Normative Distacco in Francia: tutte le nuove regole Dal 1° luglio in vigore le nuove norme che interessano anche le imprese italiane che distaccano del personale per effettuare trasporti internazionali da/per la Francia, oppure trasporti di cabotaggio D al 1° luglio scorso sono scattate in Francia le nuove disposizioni sui distacchi transnazionali previste dalla Legge Macron, adattate al settore dei trasporti terrestri (merci e persone) con un decreto del 7 aprile, per combattere il dumping sociale dei conducenti di imprese di autotrasporto estere (soprattutto dell’Est Europa). Le nuove regole interessano da vicino anche le imprese italiane che, a partire da quella data, distacchino del personale per effettuare trasporti internazionali da/per la Francia, oppure trasporti di cabotaggio sempre in quel Paese. In estrema sintesi, queste imprese sono tenute: - a compilare l’attestazione di distacco per ciascun conducente utilizzato in Francia, in due esemplari. Una copia deve trovarsi sul mezzo per essere mostrata in occasione dei controlli 40 TIR193-2016 su strada, mentre l’altra deve essere conservata tramite il rappresentante designato dall’impresa distaccante; - a retribuire il conducente in misura non inferiore al salario minimo francese previsto per questi professionisti. A tal fine, il dato della retribuzione oraria lorda figura tra le informazioni da riportare nell’allegato all’attestazione di distacco; - a nominare un rappresentante in territorio francese. Peraltro, ci sembra opportuno segnalare che la Commissione Ue ha deciso di aprire una procedura di infrazione nei confronti della Francia (vedi art. a pag. 13) in quanto, a giudizio dell’organismo comunitario, le nuove regole creerebbero barriere amministrative sproporzionate che impediscono il buon funzionamento del mercato interno. Per rendere comprensibili i nuovi adempimenti, il ministero dei Trasporti francese ha messo a disposizione delle FAQ (tradotte anche in italiano), di cui riportiamo un riassunto nelle pagine seguenti. In ogni caso, il testo integrale delle FAQ e l’ulteriore documentazione per assolvere ai nuovi adempimenti sono disponibili alla seguente pagina internet del ministero dei Trasporti francese: http://www.developpement-durable.gouv.fr/Formalites-declaratives,47857.html Campo di applicazione delle nuove disposizioni Le nuove disposizioni sono applicabili alle aziende di trasporto terrestre (su strada o fluviale) o alle agenzie di lavoro interinali con sede fuori dalla Francia, che distacchino un dipendente viaggiante o navigante sul territorio francese, nei casi previsti dall’articolo L. 1262-1 o dall’articolo L. 1262-2 del codice del lavoro, tra cui rientra anche l’esecuzione di una prestazione di servizio transnazionale, allorché il destinatario della prestazione abbia sede o eserciti in Francia. Questa ipotesi è stata approfondita in un’altra FAQ, dove si legge: “in pratica, i trasporti internazionali in arrivo o in partenza dalla Francia, come pure le operazioni di cabotaggio sul territorio francese, effettuati con un dipendente inviato temporaneamente in Francia e la cui relazione di lavoro con l’azienda di invio sia in essere, rientrano nei criteri di applicazione del diritto di distacco e sono soggetti agli obblighi di di- chiarazioni peculiari del distacco nei trasporti terrestri. Al contrario, il semplice transito sul territorio nazionale che non dà luogo a carico o scarico di merci o imbarco o sbarco di passeggeri non rientra nei criteri di applicazione del diritto di distacco e, di conseguenza, non è soggetto ad alcun obbligo di dichiarazione sia nell’ambito del diritto comune che dei trasporti terrestri”. Sempre a proposito del campo di applicazione, vi rientrano anche i conducenti di veicoli leggeri (fino a 3,5 Ton) mentre, al contrario, ne sono stati esclusi i lavoratori autonomi. L’attestazione di distacco Sono stati previsti tre diversi tipi di modelli dell’attestazione di distacco, a seconda della fattispecie che ha dato vita all’operazione. Per i conducenti distaccati in trasporti internazionali da/per la Francia e per il cabotaggio, il modello da utilizzare è quello denominato “Attestation de détachement – travailleur roulant ou naviguant dans le cadre de l’éxécution d’une prestation de services par une entreprise de transport”. L’attestato di distacco (da non confondere con la dichiarazione di distacco, prevista dalla Legge Macron per gli altri settori) deve essere redatto in due esemplari per ciascun autista interessato all’operazione, prima che inizi a trasportare in Francia. Il periodo di validità è quello specificato dall’azienda sul documento e, comunque, non può superare i 6 mesi, durante i quali copre tutte le possibili operazioni di trasporto di quel periodo (che quindi non vanno comunicate in anticipo). Il modello è reperibile sul sito internet del ministero dei Trasporti francese (al link indicato all’inizio dell’articolo) e prevede dei campi che possono essere compilati prima della stampa. Nella prestazione transnazionale di trasporto, obbligato a redigere l’attestato è il direttore dell’azienda di trasporti che impiega il dipendente. Come già detto, a bordo del veicolo deve trovarsi un esemplare dell’attestazione di distacco (l’altro è conservato – anche in formato pdf – dal rappresentante del datore di lavoro in Francia) e, per chi effettua trasporti internazionali o di cabotaggio, anche il contratto di lavoro del dipendente (non è richiesta la traduzione in francese). in solido delle inadempienze del trasportatore. Il rappresentante del datore di lavoro in Francia I datori di lavoro esteri devono designare un rappresentante in Francia, con il compito di conservare la documentazione del personale distaccato al fine di metterla a disposizione dei servizi ispettivi del lavoro francesi, su loro richiesta. L’incarico può essere ricoperto da una persona fisica o giuridica presente in Francia, interna all’azienda o esterna, che disponga di mezzi e competenze necessarie per garantire la sua missione. In particolare, per tutta la durata del distacco e fino ai 18 mesi successivi, il rappresentante deve conservare: - le buste paga del dipendente corrispondenti al periodo di distacco. Esse possono essere sostituite da altri documenti purché riportino le indicazioni, enumerate in modo preciso, relative al salario orario lordo del dipendente, agli orari di lavoro (con distinzione delle ore maggiorate), alle ferie e ai giorni festivi e gli elementi relativi alla loro remunerazione; - la documentazione che dimostri l’effettivo pagamento del salario, la sua designazione da parte dell’impresa straniera e il CCNL applicabile al lavoratore. Questi documenti devono entrare in possesso del rappresentante, prima che i servizi ispettivi francesi del lavoro ne chiedano l’esibizione. In caso di mutamento del rappresentante, il soggetto precedente è comunque tenuto a rispondere ai servizi di controllo, relativamente alle operazioni di trasporto effettuate nel periodo in cui è rimasto in carica e nei 18 mesi successivi alla data di fine del distacco del dipendente. Il destinatario della prestazione, con sede in Francia, non ha obblighi particolari. Tuttavia, può essere chiamato in causa se il distacco ha luogo nell’ambito di una prestazione transnazionale di trasporto, qualora né il committente né il trasportatore abbiano sede in Francia. In tal caso, il destinatario può essere allertato dal servizio di controllo affinché ingiunga al datore di lavoro di regolarizzare alcune irregolarità accertate (mancato pagamento del salario minimo, condizioni di alloggio indegne, mancato rispetto delle regole essenziali del diritto del lavoro) e, qualora non desse seguito all’ingiunzione, diviene responsabile I diritti del personale viaggiante distaccato Tra i diritti del conducente distaccato citati nelle FAQ, un’attenzione particolare merita l’ammontare del salario che, come già evidenziato, non deve essere inferiore a quello minimo francese previsto per questa professione. Per la verifica del rispetto del salario minimo, gli elementi della retribuzione del conducente da prendersi in esame sono i seguenti: - il salario; - le eventuali maggiorazioni per le ore supplementari; - l’eventuale salario accessorio (es. premio d’anzianità); - le eventuali indennità legate al distacco (es. premio di espatrio); - gli eventuali vantaggi in natura. Tutte le somme sono espresse al lordo. Al contrario, non vanno considerate le somme versate a titolo di rimborso spese quali spese di viaggio, di alloggio o vitto, anche se tali somme hanno carattere forfettario. I controlli e le sanzioni I servizi di controllo sono incaricati di attuare la nuova regolamentazione con discernimento, tenendo conto della gravità di eventuali violazioni e delle caratteristiche della missione effettuata dal dipendente distaccato in Francia. I servizi sono pertanto invitati a esercitare una vigilanza particolare in tutte le situazioni in cui il mancato rispetto delle disposizioni e delle regole di fondo che disciplinano il distacco causi un pregiudizio significativo al dipendente e crei uno squilibrio significativo delle condizioni di concorrenza. La corretta applicazione delle nuove regole alle situazioni di cabotaggio rappresenta una priorità. Dal punto di vista sanzionatorio, sono state previste: una sanzione di 4ª classe per l’assenza di attestato a bordo del veicolo o attestato non conforme (750 euro massimo); una sanzione di 3ª classe per l’assenza a bordo del veicolo del contratto di lavoro del dipendente e, se del caso, della convenzione di messa a disposizione del dipendente (450 euro massimo). Inoltre sono applicabili anche le sanzioni amministrative previste in caso di violazione del datore di lavoro agli obblighi di dichiarazione del distacco e di designazione di un rappresentante previste dall’articolo L. 1264-1 del codice del lavoro (massimo 2000 euro/lavoratore distaccato). TIR193-2016 41