ALICE: in cerca del Little Bang Martino Gagliardi Università & INFN Torino 1 Mi presento • Prof. Associato presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, dove insegno Fisica degli acceleratori di particelle e Laboratorio di fisica nucleare e subnucleare • Membro dell’esperimento ALICE dal 2005 • Ho vissuto a Ginevra (sede del CERN) dal 2008 al 2012 e dal 2013 faccio avanti e indietro Torino - Ginevra per conciliare ricerca e insegnamento 2 Sommario • l’infinitamente piccolo, • l’infinitamente grande... • ... e il loro incontro in ALICE + altre cose interessanti qua e là 3 l’infinitamente piccolo 4 > 1026 m > 1026 m ~ 1021 m > 1026 m 1021 m ~ 1011 m > 1026 m 1021 m 1011 m 102 m > 1026 m 1021 m 1011 m 102 m 1,70 m > 1026 m 1021 m 1011 m 102 m 1,70 m 10-5 m > 1026 m 1021 m 10-8 m 1011 m 102 m 1,70 m 10-5 m > 1026 m 1021 m 10-10 m 1011 m 102 m 1,70 m 10-5 m 10-8 m atomo d’idrogeno Atomo Nucleo La parola «atomo» viene dal greco e vuol dire «indivisibile» Elettroni Ogni elemento chimico è contraddistinto dal suo atomo Dimensioni: da 0,0000000001 m (elio) a 0,0000000007 m (cesio) L’atomo è tenuto insieme dalla forza elettromagnetica che lega nucleo (positivo) a elettroni (negativi) 13 Nucleo Protoni (carica elettrica positiva) Neutroni (elettricamente neutri) Protoni e neutroni prendono il nome di «nucleoni» Dimensioni: da 0,000000000000002 m (idrogeno) a 0,000000000000015 m (uranio) Il nucleo è tenuto insieme dalla forza nucleare forte che lega i nucleoni 14 Dentro i nucleoni: i quarks Protoni e neutroni sono a loro volta formati da oggetti che (al giorno d’oggi) si pensano essere fondamentali: i quarks. Nei nucleoni si trovano due tipi di quarks: up e down protone neutrone 15 Dentro i nucleoni: i quarks Protoni e neutroni sono a loro volta formati da oggetti che (al giorno d’oggi) si pensano essere fondamentali: i quarks. Nei nucleoni si trovano due tipi di quarks: up e down Le cariche elettriche dei quarks sono frazionarie e nei nucleoni si sommano per dare 0 o 1 protone I quarks nei nucleoni sono tenuti insieme dalla forza nucleare forte neutrone 16 Quarks: l’origine del nome Three quarks for Muster Mark! Sure he has not got much of a bark And sure any he has it's all beside the mark. J. Joyce, Finnegans Wake 17 1896 Thomson 1910 1932 1964 Rutherford Chadwick Gell-Mann e Zweig 18 Dalla punta all’iceberg: il modello Standard • quanto visto finora è solo una parte di un «cosmos» complesso e variamente popolato, che riassume quanto di più fondamentale sappiamo sulla natura: il Modello Standard • secondo questo modello: - esistono due famiglie di particelle di materia elementari: i quarks e i leptoni - a ogni particella corrisponde una anti-particella di uguale massa ma con carica e altre proprietà «opposte» - esistono quattro forze fondamentali che regolano l’interazione fra particelle - ogni interazione avviene mediante scambio di ulteriori particelle «mediatrici» della forza - (new entry!) le particelle acquistano la loro massa interagendo con il bosone di Higgs, che completa quindi il Modello Standard 19 Dalla punta all’iceberg: il modello Standard Le particelle fondamentali interagiscono: decadono, si annichilano, reagiscono a forze legate alla presenza di altre particelle. Ci sono quattro interazioni tra le particelle: L’interazione tra particelle avviene attraverso lo scambio di una particella mediatrice della forza. Queste particelle vengono emesse e riassorbite dalle particelle interagenti Forza Intensità rel. Raggio d’azione Nucleare forte 1 ~10-15 m Elettro-magnetica 10-2 Infinito Nucleare debole 10-13 ~10-18 m Gravità 10-40 infinito 19 Le particelle elementari Generazione Tre particelle elementari (u,d, e) della prima generazione compongono la materia ordinaria (nuclei, atomi) Particelle di materia Particelle mediatrici Nota: in questo schema manca il mediatore della forza di gravità («gravitone») in quanto la sua esistenza è stata solo ipotizzata Le particelle della seconda e terza generazione vengono prodotte in reazioni di vario tipo (e.g. all’interno delle stelle o in laboratorio) e tendono a decadere (interazione nucleare debole) in frazioni di secondo, lasciando spazio ai loro «fratelli» più leggeri 21 Le particelle elementari Generazione Forza nucleare forte, mediata dai gluoni Forza elettromagnetica, mediata dai fotoni (e.g. luce) Forza nucleare debole, mediata da W e Z Particelle di materia Particelle mediatrici Nota: in questo schema manca il mediatore della forza di gravità («gravitone») in quanto la sua esistenza è stata solo ipotizzata 22 Oltre che formare i nucleoni, i quarks possono aggregarsi a formare altre particelle (instabili), dette adroni, che vengono osservate nelle reazioni stellari o negli esperimenti di fisica delle particelle. Ci sono due tipi di adroni: Barioni: formati da tre quarks Mesoni: Formati da un quark e da un anti-quark Quiz: i nucleoni sono barioni o mesoni? 23 Oltre che formare i nucleoni, i quarks possono aggregarsi a formare altre particelle (instabili), dette adroni, che vengono osservate nelle reazioni stellari o negli esperimenti di fisica delle particelle. Ci sono due tipi di adroni: Alcuni barioni Barioni: formati da tre quarks Mesoni: Formati da un quark e da un anti-quark Quiz: i nucleoni (cioè i protoni o i neutroni) sono barioni o mesoni? Alcuni mesoni 24 Una legge misteriosa.. • A differenza di tutte le altre particelle elementari (di materia e mediatrici), i quarks non sono mai stati osservati in natura! • Abbiamo prova solo indiretta della loro esistenza: - le regolarità tra le proprietà degli adroni suggeriscono che esista una struttura interna ad essi che si ripete con regolarità (analogamente agli elementi chimici nella tavola periodica!!) - inoltre, se bombardati con altre particelle, gli adroni si comportano come particelle composte 25 Una legge misteriosa.. • A differenza di tutte le altre particelle elementari (di materia e mediatrici), i quarks non sono mai stati osservati in natura! • Abbiamo prova solo indiretta della loro esistenza: - le regolarità tra le proprietà degli adroni suggeriscono che esista una struttura interna ad essi che si ripete con regolarità (analogamente agli elementi chimici nella tavola periodica!!) - inoltre, se bombardati con altre particelle, gli adroni si comportano come particelle composte • I quark sembrano obbedire a una misteriosa legge che li tiene prigioneri negli adroni 26 .. e il colore delle particelle • I quark sono legati dalla forza nucleare forte • La proprietà dei quark alla base della forza nucleare forte è detta carica di colore • Il colore è l’analogo «nucleare» della carica elettrica, ma ne esistono tre specie (colori: Red, Green, Blue) e relativi anti-colori (per le anti-particelle) • I colori dei quarks nelle particelle si combinano sempre in modo da annullare il colore totale Barioni: R+G+B = 0 Mesoni: B+anti-B = 0 (e simili) • Anche i gluoni (particelle mediatrici della forza) hanno carica di colore • Protoni e neutroni (e tutti gli altri adroni) sono particelle «bianche» ma sono fatte di (e interagiscono mediante) oggetti colorati Protone • Sembra che la natura abbia scelto il bianco, relegando il colore all’interno degli adroni 27 Il confinamento dei quarks I quarks sono confinati negli adroni (nell’esempio un mesone) e i loro colori si combinano in maniera da annullare il colore totale del sistema + = 28 Il confinamento dei quarks Tra i due quarks esiste un campo di forza nucleare che può essere visualizzato come una «stringa» di gluoni colorati 29 Il confinamento dei quarks All’aumentare della distanza tra due quarks, cresce anche il campo di forza tra di essi 30 Il confinamento dei quarks Prima che il legame tra i due quarks si dissolva, il campo di forza si «materializza» in una nuova coppia quark-antiquark che si combinano con i quarks originari in modo da creare due nuovi mesoni «bianchi» 31 La liberazione dei quarks? • Le legge del confinamento ci dice che a grandi distanze la forza attrattiva tra i quarks aumenta • Cosa succede se invece portiamo i quarks a piccole distanze tra di loro? la forza dell’interazione diminuisce (libertà asintotica, predetta dalla teoria dell’interazione nucleare forte) • Per il principio di indeterminazione di Heisenberg (meccanica quantistica all’opera!) un sistema in cui i quarks si «vedono» a piccole distanze è un sistema dove avvengono grossi scambi di energia 32 La liberazione dei quarks? • Le legge del confinamento ci dice che a grandi distanze la forza attrattiva tra i quarks aumenta • Cosa succede se invece portiamo i quarks a piccole distanze tra di loro? la forza dell’interazione diminuisce (libertà asintotica, predetta dalla teoria dell’interazione nucleare forte) • Per il principio di indeterminazione di Heisenberg (meccanica quantistica all’opera!) un sistema in cui i quarks si «vedono» a piccole distanze è un sistema dove avvengono grossi scambi di energia Forza dell’attrazione tra quarks Scambio di energia Distanza 33 Idea: creando un sistema ad alta densità di quark e/o di energia («temperatura»), deve essere possibile creare uno stato deconfinato della materia nucleare, dove i costituenti fondamentali sono i quarks e i gluoni colorati e non più gli adroni bianchi Quark Gluon Plasma Densità QGP Adroni Temperatura 34 35 36 La transizione di fase e la temperatura critica 170 MeV ~1012 °C La teoria prevede che, a basse densità, la temperatura critica per la transizione al QGP sia di circa 1000000000000 °C 37 Ma di che temperature stiamo parlando? Fiamma ossidrica 1000 °C Centro del Sole 10000000 °C QGP 1000000000000 °C 38 Ricapitolando • I quarks sono una delle due famiglie di particelle di materia che compongono l’universo. A differenza dei leptoni, sono soggetti alla forza nucleare forte. • I quarks si trovano nei protoni e neutroni che formano il nucleo atomico, e in altre particelle (adroni) di natura più instabile. • Insieme ai gluoni (particelle mediatrici della forza nucleare forte), i quarks obbediscono alla legge del confinamento, che li tiene relegati negli adroni impedendo loro di esistere come particella singola. • La teoria predice che aumentando l’energia («temperatura») di un sistema di adroni si possano infine liberare i quarks, creando un Plasma di Quark e Gluoni 39 l’infinitamente grande 40 Dal oggi al Big Bang in una slide • La storia dell’universo si conta a partire dal Big Bang, misterioso evento di cui si sa poco e che segna il limite oltre cui non è dato sapere • L’idea è che tutto l’universo fosse concentrato in un punto dello spazio tempo (o forse, che anche lo spazio e il tempo fossero concentrati in quell’unico punto), e il Big Bang segna l’inizio di un’espansione ancora in atto oggi • Si conta che ad oggi siano passati circa 14 miliardi di anni dal Big Bang • Le prime stelle si sono formate 300 milioni di anni dopo il Big Bang • I primi atomi si sono formati 400000 anni dopo il Big Bang • I primi nuclei si sono formati 3 minuti dopo il Big Bang 41 Dal oggi al Big Bang in una slide • La storia dell’universo si conta a partire dal Big Bang, misterioso evento di cui si sa poco e che segna il limite oltre cui non è dato sapere • L’idea è che tutto l’universo fosse concentrato in un punto dello spazio tempo (o forse, che anche lo spazio e il tempo fossero concentrati in quell’unico punto), e il Big Bang segna l’inizio di un’espansione ancora in atto oggi • Si conta che ad oggi siano passati circa 14 miliardi di anni dal Big Bang • Le prime stelle si sono formate 300 milioni di anni dopo il Big Bang • I primi atomi si sono formati 400000 anni dopo il Big Bang • I primi nuclei si sono formati 3 minuti dopo il Big Bang • I protoni e i neutroni si sono formati 0,0001 secondi dopo il Big Bang • I primi adroni si sono formati 0,000001 secondi dopo il Big Bang E prima cosa c’era? 42 Tutto l’universo si trovava nella fase di QGP fino a un milionesimo di secondo dopo il Big Bang 43 Fondo cosmico di microonde (prima radiazione elettromagnetica rivelabile) Fine della «dark age», inizio dell’era accessibile con i telescopi La fase dell’evoluzione dell’universo che ha portato dal QGP alla formazione dei protoni e neutroni (e da lì alla materia come la conosciamo ora) si può rappresentare con la linea rossa nel diagramma qui a fianco! 44 Esiste ancora il QGP nell’universo? • Le stelle di neutroni sono le più piccole e dense stelle esistenti nell’universo attuale • Sono formate da neutroni, tenuti insieme attrazione gravitazionale • Si formano a seguito del collasso di stelle ordinarie. Spesso rappresentano la fase successiva a una supernova. • Hanno dimensioni di pochi chilometri ma masse paragonabili a quella del Sole! • Un cucchiaino da the di stella di neutroni pesa come la piramide di Giza! La stella di neutroni PSR B1509-58 45 Esiste ancora il QGP nell’universo? • Le stelle di neutroni sono le più piccole e dense stelle esistenti nell’universo attuale • Sono formate da neutroni, tenuti insieme attrazione gravitazionale • Si formano a seguito del collasso di stelle ordinarie. Spesso rappresentano la fase successiva a una supernova. • Hanno dimensioni di pochi chilometri ma masse paragonabili a quella del Sole! QGP? • Un cucchiaino da the di stella di neutroni pesa come la piramide di Giza! • Date queste condizioni di densità, parecchi studiosi hanno avanzato l’ipotesi che, almeno nel nucleo più interno, la materia nucleare che compone una stella di neutroni si trovi nella fase di QGP! 46 Ricapitolando 47 Possiamo ricreare nell’infinitamente piccolo le condizioni dell’universo primordiale? 48 Possiamo ricreare nell’infinitamente piccolo le condizioni dell’universo primordiale? • Ricetta: creare un sistema ad alta densità di energia • Ingredienti: - particelle ricche di materia nucleare, es. nuclei di elementi pesanti (ioni) - un acceleratore in grado di accelerare queste particelle alla più alta energia possibile, e di farle scontrare - un apparecchio in grado di rivelare i prodotti dell’urto, e di ricostruirne le proprietà 49 Il Little Bang 50 Il Little Bang 51 Il Little Bang 52 Il Little Bang 53 Il Little Bang 54 Il Little Bang 55 Il Little Bang A Large Ion Collider Experiment 57 Big Bang Little Bang Presente = t0+3×10-23 secondi Presente = t0+13.7×109 anni Diametro finale = 30 m radiazione cosmica di fondo QGP tempo Diametro = 93×109 anni-luce, ~8.8×1026 m t0 gas adronico QGP • Proprio come il nostro universo, la «goccia» di QGP creata in laboratorio si espande e si raffredda, scendendo ben presto sotto la temperatura critica Little Bang Presente = t0+3×10-23 secondi • La dimensione della «goccia» di QGP e è di circa 10-15 m e la sua durata prima del raffreddamento è di circa 10-23 s • Questo significa che nei nostri rivelatori non vedremo mai i quarks deconfinati, ma delle particelle ordinarie prodotte nella fase «fredda» del sistema • La sfida è risalire, a partire dagli «indizi» presenti nello stato finale, all’esistenza e alle caratteristiche della fase di QGP gas adronico tempo Ma tra il dire e il fare... QGP t0 I primi acceleratori di ioni pesanti 1991 • AGS - Brookhaven (USA) • Collisioni di ioni Si e Au • Energia della collisione = 5.4 109 eV • SPS - CERN (Svizzera) • Collisioni di ioni O, S, In, Pb • Energia della collisione = 17 109 eV Il primo a raggiungere la temperatura critica! Relativistic Heavy Ion Collider (USA) • RHIC - Brookhaven (USA) • Collisioni di ioni Au, Cu • Energia della collisione = 200 109 eV 61 Large Hadron Collider (LHC) • • • • LHC - CERN (Svizzera) Collisioni di ioni Pb Energia della collisione = 5000 109 eV Il più potente mai costruito! • LHC è una macchina per accelerare particelle microscopiche: protoni e nuclei (ioni) • Queste particelle viaggiano in direzioni opposte dentro due tubi circolari lunghi 27 km, a una profondità media di 100 m sottoterra • In 4 punti diversi di questo percorso si fanno scontrare le particelle Energia cinetica: Usain Bolt vs un nucleone a LHC Usain Bolt: Ek = ½ m v2 m = 80 kg v = 100 m / 10 s = 10 m/s Ek = 4 kJ Nucleone: Ek = 5 1012 eV = 5 x 1012 x 1.6 x 10-19 J = 7 x 10-7 J Ma quello che conta è la densità di energia 63 Dipoli: 1232 magneti oguno lungo 35 m e pesante 35 tonnellate Distanza giornaliera percorsa dagli ioni: viaggio andata/ritorno Terra-Nettuno Temperatura all'interno degli anelli: -271,30 °C (1,9K – il punto più freddo dell'Universo) ottenuti con 700000 litri di elio liquido Velocità ioni: 99,99997% della velocità della luce Numero di giri/secondo degli ioni: 11245 CERN CERN LHC SPS Il Large Hadron Collider Aeroporto di Ginevra CMS LHCb ALICE ATLAS Sito esperimento ALICE ALICE : 60 m sottoterra ALICE: A Large Ion Collider Experiment Lunghezza: 26 metri Altezza: 16 metri Peso: 10,000 tonnellate ̴ 1300 persone ̴ 130 istituti ̴ 40 nazioni 69 ALICE nel mondo Inner tracking system Magnete Dipolo Calorimetro a zero gradi Camere di trigger muonico 72 Ricostruzione del vertice e tracciamento • Rivelatori al silicio posti vicino al punto di interazione rivelano la posizione del vertice • Importante per distinguere vertici primari da secondari (decadimenti) • Una grande camera di tracciamento (Time Projection Chamber) fornisce la traiettoria della particella. • Dal raggio di curvatura R e conoscendo il campo magnetico B si ottiene il momento della particella (prodotto di massa per velocità) 73 Ricostruzione del vertice e tracciamento • Rivelatori al silicio posti vicino al punto di interazione rivelano la posizione del vertice • Importante per distinguere vertici primari da secondari (decadimenti) • Una grande camera di tracciamento (Time Projection Chamber) fornisce la traiettoria della particella. • Dal raggio di curvatura R e conoscendo il campo magnetico B si ottiene il momento della particella (prodotto di massa per velocità) 74 Identificazione di particelle 75 Eventi Piombi-Piombo in ALICE Collisioni “periferiche” Collisioni “centrali” 76 Ma quindi come si osserva il QGP? Le tecniche di estrazione dei segnali del QGP sono molte, e molto diverse tra loro Si distinguono però in due grandi classi: 1) Tecniche «geologiche» (soft probes) Si osservano le distribuzioni in posizione e velocità della particelle «fredde» prodotte e da queste si risale alle proprietà della «goccia» che le ha generate, proprio come un geologo risale alle proprietà della pietra lavica a partire dalla sua stratificazione!) Questo tipo di osservazioni ha portato alla conclusione che la materia nucleare deconfinata si comporta più come un liquido che come un gas 77 Ma quindi come si osserva il QGP? QGP Le tecniche di estrazione dei segnali del QGP sono molte, e molto diverse tra loro q Si distinguono però in due grandi classi: q J/ψ 2) Tecniche «radiologiche» (hard probes) q q Si utilizzano delle particelle «sonda» (es. J/ψ) che attraversano il mezzo creato. L’effetto del mezzo sulla produzione di determinate particelle permette di risalire alle sue proprietà (stesso principio dei raggi X) (J/ψ trovate) / (J/ψ attese) Centralità 78 Sommario (1) • I mezzi tecnologici della nostra era ci permettono di ricreare le condizioni dell’universo un milionesimo di secondo dopo il Big Bang • Lo studio di questa «zuppa» primordiale è complesso ma affascinante, e procede soprattutto grazie all’entusiasmo di ricercatori, spesso giovani, spesso italiani, spesso precari. • Ci sono tante altre cose di cui avrei voluto parlare oggi, ma non ho avuto tempo 79 Sommario (2) • Ci sono tante altre cose di cui avrei voluto parlare oggi, ma non ho avuto tempo - di come a volte si sono scoperte cose importanti che non si stavano cercando (serendipity) - delle ricadute tecnologiche della ricerca fondamentale, per esempio nel campo della medicina - della vita in sala di controllo di un esperimento, dell’ambiente internazionale e collaborativo, degli svaghi e degli aneddoti che rendono tutto più umano - di quando ci hanno installato il calcetto per ottimizzare le «pause tecniche» - di quando il telefono suona alle 2 di notte perché qualcosa si è rotto, e prima ancora di capire cosa sia successo sei in macchina verso ALICE - dell’arduo confronto tra la fonduta valdostana e quella savoiarda - .... Grazie per l’attenzione!!!! 80 Serendipity Serendipity means a "fortunate happenstance" or "pleasant surprise". It was coined by Horace Walpole in 1754. In a letter he wrote to a friend, Walpole explained an unexpected discovery he had made by reference to a Persian fairy tale, The Three Princes of Serendip. The princes, he told his correspondent, were “always making discoveries, by accidents and sagacity, of things which they were not in quest of”. (Wikipedia) 81 Serendipity: una misura della simmetria tra materia e anti-materia • La massa di un nucleo è sensibile all’energia di legame tra protoni e neutroni che lo compongono: mN = # protoni * mp + # neutroni * mn - ε • L’effetto dell’energia di legame sulla massa del nucleo è una conseguenza diretta della teoria della relatività (E = mc2) • Nuclei e anti-nuclei di 2H (deuterio) e 3He (trizio) vengono prodotti con una certa frequenza in collisioni Pb-Pb a LHC • Grazie alla risoluzione dei rivelatori di ALICE, è possibile effettuare una misura di precisione della loro massa • Se vi fosse una differenza tra la massa di un nucleo e quella di un antinucleo, questo rivelerebbe una diversa energia di legame, quindi un diverso comportamento di materia e antimateria nelle interazioni nucleari! 82 Serendipity: una misura della simmetria tra materia e anti-materia • Le masse di nuclei e anti-nuclei sono compatibili entro gli errori Nucleo • Miglioramento di 1-2 ordini di grandezza della precisione della misura rispetto a misure precedenti (del 1965!) • Una delle misure di ALICE che verrà ricordata più a lungo, e non ha nulla a che vedere col QGP! Antinucleo Differenza di massa /massa 83 Grazie! 84 Backup 85 Tracciamento nella TPC 86 Tracciamento e identificazione di muoni I muoni interagiscono più debolmente con la materia rispetto alle altre particelle -> il modo migliore di identificarli è l’utilizzo di assorbitori che fermino le altre particelle -> rivelatore dedicato ai muoni nella regione in avanti (spettrometro per muoni) 87 Misura della centralità dell’urto • The centrality of the collision is one of the most important parameters: it can be quantified by the impact parameter (b) • Small b central collisions - Many nucleons involved - Many produced particles • Large b peripheral collisions - Few nucleons involved - Few produced particles A Torino sono stati costruiti i calorimetri a zero gradi che misurano la centralità mediante l’energia dei nucleoni spettatori 88