« Stella Montis», la casa cresce GU1M SGABELLI FONDO - La casa di riposo «Stella Montis» si amplia, grazie all'acquisizione di un ulteriore edificio addossato a quelli in cui la struttura è stata realizzata negli anni '90. Già nel 2007 la Provincia aveva previsto il finanziamento di 500 mila euro, 100% della somma prevista, per l'acquisto di un immobile, confermato a inizio novembre 2009; contemporaneamente la giunta comunale affidava all'ingegner Bruno Moratelli della Studio Saitre srl di Trento l'incarico per la progettazione dell'ampliamento in parola. Progetto che tre anni fa è stato inviato alla Provincia: investimento previsto 3 milioni 230 mila euro, inserito quest'anno tra le opere finanziabili, per un importo di 2 milioni 500 mila euro, con possibile contributo al 100%. «Si tratta di un completamento della struttura, tramite l'accorpamento di un ulteriore edificio», conferma Enzo Leonardi, direttore della «casa». «Un'ag- giunta, necessaria per ampliare gli spazi comuni, ora abbastanza ristretti. Nella nuova ala saranno ricavati ambulatori, sale per la fisioterapia, locali per l'animazione». L'ampliamento non comporterà aumento di numero di utenti: attualmente sono 60, seguiti da 43 dipendenti della cooperativa Stella Montis (si aggiungono gli addetti a cucine e pulizie, affidati a realtà esterne). Il solo «neo» della Stella Montis è la scarsità di spazi all'aperto. «In effetti un po' di verde ci manca», ammette il direttore. «Ma c'è il controvalore, la nostra struttura sorge in pieno centro paese, quindi consente ai nostri ospiti di vivere all'interno della comunità, e questo è un vantaggio che può controbilanciare l'assenza di un giardino». La cooperativa sta comunque guardando oltre gli edifici attualmente occupati. In particolare lo fa con attenzione verso la struttura originaria (che fino a fine anni '80 ha ospitato anziani), discosta da questa: di proprietà comunale, attualmente ospita la sede del circolo pensionati. Nella riunione del 15 novembre, il cda della cooperativa si è reso disponibile all'acquisto dell'edificio, per la cifra di 425 mila euro (superficie della struttura, su tre livelli, 950 metri quadrati), come da stima stesa da Ferruccio Galeaz dell'Ufficio tecnico comunale, asseverata dal giudice di pace. «Una possibilità», ammette il direttore Leonardi. «L'ultima parola, per l'eventuale acquisizione, spetta all'assemblea dei soci. L'ipotesi comunque è stata avanzata, per destinare l'antica sede a servizi sociali per gli anziani». Senza precisare per il momento a quali servizi; sola assicurazione è che la sede del (numeroso) circolo anziani locale sarebbe confermata. Un accordo preliminare, tra comune e cooperativa, già c'è: ma l'amministrazione è comunque tenuta a procedere «mediante invito aperto» alla vendita. Il prezzo base è ovviamente quello di 425 mila euro; eventuali offerte devono pervenire agli uffici comunali entro lunedì 9 dicembre, la seduta di gara si svolgerà il giorno seguente, alle ore 10, nella sala riunioni del municipio.