antibatterici - Bertini Zaghini

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Uso corretto degli antibatterici in
Medicina Veterinaria
Bertini S. - Università di Parma
[email protected]
Zaghini A. – Alma Mater Studiorum-Università di Bologna
[email protected]
Antibioticoresistenza
Insensibilità di un batterio ad un antimicrobico
Definizione microbiologica
Quando un ceppo è in grado di sopravvivere a concentrazioni
antibiotiche più elevate rispetto alla popolazione dalla quale
origina
Definizione clinica
Quando un ceppo è in grado di sopravvivere alla dose
massima di un trattamento antibiotico
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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L’antibioticoresistenza è un
fenomeno relativo
Resistente
26/10/2010
Sensibile
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Farmaco-resistenza microbica
• Problema prioritario di sanità pubblica (WHO, 1997)
• Considerata una zoonosi (EMEA/CVMP/447259/2009)
• Continuo aumento dei ceppi batterici resistenti
Diminuzione della ricerca industriale
verso nuove molecole
Insorgenza di infezioni praticamente
non trattabili
26/10/2010
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Quali sono le conseguenze negative della
resistenza batterica?
• Aumento della mortalità
• Aumento della morbidità
• Aumento dei costi
– Nella terapia: uso di antibiotici più costosi
– Nella diagnosi: ricorso ad esami aggiuntivi
– Nella degenza: prolungamento del ricovero
26/10/2010
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Quali sono i rischi conseguenti alla insorgenza
dell’antibioticoresistenza negli animali
Resistenza nei batteri patogeni degli animali
PROBLEMA DI SANITÀ ANIMALE
Resistenza nei batteri zoonotici
PROBLEMA DI SANITÀ UMANA
(trasmissione dagli animali all’uomo)
Resistenza nei batteri commensali
PROBLEMA DI SANITÀ UMANA ED ANIMALE
(trasmissione dei geni di resistenza da specie
innocue a specie patogene)
26/10/2010
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Antibioticoresistenza
• E’ un fenomeno naturale
• E’ un fenomeno evolutivo
• Emerge in presenza di una pressione
selettiva
• Presente anche in era pre-antibatterica
26/10/2010
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Da dove originano i geni che codificano
l’antibioticoresistenza?
•
La maggior parte dei geni trasferibili è stata acquisita da batteri
ambientali
•
Due meccanismi:
– Trasferimento orizzontale dai batteri del suolo che producono
antibiotici
– Modificazione evolutiva della funzione del gene dopo la sua
acquisizione nei batteri patogeni
Scoperta o Introduzione Dimostrazione
produzione uso clinico
resistenza
Penicillina
1940
1943
1940
Streptomicina
1944
1947
1947
Tetraciclina
1948
1952
1956
Eritromicina
1952
1955
1956
Ac. nalidixico
1960
1962
1966
Gentamicina
1963
1967
1970
Fluorochinoloni
1978
1982
1985
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Scoperta o Introduzione Dimostrazione
resistenza
produzione uso clinico
Penicillina
1940
1943
1940
Streptomicina
1944
1947
1947
Tetraciclina
1948
1952
1956
Eritromicina
1952
1955
1956
Ac. nalidixico
1960
1962
1966
Gentamicina
1963
1967
1970
Fluorochinoloni
1978
1982
1985
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La selezione Darwiniana
26/10/2010
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Cos’è la co-selezione?
Batteri resistenti ad una sostanza sono
selezionati dall’uso di un’altra sostanza
Il fenomeno è dovuto alla presenza dei
geni codificanti la resistenza alle due
sostanze sullo stesso elemento genetico
Resistenza al
sulfato di rame
Resistenza alla
vancomicina
Resistenza alla
eritromicina
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RESISTENZA MULTIPLA =
resistenza contemporanea di uno stesso batterio a più famiglie di
antibatterici con meccanismi di azione diversi (codificata da geni
differenti)
solitamente acquisita da transposoni, integroni e/o plasmidi
è molto difficile la reversibilità quando sia sospeso un solo antibiotico,
poiché, di fatto, è il risultato dell’uso anche di altri antibatterici ai cui
quel particolare determinante è geneticamente legato (co-selezione)
RESISTENZA CROCIATA =
resistenza a differenti antibatterici tramite lo stesso meccanismo di
resistenza (solitamente appartengono alla stessa famiglia)
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RESISTENZA CROCIATA =
resistenza a differenti antibatterici tramite lo stesso meccanismo di
resistenza (solitamente appartengono alla stessa famiglia)
26/10/2010
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ANTIBIOTICORESISTENZA
resistenza naturale o intrinseca:
intrinseca impossibilità di
raggiungere il sito di azione (assenza delle
strutture-bersaglio o impermeabilità) o di agire
(enzimi inattivanti)
TRASFERIMENTO VERTICALE
resistenza acquisita:
acquisita si ottiene per MUTAZIONE
cromosomica, oppure per ACQUISIZIONE di
materiale genetico
TRASFERIMENTO ORIZZONATLE
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MECCANISMI DI RESISTENZA
Overproduzione
del target
A____
_B
Modificazione
permeabilità
?
Escrezione attiva
Inattivazione
Modificazioni del target
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FD1999
Meccanismi di resistenza
• Inattivazione enzimatica dell’antibiotico
• Enzimi alternativi all’enzima inibito
dall’antibiotico
• Mutazione del target
• Modifica del target
• Ridotta assunzione intracellulare
• Eliminazione attiva dall’interno della
cellula
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26/10/2010
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Resistenza agli agenti beta-lattamici
Modo di acquisizione
Meccanismo
Gruppo batterico
Resistenza
intrinseca
Impermeabità
Coniugazione
Inattivazione
enzimatica
Enterobacteriaceae
Stafilococchi
Enterococcus faecalis
Sconosciuto
Sostituzione
del target
Stafilococchi
Pseudomonas
Trasformatione
Modificazione
del target
Streptococchi
Mutazioni
Modificazione
del target
Enterococchi
26/10/2010
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Che cosa è un MRSA?
M ethicillin
Resistant
Staphylococcus
Aureus
È uno stafilococco resistente a tutti i beta lattamici
(penicilline & cefalosporine) e generalmente multi-resistente
26/10/2010
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Confronto della resistenza negli MRSA e
negli MSSA nell’uomo
(DANMAP 2006)
26/10/2010
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Meccanismo molecolare della
resistenza alla meticillina
DEGRADAZIONE ENZIMATICA
β -Lactamase
Resistenza alle penicilline
(penicillina, ampicillina, etc.)
blaZ gene
SOSTITUZIONE DEL TARGET
mecA gene
PBP 2a
Resistenza alle penicilline penicillasiresistenti
(cloxacillina, oxacillina methicillina)
ed alle cefalosporine
(e.g. cefalexin, cefadroxil, etc,)
26/10/2010
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Meccanismo di trasferimento
genetico della resistenza alla
meticillina
blaZ gene
mecA gene
26/10/2010
Trasferimento mediante plasmidi dove il gene è
normalmente localizzato
Il gene è localizzato su un elemento genetico (SCCmec)
integrato nel cromosoma
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Numero di decessi associati alla
batteremia da MRSA nel Regno Unito
26/10/2010
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Prevalenza degli MRSA nelle infezioni
da S. aureus in Europa nel 2005
26/10/2010
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Il rischio occupazionale:
colonizzazione da MRSA nei veterinari
Nazione
26/10/2010
Veterinari
positivi
Popolazione investigata
Referenza
18%
Personale di una clinica
Loeffler 2005
27%
Personale di una clinica
Baptiste 2005
23%
Partecipanti ad un congresso
veterinario internazionale
Hanselmann
2006
3%
Partecipanti a 4 congressi
veterinari nazional
Guardabassi
(unpublished)
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MRSA ST398 – il clone dei suini
(situazione in Olanda)........solo un esempio
•
Scoperto per la prima volta nel 2004 in una famiglia di allevatori di
suini olandesi
•
Le ultime informazioni dall’Olanda indicano che:
–
–
–
–
–
•
•
Il 25% degli allevatori di suini è positivo
Il 40% dei suini è positivo
Il 5% dei veterinari è positivo
L’1% dei prodotti suini al consumo è contaminato
Trovato anche nei bovini
Casi d’infezione nell’uomo sono stati riportati anche in Belgio,
Danimarca, Austria…
Casi d’infezione riportati anche nel cavallo e nel cane
26/10/2010
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MRSA ST398 – il clone dei suini
(situazione in Danimarca)
• 31 casi d’infezione umana fra il 2003 ed il 2006
• Su 18 casi investigati, 14 hanno rivelato un contatto
diretto o indiretto del paziente con i suini
• La prevalenza di MRSA ST398 nei suini danesi sembra
essere più bassa (~1%) rispetto all’Olanda
• MRSA ST398 è stato trovato in veterinari di piccoli
animali
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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MRSA ST398 – il clone dei suini
(situazione complessiva a livello europeo)
•
•
•
•
Casi d’infezione nell’uomo sono stati riportati anche in Belgio, Austria…
Casi d’infezione riportati anche nel cavallo e nel cane
Zoonosi anomala (?): non è trasmessa dal consumo di prodotti di origine
animale
Situazione attuale:
–
–
–
–
26/10/2010
Gli allevatori non collaborano…
Le autorità pubbliche aspettano certezze…
I mezzi di comunicazione tacciono…
La comunità scientifica è in fermento…
Bertini S.-Zaghini A.
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•
•
•
•
•
•
•
EID Journal Home > Volume 15, Number 5–May 2009
Volume 15, Number 5–May 2009
Dispatch
Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus ST398 from Human Patients,
Upper Austria
Karina Krziwanek, Sigrid Metz-Gercek, and Helmut Mittermayer
Author affiliation: Austrian National Reference Centre for Nosocomial
Infections and Antibiotic Resistance, Linz, Austria
Suggested citation for this article
Abstract
Methicillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA) clonal type ST398 is
usually associated with animals. We examined 1,098 confirmed MRSA
samples from human patients and found that 21 were MRSA ST398. Most (16)
patients were farmers. Increasing prevalence from 1.3% (2006) to 2.5% (2008)
shows emergence of MRSA ST398 in humans in Austria.
26/10/2010
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Che cosa è un MRSI?
M ethicillin
Resistant
Staphylococcus
I ntermedius
È uno S. intermedius resistente a tutti i beta lattamici
(penicilline & cefalosporine) e generalmente multi-resistente
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LA RESISTENZA ANTIBATTERICA HA UN “COSTO” PER IL
BATTERIO??
Il “fitness” di un patogeno resistente dipende da numerosi
fattori, legati a se stesso, all’ambiente in cui si trova,
all’equilibrio con gli altri batteri ancora sensibili.
Le mutazioni che conferiscono resistenza, creano comunque
una destabilizzazione del batterio, fino a determinarne
effetti negativi.
Quando la resistenza sia trasmessa da plasmidi, il batterio deve
sintetizzare acidi nucleici e proteine in aggiunta, si ha quindi
un maggiore costo energetico ed i nuovi prodotti possono
interferire con i normali processi vitali del batterio
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
31
QUINDI, in assenza di antibiotico, i batteri resistenti sono meno
“competitivi” rispetto ai sensibili
TUTTAVIA, quasi sempre, avvengono delle mutazioni ulteriori
che “compensano” questi costi determinanti
dall’acquisizione di resistenza.
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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- Salmonella typhimurium:
typhimurium resistenza a streptomicina, rifampicina
o acido nalidixico comporta la “AVIRULENZA” nel topo,
indicativo di un elevato costo della resistenza. L’evoluzione di
mutazioni compensatorie riduce questo costo ripristinando la
virulenza.
- Neisseria gonorrhoeae:
gonorrhoeae resistenza ad amoxicillina
(identificazione del plasmide codificante la β-lattamasi,
derivante probabilmente da un batterio enterico). Evidenziata la
INSTABILITA’ del plasmide, che tuttavia si stabilizza nel giro di
pochi mesi
Questi meccanismi di compensazione favoriscono la persistenza
dei geni della resistenza
26/10/2010
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Problematiche derivanti dall’uso di
antimicrobici in Veterinaria
• L’emergenza dell’AR va contrastata dal Mondo
Veterinario, non solo per i patogeni animali
• Altra ragione etica:
I fattori di R, selezionati in patogeni od in
commensali degli animali, diffondono agli agenti
zoonosici ed ai patogeni umani puri
26/10/2010
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PROMOTORI DI CRESCITA
Growth promoter
Arsenicals
Avilamycin
Avoparcin
Bacitracin
Bambermycin
Carbadox
Erythromycin
Lincomycin
Monensin
Olaquindox
Penicillin
Salinomycin
Spiramycin
Tetracycline
Tiamulin
Tylosin
Virginiamycin
26/10/2010
Europe
(+)
(+)
(+)
+
(+)
+
(+)
(+)
(+)
United States
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
Bertini S.-Zaghini A.
Analogue in human health care
none
none
glycopeptides
bacitracin
none
none
MLS
MLS
none
none
ß-lactams
none
MLS
tetracycline
none
MLS
MLS
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Uso di avoparcina
in zootecnia
Aumento della presenza di
Enterococchi vancomicina - resistenti
nell’intestino di broilers e di suini al
macello
26/10/2010
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Possibile relazione tra uso di antibiotici in
veterinaria e zootecnia e aumento della
resistenza in patogeni umani
Glicopeptidi: avoparcina
Macrolidi: tilosina e spiramicina
Streptogramine: virginiamicina
Chinoloni: enrofloxacina
Trimethoprim
26/10/2010
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Resistenze in patogeni umani
Organisms
Antibiotic
S. aureus
Enterococci
methicillin
vancomycin
ampicillin
aminoglycosides
streptogramins
ceftazidime
fluoroquinolones
Enterobacter spp.
Citrobacter spp.
P. aeruginosa
Klebsiella spp.
E. coli
S. pneumoniae
S. pyogenes
Salmonella
Campylobacter spp.
E. coli / UTI
M. tuberculosis
26/10/2010
extended
cephalosporiness
penicillin
macrolides
macrolides
fluoroquinolones
fluoroquinolones
fluoroquinolones
multiple Bertini S.-Zaghini A.
Evidence for a link with
antibiotic use in
Humans
Animals
+
+
+
+
+
+
+
+
+
-
+
+
+
+
+
+
+
+
+
-
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Uso di antibiotici in zootecnia e resistenza
multipla in Salmonella spp
1969
Epidemie da S.typhimurium DT29
multiresistente nell’uomo e nei bovini. Uso di
cloramfenicolo come additivo
1975
Epidemie da S.typhimurium DT193 e DT 204
multiresistente. Uso di apramicina causa di
resistenza a gentamicina
1993/97
Epidemie da S.typhimurium DT 104 e S.hadar
multiresistenti. Uso di trimetoprim e
fluorochinoloni
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Uso di fluorochinoloni in avicoltura e
resistenza in Campylobacter jejuni
<1993
Nessun isolato umano resistente alla
ciprofloxacina (in pazienti non trattati
precedentemente con il farmaco)
1990-93
Introduzione di enrofloxacina in avicoltura
>1993
Comparsa e aumento di ceppi resistenti alla
ciprofloxacina nel pollame, nelle carni avicole
e nei pazienti con diarrea
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Emergenze in medicina veterinaria
• Stafilococchi resistenti alla meticillina
• Pseudomonas aeruginosa multi-resistenti (i.e. resistenti
ad aminoglicosidi e chinoloni)
• Escherichia coli resistenti alle cefalosporine (produttori
di ESBL)
• Enterococcus faecium resistenti alle penicilline
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Uso prudente e razionale
(definizione)
Attitudine responsabile e razionale all’uso degli antibiotici
mirante a minimizzare gli effetti sulla selezione della
resistenza batterica
Uso prudente significa limitare l’uso degli antibiotici,
in particolare di quelli ad ampio spettro d’azione
Uso razionale si riferisce alla razionale amministrazione
(somministrazione/uso) degli antibiotici, con il proposito di
massimizzare l’efficacia clinica e di minimizzare lo sviluppo
della resistenza
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Tipologie del trattamento antibiotico
• Terapia
• Trattamento mirato a curare un’infezione batterica
• Profilassi
• Trattamento mirato a prevenire l’insorgenza di un’infezione
batterica
• Metafilassi
• Trattamento mirato ad eradicare un’infezione batterica in un
gruppo di animali
• Uso auxinico (promotori della crescita)
• Trattamento mirato ad aumentare l’accrescimento ponderale
dell’animale (oggi non più)
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Terapia empirica
Ipotizzare che il microrganismo
potenzialmente in causa mantenga
l’originario profilo di sensibilità:
Ipotizzare che il microrganismo potenzialmente in
farmaci di I° livello
farmaci di II° livello
Inefficacia clinica / colturali
Identificazione eziologica/ antibiogramma
farmaci di II° livello
Eventuale passaggio a farmaci di I° livello
26/10/2010
causa sia portatore di resistenze acquisite
Bertini S.-Zaghini A.
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Sensibilità del patogeno
Gruppo
Gram+
Gram-
Anaerobi
26/10/2010
Prevedibile
Streptococcus (penicillina)
Leptospira (penicillina)
Pasteurella (penicillina)
Campylobacter
(eritromicina) Borrelia
(doxycyclina)
Ehrlichia (doxycyclina)
Non-prevedibile*
Staphylococcus
Enterococcus
Enterobacteria
Proteus
Pseudomonas
Generalmente sensibili alla
penicillina eccetto C.
difficile (metronidazolo)
Bertini S.-Zaghini A.
*L’antibiogramma è fortemente consigliato
45
Localizzazione del patogeno
L’antibiotico deve penetrare nel sito
d’infezione. Le infezioni più problematiche
sono le seguenti:
•
•
•
•
26/10/2010
Dermatite (lincosamidi, cefalosporine)
Prostatite (sulfonamidici, chinoloni)
Meningoencefalite (sulfonamidici, chinoloni)
Batteri intracellulari (tetracicline)
Bertini S.-Zaghini A.
46
Tossicità
Antibiotici
Effetti tossici
Aminoglicosidi Nefrotossicità
Ototossicità
Cloramfenicolo Anemia aplastica
Macrolidi
Vomito e diarrea (a stomaco vuoto)
Metronidazolo Tossicità SNC (elevato dosaggio)
Chinoloni
Danno alle cartilagini (giovani animali)
Sulfonamidici Anemia (gatti)
associati con Neutropenia (cane, terapia oltre 21 gg)
trimetoprim
Cheratocongiuntivite secca (cane)
Poliartrite (eg. Doberman)
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Costo dell’antibiotico
Gli antibiotici di nuova generazione sono
generalmente più costosi di quelli di vecchia
generazione
Questo aspetto è particolarmente importante:
• Negli animali da reddito
• Negli animali da compagnia di grossa taglia
• Nei casi in cui si consiglia una terapia antibiotica di
lunga durata
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
48
Facilità di somministrazione
Generalmente la somministrazione orale è
preferita sia negli animali da reddito che in quelli
da compagnia
Hanno scarsa praticità:
a) Antibiotici che si somministrano per via
parenterale (aminoglicosidi)
b) Antibiotici che richiedono 3 somministrazioni
giornaliere (penicillina ed eritromicina)
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
49
Uso prudente
•
Necessità di linee guida appropriate per la diagnosi e la terapia delle
malattie infettive
•
Raccolta e diffusione di informazioni sulla frequenza di fenomeni di
resistenza tra le varie specie batteriche
•
Riduzione degli interventi profilattici che impiegano antimicrobici
•
Sviluppo di strategie alternative di controllo delle malattie infettive
•
PREVENZIONE DELL’INSORGENZA DELL’INFEZIONE = presupposto
fondamentale
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
50
Uso prudente degli antibiotici
Principi generali
– Prevenire l’insorgenza dell’infezione
• Gestione dell’allevamento
• Dieta
• Vaccinazioni
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
51
Uso prudente degli antibiotici
Principi generali
– Fare una diagnosi corretta e curare la causa primaria della
malattia.
– Ad esempio la dermatite (causa principale di terapia
antibiotica nel cane) è dovuta a fattori primari quali allegie,
parassitosi, disfunzioni ormonali, etc. Il batterio
(Staphylococcus intermedius) è generalmente un agente
patogeno secondario
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
52
Uso prudente degli antibiotici
Principi generali
Evitare l’uso degli antibiotici quando non è
necessario
• Infezioni virali (e.g. respiratorie)
• Infezioni auto-limitanti
– Ferite superficiali
– Diarrea/vomito
– Bronchite da canile (”kennel cough”)
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
53
Uso prudente degli antibiotici
Principi generali
– Limitare l’uso di antibiotici ad ampio spettro
sopratutto quelli che vengono utilizzati nel trattamento di
infezioni causate da batteri multi-resistenti negli animali
e/o nell’uomo
• Fluorochinoloni
• Cefalosporine
(Il loro uso dovrebbe essere limitato a casi nei quali l’animale abbia un
alto valore affettivo/economico e la sua vita sia in pericolo)
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
54
Uso prudente degli antibiotici
Principi generali
– Limitare l’uso empirico a casi nei quali la resistenza
del patogeno sia prevedibile o le condizioni dell’animale
non permettono il ricorso all’antibiogramma
– Il ricorso all’antibiogramma aiuta a rivelare
l’emergenza di nuove forme di resistenza batterica ed a
definire formulari efficaci per la terapia empirica
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Uso prudente degli antibiotici
Principi generali
– Evitare le combinazioni (associazioni estemporanee)
antibiotiche, salvo alcune eccezioni:
• Sulfonamidici e trimetoprim: azione sinergica
• Gentamicina e penicillina: azione sinergica (in gravi infezioni negli
animali da compagnia)
• Rifampicina ed eritromicina (nel trattamento delle infezioni da
Rhodococcus equi nel cavallo)
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Uso prudente degli antibiotici
Principi generali
Massimizzare l’uso degli antibiotici ad uso
topico
• Determinano alte concentrazioni antibiotiche capaci
di uccidere ceppi resistenti
• Riducono l’impatto sulla flora batterica intestinale
• Hanno minore importanza in medicina veterinaria,
con l’eccezione della mupirocina (decolonizzazione
da MRSA)
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
57
Uso razionale degli antibiotici
Principi generali
– Somministrare e prescrivere gli
antibiotici usando il massimo dosaggio
consentito dalle indicazioni (“shoot
high”)
– Particolarmente importante nel caso dei
fluorochinoloni (Mutation Prevention
Concentration)
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
58
Uso razionale degli antibiotici
Principi generali
Spiegare al proprietario dell’animale l’importanza di
somministrare l’antibiotico:
• A regolari intervalli di somministrazione
• Per la durata indicata nella prescrizione
– Minimo 2 settimane oltre la risoluzione clinica
delle lesioni in caso di pioderma profondo
(minimo 4 settimane in totale)
– Fino a 6-8 settimane in caso di prostatite
cronica
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
59
L’importanza dell’osservanza
della posologia nella terapia
antibiotica
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
60
Principali cause della terapia
antibiotica nei piccoli animali
• La terapia antibiotica è più frequente (80%) nel cane che
nel gatto (20%)
• La maggior parte degli antibiotici utilizzati nel cane è
ascrivibile a:
– Dermatite
– Otite
– Infezioni dell’apparato urinario
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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Percentuali di antibioticoresistenza nei
principali patogeni del cane
Antibiotico
S. intermedius
E. coli
Proteus
P. aeruginosa
Ampicillina
60
22
13
100
Amox/clav
0.5
1
7
100
Cefalessina
0.5
4
ND
100
Cefovicine
ND
2
7
100
Clindamicina
27
100
100
100
Gentamicina
ND
1
14
15
Sulfonamidici
2
15
21
92
Tetracicline
24
12
100
90
Enrofloxacina
1
0
0
36
Antibiotico di prima fascia/scelta (uso empirico)
26/10/2010
Antibiotici di seconda fascia/scelta (uso prudente)
Bertini S.-Zaghini A.
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Guida alla terapia antibiotica
della dermatite nel cane
Infezione
Prima scelta
(empirica)
Seconda scelta
(antibiogramma)
Piodermite di superficie Nessuna terapia sistemica
Piodermite superficiale
(impetigine)
Nessuna terapia antibiotica
Piodermite superficiale
(follicolite primo
episodio)
Clindamicina
Sulfonamidici
Acido fusidico
Piodermite superficiale
(follicolite ricorrente)
Piodermite profonda
26/10/2010
Clindamicina
Sulfonamidici
Amoxicillina/clav
Cefalessina
Antibiogramma
Enrofloxacina
consigliato
Antibiogramma
consigliato
Bertini S.-Zaghini A.
63
Guida alla terapia antibiotica
dell’otite nel cane (topica)
26/10/2010
Patogeno
Prima scelta
(empirica)
Seconda scelta
(antibiogramma)
Gram+ cocchi
Acido fusidico
Aminoglicoside
Fluorochinolone
Gram- bacilli
Polymixina
Aminoglycoside
Fluorochinolone
Pseudomonas
Polymixina
Aminoglycoside
Fluorochinolone
Bertini S.-Zaghini A.
64
Guida alla terapia antibiotica delle
infezioni del tratto urinario
Infezione
Citologia
pH
Patogeno
Prima scelta
(empirica)
Cistite
Cocchi
Alto
Staphylococcus
Amoxicillina/clav
Bacilli
Alto
Proteus
Amoxicillina
Cocchi
Basso
Enterococcus
Amoxicillina
Bacilli
Basso
E. coli
Sulfonamidici (cane)
Amoxicillina (gatto)
Cistite
ricorrente
Coltura ed antibiogramma
pH normale da 5.5 a 7
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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G
26/10/2010
Bertini S.-Zaghini A.
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