L’IDDIO CHE È RICCO IN MISERICORDIA
19 Gennaio 1965
Westward Ho Hotel
Phoenix, Arizona, U.S.A.
1. Potete sedervi. C’era come un raggruppamento entrando e ho notato il fratello
Moore e tutti gli altri qui sul palco, sono gli amici che conosco da tanti anni. È
certamente un privilegio vederli qui stasera. Mi sento come piccino a stare qua a
parlare al cospetto di simili teologi, che forse mi correggeranno quando sbaglierò. Lo
spero.
2. Siamo molto lieti stasera di avere una particolare persona qui: la sorella Rose.
Venivamo… Fui a pranzo oggi col fratello Shores e il suo assistente, e per strada il
fratello Williams raccontava che la sorella Rose stava molto male. Andammo a
visitarla per un momento e ci inginocchiammo. Aveva la febbre alta e stava male sul
serio. Solo poche ore di preghiera e il Signore ci parlò dicendo: “Essa starà bene, e
domani sera ci sarà”. E stasera è seduta qui. Proprio così.
3. Sorella Rose alzati un momento, così che essi… Siamo riconoscenti al Signore.
Ella era confinata in un letto. Disse: “Il diavolo mi ha appena percosso. Sono venuta
quassù e ho avuto un collasso”, qualche tipo di disturbo alla gola o altro. Ma il
Signore ha fatto in modo che superasse questo così che ne siamo felici. Sia
ringraziato l’amato Signore!
4. Abbiamo trascorso periodi di tempo meravigliosi. Domani sera andremo a
Ramada. Non dimenticatelo, domani sera non saremo qui ma a Ramada. La
convenzione avrà inizio la sera seguente. Passerete una serata in più con me,
sapete.
5. Poiché ieri sera ho esagerato nella misura, ho fatto come una piccola promessa a
me stesso dal primo dell’anno, per cui abbrevierò i messaggi di tre, quattro o cinque
ore riducendoli forse alla lunghezza di trenta o quaranta minuti. Come già riferii ieri
sera, mia moglie domenica mi criticò, dicendo: “Ti sei comportato molto bene”. Così
dunque, ovviamente, dovetti prolungarmi ieri sera e rovinarlo a causa del tempo,
vedete. Mi sono dilungato per 55 minuti anziché per 30, ieri sera.
6. Venendo, stasera, Billy mi chiese: “Su che cosa parlerai?”
7. Gli risposi: “Bè, ho alcune annotazioni scritte qui, e dei passi scritturali. Non so, su
alcuni vi sono quattro o cinque diversi messaggi”. Continuai: “Lo sentirò quando sarò
laggiù e vedremo cosa succederà”.
8. Mi disse: “Hai promesso di pregare per tutte le persone malate?” Gli risposi: “Sì;
quanti biglietti hai?” “Duecento”. Rispose. Esclamai: “Farò meglio a cominciarli
stasera”.
9. E lui disse: “Ricordati che hai solo 15 minuti per parlare, ieri sera hai occupato
tutto il tempo!” (Il Fr. Branham e l’assemblea ridono. - Ed.) “Quindici minuti!”
Dovremo affrettarci, vero?
10. Ebbene, vi abbiamo fatto la promessa che avremmo pregato per quelle persone
che avessero i biglietti di preghiera, e siamo obbligati alla promessa, naturalmente.
Non possiamo condurli tutti attraverso queste file, né potrei chiamarli
individualmente, nell’uditorio. Anche se lo Spirito Santo me lo concedesse, non
potrei sopportare di farlo. Sarebbe proprio troppo per me. Comunque su queste cose
siamo stati informati. Sappiamo che Dio è ancora Dio. Non è che questo guarisca,
produce solo fede per farci sapere che ci troviamo nella Sua Presenza.
11. Stasera preghiamo per tutte quelle persone malate, tutti quelli che posseggono i
biglietti di preghiera, per i quali si pregherà. E poi domani sera, a Ramada,
cercheremo di distribuire di più e cominceremo a pregare per loro, perché dispongo
ancora di domani sera. Credo d’avere una sera dell’assemblea domani sera, forse
pure la durata d’una colazione. Dipende da come le cose si svolgeranno.
12. C’è uno dei predicatori che non si è ancora rivelato; non ancora, credo. Il fratello
Humburg… (Un fratello dice: “Amburgy”. - Ed.) Amburgy, Amburgy, Kash Amburgy.
Avevo sbagliato; è un nome tedesco, immagino. Devo aver fatto uno scambio, come
lo definiamo, scusatemi l’espressione.
13. Perciò comunque abbiamo passato un periodo meraviglioso nel Signore. A tutti
voi: se stasera vi sono estranei qui, siamo di certo lieti d’avervi, e confidiamo che il
Signore vi benedica. Prego che non ci sia alcuna persona malata in sala quando
stasera ce ne andremo, sì che il nostro Signore voglia scendere nella Sua grande
potenza e guarire tutti quelli che sono ammalati e afflitti.
14. Qui, qualche tempo fa, avevo l’abitudine di tenere individualmente dei colloqui
speciali riguardo a casi difficili che non potevamo risolvere. Allora si procedeva
velocemente e il Signore continuava a benedire, finché ne avevamo in attesa tre o
quattrocento, ma la gente veniva ferita nei sentimenti a causa dell’attesa. Forse
dovevate aspettare uno o due anni, per poter partecipare alle riunioni e per avere i
colloqui. Ci sedevamo e aspettavamo il Signore finché non ci spiegava con
esattezza il caso.
15. Senza dubbio ci saranno persone sedute qui stasera che hanno avuto quei
colloqui speciali, vero? Vediamo, alzate le mani, se avete avuto i colloqui. Sì, ci sono
riconosciamo che è vero. Aspettavamo solo per vedere quel che il Signore avrebbe
detto riguardo a quel caso… Tempo fa dovevo soffermarmi qui. Dissi a Billy che non
potevamo tenere più colloqui privati.
16. Vedete, di recente ho passato i 25 anni per la seconda volta e mi avvio a farlo
per la terza volta. Mentre invecchiate un po’ in qualche modo non potete mantenervi
efficienti come il solito. I vostri passi sono più corti. Ma ancora naturalmente il fratello
Moore non lo sa. Credo che pressappoco abbiamo la stessa età.
17. Ma molta acqua è passata sul fiume da quando io e il fratello Brown venimmo qui
per la prima volta col fratello Outlaw, il fratello Garcia e il fratello Fuller. Mi domando
se questi uomini siano stasera qui. Sono qui il fratello Garcia, il fratello Fuller e il
fratello Outlaw? Alzate la mano se ci siete. Sì, ecco il fratello Fuller, credo, se non
erro. Il fratello Outlaw è lassù. Il fratello Garcia mi pare però che abbia lasciato
Phoenix. Penso sia esatto. Egli ha lasciato Phoenix e si trova in California. Ebbene,
furono indubbiamente giorni gloriosi, e credo ancora lo stesso Messaggio di allora:
“Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno”. Ritengo che sia stato… Ebbene,
Becky era una bambina. Sono passati almeno 19 anni.
18. E ora ella è una ragazza di 19 anni, grande e grossa, e terribile che sta seduta
da qualche parte. Dove sei Becky? Gente, essa mi capirà. Ricordo che la portavo in
braccio e farlo stasera sarebbe di sicuro una fatica.
19. Ricordo che una sera eravamo alla chiesa del fratello Garcia e lei era piccola.
Dissi: “Stasera terremo una riunione internazionale: io parlo a spagnoli, mia moglie è
tedesca e io sono irlandese!” Infine conclusi: “La mia figlioletta è indiana!” E si
trattava di Becky.
20. Quando poi uscii dal retro, c’era là una piccola e giovane messicana che mi
chiamò: “Fratello Branham!” “Sì, cara, che vuoi?” Risposi. Lei mi chiese: “Non pensi
che la tua bambina sia un po’ pallida per essere un’indiana?” Come sapete, essa è
bionda. Risposi: “È solo indiana di fatto”. (L’assemblea ride insieme al fr Branham. Ed.)
21. Bene, siamo lieti di trovarci stasera qui. Ora prima d’accostare la Parola,
avviciniamo Lui, perché Egli è la Parola. Quando la Parola è resa manifesta, è Lui in
voi.
22. Ieri sera abbiamo trattato: Il seme della discordia; avete apprezzato le
benedizioni del Signore? (L’assemblea risponde: “Amen” - Ed.) Ho indubbiamente
apprezzato d’avervi presentato il Messaggio. Abbiamo visto quali erano i semi.
23. Ora, c’è stasera una richiesta speciale o qualcosa di particolare? Forse qualcuno
che farà parte della fila di preghiera dice: “Dio, sii misericordioso, quando si pregherà
per me, lascia che la mia fede cresca fino ad adempiere le condizioni”. E può darsi
che qualcuno abbia una persona cara ammalata e così via. Volete alzare la mano a
Dio così che Lui abbassi lo sguardo e dica… Ora se ciò… Non sapete come mi fa
sentire il solo guardare il bisogno che c’è qui! Fratelli ministri, guardate. Vedete? Se
questo dunque mi fa sentire così, che provocherà al nostro Padre? Certo. Ora
preghiamo.
24. Caro Gesù, ci accostiamo ora al grande Trono di misericordia, attraverso questo
Nome Onnipotente. “Perché nessun altro Nom e è stato dato agli uom ini tram ite il
quale dover essere salvati, tranne che il solo Nom e del Signore Gesù”. Veniamo nel
Suo Nome. Ti preghiamo Padre Celeste che Tu ci accolga, stasera, come Tuoi
figliuoli credenti. E perdona la nostra incredulità, Signore. Aiutaci, stasera affinché
possa avvenire che crediamo completamente ogni Parola di Dio stasera, per tutte le
cose che ci occorrono.
25. Tu sai che dietro queste mani alzate ci sono infermità, alcuni possono avere
problemi familiari, altri guai finanziari, altri ancora sono affaticati e forse alcuni si
sono allontanati e infine ci sono i peccatori. Qualunque sia il loro bisogno, Tu sei più
che un avversario per ogni nemico. Perciò Ti preghiamo, Signore, che stasera ci
rendiamo conto che tutti i nostri nemici sono stati sconfitti, persino la morte stessa; e
che noi siamo più che vincitori in Colui che ci amò, diede Se stesso per noi e ci lavò
nel proprio Sangue.
26. Preghiamo, Signore, affinché ogni incredulità, ogni dubbio, ogni frustrazione,
tutto ciò che non è simile a Dio, si allontani da noi stasera, sì che lo Spirito Santo
possa avere il diritto di farsi strada nei nostri cuori. Possa Egli parlarci nei modi più
misteriosi. Possa risuscitare quelli che sono spiritualmente morti, restituendo la
salute a coloro che sono malati e afflitti, rialzando le ginocchia e le mani stanche che
si sono addormentate. Possa verificarsi un periodo di allegrezza.
27. Possa ciò avvenire stasera, Signore, per lasciare questo luogo per quello di
Ramada Inn, e dare inizio a una delle più grandi riunioni che si sono mai tenute in
questa città. Signore, intanto siamo riuniti assieme e preghiamo! Tu hai detto: “Se il
popolo che è chiam ato col Mio Nom e, si riunirà e pregherà, allora Io ascolterò dal
cielo”. E Ti preghiamo stasera che sia così, Signore.
28. Ora, Padre, poiché leggiamo la Parola, nessuno può interpretarLa tranne Te; Tu
sei il Tuo stesso interprete e Ti preghiamo d’interpretarci le cose che leggiamo
stasera; perché lo chiediamo nel Nome di Gesù. Amen.
29. Se ora molti di voi vogliono annotare le Scritture che il ministro legge, mi
piacerebbe che lo faceste, stasera, se volete prendere Efesini.
30. Ho parlato di Efesini domenica scorsa riguardo al fatto che il Libro di Giosuè
rappresentava gli Efesini dell’Antico Testamento, dato che era un libro di redenzione.
31. La redenzione si svolge in due diverse parti: “uscire” ed “entrare”. Dapprima,
dovete uscire. Certe persone vogliono portare il mondo in sé; ma dovete uscire dal
mondo per entrare in Cristo. Dovete uscire dall’incredulità, per entrare nella fede.
Non deve esserci nulla sul vostro cammino. Per avere fede genuina dovete
assolutamente lasciarvi dietro tutto ciò che è contrario alla Parola di Dio, per entrare
nella fede.
32. Giosuè fu il Libro degli Efesini del Vecchio Testamento; in cui Mosè rappresentò
la legge. Dove nessuno poteva essere salvato, se non per la grazia, e qui Giosuè è
una parola identica a Gesù: “Geova Salvatore”.
33. E ora dunque, vediamo che dobbiamo venire a un altro “Efesini” adesso. Nelle
nostre denominazioni intellettuali e altro, e tutti i nostri programmi educativi devono
venire al suo Giordano, quindi dobbiamo andare ancora a Efesini. Dobbiamo avere
un esodo per “uscire” ed “entrare”, per il Rapimento.
34. Ora leggeremo stasera dal 2° capitolo di Efesini. Prendete il capitolo affinché
possiate comprendere.
E voi pure ha vivificati, voi ch’eravate m orti ne’ vostri falli e ne’ vostri peccati,
Ai quali un tem po vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo m ondo,
seguendo il principe della potestà dell’aria, di quello spirito che opera al presente
negli uom ini ribelli;
Nel num ero dei quali noi tutti pure, im m ersi nelle nostre concupiscenze carnali,
siam o vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed
eravam o per natura figliuoli d’ira, com e gli altri.
Ma Dio, che è ricco in m isericordia, per il grande am ore del quale ci ha am ati,
anche quand’eravam o m orti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli è per grazia che
siete stati salvati).
35. Vorrei considerare da qui una parte del versetto: ma Dio… L’Iddio che è ricco
in misericordia.
36. Vorrei che notiate qui come il profeta o piuttosto l’apostolo Paolo l’ha
menzionato: “Voi ha vivificati, che eravate una volta m orti. Voi ha vivificati, che
eravate un volta m orti, m orti nel peccato e nelle trasgressioni; che andavate dietro
alle cose del m ondo, al desiderio della carne, e adem pivate il desiderio della
m ente. Ha...”
37. Che cosa ha causato questo cambiamento? Che ha provocato il fatto che “un
tem po eravate m orti”, e che siete stati vivificati? Vivificare significa “rendere
vivente”. C’è stato un mutamento dalla morte alla Vita. Non c’è altro, non c’è altra
cosa che può accadere a una persona di così grande come il cambiare dalla morte
alla Vita. Un uomo, se stesse per morire fisicamente e potesse essere guarito nel
fisico, sarebbe una gran cosa, ma niente è così grande come quando egli è
spiritualmente morto e Dio lo ha vivificato con la Vita.
38. “Voi una volta, nei tem pi passati, eravate m orti”. Eravate morti. Anche molti qui
stasera, possono guardare indietro e riconoscere che una volta erano morti. Ma ora
perché non siete stasera morti, come eravate allora? Lo meritavate dato che eravate
un peccatore: “Ma Dio che è ricco in m isericordia”. Ecco la cosa: “Dio che è ricco”.
Eravamo così “m a Dio!” Questo operò il cambiamento: “Dio che è ricco in
m isericordia!”
39. Oh, sono riconoscente per questo, perché Egli è ricco in misericordia. Se Egli
fosse solo ricco in denaro, o fosse solo ricco in beni, come pure è, ma in ogni caso la
cosa più grande è di essere ricco in misericordia. Oh, che grande parola questa è,
dato che un tempo eravamo morti.
40. L’altra sera abbiamo detto che il seme deve morire. E ogni cosa intorno a quel
germe di vita deve non solo perire, ma marcire. Se non marcisce, non può vivere. E
marcire intende l’annientamento totale; è la fine. E fino a che non arriviamo al punto
in cui le nostre idee e il nostro pensiero siano completamente annientate e
cancellate via da noi; allora il germe di vita potrà iniziare a vivere.
41. Ora potremmo, potrei introdurre un piccolo insegnamento qui. Se non lo credete,
molto bene; è okay; io lo credo. Credo che un uomo quando nasce in questo mondo,
non sareste potuto stare qui senza la preconoscenza di Dio, perché Lui è infinito e
conosce ogni cosa. E quando un neonato viene al mondo, in lui c’è qualcosa. Se lui
riceverà Vita, c’è qualcosina dunque in tale fanciullo, a cui giungerà, presto o tardi. In
lui c’è quel piccolo Seme. Se ora lo prenderete in considerazione… Le Scritture lo
dichiarano chiaramente.
42. Se stasera avete Vita Eterna, se abbiamo Vita Eterna, allora siamo sempre stati,
perché c’è unicamente una forma di Vita Eterna. L’abbiamo avuto da sempre; e la
ragione per cui l’avevamo è perché siamo parte di Dio. E Dio è il solo che ha Vita.
43. E come Melchisedec ricevette la decima da Abrahamo, ciò venne attribuito al
suo pronipote Levi che era allora nei lombi d’Abrahamo e pagò le decime giacché si
trovava nelle viscere d’Abrahamo quando incontrò Melchisedec. Una mattina vorrei
parlare su: Chi è questo Melchisedec? Fate ora attenzione. Un tempo, Dio sapeva
che questo ragazzo sarebbe venuto. Egli conosceva ogni cosa.
44. Adesso siamo parte di Dio, ma lo eravate da sempre, non ve ne ricordate perché
eravate solo un attributo di Dio, eravate solo nei Suoi pensieri. Avete un vero nome,
se mai eravate nel Libro della Vita, e vi fu messo prima della fondazione del mondo.
Egli sapeva che c’eravate.
45. Sto solo dicendo questo non per confondere l’insegnamento ma per metterlo in
ordine affinché potessimo allontanarci da questo timore e non avere paura. Voi non
sapete chi siete. Non dovrete esserlo ma siete adesso figli di Dio. Vedete, è da
sempre che siete stati figliuoli di Dio. Vedete?
46. Perché quando Dio vi aveva in mente all’origine, dovevate essere una parte di
voi, la vostra Vita che è in voi ora, doveva prima essere con Dio. Ebbene, quando
Lui, prima persino che diveniste materiale qui sulla terra, prima che ci fosse
qualcosa, a parte Dio, voi eravate uno dei Suoi attributi. Egli sapeva che il vostro
nome ci sarebbe stato. Conosceva il colore dei capelli che avreste avuto; di voi
sapeva tutto. L’unica cosa da avvenire è che quando voi essendo un peccatore…
47. Molti di voi possono concordare con me su questo pensiero. Quando eravate un
ragazzetto, o una bambina, andavate in giro e là dove una certa cosa non infastidiva
gli altri bambini, sembrava che qualcosa in voi gridasse. C’era Dio da qualche parte,
benché foste un peccatore. Ve lo ricordate? (L’assemblea dice: “Amen”. - Ed.) Certo.
Di che si trattava? Era quella piccola forma di Vita in voi già da allora.
48. E in seguito dopo un po’ avete udito il Vangelo. Forse andavate in chiesa,
sceglievate questo e quello, e vi recavate di denominazione in denominazione. Ma
un giorno, essendo parte di Dio, dovevate essere parte della Parola. Quando avete
udito la Parola avete saputo da dove siete venuti e saputo qual era la Verità. Il seme
è stato in voi da sempre. La Parola vide la Parola che era in voi da prima della
fondazione del mondo, vide la Parola e siete venuti a Essa.
49. Come la mia storiella dell’aquila, quando l’aquilotto venne covato sotto una
chioccia. Il piccolo camminava con i pulcini, la gallina chiocciava e lui non sapeva il
suo chiocciare. I polli prendevano il cibo che si trovava in cortile, e lui non
comprendeva come mai lo facessero. In lui però c’era qualcosa per cui sembrava
diverso dai pulcini, dato che fin dall’inizio era un’aquila. Proprio così. Un giorno sua
madre andò in cerca di lui, e quando udì il grido dell’aquila, era diverso dal
chiocciare della gallina.
50. È in questo modo con ogni credente nato di nuovo. Potete sentire tutta la
teologia che volete, e tutta la discordia creata dall’uomo, ma quando la Parola
lampeggia, allora c’è qualcosa che fa presa e a cui venite. “Voi che una volta
eravate m orti nel peccato, Egli vi ha vivificato”. Deve prima esserci una Vita che sia
vivificata. Dio, per la Sua preconoscenza, sapeva ogni cosa. E noi siamo stati
predestinati ad essere figli e figlie di Dio. “Voi che una volta eravate m orti nel
peccato e nelle trasgressioni, tutti lo eravam o in passato, m a Egli ha vivificati”.
51. Guardate Paolo, che era un grande teologo. Quando però venne faccia a faccia
con Gesù, la Parola, fu vivificato. Subito venne alla Vita, perché a questo era stato
preordinato. Egli era parte della Parola; e quando la Parola vide la Parola, era la sua
natura. Tutto il chiocciare dei pulcini, nelle chiese ortodosse, non aveva effetto su di
lui, egli aveva visto la Parola ed essa faceva parte di lui. Era un’aquila, non un
pulcino, solo che si trovava nel cortile con loro; però era un’aquila da origine.
52. Ho sentito una storia simile e spero non sembri sacrilego, a proposito di un
anatroccolo che una volta fu covato da una chioccia. Egli non riusciva a capire
perché avesse un aspetto curioso, e non comprendeva la polvere e tutto il resto.
Essi giocavano in cortile ma un giorno la gallina condusse la nidiata al di là del
recinto, e lui fiutò l’acqua. Ebbene, si diresse verso quall’acqua il più forte che poté.
Come mai? Non si era mai trovato presso un laghetto in precedenza; non era mai
stato nell’acqua; era comunque un’anitra da tutto principio. L’unica cosa che doveva
fare era di tornare in sé.
53. Col credente è l’identica cosa. In lui c’è qualcosa, per cui, quando incontra Dio
faccia a faccia, torna in sé. Quel Seme è in lui, e viene vivificato. Oh, è così, ed egli
fugge dalle cose del mondo, le quali sono morte per lui. Oh, ricordo che tutti noi
conducevamo la nostra vita, in passato, nelle cose del mondo. Una volta però
afferrammo la Cosa reale, qualcosa che ci vivificò, un piccolo Seme che venne alla
Vita, e allora tutte le cose del mondo marcirono proprio là. Non ne avemmo più il
desiderio.
54. “Chi ne è nato da Dio non com m ette peccato. L’adoratore una volta purgato
non ha più conoscenza di peccato, né desiderio di peccare”. La questione del
peccato si è conclusa; in Cristo, divenite parte di Dio. Cristo morì per redimervi.
55. Pensate ora a tutto quello che saremmo stati se non era per Dio. Ma Dio, nella
Sua ricca misericordia, come ci ha redenti stasera! Dove ci troveremmo stasera se
non fosse stato per la ricca misericordia di Dio su noi?
56. Una volta il mondo era così peccaminoso, che l’uomo aveva causato che la
corruzione venisse sulla terra al punto che Dio fu persino contristato per aver creato
l’umanità. L’intero capo era una piaga infettata, così come tutto il corpo, e Dio fu
contristato d’aver creato l’uomo. Allora Lui disse: “Distruggerò l’uom o che ho
creato”. Egli li annienterà perché non è nient’altro che un’accozzaglia di corruzione.
57. L’intera razza umana sarebbe stata annientata in quel tempo, ma Dio, ricco in
misericordia, non lasciò che l’innocente perisse col colpevole. E Lui andò e creò una
via provvidenziale per coloro che volevano partecipare, che intendevano fare quel
che era giusto. Egli creò una via di misericordia per quanti desideravano
misericordia, e preparò un’arca. In altre parole, Egli pose delle ali sulle Sue aquile,
affinché potessero volare al di sopra del giudizio, e non affogassero coi polli.
Nondimeno Lui formò una via di scampo, ai giorni di Noè. Il motivo che Lo spinse a
farlo e a provvederlo fu che Egli era ricco in misericordia.
58. Ma dopo che provvide la via per il popolo ed essi l’ebbero rifiutata, ora, la ragione
per cui la respinsero fu che non c’era niente per cui potessero riceverlo. Non c’è
niente per riceverlo. Mia madre soleva dire: “Non potete ottenere sangue da una
rapa, perché non c’è sangue in una rapa”. Quindi se non c’è nessuna forma di Vita
che lo riceva, allora Essa non può essere ricevuta.
59. Per tale ragione i farisei potevano guardare diritto in faccia Gesù e chiamarLo:
Belzebù, perché non c’era niente in loro che Lo ricevesse. “Ma tutti quelli che il
Padre Mi ha dato”, Lui disse: “verranno a Me”. Ci sarà una via che verrà presentata.
60. Potete parlare qualche volta alla gente per le strade, conversare con loro del
Signore, essi vi rideranno in faccia. Ebbene, dobbiamo farlo egualmente. Ma sentite:
“Nessun uom o può venire a Me se il Padre Mio prim a non lo attira”. Dev’essere Dio
ad attirarlo. Deve esserci una Vita. “E tutti quelli che Egli Mi ha dato, verranno a Me”.
61. Egli prese il provvedimento per coloro che vogliono essere redenti. Creò un
provvedimento per quanti vogliono essere guariti. E poiché Egli l’ebbe fatto, ciò Lo
rende ricco in misericordia, come è sempre stato ricco in misericordia. Deve essere
così, se Lo rifiutate, non resta nient’altro che il giudizio, dato che il peccato deve
essere giudicato.
62. Quando Faraone si addentrò nel mare, come un imitatore, riteneva di potervi
entrare come aveva fatto Mosè. Mosè e Faraone entrambi con il proprio esercito,
sembrava che dovessero perire in mare. Ma Dio, ricco in misericordia, creò una via
di scampo per i figliuoli Ebrei, perché? Perché essi stavano seguendo la linea del
dovere, e stavano seguendo la Parola.
63. Ora la sola via per ottenere misericordia, è di seguire le istruzioni che Dio ci ha
dato da seguire. L’unico modo per cui Lui possa mostrare misericordia è quando
seguiranno ciò che Egli ha detto di fare.
64. Come la breve discussione di non molto tempo fa, che ebbi con un ministro il
quale sosteneva che in quest’epoca io insegnavo una dottrina apostolica. Credo
d’aver riferito una sera o due fa, o in qualche altra occasione, come lui abbia
dichiarato: “Tu cerchi d’introdurre in quest’epoca un insegnamento apostolico mentre
l’epoca degli apostoli si è conclusa con essi”. Io gli chiesi: “Bene, credi nella Parola?”
“Sì!” ribatté.
65. E io esclamai: “Apocalisse 22:18 afferma che: ‘Chiunque toglierà o aggiungerà
una parola’, non due parole ma solo una”. “Lo credo”. Rispose.
66. Dissi: “Allora posso dirti quando fu data l’epoca apostolica e quando furono
concesse alla Chiesa le benedizioni apostoliche, ma tu dimmi dove Dio l’abbia tolto
dalla chiesa, tramite la Parola. Non puoi farlo, perché non c’è”. “Ora ricorda”,
continuai: “che Pietro, nel giorno di Pentecoste, fu colui che introdusse l’epoca
apostolica, e disse a tutti loro: ‘Ravvedetevi e siate battezzati nel Nom e di Gesù
Cristo per la rem issione dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
Perché per voi è la prom essa, e per i vostri figliuoli, e per quelli che sono lontani,
per quanti il Signore nostro Dio ne chiam erà’”.
67. Ora se volete sentire il chiocciare d’una gallina denominazionale, e vivere nelle
cose del mondo, ciò allora mostra che c’è qualcosa che non va. Perché, la Parola è:
“Chiunque vuole, può venire”. E se ne avete la volontà, dovreste venire. Se invece
non ne avete voglia, allora vi trovate in una triste condizione. Se però avete la
volontà di venire, venite a seguire la formula di Dio!
68. Egli non manca mai di adempiere quel che ha promesso. Una volta ero giovane
e adesso sono anziano, non ho mai visto fallire la Sua Parola; perché Lui può far
tutto tranne fallire. Non può fallire. Dio non lo può, è impossibile che fallisca e resti
Dio. Non deve fallire, per restare Dio.
69. Ora l’esercito di Faraone tentò d’imitare, dal momento che essi non erano stati
chiamati e non avevano quella Vita. La promessa non era stata data a Faraone. Non
gli era stata promessa una terra.
70. Un imitatore che provi a seguire il vero credente chiamato a questo, ne ricava
solo una contraffazione. Ecco che accade oggi coi nostri sistemi religiosi. Troppe
persone cercano d’imitare lo Spirito Santo, troppa gente tenta d’imitare il battesimo e
molti si sforzano d’impersonare l’epoca apostolica. È per i credenti e solo per loro.
Dio ha tracciati un percorso, ricco in misericordia, per cui i Suoi figliuoli non
periranno. Egli ha creato una via per loro.
71. Faraone cercando di inseguire, affogò nelle stesse acque che salvarono Mosè e
il suo gruppo. Mosè invece non annegò perché Dio è ricco in misericordia per coloro
che seguono la via che Lui provvede. Amen.
72. Potete scorgere quel che intendo dire? Per cui, stasera, la gente che non crede
nella guarigione divina, le persone che non credono nel battesimo dello Spirito
Santo, come possono ricevere qualcosa? Dio è ricco in misericordia per quelli che
Lo seguiranno; che non staranno dietro a un credo, ma dietro Dio.
73. Dio è la Parola, ed Essa fu fatta carne e dimorò tra noi, dunque, al fine di poter
produrre gli altri attributi di Dio. Nel corpo, Gesù, era il corpo di Dio, un attributo.
Mosè Lo vide passare di schiena; nessun uomo aveva visto il Suo viso. Ma ora
L’abbiamo visto e dobbiamo osservarLo, guardandoLo come il Sacrificio. Ora,
vedete, Lui era un attributo di Dio, essendo la Parola manifestata. È questo che Egli
fu.
74. E quando un credente va a Dio, diviene l’attributo della Parola di Dio, e viene
usato per manifestare la Parola che è promessa per questo tempo. Vedete? È così.
Dio, ricco in misericordia, non ci ha mai lasciato senza testimoni. Egli è ricco in
misericordia.
75. Ci rendiamo dunque conto che Dio fu molto misericordioso verso Mosè al mar
Morto, anzi voglio dire al mar Rosso. Inoltre Egli è qui, in Esodo 19:4, dice: “Io v’ho
portato sopra ali d’aquila e v’ho m enato a Me!” C’erano altri uomini in mezzo a quel
mare, che cercavano d’imitare. Ma che avvenne? Egli li portò sopra ali d’aquila.
76. Ora Dio paragona sempre i Suoi profeti alle aquile. Di che si trattava? Mosè era il
Suo messaggero. Essi seguivano Mosè, ed erano queste le ali d’aquila su cui furono
trasportati, poiché lui recava il messaggio di Dio. Il popolo lo seguiva. Mentre
seguivano Dio essi seguivano Mosè col Suo messaggio di liberazione. La Bibbia
dichiara che coloro che credono non periranno con gli increduli. Dio era ricco in
misericordia per loro perché essi seguono i Suoi Comandamenti. Dio vuole che
seguiamo i Suoi Comandamenti.
77. Potremmo affermare la stessa cosa a proposito di Datan e Kore e della loro
banda di gente incredula, i quali tentavano d’imitare. Cercavano di inserire qualcosa
nel programma di Dio. Non gradivano il progetto di un unico uomo; non
l’apprezzavano; dovevano avere qualcosa da fare. Kore disse: “Oltre a te, ci sono
altri santi uomini, Mosè. Ti comporti come se fossi l’unica spiaggia… anzi l’unico
sassolino della spiaggia”. E aggiunse: “non dovresti farlo; qui ci sono altri uomini”.
78. Ma Mosè sapeva che doveva condurre quei figliuoli nella terra promessa, dal
momento che gli era stata data la promessa, e quindi doveva portarli alla terra
promessa.
79. Oggi, lo Spirito Santo è qui per confermare la Parola di Dio, ed è questa l’ala
dell’aquila sulla quale siamo destinati a montare; non una teologia creata dall’uomo.
Dobbiamo infatti montare sulle ali dell’aquila, verso la Terra Promessa.
80. Essi costituivano un gruppo di polli, di cui Kore pensava, sapete, di andare
intorno a imitare l’aquila. E quando lo attuarono, Dio dichiarò: “Separati da loro”, per
inabissare il mondo. Egli avrebbe fatto sprofondare tutto, l’intera creazione, ma Dio
fu ricco in misericordia verso coloro che cercavano di seguire la Sua Parola. Dio è
sempre ricco in misericordia. Parecchi di loro si misero dalla parte di Mosè, e Dio
aprì la terra e inghiottì l’incredulo. L’incredulo perirà sempre.
81. Quelli che non credono, benché escano e vadano avanti per un po’, di essi però
Gesù dice: “Sono tutti m orti!” E la morte intende l’annichilimento. Sono morti;
riflettete su loro. Sono usciti, hanno visto i miracoli di Dio, visto la grande mano di
Dio, gustato la manna, ma sono andati a dare ascolto a un uomo chiamato Balaam,
che pervertì la via di Dio col suo insegnamento contrario alla Parola: “Siamo tutti
fratelli, quindi stiamo tutti insieme”.
82. Ecco un altro sistema Balaam che sorge oggi: “Uniamoci tutti”. Non funzionerà.
Camminiamo con l’Aquila, con l’Aquila Geova. Voi siete aquilotti.
83. Furono solo tre i salvati dell’intero gruppo: Mosè, Caleb e Giosuè. Il rimanente
degli altri perì nel deserto; lo disse Gesù in San Giovanni al 6° capitolo. Dio, nella
misericordia, non li lasciò perire col resto degli increduli. Morirono tutti nel deserto.
Dio salvò Mosè e i credenti dell’aquila, perché avevano rispetto per la Sua Parola.
84. E oggi, amico, è la sola via per cui possiamo mai ottenere favore da Dio; Dio è
ricco in misericordia oggi ma dobbiamo rispettare quel che dice in merito. Non potete
prendere ciò che ha detto qualcun altro, dovete prendere quanto Dio ha detto. Egli
dichiarò: “Ogni parola d’uom o sia una m enzogna, e la Mia sia verace”.
85. Oggi ci viene detto: “Ecco cosa dovete fare”, in molte parti: “dovete unirvi alla
chiesa, avere un credo o qualcosa del genere, o dire una preghiera, o apporre il
vostro nome su un libro o essere asperso o battezzato in un certo modo o qualcosa
così. Ecco tutto quel che dovete fare”. Ma questo è sbagliato.
86. Per essere un’aquila di Dio, dovete seguire la Parola, giorno per giorno. Dovete
continuare a cibarvi sulla Parola.
87. Ora li troviamo, dopo questa volta, che mormorano nuovamente, venendo meno
nella fede, dopo che Dio ha mostrato loro misericordia. Vediamo che mormorano
verso Dio, e a causa di questo morirono per il morso di serpenti. Ebbene, se l’erano
meritato, certo. Tutti coloro che mettono in confusione la Parola di Dio e fanno tali
cose come loro, meritano di morire. Ognuno di quelli che lo desiderò, meritò di
morire nel deserto.
88. Quando però si ammalarono, né il dottor Mosè né altri potevano fare qualcosa al
riguardo, e morirono a centinaia; ma Dio, ricco in misericordia, creò una via di
scampo per quelli che Lo avrebbero creduto. Egli creò un antidoto, innalzando un
serpente di rame. Dio nella Sua ric… Dio creò una via di scampo così i Suoi figliuoli
credenti poterono essere guariti.
89. Dio è interessato a tutto ciò che è errato, ogni cosa che vi aspettate. In ogni
passo della vita, Dio Si interessa a voi. Siete Suoi figliuoli e Lui che è ricco in
misericordia vuole farlo per voi.
90. Il popolo in seguito peccò, prendendo quella stessa cosa per cui Dio aveva
compiuto un’espiazione per essi, il serpente di rame, che rappresentava il peccato
già giudicato, e idrolatrando quel dono. E si peccò ancora. “Dio non dividerà la Sua
gloria con nessuno”. Di conseguenza, non possiamo avere due, tre o quattro dèi. C’è
solo un Dio. Egli non dividerà la Sua gloria con nessun altro. Lui solo è Dio, vedete,
invece i pagani hanno tanti dèi. Noi abbiamo un Dio e Lui non dividerà la Sua gloria
con un altro, né permetterà che qualcosa stia come un idolo di fronte a Lui. Anche se
Egli avesse fatto un’espiazione per il popolo, e ciò era la Parola di Dio, era corretta,
quando però finirono per idolatrarlo, allora ebbero i loro guai.
91. È la stessa cosa, credo, che è avvenuta alle nostre epoche della chiesa. Dio ci
invia il messaggio di Martin Lutero, John Wesley col suo messaggio e il messaggio
pentecostale ma che ne abbiamo fatto? La medesima cosa che fecero loro con quel
serpente di rame: l’abbiamo idolatrato; “io appartengo a questo, e io appartengo a
quello”. Vedete, appartenete a qualcosa senza la sincerità che è concessa alla
genuina e santa adorazione della Parola.
92. Che è successo? Nella Bibbia ci viene detto che: “Il profeta prese quell’idolo e lo
distrusse”. Alleluia!
93. Ciò che ci occorre sulla scena oggi è un profeta che distrugga l’idolo delle
denominazioni, in cui essi pensano di andare in Cielo perché appartengono a un
credo o a una denominazione; bisognerà distruggerlo, bruciarlo e toglierlo. Dio è
pieno di misericordia. Egli è ricco in misericordia. Nel tempo in cui siamo stati tutti in
quel caos di tenebre, Dio però, ricco in misericordia, ci ha inviato il vero genuino
Spirito Santo, con la Sua interpretazione, proprio qui in sala ogni sera. Dio, ricco
nella Sua misericordia, quanto meraviglioso troviamo che Lui sia! Sissignore.
94. Ora tutto quello che pensavano di poter fare era solo di andare a questo
serpente, o a questo piccolo oggetto che Dio aveva creato, Mosè l’aveva formato e
appeso a un palo, ed essi potevano essere guariti senza nessuna sincerità.
Dovevano solo stare a guardarlo, ma essi lo idolatrarono e Dio mandò un profeta e
lo distrusse.
95. Ora, tutti coloro che rifiutavano di guardare quel serpente nel deserto, perivano.
Dio ha creato una via, ma se rifiutate d’osservarla, se volete stare al di là della
strada, se vi atterrete a un credo e rifiuterete di guardare direttamente la Parola e
vedere se è giusta oppure no, tutti quelli che si rifiutavano di osservare, perivano. E
Dio è un Dio immutabile, e tutti coloro che si rifiutavano di guardare, perivano. Così è
oggi; è la stessa cosa.
96. In seguito il popolo peccò, come ha sempre fatto e dall’idolo cercava di ottenere
guarigione senza sincerità, e “appartenevano a qualcosa”, e la via che percorriamo
oggi. Vediamo dunque che la differenza era che Dio…
97. Fu un’ottima espiazione e un buon segno per quel tempo. In quel tempo andava
benissimo; ma doveva essere solo per quel periodo, per quel percorso. Era per tutto
questo che funzionava: per quel viaggio.
98. Il messaggio che Martin Lutero portò, che riguardava la giustificazione, andava
benissimo per l’epoca di Lutero. Arrivò fino a quella distanza.
99. La santificazione fu eccellente per l’epoca di Wesley. Si giunse fino a lì.
100. Poi entrammo nell’epoca pentecostale. E la restaurazione dei doni è una cosa
davvero ottima, fu eccellente per l’epoca, ma andremo oltre a questo ora. Siamo
oltre a questo, tanto sicuro come c’è un mondo. Dobbiamo andare oltre questa cosa,
perché abbiamo fatto la stessa cosa con ciò che fecero un tempo: ne ricavarono un
idolo. “Io appartengo a quest’ordine, io appartengo a quell’ordine”.
101. Dio manderà qualcuno che colpirà l’oggetto e lo farà a pezzi, e confermerà la
Sua piena Parola. Notate. Sia lode a Dio! Vediamo dunque che è vero. Dio è ricco
nella Sua misericordia!
102. Quando poi il profeta lo distrusse, essi restarono senza alcun segno di
guarigione né d’espiazione, dato che il loro idolo era stato distrutto. Ma Dio ricco in
misericordia gliene provvide un altro. Come? Egli agitava l’acqua della piscina del
tempio, e molti venivano ed erano sanati scendendo in quest’acqua. Gesù venne
presso questa vasca e vide un uomo che giaceva là da un numerosi anni,
aspettando che si agitasse l’acqua. Guardate Dio ricco in misericordia! Sebbene essi
idolatrassero quell’oggetto, benché il profeta dovette farlo a pezzi, Dio creò per loro
un’altra via in quanto che era ricco in misericordia. Egli voleva che venissero guariti e
creò una via per la loro guarigione.
103. Si andò quindi avanti, e il mondo diveniva costantemente sempre più
peccaminoso. Alla fine il mondo peggiorò tanto che Dio avrebbe potuto distruggerlo,
come dice in Malachia 4°: “Affinché Io venga e colpisca la terra di m aledizione”. Egli
avrebbe potuto farlo; ecco il problema.
104. Ma poi Dio, ricco in misericordia mandò un Salvatore: Gesù Cristo. Egli inviò
Gesù affinché fosse sia Salvatore che Guaritore. Tanto che Lui dichiarò: “Com e
Mosè innalzò il serpente di ram e nel deserto, così pure il Figliuol dell’uom o
dev’essere innalzato”, per lo stesso scopo. Egli è l’espiazione, è quel che noi
abbiamo reclamato, nient’altro che l’espiazione. Ciò che Gesù acquistò col Suo
Sangue è quanto dobbiamo reclamare. E la Bibbia sostiene che: “Egli è stato ferito
per le nostre trasgressioni, fiaccato per le nostre iniquità, il castigo per cui abbiam o
pace fu su di Lui, e per le Sue lividure abbiam o ricevuto guarigione”. Ecco cosa
possiamo esigere, perché è questa l’espiazione, che sosteniamo e che fu destinata a
noi. Dio è ricco in misericordia.
105. Doveva essere un’espiazione eterna perché venne Lui stesso. Dio venne di
persona, nella sembianza di carne di peccato, onde compiere un’espiazione eterna;
e soffrì in carne, svolse l’espiazione e ritornò sotto forma di Spirito Santo, per
confermare quell’espiazione. Mentre nessun serpente di rame né alcuna agitazione
d’acqua poteva farlo, tutto fu orientato verso quell’Espiazione perfetta. Dio, ricco in
misericordia, ha fatto questo.
106. Ora, oggi, nel tempo in cui viviamo, siamo venuti attraverso queste epoche
della chiesa e spiegato tutto quel che le riguardava. I teologi della nostra epoca vi si
sono smarriti; essi danno spiegazione rivolgendolo a qualche altro tempo, altra
epoca, o qualcosa accaduta in passato, tanto tempo fa. La guarigione divina si era
quasi esaurita, e a malapena si trovava qualcuno che la credeva. Si fanno beffe; non
più di quanto facessero un 20 anni fa quando deridevano. I pentecostali vi si sono
praticamente allontanati. Essi ebbero inizio nei primi giorni, ma vi si sono staccati.
107. Guardate come agirono. Ora essi ebbero sfrenati denominazionali, che si
impegnarono a creare dei credi e così via. Invece di accettare la Luce mentre essa si
presentava, si organizzarono e si formarono credi, e ciascuno andò intorno
creandosi dottrine e basandovisi. Infine tolsero tanto, che lo Spirito Santo non riuscì
a star dentro la chiesa. Divenne come un altro idolo simile al serpente di rame,
diventò un’idolatria. Ognuno disse: “Io appartengo a questo, e io appartengo a
quello”. Fu un’idolatria. In che confusione siamo al tempo della fine!
108. Ma Dio, ricco nella Sua misericordia, ha inviato ancora lo Spirito Santo su noi, e
ha confermato la Sua Parola stasera come promise che avrebbe fatto. Dio promise
che avrebbe realizzato tali cose. Guardate cosa ha fatto!
109. Osservate ciò che Lui ha fatto, come ora possiamo scorgere che Egli ha
promesso che in ogni epoca avvenga una certa cosa. Abbiamo visto che è successo
esattamente così, cioè che avrebbe fatto quanto ha detto, dato che Egli è ricco nella
Sua misericordia, e ha sempre misericordia per adempiere ogni Parola che ha
promesso. Deve farlo sempre, per poter restare Dio. Lo svolge sempre, la Sua
Parola viene a compiersi sempre a suo tempo. È il Suo Seme che ha piantato nella
terra. Che ha fatto Lui? Lo pose nella Parola, ed essa è un seme. E ogni volta che
l’epoca si è svolta, quel Seme maturava, e in seguito è venuta una riforma. Egli lo
promise e lo fa.
110. Ora noi non meritiamo queste cose. Non ci meritiamo queste benedizioni di Dio,
perché siamo andati dietro le cose del mondo, nell’errore di Caino. Caino, erigendo
un gradevole altare e una graziosa chiesa, e disponendovi sopra dei fiori, ritenne che
dovesse essere esattamente così: “Si è trattato d’un gruppo di mele o pere, o
melagrane, o chissà altro”, che suo padre e sua madre avevano mangiato nel
giardino d’Eden, che li portò fuori. Così lui l’offrì a Dio e Dio lo rigettò.
111. “Ma Abele per fede offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino”.
112. E oggi la Bibbia dichiara in Giuda che: “Essi si sono incam m inati per la via di
Caino e sono periti nella ribellione di Kore”. Vedete: “si sono incam m inati per la via
di Caino”, erigendo altari, edificando chiese, denominazioni, rendendole adorne,
grandi, con più membri che le altre; introdussero cose tali per cui saltavano su e giù,
o strinsero mani, o si battezzava in un certo modo, o si parlava in lingue, o si
camminava per il pavimento, e mettevano il nome sul libro. È così. E poi rigettano la
Verità che viene predicata, e la negano. Com’è possibile? Notate la confusione in cui siamo! Notate.
113. La Bibbia dice: “che si sono incam m inati per la via di Balaam e sono periti
nella ribellione di Kore”. Periti nella ribellione! Quale fu la ribellione di Kore? “Pensi
d’essere tu l’unico santo? Tutti noi siamo santi e pure l’intera chiesa lo è. Uniamoci!
È questo che dovremmo fare”. Ecco dove perirono. Anche noi veramente ce lo
meritiamo.
114. Ma Dio, ricco in misericordia, ci ha tirati fuori da quel caos e ci ha lasciato
vederlo prima che le cose recassero danno. Egli è ricco in misericordia e ci ha
mandato ancora un risveglio di guarigione divina, e il ritorno della Potenza di Dio.
Secondo la storia, nessun risveglio è mai durato oltre i tre anni. Questo invece si è
protratto per 15 anni, e si è trattato di fiamme infuocate intorno al mondo. Perché ce
lo meritiamo? Dio è ricco nella Sua misericordia, non perché lo desideriamo o perché
ne siamo degni, voglio dire. Pensate solo a quanto è stato fatto!
115. Penso a una delle vostre sorelle qui di Phoenix, che molti di voi conoscono: la
signora Hattie Waldrop, la quale aveva un cancro al cuore. Era nella fila di preghiera
qui quando il fratello Moore ed io fummo qui per la prima volta, circa 15 - 18 anni fa.
Ella stava morendo col cancro al cuore, e avrebbe dovuto essere morta da un pezzo.
Ma Dio, ricco in misericordia, inviò la Sua Potenza su di lei, che le salvò la vita e oggi
essa vive. Dio è ricco in misericordia!
116. Un membro del Congresso Upshaw era un grande uomo. Mi pare che fosse il
presidente, il vicepresidente o altro nell’Assemblea Battista Meridionale. Aveva fatto
tutto quello che poteva fare; era un grande uomo. Era andato da molti dottori ma
nessuno era in grado di far qualcosa per lui. Era giunto all’estremo. I ministri
avevano pregato per lui. Gli era stato riversato sul capo un gallone d’olio per
l’unzione dai vari ministri d’ogni parte.
117. E una sera, in Los Angeles, California, salendo sul pulpito, vidi un gruppo di
sedie a rotelle almeno due o tre volte che stavano laggiù lungo le corsie, c’era là una
bambina di colore, una negretta, la cui madre stava seduta presso di lei. Il mio
fratello doveva condurre la fila di preghiera.
118. Guardavo, non sapendo che avveniva. Vidi un medico che portava occhiali a
guscio di tartaruga, che operava una negretta a causa delle condizioni della gola, e
lei era paralizzata. Mi guardai intorno e pensai: “Dov’è la piccola?” Non riuscivo a
scorgerla.
119. In breve, fu senza speranza, la graziosa bambina di 6 - 8 anni circa era
paralizzata per il resto della sua vita. Sua madre stava laggiù e pregava in ginocchio.
Allora esclamai: “Questo dottore ha operato la tua bambina”, e lo descrissi. Ella
rispose: “È proprio così, signore”.
120. Così lei cercò di condurre la piccola sul palco. Le avevano detto di non farlo e si
sforzava di calmarla. Mentre provavano a tranquillizzarla, io pensai: “Bene, avremo
la possibilità di pregare per lei”. In pochi minuti… Forse la gente qui presente si
trovava là quella sera.
121. Osservavo l’uditorio, notai la piccola che pareva attraversasse una stretta via
con una bambina tra le braccia, cullandola. Per quanto il medico abbia affermato che
essa fosse paralizzata per il resto della sua vita, Dio ricco in misericordia inviò lo
Spirito Santo, tramite una visione, e quella ragazzetta si alzò da lì e insieme a sua
madre afferrandosi per le mani si avviarono lungo la corsia, lodando Dio.
122. Laggiù sedeva un uomo anziano del Congresso, Upshaw, molti di voi
conoscono la sua testimonianza. Era stato un ottimo uomo, provato per tutta la sua
vita, da 66 anni invalido su una sedia a rotelle, costretto a letto, camminava con le
grucce sotto le braccia, senza poter mai più camminare normalmente. Mentre lui
stava seduto e guardava, improvvisamente, vidi una visione: Lo vedevo avanzare
camminando fino al limite di quell’uditorio, a capo chino, poteva camminare tanto
bene quanto chiunque altro. Io non conoscevo l’uomo.
123. Dissi: “C’è un uomo importante seduto laggiù. Egli è caduto da un carro
quand’era bambino, su un aggeggio per il fieno e ha battuto la schiena. Hanno forato
il pavimento per trattenere le vibrazioni affinché quando la gente camminava si
evitava di far male alla sua schiena”. Dissi: “Egli è diventato un uomo importante e si
trattiene dall’aumentare tale importanza. Risiede in una grande cerchia della Casa
Bianca”.
124. Allora quest’uomo venne a dirmi: “È Upshaw un membro del Congresso. L’hai
mai sentito?” “Mai sentito parlare di lui”. Risposi.
125. Così si prolungò il microfono fin sul fondo, ed essi parlarono.
126. Così presi a guardarmi intorno e vidi venire quel membro del Congresso; nella
visione avanzava verso di me, perfettamente normale per quanto era possibile
essere. Dio, ricco in misericordia l’aveva tolto dalla sedia a rotelle, e camminava
senza stampelle finché il giorno non moriva. Dio ricco in misericordia! Quando i
medici avevano fallito, quando la scienza aveva fallito, quando chiunque altro aveva
fallito, Dio fu ricco in misericordia per Upshaw membro del Congresso.
127. Ricordo che io stesso quand’ero piccolo venivo chiamato dalla gente “odiatore
di donne”, quand’ero un bambino. Le odiavo; adesso invece no perché so che ce ne
sono di ottime. Ma rammento quanto erano cattive e immorali. Pensavo: “Oh, non
andrò mai là dove sta la gente. Non ho cultura perciò non convincerò nessuno”.
128. Stavo da ragazzetto senza neppure una camicia addosso, con il mio cappotto
appuntato così, con una spilla di sicurezza, e faceva molto caldo. L’insegnante mi
chiese: “William, non senti caldo con questo cappotto in dosso?”
129. “Nossignora!” risposi: “sono un pò freddoloso”. Ed ella mi fece andare alla stufa
a mettervi della legna, e a me piaceva riscaldarmi. Non avevo camicia da indossare
per tutta la durata della stagione.
130. Pensavo: “Se mai potrò avere denaro, quando riuscirò a ricavarne un po’, mi
comprerò un fucile - 33 -, me ne andrò nel West e vivrò laggiù e caccerò per il resto
della mia vita”. Non volevo avere niente a che fare con la gente, ma solo starmene
lontano, tanto che essi non avevano simpatia per me, e me ne sarei stato ben
lontano da loro.
131. Ogni volta che scendevo giù in città per conversare con qualcuno, vedevo delle
persone per strada che non conoscevo e dicevo: “Ciao John, Jim! Come va?” “Oh,
salve”.
132. Vedete, non volevano parlarmi, non volevano avere niente a che fare con me a
causa di mio padre e di quelli che producevano whisky. Non ero io a farlo; io non ho
fatto niente. Sono stato un tipo così.
133. Non molto tempo fa dicevo a mia moglie: “La mia parete è rivestita delle migliori
armi da fuoco che si possano acquistare”. Oh, penso a quei vecchi abiti. Stasera ho
due o tre ottime giacche. E ho forse amici io? Devo nascondermi nel deserto per
tenere lontane le persone! Succede forse a causa della mia personalità o è per la
mia istruzione? No. L’Iddio ricco in misericordia mi vide in quella condizione e mi
salvò.
134. Ricordo che essendo guidato per le braccia, come un cieco, non potevo vedere.
Tutto ciò che mi stava di fronte era offuscato; sarei rimasto cieco per il resto della
mia vita; ma Dio, ricco in misericordia, restaurò la mia vista. Ho 55 anni e posseggo
ancora un’ottima vista. Dio è ricco in misericordia, ecco l’unica cosa che posso dire.
135. Una volta alla chiesa non era stata provvista via di guarigione. Ne avevano una,
ma l’avevano rigettata; ma Dio, ricco in misericordia, ha inviato loro il dono della
guarigione divina. Lo Spirito Santo tra noi, che conferma la Parola coi segni che
seguono. Dio ricco in misericordia!
136. Ho due o tre pagine qui di queste annotazioni, ma non cercherò di trattarle
perché mi rendo conto che è quasi tempo di cominciare la fila di preghiera. Dio,
comunque, è ricco nella Sua misericordia!
137. Molti di voi stasera, sono stati licenziati dai medici. Alcuni siedono su sedie a
rotelle da cui forse non usciranno mai. Devono restare là; certuni sono paralizzati in
vari modi e non potrebbero mai uscirsene; non c’è maniera di venirne fuori. Ma Dio,
ricco nella Sua misericordia, ha provvisto un’espiazione. Non rifiutatela. Ricevetelo.
Vi sono uomini col cuore malato, gente col cancro, per la quale i medici non possono
far niente. In questo modo siete senza speranza e senza aiuto.
138. Ma Dio, ricco in misericordia, ha mandato lo Spirito Santo, proprio qui ora per
confermare la Parola e per provare che Lui è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Avviene
perché lo meritiamo? Perché Dio è ricco nella Sua misericordia! Amen. Egli, questa
Persona, è il Signore Gesù. Egli non è morto, ma è risorto dai morti e vive in eterno.
139. Egli è il medesimo ieri, oggi e in eterno, ancora ricco nella Sua misericordia
come lo fu per la donna che aveva il flusso di sangue. Ella si fece largo tra la folla.
Non aveva nessuna speranza, i medici avevano fatto quel che potevano. Aveva una
perdita di sangue e stava per morire; ma toccò la veste del Maestro. Dio ricco in
misericordia Si voltò e le riferì la sua condizione, così venne sanata dalla sua perdita
sanguigna.
140. Un giorno, una piccola e abbietta prostituta salì al pozzo, a prendere dell’acqua.
Non aveva speranza; era stata scomunicata dalle vergini e dal popolo in quanto che
la sua vita non era corretta. Essa pensava: “A che serve tentare? Vengo rifiutata e
nessuno è per me”. Ma ella guardò accanto al pozzo là dove sedeva un Uomo che le
riferì tutte le cose che lei aveva commesso, Dio ricco nella Sua misericordia.
141. Quello stesso Dio, stasera, è proprio tanto ricco nella Sua misericordia, ed è il
medesimo come lo era in quei giorni. Dio ricco… (Parte non registrata. - Ed.)
142. Mi pare che abbiamo 200 biglietti di preghiera qui che dobbiamo chiamare. Li
chiameremo e lasceremo che la gente si allinei. Pregheremo per loro.
143. Ma prima di farlo, vi sono dei nuovi venuti qui, che diranno: “Via da ogni
superstizione?” Questa non è una superstizione; è la manifestazione della promessa
di Dio. Si basa su ciò che aspettate. In nessun uomo vi è virtù. In nessun uomo c’è
potenza; ma noi come credenti abbiamo autorità; non potenza ma autorità.
144. Qualcuno mi chiese non molto tempo fa: “Fratello Branham, credi d’avere il
potere di far questo?”
145. Risposi: “Non ho affatto nessun potere, ma posseggo l’autorità”. Ogni credente
ce l’ha. Se la rifiutate, resterete dove siete; se invece l’accetterete, essa vi farà
eccedere nell’abbondanza, perché Dio è ricco nella Sua misericordia.
146. Considerate il piccolo poliziotto che sta sulla strada, con gli abiti che gli cascano
addosso per metà, talmente è magro. Il cappello gli copre anche le orecchie e lui
cammina là dove le automobili percorrono la strada a 50 miglia l’ora, con motori della
potenza di 300 cavalli. Egli non ha la forza per fermare una bicicletta; è vero, ma
lasciate che soffi in quel fischietto e alzi la mano, e vedrete che i freni strideranno.
Egli non ha potere ma possiede autorità. L’intera città gli è sottomessa.
147. E quando un uomo o una donna, in qualunque condizione vi troviate, avete
l’autorità di Dio, per un promessa, dato che Lui è ricco e ha promesso di fare
l’estrema abbondanza. “Se dite a questo m onte: ‘spostati!’ e non dubitate in cuor
vostro, m a credete che ciò che avete detto avverrà, potete avere quel che avete
chiesto”. Voi non avete potenza ma possedete autorità.
148. Ricordate quando Lui mi disse una volta: “Tu avrai la capacità di rivelare i
segreti dei cuori?” Ve ne rammentate, voi gente di Phoenix? Egli lo promise. Quanto
Egli promette, realizza.
149. Ora ci sono alcuni di voi qui che senza dubbio non hanno biglietti di preghiera.
Quanti sono malati e non hanno biglietti di preghiera alzino la mano. Certo.
Benissimo. Se volete saperlo, non l’autorità… anzi non si tratta di potenza ma
dell’autorità della Parola: “Le cose che Io faccio, le farete pure voi”.
150. Gesù promise in Luca 17:30 che appena prima della Sua Venuta, il tempo
sarebbe stato simile a quello di Noè, Mosè… anzi Noè: “Quando essi m angiavano,
e davano in m oglie, e non lo seppero fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca”. Egli
dichiarò che quell’epoca si sarebbe ripetuta. Inoltre disse: “Com e fu ai giorni di Lot”,
e aggiunse: “questo avrà luogo nel giorno in cui il Figliuol dell’uom o sarà rivelato,
quando il Figlio dell’uom o viene svelato negli ultim i giorni”.
151. Badate ora come il Figliuol dell’uomo Si rivelò nella persona di questo Angelo, il
quale era appunto il Figliuol dell’uomo. Assolutamente. Abrahamo Lo chiamò:
“Elohim”. Era il Figlio dell’uomo, che Si rivelava appena prima che il mondo gentile
venisse bruciato. Perché lo fece? Fu per il credente. Al mezzo-credente Lui inviò due
predicatori a predicar loro. Ma presso il vero credente Egli stava con la schiena
rivolta alla tenda, e disse: “Abraham o”. Appena qualche giorno prima lui era
“Abramo”. Ora invece è Abrahamo. “dov’è tua m oglie Sara?”
152. “È nella tenda dietro di Te!” rispose.
153. Egli continuò: “Manterrò la prom essa che t’ho fatto, e ti visiterò”.
154. Oh, Abrahamo aveva un centinaio d’anni e Sara era sulla novantina; ma Dio,
ricco in misericordia, mantenne la Sua promessa. Ebbero un bambino, perché Dio è
misericordioso ed è ripieno di misericordia. Egli è ricco in misericordia e mantiene la
Sua promessa.
155. Notate, mentre Lui era girato con le spalle alla tenda, Sara rise e disse: “Come
potrebbero avvenire tali cose? Sono vecchia. Come posso provare piacere con mio
marito come una giovane donna sposata? Egli ha cento anni, i nostri rapporti
coniugali sono cessati tanti e tanti anni fa. Come sarebbe possibile?” E rise in
proposito.
156. E l’Angelo… il Figliuol dell’uomo con la schiena girata verso la tenda disse:
“Perché Sara ha riso dicendo: ‘Com e possono avvenire queste cose?’”
157. Che cos’era? Gesù dichiarò in San Luca 17:30 che in quei giorni simili a quelli
di Lot, vi sarà la stessa situazione, prima che il mondo gentile venga arso, disse: “Il
Figliuol dell’uom o Si rivelerà in quel tem po”. Egli fece la promessa di Malachia 4°.
Sarebbe sorto un Messaggio che avrebbe restaurato il popolo al Messaggio originale
pentecostale, e con le stesse benedizioni che avevano nel giorno di… Di che si
tratta? È un’aquila a due ali, Nuovo e Antico Testamento, che mette in azione le
promesse di Dio, per adempiere ciò che le promesse della Bibbia affermano che
avrebbe fatto. Amen.
158. Dio ricco in misericordia non permette che il Suo popolo si rivolga alle
denominazioni ricche nei beni e nelle cose del mondo, l’epoca della Chiesa di
Laodicea, ma Egli procurerebbe una via di scampo. Credilo, popolo. Dio vi benedica.
Amen. Dio ricco in misericordia! Le misericordie di Dio sono l’unica cosa che
desidero. Non la Suala Sua legge, ma è la Sua misericordia che invoco. Dio mi sia
misericordioso. Abbiamo tutti tale sentimento. giustizia; non
159. Osservavo; c’è una piccola donna seduta all’estremità dei posti a sedere. Hai
un biglietto di preghiera, signora? No. Lascia che ti mostri che Dio è ricco in
misericordia. Sei stata molto nervosa qui di recente, vero? Stai molto male, e i tuoi
occhi si sono aggravati. Non è esatto? È proprio così. Ora vi sarà una
trasformazione. Dio è ricco nella Sua misericordia, e ti chiedo se lo credi. Non hai
biglietti di preghiera, niente di tutto questo, però non ti occorre, vedi, è per grazia che
te l’accorda.
160. Là di fronte siede un tale. Egli soffre per un’escrescenza nel corpo, sorta
proprio recentemente. È giusto signore? È vero. Tu non sai che cosa sia e ne hai
paura. Proprio così. È stato provocato da una contusione, vero? Hai il biglietto di
preghiera? Non hai biglietto di preghiera. Non ne hai bisogno, Dio è ricco in
misericordia!
161. O fratello, sorella, credi in Dio! Non dubitare di Lui. CredeteLo! Sta bene.
162. Qui siede un uomo con una giacca grigia e gli occhiali. Guarda qui, signore.
Credi? Dio è ricco nella Sua misericordia. Stai seduto là e hai un’ernia. Credi che Dio
possa guarire quest’ernia e farti star bene? Siede qui alla fila dei sedili e mi osserva.
Se credi che Dio può guarire quest’ernia, Dio lo farà se L’accetterai. Credi? Lo
accetti? Benissimo. Puoi averlo se credi e ottenere misericordia. Sì.
163. Qui sta seduta una signora che lamenta una insufficiente circolazione
corporale. Ma se lei crederà, Dio la sanerà, se ci crede. Credo che lei verrebbe a
mancare, questo è sicuro. Che Lui abbia misericordia, è la mia preghiera. Da quel
che vedo chiaramente la donna è… la signora Riley, credi che Dio possa sanare la
circolazione? Se è così, accettalo! Amen. Credi soltanto. Dio è buono, vero Stella?
Sì. Proprio così. Non ho mai visto la donna in vita mia, ma Dio è nella Sua
misericordia!
164. Qui siede un’altra donna, là in fondo, e mi guarda. Anche lei ha una circolazione
insufficiente; stava appunto riflettendoci. Non ho mai visto la donna in vita mia.
Essendo che quest’altra donna aveva la stessa cosa, essa mi osserva. Credi che io
sia profeta di Dio o Suo servitore? Soffri pure di cuore; se è vero alza la mano.
Adesso non l’hai più. Dio, ricco nella Sua misericordia mostra che Egli vive qui
stasera nell’edificio. Dio ricco nella Sua misericordia! Amen.
165. Se è possibile quanti peccatori e apostati vogliono alzarsi e dire: “Dio ricco in
misericordia, abbi pietà di me?” Mettetevi in piedi. Pregherò per voi, se credete che
Lui voglia… desiderate ora misericordia. Dio ti benedica. Dio ti benedica. Dio
benedica te e te! Apostata, alzati. Dio è ricco nella Sua misericordia!
166. Sicuramente ti sei intiepidito in questa condizione, sì che non puoi vedere che
questa è la vera promessa dell’ora. Di certo non sei così avviluppato nella
denominazione o in altre cose da non poter vedere che questa è la promessa
dell’ora, Dio ricco in misericordia.
167. Chiunque siate che vi alzate, pregherò per voi fra un minuto. Vorrei che
prendiate la vostra via per una buona chiesa del Pieno Vangelo e siate battezzati nel
battesimo Cristiano, Dio vi dà lo Spirito Santo.
168. C’è qualche altro che vuole alzarsi e dire: “Io voglio essere ricordato. Dio nella
Tua misericordia ricordaTi di me. Non ho vissuto come avrei dovuto. Forse…?” Dio ti
benedica, signora. Dio ti benedica. Dio ti benedica. Dio ti benedica. Dio ti benedica.
Proprio così. “Dio ricco nella Sua misericordia, abbi pietà di me”. Dio ti benedica,
sorella.
169. Quanti sono qui, dicano: “Resisterò; voglio che Dio sappia che desidero
misericordia. Non ho vissuto rettamente, ho vissuto in questo e in quel modo. Sono
stato su e giù, ma voglio la Sua misericordia”. Dio ti benedica, fratello. Qualcun altro
dice: “Dio ricco nella Sua misericordia!” Dio ti benedica, sorella. Dio ti benedica,
sorella. Dio ti benedica, sorella. Sta bene. Dio ricco nella Sua misericordia! Dio ti
benedica pure. Dio benedica te laggiù. Dio ti vede. Alzati solo in piedi.
170. Dite: “È di qualche utilità questo, fratello Branham?” Certo. Alzatevi e vedete
quant’è differente.
171. Se siete realmente sinceri nel vostro cuore, Dio è ricco in misericordia. “Egli
non vuole che alcuno perisca m a che tutti possano giungere a ravvedim ento”. Dio
ricco nella Sua misericordia! O Dio, abbi pietà di noi.
172. Ora quanti qui hanno dei biglietti di preghiera? Quali erano? A e B, vero? A e B.
Tutte le persone che hanno i biglietti di preghiera A stiano da questa parte, quelli coi
biglietti B stiano in piedi dietro loro.
173. Mi domando se c’è qualche ministro che gradirebbe affrettarsi ad aiutarmi. Se ci
sono, vi spiacerebbe salire, sarei lieto d’avere qui la vostra collaborazione, perché
saremo contenti di pregare assieme a voi.
174. La Bibbia dice: “Questi segni accom pagneranno coloro che avranno creduto”.
Sì. “Nel Mio Nom e cacceranno dem oni e parleranno in nuove lingue”. L’abbiamo
noi fatto? Per la grazia di Dio, non noi, ma Dio ricco in misericordia per mantenere la
Sua Parola. Dio!
175. Ora, quelli sulle sedie a rotelle, se volete disporvi quaggiù di fronte, pregheremo
per loro proprio qui, non dovremo spingerli attraverso la corsia. Lasciate che
vengano quassù. Pregheremo di certo per ognuno di essi. Dio è ricco nella Sua
misericordia!
176. Volete tenervi ora sul lato destro per pochi minuti? È con voi il fratello Brown?
(Un fratello dice: “Viene domani”. - Ed.) Viene domani. Speravo che si trovasse qui.
Dov’è il fratello Outlaw e il fratello Fuller? Alcune di quelle persone che erano quassù
con me quando venni per la prima volta sono tornate indietro. Vi ricordate queste file
di preghiera all’antica? Quando solevamo stare finché dovevate trattenermi da
ambedue i lati talmente io mi indebolivo?
177. Quanti erano alle riunioni da principio? Guardate qui. Ve ne rammentate. Vi
dissi che il Signore Gesù mi avrebbe riferito, se fossi stato sincero le cose che
avrebbero avuto luogo. È esatto? Non ne avemmo di simili in quel tempo. Ma ciò è
avvenuto perché Dio è ricco nella Sua misericordia e fedele alla Sua promessa.
Amen! Amen! Lode a Dio. Alleluia! “Sono così contento d’essere uno di loro!” Amen.
Oh!
Ci sono persone quasi ovunque,
I cui cuori sono tutti infiammati,
Con il Fuoco che cadde a Pentecoste,
Che pulì e fece loro puri;
Oh, esso sta bruciando ora nel mio cuore,
Oh, gloria al Suo Nome!
Sono così felice che posso dire, io sono uno di loro.
178. Oh benché ero felice, miserabile, povero e cieco, adesso per la Sua ricca
misericordia, posso vedere il Regno di Dio. Amen. Quanto sono meravigliosi i Suoi
Comandamenti!
179. Alzati, fratello mio, con la tua stampella. Se non puoi alzarti, va bene, resta qua
che scenderemo e pregheremo per te.
180. Si mettano ora in fila i biglietti di preghiera A e B, dall’altro lato, e pregheremo
per loro.
181. Fratelli ministri, se, com’è certo, credete nell’imposizione delle mani sui malati,
venite qui e state con me sul palco. Pregheremo per i malati.
182. Ora per voi che state in quella fila, se potete, credete nella Presenza attuale di
Dio, che lo Spirito Santo è in mezzo a noi ora per compiere precisamente ciò che
disse che avrebbe fatto. Se avessi la potestà di guarirvi, lo farei senz’altro. Se
disponessi di qualche maniera con la quale sanarvi; lo farei certamente, ma non ce
l’ho. Dio ha concesso un piccolo dono.
183. Non sono un gran che come predicatore. Non ho abbastanza cultura per essere
qualificato come un predicatore, ossia per come definiscono il predicatore di questi
tempi, quando le esperienze devono consistere in esperienze teologiche e si deve
possedere il tale titolo o la laurea e così via. A questo non sono qualificato. Ma Dio
vede il mio cuore e sa che vorrei fare qualcosa per Lui, che vorrei apprezzare.
184. Un uomo mi disse l’altro giorno: “Credo che lei sia un ottimo uomo signor
Branham, ma sono convinto che si trova, se pur sinceramente, in errore. Lei si trova
al di fuori della volontà; sa che alla fine verrà condannato?”
185. Gli risposi: “Vede, vorrei dirle qualcosa. Io le dirò che lei è a posto solo per
amore dell’argomento. Non credo di essere in errore; ma se avessi sbagliato e
sapessi di vivere fino a cento anni, e alla fine della strada Lui mi condannerà
dicendomi: ‘Tu non meriti di entrare in Cielo, William Branham. Va fuori nelle
tenebre’. Sa cosa farei? Lo servirei lo stesso ogni giorno della mia vita fino alla mia
dipartita, perché ho ricevuto così tante benedizioni immeritate, che Lui è più della
vita per me. Egli è tutto quel che io…”
186. Sono tutto quello che mai avrei potuto sperare d’essere, sono derivato dalla
Sua grazia e misericordia. Ero infelice, miserabile, povero e cieco, ma per grazia Lui
m’ha guarito, e sono forte e sano, per la grazia di Dio. Ho una buona vista; mangio,
bevo e ho quello di cui ho bisogno. Egli non promise mai di supplire alle mie
esigenze e ai miei bisogni.
187. Se quel giorno vengo scacciato, e so… Non posso sapere dove andrei. Ma se
sapessi che sono in errore, e che Dio mi ha scelto perché io sbagliassi, vorrei restare
nell’errore, perché vorrei fare la Sua volontà. Io Lo amo al punto che desidero che la
Sua volontà sia fatta. Ora, questa è un’affermazione grossa, ma spero che la
comprendiate nel modo e nello spirito in cui l’ho detto. Vedete, voglio fare la Sua
volontà. A volte Gli chiedo qualcosa e Lui scuote il capo: “No”, e io me ne rallegro
così tanto come se avesse detto: “Sì”. Perché, dovremmo domandare sempre: “Sia
fatta la Tua volontà”. I Suoi “no” sono proprio come… se questa è la Sua volontà, è
proprio… è assai migliore dei Suoi: “sì”, se è la Sua volontà di farlo. Ecco quando
realmente L’amate. Amen.
188. Vi parlerò di Lui. Non riesco a fermarmi ora. Oh, Egli è così reale, così vero per
me! Amici, Egli è tutto quello che io sono, tutto quel che mai potessi essere, tutto
quello che mai mi aspetto di essere, è basato in Cristo Gesù, nella Sua Parola.
189. Sono riconoscente stasera per la testimonianza dello Spirito Santo, per il
Messaggio. Riconosco che si potrebbe non essere d’accordo su questo, ma come
v’ho detto, ho il compito d’essere legato al Messaggio. Un segno ne è sorto, e Dio
non manda un segno solo per mostrare che Lui è Dio. Un Messaggio, una Voce
segue sempre il segno. Lo sanno tutti.
190. Gesù venne con segni e prodigi. Egli era un grande Uomo quando compiva
segni e prodigi, ma quando comincia a sederSi e a portare il Messaggio: “Io e il
Padre siam o Uno”, oh, per loro era sbagliato. Vedete? Ma la Voce doveva seguire il
segno.
191. A Mosè furono dati due segni, e ogni segno aveva una voce. Proprio così.
Tempo fa predicai su: La Voce del Segno. Deve esserci una Voce per il segno. È
una trasformazione. È sempre in tale modo. Se non fosse così, allora non verrebbe
da Dio.
192. Se un uomo viene fuori con un ministerio strano e particolare, che nella Bibbia
corrisponde a Verità, e tale uomo resta proprio in quella stessa dottrina
denominazionale, dimenticatelo. Non c’è niente! Dio non fa una cosa del genere.
Quella è manna putrefatta che ha in se le termiti o simili insetti come li volete
definire, essa risale a 40 - 50 anni fa, e ancora si cerca di mangiare questa vecchia
manna che cadde tanti anni fa. Per i figli d’Israele, durante il viaggio la manna fresca
cadeva ogni sera. È vero, non potreste tenerla oltre.
193. Noi non viviamo in un’altra epoca passata. Mangiamo Manna nuova, Manna
fresca che viene dal Cielo, mentre andiamo avanti nel nostro viaggio. Chiniamo ora i
nostri capi.
194. Signore Dio. Tu sei così reale, nella Tua Presenza. Penso alla grazia, Signore.
Ti abbiamo visto fare così tante cose! Abbiamo sentito dire che Tu parli in lingue,
visto che l’interpreti, attraverso il Tuo popolo. O Dio, vediamo che guarisci i malati,
apri gli occhi dei ciechi, fai camminare gli storpi, udire i sordi, parlare i muti, che
grande e potente Dio Tu sei!
195. Vediamo poi che hai promesso questo negli ultimi giorni. Sebbene ci sono tante
imitazioni carnali, nondimeno ciò dichiara solo che da qualche parte c’è un Dio vero,
che è davvero fedele. Ti prego Padre Celeste che stasera diveniamo così
consapevoli che ci accorgiamo che sei qui.
196. Queste persone in fila, quando la termineranno, Signore... lo facciamo perché
abbiamo fatto loro una promessa. Tu hai detto: “Questi segni accom pagneranno
coloro che avranno creduto”.
197. I fratelli ministri stanno qui, uomini che Tu hai scelti, prima della fondazione del
mondo, per essere ciò che sono stasera. Tu lo sapevi, prima che ci fosse un mondo,
che noi ci trovassimo qui stasera, perché Tu sei infinito.
198. Così Ti preghiamo Padre Celeste, stasera, che questa gente malata, zoppi,
ciechi, storpi, corrosi dal cancro, comunque siano, che compongono questa fila,
possano rendersi conto che il vero Dio che conosce il segreto del cuore li guarisce,
se l’accetteranno soltanto,guardate semplicemente e capite.
199. L’uomo che avesse guardato il serpente di rame solo come un pezzo di rame
sacerdotale, non sarebbe mai stato sanato, perché non avrebbe compreso di che si
trattava.
200. Oggi, Signore, è lo stesso. Se guardano un dono, perché pensano che è
capace di aiutarli, non hanno intendimento. È solo la conferma della Presenza di Dio
che è qui per sanare. Accordalo, Padre. Possa esser fatto nel Nome di Gesù. Amen.
201. Vorrei che il pianista sia uomo che donna, chiunque sia, vada se vuole e suoni
questo cantico: “Il grande Medico ora è vicino, Gesù che simpatizza per noi”, se il
pianista vuole farlo.
202. Ricordo uno dei miei primi servizi di guarigione a Fort Wayne, Indiana. Una
ragazzetta Amish seduta al piano suonava: “Il grande Medico ora è vicino, Gesù
simpatizza per noi”. Sul palco mi fu condotto un bimbetto zoppo, e mentre stavo
pregando per quel piccolo, saltò via dalle mie braccia e attraversò di corsa il palco.
La madre svenne e la nonna tirò fuori il fazzoletto cominciando a piangere.
203. E questa piccola giovane Amish pur non sapendo niente sui pentecostali dato
che apparteneva alla chiesa Amish, stava però suonando. Coi capelli lunghi
spioventi, ella si alzò nello Spirito e prese a cantare in lingue sconosciute con
armonia mentre i tasti del pianoforte si muovevano e suonavano: “Il grande medico è
ora vicino, Gesù simpatizza per noi”. Amen! Egli è lo stesso ieri, oggi e in eterno.
204. Ora preghiamo… chiunque preghi. Venite attraverso la fila, quando vi
imponiamo le mani, ricordate, Gesù disse: “Se aveste fede, sareste sanati”. Lo
credete? Cantiamo ora tutti.
Il grande Medico è ora vicino, Gesù simpatizza per noi; Egli parla… (chiudiamo gli
occhi mentre cantiamo)… ai cuori per rallegrarli, oh, dai ascolto alla Voce di Gesù.
La più dolce nota del canto serafico, il più dolce Nome in lingua mortale, il più
dolce… (Dio Padre vieni ora sul popolo)… cantico, o Gesù, benedetto Gesù.
205. “Il grande…” Mentre venite, Lui è qui. Prendete la mia parola, cioè credete che
Egli è qui. Pregate tutti per queste persone.
206. (Il Fr. Branham e i ministri pregano per i malati mentre il Fr. Borders guida
l’assemblea a cantare. Parte non registrata. - Ed.)
O Signore io credo, o Signore io credo; tutto è possibile, o Signore io credo.
207. Tutti coloro che credono alzino la mano così e dicano: “Io credo”. (L’assemblea
dice: “Io credo”. - Ed.)
208. Qui sta seduto un uomo. La ragione per cui mi sono dilungato a parlare è che
lui è morente di cancro. Sta sulla sua gruccia. Non c’è modo al mondo che l’uomo
viva all’infuori di Dio. Egli ha il cancro in tutto l’intestino e morirà se non fosse per la
misericordia di Dio. Vorrei poter solo… (Parte non incisa su registratore. - Ed.)…
incoraggio quest’uomo a parole.
209. Sai che i medici non possono far niente per te adesso. Sei fuori della loro
portata, vedi. Hai solo una possibilità, ed è in Cristo, capisci. Fratello, un giorno
dovrai pur morire; dovrai andartene se Gesù tarda. Dovrò incontrarti lassù al
tribunale del Giudizio. E questa sera…
210. Sapete, è come la televisione; la televisione percepisce ogni qualvolta
muoviamo un dito, tutto viene registrato. Ogni parola che diciamo è registrata; la
televisione ce lo prova. Ora, la televisione non crea l’immagine ma incanala il
movimento sul video. Vedete, non la crea. C’era come una televisione quando
Adamo camminava sulla terra; c’era ancora la televisione quando Mosè attraversò il
mar Rosso e c’era la televisione quando Elia stava sul Monte Carmelo, vedete, ma
essi l’hanno scoperta soltanto adesso. Vedete. E ora ovunque io…
211. Ogni azione che compiamo e ogni suono viene inciso su un registratore che
incontreremo nel Giudizio. Ogni movimento che eseguiamo deve incontrarci là. Io
dovrò rispondere delle parole che v’ho dette quale ministro. Devo farlo perché Dio mi
riterrà responsabile.
212. Ora se potessi, ti farei star bene, giacché hai poco da vivere, se Dio non
interviene. Sono venuto a pregare per te come so fare. Fratello, non potrei fare nulla
al mondo per l’uomo seduto là in quella condizione.
213. Lasciate che vi dica che voi siete già guariti, perché Gesù ha detto che lo siete
stati. Vedete: “Per le Sue lividure siam o stati sanati”. Ora se potete, accettateLo dal
più profondo del cuore, così non morirete ma vivrete.
214. Ora, vedete, sappiamo che la televisione attraversa questa sala. Lo sappiamo
benché non la vediamo, né possiamo scorgerla perché i nostri occhi non sono stati
creati per questo, né i nostri sensi possono percepirlo. Per riprenderlo occorre
preparare un certo tubo di cristallo o qualcosa del genere.
215. Anche Dio è presente. Noi non Lo vediamo ma sappiamo che è qui. Gesù
Cristo è lo stesso. Guardate, lo dichiara Lui stesso come agisce. Per quanto riguarda
la guarigione, se ora Lui fosse qui, non potrebbe fare nient’altro per voi, vedete,
nessun’altra cosa. Se il Figlio di Dio stesse proprio qui, come c’è, non potrebbe però
far niente per voi, perché Si è già identificato. Vedete? E Lui è ora qui, il medesimo,
per guarirvi e farvi star bene.
216. Una piccola signora parlò e mi disse: “Hai chiesto le benedizioni, hai
profetizzato e altro per lei affinché avesse un figlio”, sedeva sulla sedia a rotelle.
Così è avvenuto, essa ha avuto il suo figliuolo.
217. E ora la piccola signora siede qui. Aveva subito un’operazione per il gozzo che
l’aveva paralizzata. Bene, ne vediamo succedere tante di queste cose. Ora, piccola
sorella, so che sei una genuina Cristiana, non so perché Dio ha permesso che
sedessi là. Credo che forse avviene perché hai… Fede! Stai cercando d’avere fede,
per trovare una via d’uscita, vedi; ma ora guarda, non ti sforzare d’averla, abbila
proprio ora, vedi, lascia solo che ci sia. Ecco tutto, crescerà proprio ora, e staremo
bene. E voi gente in quelle sedie, ovunque siate, ricordate che Cristo è presente.
218. Ora voi dite: “Se c’è qualcuno, si deve vedere la mia immagine passare
attraverso”. O sì.
219. Anche le Parole di Gesù Cristo, che pronunciò quand’era qui sulla terra,
passano attraverso questa sala. Non finiscono mai. Quanti sanno che è
scientificamente vero? (L’assemblea dice: “Amen”. - Ed.) Bene, che avviene? Allora
lo Spirito raccoglie questa Parola che è stata scritta, e la rende manifesta. Oh, gloria!
220. Egli è qui. Il Signore è ora proprio qui. Ne abbiamo viste tante, Lui ha fatto
molto al punto che quasi ci intoppiamo. Se ce ne rendessimo conto non come
qualcosa di mitologico o fantastico né in termini teologici, ma come l’evidenza che
Egli promise che avrebbe mostrato in questo tempo, qui Lui Si dichiara ora davanti a
noi. Che cosa meravigliosa! Non è stupendo? (L’assemblea dice: “Amen”. - Ed.)
221. Quindi credi. Vuoi aver fede? Credi che non morirai. Vivrai e onorerai Dio.
Renderai onore a Dio. Ti sei mai battezzato? Sei un Cristiano, vero? Sì, sei una
Cristiana. Ebbene, vuoi vivere a onore di Dio? Và allora e vivi, fratello mio. Nel Nome
di Gesù Cristo, vivi!
222. Sorella, tu vuoi camminare alla gloria di Dio e prenderti cura del tuo bambino;
allora cammina sorella nel Nome di Gesù Cristo!
223. Tu, ognuno di voi, fate lo stesso, nel Nome di Gesù Cristo! Non dimenticate la
sala del Westward Ho Motel di stasera, in cui si è identificata la Presenza di Dio. Egli
non tiene conto della persona, vuole solo che crediate. Lo credete ora?
(L’assemblea dice: “Amen”. - Ed.) Amen. Dio vi benedica.
224. Chiniamo ora i nostri capi. Non so chi hanno scelto per chiudere. Il fratello
Mushegian qui, vieni qui, fratello. Egli chiuderà con la preghiera. Dio vi benedica.
Ristampato Marzo 2001