COMMITTENTE: ALTA SORVEGLIANZA: GENERAL CONTRACTOR: INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 PROGETTO DEFINITIVO LINEA AV/AC VERONA - PADOVA SUB TRATTA VERONA – VICENZA 2° SUB LOTTO MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE DI PIAZZALE SISTEMA RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) GENERAL CONTRACTOR ITALFERR S.p.A. SCALA: IL PROGETTISTA INTEGRATORE Franco Persio Bocchetto iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma al n° 8664 – Sez. A settore Civile e Ambientale Data: Data:07-10-2015 Data COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR. I N0 D 0 2 I 2 S P I S 0 0 0 0 A 0 6 D REV. B 001 di VISTO CONSORZIO SATURNO CONSORZIO Firma SATURNO Data Programmazione Rev. Descrizione Redatto Data Verificato Data Approvato Data Autorizzato Data A Prima Emissione G. Boscia 08/06/2015 M. Ferro 08/06/2015 S. La Mura 08/06/2015 07/10/2015 B Nuova Emissione G. Boscia 07/10/2015 M. Ferro 07/10/2015 S. La Mura 07/10/2015 N.elab,: 1/1 CIG:3320049F17 CUP:J41E91000000009 File:IN0D02DI2SPIS0000A06B.docx Cod. Origine: 0 1 4 Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 REV. B DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 2 di 14 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE ...................................................................................................................................................3 1.1 1.1.1 1.2 Tracciabilità del documento ..........................................................................................................................3 Note alla tabella di tracciabilità del documento ........................................................................................3 Scopo del documento ...................................................................................................................................3 2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO ..........................................................................................................................4 3 RISCALDAMENTO ELETTRICO DEVIATOI ........................................................................................................5 3.1 ARCHITETTURA DELL’IMPIANTO ..............................................................................................................5 3.2 DESCRIZIONE DEI COMPONENTI DEL SISTEMA ....................................................................................6 3.2.1 Trasformatori di piazzale...........................................................................................................................7 3.2.2 Riscaldatori per contrago armamento 60UNI o 60FS (armamento “pesante”).........................................7 3.2.3 Cassetta di alimentazione per riscaldatori contrago armamento 60 UNI o 60 FS (armamento “pesante”) ..............................................................................................................................................................7 3.2.4 Riscaldatore per tiranteria .........................................................................................................................8 3.2.5 Riscaldatori per cuore mobile ...................................................................................................................9 3.2.6 Cassetta di alimentazione per cuore mobile .............................................................................................9 3.2.7 Quadri elettrici .........................................................................................................................................11 3.2.8 Rilevatore di neve e ghiaccio ..................................................................................................................11 3.3 3.3.1 ALLESTIMENTO PER TIPOLOGIA DI DEVIATOIO ..................................................................................14 Componenti per punta aghi tg. 0,040 .....................................................................................................14 Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 1 DI PIAZZALE REV. B – SISTEMA Pag 3 di 14 INTRODUZIONE La regolarità e la sicurezza del traffico in ambito ferroviario possono essere fortemente compromessi qualora gli scambi vengano coinvolti da precipitazioni nevose e/o da fenomeni atmosferici che inneschino il rischio di formazione di ghiaccio. Allo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza e assicurare la regolarità del servizio, è stato introdotto il sistema di riscaldamento deviatoi, con l’obiettivo di evitare condizioni di pericolo e di limitare al massimo i disservizi. 1.1 TRACCIABILITÀ DEL DOCUMENTO Rev. Rev. ITF ASTS A 00.00 B 00.01 1.1.1 CO Data - 08/06/2015 07/10/2015 Resp. M. Ferro M. Ferro Note P/1.1.1 Descrizione Prima Emissione Nuova Emissione Note alla tabella di tracciabilità del documento n.a. prima emissione 1.2 SCOPO DEL DOCUMENTO Obiettivo del documento è quello di fornire tutte le informazioni a riguardo del sistema RED (Riscaldamento Elettrico Deviatoi) del 2° sublotto della tratta Verona - Bivio Vicenza e le linee guida che hanno portato a tale definizione e composizione. Il contenuto della relazione riguarda le seguenti apparecchiature: • Sistema di riscaldamento elettrico deviatoi con resistenze corazzate per deviatoi con cuore a punta mobile con Tg. 0,040. Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 2 DI PIAZZALE REV. B – SISTEMA Pag 4 di 14 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO IS 201 Specifica tecnica di fornitura per manovre elettriche da deviatoio tipo FS L88, L90, P80, P80 I.D. RFI, 10 Ottobre 2002 IS 283 “Norme tecniche del servizio impianti elettrici delle Ferrovie dello Stato per la fornitura di fermascambi a chiavi, a morsa, apparecchi distanziatori e norme per il collaudo” Ferrovie dello Stato, 15 settembre 1972 IS 712 “Norme tecniche per la fornitura ed il collaudo degli accessori per casse di manovra elettrica da deviatoio tipo FS P80.” Ferrovie dello Stato, 21 ottobre 1996 TE 605 “Norma tecnica per la realizzazione degli impianti di riscaldamento scambi di tipo elettrico.” Ferrovie dello Stato, 23 Novembre 1992 Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 3 REV. B DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 5 di 14 RISCALDAMENTO ELETTRICO DEVIATOI Il sistema di riscaldamento elettrico deviatoi (RED) è previsto per tutte le tipologie di deviatoi utilizzati, movimentati sia con manovra oleodinamica sia con manovra elettrica. Sono quindi riscaldati i 4 deviatoi ubicati tra il km 44+257 e il km 44+453 della tratta Verona - Bivio Vicenza. Con la predisposizione dell’impianto di riscaldamento elettrico dei deviatoi si vuole assicurare, in ogni condizione meteorologica, la perfetta manovrabilità dei deviatoi sia a cuore mobile che a cuore fisso. 3.1 ARCHITETTURA DELL’IMPIANTO Le caratteristiche generali, elettriche e funzionali, dell’impianto sono quelle indicate nel progetto di massima mentre per i deviatoi con tangente 0,12 si fa riferimento alla Norma Tecnica FS TE 605 ed. 92 (Norma Tecnica per la realizzazione degli impianti di riscaldamento scambi di tipo elettrico). Si farà riferimento alla stessa norma anche per le punte aghi dei deviatoi a bassa e bassissima tangente (da tg. 0,074 a tg. 0,022), e per i cuori mobili, ma adeguando opportunamente, la lunghezza, il numero e la potenza delle resistenze e dei trasformatori di alimentazione delle stesse. L’alimentazione di potenza necessaria al riscaldamento deviatoi si ottiene dal quadro di bassa tensione (QGBT) presente nel PT/PJ2 di Altavilla che, corredato degli opportuni organi di protezione, alimenterà il quadro RED di distribuzione (QD). Per ridurre la sezione dei cavi, la linea di alimentazione dei quadri RED sarà gestita a 1000 Vca. Sono stati previsti dei trasformatori innalzatori (a valle del QGBT) e abbassatori (a monte del QD). Per consentire il funzionamento in automatico dell’impianto il quadro RED di distribuzione (QD) è collegato ad una centralina meteorologica (snow detector) che gestirà automaticamente l’avvio e lo spegnimento del sistema RED in base alle condizioni che rileva, di caduta o probabilità di caduta neve o di temperature eccessivamente rigide, tramite gli appositi sensori di temperatura e di umidità. L’impianto di riscaldamento è costituito essenzialmente da: • • • • • • • Trafo innalzatore di tensione 400/1 kV ; linea di alimentazione di piazzale in b.t. 1000V; trafo abbassatore di tensione 1000/400 Vca ; quadro RED di distribuzione (QD) da dove partono le alimentazioni singole per ogni Trafo di piazzale; trasformatori di piazzale 400/50V, con isolamento in olio siliconico; linee a 50V che alimentano le resistenze corazzate per le punte aghi contraghi e contraghi del cuore mobile; impianti accessori di alimentazione e fissaggio degli elementi riscaldanti. La gestione del riscaldamento deviatoi avviene generalmente in modo automatico tramite lo Snow Detector, che è composto da: • • • Centralina di elaborazione dati e comando, situata nel Q.D. Rilevatore meteorologico, situato nel piazzale o a bordo binari Sensore di binario (da installare sotto al deviatoio situato nella zona più fredda del piazzale). Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 3.2 DI REV. B PIAZZALE – SISTEMA Pag 6 di 14 DESCRIZIONE DEI COMPONENTI DEL SISTEMA Il sottosistema riscaldamento deviatoi è composto dai blocchi funzionali compresi entro la linea tratteggiata. Il rilevatore automatico di precipitazione nevosa (snow detector) è particolarmente importante in quanto, con quadro in stato di stand-by, attiva il riscaldamento non appena iniziano le precipitazioni nevose oppure in presenza di una temperatura che può provocare la formazione di ghiaccio con conseguente incollaggio degli aghi. Il sistema di diagnostica è predisposto per la remotizzazione ma non remotizzato, similmente a quanto previsto sulla Torino-Padova. Centralina Trasmissione Dati Modem Alimentazione come da Piano Cavi Quadro Distribuz. Alimentazione in B.T. Termostato Centralina Snow Detector Sensore neve Trasformatori di piazzale D1 Di Dn Riscaldatori deviatoi Figura 1 – Schema a blocchi funzionali del riscaldamento deviatoi Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 3.2.1 DI PIAZZALE REV. B – SISTEMA Pag 7 di 14 Trasformatori di piazzale I trasformatori elettrici sono del tipo con raffreddamento in olio siliconico, a circolazione naturale adatti per il funzionamento all’aperto.. Le caratteristiche principali sono: • • • • • Potenza: 7,5 KVA e 15 KVA, Tensione al primario: 400 V monofase ± 15% (senza prese di regolazione), 50 Hz, Tensione al secondario: 50 V (a vuoto), 50 Hz Uscite: 4 per il 7,5 KVA e 6 per il 15 KVA, Circuiti primario e secondario protetti da fusibili. Esecuzione meccanica, accessibilità alle parti in tensione, tipi di collegamento e materiali elettrici impiegati, sono conformi alla specifica F.S. TE 605 ed. 1992 e in accordo con le normative vigenti. Per assicurare la resistenza agli agenti atmosferici, anche di tipo marino, la cassa di contenimento è zincata e quindi verniciata secondo la specifica DY991/1; il colore è giallo RAL 1004 con strisce nere sul coperchio, come richiesto dalla Norma TE 605 ed. 1992. Le dimensioni di ingombro dei due modelli di trasformatore sono le medesime e sono 1200x550x370 mm. 3.2.2 Riscaldatori per contrago armamento 60UNI o 60FS (armamento “pesante”) I riscaldatori sono di sezione ovale (8 x16 mm.), costituiti da una guaina in AISI 321 che contiene il filo resistivo in Ni/Cr isolato da Ossido di Magnesio compresso ed hanno una potenza specifica di 350 W/m a 50V nominali, con tolleranza +5%, -10% sul valore nominale di potenza. Vengono prodotti nelle lunghezza standard convenzionale di 4,2 m e 5,3 m. e nelle esecuzioni destra e sinistra. Una estremità è chiusa ermeticamente mediante saldatura, mentre all'altra estremità è brasata una testata in OT per il fissaggio alla scatola di collegamento. L'ermeticità su questo lato è ottenuta sigillando l'elemento con resina epossidica, la testata di fissaggio è prolungata per formare degli anelli di dispersione allo scopo di evitare che questa zona superi, durante l'esercizio, temperature che possono provocare il deterioramento del sigillante. Il fissaggio alla rotaia non richiede alcuna foratura e viene ottenuto utilizzando opportuni tiranti in acciaio inox che passano sotto alla rotaia; sono completi di blocchetti in ghisa, dado e rondella con nasello in acciaio inox ( se ne usano n° 7 per riscaldatori da 4,2 m. e n° 9 pezzi per quelli da 5,3 m.). 3.2.3 Cassetta di alimentazione per riscaldatori contrago armamento 60 UNI o 60 FS (armamento “pesante”) La testata dei riscaldatori è inserita nelle specifiche forature della cassetta di connessione (vedi dis. sottoriportato), che può accogliere uno o due elementi riscaldanti, in funzione del tipo di deviatoio da attrezzare. La cassetta è in alluminio verniciato, con coperchio in acciaio inox fissato con dadi autobloccanti, provvista di morsettiera collegamenti in resina; essa viene fissata alla rotaia mediante un tirante in acciaio inox e viene fornita completa di 2 pressacavi. Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 REV. B DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 8 di 14 Figura 2 – Cassetta per contrago 3.2.4 Riscaldatore per tiranteria È rappresentato in Figura 3 ed ha una potenza unificata di a 750 W, con alimentazione a 50 V nominali, tolleranza +5%, -10% sul valore nominale di potenza ed una lunghezza di 1,7 m. L’elemento è costituito da un riscaldatore corazzato tubolare in AISI 321 f 16, con isolamento in Ossido di Magnesio, piegata a 90° in prossimità dell'uscita di alimentazione. I terminali di alimentazione sono racchiusi in una cassetta di collegamento in alluminio che integra la bussola di isolamento in teflon e la staffa in acciaio inox per il fissaggio alla rotaia. L’estremità opposta alla custodia è sostenuta da un supporto a cannocchiale in acciaio inox, completo di rondelle in teflon che, insieme alla bussola, assicurano l’isolamento del circuito di binario. Nei deviatoi a movimentazione oleodinamica è previsto l’uso di un solo riscaldatore disposto parallelamente al primo attuatore in punta agli aghi, poiché tutti gli altri attuatori sono protetti da appositi carter. Figura 3 – Riscaldatore per tiranteria Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 3.2.5 REV. B DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 9 di 14 Riscaldatori per cuore mobile Ogni cuore mobile viene equipaggiato con resistenze di sezione ovale come quelle del contrago: sul lato “normalmente chiuso” hanno la potenza di 250 W/m, mentre sul lato “normalmente aperto” la potenza è di 350 W/m con tolleranza +5%, -10% rispetto al valore nominale. La lunghezza è di 5,4 m sia per il cuore mobile tg. 0,022 che per il cuore mobile tg. 0,074, anche se con diverse sagomature. Nel cuore mobile tg. 0,040 sono previsti due riscaldatori che hanno le cassette di collegamento verso il tallone dell’ago, mentre nel cuore mobile tg. 0,022 sono montati quattro riscaldatori: due rivolti verso la punta dell’ago e due rivolti verso il tallone. La loro alimentazione è quindi fatta centralmente rispetto allo sviluppo complessivo dei riscaldatori, in cassette di alimentazione bloccate, con apposito tirante, alle due piastre fissate al lato esterno del telaio del cuore mobile. Per semplificare l’individuazione dei codici dei componenti da utilizzare per il sistema di riscaldamento dei cuori mobili, sono stati realizzati dei kit completi che comprendono le resistenze, le cassette e tutti gli organi di fissaggio. Poiché nel caso del cuore mobile a tg.0,022 il profilo delle due resistenze non è simmetrico, è stato realizzato un kit specifico per il cuore mobile del deviatoio destro e uno per quello del deviatoio sinistro. I riscaldatori sono opportunamente sagomati per evitare qualsiasi interferenza con gli organi che danno movimento all’ago e sono fissati al telaio del cuore mobile mediante tiranti specifici in acciaio inox, completi di blocchetti in ghisa, dado e rondella come per quelli delle punte aghi. Nel caso dei cuori mobili, i riscaldatori sono provvisti di raccordi particolari che consentono il fissaggio della guaina metalloplastica a protezione dei cavi che li collegano con la cassetta di alimentazione. Figura 4 – Riscaldatori per cuore mobile tg. 0,074 3.2.6 Cassetta di alimentazione per cuore mobile La cassetta di alimentazione per il cuore mobile deviatoio tg. 0,040 è simile a quella degli aghi normali armamento 60, in alluminio verniciato con coperchio in acciaio inox fissato con dadi autobloccanti, provvista di morsettiera collegamenti in resina, ed è fissata al telaio del cuore mobile mediante un tirante in acciaio inox. Le cassette sono due per ogni cuore mobile: una sul lato destro e una sul sinistro. Sono provviste, sul fianco destro o sinistro, di un foro filettato per il fissaggio della guaina che le collega al riscaldatore, pertanto c’è un’esecuzione destra e una sinistra. Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 REV. B Figura 4 – Cassetta alimentazione cuore mobile tg.0,074 DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 10 di 14 Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 3.2.7 REV. B DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 11 di 14 Quadri elettrici I quadri sono in esecuzione per esterno con protezione stagna, in acciaio (inox) ed avranno la doppia porta, di tipo cieco, per protezione segnalatori e comandi e tettuccio parapioggia, rispettano, oltre alle normative FS, le Norme CEI e la Normativa CEE vigente. Con la porta chiusa le lampade di segnalazione saranno spente, (sia per ridurre i consumi e la temperatura interna al quadro che per ridurre gli interventi di sostituzione) mentre si accenderanno, con apposito selettore, quando si aprirà la porta per gli interventi di verifica. In ogni quadro sono previsti, nella parte di potenza e con componenti adeguati al numero di scambi da gestire: • • • • • • Interruttore generale sottocarico Sistema di distribuzione energia con sbarre Interruttore automatico magnetotermico differenziale, di adeguata portata, per i trasformatori della punta e del cuore mobile, con differenziale da 0,3 A. Teleruttore di comando per i trasformatori della punta e del cuore mobile (ove presente) Morsettiera componibile, in melamina, nella parte inferiore del quadro Barra di terra, comune mentre per i circuiti ausiliari e controllo sono previsti: • • • • • • • • • • • • 3.2.8 1 trasformatore di isolamento, a valle dell’interruttore generale, con 2 uscite: a 220 V per lo snow detector e a 110 V per gli ausiliari; Pulsante di emergenza, a fungo, che agisce sulla bobina dell’interruttore generale; Comando di accensione e spegnimento per ogni linea; Selettore generale per scelta funzionamento (automatico/manuale); Selettore per s (sul quadro) o remoto (da DCO); Set di lampade per segnale R.E.D.: in funzione o avaria; Lampada per segnale di comando in remoto; Lampada per segnale di comando in automatico; Lampada per segnale presenza rete; 1 voltmetro; 1 amperometro; Set di temporizzatori per permettere l’alimentazione in cascata dei vari trasformatori di piazzale al fine di limitare la corrente di magnetizzazione iniziale. Rilevatore di neve e ghiaccio Allo scopo di ottimizzare la gestione ed il consumo di energia negli impianti di riscaldamento deviatoi, occorre installare il rilevatore di neve/ghiaccio. L'inserimento di quest’apparecchiatura permette l'inserzione e la disinserzione degli impianti, senza l'intervento di alcun operatore; quest’ultimo avrà il solo compito di dare e togliere tensione al sistema, all'inizio e alla fine della stagione fredda. Lo snow detector della IRCA Div. RICA è omologato oltre che dalle FFSS anche dalle Ferrovie Tedesche (DB), esso è in grado di assicurare le prestazioni più efficaci con la gestione completamente automatica, con conseguente minor consumo energetico, ma funzione anche con la gestione manuale, di breve durata, utilizzata generalmente per il collaudo di messa in servizio e le verifiche di inizio stagione. L'apparecchiatura è schematicamente rappresentata nel disegno seguente ed è costituita da: Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 REV. B DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 12 di 14 a) Un sensore di umidità formato da tre piastrine, orientabili secondo la prevalenza del vento nella località di installazione, che rileva le precipitazioni: di neve o pioggia, in funzione della temperatura esterna; b) Un sensore di temperatura, costituito da due sonde NTC (R4, R5) che rilevano la temperatura ambiente, e sono sporgenti dalla custodia fissata allo stesso palo che sostiene il sensore di umidità; c) Un sensore di temperatura in piazzale (8), posto sotto al contrago riscaldato e fissato a ≈ 20 cm. dalla punta del riscaldatore dello scambio più esposto a Nord e/o comunque più in ombra. Come riportato nel disegno deve avere una lunghezza tale da non superare i 100 Ohm; d) Una centralina per l'elaborazione dei dati ricevuti dai sensori menzionati che consentirà la gestione automatica dell'impianto agendo sul quadro elettrico ad essa collegato; e) Cavi di collegamento schermati, per tutte le apparecchiature come indicato in figura, e relativi accessori. Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 REV. B Figura 5 – Rilevatore di neve/ghiaccio (snow detector) DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 13 di 14 Linea AV/AC VERONA – PADOVA 2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO – BIVIO VICENZA Titolo: SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE RISCALDAMENTO DEVIATOI (RED) PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO IN0D02DI2SPIS0000A06 3.3 3.3.1 REV. B DI PIAZZALE – SISTEMA Pag 14 di 14 ALLESTIMENTO PER TIPOLOGIA DI DEVIATOIO Componenti per punta aghi tg. 0,040 • • • • • • nr. 4 riscaldatori per contrago 1855 W, 50 V completi di organi di fissaggio: staffa, rondella, dado di acciaio inox e morsetto in ghisa che è stato studiato e dimensionato proprio per linee ad Alta Velocità; nr. 4 cassette di alimentazione, fissate alla rotaia mediante staffa di acciaio inox, complete di morsettiera, 2 pressacavi e coperchio di acciaio inox ; nr. 1 riscaldatore per tirante ria da 750 W, completo di custodia e organi di fissaggio, che è posizionato nello stesso canale, fra le traversine, dove è localizzato l’organo di movimento della punta dell’ago; nr. 1 kit riscaldatore c.m. 0,040 nr. 1 trasformatore di piazzale, con raffreddamento in olio siliconico, da 15 kVA 400 V monofase e 6 uscite a 50 V. nr. 2 trasformatore di piazzale, con raffreddamento in olio siliconico, da 7,5 kVA 400 V monofase e 3 uscite a 50 V