Effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza Sintesi delle posizioni ufficiali dei principali organismi internazionali A cura di Elettra 2000 Indice Anomalie comportamentali Barriera emato encefalica Cancerogenesi Coclea e organi vestibolari Fertilità e riproduzione Genotossicità, proliferazione, apoptosi Ipersensibilità e sintomi soggettivi Sistema cardiovascolare Sistema endocrino Sistema immunitario Sistema Nervoso e deficit cognitivi Sistema uditivo Sviluppo e riproduzione Effetti vari Anomalie comportamentali ICNIRP[1] SCENHIR[2] OMS[3,4] IARC Studi su animali Alcuni studi hanno rilevato un aumento della attività colinergica cerebrale che dovrebbe tradursi in deficit a carico della memoria spaziale e dell‟apprendimento che però non sono stati osservati Studi su animali Nessuna alterazione rilevata in seguito a esposizione su parametri comportamentali o memoria spaziale Studi su animali Nessun effetto riscontrato sulla funzionalità cerebrale Nessuna effetto sul comportamento rilevato in seguito a esposizione a campi emessi da stazioni radiobase e telefoni cellulari Nessuna alterazione del sonno rilevata -- Barriera emato encefalica Studi in vitro Nessun effetto a livello di barriera emato encefalica conseguente alla esposizione a campi a RF ICNIRP[1] SCENHIR[2] OMS IARC Studi su animali Nessuna variazione sostanziale a livello di permeabilità della barriera emato encefalica. Questo risultato può essere esteso sia ai soggetti adulti che ai feti ancora in utero Studi in vitro Nessuna associazione tra esposizione, anche per livelli di SAR elevati, fino a 4.8 W/kg e variazioni nella funzionalità della barriera emato encefalica o nell‟istologia del cervello Gli studi che hanno trovato indicatori positivi (rilascio di albumina nel cervello, assorbimento di albumina a livello di neuroni, aumento di dark neurons) di danno alla barriera emato encefalica presentano errori metodologici e devono essere replicati --- Cancerogenesi Studi su animali Per SAR < 4 W/kg nessun effetto cancerogeno accertato su animali adulti. Lo stesso risultato è stato trovato anche per esposizioni pre natali in utero ed esposizioni post natali ICNIRP[1] SCENIHR[2] Studi sull’uomo Nessuna associazione causale tra esposizione a campi elettromagnetici a RF emessi da telefoni cellulari e insorgenza di tumori cerebrali maligni a crescita rapida quali il glioma Gli studi fin ora effettuati, incluso INTERPHONE, escludono ogni evidenza di associazione tra insorgenza di meningiomi e utilizzo del telefono cellulare I dati ad oggi disponibili fanno pensare che non ci sia un sostanziale aumento del rischio di neurinoma acustico legato all‟uso decennale del telefono cellulare. Ulteriori indagini programmate nel tempo si rendono necessarie dato il lungo periodo di latenza (30 anni ) di questa neoplasia Gli studi effettuati non hanno riscontrato nessuna associazione positiva tra esposizione a campi RF da telefonia cellulare ed insorgenza di tumori benigni o maligni a carico delle ghiandole salivari I dati a disposizione sono insufficienti per trarre conclusioni riguardo alla associazione tra esposizione ed insorgenza di tumore al seno maschile e femminile Trovata correlazione positiva tra campi e RF e microonde e insorgenza di tumore al testicolo. I dati sono però insufficienti per poter affermare qualsiasi associazione, sia in positivo che in negativo Studi recenti, nei quali sono stati presi in considerazione anche fattori contingenti come il fumo, non hanno evidenziato nessuna associazione tra esposizione ai campi RF e cancro al polmone Gli studi relativi al melonoma oculare sono troppo eterogenei per permettere di trarre conclusioni Studi su animali L‟esposizione a campi a radiofrequenza non ha nessun effetto nell‟incidenza di linfomi o di altri tumori in ratti geneticamente modificati per lo sviluppo del lifoma Studi effettuati su topi non transgenici per campi a frequenza 900-1700 MHz non hanno rilevato associazioni tra esposizione al campo a RF e aumento nell‟incidenza, e nella gravità di lesioni non tumorali o tumori, o risposte anomale all‟esposizione da parte dell‟organismo degli animali. L‟esposizione a campi a frequenza 900 MHz (SAR 0.4 W/kg) non provocano aumenti nell‟incidenza di medulloblastoma e altri tumori random, comprese lesioni precancerose della cute in ratti geneticamente modificati per sviluppo di tumori cerebrali. Un aumento di casi di rabdomiosarcoma è stato trovato ma su livelli statisticamente non significativi. Per campi a 1950 MHz uno studio analogo non ha rilvevato aumenti di incidenza di tumori Esponendo ratti femmine trattati con DBMA (sostanza che induce sviluppo del tumore al seno) a campi a frequenza 900 MHz (SAR=0.4-4 W/kg), è stato riscontrato un maggior numero di masse palpabili nei soggetti esposti rispetto ai controlli ma non è stato possibile costruire una curva dose/risposta. Dal momento che l‟incidenza di tumore al seno in ratti trattadi con DBMA è fortemente variabile, l‟effetto è stato classificato come incidentale e non come associazione positiva esposizione/effetto. Il numero di tumori in sedi diverse, sia maligni che benigni, è stato lo stesso per gli animali sottposti a RF e per i controlli Studi sull’uomo Nessuna associazione causale tra esposizione a campi elettromagnetici a RF emessi da telefoni cellulari e insorgenza di tumori cerebrali maligni a crescita rapida quali il glioma nemmeno per utilizzatori decennali o per elevato numero di chiamate giornaliere Gli studi fin ora effettuati, compreso INTERPHONE, escludono ogni evidenza di associazione tra insorgenza di meningiomi e utilizzo del telefono cellulare nemmeno per utilizzatori decennali o per elevato numero di chiamate giornaliere Riguardo alla lateralità sembra esserci una probabilità maggiore di sviluppo del tumore dal lato della testa utilizzato per le conversazioni telefoniche (OR=1.39) rispetto al lato opposto. I dati però risultano affetti da bias tipo la distorsione del ricordo legati alla modalità questionario retroattivi usata per raccogliere i dati. Questo potrebbe portare ad una sovrastima del rischio per ipsilateralità. Nessuna associazione rilevata tra esposizione a campi emetti da trasmettitori radiotelevisivi ed insorgenza di leucemie infantili. OMS[3,4] IARC Studi sull’uomo Gli studi effettuati sull‟uomo non hanno fornito nessuna evidenza che l‟esposizione a campi elettromagnetici a RF generati da stazioni radiobase aumenti il rischio di cancro, nemmeno per livelli molto più elevati rispetto a quelli riscontrabili in situazioni reali Studi effettuati riguardo all‟impatto dei telefoni cellulari non hanno riscontrato associazioni positive relativamente ad utilizzo di telefono cellulare e insorgenza di tumori -- Coclea e organi vestibolari ICNIRP [1] SCENIHR[2] OMS IARC Studi sull’uomo Nessuna alterazione segnalata dei parametri audiometrici per esposizione a segnali RF provenienti da telefoni cellulari Nessuna alterazione dell‟equilibrio in seguito a esposizione a campi RF. Gli studi effettuati sono per lo più carenti dal punto di vista della descrizione delle condizioni sperimentali e presentano molte approssimazioni nella stima della esposizione e nel calcolo della dose Studi sull’uomo Nessun effetto sul sistema uditivo rilevato --- Fertilità e riproduzione Studi su animali Nessuna diminuzione della fertilità maschile per esposizione a campi a RF non termici ICNIRP[1] SCENIHR[2] Studi sull’uomo Studi effettuati negli anni „90 avevano trovato una associazione positiva tra esposizione professionale a campi a microonde e difficoltà di concepimento, aborti spontanei, parti pre termine ed uno sbilanciamento nel rapporto maschi/femmine sui nuovi nati. Questi risultati però non sono stati replicati in studi successivi Diminuzioni della densità spermatica sono stati riscontrati in uomini fertili esposti a campi a microonde, i dati tuttavia sono contraddittori e gli effetti potrebbero essere di natura termica, transitori e completamente reversibili Studi di ultima generazione non hanno riscontrato differenze nel numero di bambini nati da coppie esposte e dai controlli, così come non hanno evidenziato problemi durante la gravidanza o alla nascita Permangono invece evidenze riguardo a difficoltà ed allungamento dei tempi per concepimento. Studi su animali Studi effettuati su animali al fine di verificare un eventuale calo nella fertilità maschile sono risultati inadeguati a stabilire una associazione, soprattutto per quanto concerne la potenza statistica. Studi sull’uomo Ricerche effettuate su personale esposto per motivi professionali a campi a RF provenienti da radar non hanno OMS IARC trovato associazione tra esposizione e riduzione della fertilità maschile Nessuna associazione positiva sussiste tra esposizione professionale a campi elettromagnetici da parte dei genitori e anomalie congenite e cromosomiche ed eccesso di parti pre termine o morti improvvise del bambino entro il primo anno di vita Alcuni studi mostrano una riduzione della qualità spermatica negli legata al tempo giornaliero di utilizzo di telefono cellulare, si tratta tuttavia di studi in cui sono stati evidenziati bias notevoli --- Genotossicità, proliferazione, apoptosi ICNIRP[1] SCENHIR[2] Studi in vitro Nessun effetto convincente su produzione anomala di radicali liberi in seguito a esposizione I campi RF non sono in grado di provocare mutazioni genetiche Non fungono da promotori e/o iniziatori di processi tumorali anche se in combinazione con altri agenti fisici o chimici accertati come genotossici Non provocano nessun effetto sull‟espressione di geni (proto oncogeni e soppressori tumorali) oncogeni Gli studi non hanno fornito nessuna risposta consistente sulla produzione di proteine da stress in seguito ad esposizione a campi elettromagnetici a RF Studi in vitro Test dei micronuclei e comet assay effettuato su linfociti umani non hanno evidenziato nessun effetto per campi a frequenza 1950 MHz (SAR 2.2 W/kg) Danni a livello di DNA nei fibroblasti ma non nei linfociti sono stati evidenziati per esposizione continuativa a campi simili a quelli utilizzati per la telefonia UMTS. Lo studio però necessita di una validazione Un aumento del numero di aberrazioni cromosomiche è stato riscontrato nei linfociti del sangue periferico dopo esposizioni a campi 800 MHz con SAR 2.9-4.1 W/kg. Aumento nel livello di ROS evidenziato in cellule epiteliali umane sottoposte a campi di frequenza 1.8 GHz con SAR variabile tra 1 e 4 W/kg, abbinato ad un arresto nelle prime fasi del ciclo mitotico rilevabile solo per SAR superiori a 4 W/kg. Tale aumento viene imputato a danni a livello di DNA causati dalla RF Nessun effetto rilevato riguardo al meccanismo di apoptosi OMS IARC Nessun effetto rilavato relativamente alla attività a livello cellulare dell‟ornithinedecarboxilase (ODC) Alcuni studi riferiscono alterazioni nell‟espressione di proteine presenti nella pelle umana per SAR=1.3 W/kg, ma si tratta di studi ben lontani dall‟essere conclusivi --- Ipersensibilità e sintomi soggettivi ICNIRP[1] SCENIHR[2] OMS[5] IARC Studi sull’uomo I soggetti autodefinitesi elettrosensibili, esposti in cieco a campi a RF, hanno fornito risposte ai test di valutazione della capacità di concentrazione e di memorizzazione in modo identico ai soggetti sani Non è stata trovata nessuna associazione positiva tra esposizione e sintomatologia (mal di testa, emicrania, spossatezza cronica, prurito, sensazione di bruciore) segnalata dai soggetti ipersensibili Studi sull’uomo Studi su soggetti ipersensibili relativi a mal di testa ed emicrania hanno mostrato che i sintomi si presentano solo in caso di esposizione segnalata e non negli esperimenti in cieco Nessuna associazione con l‟esposizione a campi segnali simili a quelli tipici della telefonia GSM e UMTS è stata rilevata per sintomi quali vertigini, nausea, affaticamento cronico, difficoltà di concentrazione Nessuna associazione è stata trovata tra esposizione a segnali UMTS e variazione delle capacità di risposta a test cognitivi, sia in adulti che in adolescenti Nessun soggetto si è dimostrato in grado di percepire la presenza di campi elettromagnetici nell‟ambiente circostante Allo stato attuale delle conoscenze l‟opinione più diffusa riguarda un eventuale effetto nocebo della esposizione ai campi a RF sui soggetti definiti ipersensibili Studi recenti effettuati su soggetti definiti ipersensibili hanno escluso una associazione positiva tra la moltitudine di sintomi lamentati e l‟esposizione a campi RF emessi da stazioni radiobase per telefonia mobile e da telefoni cellulari. -- Sistema cardiovascolare ICNIRP[1] Studi su animali Nessuna variazione rilevata a carico del sistema cardiovascolare, se si escludono reazione tipiche fisiologiche legate all‟aumento della temperatura SCENHIR OMS[3,4] IARC Studi sull’uomo La maggioranza degli studi indica una totale assenza di effetti della esposizione a campi a RF sulla pressione e sul battito cardiaco Alcuni studi invece riportano variazioni nel tracciato elettrocardiografico ed aumenti della pressione sistolica e diastolica. Dato il numero di studi relativamente basso, unito a debolezze nelle prove sperimentali e nelle metodologie di indagini seguite, non è possibile attualmente trarre delle conclusioni definitive. -Studi su animali Nessuna alterazione nel funzionamento del sistema cardiovascolare conseguente a esposizione Studi sull’uomo Non sono state rilevate alterazioni a livello cardiovascolare per esposizioni di soggetti sani a campi generati da telefoni mobili o stazioni radiobase Potenziali interferenze con gli apparati impiantati (pacemaker, defibrillatori) possono verificarsi in seguito ad utilizzo del terminale mobile -- Sistema endocrino Studi su animali Nessun effetto sui livelli di ormoni tiroidei (TSH, tiroxina (T4), iodotronina (T3)) rilasciati nel sangue Nessuna variazione indotta dalla esposizione sui livelli di melatonina o serotonina ICNIRP [1] SCENHIR OMS IARC Studi sull’uomo Nessuna variazione dei livelli di melatonina circolante nel sangue Nessuna variazione dei livelli di cortisolo, TSH, ACTH, GH, FSH, LH, PRL presenti nel sangue. Aumenti transitori, indipendenti dalla esposizione, possono essere rilevati ma sono da attribuirsi ad una risposta da stress al prelievo del sangue Nessuna variazione dei livelli di aMT6s presenti nell‟urina ---- Sistema immunitario ICNIRP[1] SCENHIR OMS IARC Studi sull’uomo Nessun effetto sulla produzione di linfociti B e T Uno studio ha rilevato un aumento nella espressione del fattore di necrosi tumorale (citochina TNF), ed un altro ha riferito variazioni non sostanziali nel numero di linfoblasti presenti nel midollo in seguito ad esposizione a campi 2.45 GHz (SAR 1-2 W/kg). Questi studi però necessitano entrambi di replica Altri eventuali effetti a livello immunitario e ematologico sono di natura transitoria ed associati ad eventuali aumenti di temperatura, causa esposizione, superiori ad 1°C ---- Sistema Nervoso e deficit cognitivi ICNIRP[1] SCENIHR[2] Studi sull’uomo Variazioni delle onde alpha cerebrali (banda 8-12 Hz) del tracciato EEG in soggetti svegli. Lo stesso effetto è rilevabile anche durante il sonno e non risulta essere dannoso per la salute del soggetto esposto. Alcuni studi mostrano una diminuzione del periodo di latenza del sonno e della durata della fase REM per esposizione a campi a RF. Questi studi però a tutt‟oggi necessitano di replica Lievi variazioni rilevate a carico del flusso sanguigno cerebrale (rCBF) per esposizioni a campi RF generati da telefoni cellulari, indipendentemente dai livelli di SAR. I dati però presentano delle ambiguità che non permettono di trarre indicazioni conclusive Nessun effetto evidente della esposizione sulla memoria e sulla capacità di concentrazione sia su bambini che su soggetti adulti Studi sull’uomo I risultati degli studi riguardanti eventuali variazioni a carico delle onde alpha nel tracciato EEG sono contraddittori. Alcuni indicano un aumento di intensità legato alla esposizione a campi GSM, altri non trovano variazioni I risultati degli studi riguardanti la qualità del sonno, in particolare il periodo di latenza, sono contraddittori, in taluni casi viene rilevato un ritardo nell‟occorrenza del sonno, in altri casi nessun effetto, oppure un lieve effetto solo per segnali di tipo talk mode OMS[3,4] IARC Data la contraddittorietà dei dati ulteriori indagini siano necessarie soprattutto per identificare i meccanismi che stanno alla base di eventuali effetti della esposizione sui tracciati EEG e sulla qualità del sonno. Nessun effetto riscontrato a livello cognitivo o comportamentale conseguenti alla esposizione acuta a segnali di tipo GSM o UMTS. Studi sull’uomo Nessun effetto rilevato a livello di funzionalità cerebrale in conseguenza alla esposizione a campi prodotti da stazioni radiobase Nessuna variazione comportamentale derivante da esposizione Non sono state osservate alterazioni del sonno (durata e qualità) in seguito a esposizione a campi a RF da stazioni radiobase Alcuni studi hanno riportato effetti legati all‟uso del terminale mobile tra cui variazioni della attività cerebrale, dei tempi di reazione e dell‟andamento del sonno. Gli effetti sono minimi e sembrano non avere alcun impatto sanitario significativo. Sono in corso studi per confermare o smentire questi risultati. -- Sistema uditivo ICNIRP[1] SCENHIR[2] OMS IARC Studi sull’uomo Nessun effetto a carico del sistema uditivo rilevato Studi sull’uomo Nessun effetto a carico del sistema uditivo rilevato --- Sviluppo ICNIRP[1] Studi su animali Nessun effetto a livello fetale ed embrionale per esposizioni di animali a livelli di campo RF non termici Nessuna diminuzione della fertilità maschile per esposizione a campi a RF non termici Nessun effetto sullo sviluppo post natale a seguito di esposizioni verificatesi nel periodo pre natale Diminuzione della protein kinase (PKC) a livello di ippocampo per esposizione prolungata di animali giovani. Gli studi che hanno evidenziato questo effetto devono però essere replicati per confermare la riproducibilità dell‟effetto e per capire l‟eventuale meccanismo che ne sta alla base. SCENIHR[2] OMS IARC Studi su animali Non esistono dati conclusivi riguardo ritardi mentali e aumento di morte fetale in seguito ad esposizione dell‟embrione a segnali tipici della telefonia GSM Studi effettuati su animali al fine di verificare un eventuale calo nella fertilità maschile sono risultati inadeguati a stabilire una associazione, soprattutto per quanto concerne la potenza statistica. --- Effetti vari ICNIRP[1] SCENHIR OMS IARC Studi sull’uomo Per quello che riguarda effetti a carico della cute non sono stati evidenziati inspessimenti, variazioni nel contenuto di elastina e collagene, risposte proliferative anomale e produzione di proteine da shock termico in seguito a esposizione a campi a RF Alcuni studi riportano un effetto di aumento dell‟espressione di alcuni proto oncogeni e anomalie nella distribuzione del collegane per esposizioni a campi RF, ma, ad una analisi approfondita dei protocolli sono emersi errori nello scoring dei dati e nella valutazione dosimetrica. Cataratta indotta per esposizione a campi RF con SAR elevato (100-140 W/kg) localizzato agli occhi ---- Documenti di riferimento ICNIRP [1] Exposure to high frequency electromagnetic fields, biological effects and health consequences (100 kHz-300 GHz) - Review of the Scientific Evidence and Health Consequences http://www.icnirp.de/documents/RFReview.pdf SCENIHR [2] Health Effects of Exposure to EMF” http://ec.europa.eu/health/ph_risk/committees/04_scenihr/docs/scenihr_o_022.pdf OMS [3] Fact Sheet 304 - “Base stations and wireless technologies” http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs304/en/ Traduzione italiana a cura dell‟Istituto Superiore di Sanità, sul sito del Consorzio Elettra 2000 http://www.elettra2000.it/pdf/report/fs304-ita.pdf [4] Fact Sheet 193 - “Mobile telephones and their base stations” http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs193/en/ Traduzione italiana a cura dell‟Istituto Superiore di Sanità, sul sito del Consorzio Elettra 2000 http://www.elettra2000.it/pdf/report/fs193-ita.pdf [5] Fact Sheet 296 - “Electromagnetic Hypersensitivity” http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs296/en/ Traduzione italiana a cura dell‟Istituto Superiore di Sanità, sul sito del Consorzio Elettra 2000 http://www.elettra2000.it/pdf/report/fs296-ita.pdf