una magica notte di natale

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UNA MAGICA NOTTE DI NATALE
C’era una volta, in un ricco appartamento di New York illuminato da un caminetto acceso, una
famiglia che si preparava per il Natale; la mamma stava preparando una torta e i bambini
decoravano l’albero.
All’improvviso dalla scatola degli addobbi uscì una luce accecante; una stella cometa…
La stella continuò a girare per la casa veloce come un razzo, ruppe un vaso di fiori, si guardò
intorno e poi uscì dalla porta socchiusa. I bambini, Lorelay e Alex, sobbalzarono per lo spavento
ma si ripresero subito e le corsero dietro curiosi per acchiapparla, ma non riuscivano a prenderla.
Il traffico in città era intenso, le persone andavano di fretta con l’ombrello perché nevica e volevano
comprare gli ultimi regali. I bambini nonostante tutto quel via vai di persone sul marciapiede
tenevano testa alla strana cometa che continuava a volare sopra le loro teste, ma non riuscivano a
prenderla. Mentre correvano tra tutta quella gente, a un certo punto, non videro più la stella. I
bambini pensarono che si nascondesse perché era speciale e non voleva essere scoperta. Lorelay
e Alex continuarono a cercare, poi la videro: si era mimetizzata in un negozio vicino ad altre stelle
comete uguali a lei, ma brillava più delle altre e Alex riuscì a toccarla. La stella scottava e allora
allontanò subito le dita. Questa però smise di brillare perché il bambino l’aveva raffreddata con le
sue mani gelide. Lorelay cercò di scaldarla e intanto le parlò e le chiese:
«Come ti chiami? »
«Io non ho un nome, sono una stella qualunque. »
I bambini le dissero che non era una stella come tutte e per loro era la più bella, la chiamarono
Jessy. La cometa si mise a piangere: «Sono scappata da casa mia e mi sono nascosta nella
vostra scatola degli addobbi, devo fare qualcosa di bello prima di tornare. »
Proprio in quel momento, dietro la grande folla, la stella intravide una piccola casa di legno e visto
che ormai aveva ripreso la sua temperatura, si liberò di Lorelay e si avvicinò velocemente
all’edificio. L'abitazione aveva qualche asse rotta e una piccola finestra dagli scuri socchiusi.
All’interno della casetta era buio e si vedeva a malapena, c’erano ragnatele, molta polvere e in un
angolo una vecchia poltrona rivolta verso il muro. All’improvviso la poltrona si girò: seduto sopra
c’era un anziano con una lunga barba bianca, invece di abiti ricchi indossava stracci. I bambini
trafelati arrivarono dietro la stella e videro anche loro dalla finestra della casa il signore. Impauriti
scapparono come due saette. La stellina li seguì per vedere dove andassero. Quando scoprì che
si stavano dirigendo verso il loro appartamento spuntò davanti a loro per impedirgli di arrivare.
Lorelay e Alex vedendola presero un colpo di paura e si immobilizzarono. La cometa li fece girare
e li condusse di nuovo vicino alla casa del vecchietto. Fece capire ai bambini che non c’era motivo
di scappare così e che l’anziano era un uomo buono e non aveva cattive intenzioni, era solo
povero e quindi non poteva permettersi un appartamento come il loro. L’uomo guardò i due
bambini dalla finestra con lo sguardo triste e poi dal retro uscì a svuotare la spazzatura. La stella
allora ebbe l’occasione di entrare in casa e … Lorelay e Alex videro che come per magia faceva
apparire un albero, tantissimi regali, degli addobbi e altre cose splendide che potevano far venire il
buonumore al vecchio signore. Poi la porta si aprì cigolando molto lentamente: era l’anziano che
ritornava. La cometa si nascose e i bambini rimasero senza fiato. Il vecchio sorpreso rimase a
bocca aperta e saltò felice sul suo nuovo divano. Poi la stella uscì fulminea.
I bambini la rincorsero di nuovo fino a quando scomparve un’altra volta. Guardarono meglio e lì
vicino videro una scia di luce che andava verso una costruzione dove abitavano dei poveri;
avevano una casa di legno con dei buchi sul tetto dai quali cadeva dentro la neve. La famiglia era
composta da sei persone: la mamma, il papà, due figli e i nonni. La stella cometa entrò senza farsi
vedere e con una magia trasformò le cose brutte in cose belle: il tetto coi buchi diventò rinforzato,
la tavola povera fu imbandita con buoni cibi. La famiglia si stupì di quello che successe ma non
vide nessuno. Poi la cometa usci per andare a portare felicità ad altre persone.
I bambini anche stavolta provarono a rincorrerla ma non ci riuscirono allora capirono che la stella
cometa faceva magie incredibili per aiutare le famiglie e le persone sole in difficoltà… Lorelay e
Alex decisero di tornare a casa e si sentirono più felici di prima.
La mamma li stava aspettando seduta sul divano. I due bambini l’abbracciarono.
«Ma dove siete stati per tutto questo tempo? »
«Abbiamo inseguito la stella che è saltata fuori dalla scatola degli addobbi. »
Alex e Lorelay raccontarono tutto e la mamma fu molto felice e si stupì della loro storia. Il papà
commosso abbracciò i suoi figli.
Visto che la mamma aveva finito di decorare la torta tutti la mangiarono. Questa vigilia fu la più
bella perché la stella cometa aveva aiutato loro a trovare il Natale nel loro cuore.
La mattina dopo si svegliarono tutti contenti per andare a vedere i loro regali. All’improvviso
intravidero una luce, era Jessy sulla punta del loro albero di Natale.
21 stelle
Scuola Primaria Seregnano
Classe 4
Dicembre 2016
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