COSTITUZIONE DI UNA CONSULTA DEL LAICATO SOMASCO CHI INTENDIAMO PER LAICO SOMASCO Diamo per scontata la definizione di laico che ha dato il Vaticano II nel capitolo della Lumen Gentium dedicato ad essi1 e ci concentriamo sull'aggettivo. E' laico "somasco" chi ha un rapporto frequente e continuativo con i religiosi e le opere della Congregazione, e collabora con essa nei diversi ambiti di apostolato2. In senso stretto è dunque colui che condivide la missione e la spiritualità3 somasca, ma lo è anche chiunque, nel rispetto della radice religiosa dell'istituzione, collabora a diverso titolo con essa. Ne consegue che nella famiglia somasca ci sono diversi livelli di appartenenza 4. LA FORMAZIONE La formazione dei laici somaschi è compito dei religiosi e per questo la congregazione nomina degli incaricati a livello generale, provinciale e locale. Incaricati che dovrebbero coinvolgere anche gli stessi laici nella formazione, così da realizzare una formazione per i laici e con i laici5. Non intendiamo riferirci alla formazione specifica che è e rimane a carico degli enti che gestiscono le opere, ma a quella che potremmo definire "formazione carismatica" dei laici. I vari livelli di appartenenza dei laici alla famiglia somasca comportano però necessariamente diversi percorsi formativi. Elenco solo alcune aree e dei titoli che andrebbero tradotti in itinerari. 1. La cultura del dono. È il percorso che non fa necessariamente riferimento alla dimensione di fede6 e dunque prende dentro proprio tutti, purché si ritrovino pienamente in sintonia con la scelta di carità della congregazione. E' L'approfondimento sul "fare" di S.Girolamo e la sua attualizzazione. In questo percorso si forma la capacità del dono disinteressato sé, la sensibilità ai problemi dei poveri, la coscienza retta, la scelta di vita improntata alla sobrietà e alla solidarietà, il valore della persona umana, ecc. 2. La spiritualità. Approfondimento dell'esperienza spirituale di S.Girolamo. Conoscenza dei principali temi del magistero della Chiesa. Proposte di preghiera, lectio divina e esercizi spirituali per laici, ecc. 1 “Col nome di laici si intendono qui tutti i fedeli ad esclusione dei membri dell’ordine sacro e dello stato religioso sancito dalla Chiesa, i fedeli, cioè, che dopo essere stati incorporati a Cristo col battesimo e costituiti Popolo di Dio e, nel loro modo, resi partecipi dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, per la loro parte compiono, nella Chiesa e nel mondo, la missione propria di tutto il popolo cristiano” (LG 31a). 2 "La nostra Congregazione... con lo stesso intenso amore del Fondatore continua a dedicarsi alla cura materiale e spirituale degli orfani e dei poveri, s'impegna nell'educazione umana e cristiana della gioventù e nel ministero pastorale". Costituzioni e Regole, 3. 3 "Oggi non pochi Istituti, spesso in forza delle nuove situazioni, sono pervenuti alla convinzione che il loro carisma può essere condiviso con i laici. Questi vengono perciò invitati a partecipare in modo più intenso alla spiritualità e alla missione dell'Istituto medesimo". Vita Consecrata, 54 4 "Il MLS, forma aggregativa e realtà dinamica di partecipazione alla missione della Chiesa, è una proposta di vita cristiana, offerta ai fedeli laici i quali, incorporati in Cristo attraverso il battesimo, vivono inseriti e operanti nel mondo, permeati dal carisma di san Girolamo Emiliani e può esprimersi con diverse modalità per mezzo di: a) persone che, assimilando lo spirito che animava san Girolamo e anima i suoi figli, partecipano attivamente alla nostra missione: - continuando a vivere i propri impegni familiari e sociali e lavorando per una più giusta impostazione delle strutture della società; - suscitando interesse per le nostre opere e impegno per il raggiungimento degli obiettivi educativi da noi promossi, con la sensibilizzazione dell'ambiente in cui vivono e operano; - collaborando direttamente nelle nostre opere a diversi titoli (dipendenti, volontari , ecc.), e condividendo un iter formativo insieme ai religiosi; b) persone che, adeguatamente formate al nostro carisma, sono chiamate ad assumere reponsabilità di particolari attività o conduzione di opere, sempre in dipendenza dalla Congregazione; c) persone che avendo fatto un percorso formativo adeguato, e desiderando di unirsi in modo più intenso alla vita della Congregazione, vengono associate attraverso un vincolo particolare: o associativo - religioso o di consacrazione secolare". CapGen99 (corsivo del CapGen93). 5 "Se in altri tempi sono stati soprattutto i religiosi e le religiose a creare, nutrire spiritualmente e dirigere forme aggregative di laici, oggi, grazie ad una sempre maggiore formazione del laicato, ci può essere un aiuto reciproco che favorisce la comprensione della specificità e della bellezza di ciascun stato di vita. La comunione e la reciprocità nella Chiesa non sono mai a senso unico". Ripartire da Cristo n.31 6 "Pur prevedendo che tra i collaboratori laici ci siano diversi livelli di coinvolgimento e auspicando che siano sempre più quelli tra loro che condividono anche la spiritualità, a tutti è richiesto almeno di conoscere e rispettare l’indirizzo cattolico dell’opera". CapGen2011, II,3b 3. La corresponsabilità. Un percorso rivolto soprattutto a chi ha compiti direttivi. Presuppone anche dei contenuti e dei momenti spirituali7, come pure una certa (graduale) sintonia col sentire della Chiesa e della Congregazione. Approfondimento sull'essere di S.Girolamo e le motivazioni profonde del suo agire. A questo livello ci si confronta con la Parola di Dio e la dottrina sociale della Chiesa, si studiano azioni per sensibilizzare l'opinione pubblica alle esigenze degli ultimi, ecc. 4. La radicalità. Per chi fa una scelta di vita laicale più impegnata, come famiglia o come singoli. In alcuni casi un percorso che può portare alla Aggregazione spirituale8 o alla Aggregazione alla Congregazione9. LA CONSULTA DEL LAICATO SOMASCO Col desiderio di esprimere l'unità della famiglia somasca nella sua dimensione laicale e di realizzare una vera collaborazione tra religiosi e laici nel campo della formazione, nel rispetto di ogni realtà locale 10, si istituisce una Consulta del laicato somasco. Sarà formata da rappresentanti laici provenienti da ogni comunità/opera della Provincia d'Italia. Per partire subito la scelta può essere fatta dalla comunità religiosa interpellando o interpretando la preferenza dei laici del luogo. In futuro si studieranno dei meccanismi di elezione con un maggiore coinvolgimento della base. Data l'importanza della Consulta tra i requisiti indispensabili si chiede che i laici siano individuati tra quelli che condividono la spiritualità e non solo la missione, siano accettati e riconosciuti come rappresentanti dagli altri laici e godano della stima dei religiosi. Oltre ai coordinatori generale e provinciale parteciperanno alla Consulta anche dei religiosi indicati dal padre Provinciale, purché in numero tale da non snaturarne la caratteristica laicale e non in sostituzione dei rappresentanti locali laici. Alla prima assemblea della Consulta si eleggerà tra i laici un Presidente con funzione di moderatore che guiderà gli incontri insieme al delegato provinciale per il laicato. Ambedue saranno coadiuvati da una piccola Segreteria, eletta dalla Consulta, che avrà il compito di dare operatività agli orientamenti assunti dall'assemblea. La Consulta si radunerà tre volte l'anno per un fine settimana (dal sabato mattina al pranzo della domenica), preferibilmente in luoghi che facilitino la presenza del maggior numero o che favoriscano alternativamente tutti. L'incontro sarà scandito sempre da tre momenti dedicati a: - formazione sulla spiritualità e missione somasca; - condivisione di esperienze in atto nelle varie località di provenienza; - programmazione di momenti formativi o altre iniziative, sia a livello provinciale che zonale o locale. La presenza nella Consulta del Coordinatore Generale per i laici garantirà e faciliterà la comunicazione tra il governo della Congregazione e il mondo laicale. Sarà compito della Consulta organizzare un momento annuale di convegno, dove approfondire temi somaschi e raccontarsi le esperienze più significative. Un convegno che esprima l'unità della famiglia somasca e sia una opportunità, anche per i laici delle realtà più piccole e isolate, di gustare la bellezza del variegato mondo somasco. REALTÀ RAPPRESENTATE IN CONSULTA Far parte della consulta del laicato non è un obbligo ma una opportunità preziosa per camminare insieme. Sono invitati a partecipare alla Consulta del laicato due rappresentanti laici per ogni comunità religiosa scelti dalla comunità con le modalità e caratteristiche di cui sopra. Potranno esprimere dei rappresentanti, scelti dai rispettivi organi direttivi, anche le organizzazioni che sono emanazione della Congregazione e altre che operano in stretto contatto con essa. 7 7 "I laici che ricoprono ruoli di responsabilità abbiano chiaro che il loro agire nel bene e nel male mette in gioco la Congregazione religiosa , non solo come “azienda” ma anche come espressione della Chiesa. Si impegnino a essere professionalmente competenti e a fare un cammino di approfondimento della esperienza spirituale di S.Girolamo". CapGen2011, II,3a 8 Costituzioni e Regole 42, 42B 9 Costituzioni e Regole 107-111 10 "Auspichiamo che il MLS, nel rispetto delle convinzioni personali e di ogni realtà locale, diventi punto di riferimento per tutto il nostro laicato, offrendo dei momenti formativi e associativi, come il Convegno annuale o altre proposte di incontri spirituali".(Capitolo Provincia d'Italia, Rapporto con i Laici, n.4)