Può un vagone di ottovolante che si trova fermo in un punto a 15 m di altezza, dopo aver acquistato velocità lungo una discesa, risalire lungo la successiva salita sino ad una altezza di 16 m? h1=15m h2=16 m Risposta: NO perché… L'energia potenziale U1 del carrello nel punto di altezza h1 è mgh1 L'energia cinetica Ecin1 del carrello nel punto di altezza h1 è 0 poiché il carrello è fermo L'energia totale è E1 = Ecin1 + U1 = mgh1 L'energia potenziale U2 del carrello nel punto di altezza h2 è mgh2 L'energia cinetica Ecin2 del carrello nel punto di altezza h2 NON PUO' ESSERE MINORE DI ZERO …QUINDI: L'energia totale può solo essere maggiore o uguale a mgh2 : E2 >/= mgh2 E2 risulta quindi comunque maggiore di E1 e ciò è in evidente contrasto con il principio di conservazione dell'energia per il quale deve essere: E1=E2 Ad un certo punto A , alto 10 metri dal suolo, del suo percorso un vagone di ottovolante si trova con una velocità di 5 m/s. Dopo una salita si trova nel punto B più alto del suo percorso ad una velocità di 2 m/s, successivamente si trova in un punto C al livello del suolo. Che velocità ha il vagone nel punto C ? Qual è l'altezza del punto B ? B A h ha hb C Scegliamo il livello di terra (linea verde) come livello zero per l'energia potenziale. La velocità nel punto C si trova imponendo il principio di conservazione dell'energia fra i punti A e C: 1/2 mva2 + mgha = 1/2 mvc2 (il secondo membro non ha il termine di energia potenziale perché nel punto C quest'ultima è nulla) da cui si ricava : vc2 - va2 = 2gha e, sostituendo i valori ai simboli: vc2 = 25 + 2·9,8·10 = 25+196 =221 da cui: vc= 14,87 m/s Scegliamo adesso per comodità il livello del punto A come livello zero dell'energia potenziale (linea tratteggiata blu). Il punto B così risulta ad una altezza h. Applicando il principio di conservazione dell'energia fra i punti A e B possiamo ricavare h: 1/2 mva2 =1/2 mvb2 +mgh (il primo membro non ha il termine di energia potenziale perché con la nuova scelta del livello di riferimento l'energia potenziale in A è nulla) da qui otteniamo per h : h= 1/2(va2 - vb2)/g e, sostituendo i valori ai simboli: h= 0,5·(25-4)/9,8 =1,07 m Il punto B è quindi ad una altezza di 11,07 m dal suolo Un vagoncino di massa 200 Kg scivola su una rotaia diottovolante dauna altezza di 10 m e viene fermato in seguito ad un urto con un respingente ancorato ad una grossa molla la cui costante elastica è K . Stabilire quanto deve valere la costante K della molla se si vuole che il vagone venga arrestato comprimendo la molla di 1 m. H=10m L'energia potenziale del carrello e Ug= mgh = 200·9,8·10 = 20000 J Se nel punto più alto il carrello è fermo, la sua energia cinetica è zero pertanto l'energia totale del carrello è pari alla sola energia potenziale E=20000J. Alla fine della discesa e prima di urtare la molla, la sua energia (sempre uguale a 20000 J) sarà soltanto energia cinetica perché l'energia potenziale gravitazionale è ridotta a zero. Successivamente, quando il carrello ha compresso la molla sino a fermarsi l'energia cinetica è ridotta a zero e l'enria totale (sempre di 20000 J) è soltanto il termine di energia potenziale elastica di compressione della molla Ue= 1/2·K·x2 dove x è la compressione (o allungamento) della molla. Il problema allora si risolve eguagliando le due espressioni dell'energia potenziale all'inizio e alla fine del percorso (essendo in entrambi i casi l'energia cinetica nulla) mgh =1/2·K·x2 da cui: K= 2mgh/x2 quindi, sostituendo i valori numerici: K=40000/12 = 4·104 N/m