LICEO DELLE SCIENZE UMANE PARITARIO “MAESTRE PIE” D.M. n. 158 – 27/05/2010 Via F.lli Bandiera, 34 – Tel. 0541.714722 e Fax 0541.714729 47921 RIMINI – (RN) EMAIL [email protected] SITO WEB www.scuolemaestrepierimini.it a.s. 2013/2014 Classe: VB Materia: SCIENZE Programma Il programma potrebbe subire modifiche in itinere. Il programma definitivo, effettivamente svolto, può essere ritirato a fine anno scolastico in segreteria. Modulo n°1“ Astronomia e astrofisica” (Settembre – Dicembre) Unità didattica n°1 “Osservare il cielo” Contenuti: 1.La sfera celeste e le costellazioni 2 gli elementi di riferimento sulla sfera celeste 3. Le coordinate altazimutali e equatoriali 4.I movimenti apparenti degli astri sulla sfera celeste 5.La luce e la spettroscopia (spettri continui, a righe e ad assorbimento). Abilità: Conoscere le caratteristiche della sfera celeste e saper individuare la posizione dei poli celesti, del piano dell’orizzonte celeste, del piano dell’equatore celeste, dello zenit, del nadir- Conoscere la differenza tra spettro di emissione e di assorbimento. Unità didattica n°2 “ Nascita, vita e morte di una stella” Contenuti : - 1 la parallasse annua e le unità di misura in astronomia 2. La luminosità e la magnitudine apparente e assoluta 4. Temperatura, colore e analisi spettrale della luce delle stelle 5.effetto Doppler 6.Volume e massa delle stelle 7.Il Diagramma di H-R 8. Forze che agiscono nelle stelle 9.nascita di una stella evoluzione e morte (giganti e supergiganti rosse, nana bianca, supernova, stella a neutroni, buco nero e pulsar) 10. Le stelle modificano la composizione dell’Universo. Abilità. Conoscere il significato delle distanze espresse in UA, anni luce, parsec - spiegare il motivo per cui alcune stelle hanno magnitudine assoluta maggiore della magnitudine apparente e viceversa - Dato il diagramma H-R, spiegare le relazioni esistenti tra le grandezze riportate negli assi e collocare correttamente una stella nella posizione occupata nel diagramma H-R, nota la classe spettrale (o la temperatura) e la luminosità assoluta (o la magnitudine assoluta)- stabilire, nota la massa iniziale di una stella, i diversi punti occupati dall’astro nel diagramma H-R in funzione di suoi stadi evolutivi- Saper descrivere le diverse fasi di evoluzione di una stella. Unità didattica n°3 “ Le galassie e l’Universo Contenuti 1- Classificazione delle galassie e loro movimento 2.La Via Lattea 3 Il red shift e l’espansione dell’Universo 4.Le ipotesi cosmologiche: modello dello stato stazionario, modello del big bang.5. prove a favore del big bang e possibile evoluzione dell’Universo. Abilità :Conoscere le diverse forme delle galassie - enunciare la teoria dell’universo stazionario - enunciare la teoria del big bang Unità didattica n°4“Il Sistema Solare” Contenuti: 1.Origine del Sistema Solare 2.La struttura del Sole 3. L’attività del Sole 4. Le leggi di Keplero e di Newton 5. Caratteristiche chimico fisiche dei pianeti terrestri e gioviani 6. Gli altri corpi del Sistema Solare. Asteroidi, comete, meteore e meteoriti. Abilità: Spiegare come avviene il trasferimento dell’energia prodotta nel nucleo del Sole fino alla fotosfera descrivere la struttura interna del Sole - conoscere le leggi di Keplero e la legge di Newton -Disegnare l’orbita ellittica della Terra, indicando la posizione del Sole, del perielio e dell’afelio – Conoscere le caratteristiche dei pianeti del sistema solare - Dare la definizione di pianeta, asteroide, cometa, meteoroide,meteorite Modulo n°2 “Il pianeta Terra” (Gennaio – Febbraio) Unità didattica n°1 “Le caratteristiche del pianeta Terra” Contenuti:1. Forma e rappresentazione della Terra 2. Il reticolato geografico 3. Le coordinate geografiche. Abilità: Elencare e discutere almeno tre prove della sfericità della Terra - Misurare la latitudine di un punto su una carta dotata di reticolato geografico- misurare la longitudine di un punto su una carta dotata di reticolato geografico. Unità didattica n°2 “I movimenti della Terra” Contenuti: Moto di rotazione e sue conseguenze -2. Prove del moto di rotazione 3. Moto di rivoluzione e sue conseguenze 4. Le stagione astronomiche 5.I moti secondari della Terra.. Abilità:. Elencare e discutere le prove della rotazione della Terra - Elencare e discutere le prove della rivoluzione della Terra Evidenziare anche con uno schema l’influenza dell’inclinazione dell’asse terrestre nel determinare il fenomeno delle stagioniDescrivere le reciproche posizioni di Terra e Sole nei giorni degli equinozi e dei solstizi -Chiarire i rapporti tra asse terrestre e raggi solari nei giorni degli equinozi e dei solstizi- Descrivere i moti secondari della Terra. Unità didattica n°3 “ Misure di spazio e tempo” Contenuti : - 1 La durata del giorno 2. La misura del tempo: l’ora vera, l’ora civile e i fusi orari 3. La durata dell’anno civile e il calendario. Abilità: • descrivere i cambiamenti di ora e di data che deve effettuare un viaggiatore che passi da un fuso orario all’altro e che intersechi nel viaggio anche la linea del cambiamento di data . Unità didattica n°4 “La Luna: satellite della Terra o pianeta?” Contenuti: 1Caratteristiche fisiche della Luna 2. Ipotesi sull’origine della Luna (fissione , cattura, accrezione e impatto) 3. La superficie lunare e la sua struttura interna 4. Moti della Luna: moto di rotazione, di rivoluzione, di traslazione e i moti secondari..5. Fasi lunari 6.Le eclissi. Abilità: Descrivere le principali caratteristiche del suolo lunare -Descrivere e discutere i moti della Luna Disegnare uno schema con le posizioni reciproche di Sole, Terra e Luna nelle diverse fasi lunari _ Rappresentare con uno schema la posizione di congiunzione e di opposizione della Luna.- Disegnare le posizioni di Sole, Terra e Luna in una eclisse di Luna e in una eclisse di Sole - Spiegare le principali ipotesi sull’origine della luna. Modulo n°3 “I materiali della litosfera” (Marzo) Unità didattica n°1 “I minerali” Contenuti: 1. Definizione di minerale 2 Struttura e proprietà 3. Cenni di classificazione 4. Genesi dei minerali Abilità:. Spiegare la struttura cristallina di un minerale -Elencare le condizioni necessarie perché possa formarsi un solido cristallino - elencare le principali proprietà fisiche che consentono di distinguere i minerali- Conoscere la classificazioni dei minerali – Sapere come utilizzare le proprietà diagnostiche per riconoscere un minerale. Unità didattica n°2 “ le rocce ” Contenuti 1 Il processo magmatico e la struttura delle rocce magmatiche 2. composizione delle rocce magmatiche 3 La classificazione delle rocce magmatiche 4.Dualismo dei magmi e cristallizzazione frazionata 5 Il processo sedimentario 6. Struttura delle rocce sedimentarie 7. Classificazione delle rocce sedimentarie (detritiche , organogene e chimiche) 8. Il processo metamorfico 9. Struttura e composizione delle rocce metamorfiche. 10. La classificazione della rocce metamorfiche. 11. Il ciclo delle rocce. Abilità : Distinguere le rocce magmatiche, le sedimentarie e le metamorfiche– Distinguere una magmatica roccia magmatica intrusiva da una effusiva– Spiegare l’importanza del contenuto in silice come criterio classificativo delle rocce magmatiche - Spiegare il processo di diagenesi in merito alla formazione delle rocce sedimentarie • indicare i criteri seguiti nella classificazione delle rocce sedimentarie –Risalire all’ambiente di sedimentazione di una roccia sedimentaria clastica– Stabilire se una roccia metamorfica è scistosa o meno. descrivere le trasformazioni delle rocce che possono avvenire nel ciclo litogenetico. Modulo n°4 “La Terra è un pianeta instabile” (Aprile – Giugno) Unità didattica n°1 “I fenomeni vulcanici” Conoscenze : 1.Magmi, vulcani e plutoni 2. Le caratteristiche dei magmi 3. Le caratteristiche dei magmi 4. I vulcani 5. I prodotti dell’attività vulcanica 6. Le forme degli edifici vulcanici 7. Le diverse modalità di eruzione 8. La geografia dei vulcani 9.Vulcanesimo secondario 10. Il vulcanesimo in Italia . Abilità : Distinguere un vulcano centrale da uno lineare – conoscere i prodotti vulcanici e indicare i fattori che influenzano la viscosità dei magmi -– Riconoscere un vulcano a scudo, un vulcano-strato, un cono di scorie correlare le caratteristiche dei diversi tipi di eruzione e la forma dei vulcani con l’abbondanza di silice e alla presenza di gas nel magma -– Leggere la carta che riporta la distribuzione dei vulcani attivi sulla superficie terrestre superficie – Conoscere i vulcani Italiani. - Conoscere le strategie di difesa legate al rischio vulcanico Unità didattica n°2 “I fenomeni sismici” Contenuti: 1.Causa e distribuzione geografica dei terremoti 2. La teoria del rimbalzo elastico 3. Le onde sismiche 4. Sismografi e sismogrammi 5. Intensità e magnitudo dei terremoti: scala MCS e scala Richter 6. Previsioni dei terremoti 7. Sismicità in Italia. Abilità: Chiarire perché i terremoti sono fenomeni tettonici - Distinguere tra comportamento plastico e comportamento elastico di un materiale -Esporre la teoria del rimbalzo elastico - Indicare le differenze e le somiglianze tra i diversi tipi di onde sismiche - Descrivere il funzionamento di un sismografo -Determinare la posizione dell’epicentro di un terremoto dai sismogrammi di tre stazioni sismiche – Distinguere tra magnitudo e intensità di un terremoto - Conoscere le differenze tra scala MCS e scala Richter -Conoscere le cause della distribuzione geografica di terremoti e vulcani su un planisfero - Saper distinguere tra previsione deterministica e probabilistica di un terremoto. Unità didattica n°3 “La struttura interna e le caratteristiche fisiche della Terra” Contenuti: 1.La densità della Terra 2. Struttura interna della Terra e superfici di discontinuità 3. Origine del calore interno della Terra e campo magnetico 5. Le rocce sono documenti magnetici Abilità: chiarire l’importanza della sismologia nello studio dell’interno della Terra - Descrivere il modello a strati concentrici del pianeta - Spiegare come può essere individuata una superficie di discontinuità all’interno della Terra - Indicare quali sono i criteri che portano alla distinzione in crosta e mantello e nucleo, oppure in litosfera, astenosfera e mesosfera - Discutere i dati che spingono a ritenere che l’interno della Terra abbia caratteristiche diverse dalle rocce crostali - Descrivere le caratteristiche fisiche degli involucri che formano la Terra -Spiegare l’origine del calore interno della Terra - Chiarire le differenze tra crosta continentale e crosta oceanica- Utilizzare il principio dell’isostasia per descrivere le diverse caratteristiche della crosta continentale e della crosta oceanica Spiegare con esempi i fenomeni di aggiustamento isostatico che interessano vaste aree della superficie terrestre. Unità didattica n°4 “Tre teorie per spiegare la dinamica della litosfera” Contenuti: 1.Isostasia 2. La deriva dei continenti: 3. Prove della deriva dei continenti 4. Espansione dei fondali oceanici 5. Tettonica delle placche 6. Il motore della tettonica delle zolle 7. Punti caldi 8. Attività sismica vulcanica e dorsali oceaniche: margini convergenti, divergenti e conservativi. Abilità: - Utilizzare il principio dell’isostasia per descrivere le diverse caratteristiche della crosta continentale e della crosta oceanica - Spiegare con esempi i fenomeni di aggiustamento isostatico che interessano vaste aree della superficie terrestre.- Discutere le prove che Wegener portava a sostegno della propria teoria - Descrivere la morfologia dei fondali oceanici - Descrivere caratteristiche ed attività delle dorsali medio-oceaniche - Esporre l’ipotesi dell’espansione dei fondali oceanici e citare le prove che la sostengono - Interpretare le caratteristiche delle fosse oceaniche come il risultato della subduzione di crosta oceanica in corrispondenza della fossa - Indicare le differenze tra faglie trascorrenti e faglie trasformi - Descrivere l’andamento dell’età della crosta oceanica in funzione della distanza dalle dorsali medio-oceaniche - Correlare i diversi tipi di margini tra le placche con il movimento relativo delle placche- Correlare le zone ad alta sismicità con i confini tra le placche -Descrivere il processo di orogenesi secondo la teoria della tettonica delle placche - Descrivere le strutture originate dai processi di subduzione che avvengono in corrispondenza delle fosse oceaniche - Descrivere la struttura dei sistemi arcofossa- Descrivere il processo di apertura di un nuovo bacino oceanico -Spiegare la formazione di un punto caldo.