k:€9\09-222\09-222-02\09 222 02 pdc edificio 1+3 ed edificio 2

INDICE
1
OGGETTO DELLE OPERE.
2
2
OGGETTO DELL’INCARICO.
2
2.1
3
3.1
3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.7.1
3.7.2
4
4.1
4.1.1
4.1.2
4.1.3
4.2
4.3
5
5.1
5.2
5.2.4
5.2.5
5.2.6
5.3
5.4
5.4.1
5.5
5.5.1
5.5.2
5.6
5.6.3
5.7
5.8
5.9
PROPRIETÀ
2
IMPIANTI VILLAGE.
2
IMPIANTO ELETTRICO ORDINARIO
2
Addobbi natalizi parcheggio
Addobbi natalizi su portici e piazze
Tabella di calcolo delle potenze
3
3
3
IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA
IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA A NORMA EN 60849
IMPIANTO CONTA AUTO E CONTA-PERSONE
IMPIANTO FOTOVOLTAICO
IMPIANTO DI RIPETIZIONE ALLARMI
ALTRI IMPIANTI
4
4
5
5
5
5
Telefonia e trasmissione dati
Anti intrusione
5
5
IMPIANTI UFFICI E SALETTA RIUNIONI VILLAGE
5
IMPIANTO ELETTRICO ORDINARIO
5
Illuminazione ordinaria
Illuminazione di sicurezza.
Impianto telefonico e di trasmissione dati
5
5
6
IMPIANTO ANTI-INTRUSIONE
IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA E VIDEO PROIEZIONE
6
6
PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA
NORMATIVA DI RIFERIMENTO.
CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
Prescrizioni per la sicurezza per i componenti elettrici.
Prescrizioni per la sicurezza contro l’incendio per le condutture
Esempi di condutture ammesse nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio
PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO LE SOVRACORRENTI.
PROTEZIONE CONTRO LE CORRENTI DI SOVRACCARICO
7
7
12
12
12
13
14
14
Protezione contro le correnti di cortocircuito
15
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI.
15
Protezione mediante isolamento delle parti attive
Protezione mediante involucri o barriere
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI.
Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione.
CARATTERISTICHE DEI CAVI E CONDIZIONI DI POSA.
IMPIANTO DI TERRA.
SGANCI ELETTRICI.
energia C.so Garibaldi, 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected]
15
16
16
16
16
17
17
pag.1
1 OGGETTO DELLE OPERE.
Oggetto delle opere è la realizzazione in conformità alle leggi e alle norme vigenti degli impianti elettrici e
speciali necessari per la realizzazione di un complesso commerciale da realizzarsi in Faenza e denominato
“lifestyle village Perle”.
2 OGGETTO DELL’INCARICO.
Oggetto dell’incarico è la progettazione in conformità alle leggi e alle norme vigenti degli impianti elettrici e
speciali necessari per la realizzazione di un complesso commerciale da realizzarsi in Faenza e denominato
“lifestyle village Perle”.
2.1
Proprietà
Faenza Erre S.r.l.
Lungotevere Flaminio, 78
00196 Roma
3 IMPIANTI VILLAGE.
Ai fini degli impianti elettrici e speciali si prevede la realizzazione di quanto segue:
1. un impianto elettrico ordinario per l’alimentazione delle singole unità commerciali;
2. un impianto elettrico ordinario per l’alimentazione delle parti comuni esterne del village, dei relativi
servizi e della palazzina uffici
3. un impianto di illuminazione pubblica per il parcheggio privato;
4. un impianto di videosorveglianza;
5. un impianto di diffusione sonora
6. un impianto videocitofonico;
7. un impianto conta-auto e conta persone;
8. un impianto di ripetizione allarmi
9. un impianto fotovoltaico.
3.1
Impianto elettrico ordinario
Ogni unità immobiliare (attività negozio), sarà collegata con una linea idonea a trasportare 40 Kw, dal fondo
locale, in prossimità dell’antibagno, sino al locale contatori. Le attività di bar e similari avranno una linea in
grado di trasportare fino a 80kW. Nel locale contatori verrà installato per ciascuna attività un idoneo centralino
a protezione della suddetta linea. All’interno della singola attività tale linea sarà ‘terminata’ a mezzo di un
quadretto di protezione. Il quadro generale dell’attività dal quale partiranno tutte le linee di alimentazione dei
carichi e di eventuali sottoquadri saranno a carico del conduttore come tutto l’impianto elettrico.
Relativamente alle parti comuni si prevede una fornitura in media tensione (MT) a 15kV per una potenza
complessiva di 400kVA. A valle del punto di consegna sarà installato un box di arrivo di MT con le protezioni
richieste dall’ente erogatore e un trasformatore di potenza adeguata al carico. A valle del trasformatore sarà
installato un quadro di bassa tensione (QBT) equipaggiato con la protezione della linea di alimentazione del
quadro generale (QG) di distribuzione posto all’interno del locale presidiato condominiale per i servizi comuni
del centro commerciale.
energia C.so Garibaldi, 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected]
pag.2
Dal quadro generale partiranno le linee di alimentazione necessarie per le seguenti utenze:
1. illuminazione pubblica: 25 kW;
2. illuminazione corti: 25 kW
3. addobbi natalizi su portici: 120 kW;
4. addobbi natalizi su parcheggio: 60 kW;
5. eventi (torrette a scomparsa): 20 kW
6. uffici: 60 kW
7. fontane: 100 kW
3.1.1 Addobbi natalizi parcheggio
Alcuni dei pali di pubblica illuminazione del parcheggio saranno equipaggiato con una presa elettrica da 3kW
necessaria per gli addobbi natalizi.
3.1.2 Addobbi natalizi su portici e piazze
Una linea posta sopra i portici, con un punto presa ogni 25 m per consentire l’installazione degli addobbi
natalizi. la potenza prevedibile è di circa 120 Kw da verificare in base allo sviluppo lineare dei portici e alla
massa di illuminazione installabile;
Una colonnina a scomparsa per ogni piazza per una potenza di 15 Kw cadauna;
3.1.3 Tabella di calcolo delle potenze
Calcolo del fabbisogno elettrico
Illuminazione parcheggio pubblico
Illuminazione corti commerciali
Q.tà
prese parcheggio pubblico
prese parcheggio privato blocco 1
prese parcheggio privato blocco 2
prese corti commerciali blocco 1
prese corti commerciali blocco 2
torrette a scomparsa
palazzina ufici
Servizi bagni
Fontane
27
21
9
45
16
4
Pot.
Totale
contemp
Pu
kc
utilizzazione
25
25
1
1
ku
1
1
Pu x kc x ku
25,00
25,00
81
63
27
135
48
60
0,6
0,6
0,6
0,8
0,8
0,6
0,6
0,6
0,6
0,8
0,8
0,6
29,16
22,68
9,72
86,40
30,72
21,60
60
40
100
0,8
0,8
0,8
0,8
0,8
0,8
38,40
25,60
64,00
Potenza
unitaria
3
3
3
3
3
15
378,28
energia C.so Garibaldi, 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected]
pag.3
3.2
Impianto di videosorveglianza
E’ prevista l’installazione di un impianto di videosorveglianza che sorvegli principalmente tre zone:
1. il parcheggio e i suoi accessi
2. la galleria all’aperto dei negozi e gli accessi al pubblico
3. le corti di servizio e i loro accessi.
L’impianto in questione di videosorveglianza del nuovo Life Style di Faenza si sviluppa su un area parcheggio e
su un area vendita. Entrambe le aree saranno coperte da due tipologie di telecamere. Si prevede l’utilizzo di
telecamere tradizionali, day/night 540 linee con obbiettivo 3/8 varifocale con F 0.95 per una migliore resa in
notturna ed in custodia da esterno riscaldate a muro sull’area vendita ed a palo sull’area parcheggio, e di
telecamere Dome day/night 26X con corpo camera Sony 530 linee ex view ¼”e wdr con alimentatore dietro
la staffa (e non in scatola secondaria ) per una migliore e piu’ pulita installazione delle telecamere sia a muro che
a palo . Le stesure cavo delle telecamere confluiranno in raggruppamento tutte in 12 quadri tvcc che saranno
equipaggiati di convertitori per fibra ottica. Tramite tali convertitore si potrà convertire il segnale in essa e
quindi non avere problemi di distanza per il segnale video e per non raccogliere problemi o disturbi nei vari
tragitti fino al punto di centralizzazione dove dai ricevitori di fibra ottica si convertira’ nuovamente tutto in cavo
tradizionale per collegare esse ai DVR digitali da 16 ingressi con 400 frame ognuno 25 frame per canale con
tecnologia H264 porta di rete funzioni privacy linguaggio italiano e centralizzabili con un software ( che abbia la
possibilita’ di crearsi le migliori visualizzazioni spostando le proprie finestre a proprio piacimento dell’utente
che ne fara’ uso )o piu’ dipendentemente dalle esigenze che potranno nascere in fase di installazione
l’importante e che siano predisposti a questo ( si deve avere anche la possibilita’ di poter centralizzare anche
applicativi video intelligenti analitici e telecamere IP e Megapixel IP in base a qualsiasi esigenza futura del
cliente). Collegando i DVR ad un Hub per creare una rete visualizzeremo da 4 Personal computer con collegati
4 monitor 42” LCD 32 telecamere come massimo su ogni monitor per una semplice e veloce risposta visiva
dell’operatore che avra’ il compito di visualizzare il sistema e quindi poter comandare dal personal computer le
telecamere Dome in ogni loro funzione di visualizzare le registrazioni o avere allarmi vari del sistema . Il
sistema dovra’ avere anche la possibilita’ di essere visionato da remoto da vigilanza o sede del cliente stesso .
(con indirizzi IP statici forniti dal cliente se la sua esigenza andra’ verso questa opzione ).
3.3
Impianto di diffusione sonora a norma EN 60849
Si prevede la realizzazione di un impianto di diffusione sonora a servizio del centro commerciale nella sua
totalità con la copertura delle aree parcheggio e della galleria all’aperto L’impianto di diffusione sonora sarà
propagato con trombe stagne IP66 nel parcheggio e da diffusori acustici lungo la corte interna . Tali
apparecchiature saranno installate su apposite staffe realizzate dal costruttore dei corpi illuminanti per quanto
riguarda il parcheggio e a parete o a staffa sotto la pensilina per quanto riguarda le corti interne dei negozi.
All’interno del rack di diffusione sonoro che sarà installato nel locale presidiato, ci saranno n.5 unità di potenza
monoblocco con 5 finali di potenza e 7 traformatori di linea a 100V, 1 doppia sorgente audio lettore CD/MP3
USB e registratore/produttore digital , 1 Preamplificatore mixer 10 ingressi commutabili su 4 bus di uscita, con
controllo indipendente; 6 ingressi con un connettore Neutrik di tipo Combo, XLR microfonico sensibilità 1mV
bilanciato e JACKstereo per l'ingresso linea sensibilità 0.775V bilanciato. 4 ingressi saranno di linea stereo su
doppio RCA per le sorgenti musicali CD, Tape, Tuner e Aux, selezionabili su ogni zona di uscita. Ogni ingresso
sarà dotato di microswitch per consentire l'assegnazione di ciascun ingresso su ciascuna uscita, con 2
regolazioni di tono per ogni uscita, regolazione delle sensibilità degli ingressi micro e linea. Alimentazione
Phantom 24V inseribile tramite apposito switch. Possibilità di collegare fino a 2 basi microfoniche amplificate
della serie MBT8000, dotate di pulsanti per la selezione delle zone. Gli ingressi sarannno dotati anche di
morsettiera per il controllo del paging, dell'alimentazione e per consentire il collegamento a possibili sistemi di
rilevazione emergenza, con priorità su tutti gli ingressi. Modalità di funzionamento automixer su 3 canali
microfonici, mediante la funzione di GATING che consente di aumentare il livello del parlato, prima che si
inneschi il "larsen". L’impianto sarà conforma alla norma EN60849
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pag.4
3.4
Impianto conta auto e conta-persone
Il Centro sarà equipaggiato con un sistema di rilevamento auto e presenze persone. Il sistema sarà costituito da
telecamere posizionate in prossimità degli accessi che associate ad un programma specifico, sarà in grado di
tenere aggiornato il numero dei presenti e sarà possibile produrre statistiche con analisi su base giornaliere,
settimanali, mensili, ecc.
3.5
Impianto fotovoltaico
Si prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico che verrà posizionato sul tetto dei fabbricati e verrà
allacciato ad una cabina elettrica dedicata tramite la quale sarà possibile collegarsi alla rete elettrica di
distribuzione per la vendita dell’energia. La cabina elettrica di tale impianto fotovoltaico sarà predisposta per un
eventuale allacciamento alla cabina delle parti condominiali.
3.6
Impianto di ripetizione allarmi
Ogni unità commerciale sarà dotata di un proprio impianto di allarme antintrusione, tale impianto, se installato,
dovrà avere un contatto pulito di allarme che verrà ripetuto, tramite moduli di acquisizione allarmi, a più
ingressi o anche singoli, ad un sistema centralizzato posto su pc all’interno del locale presidiato che permetta
alla vigilanza di venire a conoscenza di un intrusione all’interno di ogni singola unità.
3.7
Altri impianti
3.7.1 Telefonia e trasmissione dati
Ogni unità potrà essere dotata a propria cura e spese di un impianto telefonico e di un impianto di trasmissione
dati.
3.7.2 Anti intrusione
Tutte le unità immobiliari dovranno essere dotate, a propria cura e spese di un impianti anti-intrusione, i cui
segnali saranno riportati in sala controllo.
4 IMPIANTI UFFICI E SALETTA RIUNIONI VILLAGE
Il village sarà dotato di locali uffici e di una saletta riunioni. Per tali locali si prevede la realizzazione, dei seguenti
impianti.
4.1
Impianto elettrico ordinario
4.1.1 Illuminazione ordinaria
Si prevede la realizzazione di un impianto di illuminazione ordinaria in grado di garantire conforme alla EN
12464-1 che prevede vari valori di illuminazione a seconda destinazione d’uso dei vari reparti.
4.1.2 Illuminazione di sicurezza.
Per quanto riguarda le parti condominiali comuni quali bagni, uffici , locale presidiato , sala riunioni si prevede la
realizzazione di un impianto di illuminazione di emergenza del tipo autoalimentato.
Tale impianto sarà integrato da una illuminazione di emergenza antipanico per le corti interne che permetta alle
persone presenti di individuare le vie di esodo più vicine senza che insorga il panico, tale impianto sarà
realizzato tramite proiettori alimentati da uno o più soccorritori.
energia C.so Garibaldi, 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected]
pag.5
4.1.3 Impianto telefonico e di trasmissione dati
Si prevede un impianto di distribuzione del segnale telefonico e di distribuzione prese per trasmissioni dati
computer e internet.
4.2
Impianto anti-intrusione
Verrà installato un impianto di antintrusione sulle parti comuni che sarà costituito da una centrale a zone con
varie tastiere poste negli accessi principali. I varchi alla zona uffici e ai locali di servizio negli orari di non
apertura al pubblico saranno monitorati tramite contatti reed di potenza e sensori a doppia tecnologia da
interno dotati di antimascheramento. La centrale dell’impianto sarà posta all’interno del locale presidiato. Sarà
inoltre previsto un combinatore telefonico digitale a sintesi vocale con interfaccia GSM.
4.3
Impianto di diffusione sonora e video proiezione
Si prevede la realizzazione di un impianto di diffusione sonora, a servizio della saletta riunioni situata al piano
primo della zona uffici. L’impianto sarà costituito da un rack locale con casse acustiche ad incasso o esterne
disposte ad incasso nel controsoffitto oppure a parete, con 3-4 microfoni da tavolo e un paio di radiomicrofoni
per consentire lo svolgimento di una conferenza. La saletta riunioni sarà anche attrezzata con uno schermo
motorizzato di 300X200cm ed un videoproiettore da soffitto con 3000 AnsiLumen e contrasto
600:1intercollegato con il rack audio e dati della zona uffici .
energia C.so Garibaldi, 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected]
pag.6
5 PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA
5.1
Normativa di riferimento.
Norma It. CEI 0-2 - Class. CEI 0-2 - CT 0 - Fascicolo 6578 - Anno 2002 - Edizione Seconda
Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici
Norma It. CEI 0-10 - Class. CEI 0-10 - CT 0 - Fascicolo 6366 - Anno 2002 - Edizione Prima
Guida alla manutenzione degli impianti elettrici
Norma It. CEI 0-11 - Class. CEI 0-11 - CT 0 - Fascicolo 6613 - Anno 2002 - Edizione Prima
Guida alla gestione in qualità delle misure per la verifica degli impianti elettrici ai fini della sicurezza
Norma It. CEI 0-14 - Class. CEI 0-14 - CT 0 - Fascicolo 7528 - Anno 2005 - Edizione Prima
DPR 22 ottobre 2001, n.462. Guida all'applicazione del DPR 462/01 relativo alla semplificazione del procedimento per la denuncia di
installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra degli impianti elettrici e di
impianti elettrici pericolosi
Norma It. CEI 0-15 - Class. CEI 0-15 - CT 0 - Fascicolo 8231 - Anno 2006 - Edizione Prima
Manutenzione delle cabine elettriche MT/BT dei clienti/utenti finali
Norma It. CEI 11-1 - Class. CEI 11-1 - CT 99 - Fascicolo 5025 - Anno 1999 - Edizione Nona+EC 1
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata
Norma It. CEI 11-1;V1 - Class. CEI 11-1;V1 - CT 99 - Fascicolo 5887 - Anno 2000 - Edizione
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata
Norma It. CEI 11-1;Ec - Class. CEI 11-1;Ec - CT 99 - Fascicolo 6240 - Anno 2001 - Edizione
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata
Norma It. CEI 11-1;V1/Ec - Class. CEI 11-1;V1/Ec - CT 99 - Fascicolo 6241 - Anno 2001 - Edizione
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata
Norma It. CEI 11-17 - Class. CEI 11-17 - CT 99 - Fascicolo 8402 - Anno 2006 - Edizione Terza
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica. Linee in cavo
Norma It. CEI 11-20 - Class. CEI 11-20 - CT 311 - Fascicolo 5732 - Anno 2000 - Edizione Quarta
Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria
Norma It. CEI 11-20;V1 - Class. CEI 11-20;V1 - CT 311 - Fascicolo 7394 - Anno 2004 - Edizione +EC 1
Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria
Norma It. CEI 11-20;V2 - Class. CEI 11-20;V2 - CT 311 - Fascicolo 8982 - Anno 2007 - Edizione
Allegato C. Prove per la verifica delle funzioni di interfaccia con la rete elettrica per i micro generatori
Norma It. CEI 11-27 - Class. CEI 11-27 - CT 78 - Fascicolo 7522 - Anno 2005 - Edizione Terza
Lavori su impianti elettrici
Norma It. CEI 11-35 - Class. CEI 11-35 - CT 99 - Fascicolo 7491 - Anno 2004 - Edizione Seconda
Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT. del cliente/utente finale
Norma It. CEI 11-37 - Class. CEI 11-37 - CT 99 - Fascicolo 6957 - Anno 2003 - Edizione Seconda+EC 1
Guida per l'esecuzione degli impianti di terra nei sistemi utilizzatori di energia alimentati a tensione maggiore di 1 kV
Norma It. CEI EN 50110-1 - Class. CEI 11-48 - CT 78 - Fascicolo 7523 - Anno 2005 - Edizione Seconda
Esercizio degli impianti elettrici
Norma It. CEI EN 50191 - Class. CEI 11-64 - CT 99 - Fascicolo 6123 - Anno 2001 - Edizione Prima
Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova
Norma It. CEI EN 60439-1 - Class. CEI 17-13/1 - CT 17 - Fascicolo 5862 - Anno 2000 - Edizione Quarta
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)
Norma It. CEI EN 60439-1/A1 - Class. CEI 17-13/1;V1 - CT 17 - Fascicolo 7543 - Anno 2005 - Edizione
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)
Norma It. CEI EN 60439-2 - Class. CEI 17-13/2 - CT 17 - Fascicolo 5863 - Anno 2000 - Edizione Seconda
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri elettrici per bassa tensione)
Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre
Norma It. CEI EN 60439-2/Ec - Class. CEI 17-13/2;Ec - CT 17 - Fascicolo 5922 - Anno 2001 - Edizione
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri elettrici per bassa tensione)
Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre
Norma It. CEI EN 60439-2/A1 - Class. CEI 17-13/2;V1 - CT 17 - Fascicolo 8452 - Anno 2006 - Edizione
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri elettrici per bassa tensione)
Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre
energia C.so Garibaldi, 8 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 668163 Fax 0546 686301 [email protected]
pag.7
Norma It. CEI EN 60439-3 - Class. CEI 17-13/3 - CT 17 - Fascicolo 3445 C - Anno 1997 - Edizione Prima
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi
dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD)
Norma It. CEI EN 60439-3/A2 - Class. CEI 17-13/3;V1 - CT 17 - Fascicolo 6230 - Anno 2001 - Edizione
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi
dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD)
Norma It. CEI EN 60439-4 - Class. CEI 17-13/4 - CT 17 - Fascicolo 7891 - Anno 2005 - Edizione Seconda
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC)
Norma It. CEI 17-43 - Class. CEI 17-43 - CT 17 - Fascicolo 5756 - Anno 2000 - Edizione Seconda
Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e
di manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS)
Norma It. CEI 17-70 - Class. CEI 17-70 - CT 17 - Fascicolo 5120 - Anno 1999 - Edizione Prima
Guida all'applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione
Norma It. CEI-UNEL 35024/1 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 3516 - Anno 1997 - Edizione
Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e
1500 V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria
Norma It. CEI-UNEL 35024/2 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 3517 - Anno 1997 - Edizione
Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente
continua
Portate di corrente in regime permanente per posa in aria
Norma It. CEI-UNEL 35024/1;Ec - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 4610 - Anno 1998 - Edizione
Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e
a 1500 V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria
Norma It. CEI-UNEL 35011 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 5757 - Anno 2000 - Edizione Seconda
Cavi per energia e segnalamento. Sigle di designazione
Norma It. CEI-UNEL 35026 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 5777 - Anno 2000 - Edizione Seconda
Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali di 1000 V in corrente alternata e 1500 V in
corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa interrata
Norma It. CEI-UNEL 35012 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 6729 - Anno 2002 - Edizione Prima
Contrassegni e classificazione dei cavi in relazione al fuoco
Norma It. CEI-UNEL 00722 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 6755 - Anno 2002 - Edizione Quinta
Identificazione delle anime dei cavi
Norma It. CEI-UNEL 35011;V1 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 6756 - Anno 2002 - Edizione
Cavi per energia e segnalamento. Sigle di designazione
Norma It. CEI-UNEL 35753 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 7424 - Anno 2004 - Edizione Terza
Cavi per energia isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di alogeni - Cavi unipolari senza guaina
con conduttori rigidi. Tensione nominale U0/U: 450/750 V
Norma It. CEI-UNEL 35752 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 7423 - Anno 2004 - Edizione Terza
Cavi per energia isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di alogeni
Cavi unipolari senza guaina con conduttori flessibili. Tensione nominale U0/U: 450/750 V
Norma It. CEI-UNEL 00721 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 7405 - Anno 2004 - Edizione Terza
Colori di guaina dei cavi elettrici
Norma It. CEI-UNEL 35023 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 9737 - Anno 2009 - Edizione Terza
Cavi per energia isolati in gomma o con materiale termplastico aventi grado di isolamento non superiore a 4. Cadute di tensione
Norma It. CEI-UNEL 35027 - Class. CEI 20 - CT 20 - Fascicolo 9738 - Anno 2009 - Edizione Seconda
Cavi di energia per tensione nominale U da 1 kV a 30 kV. Portate di corrente in regime permanente - Posa in aria ed interrata
Norma It. CEI 20-20/15 - Class. CEI 20-20/15 - CT 20 - Fascicolo 9054 - Anno 2007 - Edizione Prima
Cavi con isolamento termoplastico con tensione nominale non superiore a 450/750 V
Parte 15: Cavi unipolari isolati con mescola termoplastica senza alogeni, per installazioni fisse
Norma It. CEI 20-27 - Class. CEI 20-27 - CT 20 - Fascicolo 5640 - Anno 2000 - Edizione Seconda
Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione
Norma It. CEI 20-27;V1 - Class. CEI 20-27;V1 - CT 20 - Fascicolo 6337 - Anno 2001 - Edizione
Cavi per energia e segnalamento. Sistema di designazione
Norma It. CEI 20-27;V2 - Class. CEI 20-27;V2 - CT 20 - Fascicolo 8693 - Anno 2007 - Edizione
Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione
Norma It. CEI 20-40 - Class. CEI 20-40 - CT 20 - Fascicolo 4831 - Anno 1998 - Edizione Seconda
Guida per l'uso di cavi armonizzati a bassa tensione
Norma It. CEI 20-40;V1 - Class. CEI 20-40;V1 - CT 20 - Fascicolo 7402 - Anno 2004 - Edizione
Guida per l'uso di cavi armonizzati a bassa tensione
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Norma It. CEI 20-40;V2 - Class. CEI 20-40;V2 - CT 20 - Fascicolo 7403 - Anno 2004 - Edizione
Guida per l'uso di cavi armonizzati a bassa tensione
Norma It. CEI 20-40;V3 - Class. CEI 20-40;V3 - CT 20 - Fascicolo 9629 - Anno 2009 - Edizione
Guida per l'uso di cavi armonizzati a bassa tensione
Norma It. CEI 20-65 - Class. CEI 20-65 - CT 20 - Fascicolo 5836 - Anno 2000 - Edizione Prima
Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico, termoplastico e isolante minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in
corrente alternata e 1500 V in corrente continua.. Metodi di verifica termica (portata) per cavi raggruppati in fascio contenente
conduttori di sezione differente
Norma It. CEI 20-67 - Class. CEI 20-67 - CT 20 - Fascicolo 5915 - Anno 2001 - Edizione Prima
Guida per l'uso dei cavi 0,6/1 kV
Norma It. CEI 20-67;V1 - Class. CEI 20-67;V1 - CT 20 - Fascicolo 9741 - Anno 2009 - Edizione
Guida per l’uso dei cavi 0,6/1 kV
Norma It. CEI 23-51 - Class. CEI 23-51 - CT 23 - Fascicolo 7204 - Anno 2004 - Edizione Seconda
Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare
Norma It. CEI 23-73 - Class. CEI 23-73 - CT 23 - Fascicolo 6329 - Anno 2001 - Edizione Prima
Colonne e torrette a pavimento per installazioni elettriche
Norma It. CEI 23-98 - Class. CEI 23-98 - CT 23 - Fascicolo 9123 - Anno 2007 - Edizione Prima
Guida all’uso corretto di interruttori differenziali per installazioni domestiche e similari
Norma It. CEI EN 50425 - Class. CEI 23-100 - CT 23 - Fascicolo 9331 E - Anno 2008 - Edizione Prima
Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare - Norma collaterale - Apparecchi
di comando non automatici per vigili del fuoco per insegne luminose e apparecchi d'illuminazione interni ed esterni
Norma It. CEI 23-101 - Class. CEI 23-101 - CT 23 - Fascicolo 9418 - Anno 2008 - Edizione Prima
Dispositivi di richiusura automatica per interruttori automatici, interruttori differenziali con o senza sganciatore di sovracorrente per
usi domestici e similari
Norma It. CEI EN 60079-10 - Class. CEI 31-30 - CT 31 - Fascicolo 7177 - Anno 2004 - Edizione Seconda
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi
Norma It. CEI EN 60079-14 - Class. CEI 31-33 - CT 31 - Fascicolo 7297 - Anno 2004 - Edizione Seconda
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
per la presenza di gas (diversi dalle miniere)
Norma It. CEI EN 60079-17 - Class. CEI 31-34 - CT 31 - Fascicolo 9533 - Anno 2008 - Edizione Terza
Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici
Norma It. CEI 31-35 - Class. CEI 31-35 - CT 31 - Fascicolo 8705 - Anno 2007 - Edizione Terza
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 3130)
Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili
Norma It. CEI 31-35/A - Class. CEI 31-35/A - CT 31 - Fascicolo 8851 - Anno 2007 - Edizione Terza
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 3130)
Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili: esempi di applicazione
Norma It. CEI 31-56 - Class. CEI 31-56 - CT 31 - Fascicolo 9049 C - Anno 2007 - Edizione Prima
Costruzioni per atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili. Guida all'applicazione della Norma CEI EN 61241-10
(CEI 31-66) ""Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri esplosive""
Norma It. CEI EN 61241-10 - Class. CEI 31-66 - CT 31 - Fascicolo 8290 - Anno 2006 - Edizione Prima
Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri combustibili
Parte 10: Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri combustibili
Norma It. CEI EN 61241-14 - Class. CEI 31-67 - CT 31 - Fascicolo 8293 - Anno 2006 - Edizione Prima
Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri combustibili. Parte 14: Scelta ed installazione
Norma It. CEI EN 50107-1 - Class. CEI 34-86 - CT 34 - Fascicolo 6991 - Anno 2003 - Edizione Seconda
Installazioni di insegne e di tubi luminosi a scarica funzionanti con tensione a vuoto superiore a 1kV ma non superiore a 10 kV
Parte 1: Prescrizioni generali
Norma It. CEI EN 50107-1/A1 - Class. CEI 34-86;V1 - CT 34 - Fascicolo 7686 - Anno 2005 - Edizione
Installazioni di insegne e di tubi luminosi a scarica funzionanti con tensione a vuoto superiore a 1kV ma non superiore a 10 kV
Parte 1: Prescrizioni generali
Norma It. CEI 46-136 - Class. CEI 46-136 - CT 46 - Fascicolo 7427 - Anno 2004 - Edizione Prima
Guida alle Norme per la scelta e la posa dei cavi per impianti di comunicazione
Norma It. CEI 64-8;V1 - Class. CEI 64-8;V1 - CT 64 - Fascicolo 9490 - Anno 2008 - Edizione
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
Norma It. CEI 64-8;V2 - Class. CEI 64-8;V2 - CT 64 - Fascicolo 9826 - Anno 2009 - Edizione
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Norma It. CEI 64-8/1 - Class. CEI 64-8/1 - CT 64 - Fascicolo 8608 - Anno 2007 - Edizione Sesta
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali
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Norma It. CEI 64-8/2 - Class. CEI 64-8/2 - CT 64 - Fascicolo 8609 - Anno 2007 - Edizione Sesta
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 2: Definizioni
Norma It. CEI 64-8/3 - Class. CEI 64-8/3 - CT 64 - Fascicolo 8610 - Anno 2007 - Edizione Sesta
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 3: Caratteristiche generali
Norma It. CEI 64-8/4 - Class. CEI 64-8/4 - CT 64 - Fascicolo 8611 - Anno 2007 - Edizione Sesta
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
Norma It. CEI 64-8/5 - Class. CEI 64-8/5 - CT 64 - Fascicolo 8612 - Anno 2007 - Edizione Sesta
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici
Norma It. CEI 64-8/6 - Class. CEI 64-8/6 - CT 64 - Fascicolo 8613 - Anno 2007 - Edizione Sesta
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 6: Verifiche
Norma It. CEI 64-8/7 - Class. CEI 64-8/7 - CT 64 - Fascicolo 8614 - Anno 2007 - Edizione Sesta
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari
Norma It. CEI 64-12 - Class. CEI 64-12 - CT 64 - Fascicolo 3666 R - Anno 1998 - Edizione Prima
Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario
Norma It. CEI 64-12;V1 - Class. CEI 64-12;V1 - CT 64 - Fascicolo 6950 - Anno 2003 - Edizione
Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario
Norma It. CEI 64-14 - Class. CEI 64-14 - CT 64 - Fascicolo 8706 - Anno 2007 - Edizione Seconda
Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori
Norma It. CEI 64-15 - Class. CEI 64-15 - CT 64 - Fascicolo 4830 - Anno 1998 - Edizione Prima
Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica
Norma It. CEI R064-004 - Class. CEI 64-16 - CT 64 - Fascicolo 5236 - Anno 1999 - Edizione Prima
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Protezione contro le interferenze elettromagnetiche (EMI) negli impianti elettrici
Norma It. CEI 64-17 - Class. CEI 64-17 - CT 64 - Fascicolo 5492 - Anno 2000 - Edizione Prima
Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri
Norma It. CEI 64-17;Ec - Class. CEI 64-17;Ec - CT 64 - Fascicolo 5620 - Anno 2000 - Edizione
Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri
Norma It. CEI 64-50 - Class. CEI 64-50 - CT 64 - Fascicolo 8874 - Anno 2007 - Edizione Quinta
Edilizia ad uso residenziale e terziario
Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
negli edifici. Criteri generali
Norma It. CEI 64-51 - Class. CEI 64-51 - CT 64 - Fascicolo 8875 - Anno 2007 - Edizione Quarta
Edilizia ad uso residenziale e terziario
Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
negli edifici. Criteri particolari per centri commerciali
Norma It. CEI 64-52 - Class. CEI 64-52 - CT 64 - Fascicolo 8876 - Anno 2007 - Edizione Quarta
Edilizia ad uso residenziale e terziario
Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
negli edifici. Criteri particolari per edifici scolastici
Norma It. CEI 64-53 - Class. CEI 64-53 - CT 64 - Fascicolo 8877 - Anno 2007 - Edizione Terza
Edilizia ad uso residenziale e terziario
Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
negli edifici. Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale
Norma It. CEI 64-54 - Class. CEI 64-54 - CT 64 - Fascicolo 8878 - Anno 2007 - Edizione Terza
Edilizia ad uso residenziale e terziario
Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
negli edifici. Criteri particolari per locali di pubblico spettacolo
Norma It. CEI 64-55 - Class. CEI 64-55 - CT 64 - Fascicolo 8879 - Anno 2007 - Edizione Terza
Edilizia ad uso residenziale e terziario
Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
negli edifici. Criteri particolari per strutture alberghiere
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Norma It. CEI 64-56 - Class. CEI 64-56 - CT 64 - Fascicolo 9386 - Anno 2008 - Edizione Seconda
Edilizia ad uso residenziale
Guida per l’integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
negli edifici. Criteri particolari per locali ad uso medico
Norma It. CEI 64-57 - Class. CEI 64-57 - CT 64 - Fascicolo 8880 - Anno 2007 - Edizione Terza
Edilizia ad uso residenziale e terziario
Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
negli edifici. Impianti di piccola produzione distribuita
Norma It. CEI 64-100/1 - Class. CEI 64-100/1 - CT 64 - Fascicolo 8288 - Anno 2006 - Edizione Prima
Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni
Parte 1: Montanti degli edifici
Norma It. CEI 64-100/1;V1 - Class. CEI 64-100/1;V1 - CT 64 - Fascicolo 9633 - Anno 2009 - Edizione
Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni
Parte 1: Montanti degli edifici
Norma It. CEI 64-100/2 - Class. CEI 64-100/2 - CT 64 - Fascicolo 9838 - Anno 2009 - Edizione Prima
Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni
Parte 2: Unità immobiliari (appartamenti)
Norma It. CEI 81-3 - Class. CEI 81-3 - CT 81 - Fascicolo 5180 - Anno 1999 - Edizione Terza
Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d’Italia, in ordine alfabetico
Norma It. CEI EN 50164-1 - Class. CEI 81-5 - CT 81 - Fascicolo 5457 - Anno 2000 - Edizione Prima
Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC). Parte 1: Prescrizioni per i componenti di connessione
Norma It. CEI 81-10;V1 - Class. CEI 81-10;V1 - CT 81 - Fascicolo 9491 - Anno 2008 - Edizione
Protezione contro i fulmini
Norma It. CEI EN 62305-1 - Class. CEI 81-10/1 - CT 81 - Fascicolo 8226 - Anno 2006 - Edizione Prima
Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali
Norma It. CEI EN 62305-2 - Class. CEI 81-10/2 - CT 81 - Fascicolo 8227 - Anno 2006 - Edizione Prima
Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio
Norma It. CEI EN 62305-3 - Class. CEI 81-10/3 - CT 81 - Fascicolo 8228 - Anno 2006 - Edizione Prima
Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone
Norma It. CEI EN 62305-4 - Class. CEI 81-10/4 - CT 81 - Fascicolo 8229 - Anno 2006 - Edizione Prima
Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture
Norma It. CEI CLC/TR 50469 - Class. CEI 81-11 - CT 81 - Fascicolo 8181 E - Anno 2006 - Edizione Prima
Impianti di protezione contro i fulmini. Segni grafici
Norma It. CEI 100-7 - Class. CEI 100-7 - CT 100 - Fascicolo 7529 - Anno 2005 - Edizione Terza+EC 1
Guida per l'applicazione delle Norme sugli impianti di ricezione televisiva
Norma It. CEI 100-7/A - Class. CEI 100-7/A - CT 100 - Fascicolo 8295 - Anno 2006 - Edizione
Guida per l'applicazione delle Norme sugli impianti di ricezione televisiva
Appendice A: Determinazione dei segnali terrestri primari; note esplicative relative al D.M. 11/11/2005
Norma It. CEI 100-119 - Class. CEI 100-119 - CT 100 - Fascicolo 7479 - Anno 2004 - Edizione Prima
Apparati multimediali senza fili. Guida all'installazione e all'utilizzo in ambito domestico
Norma It. CEI 100-140 - Class. CEI 100-140 - CT 100 - Fascicolo 8607 - Anno 2007 - Edizione Prima
Guida per la scelta e l'installazione dei sostegni d'antenna per la ricezione televisiva
Norma It. CEI 306-2 - Class. CEI 306-2 - CT 306 - Fascicolo 6779 - Anno 2003 - Edizione Seconda
Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali
Norma It. CEI EN 50173-1 - Class. CEI 306-6 - CT 306 - Fascicolo 9342 - Anno 2008 - Edizione Seconda
Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato. Parte 1: Prescrizioni generali
Norma It. CEI EN 50346 - Class. CEI 306-7 - CT 306 - Fascicolo 7172 - Anno 2004 - Edizione Prima
Tecnologia dell'informazione - Installazione del cablaggio - Prove del cablaggio installato
Norma It. CEI EN 50173-2 - Class. CEI 306-13 - CT 306 - Fascicolo 9343 - Anno 2008 - Edizione Prima
Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato. Parte 2: Locali per ufficio
Norma It. CEI EN 50173-3 - Class. CEI 306-14 - CT 306 - Fascicolo 9350 - Anno 2008 - Edizione Prima
Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato. Parte 3: Ambienti Industriali
Norma It. CEI EN 50173-4 - Class. CEI 306-15 - CT 306 - Fascicolo 9344 - Anno 2008 - Edizione Prima
Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato. Parte 4: Abitazioni
Norma It. CEI EN 50173-5 - Class. CEI 306-16 - CT 306 - Fascicolo 9345 - Anno 2008 - Edizione Prima
Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato. Parte 5: Centri dati
Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari,
Legge 1/3/68
n°186
installazioni e impianti elettrici ed elettronici.
Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11-quaterdecies, comma 13 legget 2/12/2005
Recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
D.M. 22/01/2008
n°37
all’interno
degli edifici.
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pag.11
5.2
Classificazione degli ambienti
Gli ambienti sono classificati a maggior rischio in caso di incendio. Si tratta infatti di un luogo a maggior rischio
in caso di incendio di tipo A per l’elevata densità di affollamento. L’impianto elettrico dovrà rispondere alle
prescrizioni della sezione 751.1.2 della norma CEI 64-8/7.
5.2.4 Prescrizioni per la sicurezza per i componenti elettrici.
I componenti elettrici non devono costituire pericolo di innesco o di propagazione di incendio per i materiali
adiacenti. In particolare devono rispettare i seguenti requisiti:
a) i componenti elettrici devono essere limitati a quelli necessari per l’uso degli ambienti stessi, fatta
eccezione per le condutture, le quali possono anche transitare;
b) i componenti elettrici che nel loro funzionamento ordinario possono produrre archi o scintille, devono
essere racchiusi in custodie aventi grado di protezione IP4X;
c) gli apparecchi di illuminazione devono essere mantenuti ad adeguata distanza dagli oggetti illuminati, se
questi ultimi sono combustibili. Salvo diversamente indicato dal costruttore, per i faretti e i piccoli
proiettori tale distanza deve almeno essere:
0,5 m per faretti fino a 100W;
0,8 m per faretti da 100 a 300W;
1 m per faretti da 300 a 500W.
5.2.5 Prescrizioni per la sicurezza contro l’incendio per le condutture
Generalmente i fattori che causano incendi nelle condutture elettriche sono corotocircuiti, riscaldamenti,
contatti elettrici e coinvolgimento delle condutture stesse in incendi; pertanto devono essere realizzate in
modo da non essere né causa d’innesco né causa di propagazione di incendi indipendentemente dai fattori
elettrici e/o fisici che rihanno causati.
Le condutture devono essere realizzate in uno dei modi seguenti:
a) condutture di qualsiasi tipo incassate in strutture non combustibili;
b) condutture realizzate con cavi in tubi protettivi metallici o involucri metallici, entrambi con grado di
protezione almeno IP4X;
c) condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale aventi la guaina tubolare metallica continua
senza saldatura con funzione di conduttore di protezione sprovvisti all’esterno di guaina non
metallica;
d) condutture realizzate con cavi multipolari muniti di conduttore di protezione concentrico, o di una
guaina metallica, o di una armatura, aventi caratteristiche tali da poter svolgere la funzione di
conduttore di protezione;
e) condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale aventi la guaina tubolare metallica continua
senza saldatura con funzione di conduttore di protezione provvisti all’esterno di guaina non
metallica;
f) condutture realizzate con cavi aventi schermi sulle singole anime o sull’insieme delle anime con
caratteristiche tali da poter svolgere la funzione di conduttore di protezione;
g) condutture realizzate con cavi multipolari provvisti di conduttore di protezione;
h) condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari sprovvisti di conduttore di protezione,
contenuti in tubi protettivi metallici o involucri metallici, senza particolare grado di protezione; in
queso caso la funzione di conduttore di protezione può essere svolta dai tubi o involucri stessi o da
un conduttore (nudo o isolato) contenuto in ciascuno di essi;
i) condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari sprovvisti di conduttore di protezione,
contenuti in tubi protetivi o involucri, entrambi costruiti con materiali isolanti, installati in vista (non
incassati), con grado di protezione almeno IP4X.
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5.2.6 Esempi di condutture ammesse nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio
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5.3
Protezione delle condutture contro le sovracorrenti.
I conduttori attivi di un circuito elettrico devono essere protetti da uno o più dispositivi che interrompono
automaticamente l’alimentazione quando si produce sovracorrente (sovraccarico o corto circuito).
La protezione contro i sovraccarichi e i corto circuiti può essere assicurata sia in modo separato, con dispositivi
distinti, sia in modo unico con dispositivi che assicurano entrambe le protezioni. In ogni caso essi devono essere
tra loro coordinati.
Per assicurare la protezione il dispositivo deve:
- interrompere sia la corrente di sovraccarico sia quella di corto circuito, interrompendo, nel secondo
caso, tutte le correnti di corto circuito che si presentano in un punto qualsiasi del circuito, prima che esse
provochino nel conduttore un riscaldamento tale da danneggiare l’isolamento;
- essere installato in generale all’origine di ogni circuito e di tutte le derivazioni aventi portate differenti
(diverse sezioni dei conduttori, diverse condizioni di posa e ambientali, nonché un diverso tipo di isolamento
del conduttore).
5.4
Protezione contro le correnti di sovraccarico
Sarà assicurata mediante l’installazione di dispositivi di protezione in grado di interrompere le correnti di
sovraccarico dei conduttori del circuito prima che tali correnti possano provocare danneggiamenti all’isolante,
ai collegamenti o all’ambiente circondante le condutture. Per il dimensionamento delle protezioni contro il
sovraccarico saranno garantite la seguenti condizioni:
IB ≤ IN ≤ Iz
If ≤ 1.45 * Iz
indicando con:
IB : corrente di impiego del circuito,
IZ : portata in regime permanente della conduttura,
IN : corrente nominale del dispositivo di protezione,
If : corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione.
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5.4.1 Protezione contro le correnti di cortocircuito
Saranno previsti dispositivi di protezione in grado di interrompere le correnti di cortocircuito dei conduttori
del circuito prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici e meccanici
prodotti nei conduttori e nelle connessioni. Ogni dispositivo di protezione contro i cortocircuiti risponderà alle
seguenti condizioni:
- il potere di interruzione dei dispositivi di protezione non sarà inferiore alla corrente di corto circuito presunta
nel punto di installazione;
- i dispositivi di protezione dovranno essere ubicati all'inizio delle linee;
- tutte le correnti provocate da un corto circuito saranno interrotte dai dispositivi di protezione in un tempo
non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura massima ammissibile. In particolare sarà
garantita la seguente condizione
I² t ≤ K²S²
indicando con:
I² t :
K:
S:
T
l'integrale di joule per la durata del corto circuito espresso in A² s;
un parametro che dipende dal tipo di conduttore (Cu a Al) e isolamento che per una durata di corto
circuito ≤ 5 s, è:
- 115 per conduttori in Cu isolati con PVC
- 135 per conduttori in Cu isolati con gomma ordinaria o gomma butilica
- 143 per conduttori in Cu isolati con gomma etilenpropilenica e propilene reticolato
- 74
per conduttori in Al isolati con PVC
- 87
per conduttori in Al isolati con gomma ordinaria, gomma butilica, gomma
etilenpropilenica o propilene reticolato
- 115 corrispondente ad una temperatura di 160 °C per le giunzioni saldate a stagno tra
conduttori in Cu
la sezione del conduttore.
tempo di intervento del dispositivo di protezione
E’ ammesso tuttavia l’impiego di un dispositivo di protezione con un potere di interruzione inferiore se a monte
è installato un altro dispositivo che abbia il necessario potere di interruzione (protezione di sostegno). In questo
caso l’energia specifica (I2 t) lasciata passare dal dispositivo a monte non deve superare quella che può essere
ammessa senza danni dal dispositivo o dalle condutture situate a valle;
- deve intervenire in un tempo inferiore a quello che farebbe superare al conduttore la massima temperatura
ammessa ossia deve essere verificata, qualunque sia il punto della conduttura interessata al corto circuito, la
condizione:
I² t ≤ K²S²
Per corto circuiti di durata non superiore a 5 s, il tempo necessario affinché una data corrente di corto circuito
porti in condizioni di servizio ordinario un conduttore alla temperatura limite, può essere calcolato in prima
approssimazione con la formula derivata dalla precedente.
5.5
Protezione contro i contatti diretti.
5.5.1 Protezione mediante isolamento delle parti attive
Le parti attive devono essere completamente ricoperte con un isolamento che possa essere rimosso solo
mediante distruzione. L’isolamento dei componenti elettrici deve soddisfare le relative Norme.
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5.5.2 Protezione mediante involucri o barriere
Le parti attive devono essere poste entro involucri o barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione
IP2X od IPXXB. Le superfici superiori orizzontali delle barriere o degli involucri che sono a portata di mano
devono avere un grado di protezione non inferiore a IP4X o IPXXD.
Unitamente ai dispositivi di protezione descritti si utilizzeranno, come protezioni addizionali, interruttori
differenziali con corrente nominale differenziale uguale o inferiore a 30 mA.
5.6
Protezione contro i contatti indiretti.
5.6.3 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione.
Le caratteristiche dei dispositivi di protezione saranno coordinate in modo tale da assicurare la tempestiva
interruzione del circuito di guasto se la tensione di contatto assume valori pericolosi.
A tal fine sarà soddisfatta la condizione:
Zs Ia<=Uo
dove:
Zs
Ia
Uo
è l'impedenza dell'anello di guasto che comprende la sorgente, il conduttore attivo fino al punto di
guasto ed il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente;
è la corrente che provoca l'interruzione automatica del dispositivo di protezione entro 0,4 secondi
(usando interruttori differenziali Ia è la corrente differenziale nominale);
è la tensione nominale in c.a., valore efficace tra fase e terra.
Unitamente alle protezioni descritte si utilizzeranno, come protezioni addizionali, interruttori differenziali con
corrente nominale differenziale uguale a 30 mA.
Le caratteristiche dei dispositivi di protezione saranno coordinate in modo tale da assicurare la tempestiva
interruzione del circuito di guasto se la tensione di contatto assume valori pericolosi.
A tal fine sarà soddisfatta la condizione:
RA ≤ 50/Id
dove:
RA
Id
è la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse, in ohm;
è la corrente nominatale dell’interruttore differenziale in Ampere..
Per ragioni di selettività si possono utilizzare dispositivi di protezione a corrente differenziale di tipo “S” in serie
a dispositivi a corrente differenziale di tipo generale.
5.7
Caratteristiche dei cavi e condizioni di posa.
I cavi di alimentazione saranno adeguati al luogo di installazione ed idonei al tipo di posa. In particolare per gli
impianti condominiali nei luoghi chiusi dove ci sarà una alta affluenza di persone, servizi igienici, sala riunioni,
etc, verranno utilizzati cavi del tipo LSOH (FG7OM1-N07G9-K- FM9) a bassa emissione di fumo, gas acidi e
corrosivi.
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Il diametro interno delle condutture non dovrà essere inferiore a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto
dal fascio di cavi contenuti. Per forme non circolari il rapporto fra sezione utile e sezione occupata dai cavi non
sarà inferiore a 2. Nei tubi protettivi non dovranno esserci giunzioni o morsetti.
Le condutture in vista situate fino a 2,5 m dal suolo saranno protette in modo da non essere soggette a
danneggiamenti causati da sollecitazioni meccaniche.
5.8
Impianto di terra.
L’impianto di dispersione sarà comune per tutte le utenze e facente capo ad un nodo collettore condominiale
posto all’interno di ogni locale contatori , il conduttore di protezione sarà portato all’interno dell’unità
immobiliare unitamente alle linea montante.
Le sezioni dei conduttori di protezione saranno conformi alla Tabella 547F delle norme CEI 64-8.
I conduttori equipotenziali principali avranno la sezione non inferiore a metà di quella del conduttore di
protezione di sezione più elevata con un minimo di 6 mm² .
L’impianto di terra è finalizzato al collegamento alla stessa terra di tutte le parti metalliche conduttrici e
accessibili dell’impianto elettrico (collegamento o messa a terra di protezione).
La messa a terra di protezione, coordinata con un adeguato dispositivo di protezione, quale ad esempio il relè
differenziale, realizza il metodo di „Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione“ che è il
metodo correntemente utilizzato contro i contatti indiretti.
Nei sistemi di II categoria, nei quali la cabina di trasformazione è di proprietà dell’utente, il conduttore di
protezione verrà collegato al centro stella del secondario del trasformatore. In tal caso, in presenza di un
guasto su una massa del circuito di bassa tensione, la corrente si chiude attraverso il conduttore di protezione,
senza interessare il dispersore che viene dimensionato in funzione di guasti che si verifichino sul circuito di
alimentazione di media tensione.
5.9
Sganci elettrici.
All’esterno della struttura e all’interno del locale presidiato, verranno posti dei pulsanti di sgancio che agiscano
direttamente sui contatori e sui quadri di b.t. delle utenze in m.t per sganciare completamente gli impianti.
Il tecnico
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