DEVIANZA E CRIMINALITA’ obiettivi di apprendimento 2 Norme e sanzioni Il concetto di devianza Subculture devianti le teorie sulla devianza Teoria biologica Teorie funzionaliste Lombroso Sheldon Durkheim Merton Cohen Teorie interazioniste GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 NORME SOCIALI 3 La vita sociale è governata da norme, cioè regole di comportamento che vigono all’interno di un gruppo sociale o di una società. Solitamente siamo indotti a rispettare queste norme, perché: - siamo stati socializzati al loro rispetto e le abbiamo interiorizzate; - sono rafforzate da delle sanzioni GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 SANZIONI 4 Le sanzioni si distinguono in: - positive: ricompensano chi rispetta la norma; - negative: puniscono chi non rispetta la norma; E in: - formali: se applicate da specifiche autorità a ciò preposte (es. polizia, tribunali); - informali: reazioni più spontanee e meno organizzate. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 DEVIANZA 5 La devianza è la non conformità a una norma o complesso di norme accettate da un numero significativo di individui all’interno di una collettività. Il deviante è chi non rispetta una norma di qualche tipo. La maggior parte di noi, in certe occasioni, trasgredisce norme di comportamento generalmente accettate. Nessuna società può essere facilmente suddivisa tra coloro che si attengono alle norme e coloro che non le rispettano. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 LA DEVIANZA E’ RELATIVA 6 “Non bisogna dire che un atto urta la coscienza perché è criminale ma è criminale perché urta la coscienza comune. Non lo biasimiamo perché è un reato, ma è un reato perché lo biasimiamo.” Durkheim, Divisione del lavoro sociale, 1893. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 SUBCULTURE DEVIANTI 7 Talvolta i comportamenti devianti si integrano in un modello di comportamento adottato da numerose persone. Si parla in questo caso di subcultura deviante , che ricava le proprie norme dalla cultura complessiva in cui rientra ma le capovolge. La condotta del deviante è appropriata secondo gli standard che regolano la subcultura proprio perché è inappropriata secondo le norme della cultura complessiva.GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 http://www.youtube.com/watch?v=4h7KghG17R8 DEVIANZA COLLETTIVA 8 Quando la devianza diventa collettiva può mutare l’atteggiamento della società nei suoi confronti. Ad esempio le rivendicazioni del movimento dei gay e delle lesbiche ha portato le società occidentali a considerare l’omosessualità un comportamento normale, anche se diverse sono le definizioni della normalità omosessuale e differenti i diritti risconosciuti agli omosessuali nelle GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA diverse società. 04/05/2012 9 Devianza e criminalità spesso coincidono, ma non sono sinonimi. Il concetto di devianza è più ampio, poiché la criminalità si riferisce a quei comportamenti che violano la legge. Devianza comportamento non conforme a una norma sociale Criminalità comportamento che viola la legge reato Sociologia della devianza GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA Criminologia 04/05/2012 Teorie sulla devianza Teorie sociologiche 10 Teorie non sociologiche L’approccio biologico L’approccio psicologico Teorie funzionaliste Teorie interazioniste Anomia Durkheim L’associazione differenziale Teorie del conflitto Nuova criminologia Teoria della Tensione Merton La teoria dello etichettamento Nuovo realismo sinistra Spiegazioni subculturali GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 Teorie Del controllo Approccio biologico 11 L’approccio biologico rappresenta uno dei primi tentativi di studio della devianza: alcune caratteristiche innate degli individui sono viste come cause del comportamento deviante e criminale. Cesare Lombroso (1836-1909) riteneva che i tipi criminali potessero essere identificati con certe caratteristiche anatomiche come la forma del cranio e della fronte, la dimensione della mascella, la lunghezza del braccio. 04/05/2012 Un approccio evoluzionista 12 L’'uomo delinquente nato o atavico, è un individuo che reca nella struttura fisica i caratteri degenerativi che lo differenziano dall'uomo normale e socialmente inserito. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 Alcuni esempi di stimmate degenerative Lombrosiane 13 - Cranio: piccola capacità cranica, - Ossa facciali: fronte bassa, sfuggente, faccia sporgente, mandibole fortemente sviluppate, ossa zigomatiche sporgenti, seni frontali anormalmente sviluppati, anomalie delle orbite; - Cervello: deviazioni dal peso normale, in particolare deficienza; forma del cervello: atipica delle circonvoluzioni; - Anomalie dell’orecchio: in particolare grandi orecchie sporgenti; Strabismo, sguardo cattivo; - Anomalie delle labbra, in particolare labbro superiore sottile; - Mancinismo, balbuzie ed altre anomalie funzionali . GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 14 Niceforo La delinquenza in Sardegna 1897 GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 Sheldon 15 Negli anni quaranta lo psicologo di Harvard, William Sheldon identificò tre tipi fisici e li chiamò endomorfo, mesomorfo ed ectomorfo. Sheldon sostenne che sebbene la mesomorfia non produca necessariamente la delinquenza, rappresenta lo sfondo costituzionale più favorevole alla stessa. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 Tipi fisici 16 endomorfo si riferisce ad un tipo rotondo, paffuto, pacioso. Mesomorfo si riferisce ad un individuo vigoroso e muscoloso. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA ectomorfo si riferisce ad un soggetto intellettuale, piuttosto fragile. 04/05/2012 17 Sia le teorie biologiche che quelle psicologiche presuppongo che la devianza sia un indizio di qualcosa che non funziona nell’individuo e che sfugge al suo controllo perché insito nel suo corpo o nella sua mente. Il loro ripresentarsi in forme diverse è dovuto al fascino che le spiegazioni biologiche continuano ad avere. Se fosse possibile identificare con successo le determinanti biologiche o psicologiche della criminalità sarebbe possibile “curare” o prevenire la devianza. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 18 Entrambe le teorie sono state ampiamente criticate. In primo luogo per l’impianto fortemente positivista, cioè basato sulla convinzione che l’applicazione del metodo scientifico allo studio del mondo sociale possa rivelarne le verità fondamentali. Inoltre, dal punto di vista metodologico perché i dati empirici che portano a sostegno delle loro tesi riguardano esclusivamente la popolazione dei delinquenti senza valutare comparativamente la presenza delle stesse caratteristiche nel resto della popolazione. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 Approccio psicologico Personalità psicopatica Lo psicopatico è una persona chiusa e incapace di emozione, che agisce d’impulso e raramente avverte un senso di colpa. Gli individui che presentano tratti piscopatici commettono talvolta reati violenti. Le teorie psicologiche spiegano solo alcuni aspetti della criminalità, poiché esistono molti tipi di reati e tutte le persone che li commettono non hanno le stesse caratteristiche psicologiche. 04/05/2012 GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 19 Approccio sociologico / Teorie funzionaliste 20 Le teorie funzionaliste considerano la devianza e la criminalità come il risultato di tensioni strutturali e della carenza di regolazione morale all’interno della società. Fra i principali esponenti: E. Durkheim e R.K. Merton: anomia e devianza teoria della tensione; - - A. Cohen e altri: spiegazioni delinquenziali. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 La teoria della devianza di Durkheim 21 Concetto di ‘anomia’: caduta di valori e norme tradizionali non sostituite da altri punti di riferimento. La devianza è un fatto sociale “Non bisogna dire che un atto urta la coscienza perché è criminale ma è criminale perché urta la coscienza comune. Non lo biasimiamo perché è un reato, ma è un reato perché lo biasimiamo.” Durkheim, Divisione del lavoro sociale, 1893. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 La devianza è un fatto sociale 22 inevitabile nessuna società raggiunge un consenso totale sui valori e le norme che la governano; - - il mondo moderno lascia più spazio alle libere scelte individuali meno conformismo. necessario forza innovatrice (funzione adattiva); - sollecita una risposta collettiva che rafforza la solidarietà di gruppo ed esplicita le norme sociali (definizione dei confini). - GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 23 La teoria della tensione di R.K. Merton individua nella struttura della società stessa la fonte del comportamento criminale. Riprende il concetto di ‘anomia’ riferendolo alla tensione cui è sottoposto il comportamento individuale quando norme e realtà sociale entrano in conflitto. Nelle società industrializzate, esiste un conflitto fra: mete culturali mezzi istituzionalizzati valori solitamente accettati del successo materiale. autodisciplina e duro lavoro. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012 Merton individua cinque possibili reazioni alla tensione fra mete culturali e mezzi istituzionalizzati: 24 Metodi di adattamento Mete culturali Mezzi istituzionalizzati Conformismo + + Innovazione + – Ritualismo – + Rinuncia – – Ribellione +/– +/– Legenda: + significa “accettazione”; (–) significa “rifiuto”; (+/–) significa “rifiuto di mete o mezzi dominanti e sostituzione con nuove mete e nuovi mezzi”. GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 04/05/2012