La teoria del consumo La funzione di domanda individuale e l’identità di Slutsky. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I‐70125 Bari (Italy) (Tel.: +39 (0)99 7720 626; fax: +39 (0)99 7763 295) E‐mail: [email protected] URL: http://www.dm.uniba.it/~msportelli 1 La funzione individuale di domanda. Sia xi ( p, m ) la funzione individuale di domanda del bene i. L’evidenza empirica mostra che, normalmente: ∂xi Δxi = <0 Δpi Δpi Osservazione: Questo risultato è coerente con la teoria della scelta razionale dell’agente, perché il consumo di un bene che diviene più costoso tende a ridursi. 2 La funzione individuale di domanda. Sia xi ( p, m ) la funzione individuale di domanda del bene i. Talvolta accade che: ∂xi Δxi = >0 ∂pi Δpi Osservazione: Questo risultato non sembra coerente con la teoria della scelta razionale dell’agente. Il consumo di un bene che diviene più costoso tende a crescere!! Il primo a osservare questa anomalia fu uno statistico scozzese: R. Giffen (18371910). 3 Il principio d’invarianza del potere d’acquisto. Questo principio fu enunciato intorno alla metà degli anni ’30 del 900 da un economista britannico J. R. Hicks (1904-1989) e da uno statistico-matematico russo E. Slutsky (1880-1948): “Data una scelta ottima, quando varia il prezzo di un bene, variano simultaneamente il MRS e il potere d’acquisto della disponibilità monetaria. Si generano, pertanto, due effetti sulla domanda: l’effetto sostituzione e l’effetto reddito”. ¾ Invarianza del potere d’acquisto secondo Hicks: Il potere d’acquisto della disponibilità monetaria (m) resta invariato se, al variare dei prezzi, m è compensato in modo da lasciare invariato il benessere. ¾ Invarianza del potere d’acquisto secondo Slutsky: Il potere d’acquisto della disponibilità monetaria (m) resta invariato se, al variare dei prezzi, m è compensato in modo da lasciare ancora appena accessibile la scelta ottima iniziale. 4 L’approccio di Hicks. Supponiamo di aver determinato una scelta ottima in R2+ : x* = ( x1* ( p1 , p2 , m ), x2* ( p1 , p2 , m ) ) Sostituendo x* nella funzione di utilità , otteniamo l’indice di utilità u = u(x ) * * Supponiamo che, in un momento successivo, il prezzo p1 diminuisca, divenendo p1′ < p1 5 L’approccio di Hicks. Il reddito compensato m’ secondo Hicks deve essere tale che: p1′ < p1 u* = u ( x1 ( p1′, p2 , m′), x2* ( p1′, p2 , m′) ) m′ < m dove l’unica incognita è proprio m’. Il vincolo di bilancio relativo a m’ è, quindi: m′ p1′ s x = − x1 p2 p2 s 2 Effetto sostituzione Δ x1 = x − x s s 1 * 1 6 L’approccio di Hicks. Osserviamo che m’ < m. Ciò accade perché la riduzione del prezzo ha aumentato il potere d’acquisto della disponibilità monetaria e, quindi, se il potere d’acquisto non deve variare, necessariamente dovremo sottrarre al consumatore un ammontare di moneta pari a Δm = m’- m < 0. 9 Δm si definisce variazione compensativa del reddito. 9 Δm è una variazione virtuale utilizzata solo per calcolare l’effetto sostituzione. A partire dalla scelta xs, supponiamo di restituire al consumatore l’ammontare di moneta che prima gli abbiamo sottratto. Il nuovo vincolo di bilancio diviene: m′ + Δm = m = p1′x1 + p2 x2 ossia, x2 = m p1′ − x1 p2 p2 dove, l’intercetta è identica a quella del vincolo di bilancio iniziale ed il coefficiente angolare identico a quello del vincolo di bilancio relativo a m’. 7 L’approccio di Hicks. Sul vincolo di bilancio m p1′ − x2 = x1 p2 p2 sarà collocata la scelta finale del consumatore x** che include le quantità (x ** 1 ( p1′, p2 , m), x2** ( p1′, p2 , m) ) Effetto reddito Δ n x1 = x1** − x1s 8 L’approccio di Hicks. Il passaggio dalla scelta xs a x** dipende esclusivamente dalla variazione Δm e, pertanto, conoscendo la natura del bene, potremo prevedere con certezza se la quantità x1 aumenterà o diminuirà. La quantità domandata aumenterà se x1 è un bene normale; diminuirà se x1 è un bene inferiore. Se x1 è un bene inferiore, la sua riduzione potrebbe essere talmente grande da condurre la scelta finale x** a sinistra di x*. Δ n x1 > 0 bene normale Δ n x1 < 0 bene inferiore 9 Caso in cui x1 è un bene di Giffen. 10 Caso in cui x1 è un bene inferiore ordinario. 11 Caso in cui x1 è un bene normale. 12 Effetti sostituzione e reddito: l’aumento del prezzo m′ > m 13 L’approccio di Slutsky Supponiamo che p1′ < p1 Pertanto, m′ = p1′x1* + p2 x2* Segue che Δm = m′ − m = x1* ( p1′ − p1 ) = x1*Δp1 Vincolo di bilancio relativo a m’: m′ p1′ x2 = − x1 p2 p2 Vincolo di bilancio effettivo dopo la variazione di p1: m p1′ x2 = x1 − p2 p2 14 L’identità di Slutsky 9 L’effetto sostituzione e l’effetto reddito operano congiuntamente e simultaneamente. La compensazione della disponibilità monetaria è un artifizio che consente di separare i due effetti. La variazione totale della domanda di un bene al variare del suo prezzo può, pertanto, scriversi: Δxi = Δ xi + Δ xi s 9 Se pi′ < pi risulta: da cui deduciamo, n n ⎧ Δ ⎪ xi > 0 bene normale s Δ xi > 0 e ⎨ n ⎪⎩ Δ xi < 0 bene inferiore Δxi > 0 bene normale (Δ n xi rafforza Δ s xi ) Δxi > 0 bene inferiore ordinario Δxi < 0 bene inferiore di Giffen (Δ x (Δ x n i n i ) > Δx ) < Δ s xi s i 15 L’identità di Slutsky 9 Se pi′ > pi risulta: n ⎧ Δ ⎪ xi < 0 bene normale s Δ xi < 0 e ⎨ n ⎪⎩ Δ xi > 0 bene inferiore da cui deduciamo, Δxi < 0 bene normale (Δ n xi rafforza Δ s xi ) Δxi < 0 bene inferiore ordinario Δxi > 0 bene inferiore di Giffen ( (Δ x ) > Δx ) Δ n xi < Δ s xi n i s i 9 L’uguaglianza Δxi = Δ s xi + Δ n xi è nota come identità di Slutsky . 16 La legge di domanda. ¾ Proposizione (legge di domanda): Se la domanda di un bene cresce al crescere del reddito, allora la domanda diminuirà all’aumentare del prezzo. Dim.: Se, quando cresce il reddito, cresce la domanda, il bene è normale. Quando il bene è normale, l’effetto reddito rafforza sempre l’effetto sostituzione (Δsxi e Δnxi hanno lo stesso segno e, pertanto, non c’è ambiguità sul segno di Δxi) . 17