giovedì, 16 ottobre 2014
Le vie dei Festival (1)
In un anno in cui, purtroppo, molti Festival hanno chiuso i battenti, è da salutare con gioia Le
vie dei Festival, Festival dei festival, che anche quest’anno, giunto alla XXI edizione,
presenta a Roma il meglio della scena visto nelle manifestazioni dell'estate.
Il merito di quest’impresa va alla tenacia, passione e competenza di Natalia Di Iorio, (in foto),
che – da domani 17 ottobre al 13 dicembre – presenta una maiuscola rassegna di spettacoli
realizzata dall’Associazione culturale Cadmo con il sostegno di Roma Capitale, Assessorato
alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, dell’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport
della Regione Lazio, del Ministero dei Beni e Attività
Culturali e del Turismo.
“Fin dall’inizio del nostro lavoro” – scrive Natalia Di
Iorio – “ci siamo posti una domanda: che cosa è un
festival? Qual è la sua peculiarità? Forse non basta
mettere uno dopo l’altro tanti spettacoli, sia pure di
successo o alla moda. E forse non basta nemmeno
programmare “eventi” atipici, strani, addirittura unici.
Programmare un festival non è come costruire una
stagione teatrale: un festival deve mostrare “prima” ciò
che riempirà le stagioni teatrali “dopo”; deve mostrare al
grande pubblico ciò che essi non conoscono, ma che,
grazie al festival, impareranno a conoscere. Questo ha
fatto Le Vie dei Festival da quando è nato, ventuno anni
fa. E basta scorrere i programmi delle passate edizioni per
vedere ciò che ha anticipato.
Le difficoltà crescenti ci hanno obbligato quest’anno ad
operare delle scelte e a rinunce anche dolorose, ma la qualità artistica delle proposte non è stata
intaccata. Ad esempio, nonostante la complessità logistica e il numero elevato dei componenti del
cast, non abbiamo rinunciato ad ospitare una compagnia che ci sta molto a cuore, il Belarus
Free Theatre, che torna – dopo il grande successo riscosso nel 2011 e nel 2012 con spettacoli che
avevano emozionato e incantato il pubblico – con “Red Forest”, toccante racconto sul problema
universale della devastazione dell’ambiente da parte dell’uomo.
Ci accompagneranno naturalmente anche artisti italiani, largamente previsti nel programma, sia
di riconosciuta professionalità sia insieme con nomi meno noti che sapranno pian piano farsi
conoscere e apprezzare dal pubblico.
“Le vie dei festival” ha sempre proposto una cifra di alta qualità.
Qui si sono incontrati per la prima volta artisti che oggi sono unanimemente considerati i
maestri della nuova scena non solo europea, da Eimuntas Nekrosius a William Kentridge ad
Alain Platel, ad Alvis Hermanis. Qui si sono potute conoscere alcune delle esperienze più
innovative di questi anni, quelle che maggiormente interrogano la forma del teatro che verrà,
come l'intrecciarsi di cinema e teatro nel Big Art Group di Caden Manson, la poetica
scrittura drammaturgica di Amir Reza Koohestani, la danza energica di Erna Omarsdòttir.
Da mettere a confronto naturalmente con un teatro italiano altrettanto ricco di fermenti, sia
che guardi alla“tradizione del nuovo” con Pippo Delbono, Scimone e Sframeli, Socìetas
Raffaello Sanzio,Tiezzi e Lombardi, sia che si apra alle ultime generazioni della scena.
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Le vie dei Festival (2)
Le vie dei Festival si svolge durante un periodo di tre mesi, elencare tutti gli spettacoli in
una sola nota non mi è parsa la scelta migliore perché ne sarebbe venuto fuori un pezzo
sterminato, dissuasivo per la lettura; Cosmotaxi, quindi, oggi segnalerà solo quanto accade in
questo mese. Successivamente, con altri servizi – a novembre e dicembre – illustrerà quanto è
agito dal programma in quel tempo.
Per chi, però, volesse ora dare uno sguardo a tutto il cartellone, al termine di queste righe
troverà un link che fa al caso suo.
In foto l’immagine dell’edizione 2014.
È realizzata da Lino Fiorito
scenografo di teatro e cinema (QUI
sue note biografiche).
L’apertura del Festival è affidata a
Fabrizio Gifuni, che al talento
d’attore aggiunge una straordinaria
capacità nel trasporre per la scena
testi letterari di autori complessi come
Gadda e Pasolini.
Domani 17 ottobre, alle ore 20.30
debutta a Roma “Lo straniero”,
lavoro tratto da L'Étranger di Albert
Camus, regia di Roberta Lena,
prodotto dal Circolo dei Lettori di Torino, primo spazio pubblico italiano dedicato ai lettori e
alla lettura sia individuale sia di gruppo.
Fabrizio Gifuni dà corpo e voce al protagonista Meursault, accompagnato dal musicista/dj
G.U.P. Alcaro che scandisce i quadri di questo racconto con brani liberamente ispirati al
romanzo: da ‘Killing an Arab’ dei Cure a ‘The Stranger’ dei Tuxedomoon.
Teatro Vascello: ore 20.30
Via Giacinto Carini 78, Tel.06.5898031; Press Office del Teatro: Cristina D’Aquanno.
Martedì 21 e mercoledì 22 ottobre, in prima nazionale: “Red Forest”, una produzione del
Belarus Free Theatre, insieme con lo Young Vic di Londra, commissionata da LIFT Festival
London e Melbourne Festival. Spettacolo in inglese con sopratitoli, in Italia grazie alla
collaborazione con il Festival Vie di Modena/ ERT, che lo presenta il 24 e 25 ottobre al Teatro
Fabbri di Vignola.
Negli anni, la Compagnia fondata a Minsk dal drammaturgo e giornalista Nikolai Khalezin e
da Natalia Kaliada, è stata invitata nei maggiori festival, dove ha espresso con forza il suo
progetto di resistenza alla violenza del potere in Bielorussia. L’impegno sociale e politico del
loro fare teatro è accompagnato da una straordinaria capacità tecnica e artistica e da una
carica poetica che ha emozionato il pubblico di tutto il mondo. L’attività del Belarus ha
ricevuto il sostegno di importanti personalità del teatro e della vita pubblica internazionale
come Vaclav Havel, Harold Pinter, Tom Stoppard, Mick Jagger, Ariane Mnouchkine, Mark
Ravenhill, Jude Law, Kevin Spacey.
Con "Red Forest" il Belarus Free Theatre punta il suo sguardo sul problema universale della
devastazione dell’ambiente da parte dell'uomo; la creazione ha la forma di un racconto
popolare, di una favola crudele, sul mondo globalizzato nel quale tutti noi viviamo.
I video e un’ipnotica musica live ne amplificano le suggestioni.
Teatro Vascello: ore 21.00
Dopo l’omaggio dedicato ad Antonio Neiwiller lo scorso anno, Le vie dei festival presenta
martedì 28 ottobre, uno dei suoi spettacoli più significativi, “Titanic The End”, in una visione
di Salvatore Cantalupo, storico attore della sua compagnia.
Antonio fu autore, artista visivo e regista, napoletano di nascita ma di formazione culturale
cosmopolita, morì a Roma il 9 novembre 1993 a soli quarantacinque anni e Le vie dei festival
vogliono ricordarlo a chi lo ha conosciuto e farlo conoscere ai più giovani.
Teatro Vascello: ore 21.00
Giovedì 30 ottobre ore 21.00, due testi di Eduardo De Filippo - Dolore sotto chiave (1964) e
Pericolosamente(1938) - arricchiti da una ouverture, un adattamento in versi e in lingua
napoletana della novella del 1914 di Luigi Pirandello I pensionati della memoria - per la regia
di Francesco Saponaro.
Ne sono interpreti Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano.
In "Dolore sotto chiave" Eduardo intreccia diversi registri e generi che si inseguono sul filo
del cinismo e dell'ironia. La vicenda si colora di risvolti comici, a tratti paradossali, carichi di
morbosa e grottesca esasperazione. L’ oggetto-simbolo, usato come sottile minaccia di suicidio
in “Dolore sotto chiave”, la rivoltella, in “Pericolosamente” si materializza e si trasforma in
un vero e proprio strumento di tortura coniugale e rimedio alle bizzarrie improvvise di una
moglie bisbetica.
Teatro Vascello: ore 21.00
Venerdì 31 ottobre ore 21.00, "L’inatteso", di Fabrice Melquiot, interpretato da Anna
Amadori, con la musica eseguita in scena da Guido Sodo.
Una produzione Associazione Liberty - Reon Future Dimore, in collaborazione con Face à
Face – Parole di Francia per Scene d’Italia.
Teatro Vascello: ore 21.00
In “Le vie dei Festival”, è dato spazio anche al teatro per ragazzi.
Sabato 18 ottobre, ore 17.00, Teatro Vascello
Domenica 19 ottobre, ore 17.00,Teatro del Lido di Ostia
Lunedì 20 ottobre, ore 10 Teatro del Lido di Ostia
"Aquarium" di Lucio Diana, Roberto Tarasco, Adriana Zamboni.
Collaborazione alla drammaturgia Gabriele Vacis
Regia di Roberto Tarasco
Domenica 26 ottobre, ore 11.00, Villa Sciarra
"Villa Sciarra racconti fantastici”
a cura dell’Associazione Monteverde Living Lab.
Per leggere tutto il programma fino a dicembre: CLIC!
L’Ufficio Stampa del Festival è affidato a Simona Carlucci
[email protected], 335 - 59 52 789 e 0765 - 24 182
Info e prenotazioni
Associazione Cadmo per Le vie dei Festival
Tel. 06.32 02 102 – 334.84 64 104