Università degli Studi di Sassari Corso di Formazione finalizzato alla preparazione per le procedure di mobilità verticale per la categoria D, Area Tecnica, TecnicoScientifica, Elaborazione Dati settore BIOLOGICO Lezione sull’accertamento diagnostico delle malattie infettive SVILUPPO DELLA LEZIONE Epidemiologia delle malattie infettive Inquadramento dell’accertamento diagnostico delle infezioni nell’ambito della profilassi Descrizione tappe dell’accertamento diagnostico diretto delle malattie infettive Principali tecniche molecolari caratterizzazione di microrganismi per la Mortalità per categoria di malattia nelle principali regioni del mondo Malattie infettive Ogni condizione morbosa che riconosca come causa necessaria della sua insorgenza l’azione di un agente eziologico vivente. Ogni condizione morbosa che riconosca come causa necessaria alla sua insorgenza l’azione di un agente eziologico Trasmissibili Non trasmissibili Esogene Comunitarie MALATTIE INFETTIVE Nosocomiali Endogene Rapide Lente Modello eziopatogenetico generale delle malattie Remissione del rischio Fattori di malattia Organismo sano Condizione rischio di Persistenza indeterminata del rischio Malattia Storia naturale e prevenzione delle malattie infettive TRIANGOLO EPIDEMIOLOGICO Ospite Agente eziologico Ambiente Malattie infettive Riserva di infezione: persona, animale od oggetto in cui un agente infettivo di norma vive e si moltiplica e da cui dipende per la sopravvivenza in maniera tale da poter essere trasmesso Sorgente o fonte di infezione: persona, animale dal quale l’agente passa direttamente all’ospite Infezione: radicamento ed attiva moltiplicazione di un microrganismo nell’ospite Contaminazione: contatto di un microrganismo con un elemento inanimato o con un distretto superficiale di un organismo vivente Patogenicità: proprietà (posseduta o meno) di provocare una patologia caratteristica nell’uomo o in altre specie animali o vegetali Virulenza: esprime non solo il concetto di patogenicità ma anche il livello di gravità che riesce a provocare CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE VIE DI ELIMINAZIONE OSPITI POTENZIALI TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE Malattie infettive CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE VIE DI ELIMINAZIONE OSPITI POTENZIALI SORGENTE TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE • Uomo o Animale Malato - Portatore Sorgente di infezione: persona, animale da cui un agente infettivo passa ad un ospite Serbatoio di infezione: specie animale, vegetale o substrato inanimato CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE VIE DI ELIMINAZIONE Malattie infettive OSPITI POTENZIALI TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE PORTATORI Soggetti che eliminano uno specifico agente patogeno in assenza di segni clinici di malattia Portatori precoci: soggetti che si trovano nel periodo di incubazione di una malattia e che possono diffondere l’agente patogeno anche prima del manifestarsi della malattia stessa Portatori convalescente: malati che continuano ad eliminare l’agente patogeno anche dopo la guarigione clinica Portatori sani: soggetti che si infettano ed eliminano l’agente patogeno senza sviluppare la malttia Portatori cronici: malati che continuano ad eliminare l’agente patogeno anche dopo la guarigione clinica per diversi anni (anche tutta la vita) CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE Malattie infettive VIE DI ELIMINAZIONE OSPITI POTENZIALI TRASMISSIONE VIE DI ELIMINAZIONE VIE DI PENETRAZIONE Cutanea Genito-urinaria Intestinale Buccale Respiratoria Congiuntivale Parenterale CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE VIE DI ELIMINAZIONE Malattie infettive OSPITI POTENZIALI TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE VIE DI ELIMINAZIONE Cutanea malattie localizzate, esantemi essudativi Genito-urinaria malattie veneree, infez. urinarie Intestinale salmonelle, shighelle, vibrio c., tenie, virus polio, HB A Buccale stomatiti, herpes, rabbia, virus parotite Respiratoria malattie localizzate al naso, bronchi faringe, trachea, polmoni; mal. generalizzate con esantemi: morbillo, rosolia, varicella , vaiolo Congiuntivale tracoma Parenterale HBV, HIV, MODALITÀ DI TRASMISSIONE CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE Tr. VERTICALE VIE DI ELIMINAZIONE OSPITI POTENZIALI TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE madre Tr. ORIZZONTALE dopo la nascita • via transplacentare • al parto prodotto del concepimento TORCH Fonte di infezione Umano Infetto Modalità di Trasmissione Trasmissione verticale (materno-fetale) Ospite Ospite CATENA EPIDEMIOLOGICA MODALITÀ DI TRASMISSIONE SORGENTE VIE DI ELIMINAZIONE OSPITI POTENZIALI TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE DIRETTA: contatto INDIRETTA: - veicoli - vettori SEMIDIRETTA o interumana Trasmissione delle malattie CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE VIE DI ELIMINAZIONE • Diretta OSPITI POTENZIALI TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE – Trasmissione sessuale (Sifilide, HBV, HCV, AIDS) • Semidiretta • per contagio interumano – aerogena (Morbillo, Meningite, Scarlattina) – (Mononucleosi) Trasmissione delle malattie CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE VIE DI ELIMINAZIONE • Indiretta OSPITI POTENZIALI • Veicoli TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE – Febbre Tifoide, Poliomielite, Colera – Botulismo – Legionellosi • Vettori – vettore meccanico (mosca) – vettore obbligato (zanzara anopheles) – vettore di arricchimento (zecche, pulci, pidocchi) CATENA EPIDEMIOLOGICA SORGENTE VIE DI ELIMINAZIONE Malattie infettive OSPITI POTENZIALI TRASMISSIONE VIE DI PENETRAZIONE VIE DI PENETRAZIONE Congenita transplacentare Orale digerente Respiratoria Congiuntivale Genito-urinaria Cute integra Ferite Iniezioni Punture di insetti Malattie infettive • SPORADICA: SPORADICA malattia normalmente non rilevabile in una definita area geografica • ENDEMIA: ENDEMIA livelli di frequenza di una determinata patologia che sia costantemente rilevabile in una definita area geografica • EPIDEMIA: EPIDEMIA incidenza di una determinata patologia che sia significativamente superiore a quella registrata nello stesso periodo di tempo degli anni precedenti in una stessa popolazione o area geografica definita e che riconosca un movente comune • PANDEMIA: PANDEMIA epidemia che interessa nello stesso periodo di tempo o in rapida successione temporale vaste aree di popolazione a livello mondiale PROFILASSI • ogni attività finalizzata ad impedire l’insorgenza di patologie o comunque la diminuzione dei livelli di qualità di vita dei singoli o delle popolazioni; • rivolta a contrastare l’azione dei diversi fattori di rischio presenti nei tre ambiti connessi con la storia naturale della malattia Ambiente Agente Ospite PROFILASSI OBIETTIVI: ✔scoprire e rendere inattive le sorgenti ed i serbatoi di infezione; ✔interrompere le catene di trasmissione; ✔modificare le condizioni ambientali favorevoli alla persistenza ed alla diffusione delle infezioni; ✔modificare la recettività delle popolazioni. PROFILASSI A) INDIRETTA O MEDIATA B) DIRETTA O IMMEDIATA PROFILASSI B) DIRETTA O IMMEDIATA 1. Generica ✓ denuncia ✓ isolamento e contumacia ✓ inchiesta epidemiologica ✓ accertamento diagnostico ✓ disinfezione ✓ disinfestazione 2. Specifica ✓ immunoprofilassi ✓ chemioprofilassi PROFILASSI ✓ ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO: A)DIRETTO Accerta la presenza dell’agente eziologico nell’organismo ospite B) INDIRETTO Evidenzia i segni della reazione immunitaria specifica dell'organismo POSTULATI DI KOCH 1) Si deve isolare il microrganismo dai malati 2) Si deve poter coltivare 3) Inoculato in un animale deve causare la stessa malattia 4) Si deve isolare il microrganismo dall’animale ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO • MALATO: precisare l’eziologia di una malattia in atto; consentire una precisa diagnosi; orientare la terapia; decidere eventuali misure profilattiche; stabilire la prognosi. • CONVALESCENTE: accertare che un individuo guarito si sia liberato completamente dai microrganismi che lo infettavano così da non rappresentare una possibile fonte di contagio. • SANO: individuare la presenza di eventuali portatori sani fra gli individui che hanno avuto contatti con un ammalato o fra soggetti da immettere in particolari collettività o negli individui addetti a particolari lavorazioni. ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO tappe 1) PRELIEVO 2) TRASPORTO 3) ESAME MACROSCOPICO 4) ESAME MICROSCOPICO 5) ESAME COLTURALE 5a) ANTIBIOGRAMMA 6) PROVA BIOLOGICA 1) PRELIEVO 2) TRASPORTO 3) ESAME MACROSCOPICO 4) ESAME MICROSCOPICO 5) ESAME COLTURALE 5a) ANTIBIOGRAMMA 6) PROVA BIOLOGICA 1) PRELIEVO 2) TRASPORTO 3) ESAME MACROSCOPICO 4) ESAME MICROSCOPICO 5) ESAME COLTURALE 5a) ANTIBIOGRAMMA 6) PROVA BIOLOGICA 1) PRELIEVO 2) TRASPORTO 3) ESAME MACROSCOPICO 4) ESAME MICROSCOPICO 5) ESAME COLTURALE 5a) ANTIBIOGRAMMA 6) PROVA BIOLOGICA ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO ESAME MICROSCOPICO • A fresco - stratto sottile - goccia pendente • Dopo colorazione - coloraz. dirette - coloraz. indirette - coloraz. semplici - coloraz. differenziate - coloraz. doppie ESAME MICROSCOPICO • A fresco - stratto sottile - goccia pendente • Dopo colorazione - coloraz. dirette - coloraz. indirette - coloraz. semplici - coloraz. differenziate - coloraz. doppie Trichomonas vaginalis Dopo colorazione - coloraz. dirette - coloraz. indirette - coloraz. semplici - coloraz. differenziate - coloraz. doppie Fucsina basica Stafilococchi Streptococchi Diplococchi G - Escherichia coli Micobatteri ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO Differenziato in relazione a: - microrganismi sospettati - materiale clinico - sede dell’infezione TERRENI DI COLTURA Stato fisico - liquidi - solidi - solidificabili - solidificati Finalità - di arricchimento - di isolamento - di identificazione - selettivi - elettivi ESAME COLTURALE TERRENI DI COLTURA Finalità - di arricchimento - di isolamento - di identificazione - selettivi - elettivi Agar sangue Agar TAPPE TRADIZIONALI arricchimento selettivo isolamento identificazione biochimica P.C.R. 10 9 11 10 12 11 ? ?? sierotipizzazione REAZIONE DELLA POLYMERASE CHAIN REACTION. SEQUENZA DELLE TAPPE ENZIMATICHE a a b 0. DNA nativo b 1. Denaturazione a 2. Appaiamento innesco a 3. Estensione innesco a’ a a’ a a’ a a’’ a’ b’ b b’ b b’ b b’ b’ a’ a’ a b a’ a’’ b b’’ b b’ b’ b’’ Fase 0: i due filamenti del DNA nativo risultano appaiati l’uno all’altro nella normale condizione di doppio filamento. Fase 1: il DNA denatura dissociandosi nei singoli filamenti a e b. Fase 2: la temperatura si abbassa e i primer si accoppiano con i rispettivi filamenti. Fase 3: estensione dell’innesco nella direzione 5’-3’ per entrambi i filamenti Bande sequenza target Controllo negativo Controllo positivo Campione negativo Campioni positivi Applicazioni pratiche: diagnosi di meningite da Listeria monocytogenes TOTALE n° 145 pz. nell’arco di tempo 2000-2007 Terapia meningite Ampicillina Cloramfenicolo Aciclovir rachicentesi Colonna vertebrale Amplificazione DNA Estrazione DNA • 15’ 98 °C • kit Qiagen LIQUOR test di agglutinazione al lattice PCR Sensibilità della PCR convenzionale M 1x106 1x105 1x104 1x103 1x102 10 Primers specifici gene hlyA (listeriolisina O) (5’- CGGAGGTTCCGCAAAAGATG-3’ 5’-CCTCCAGAGTGATCGATGTT-3’) Curva di taratura in funzione della densità ottica delle bande elettroforetiche Sensibilità della PCR Real-Time Diluizioni seriali di DNA di Listeria monocytogenes, equivalenti a 3 x 105 ( ), 3 x 104 ( ), 3 x 103 ( ), 3 x 102 ( ), 60 ( ), 30 ( ), 15 ( ), CFU . monitoraggio terapia antibiotica PCR convenzionale PCR Real-Time M K+ K+ 0 gg 15 gg 30 gg 55 gg K- 0 15 30 55 giorni 234 bp TECNICHE DI CARATTERIZZAZIONE MOLECOLARE DI MICRORGANISMI ANALISI R.F.L.P. P.C.R. Mlu I Alu I Hinf I Dde I Sau 3A DIGESTIONE CON ENDONUCLEASI DI RESTRIZIONE (PCR - RFLP) M 1 2 3 4 5 M 1 2 3 4 E.R.: HinfI E.R.: MluI 1 2 3 4 E.R.: AluI M: Peso molecolare st. (pBR322 Hae III digest) PCR R.A.P.D. 5’-AACGCGCAAC-3’ 5’-AAGAGCCCGT-3’ Cellule batteriche Cellule + agarosio P.F.G.E. Agarosio + DNA genomico RESTRIZIONE Not I LISI Nru I P.F.G.E. EPISODIO TOSSINFETTIVO ALIMENTARE Caratterizzazione molecolare di Salmonella enteritidis mediante P.F.G.E. N. stipite M 1 4 5 6 13 18 21 22 26 34 15 17 19 35 Restrizione con XbaI pattern 1 pattern 2 pattern 3 37 M FREQUENZA DI ISOLAMENTO DEI SIEROTIPI DI SALMONELLA ISOLATI IN SARDEGNA NEGLI ULTIMI 7 ANNI (2000-2007) altre typhimurium 28,5% 33,2% london 0,7% infantis 1% hindmarsh 1,2% muenchen 1,3% derby 1,6% enteritidis bredeney 1,6% infantis 1% 4,5,12:i:2,5% 26,6% CLUSTER ANALYSIS DEI PATTERN DI SALMONELLE 4,5,12:i:- OTTENUTI CON PFGE Pattern 1 Pattern 2 CLUSTER ANALYSIS DEI PATTERN PFGE DI SALMONELLE 4,5,12:i:- E TYPHIMURIUM Pattern 1 Pattern 2 4013 401a 3992 4010 4091 4100 4101 393a 3965 4112 406a Ty373a Ty3861 3986 4001 Ty322a Ty3834 Ty329a Ty3798 Ty315a ty340a Ty392a Ty3696 Ty3802 3958 403a 391a CLUSTER ANALYSIS DEI PATTERN PFGE DI SALMONELLE 4,5,12:i:- ED ALTRI SEROVAR 4013 401a 3992 4010 4091 4100 4101 393a 3965 4112 406a Ty373a Ty3861 3986 4001 Ty322a Ty3834 Ty329a Ty3798 Ty315a Ty340a Ty392a Ty3695 Ty3802 3958 403a 391a S. branderup S. enteritidis PT6a S. hadar PT11 S. infantis S. enteritidis PT4 S. london PCR based RAPD fingerprinting degli stipiti di P. aeruginosa isolati dall’acqua, dai pazienti e dal personale. a c q u a M: marker 100 bp ladder 11: stanza di lavaggio 12: stanza di degenza 1 13: stanza di degenza 2 1: stanza di medicazione 2: cucina 8: antibagno 10: bagno 4: stanza di degenza 2 5: stanza di degenza 3 p a z i e n t i M 11 12 13 1 2 8 10 4 5 A B bp A 900 800 700 60 0 500 B 400 C 300 D 200 E: personale assistenza 100 Profilo di macrorestrizione (PFGE) dei due stipiti di P. aeruginosa risultati filogeneticamente simili con la RAPD. M 674 Kb M: marker 5: acqua, degenza 3 paziente B 361 Kb 208 Kb 5 B C D E TEST DI SENSIBILITA’ AGLI ANTIBIOTICI METODO DELLA DILUIZIONE IN BRODO M.I.C. Numero provetta: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 50 25 12,5 6,25 3,12 1,6 0,8 0,4 controllo Concentrazione di antibiotico µ g/ml DETERMINAZIONE DELLA M.C.B. 50 25 12,5 6,25 M.I.C. M.C.B.= 25 µg/ml 3,12 1,6 0,8 0,4 controllo TEST DI SENSIBILITA’ AGLI ANTIBIOTICI METODO DELLE MICRODILUIZIONI IN BRODO 1 A B µg/ml C D E 2 3 4 5 6 ANTIBIOTICO TEST DI SENSIBILITA’ AGLI ANTIBIOTICI METODO DI KIRBY-BAUER AMC CTX PIP Diametro aloni (mm) METODO DI KIRBY-BAUER. E - TESTS 256 0,016 Zone di inibizione ellettiche intorno alle strisce impregnate di antibiotico. La M.I.C. viene letta sulla scala riportata nella striscia. ANTIBIOGRAMMA CON METODO SEMIAUTOMATICO (ATB) 0,5 McF Identificazione biochimica 3 McF Suspension Medium / NaCl 0,85 % Medium ATB Medium • 18 / 24 ore • 37 °C • O2 / O2 ATB ATB S R I R S File: C:\Program Files\Biotech\ALFwin\home\helicobacter pylori\327a#07.seq Analyzed by: Andrea Piana - Helicobacter pylori Run: training Method: ReadyMix.cbk Date: 98-04-22 Clone 7: Clone07-105 - 10pmoli C:\Program Files\Biotech\ALFwin\home\helicobacter pylori\327a#07.seq Length: 486 May 21, 2001 11:37 Type: N Check: 9612 .. 1 AGATGGGAGC XGTCTCAACC AGAGATTCAG TGAAATTGTA GTGGAGGTGA 51 AAATTCCTCC TACCCGCGGC AAGACGGAAA GACCCCGTGG ACCTTTACTA 101 CACTAGCACH GCTAATGGGA ATATCATGCG CAGGATAGGT GGGAGGCTBT 151 GAAGTAAGGG CTTBGGCXCT TATGGAGCCA TCCTTGDRRX ACCACCCTTG 201 ATGTTTCTGT TAGCTAACTG GXCTGTGTTA TCCACAGGCA GGACAATBCT 251 TBGTGGGTAG TTTGACTGGX GCGGTCGCCT CCTARAAAGT AACGGAGGCT 301 BXCAAAGGTT GGCTCATTGC GGTTGGAAAT CGCAAGTTGA GTGTAATGGC 351 ACAAGCCAGC CTGACTGTAA GACATXBAAG TCAAGCAGAG ACGXVAgTCG 401 GTCATAGTGA TCCGGTGGTT CTGTGTGGAA GGGCCATCGC TCAAAGGATA 451 AAAGGKKACC CCGGGGATAA CAGGSBTGAT CTCYCC WILD TYPE -----MUTATION A2143G --------MUTATION A2144G --------- CGGAAAGAC CGGGAAGAC CGGAGAGAC Strain 327 Mutation A2143G Strain 105 A---->G wild type 96 97 A G 98 99 100 A C G 101 102 G A 103 104 105106 A A G A 107 108109110 111 C C C C G Bases T 70 C 71 A 72 A 73 G 74 A 75 C 76 G 77 G 78 G 79 A 80 A 81 G 82 83 A C 84 85 C C 86 C 87 Bases G T Strain 168 Strain 112 Mutation A2144G heterozygote A---->G A e/o G 95 A G A C G 100 G A G A G 105 A C C C C 110 G T G Bases G G 71 A 72 G 73 A 74 C 75 G 76 G 77 R 78 A 79 A 80 G 81 A 82 C 83 84 N C 85 C 86 G 87 88 T G Bases G MUTATION 2143 A------>G ENZYME Bbs I 5’...GAAGAC...3’ Recognition site 3’...CTTCTG...5’ MW 1 2 MUTATION 2144 A------>G ENZYME Bsa I 3 Recognition site 4 MW: 100 bp DNA ladder; (pb) MW 700 800 1: strain 99, mutation A2143G; 600 700 2: strain 325, mutation A2143G; 600 3: strain 327, mutation A2143G; 500 4: strain 330, mutation A2143G; (pb) 500 400 5: strain 112, mutation A2144G; 400 6: strain 114, mutation A2144G; 7: strain 198, mutation A2144G; 300 300 5’...GGTCTC...3’ 3’...CCAGAG...5’ 5 6 7 SCELTA DELL’ANTIBIOTICO SENSIBILE INTERMEDIO RESISTENTE ANTIBIOTICO • Dosaggio • Ritmo di somministrazione • Via di somministrazione • Cinetica • Tossicità • Attività battericida • Costo PAZIENTE • Età • Integrità difese spec. ed aspec. • Funzionalità emuntori • Altre patologie INFEZIONE • Tipo • Localizzazione ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO INDIRETTO • Ricerca ed eventuale dimostrazione di una risposta da parte dell’organismo all’ingresso di microrganismi o più in generale di agenti patogeni • In genere si cercano, nel siero del malato, gli Ac specifici contro Ag del microrganismo sospettato • Specifica, rapida, semplice ed indispensabile nel caso in cui vi sia difficoltà ad eseguire l’accertamento diagnostico diretto • Importante stabilire, oltre la presenza, la quantità (titolo anticorpale) per seguire l’evoluzione della malattia (infezione in atto, pregressa, vaccinazione)