Le Galassie Lezione 5 Proprietà di una galassia E’ possibile ottenere spettri ed immagini di una galassia a tutte le lunghezze d’onda (dal radio ai raggi X). Si possono quindi avere due tipi di osservazioni complementari per misure quantitative: Fotometria (da immagini) morfologia (→ braccia a spirale, barre, bulge → classificazione di Hubble; presenza di reddening, interazione con altre galassie ecc.) fotometria (→ profili di brillanza -> luminosità della galassia e delle sue componenti, raggi scala → SED spectral energy distributions) Spettroscopia (da spettri) cinematica del gas e delle stelle (→curve di rotazione, dispersione di velocità, ecc.) condizioni fisiche del gas (→ meccanismo di ionizzazione → sorgente ionizzante) popolazioni stellari (→ storia di formazione stellare → evoluzione) AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 2 Spettri di galassia Lo spettro di una galassia è il risultato della somma degli spettri dei singoli costituenti: stelle, nebulose di Spettri di Galassie gas ionizzato, eventuale “nucleo attivo”. In un tipico spettro ottico/infrarosso si possono distinguere: continuo (stelle, emissione AGN, polvere calda - oltre 2μm); righe di emissione righe di assorbimento (in genere stelle); continuo righe di emissione (gas fotoionizzato). righe di emissione continuo AGN emissione delle stelle righe di assorbimento continuo stelle AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 3 Cinematica del gas L’andamento con λ di una riga di emissione è, in genere, ben descritto da una o più funzioni gaussiane: Fline(λ) = A+B exp[ -1/2 ( (λ-λ0)/σ )2 ] λ0 è la lunghezza d’onda media da cui la velocità media del gas è (effetto Doppler): v = (λ0-λrest)/λrest c 2σ B σ è legata alla dispersione di velocità del gas σV (velocità quadratica media) da: A σV = σ/λ0 c λ0 L’integrale sotto la curva gaussiana è il “flusso” della riga: Fline = (2π)1/2 B σ AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 4 Cinematica delle stelle Per misurare le proprietà delle righe di assorbimento è necessario utilizzare lo spettro di una stella di tipo opportuno, il “template” T(λ), e lo spettro della galassia si può scrivere come: Fgal(λ) = T(λ) ⊗ ϕ(λ) ϕ(λ) è la distribuzione della Spettro della Galassia velocità delle stelle (λ→v) lungo la linea di vista ed è in Template ⊗ ϕ(λ) v genere ben descrivibile con una gaussiana. Da ϕ(λ) si ottengono v e σ (dispersione di velocità). Per le righe delle stelle non Spettro di una stella G0V (Template) si parla di flusso (negativo!) ma di larghezza equivalente (Equivalent Width) W = flusso/continuo [ (erg cm-2 s-1) / (erg cm-2 s-1 Å-1) = Å ] AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 5 Parametri strutturali Per ogni galassia possiamo misurare i parametri strutturali come: luminosità totale, luminosità del bulge e del disco (spirale); raggio scala del bulge e del disco (spirale), raggio efficace; V media → redshift della galassia; σ (dispersione di velocità media nel raggio efficace) Ma anche cinematica risolta spazialmente ovvero V, σ in varie punti della galassia. Nel caso delle galassie a spirale dove c’e’ rotazione del disco si può determinare V(r) ovvero la curva di rotazione. AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 6 Le curve di rotazione Consideriamo un disco in rotazione circolare con V = V(R). I moti non circolari sono piccoli rispetto a V(R). Per ottenere V(R) dalle osservazioni dobbiamo correggere per gli effetti di proiezione geometrica. z !n = sin i !j + cos i !k n (linea di vista) ! !v = Vsys!n + V (R) − sin φ!i + cos φ !k Vobs = !v · !n = Vsys + V (R) sin i cos φ i " ϕ x R y V(R) Adesso è necessario esprimere R e cosϕ in funzione delle coordinate sul piano del cielo che sono quelle effettivamente misurate. AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 7 Le curve di rotazione z La proiezione di xy sul piano del cielo definisce il riferimento x′y′ e risulta: i y = y cos i ! x =x ! Possiamo quindi ottenere R e cosϕ dalle coordinate x′,y′ sul piano del cielo !2 R =x +y =x + 2 2 2 x x! cos φ = = R R ! ! y cos i ϕ x "2 R • V(R) P (x, y) x′ y z i Proiezione di xy sul piano del cielo AA 2008/2009 n • P (x′, y′) y i y′ Le Galassie Esterne Vista lungo x y′ 8 Le curve di rotazione Esempio: potenziale di alone oscuro VH2 4πGρH (r) = 2 aH + r2 ! " #$ aH r 2 2 V (r) = VH 1 − arctan r aH “Spider diagram”: contorni di iso-velocità osservati ovvero contorni di V(R)cosϕ costante per disco con i=30° (unità di VHsin30°) Velocità osservate lungo le direzioni → → (fenditure lunghe dello spettrografo) AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 9 Rotazione delle galassie a spirali E’ facile ottenere la curva di rotazione di una galassia esterna simile alla Via Lattea (“spirale”) utilizzando le righe di emissione del gas ottiche (per esempio Hα 6563 Å) o radio (HI a 21 cm). NGC 6946 Ottico AA 2008/2009 Radio (HI 21cm) Le Galassie Esterne 10 Curve di rotazione delle spirali corpo rigido (V~R) Ottico AA 2008/2009 velocità costante (V~V0) Radio (HI) Le Galassie Esterne 11 La rotazione della Via Lattea Determinare la curva di rotazione della Via Lattea è più difficile che nel caso delle galassie esterne. La curva di rotazione nei dintorni del Sole può essere determinata col metodo delle costanti di Oort (→corso di Astronomia). Per R < R0 (distanza del Sole dal centro galattico) si possono sfruttare le nubi di gas che emettono HI a 21 cm. Per R > R0 la situazione è più complessa e si deve ricorrere a sorgenti di cui è possibile determinare la distanza. AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 12 Il metodo delle costanti di Oort Stella con velocità radiale vr e trasversale vt rispetto al Sole. La velocità angolare di rotazione circolare attorno al centro galattico a distanza R è esprimibile come Ω(R) = V(R)/R. Si dimostra che: vr = ( Ω(R) - Ω0 ) R0 sinℓ vt = ( Ω(R) - Ω0 ) R0 cosℓ- Ω(R) d Espandendo in serie di Taylor al primo ordine Ω(R) si arriva infine a scrivere: vr = A d sin 2ℓ vt = A d cos 2ℓ+ B d A e B sono costanti che dipendono da V(R0), R0 e (dΩ/dR)0 e sono dette costanti di Oort Misurando vr, vt, d e ℓda stelle vicino al Sole A = 14.4 ± 1.2 km/s/kpc B = -12.0 ± 2.8 km/s/kpc cioè si conosce V(R) ma solo per R ~ R0 ed il metodo è valido solo in prossimità del Sole. AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 13 Rotazione dalle nubi HI Il profilo della riga HI in una determinata direzione verso il disco galattico mostra varie VMax componenti che corrispondono a nubi VMax poste a varie distanze dal centro. La nube alla minima distanza dal centro avrà la velocità massima perché V(Rmin) è più grande in modulo e la sua proiezione lungo la linea di vista è massima: d = R0 cos ℓ V(Rmin) = Vmax In questo modo è possibile determinare la curva di rotazione della Galassia ma solo per distanze R < R0. Per andare oltre è necessario conoscere d (Cefeidi ...) ed utilizzare relazioni generali per vr e vt viste prima. AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 14 La curva di rotazione Rotazione di corpo rigido (solid body): V ~ r Velocità costante: V ~ V0 AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 15 Significato fisico della rotazione Nelle parti di rotazione di corpo rigido, V~r → densità costante ρ(r)~ρ0 Nelle parti a velocità costante, V~V0 → sfera isoterma ρ(r)~r-2 Ma la densità di stelle del disco decresce in modo esponenziale. Le curve di rotazione delle galassie a spirale (a disco) implicano l’esistenza di materia che non è spiegabile con le stelle ed è “visibile” solo attraverso i suoi effetti gravitazionali: Materia Oscura AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 16 La curva di rotazione Rotazione di corpo rigido (solid body): V ~ r Velocità costante: V ~ V0 M(<R0) = 8.8 ×1010 M☉ AA 2008/2009 Le Galassie Esterne Questa sarebbe la curva di rotazione (V~r -0.5) se non ci fosse altra massa oltre il Sole. La massa in stelle oltre il Sole è trascurabile rispetto a M(<R0). 17 La materia oscura ρ0 ρ(r) = ! r "2 1+ a −3 7 ρ0 ! 5.9 × 10 M! kpc L’alone di materia oscura ha un andamento del tipo: Per la Via Lattea: a ! 2.8 kpc Questo andamento deve avere un “taglio” a grandi r altrimenti MTOT→∞ ! Una galassia come la Via Lattea ha una massa “visibile” (stelle+gas): Mtot/Mvis ~ 5 Mvis ~ 1.1× 1011 M☉ (Vrot~220 km/s a r~10 kpc) Mtot ~ 5.6× 1011 M☉ (Vrot~220 km/s a r~50 kpc) La proporzione di materia oscura ricavata dalle curve di rotazione varia da ~50% nelle Sa-Sb fino a 80%-90% nelle Sd-Sm. AA 2008/2009 Le Galassie Esterne 18 Natura della Materia Oscura Materia Oscura Barionica materia ordinaria fatta di protoni e neutroni Resti di stelle (stelle neutroni, buchi neri) Non Barionica Cold Dark Matter (CDM) particelle con v≪c Hot Dark Matter (HDM) particelle con v≈c MACHOS (Massive Astrophysical Compact Halo Objects) ?? WIMPS (Weakly Interacting Massive Particles) Neutrini (ν) + ?? ~15% Ciò che resta < 3% AA 2008/2009 Nane Brune Le Galassie Esterne 19