salute e benessere Filippo Medina Vuoi una mentina? L’alito cattivo è un problema diffuso e imbarazzante. Tra le cause, scarsa igiene, fumo e disturbi allo stomaco. Ecco i possibili rimedi lito cattivo, pesante e bocca “impastata” sono senz’altro disturbi imbarazzanti sia per chi ne soffre sia per chi li subisce. L’alitosi inibisce psicologicamente chi ne è colpito, limitando in alcuni casi l’intreccio di rapporti e amicizie. Non parliamo poi dell’imbarazzo che può costituire nella vita di coppia, in cui gli incontri sono decisamente più “ravvicinati”. L’alitosi purtroppo è un problema abbastanza diffuso che, nella maggior parte dei casi, può essere risolto correggendo le abituali, spesso sbrigative, tecniche di igiene orale ma che, se persistente, anche dopo aver seguito scrupolosamente le lezioni del dentista costituisce un vero handicap. Le cause dunque potrebbero essere proprio in bocca, ma non sempre è così: esistono altre malattie che si manifestano con questo sintomo. Vediamo di cosa si tratta. A LE CAUSE Vanno ricercate a livello della bocca, ma anche di problemi al naso, alla faringe o addirittura in zone distanti, come lo stomaco, il fegato, i reni e i polmoni. Problemi della bocca Nella maggior parte dei casi le persone che soffrono di alitosi hanno problemi più o meno evidenti che coinvolgono direttamente la cavità orale. I maggiori e più insidiosi responsabili dell’alito cattivo sono piccoli nemici di cui spesso non ci si acFilippo Medina è medico internista. Esercita come specialista di medicina interna presso il Centro diagnostico italiano di Milano. Svolge attività di giornalismo medico come responsabile di riviste specialistiche ed è collaboratore di numerosi quotidiani e riviste. 56 䡵 DIRIGENTE 10|2010 corge finché non vengono smascherati dal dentista: tra questi, carie nascoste, tartaro duro tra i denti, placca. 䡵 La carie. È una cavità aperta in un dente che attira germi d’ogni genere e in cui si raccolgono facilmente residui di cibo. Lavare i denti in modo sbrigativo non è sufficiente a eliminare i residui alimentari più nascosti. I pezzetti che rimangono incastrati finiscono per fermentare e decomporsi dando uno sgradevole odore. 䡵 Le gengiviti. A volte, una pulizia incostante e mal eseguita può dare origine a una gengivite. La placca batterica e le incrostazioni di tartaro alla base dei denti fanno della bocca un ambiente favorevole alle infezioni: le gengive diventano rosse, si gonfiano, i germi provocano fermentazione e l’alito emana cattivo odore. Nelle donne può essere causata da una particolare gengivite dovuta allo squilibrio ormonale che si ha in gravidanza o assumendo contraccettivi orali. In questo caso, le gengive sanguinano e il sangue, ristagnando tra i denti e fermentando, produce un odore molto forte. 䡵 Gli esiti di cure dentali. Un’occlusione o un’estrazione male effettuata possono dar luogo alle cosiddette “tasche parodontali” (tasche tra dente e gengiva) in cui si raccolgono facilmente germi e residui alimentari la cui fermentazione porta all’alitosi. Problemi di naso e faringe 䡵 L’infiammazione dei seni paranasali. L’infiammazione di queste piccole cavità situate nelle ossa della faccia determina spesso la comparsa di alito cattivo. Il muco, continuamente prodotto, passa con facilità dai seni alle fosse nasali: la vicinanza e il collegamento tra queste e la cavità orale fa sì che l’odore caratteristico del muco esca dalla bocca con la respirazione. 䡵 Le infezioni di faringe e tonsille. L’alitosi può dipendere anche da infezioni della faringe, ma soprattutto delle tonsille. La superficie di queste ultime non è liscia ma caratterizzata da piccole cavità, dette cripte: terreno ideale per la coltura di microrganismi e il luogo adatto per l’accumulo di residui alimentari. Nel primo caso, la presenza di batteri può dar luogo a infezioni con formazione di pus. 䡵 La scarsa igiene. Una brutta abitudine che può essere la causa dell’alito cattivo è quella di non pulire il naso quando è necessario. Alcuni fanno a meno del fazzoletto “tirando su” col naso, lasciando che questo coli dalle fosse nasali nella faringe. Deglutendo, il muco può, in alcuni casi, raggiungere la laringe, la trachea e i bronchi. Altre cause Alcune volte il problema dell’alitosi è la conseguenza di disturbi in zone più distanti dalla cavità orale, che coinvolgono, per esempio, stomaco, reni e polmoni. 䡵 La digestione. Spesso il problema deriva da un cattivo funzionamento dell’apparato digerente dovuto sia a malattie vere e proprie sia all’intolleranza che alcuni individui manifestano nei confronti di cibi particolari. Il risultato è però lo stesso: più a lungo il cibo rimane nello stomaco e più acidi intervengono per la sua degradazione, maggiori sono i gas che si producono e che danno eruttazioni e alito cattivo. Ci sono poi alimenti come aglio, cipolla, peperone o cetriolo che sono particolarmente responsabili e definiti infatti “pesanti”: per molte persone mangiare piatti che li contengono significa avere un alito che ne ricorda l’odore per parecchie ore. 䡵 Il digiuno prolungato. Ma se mangiare troppo può predisporre all’alitosi, anche un digiuno prolungato provoca un pessimo alito. In bocca avviene continuamente un ricambio di cellule: le vecchie muoiono e vengono sostituite da altre. In questo processo la masticazione ha un’importanza fondamentale: i cibi masticati, infatti, hanno il compito di trascinare via le cellule morte che altrimenti rimarrebbero in bocca, formando una patina, alla lunga maleodorante. 䡵 Il reflusso. Alcune persone soffrono di un difetto del cardias, la valvola a senso unico che mette in comunicazione l’esofago con lo stomaco e attraverso la quale passa il cibo. Il malato che sente il cibo risalire verso la bocca potrebbe soffrire di “ruminazione”, problema in cui spesso entra in gioco anche lo stress. Altre volte il reflusso potrebbe essere dovuto a un’ernia iatale, cioè la dilatazione permanente della parte terminale dell’esofago con incontinenza del cardias. In entrambi i casi, i malati avranno un alito poco piacevole, che richiama il pessimo odore degli acidi e dei succhi gastrici. 䡵 Il fumo. In persone che fumano l’alitosi è un problema molto frequente. Sigarette, tabacco da pipa e sigari “impregnano” a fondo con il loro odore persistente e caratteristico le pareti mucose della bocca. L’alitosi dei fumatori può essere accentuata dal vizio di concedersi la sigaretta (o, peggio ancora, il sigaro) a stomaco vuoto. Questa abitudine fa au- mentare la secrezione acida nello stomaco che produce cattivo odore in bocca. 䡵 I problemi al fegato. L’alito cattivo può anche essere il segnale che il fegato non funziona bene a causa di un’insufficienza epatica. In questi casi, il fegato non riesce a lavorare in maniera ottimale e tutto si altera: la flora intestinale si modifica e non riesce più ad assorbire bene le sostanze nutritive, i metaboliti non vengono eliminati. L’alito ha il caratteristico odore di pesce. 䡵 L’insufficienza renale. L’alito che sa di ammoniaca indica invece una situazione di iperazotemia, legata per esempio a un’insufficienza renale. La difficoltà nel filtrare il sangue, dovuta al mal funzionamento dei reni, provoca l’accumulo di urea, responsabile del caratteristico odore. 䡵 I difetti del metabolismo. Nei bambini con la febbre oppure nelle persone che soffrono di diabete, l’alito pesante talvolta è dovuto a problemi metabolici (soprattutto alterato o insufficiente assorbimento di zuccheri) che portano a un’elevata produzione di corpi chetonici (composti presenti nel sangue di solito in piccole quantità) e, di conseguenza, al disturbo comunemente detto acetone. COSA FARE Occorre mantenere sempre una corretta igiene orale. Se la bocca è stata a lungo trascurata sarà opportuna una seduta dal dentista per la pulizia dei denti e la cura di eventuali infiammazioni delle gengive. Per rimediare all’alitosi dovuta al muco presente in gola, nelle fosse nasali o nei seni paranasali, bisognerà eliminare la sostanza maleodorante. Per questo, oltre a soffiare correttamente il naso e fare gargarismi con collutori antisettici, sarà necessario debellare l’eventuale infezione da cui ha origine il disturbo. Se il disturbo dipende dal cattivo funzionamento del fegato o dei reni, da problemi metabolici o dello stomaco, più che l’alito- si bisognerà curare queste malattie, seguendo le cure consigliate dagli specialisti. Se l’alitosi è legata al consumo di cibi specifici potrà essere curata solo eliminando gli alimenti non tollerati. Anche l’alcol può essere causa di alitosi in quanto altera gli enzimi della mucosa gastrica. Contro l’alitosi del fumatore l’unico rimedio sarebbe quello di smettere. Ma per limitare il problema può essere utile fumare solo dopo aver mangiato qualcosa e lavare bene i denti. Talvolta il problema dell’alito cattivo è provocato da una bronchite cronica. In questo caso il problema si può risolvere con una buona sterilizzazione antibiotica. È ovviamente importante evitare di fumare per non peggiorare ulteriormente la situazione. DIRIGENTE 10|2010 䡵 57