Introduzione alla forma e alle funzioni delle piante a

Biologia
Robert J. Brooker, Eric P. Widmaier, Linda E. Graham, Peter D. Stiling
Copyright © 2011 – he McGraw-Hill Companies srl
Capitolo 35
Spunti di riflessione
Figura 35.3 I sistemi di organi sono strutture composte da più di un organo. Le radici non ne
possiedono.
Figura 35.5 Come nel caso dei germogli, se è possibile dividere una radice in due parti uguali
tracciando una linea che va da un punto a un altro della circonferenza della radice passando per il
centro, allora vuol dire che questa ha una simmetria radiale superficiale. Per stabilire se un organo
ha una simmetria radiale a livello cellulare si dovrebbero confrontare diverse immagini al
microscopio di sezioni trasversali a forma di cuneo, selezionate in maniera casuale. Se la struttura di
queste sezioni risulta simile, allora l’organo ha una simmetria radiale a livello microscopico.
Figura 35.8 La presenza degli stomi sulla superficie fogliare più in ombra e più fresca aiuta a
ridurre la perdita di acqua dalle foglie.
Figura 35.12 Un ramoscello con cinque gruppi di segni lasciati dalle squame delle gemme è
probabile che abbia 6 anni.
Figura 35.17 I fusti dei cactus sono verdi e fotosintetici. Essi svolgono le funzioni che in genere
sono svolte dalle foglie della maggior parte delle piante.
Figura 35.22 I fusti legnosi formano uno strato di legno più spesso di quello della corteccia
interna perché le pareti delle tracheidi e degli elementi dei vasi più vecchi non vengono persi
durante la deposizione della corteccia, come nel caso del floema secondario. Inoltre, le piante
tipicamente producono ogni anno un volume di xilema maggiore rispetto a quello del floema, in
parte perché gli elementi dei vasi sono relativamente grandi. Un volume più grande di tessuto che
trasporta acqua, infatti, aiuta le piante a tenerne all’interno della pianta una quantità maggiore.
Figura 35.26 Le radici laterali vengono generate dal tessuto meristematico interno perché nelle
radici non ci sono gemme ascellari come quelle dalle quali nei germogli si sviluppano i rami.
Questo processo di sviluppo dall’interno contribuisce a prevenire la rottura o l’abrasione delle radici
laterali, man mano che l’estremità radicale cresce all’interno del suolo.
Test di autovalutazione
1. d
2. c
3. b
4. a
5. c
6. a
7. d
8. e
9. 6
10. d
Quesiti teorici
1.
2.
3.
Se l’architettura generale delle piante fosse a simmetria bilaterale, queste sarebbero come gli
animali, con due lati distinti, uno frontale (ventrale) e uno dorsale. Se paragonate con gli
organismi a simmetria radiale, le piante a simmetria bilaterale avrebbero una ridotta capacità
di organizzare i propri rami e le proprie foglie in modo da occupare tutto lo spazio
illuminato a disposizione e quindi non sarebbero in grado di sfruttare a pieno i vantaggi del
proprio habitat per l’ottimizzazione dei processi fotosintetici.
Se le foglie avessero una simmetria radiale (se avessero una forma sferica o cilindrica), non
sarebbero in grado di assorbire la quantità massima possibile di luce e di disperdere al
meglio il calore in eccesso dalla propria superficie.
Sebbene esistano piante alte ed erbacee (le palme e il bambù rappresentano due esempi), è lo
xilema secondario che fornisce il supporto e la capacità di trasporto dell’acqua necessari alle
piante legnose per crescere in altezza.
Biologia
Robert J. Brooker, Eric P. Widmaier, Linda E. Graham, Peter D. Stiling
Copyright © 2011 – he McGraw-Hill Companies srl
Quesiti sperimentali
1.
2.
3.
Tra i vantaggi di utilizzare piante cresciute in un ambiente naturale c’è l’opportunità
di non far subire alle piante l’influenza di fattori ambientali non presenti in natura,
come la luce artificiale. Inoltre si ha la possibilità di esporre tutte le piante da
utilizzare nell’esperimento a condizioni di crescita simili. A questo si aggiunga il
fatto che i ricercatori hanno studiato le foglie di alberi molto grandi, difficilmente
coltivabili in una serra.
Le foglie dalle venature pinnate sono state steccate per impedirne la rottura, dato
che era stata tagliata loro la venatura principale, che svolge funzioni sia di supporto
sia di trasporto.
Sack e i suoi collaboratori hanno misurato il trasporto di acqua in due o più punti di
ogni foglia perché le incisioni praticate nelle vene avrebbero potuto influenzare
alcune parti delle foglie più di altre.