Dati Geografici ed
OpenData
Giovanni Biallo
Presidente Associazione OpenGeoData Italia
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Perché OpenGeoData
Perché il dato geografico è molto richiesto
non solo per usi professionali
Perché è un dato con caratteristiche e
formati particolari
Perché c’è molta resistenza a renderlo
disponibile in OpenData
Perché non è semplice il linked-data
Perché c’è ancora molto da fare
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Che cos’è un dato geografico?
I dati geografici rappresentano oggetti localizzati
sul territorio (visibili o invisibili) attraverso la loro
rappresentazione geometrica o fotografica
georiferita (localizzata sul territorio) e le
informazioni ad essi collegate.
Es: strade, limiti comunali, località abitate, fiumi,
laghi, edifici, zone del piano regolatore,
particelle catastali, tralicci, bacini idrografici, ecc.
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Che cos’è un dato geografico?
Ad esempio un edificio può essere rappresentato
geograficamente con un punto o una figura
geometrica (il suo perimetro o le sue componenti)
a cui sono collegate informazioni quali: l’indirizzo,
i piani, l’anno di costruzione, ecc.
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Che cos’è un dato geografico?
Quando interrogo un elemento ottengo le
informazioni descrittive ad esso collegate (dati,
testi, immagini, ecc.)
Nome: Convento dei Benedettini
Indirizzo: Via di San Benedetto, 15
Località: Vellatrelle
Epoca di costruzione: secolo XIII
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Che cos’è un dato geografico?
Il dato geografico è georiferito cioè ad esso sono
associate coordinate in un sistema di riferimento
locale o globale specifico.
Per esempio: le coordinate di un punto calcolate
da un navigatore satellitare sono in un sistema
denominato WGS84 che ne consente la
collocazione su una mappa geografica georiferita
nello stesso sistema.
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Che cos’è un dato geografico?
Sono dati georiferibili anche i dati alfanumerici che
contengono degli indirizzi, perché attraverso gli
stradari, possono essere calcolate le coordinate
del punto in cui sono localizzati.
Es. Dal database open sugli edifici
scolastici del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca:
AG1A00300T, IMPRESA SOCIALE
CLUB DEI PICCOLI, SCUOLA
DELL'INFANZIA, VIA TIRRENO 3,
AGRIGENTO, 92100, ecc.
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Il dato geografico è il più richiesto
¾ Sono più di 20 anni che gli enti producono
dati geografici in formato digitale.
¾ Sono più di 10 anni che gli enti hanno dei
GeoPortali web per la loro consultazione.
¾ Sono più di 5 anni che alcuni enti ne
consentono l’uso in interoperabilità.
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Il dato geografico è il più richiesto
Da www.dati.piemonte.it
(il sito OpenData della Regione)
66 dataset su 367 totali sono in formato geografico
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Ma è anche il dato più complesso
da usare
I dati geografici sono in formati specifici
leggibili solo con appositi software GIS
E’ necessario conoscere le problematiche
legate ai sistemi di coordinate
I dati vettoriali hanno una struttura
topologica complessa che consente di
eseguire analisi geografiche
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Ma chi li riusa e a cosa possono
essere utili ?
Professionisti (progetti, analisi, verifiche,
piani di intervento)
Aziende e sviluppatori interessate ad
implementare servizi commerciali ed
applicazioni (web, app, totem)
Università per studi e ricerche
Associazioni che operano sul territorio
(protezione civile, ambiente, cultura, ecc.)
Altri enti pubblici e privati
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Quali sono gli enti che gestiscono
dati geografici ?
PAC: Ministeri (Ambiente, Cultura, Trasporto,
Agricoltura, Turismo, Difesa, ecc.); Agenzie
ed Istituti (ISPRA, AGEA, ISTAT, Agenzia del
Territorio, CNR, ecc.)
PAL: Regioni (principalmente) e loro Agenzie
(informatica, ambiente, ecc.); Province;
Comuni; aggregazioni di Comuni.
ALTRI: aziende municipalizzate e multiutility
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Quali le difficoltà a rendere open i
dati geografici per la PAC ?
Gli istituti cartografici nazionali italiani sono
militari con tutti i vincoli che questo comporta.
Senza considerare che l’IGMI ha il totale
controllo dei parametri per la conversione tra
sistemi di coordinate differenti.
Una buona politica dovrebbe imporre di rendere
open questi parametri.
DECRETO 10 novembre 2011 pubblicato in GU n. 48 del 27-2-2012 - Suppl. Ordinario n.37 “La conversione dei
dati territoriali, precedentemente prodotti, ed espressi nei Sistemi di riferimento geodetico ROMA40, ED50 e
ETRF89 e' effettuata utilizzando i dati e le procedure messi gratuitamente a disposizione delle amministrazioni
dall'Istituto Geografico Militare e, previa convenzione ai sensi del CAD, anche utilizzabili presso il Geoportale
nazionale.
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Quali le difficoltà a rendere open i
dati geografici per la PAC ?
A parte l’Istat, tutti gli altri enti centrali che
trattano dati geografici non parlano di OpenData
e se ne guardano bene dal farlo.
Se interrogati le scuse sono: non abbiamo dati
completi o aggiornati; non sappiamo come
verranno usati; siamo contrari all’uso
commerciale dei nostri dati;
possono essere manomessi per scopi non leciti.
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Quali le difficoltà a rendere open i
dati geografici per le Regioni?
¾ Oltre agli uffici preposti per i dati geografici di
base e per il Sistema Informativo Territoriale,
ci sono vari altri uffici che producono geodati
(ambiente, urbanistica, trasporti,ecc.).
¾ Alcune regioni hanno dei regolamenti “antichi”
per la cessione della cartografia regionale
¾ Gli uffici che si occupano di OpenData delle
Regioni sono disgiunti dagli uffici che
gestiscono i geodati
¾ Il potere del dato!
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Quali licenze d’uso sono
disponibili per l’OpenGeoData ?
Italian Open Data License (IODL) 2.0 sul sito del Formez
– in lingua italiana – dedicata ai dati e alle banche dati –
obbligo di citare la fonte
Creative Commons 0 – pubblico dominio, solo in inglese
Creative Commons 3.0 BY – disponibile in “n” lingue
compreso l’italiano, in linguaggio comune e in forma legale
– dedicata alle opere - obbligo di citare la fonte
Open Database License 1.0 – in lingua inglese –
dedicata alle banche dati – di recente adottata da
OpenStreetMap
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La certificazione del database
Regolamentare l’uso della documentazione attestante il
dato di origine e la licenza associata.
Perché nel tempo le condizioni potrebbero modificarsi:
oCambia l’ente e le politiche di diffusione dei dati
oCambia il sito e si perde l’informazione storica
oCambia la versione del dataset (aggiornamenti,
revisioni, ecc.)
oLo stesso dataset è disponibile su diversi siti con
differenti licenze
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Il metadato ed il suo uso
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Il metadato ed il suo uso
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La certificazione del database
Gli enti che espongono i dati dovrebbero
comprendere nel file compresso di download
un file che contiene il metadato (PDF, TXT,
..).
Dovrebbero chiedere ai riutilizzatori non solo
di citare la fonte di permettere all’utente delle
loro applicazioni di consultare il metadato
fornito dall’ente.
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La situazione attuale
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La spinta Europea all’OpenData
Aggiornare la direttiva del 2003 (recepita dal Governo
Italiano nel 2006) sul riutilizzo delle informazioni:
• tutti i documenti della PA possono essere riutilizzati per
qualsiasi scopo, commerciale o non commerciale;
• gli enti pubblici non possono addebitare costi superiori
a quelli necessari per soddisfare una singola richiesta di
dati (costi marginali); la maggior parte dei dati sarà
Open;
• rendere obbligatoria la diffusione dei dati in formati a di
uso comune, per garantirne un effettivo riutilizzo;
• introdurre una supervisione per garantire il rispetto di
questi principi.
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Le Azioni del Governo Italiano
Il CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) del 2005 parla di
disponibilità di dati pubblici. Aggiornato nel 2010, estende il
concetto di aprire i dati ma non parla di OpenData. A ottobre 2011 il
Formez il pubblica un Vademecum sull’OpenData.
Nell’autunno 2011, il Ministro Brunetta lancia e pubblica il portale
governativo dell’OpenData www.dati.gov.it supportato da:
FormezPA, DigitPA, Ministero per la Pubblica Amministrazione e la
Semplificazione, Dipartimento per la Digitalizzazione della PA e
l’Innovazione Tecnologica.
Il Governo Monti avvia l’Agenda Digitale con e-Government e
OpenData.
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Gli enti centrali dello Stato
Unico esempio per l’OpenGeoData è l’Istat (dati
geografici e indicatori statistici dei censimenti)
Tutti gli altri enti sono completamente off:
gli Istituti Cartografici Militari, i Ministeri e le loro
agenzie, il Geoportale Nazionale, l’Agenzia del
Territorio
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Regioni OpenData
Regione Piemonte
Prima regione Open: www.dati.piemonte.it
Legge regionale n.24 del 23/12/2011 OpenData
Disponibili 66 layer geografici (su 367 dataset)
Licenze CC0 e CC-BY; Servizi Linked-data
Regione Emilia Romagna
Ottobre 2011: www.dati.emilia-romagna.it
Ottobre 2011: nuovo Geoportale regionale
Disponibili 15 layer su 27 dataset (edifici e
ferrovie del DB topo) – licenze CC0 e CC-BY
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Regioni OpenData
Regione Veneto
Gennaio 2012: http://dati.veneto.it
n. 25 layer tematici (su 79 dataset) con licenza
CC-BY, IODL 1 e 2
Delibera 2301 del 29/12/2011 per l’Opendata
Dal Geoportale download con limitazioni d’uso
Regione Friuli Venezia Giulia
Legge Reg. n.9 del 14/7/2011 per l’OpenData
Download dal Geoportale con forti limitazioni d’uso
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Regioni OpenData
Regione Lombardia
DGR 2585 del 30/11/2011 Agenda Digitale (OD)
Gennaio 2012: https://dati.lombardia.it
Nessun layer geografico disponibile
Download dal Geoportale con limitazioni d’uso
Regione Sardegna
Download di tutti i dati del SIT dal Geoportale
(aprile 2011) con licenza (luglio 2010)
abbastanza Open ma non standard
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Regioni e Prov. Aut. OpenData
Regione Campania
Delibera 128 del 20/3/2012 OpenData
Operatività entro 90 giorni
Dal Geoportale scaricabili diversi layer senza
licenza
Provincia Autonoma di Trento
Proposta di legge OpenData da settembre 2011
Download di 161 layer ambientali – licenza CC0
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Le altre Regioni
Regione Puglia
Proposta di legge su OpenSource e OpenData
Dal Geoportale possibilità di scaricare tutti i dati
del SIT con limitazioni d’uso
Regione Sicilia
Disegno di legge sull’OpenData
Scaricabili alcuni dati dal Geoportale con nuovo
regolamento che non fa cenno di licenze Open.
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Le altre Regioni
Regione Basilicata
Proposta di legge sull’OpenData
Nessun servizio di download e di interoperabilità
Regione Lazio
Proposta di legge sull’OpenData (da maggio 2011)
Nessun servizio di download e di interoperabilità
Regione Umbria
Proposta di legge sull’OpenData
No download, solo servizi di interoperabilità
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Le altre Regioni e Prov. Aut.
Regione Toscana
Proposta di Agenda Digitale
Dal Geoportale solo servizi di interoperabilità
Cons. Lamma download dati tematici CC-BY-ND
Non puoi alterare o trasformare quest'opera, né usarla per crearne un'altra.
Regione Abruzzo
Solo servizi di interoperabilità
Provincia Autonoma di Bolzano
Download e interoperabilità non licenza standard
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Le altre Regioni
Regione Liguria
Solo pochi dati tematici in download
Regione Molise
Servizi di Download/Interoperabilità senza licenza
Regione Calabria, Regione Marche, Regione
Valle d’Aosta
Nessun servizio di download e interoperabilità
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Altri enti locali OpenData
Provincia di Lodi
Provincia di Roma
Comune di Firenze
Comune di Pavia
Comune di Bologna
Altri comuni nell’ambito dei progetti Regionali
sono: Settimo Torinese, Quassolo, ecc.)
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Problematiche riscontrate
Manca una legge nazionale impositiva
sull’OpenData
Gli uffici cartografici centrali e locali tendono a
ritardare l’adozione dell’OpenData, soprattutto
sui dati di base (DB topografici, DTM, ortofoto)
Licenze d’uso: Creative Commons, Italian
Open Data License, Open Database License
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Problematiche riscontrate
Molti i download di layer geografici dai siti
OpenData – pochi i riscontri d’uso e le
applicazioni sviluppate dai privati
Ancora poco utilizzati gli strumenti di
condivisione dei dati Open
Il futuro a cui pensare: il LinkedGeoData
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A voi le domande …..
Giovanni Biallo
Presidente dell’Associazione
OpenGeoData Italia
Email:
Web:
[email protected]
http://www.opengeodata.it
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