco Infraclaveare Posizione del paziente: supino con la mano del lato chirurgico posizionata sull’addome e la testa lievemente ruotata verso il lato controlaterale. Indicazioni: anestesia e analgesia dell’immediato post-operatorio per chirurgia della porzione distale del braccio, dell’avambraccio e della mano. Dimensioni dell’ago: ago isolato da 50-100 mm, 22 gauge. Volume di anestetico locale: 15-25 ml. Reperi anatomici: tubercolo di Chassaignac, il punto medio della clavicola, il polso dell’arteria ascellare e/o il solco trai muscoli deltoide e grande pettorale. 33 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 ic Blocco Infraclaveare 34 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 ic ECO Blocco Infraclaveare Per l’esplorazione si utilizza una scansione su piano sagittale. Profondamente alla cute, si distinguono inizialmente le due sezioni affusolate dei muscoli grande e piccolo pettorale. Profondamente ai muscoli, si osservano, in senso cranio-caudale, l’arteria ascellare e l’omonima vena. I vasi, a una profondità di 3-6 cm, sono facilmente distinti per pulsatilità, forma e compressibilità. Le corde del plesso brachiale a questo livello assumono un aspetto iperecogeno rispetto ai tessuti circostanti. Se si paragona la sezione di arteria ascellare a un quadrante di orologio con le h 12 al suo culmine superficiale, si può distinguere la corda laterale fra le h 9 e le 12; la media fra le h 12 e le h 3; e infine la posteriore, fra le h 5 e le h 8. Queste posizioni sono più teoriche che reali, dal momento che possono facilmente variare in funzione del piano di sezione, del livello di scansione in senso medio-laterale e della posizione dell’arto 35 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 ic Blocco Infraclaveare 36 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 as Blocco Ascellare Posizione del paziente: Supino con il braccio abdotto tra i 90° e i 110°. Indicazioni: Interventi chirurgici al gomito , all’avambraccio e alla mano. Dimensioni dell’ago: ago isolato da 50 mm, 22 gauge. Volume: 15-25 ml. Reperi anatomici: arteria ascellare a livello del cavo ascellare. 37 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 as Blocco Ascellare 38 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Lombare Il plesso lombare è un complesso anastomotico formato dalle radici anteriori di L1, L2, L3 e dalla maggior parte di L4. Ha forma triangolare: la base poggia sul rachide lombare e l’apice è formato dall’unione di L3 con il ramo ascendente di L4. Una importante caratteristica anatomica del plesso lombare è la sua elevata variabilità e asimmetria. Giace anteriormente al processo trasverso tra le due parti del muscolo psoas. 39 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Lombare Il plesso lombare presenta rami collaterali e terminali: Due rami collaterali principali per i muscoli Quadrato dei lombi e Psoas. Sei rami terminali: Nervo Ileoipogastrico (L1) Nervo Ileoinguinale (L1) Nervo Genitofemorale (L1-L2) Nervo Femorocutaneo laterale (L2-L3) Nervo Otturatorio (L2-L3-L4) Nervo Femorale (L2-L3-L4) 40 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Lombare Nervo femorocutaneo laterale Lfc F Nervo Femorale O Nervo Otturatorio S Nervo Safeno 41 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Lombare F Nervo Femorale ENS Posizione del paziente: supino. Dimensioni dell’ago: 22-gauge, ago isolato da 50 mm. Approccio & Tecnica: l’ago isolato, connesso ad uno stimolatore nervoso (1.5 mA, 2 Hz, 0.1 ms), è introdotto lateralmente (1.5 cm) all’arteria femorale, a livello del legamento inguinale. L’ago è diretto cranialmente e fatto avanzare con un angolo di 45°. La stimolazione del nervo femorale determina la contrazione del quadricipite e il movimento della patella. Tale risposta deve mantenersi sino ad una corrente inferiore ai 0.5 mA. Dopo aspirazione negativa, l’anestetico locale viene iniettato lentamente, con aspirazioni ripetute ogni 5 ml. 42 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Lombare F Nervo Femorale “Multiple-Stimulation Technique” Posizione del paziente: supino con la gamba in posizione neutrale. Dimensioni dell’ago: 22-gauge, ago isolato da 50 mm. Volume di anestetico: 5-6 ml per ogni componente nervosa. Reperi anatomici: arteria femorale e legamento inguinale. Approccio e Tecnica: l’ago connesso al neurostimolatore (1.5 mA, 2 Hz, 0.1 ms) viene inserito lateralmente, in prossimità dell’arteria femorale subito sotto al legamento inguinale ed è fatto procedere perpendicolarmente alla cute. La contrazione del vasto mediale è solitamente la prima risposta muscolare evocata. Dopo aver ottenuto una adeguata contrazione muscolare, ad una corrente inferiore ai 0.5 mA, 5-6 ml di anestetico locale vengono iniettati lentamente previa aspirazione negativa per sangue. L’ago viene ritirato dalla cute e ridirezionato di 2°-5° lateralmente, dopo aver riportato l’intensità a 1.5 mA. 43 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Lombare F Nervo Femorale “Multiple-Stimulation Technique” Il nervo vasto intermedio, la cui stimolazione determina lo scorrimento della patella, è poco più profondo del nervo vasto mediale. Dopo aver ottenuto una adeguata contrazione muscolare ad una corrente inferiore ai 0.5 mA, 5-6 ml di anestetico locale vengono iniettati lentamente previa aspirazione negativa. L’ago viene nuovamente ritirato e ridirezionato 5° ancor più lateralmente dopo aver riportato la corrente a 1.5 mA e reinserito alla ricerca della contrazione del vasto laterale. Dopo aver ottenuto una adeguata contrazione muscolare ad una corrente inferiore ai 0.5 mA, 5-6 ml di anestetico locale vengono iniettati lentamente previa aspirazione negativa. 44 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Lombare F ECO Nervo Femorale A questo livello si utilizza una sonda lineare ad alta frequenza (8-12 MHz) posizionata a livello della piega inguinale. Inizialmente si visualizza in sezione trasversale il fascio vascolare con l’arteria femorale disposta lateralmente e più superficialmente rispetto alla vena femorale. Una volta localizzato l’asse vascolare è possibile visualizzare sia la fascia lata che la fascia iliaca che appariranno come strutture lineari ed iperecoiche al di sotto delle quali, subito lateralmente all’arteria femorale è contenuto il nervo femorale 45 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Lombare F ECO Nervo Femorale Con l’approccio in plane è utile spostare il trasduttore lateralmente, mantenendo sempre la visualizzazione dell’arteria femorale, in questo modo l’ago potrà essere inserito con una minore inclinazione rispetto al piano cutaneo favorendone una maggiore visibilità 46 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Sacrale Il plesso sacrale è costituito dall’unione del tronco lombosacrale, formato da gran parte del ramo anteriore di L4 e da tutto L5, dal ramo anteriore di S1, dal ramo anterosuperiore di S2 e da un piccolo contingente di fibre dal ramo anteriore di S3. Il plesso sacrale presenta una forma triangolare con base ed apice corrispondenti rispettivamente al sacro e al margine inferiore del foro ischiatico. È localizzato nella piccola pelvi, tra la faccia anteriore del muscolo piriforme e la fascia pelvica che lo separa dai vasi iliaci interni, dalla catena ortosimpatica e dal retto. Le radici che costituiscono il plesso sacrale si riuniscono anteriormente al grande foro ischatico in un unico tronco, da cui avranno origine il ramo terminale, i rami collaterali e i rami anastomotici. 47 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Sacrale Tutte le radici del plesso sacrale concorrono nel costituire il suo unico ramo terminale, il nervo ischiatico. Il nervo, formatosi ai lati del sacro, esce dal bacino passando sotto al muscolo piriforme, tra questo e il margine inferiore del grande foro ischiatico. Decorre con l’arteria ischiatica nella regione della natica per poi posizionarsi in successione dietro ai muscoli gemello superiore, tendine del muscolo otturatorio interno, gemello inferiore e quadrato del femore venendo coperto in superficie dai fasci inferiori del muscolo grande gluteo. Percorre verticalmente la regione posteriore della coscia accolto in un interstizio muscolare delimitato medialmente dalla inserzione del muscolo grande adduttore e lateralmente da quella del vasto laterale del quadricipite e dal capo breve del muscolo bicipite. In corrispondenza dell’angolo superiore della losanga poplitea, il nervo si fa superficiale dividendosi nei suoi rami terminali: il nervo tibiale e il nervo peroniero comune. Lungo il suo percorso, il nervo ischiatico dà origine a rami per il capo lungo e breve del bicipite, per i muscoli semitendinoso, semimenbranoso e grande adduttore e per le articolazioni di anca e ginocchio. 48 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Sacrale s Nervo Sciatico ENS Posizione del paziente: decubito laterale con l’arto chirurgico superiore, in posizione di Sims. Indicazioni: anestesia ed immediata analgesia postoperatoria per la chirurgia del ginocchio, della gamba e del piede. Dimensioni dell’ago: ago isolato di 100-150-mm e di 21-gauge. Volume di anestetico locale: 10-20 ml. Reperi anatomici: grande trocantere, spina iliaca posterosuperiore, iato sacrale. Tecnica: vengo disegnate una linea tra il grande trocantere e la spina iliaca posterosuperiore ed una tra il grande trocantere e lo iato sacrale. Viene, successivamente, tracciata una linea perpendicolare al punto di mezzo della linea grande trocantere-spina iliaca posterosuperiore. L’intersezione tra questa linea e quella passante per il grande trocantere e lo iato sacrale rappresenta il punto d’inserzione dell’ago, il quale, connesso ad un neurostimolatore (1.5 mA, 2 Hz, 0.1 ms), viene inserito perpendicolarmente alla cute. 49 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Sacrale s Nervo Sciatico L’ago viene fatto avanzare sino alla stimolazione del nervo sciatico, con le relative risposte motorie a livello del piede ( dorsiflessione del piede ed estensione delle dita o eversione del piede in caso di stimolazione della componente relativa al peroniero comune, flessione plantare del piede e delle dita o inversione del piede in caso di stimolazione relativa alla componente tibiale). La posizione dell’ago viene aggiustata per mantenere una corretta risposta muscolare ad una corrente inferiore a 0.5 mA. Dopo aspirazione negativa, la soluzione di anestetico locale viene iniettata lentamente con aspirazioni ogni 5 ml. Appunti: La stimolazione dello sciatico è quasi sempre preceduta dalla contrazione del grande gluteo; Il contatto osseo è indicativo di un posizionamento dell’ago troppo laterale; Approccio di Franco: paziente prono, ago inserito perpendicolarmente alla cute a 10cm dal solco intergluteo. 50 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Sacrale s Nervo Sciatico ECO A livello prossimale, con il paziente mantenuto in posizione di Sim, si può reperire il nervo sciatico con scansioni perpendicolari alla cute condotte secondo piani analoghi a quanto avviene per gli approcci tradizionali. Iniziando l’esplorazione con una scansione trasversale a livello gluteo, il nervo sciatico appare iperecogeno tendenzialmente nastriforme ed appiattito, discendendo a livello sub-gluteo tende ad assumere una forma più ovalare e triangolare con dimensioni medie di circa 1.5 cm in larghezza 51 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Sacrale s Nervo Sciatico approccio infragluteo ECO 52 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Sacrale s Nervo Sciatico approccio subgluteo ECO 53 SIAARTI Academy Lampedusa 2017 Plesso Sacrale s Nervo Sciatico approccio anteriore ECO 54