Acidosi Metabolica in paziente affetto da Sindrome dell`Intestino Corto

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Università Sapienza di Roma
Master di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica
Anno Accademico 2010/2011
Acidosi Metabolica in paziente
affetto da Sindrome dell'Intestino Corto
Dott.ssa Pinto Francesca
Acidosi Metabolica in paziente
affetto da Sindrome dell'Intestino Corto
A luglio 2011 giunge in pronto soccorso CM, un
bambino di 11 mesi, inviato dalla Pediatra
Curante in seguito a comparsa di ipotono e
successiva polipnea.
Acidosi Metabolica in paziente
affetto da Sindrome dell'Intestino Corto
     Anamnesi: Secondogenito, nato a termine a 38 settimana, da
taglio cesareo elettivo, dopo gravidanza complicata da
poliidramnios e diabete gestazionale in terapia dietetica. Peso
alla nascita 3050 gr.
Nel 1° mese di vita per volvolo intestinale è stato sottoposto a
due interventi successivi di resezione intestinale, di cui il primo a
14 giorni di vita. Intestino tenue residuo circa 30 cm. Conservati
ileo terminale, valvola ileocecale, duodeno e colon.
A 6 mesi di vita infezione da Rotavirus e successiva sepsi da
Klebsiella
Il mese successivo ricovero per scarso accrescimento, durante il
quale si è verificato un primo episodio di acidosi risoltosi con
interventi dietetici e somministrazione di bicarbonato di Na per
os.
Il bambino inoltre risulta allergico a proteine del latte e uovo.
Presenta soffio sistolico 1/VI secondario a difetto
interventricolare.
Metronidazolo
Vancomicina
Malassorbimento secondario a resezioni chirurgiche o
patologie congenite che interessano porzioni importanti di
piccolo intestino.
 Cause: anomalie congenite come atresia, gastroschisi,
volvolo e agangliosi, enterocolite necrotizzante, cause più
tardive come tromboembolismi vascolari intestinali o
ampie resezioni in caso di malattie infiammatorie
intestinali
  Manifestazioni cliniche: diarrea, malassorbimento,
alterazioni di fluidi ed elettroliti e talvolta malnutrizione.
Incidenza: 1200/100000
 Mortalità è elevata.
  Insufficienza intestinale: dipendenza totale dalla
nutrizione parenterale.
1. Periodo post-operatorio: perdita del feedback intrinseco
dal tratto distale del piccolo intestino allo stomaco ed al
piccolo intestino prossimale, cosicché si osservano
iperacidità gastrica, rapido svuotamento gastrico e transito
intestinale ridotto, con conseguente iperafflusso di fluidi
ed elettroliti nell'intestino rimanente. Quindi durante
questa fase si verifica un'elevata perdita di fluidi ed
elettroliti, con conseguente necessità di ripristino degli
stessi per via endovenosa
 2. Adattamento: consiste nella crescita dell'intestino
rimanente, con iperplasia dell'epitelio ed aumento della
capacità assorbitiva.
 3. autonomia intestinale: completo ristabilimento della
nutrizione enterale.
 Cause determinanti:
 Malassorbimento di carboidrati con elevato
arrivo di nutrienti al colon
 Flora batterica produttrice di acido D-Lattico
 Ingestione di elevate quantità di carboidrati
 Ridotta motilità del colon, aumentato il tempo di
fermentazione
 Alterazione del metabolismo dell’acido D-Lattico
Caratteristiche:
aumento del gap anionico con acido lattico
nella norma
Caratteristiche:
 Sindrome
dell'Intestino Corto o altre forme di
malassorbimento
 acidosi preceduta da apporto di alimenti per
bocca o che aumenta in caso di apporto
discontinuo
 alterazioni neurologiche caratteristiche.
 riduzione
apporto di carboidrati
 Antibioticoterapia
per eradicare la flora
anomala
 correzione
dell’acidosi metabolica
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