1 Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo
Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in
esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del mercato monetario e vedremo in che
modo la quantità di moneta presente nel sistema economico influenza l’andamento dei prezzi.
UD 8.1. Il sistema monetario
Inquadramento generale
In questa unità prenderemo in esame la moneta: a cosa serve, quali forme prende, da quali
istituzioni è controllata. Vedremo anche come il sistema bancario nel suo complesso concorre a
determinare insieme alla Banca centrale la quantità di moneta in circolazione nell’economia.
Obiettivi di apprendimento
‚ imparare cosa è la moneta e quali funzioni svolge
‚ imparare quali sono le istituzioni monetarie in Europa a negli Stati Uniti
‚ esaminare come funziona il moltiplicatore monetario
‚ esaminare gli effetti di politiche monetarie condotte dalla Banca centrale
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Le funzioni della moneta
La moneta è l’insieme di valori che vengono utilizzati regolarmente dagli individui di un’economia
di mercato per acquistare beni e servizi da altri individui.
La moneta svolge tre funzioni nell’economia:
1. mezzo di scambio
2. unità di conto
3. deposito di valore
Un mezzo di scambio è qualsiasi oggetto venga accettato correntemente come pagamento in
cambio di beni o servizi.
L’ unità di conto è il parametro rispetto al quale si determinano i prezzi, si valutano i debiti e che
facilita il confronto fra valori.
Per deposito di valore si intende tutto ciò che gli individui possono utilizzare per trasferire potere
d’acquisto dal presente al futuro. Oltre alla moneta esistono tanti altri mezzi utilizzati come
deposito di valore: (azioni, obbligazioni, immobili, francobolli, ecc.) che differiscono per il loro
grado di liquidità.
Per liquidità si intende la facilità con cui un’attività patrimoniale o finanziaria può essere convertito
nel mezzo di scambio dell’economia. La moneta è il valore più liquido.
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Le forme della moneta
Moneta-merce, quando per moneta si utilizza un bene che ha un valore intrinseco.
esempi: oro, argento, sigarette.
Moneta a corso legale, beni privi di valore intrinseco, ma accettati come moneta in base alle leggi
vigenti.
esempi: monete metalliche, banconote, depositi a vista.
La quantità di moneta in circolazione (o stock di moneta) esercita una forte influenza sul
funzionamento del sistema economico; esistono varie misure a seconda delle tipologie incluse.
M1 (o aggregato monetario ristretto) è la quantità di moneta di un sistema economico, comprende:
• circolante, insieme di monete metalliche e banconote detenute dal pubblico.
• depositi a vista, i saldi dei conti correnti bancari e postali dei quali gli individui possono
disporre emettendo assegni e quindi essere disponibili per i pagamenti.
M2 (o aggregato monetario intermedio): in aggiunta a M1 comprende:
• depositi con scadenza fino a due anni
M3 (o aggregato monetario ampio): in aggiunta a M2 comprende:
• strumenti negoziabili emessi dalla Istituzioni finanziarie monetarie (banche centrali,
istituti di credito, fondi di investimento monetario)
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Lo stock di moneta nell'Eurosistema
(in miliardi di euro)
2003
2004
2005
2006
M1
M2
M3
2678
2909
3423
3592
5232
5569
6074
6474
6142
6534
7068
7565
Fonte: BCE, Bollettino statistico, novembre 2006
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Il sistema bancario europeo
Il Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC) comprende la Banca Centrale Europea (BCE), le
banche centrali nazionali dei 12 paesi dell’Unione europea che hanno introdotto la moneta unica a
partire dal 1999 e, con compiti più limitati, le banche nazionali degli altri Stati membri che non
hanno ancora adottato l’euro.
La Banca Centrale Europea
La BCE, con sede a Francoforte, è la banca centrale responsabile della moneta unica europea,
l’euro. Il suo compito principale consiste nel preservarne il potere d’acquisto, mantenendo così la
stabilità dei prezzi nell’area dell’euro e nel contempo garantire uno sviluppo armonico ed
equilibrato delle attività economiche.
Funzioni principali della BCE:
• definire e attuare la politica monetaria per l’area dell’euro
• svolgere le operazioni sui cambi
• detenere e gestire le riserve ufficiali dei paesi dell’area dell’euro
• promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento
All’interno di questo sistema, le banche centrali nazionali agiscono come agenzie regionali della
BCE ed esercitano il potere di vigilanza sul sistema creditizio del loro paese.
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Il sistema bancario negli Stati Uniti
La Federal Riserve (FED) è la banca centrale degli Stati Uniti costituita nel 1914 con sede a
Washington. La struttura organizzativa prevede il Board of Governors, costituito da sette membri e
il sistema delle Banche regionali
Funzioni principali della FED:
• controllare il sistema bancario e garantirne la affidabilità
• regolare la quantità di moneta disponibile nell’economia attraverso il Federal Open Market
Committee.
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Le Banche e l’offerta di moneta
L’ offerta di moneta complessivamente disponibile nel mercato deriva dall’azione congiunta della
Banca centrale e dalle banche del sistema monetario.
Le decisioni politiche che condizionano l’offerta di moneta sono dette politica monetaria.
Politica monetaria: insieme di provvedimenti del legislatore e della banca centrale volti alla
determinazione e al controllo dell’offerta di moneta.
La quantità di moneta presente nel sistema (pensiamo a M1) comprende sia il circolante
(determinato dalla banca centrale) sia i depositi a vista la cui quantità dipende dalla scelte delle
banche commerciali.
Vediamo quindi attraverso quali meccanismi viene “creata moneta” ossia viene determinata
l’offerta di moneta complessivamente presente nel sistema economico.
L’offerta di moneta dipende dall’ammontare di denaro circolante depositato in banca e
dall’ammontare di denaro che le banche decidono di impiegare.
La quota dei depositi totali che le banche non impiegano ma tengono a riserva è chiamato tasso di
riserva.
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Caso con Riserva totale
Iniziamo a considerare, come caso limite, un sistema a “riserva totale” in cui la banca accetta
depositi ma non concede prestiti.
Ipotizziamo che vi sia circolante pari a 100 euro e che venga depositato in banca (per motivi di
sicurezza).
Consideriamo la posizione finanziaria della banca attraverso la “partita doppia” che illustra le
variazioni dell’attivo e del passivo della banca.
I depositi vengono registrati come attività e passività.
Prima Banca
Attivo
Passivo
Riserve
100 Depositi
100
Totale attività 100 Totale passività 100
In questo esempio con riserva del 100%, l’offerta monetaria complessiva non è cambiata: prima era
100 di circolante, dopo è di 100 di depositi bancari.
Non è stata creata nuova moneta.
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Un esempio di creazione di moneta con riserva frazionaria
Nel sistema bancario con riserva frazionaria il sistema bancario nel suo insieme concorre alla
creazione della moneta a partire dalla base monetaria.
Nel sistema bancario a riserva frazionaria, le banche tengono una parte dei loro
depositi come riserve e impiegano il resto per concedere prestiti che rappresentano
un’attività per la banca.
La base monetaria (B), detta anche moneta ad alto potenziale è la quantità di
banconote e monete in circolazione più i depositi delle banche presso la banca
centrale
Nel nostro semplice esempio numerico ipotizziamo che:
- riserva frazionaria del 10%, tasso di riserva (R) = 10% = 1/10
- circolante (base monetaria, B) = 100
Consideriamo adesso che questo circolante sia versato presso una banca commerciale (la Prima
banca) che lo riceve come deposito di 100 €, ne trattiene il 10% (pari a 10 €) per riserva e ne
impiega 90 € a favore di un cliente.
Prima Banca Nazionale
Attivo
Passivo
Riserve 10,00 Depositi 100,00
Impieghi 90,00
Per semplicità, ipotizziamo che tutto questo denaro preso a prestito venga depositato presso un’altra
banca (la Seconda banca). In questo modo si creano altri depositi e la costituzione di nuove riserve.
Come risultato l’offerta di moneta aumenta.
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Creazione di Moneta
Prima Banca
Seconda Banca
Attività
Attività
Riserve
€10
Passività
Depositi
€100
Impieghi
€90
Total Attività
€100
Riserve
€9
Passività
Depositi
€90
Impieghi
€81
Totale Passività
€100
Totale Attività
€90
Totale Passività
€90
Offerta di moneta = €190
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Se gli 81 euro vengono a loro volta depositati presso la Terza banca nazionale avremo:
Terza Banca Nazionale
Attivo
Passivo
Riserve
8,10 Depositi 81,00
Impieghi 72,90
Questo processo va avanti, creando ad ogni nuovo passaggio nuova moneta in circolazione.
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Quantità di moneta creata
Sommiamo la quantità di moneta generata durante il processo:
Deposito originario (circolante)
Prestiti da Prima Banca
Prestiti da Prima Banca
Prestiti da Prima Banca
Ecc. ………
100 €
90 € (= 0.9 x 100)
81 € (= 0.9 x 90)
71.9 € (= 0.9 x 81)
Il processo continua, con i prestiti generati dal deposito originario che diventano sempre più piccoli.
La quantità di moneta creata complessivamente durante il processo dipende dal moltiplicatore
monetario.
Moltiplicatore monetario: misura della capacità del sistema bancario di creare moneta;
moltiplicatore monetario m è uguale al reciproco del tasso di riserva: m = 1/R
Dal meccanismo sopra descritto possiamo ricavare che la quantità di moneta totale (M) creata nel
sistema è:
M = (1/R) B = m B
Nel nostro esempio numerico (dato R=1/10 e B=100):
M = 10 x 100 = 1000
Partendo da una base monetaria (o circolante) pari a 100, il sistema bancario ha creato una offerta di
moneta pari a 1000.
La quantità di moneta creata dipende dal tasso di riserva. Se il tasso di riserva fosse maggiore (ad
esempio il 20% = 2/10 = 1/5), il moltiplicatore monetario = 5, la moneta creata = 500.
Quindi, quanto più elevato è il tasso di riserva, tanto inferiore è la quota di depositi che la
banca impiega, tanto più basso è il moltiplicatore monetario.
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Strumenti di controllo monetario della banca centrale
La banca centrale dispone di tre strumenti per controllare l’offerta di moneta:
1. Operazioni di mercato aperto
2. Tasso di riserva obbligatorio
3. Tasso ufficiale di sconto
1. Operazioni di mercato aperto
Le operazioni di mercato aperto sono acquisti o vendite di titoli di Stato attuati dall’autorità
monetaria sul mercato che fanno in questo modo variare la base monetaria e quindi l’offerta di
moneta.
•
Se la banca centrale acquista titoli di stato dal pubblico, dà in cambio nuovo circolante e
questo, attraverso il moltiplicatore monetario prima descritto, fa aumentare l’offerta di
moneta.
•
Se la banca centrale vende al pubblico titoli di stato, ritira dal mercato del circolante e
quindi fa diminuire l’offerta di moneta, sempre attraverso il meccanismo del
moltiplicatore.
Le operazioni di mercato aperto sono molto facili da condurre e quindi rappresentano il principale
strumento utilizzato dalla Banca centrale per controllare l’offerta di moneta.
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2. Tasso di riserva obbligatorio
La riserva obbligatoria è quella parte minima di depositi che le banche non possono impiegare e che
deve essere accantonata a titolo di riserva. La riserva obbligatoria influenza il moltiplicatore
bancario e quindi la capacità del sistema di creare moneta.
•
Se la banca centrale decide di aumentare la riserva obbligatoria le banche commerciali
devono diminuire i loro impieghi e quindi l’offerta di moneta diminuisce.
•
Se la banca centrale decide di ridurre la riserva obbligatoria le banche hanno più risorse
da utilizzare come prestiti e quindi l’offerta di moneta aumenta.
E’ uno strumento utilizzato raramente per non interferire troppo sulla operatività del sistema
bancario.
3. Tasso ufficiale di sconto
Il tasso ufficiale di sconto è il tasso di interesse al quale la banca centrale concede prestiti alle
banche commerciali. Quando la banca centrale concede un prestito ad una banca aumenta il volume
delle riserve di questa banca e quindi la sua capacità generare nuovi prestiti.
•
Se il tasso di sconto aumenta, scoraggia le banche commerciali a chiedere prestiti alla
banca centrale, si riduce la quantità di riserve e quindi l’offerta di moneta diminuisce.
•
Se il tasso di sconto diminuisce, c’è maggiore convenienza a prendere prestiti dalla
banca centrale, questo fa aumentare le riserve e quindi, attraverso il moltiplicatore
monetario aumenta l’offerta di moneta.
Questo strumento è largamente utilizzato dalla Banca centrale per controllare la quantità di moneta
presente nel sistema.
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Problemi nel controllo dell’offerta di moneta
Il controllo dell’offerta di moneta da parte della banca centrale non è perfetto.
In un sistema bancario a riserva frazionaria esistono due tipi di problemi che limitano la possibilità
della banca centrale di determinare con esattezza la quantità di moneta.
•
La BC non può controllare la quantità di moneta che gli individui decidono di depositare in
banca.
Se gli individui decidono di detenere più contante (“sotto il materasso”) si ha una
dispersione dal meccanismo del moltiplicatore monetario che fa diminuire l’offerta di
moneta.
•
La BC non può controllare l’ammontare di denaro che le banche decidono di impiegare
(riserve discrezionali).
Oltre alla riserva obbligatoria, le banche possono decidere di detenere una quota aggiuntiva
come riserva e ciò fa diminuire i prestiti e quindi l’offerta di moneta.
Per ovviare a questi problemi la banca centrale provvede ad un costante monitoraggio del
comportamento delle famiglie e delle banche in modo tale da conoscere con precisione le tendenze
e conseguentemente adottare le proprie strategie per tenere l’offerta di moneta al livello desiderato.
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