SODALITAS VICTORIA SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE 2013 STAMPATO IN PROPRIO “PROGETTO VITA” “PROGETTO CASA APERTA” per una migliore qualità della vita Andrea Giordan NATALE CULTURA E TRADIZIONE Vice Coordinatore Il Natale, ricorrenza che si festeggia in ogni con tutti, con il prossimo e con gli “uomini di paese con feste di pace, gioia, prosperità e buona volontà”. fratellanza. Tutti i popoli, cristiani e non, nel E’ una festa che con le sue antiche tradiziomondo, ciascuno secondo la propria cultura ni tutt’ora ci tramanda leggende e storie in e tradizioni, celebrano, fin dai tempi più an- grado di affascinare tutti, grandi e piccoli, tichi questa giornata. genitori e bambini. Giotto -Storie di San Francesco, Gli antichi Egizi festeggiaIl personaggio di Babbo basilica superiore Assisi vano il dio Horus, i GreNatale, così affascinanci il dio Dioniso, i Romani te, o la Befana, la nascita celebravano Saturno, dio del bambino Gesù hanno dell’agricoltura, con feste dato origine a tradizioni e nelle quali amici e parenti racconti popolari Natalizi. usavano scambiarsi auAnche il presepe, oggetto guri e doni. di mirabili realizzazioni, ha I riti pagani vennero, in la sua tradizione; infatti il età Cristiana, sostituiti con primo presepe della storia la festa della nascita di venne realizzato nella BaGesù, figlio di Dio, unico silica di Santa Maria Magportatore di pace e salgiore a Roma. Tale usanza vezza per l’intera umanidivenne presto consuetutà, mantenendo quello dine, anche per tante alspirito gioioso e la speranza che questa luce tre chiese che la adottarono in seguito, credivina porta nei cuori di tutti…, tradizioni an- ando presepi particolari e unici con scene tiche che non hanno mai smesso di essere della natività ornate d’oro, argento e gioielli onorate. preziosi. E’ questo il motivo per cui il Natale, in ogni parte del mondo è un augurio di bontà, seContinua a pag. 3 renità e soprattutto felicità, da condividere Online sul sito: www.grupposodalitas.it 1 I BAGAI DE L'ALTER DI' ...LA PAGINA DELLA SALUTE... Paola e Carla Animatrici ALIMENTAZIONE E MOVIMENTO ALL'ARIA APERTA: IL SERGRETO DELLA LONGEVITA' Progetto con le Classi III della Scuola Primaria di Busnago L’intervento di alcuni ospiti “Maestri di Vita” Continuando la collaborazione con la Scuola Primaria di Busnago a fine Novembre si e’ concluso il Progetto con le classi III sui “Differenti Stili di vita di ieri e di oggi” grazie al quale alcuni ospiti della Casa, in collaborazione con i bambini ed i loro insegnanti, hanno evidenziato come l’alimentazione in primis ma anche il diverso stile di vita di un tempo abbiano contribuito alla loro longevita’ e ad un sano stile di vita. In particolare l’alimentazione semplice e povera caratterizzata prevalentemente dalla presenza di polenta, pane giallo (fatto in casa), latte, ortaggi, frutta di stagione e pochissima carne (solo in occasione della domenica, delle festività o a novembre, nelle cascine lombarde, in occasione della macellazione del maiale) permetteva ai nostri nonni di vivere più a lungo, ricorrendo solo di rado al medico. Anche la frequente attività fisica, dovuta all’assenza di mezzi di trasporto (per cui si camminava molto di più anche per ragI BAGAI DE L'ALTER DI' 2 Dono dei bambini a tutti i nonni della Casa I bambini rivolgono domande agli ospiti ...LA PAGINA DELLA SALUTE... ALIMENTAZIONE E MOVIMENTO ALL'ARIA APERTA: IL SERGRETO DELLA LONGEVITA' Progetto con le Classi III della Scuola Primaria di Busnago Paola e Carla Animatrici L’ascolto attento di ospiti e bambini Al termine dell’incontro tutti insieme per un gustosissimo spuntino!!! giungere la stessa scuola), così come la modalita’ con la quale si trascorreva il proprio tempo libero principalmente con giochi all’aria aperta, contribuivano ad un maggior benessere psico-fisico. Inoltre la conduzione di una vita disciplinata improntata sui valori e sul senso del dovere forgiavano il carattere dei nonni, al tempo bambini, caratterizzato SEGUE DA PAG 1 - Un’opulenza molto lontadalla forza d’animo, dallo spirito di sa- na, direi, dal significato vero della nascita di crificio, dalla capacita’ di adattamento Gesù. e dal’umiltà necessaria per apprendere Ma fu San Francesco d’Assisi, colui che ci ha gli insegnamenti che la vita riservava trasmesso il nostro attuale modello di preseloro. A questo punto ci sorgono alcune pe. Nel 1224 realizzò la prima Natività, così riflessioni: Ma allora la nostra società im- come era descritta nella Bibbia, con paglia, prontata al consumismo sfrenato e ca- animali veri e figure intagliate. ratterizzata da uno stile di vita sedenta- San Francesco rese questo messaggio molto rio, stressante, poco disciplinato e con diretto, al punto che tutti, ricchi e poveri, lo tendenza agli eccessi, da un’alimenta- poterono capire e recepire. zione varia e ricca ma al tempo stesso La sua popolarità si diffuse ben presto in poco sana e da un’assenza generalizza- tutto il mondo, così in Francia le chiamano ta di valori, può veramente essere consi- “Crèche”, in Germania “Krippe”, in Spagna derata la “società del benessere”? ed America Latina “Nacimiento”, in Brasile A ciascuno le proprie conclusioni. “Presebre”. 3 I BAGAI DE L'ALTER DI' CASA FAMIGLIA... ...CASA APERTA LOURDES 2013 TUTTI ALL'OPERA “Non ti curar di loro, ma guarda e passa…” all’inferno è possibile che Virgilio abbia detto una frase del genere, ma in paradiso questo non può essere. Lourdes, paradiso della speranza, è un luogo che ti attiva. Ti senti coinvolto e hai voglia di darti da fare perché solo così è possibile assorbire tutto ciò che quel luogo può trasmettere. Il sen. Mario Mantovani con la signora Andreina E per questo… TUTTI ALL’OPERA… Il gruppo della Fondazione Mantovani, partito la sera del primo giugno 2013, si è messo in moto per poter fare, per dare una mano non perché qualcuno lo avesse chiesto, ma semplicemente perché così accade. Arrivi al santuario o al Salus, dove alloggiavano i nostri anziani, e chiedi, domandi, ti attivi affinché loro stiano bene perché è inevitabile che se fai del bene e una persoI BAGAI DE L'ALTER DI' 4 Sara Gioia Animatrice na ti ringrazia anche solo con un sorriso o magari non ti ringrazia perché non riesce ad esprimersi, tutto questo ti fa stare bene. Si tratta di uno scambio reciproco di beni relazionali…non stiamo facendo nulla di speciale. Stiamo aiutando una persona che in cambio ci darà il permesso di averla nel nostro cuore per sempre. Eppure l’aiuto viene oggi visto come qualcosa di straordinario, inteso, non come qualcosa di speciale, ma, come dice la parola stessa, fuori dall’ordinario…non dovrebbe essere così. La solidarietà, la voglia di prodigarsi per gli altri, la gentilezza, la disponibilità sono valori di tutti i giorni, eppure sembrano lontani dalla specie umana. Perché? Perché è più facile utilizzare un linguaggio brusco, la maleducazione, la fretta? Non lo so e non pretendo di ottenere una risposta, so solo che spesso, non sempre fortunatamente, è così. Ma la fretta a Lourdes non c’è. C’è la voglia di essere presenti a tutte le funzioni e alle attività proposte solo per poter fare il più possibile perché una settimana appare troppo corta, ma non c’è la fretta. Ci si gode tutto con calma e con trasporto, nel frattempo si controlla se i nostri anziani si stanno godendo con tranquillità il momento. In questa atmosfera la gentilezza e la solidarietà sono di routine e non sono gesti speciali; lo diventano magicamente solo quando si ritorna alla vita di tutti i giorni e si riflette su quanto possa essere normale ciò che ci sembra speciale. CASA FAMIGLIA... Monsignor Sergio Salvini ...CASA APERTA UN NATALE PIENO DI LUCE Ciao…Eccomi per augurarVi un Natale bello e pieno di luce. Che cosa amerei per gli ospiti delle nostre case? Tanta speranza nel cuore, quella che Vi faccia un poco… sognare. In cielo c’erano migliaia di stelle di tutti i colori: bianche, argentate, dorate, rosse, blu e verdi. Un giorno andarono da Dio Padre e dissero: Desideriamo andare sulla terra e poter vivere tra la gente. “Così sia”, rispose Dio. “Io vi lascio così piccole come siete, così che discretamente possiate scendere sulla terra”. E così, in quella notte, ci fu una meravigliosa pioggia di stelle. Qualcuna si fermò sul campanile, qualcun’altra volò con le lucciole sopra i campi, qualcun’altra ancora si mescolò tra i giocattoli dei bimbi, così che la terra era meravigliosamente scintillante. Con il passare del tempo però le stelle decisero di lasciare la gente sulla terra e di fare ritorno in cielo. “Perché siete tornate indietro?” chiese loro Dio. Signore, non potevamo stare sulla terra, dove c’è così tanta miseria, ingiustizia e violenza. “Sì”, disse Dio, “il vostro posto è qui in cielo. La terra è il luogo delle illusioni, il cielo è invece il luogo dell’eternità e della vita senza fine”. Quando tutte le stelle furono tornate indietro, Dio le contò e si accorse che ne mancava una. “Manca una di voi. Ha forse preso la strada sbagliata?” Un angelo, che era nelle vicinanze, disse: “No, Signore, una stella ha deciso di rimanere tra la gente. Ha scoperto che il suo posto era là, dove c’è l’imperfezione, il limite, la miseria e il dolore”. “E chi è quindi questa stella?”, volle sapere Dio. “E’ la stella verde, l’unica con questo colore, la stella della speranza”. Così quando ogni sera le stelle guardavano di sotto vedevano la terra meravigliosamente illuminata, perché in ogni cuore si era accesa la speranza. Carissimi amici, prendete ora questa stella, la stella verde, nel Vostro cuore. La stella della speranza non lasciatela andare mai via. Fate sì che non si spenga! State sicuri: lei brillerà sul Vostro Natale e con il cuore illuminato contagerete tutte le persone che verranno a trovarVi per gli auguri. Io personalmente, dall’altare della mia chiesa - non ci sarà Messa natalizia che non pregherò per ciascuno di Voi - sarete porzione prediletta del mio cuore. Tutto è nel nostro cuore, che può essere un cuore di bambino o un vecchio cuore di chi pensa di conoscere e sapere tutto con la propria esperienza. E’ stato detto: Inchinarsi dinanzi alla grandezza altrui non è, a rigore di termini, umiltà. E’ soltanto lealtà, onestà, verità, “educazione dello spirito”. Che uno più piccolo renda omaggio ad uno più grande, non è un fatto che testimoni di una eccezionale nobiltà d’animo. Ma che il più grande si pieghi “rispettosamente” dinanzi al più piccolo, è un fatto che significa l’amore nella pienezza della sua libertà.” E’ questo il mio desiderio di bene perché questo Natale, sia “totalmente altro”. 5 I BAGAI DE L'ALTER DI' VIVERE IN CASA FAMIGLIA... C'ERA UNA VOLTA IL NATALE... In Casa Famiglia Il Santo Natale rappresenta, per eccellenza, la festa della Famiglia, un momento da condividere con i propri cari e le persone a cui si vuole bene, all’insegna della Spiritualità e della Carità Cristiana. Anche qui in Casa Famiglia abbiamo cercato di creare un’atmosfera accogliente, familiare: gli addobbi sono stati pensati per trasformare la struttura in un luogo “caldo”, colorato e luminoso, proprio come una qualsiasi casa privata durante il periodo natalizio. Grande spazio hanno avuto anche le iniziative religiose, per offrire agli ospiti la possibilità di vivere dei momenti all’insegna della spiritualità, come la S.Messa di Natale, nella quale gli ospiti hanno partecipato in prima persona (animando il coro, le letture e il momento dell’offertorio) che ha rappresentato un prezioso momento di condivisione Comunitaria. Non sono mancate inoltre le attività di carattere ludico e aggregativo, come la Tombolata di Capodanno e quella della Befana, con la strepitosa lotteria, nella quale “nonni”, parenti e volontari si sono contesi i premi gastronomici. Le giornate di Natale e Santo Stefano sono state dedicate ai momenti più intimi, nei quali gli ospiti hanno condiviso il pranzo speciale preparato dalle nostre cuoche. Infine, la casa ha cercato come sempre di far vivere il suo principio cardine di “Casa Aperta”, aprendo le porte alle varie Associazioni e Istituzioni del territorio che hanno offerto momenti di animazione molto sentiti: i bambini della Scuola Primaria, la Banda e l’Associazione Bambini Monelli di Busnago, il Coro di Trezzo d’Adda, l’oratorio e la Banda di Vaprio d’Adda che hanno regalato a tutti tanta allegria, simpatia ed affetto. Per concludere vogliamo condividere con voi questi magici momenti regalandovi alcune delle foto più significative . I BAGAI DE L'ALTER DI' 6 Carla e Paola e gli Ospiti di Casa Famiglia Auguriii !!! Nonna Clelia I Cori Natalizi dei bambini della Scuola Primaria di Busnago Il tradizionale “Concerto dell’Immacolata” della Banda di Busnago VIVERE IN CASA FAMIGLIA... Nonna Antonietta Ospite di Casa Famiglia RICETTE REGIO NALI TI PICH E CO NSIGLIATE Dal Laboratorio di cucina di Casa Famiglia: Torta di polenta e fichi Origini Si tratta di un dolce di origini antichissime tipico del Vicentino che un tempo veniva cotto sotto la “senare del camin” (sotto le braci del camino). Ne riportiamo la ricetta anche se prevede l’utilizzo del pane raffermo, solo per cospargere la tortiera, in quanto fa ormai parte di quella parte della tradizione vicentina che si sta perdendo. Anche in questo dolce è presente uno degli ingredienti principe della antica (ma mica tanto!) povertà del vicentino: la farina da poenta (traduzione per i non veneti: farina di mais), alimento che per secoli ha sfamato le popolazioni venete. Essendo un dolce povero e di tradizione campagnola non esiste una vera e propria ricetta ma ogni famiglia lo preparava in base a ciò che aveva a disposizione: ad esempio a volte le mele venivano sostituite tutte o in parte da pere, a volte lo zucchero si sostituiva con la melassa e non è detto che sempre ci fossero i canditi. INGREDIENTI • 750 ml di latte intero fresco • 180 grammi di farina gialla di mais “fioretto” • 100 grammi di farina bianca • 500 grammi di mele renette • 150 grammi di burro • 150 grammi di zucchero • 100 grammi di uvetta passa • 100 grammi di frutta candita (cedrini, arancini) • 1 bustina di lievito in polvere per dolci • 7-8 fichi secchi tagliati a pezzetti • 7-8 noci, 1/2 bicchierino di grappa, sale PREPARAZIONE Portare ad ebollizione il latte in una pentola capiente. Quando bolle si abbassa il fuoco e si “sfarinano” (si lasciano cadere a pioggia) le due farine precedentemente mischiate assieme allo zucchero, evitando di fare grumi. Appena terminata questa operazione si riporta la pentola sul fuoco basso e, continuando a mescolare, si fa cuocere per 15 minuti, finchè non si ottiene una polentina omogenea. Si toglie dal fuoco e si aggiungono sempre mescolando gli altri ingredienti: il burro, i fichi secchi, i canditi, l’uva passa precedentemente ammorbidita in un po’ di acqua tiepida e strizzata, i gherigli di noce spezzettati, la grappa, il lievito l’uvetta e da ultimo le mele sbucciate e tagliate a pezzettoni. Aggiustare di sale e versare il composto ottenuto in una adeguata tortiera, in modo da formare uno strato di 3/3,5 cm, precedentemente imburrata e cosparsa di un po’ di pane grattugiato. Infornare a 180°C per 40-50 minuti facendo attenzione che non bruci. Va servita tiepida ma è buona anche il giorno dopo (sempre che ve ne avanzi!). 7 I BAGAI DE L'ALTER DI' ... DI TUTTO UN PO' ... L'ANGOLO DELLA POESIA TESTIMONIANZE DI VITA VISSUTA Poesia di Natale dedicata ai bambini della Scuola Primaria Bambini a Gesù ENRICO LUCCHINI ospite Pastori: “Allelulja!” Pastori: cantate; al mondo annunciate ch’è nato Gesù! Venite! Accorrete: la Stella seguite! Colui che vedrete, ognun salverà, se buona, ciascuno, avrà volontà! Oh, uomini: pace! Cantate: Alleluja! E’ nato, dei cuori Il dolce Signor! Non più notte buia! Non più freddo al cuore! E’ nato il Signore, il Re dell’Amor! Oh dolce Signore!Oh santo Bambino, per noi più ridente, a noi più vicino: noi bimbi volgiamo a Te la preghiera: che veda la pace, sul mondo, ogni sera; che illumini, il Sole, la pace al mattino; che sia solo pace, per ogni bambino! Per ogni bambino - sia nero, sia bianco Il giorno sia Amore. L’Amore mai stanco! TANTI AUGURI A... SETTEMBRE 14 DESIDERATI GERMANA 14 VERGANI ARMIDA 15 BRAMBILLA CESARE OTTOBRE 05 CAFORIO CARMELA 05 MELIS FRANCESCA 06 LUCCHINI ENRICO 20 DOSSO FIORINA 25 PAGANI FERNENDA 27 LUSIARDI BRUNA NOVEMBRE 02 ARRIGONI EBE 02 BRAMBILLA MARIA 06 STUCCHI ANGELA 07 MERONI BRUSIANA 10 BARLASSINA ANNA MARIA 12 SALA ROSA 15 MOTTA BRIGIDA 19 CANTU' CARMELITA 25 COLOMBO FRANCESCA 25 ZANIN IVANA DICEMBRE 02 VIMERCATI ANGELA 04 BALCONI GIUSEPPE 08 LEVATI MARIA 13 BORASCHI GIOVANNI 16 BIFFI OLGA/QUADRI ALBERTO 25 BRAMBILLA PAOLO 25 RUSSO FRANCESCA 27 MARSANGO DORA 30 COMOTTI ENRICO Alla realizzazione di “I BAGAI DE L’ALTER DI” hanno collaborato: gli ospiti e gli operatori di Casa Famiglia, il Coordinatore Andrea Giordan, Monsignor Sergio Salvini, la Signora Marinella Restelli, le animatrici Paola, Carla e Sara, gli ospiti Enrico Lucchini e nonna Antonietta. Impaginazione : M. Gualdoni. Casa Famiglia - Via Gramsci n. 31 - Busnago (MI) Tel. 039-6885559 Fax. 039-6823350 I BAGAI DE L'ALTER DI' 8