RUSSIAN CLASSICAL BALLET OF MOSCOW
Presidente Maya Plissetskaya
Direttore Nikolai Anokhin
LA BELLA ADDORMENTATA
Balletto in due atti
Musica di P. Čajkovskij
Coreografie di M.Petipa
Libretto di M. Petipa, I.Vsevolozhsky dalla fiaba di Charles Perrault
Corpo di Ballo del Russian Classical Ballet of Moscow
Solisti ospiti:
La Principessa Aurora: Anna Ivanova (Solista del Teatro Bolshoi di Mosca)
Il Principe Dèsirè: (Solista del Bolshoi di Mosca)
Interpreti:
Fata dei Lillà: Kleimenova Natalia (Vincitrice del Concorso Internazionale del
Balletto a Mosca nel 2001)
Principessa Florine: Ilarionova Nadejda
Uccellino azzurro: Kuptzov Serghei
Regina: Lomuhina Daria
Carabosse: Hasan Usmanov
La bella addormentata (in russo, Спящая красавица, Spjaščaja krasavica) è il
secondo, per cronologia di composizione, dei tre balletti di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Il
libretto fu scritto interamente dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San
Pietroburgo Ivan Vsevolozhsky: la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La
prima rappresentazione ebbe luogo il 3 gennaio 1890 presso il Teatro Mariinskij di San
Pietroburgo, Russia. Il successo fu immediato.
Storia del balletto Il 13 maggio 1888, l'allora direttore dei teatri imperiali Ivan
Vsevolozhsky scrisse a Čajkovskij riguardo alla propria idea di allestire un nuovo
balletto, basato sulla fiaba di Charles Perrault de La bella addormentata, proponendo
al compositore di scriverne la musica.
La passione di Vsevolozhsky per l'epoca di Luigi XIV, portò il direttore a concepire lo
scenario nello stile dei balletto di corte del XVII secolo: la coreografia del balletto
dunque, che doveva, secondo Vsevolozhsky, divenire l'opera più importante dei teatri
imperiali e del repertorio pietroburghese, fu affidata al pluridecorato Marius Petipa, già
coreografo di numerosi e famosi balletti. Questi divenne poi anche co-autore del
libretto, insieme appunto al direttore.
La prova generale avvenne in presenza dello zar Alessandro III e la prima ebbe luogo
il 3 gennaio 1890 presso il Mariinsky Theatre di San Pietroburgo, Russia. La direzione
orchestrale fu di Riccardo Drigo, con la partecipazione nel corpo di ballo dell'italiana
Carlotta Brianza (nel ruolo di Aurora) e Pavel Gerdt (nel ruolo del Principe Desirè).
Bisogna aspettare però il 1896 perché il balletto giunga in Italia, al Teatro alla Scala di
Milano: l'allestimento milanese fu anche il primo allestimento ad essere eseguito al di
fuori della scena pietroburghese. Solo nel 1899 arrivò al Teatro Bolshoi a Mosca.
La Trama
Prologo. Battesimo della principessa Aurora. La corte è in attesa per l’ingresso reale.
Catalabutte,
il maestro delle cerimonie, controlla la lista degli invitati, inviati dalle maghe. Suonano
le trombe. Nella sala entrano il Re Florestano e la Regina. Le bambinaie portano la
culla, in cui riposa la neonata Principessa Aurora. Il Maestro delle cerimonie annuncia
l’arrivo delle maghe, buone fate. Fata Candida, Fata delle Briciole, Fata Canarino che
canta e Fata Violante insieme alla buona Fata dei Lillà portano i doni e gli auguri alla
piccola.
All'improvviso, durante la festa, appare la maga Carabosse che, furibonda perché non
invitata al ricevimento, infligge sulla neonata un terribile sortilegio. Aurora al
compimento dei suoi 16 anni si pungerà con un fuso e morirà. La fata dei Lillà deve,
però, porgere ancora il suo dono. Predice così che la principessa non morirà, ma
rimarrà addormentata finché un principe correrà a salvarla con un dolce bacio.
Atto primo.
È il giorno in cui Aurora compie sedici anni, a palazzo viene organizzata una grande
festa. Tra i tantissimi invitati partecipano quattro principi, ognuno di loro invita, con
una rosa, la bella principessa a ballare sperando di poterla sposare. Durante i
festeggiamenti giunge ad un certo punto una vecchia che porta in dono alla
principessa un mazzo di fiori. Aurora balla con il mazzo dei fiori. Tutti notano che dal
mazzo dei fiori la principessa prende un fuso. All’improvviso il suo ballo si interrompe.
Ella si punge e cade a terra come la maledizione ha disposto. La vecchia in realtà è la
maga Carabosse che, trionfante, lascia la festa credendo di aver raggiunto il suo
scopo. È l'intervento della Fata dei Lillà a salvare le sorti della principessa che, come
per incanto, addormenta l'intera corte circondandola da una fitta foresta.
Atto Secondo.
Sono passati molti anni. In un bosco non lontano al palazzo reale, si sta svolgendo
una battuta di caccia fra i nobili.
Tra loro vi è anche il principe Desiré che, vagando pensieroso, trova sul suo cammino
la Fata dei Lillà. All’improvviso gli appare in visione una immagine meravigliosa di
Aurora.
A sua preghiera la Fata lo conduce immediatamente dalla principessa Aurora
raccontandogli la sua storia.
Il principe entra nel castello e alla vista della fanciulla se ne innamora perdutamente e
la sveglia con un meraviglioso bacio. Spezzato l'incantesimo tutta la corte si risveglia,
il re e la regina benedicono l'incontro dei giovani innamorati annunciandone le nozze.
Tutta la corte è in festa tra danze e visite di personaggi delle favole.
Il Russian Classical Ballet of Moscow
Presidente Maya Plisetskaya
Direttore Nikolai Anokhin
Dopo una lunga carriera artistica al famoso Moiseev Ballet di Mosca, Anatoly Anokhin
insieme con il celebre ex-solista di Bolshoi Ghedeminas Taranda fonda nel 1994, a
Mosca, una delle prime compagnie private del balletto classico: il Balletto Imperiale
Russo. La Presidente onoraria della Compagnia diventa Maya Plisetskaya (dal 1994 al
2004). Nel 2004 il sodalizio artistico si infrange e Anatoly Anohin, con il patrocinio
della grande ballerina russa del Bolshoi Maya Plisetskaya, fonda con il direttore
artistico Hasan Usmanov la nuova Compagnia Russian Classical Ballet of Moscow.
Il primo balletto allestito da questa nuova formazione fu “Rasputin” (Musica Kacesov
V., coreografia V.Kovtun ) che debuttò con gran successo a San Pietroburgo e in
seguito andò in scena anche a Mosca, Kiev, Odessa, Ekaterinburgo, nonché all’estero:
Spagna, Germania, Finlandia, Giappone. Nel giro di pochi anni la Compagnia ha
allestito i principali capolavori del repertorio del balletto classico: “Il Lago dei Cigni”,
“Lo Schiaccianoci”, “La Bella Addormentata”, “Cenerentola”, ”Giselle”.
Il corpo di ballo, di rigorosa formazione accademica, annovera tra le sue fila primi
solisti che provengono dall’Accademia coreografica di Mosca e dall’Accademia
coreografica Vaganova di San Pietroburgo. Molti solisti sono anche vincitori di
numerosi concorsi internazionali di balletto.
Inoltre la Compagnia si avvale di prestigiose collaborazioni con étoile come Natalya
Vyskubenko (Teatro Bolshoi di Mosca). Il Russian Classical Ballet of Moscow ha
effettuato tournèes in Finlandia, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Israele e
Grecia, conquistando il pubblico e la stampa.