RASSEGNA “Musici, poeti e giullari” CASTELLO MALASPINA · BRALLO DI PREGOLA CENE D’AUTORE food & entertainment “Col favor del buio” PARCO ASTRONOMICO · FRAZIONE COLLERI SERATE OSSERVATIVE Profondo cielo e conferenze sull’astronomia “Musici, poeti e giullari” CENE D’AUTORE food & entertainment Serata inaugurale sabato 3 ottobre 2015 Tutti i venerdì dal 9 ottobre al 4 dicembre 2015 Direzione artistica: Flavio Oreglio Il Castello di Pregola La famiglia Malaspina era presente in Pregola e in tutta la valle Staffora già dal secolo XI. La potente famiglia fu infeudata in questi territori nel 1164 dall’imperatore Federico Barbarossa e la conferma degli stessi feudi avvenne nel XIV e XVI secolo rispettivamente dagli Imperatori Carlo III e Carlo V. Questa famiglia eresse il suo primo castello pregolese a ovest della montagnola a forma di dente che sovrasta l’abitato, ma nel XVI secolo una lite tra gli stessi feudatari ne provocò la distruzione. Avvenne che, nel 1563, il marchese Oliviero e suo fratello, il sacerdote Agostino, furono uccisi dal marchese Federico Malaspina, sempre di Pregola, per vendetta, perché questi gli avevano ucciso il padre. Suo figlio Gian Maria, nel 1570, unitosi a vari banditi, tentò di occupare con la forza il castello di Pregola di cui era condomino, ma che allora era tenuto da altri parenti. Non essendogli riuscito il colpo, per vendicarsi devastò e incendiò i luoghi di Zerba e di Belnome, uccidendo molti vassalli dei suoi congiunti e rivali, bruciando quattro donne e rubando il bestiame. Nel 1571, per queste azioni, a Gian Maria furono confiscati i beni ma questo, non gradendo l’azione, cercò con la forza di farseli ridare. Non riuscendovi, nel 1575, unitosi a un gruppo di masnadieri, pose di nuovo sotto assedio il castello, ma anche questa volta non riuscì nel suo intento, quindi di nuovo lo incendiò distruggendolo completamente. Dopo questa distruzione i Malaspina costruirono a est del paese con le pietre recuperate dall’edificio distrutto, l’attuale casa-forte chiamata castello. Questa rimase sede del marchesato fino all’eliminazione dei feudi di napoleonica memoria. Gli ultimi discendenti, i marchesi Antonio e Rodolfo, vi dimorarono fino alla loro morte avvenuta tra il 1923 e 1924. In fianco a questo castello fu costruita, in tempo non conosciuto, una dependance per i custodi e questi, “Tiriso” e “Caterinen” l’abitarono fino alla loro morte avvenuta nella seconda metà del secolo scorso. Quest’ultimo edificio opportunamente restaurato, è diventato, oggi 2015, il pub e bracerie “Castello Malaspina” Fiorenzo Debattisti Il Circolo dei poeti catartici Presso il Castello Malaspina, il 18 di agosto di quest’anno, Flavio Oreglio, il “poeta catartico” del primo storico Zelig (2000 – 2005) ha inaugurato con una serata speciale il “Circolo dei poeti catartici”. Come mai questa scelta? Semplice, perché proprio a Pregola, nelle vicinanze del Castello, il 15 agosto del 1980, Oreglio si esibì insieme all’amico Moreno Tagliani in un mini recital intitolato “20 minuti con Flavio, Moreno e le loro canzoni” dando il via alla sua carriera artistica che l’ha portato, nell’arco di un trentennio, a diventare uno dei maggiori esponenti del cabaret nazionale. A quella serata seguirono cinque anni di sperimentazione nell’Oltrepò Pavese prima dell’esordio ufficiale a Milano nel 1985, nei pub che iniziavano a proliferare sui Navigli. Da quest’anno, il Circolo dei Poeti Catartici è diventato un vero e proprio cabaret artistique nel quale è adesso possibile svolgere un’attività continuativa, uno spazio per ritrovare e rivivere lo spirito originario del vero cabaret oggi rinnegato e dimenticato. Perché il cabaret non è solo “ridere”, il cabaret non è solo la “comicità”, ma il cabaret con le sue radici letterarie e artistiche è sempre stato un momento culturale e aggregativo da vivere insieme sorridendo, certo, ma anche pensando e… perché no?... sognando. PICCOLA STORIA DEL CIRCOLO DEI POETI CATARTICI Il Circolo dei Poeti Catartici è un’idea che ha visto la luce nel 2003 durante la trasmissione Zelig, ed è diventato in seguito trasmissione radiofonica su RTL tra il 2005 e il 2006. Le poesie del Circolo, opportunamente raccolte, sono state pubblicate nel libro “Katartiko 3 - Ultimo atto” (Mondadori 2004) e hanno contribuito alla causa di Emergency con il lancio dell’operazione “Desert smile”. Nell’occasione Gino Strada scrisse la postfazione del libro regalando ai lettori e ai poeti catartici delle parole bellissime. “Musici, poeti e giullari” Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015, al Circolo dei Poeti Catartici, presso il Castello Malaspina a Pregola (Passo del Brallo – PV) si terranno le cene d’autore, che ospiteranno la rassegna “Musici poeti e giullari”. Dieci appuntamenti con artisti straordinari. Dieci opportunità per riscoprire lo spirito originario del cabaret. Che cos’è il “cabaret”? Dall’archivio del Centro Studi Musicomedians Se chiedete “che cos’è il cabaret?”, quasi tutti vi risponderanno che “i cabarettisti fanno ridere”. La stragrande maggioranza delle persone identifica cioè il “cabaret” con la “comicità”. Quest’aberrante e diffusissimo luogo comune contiene un doppio errore: anzitutto perché “cabaret” e “comicità” non sono sinonimi e in secondo luogo perché a sua volta la “comicità” non coincide perfettamente con il “ridere” ma, al limite, ne rappresenta solo una parte, dato che esistono anche l’umorismo, la satira, il sarcasmo, l’ironia, il ridicolo e il grottesco. Ridurre il cabaret alla sola “comicità” seppur intendendo con essa (sbagliando) il “ridere” in genere, è una semplificazione grossolana, perché il cabaret è una tipologia di intrattenimento complessa e articolata che presenta un’infinità di sfumature che vanno ben oltre il solo sorriso. Quello che oggi – grazie all’avallo televisivo - si autodefinisce “cabaret” è in realtà uno strano coacervo di varietà, avanspettacolo, burlesque e animazione da villaggio turistico; un obbrobrio pseudo artistico figlio di una degenerazione culturale sempre più protesa verso leggerezza e banalità. Tale deriva stilistica, oltretutto, ha ammantato il vocabolo “cabaret” di un valore dispregiativo, per cui spesso, nel linguaggio attuale, quando si vuole sottolineare la superficialità di qualcosa o di qualcuno, si utilizzano frasi come: “Questo è cabaret” oppure “Non siamo qui a fare il cabaret”... e via dicendo. Mai un vocabolo fu utilizzato in modo più infelice e scorretto, a testimonianza della profonda ignoranza in merito a ciò che il cabaret ha rappresentato in passato e rappresenta tuttora là, dove realmente si manifesta. Il cabaret artistique (questa sarebbe la dicitura esatta) ha una vita relativamente breve. Nacque a Parigi nel 1881 quando uno scalcinato pittore di nome Rodolphe Salis aprì il locale “Chat Noir”, proponendo una forma di entertainment antitetico al varietà dei café chantant e delle music hall allora dominante. E qui va detta una cosa importante: non si può capire il cabaret se non si conosce il varietà. Cabaret e Varietà sono due mondi differenti, e per comprendere la differenza occorre conoscere la storia del “café chantant”, tenendo presente che quest’ultimo è stato non solo l'indiscusso progenitore del “varietà” e dei suoi discendenti e affini (la filiera avanspettacolo, rivista, vaudeville, burlesque, commedia musicale) ma anche il modello originario da cui è nato – per emulazione e sostanziale differenziazione – lo stesso cabaret artistique. Il “café chantant” vide la luce nella seconda metà del settecento, quando sull'onda dell'arrivo del caffè in Europa (il “vino dell'Islam”, importato dall'oriente nel 600) nacquero le “botteghe del caffè” che col tempo si trasformarono in “Caffè” e poi – per attirare i clienti – iniziarono a proporre intrattenimenti musicali (café concert) fino a diventare in seguito ricettacoli di un'arte varia che , in seguito, sarà chiamata, nel suo insieme, “varietà”. Il “cabaret artistique”, invece, si originò più di un secolo e mezzo dopo, nel quartiere di Montmartre grazie alla già citata esperienza dello “Chat Noir” che ospitò sulla sua pedana un collettivo di poeti sperimentatori e scrittori d’avanguardia che si era sciolto da poco: gli Hydropathes di Emile Goudeau. Furono loro i veri padri fondatori del “cabaret” anche se fu Salis a coniare il termine “cabaret artistique”. Tra il 1878 e il 1880, Gli Hydropathes avevano testato - al Café Rive Gauche nel Quartiere Latino - nuove forme di scrittura e di espressione per modernizzare il linguaggio poetico. Oltre ad ac- corgimenti tecnici come l’abolizione della rima e della metrica, il loro tratto distintivo fu l’idea “autore = interprete”, concezione che portò all’affermarsi della figura del “poeta performer” che non puntava più alla semplice pubblicazione dei suoi scritti sulle riviste letterarie ma che recitava dal vivo i suoi componimenti caratterizzando con il suo “sapore” l'espressione del suo pensiero e della sua creatività: una sorta di “stand up” ante litteram. Gli Hydropathes sperimentarono anche il connubio poesia-musica dando origine alla canzone d’autore e su questo fronte furono affiancati da Aristide Bruant (considerato il capostipite dei cantautori moderni) che con la sua “chanson canaille” raccontò il lato oscuro della Belle Epoque. Oltre ai poeti e agli chansonnier, allo Chat Noir si diedero appuntamento pittori e disegnatori che con quadri, fumetti e vignette presero di mira i vizi della società del tempo e la politica allora in auge. Questo atteggiamento satirico diventò poi elemento essenziale dei Kabarett tedeschi della Repubblica di Weimar, veri e propri covi di attività anti nazista che per questo motivo furono chiusi dal regime. Musica, poesia e pittura si contaminarono nei cabaret europei che divennero ritrovi per artisti di ogni tipo. La prima mostra di Picasso fu allestita a Barcellona presso il locale “Els Quatre gats” e le avanguardie del Novecento fecero dei cabaret la loro casa. Basti pensare al Dadaismo nato in seno al Cabaret Voltaire di Zurigo o al Futurismo che con il ”Manifesto del Teatro di Varietà” e il “Teatro sintetico”, di fatto, propose il cabaret anche se non lo chiamò mai così. E non dimentichiamoci dell'esistenzialismo, che nel secondo dopoguerra s’insediò in quelle “caves” della Rive Gauche che furono il ricettacolo di artisti del calibro di Boris Vian, Leo Ferrè, Jacques Brel e, soprattutto, Georges Brassens, modelli cui s’ispirarono i maggiori interpreti del cabaret italiano degli anni ’60. Poesia, canzone d’autore, critica sociale e satira politica, ricerca nuovi linguaggi e contaminazione delle arti… Come direbbe Humphrey Bogart: questo è il cabaret artistique, bellezza! Ci trovate qualcosa da ridere? Probabilmente si… ma non è necessario. E men che meno sufficiente. SABATO 3 OTTOBRE Serata inaugurale Incontro con LEONARDO MANERA Leonardo Manera è un comico con esperienza ormai trentennale. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive (Zelig, Ciro, Colorado, Quelli che il calcio, Belli dentro, Maurizio Costanzo Show, Paperissima Sprint) e radiofoniche (Sumo- Radio2, Platone e Avanzi di Manera-Radio24). Ha scritto e interpretato cinque spettacoli teatrali esibendosi anche al "Piccolo Teatro Studio di Milano" col testo dedicato al "Candido" di Voltaire. Instancabile inventore di personaggi, ha accumulato un'esperienza di oltre tremila serate dal vivo seguendo sempre il filo di una comicità originale costantemente apprezzata dal pubblico. VENERDI 9 OTTOBRE ALBERTO PATRUCCO in “Pesi Massimi” Alberto Patrucco, nasce artisticamente come autore e attore di teatro comico. A partire dal 2000, inizia un rapporto costante con la televisione che si sviluppa parallelamente al percorso teatrale e musicale. Ha pubblicato “Tempi bastardi!” (libro – Mondadori, 2003); “Vedo buio! – manifesto del pessimismo comico” (libro – Mondadori, 2006); “Chi non la pensa come noi – Alberto Patrucco interpreta Georges Brassens” (cd – Edel, 2008); “NECROlogica – Un libro lapidario” (Foschi Editore, 2010), una moderna “Antologia di Spoon River”, arricchita dalle illustrazioni di Sergio Staino e “Segni (e) particolari” (cd – Sony Music, 2014) con Andrea Miro’. PESI MASSIMI E’ una panoramica al vetriolo sui tempi che stiamo vivendo, intrisa di comicità vera, sostanza ed argomenti. Liberato dagli orpelli del quotidiano, lo spettacolo assume tutta un’altra angolazione. Attinge dalla cronaca, ma si alimenta anche di più ampi scenari storici. E sullo sfondo, le tante vicende che segnano il nostro attuale stile di vita. Tra l’altro: la politica (si pensava che dalla Prima alla Seconda Repubblica le cose sarebbero migliorate, invece stiamo rinculando: siamo passati dalla Prima alla Seconda ma deve essere entrata la retro), la televisione (molta gente è convinta di essere in regola con il canone perché già paga la tassa dei rifiuti), l’economia (so come investire i miei risparmi: il titolo con la percentuale migliore è l’inflazione). Alberto Patrucco non risparmia nessuno e nemmeno se stesso. Così, tanto per tornare a ridere… sul serio. VENERDI 16 OTTOBRE VINCENZO COSTANTINO “CINASKI” in “Nato per lasciar perdere” Vincenzo Costantino, conosciuto come CINASKI, soprannome dovuto ad un retaggio adolescenziale dal 1980, nasce a Milano nel 1964. Oltre alla scuola frequenta i mondi di periferia milanese, coltivandone pregi e difetti. Ha collaborato con alcune testate giornalistiche underground di letteratura, ma soprattutto ha passato centinaia di nottate a farsi domande. Nel 1994 c’è stato l’incontro umano e letterario con Vinicio Capossela da cui è nata un’amicizia duratura e un libro scritto a quattro mani edito da Feltrinelli nel 2009 : “IN CLANDESTINITA’”. Dopo aver animato per 5 anni( 2001/2006) i lunedì notturni dei milanesi con la banda del Caravanserraglio, comincia un’attività live accompagnata dalla pubblicazione di diverse raccolte poetiche tra cui spicca, nel 2010 “CHI E’ SENZA PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE” (Marcos y Marcos). A novembre del 2012 è uscito il suo primo disco di poesie musicate. Cinaski porta la poesia vestita di musica nei bar, nelle osterie e anche nei teatri coraggiosi… dovunque ci siano orecchie e occhi incontaminati dalla distrazione. NATO PER LASCIAR PERDERE Un recital/concerto tratto dalla raccolta poetica e dal disco SMOKE di Vincenzo, mosso anche dagli strumenti suonati dal vivo. Un Recital/concerto di canzoni, letture e monologhi sulla scia della last generation, verso la fine del politicamente corretto in una prospettiva poetica e musicale che rintraccia le modalità dello stand up poetico, dell'ironia e della canzone recitata, un assolo del poeta Cinaski, poeta, narratore, reader e neo-comunicatore, con la complicità dell'accompagnamento al piano di Mell Morcone e alla tromba di Raffaele Kohler. VENERDI 23 OTTOBRE FOLCO ORSELLI in “Storie e canzoni blues da MilanoBabilonia” Compositore e cantautore, è un artista poliedrico, eclettico. Nel 1995, con il duo “Caligola”, partecipa a Sanremo Giovani ed esce il suo primo album “Il sole che respira”. Fa da apertura all Golden Eye Tour di Tina Turner (1996) e alla tournée di Zucchero Fornaciari - Voodoo Tour (1997). Intorno al 1997 nasce il progetto musicale “Folco Orselli e La Compagnia dei Cani Scossi” di cui crea musica e testi inseriti nell’album “La stirpe di Caino”. Nel 2001 crea, insieme ad altri artisti un autentico e originale movimento musicale milanese, il Caravanserraglio, L’attività discografica prosegue con gli album “La spina” (2004) e “Milano Babilonia” (2007) e lo porta nel 2008 a vincere con il brano “L’amore ci sorprende” tre importanti premi contemporaneamente nell’edizione Musicultura (già Premio Recanati) di quell’anno (unico artista a riuscire nell’impresa). Nel 2011 è uscito con il suo ultimo album “Generi di conforto” e parallelamente ha dato vita a una nuova band di rock psichedelico (gli Arm On Stage) e all’esperienza “Scuola Milanese”, insieme a Carlo Fava e Claudio Sanfilippo. “Storie e canzoni blues da MilanoBabilonia” Una serata con la musica di Folco è una magia tutta da gustare per le influenze musicali internazionali che vanno dal blues, al funky e al jazz. Una poetica che rievoca antiche reminiscenze passate o descrive con stile potente fotografie contemporanee della società dei nostri giorni. “Credo” dice Folco, “che bisogna sempre cercare la chiave più profonda per poter comunicare con la gente”. E lui ci prova… e ci riesce benissimo. VENERDI 30 OTTOBRE FLAVIO OREGLIO in occasione del suo “TRENTENNALE ON STAGE” presenta il libro antologia “CATARTICO!” (Salani - 2015) Flavio Oreglio è un maestro della sintesi: scienziato per formazione, adora gli acronimi, le abbreviazioni, il riassunto, l’‘andare al sodo’, arrivando a fare della ‘cortigrafia’ un’arte – più precisamente, Brev Art. Questo libro è un insieme di poesie, monologhi, aforismi e battute, una raccolta singolare di momenti catartici, ma anche una riflessione sul ‘ridere’ in tutti i suoi aspetti; un’antologia imperdibile corredata di testi inediti, ovviamente brevi, per dimostrare una volta di più che ridere è una cosa seria. VENERDI 6 NOVEMBRE GIORGIO MACELLARI in “Tra jazz e musica d’autore” Special guest: Riccardo Bianchi Giorgio Macellari, oltre ad essere pubblicista e scrittore, è soprattutto un artista eclettico. È titolare dell’etichetta Primula Records e della casa editrice Primula Editore. Nel settembre del 2009, realizza il cd “Fricandò – L’amore ai tempi della letteratura”, un progetto culturale in cui riveste con diversi stilemi musicali alcuni testi della letteratura mondiale. Nel 2011 si aggiudica la quarta edizione del concorso nazionale “Suona la poesia”, organizzato dal Festival Internazionale di Genova e dal Meeting delle Etichette Indipendenti. Istituisce un Laboratorio di “Lettura Interpretativa” presso la Civica Scuola di Musica di Voghera. Al giornalismo alterna attività in diversi settori dello spettacolo, in qualità di cantante, presentatore, voce recitante e speaker. TRA JAZZ E MUSICA D’AUTORE Lo spettacolo propone la rivisitazione in chiave jazz di alcuni brani della musica d’autore italiana con escursioni nel repertorio classico brasiliano e inossidabili evergreen. Si spazia da brani che risalgono agli anni ’40 (“In cerca di te”) a classici della canzone d’autore I brani sono contenuti nell’omonimo CD appena pubblicato. Riccardo Bianchi è nato a Cremona nel 1957. Studia chitarra classica con Umberto Sterzati e Jazz alla Scuola Jazz Cremona di Nino Donzelli. Esordisce nell’orchestra estiva di Giorgio Gaslini e dal ‘79 in poi collabora con diversi musicisti italiani e stranieri partecipando a concerti e incisioni discografiche. VENERDI 13 NOVEMBRE FLAVIO PIRINI in “Circa intorno quasi teatro canzone” Cantautore, attore, fumatore, predicatore. Pur appartenendo al mondo della canzone d’autore, la passione per il comico lo ha portato a miscelare elementi poetici e ironici. Scrive canzoni serie anche allegre e canzoni comiche anche amare. Accanto ai lavori discografici, un'intensa attività live e teatrale. Tra i più originali e apprezzati cantautori milanesi, è stato tra i fondatori del Caravanserraglio e ha collaborato con i gruppi Democomica e Musicomedians. CIRCA INTORNO QUASI TEATRO CANZONE Circa intorno quasi teatro canzone è il concerto spettacolo in “solo” di Flavio Pirini: una mescolanza di elementi poetici e ironici, volutamente proposti per chitarra e voce, secondo la più classica delle formule cantautorali, un’alternanza di emozioni, che lascia l’interprete libero di esporre varie sfaccettature, anche stilistiche. Si passa dalla canzone d’autore al racconto in musica, dalla canzonetta umoristica al monologo, dalla lettura di brani letterari alla filastrocca satirica. L’insieme mette in luce la sensibilità dell’autore e la propria “filosofia” che intende sottolineare la coesistenza dei due opposti gioia e dolore. Uno spettacolo adatto alla pedana di un club come al palcoscenico di un teatro. VENERDI 20 NOVEMBRE STEFANO COVRI in “Milano canta e spara” Estroso chitarrista, cultore di jazz e fingerpicking e cantautore ironico e intimista, ha ricevuto riconoscimenti importati nell’ambito della canzone d’autore tra cui il “Premio Città di Recanati”. Ha pubblicato l’album “Attimi” presentato al MEI di Faenza e al “Premio Tenco”. Dal 2008 al 2011 è stato in tour con lo spettacolo di teatro canzone “Delitti e Canzoni”, insieme allo scrittore ed umorista Fabrizio Canciani con il quale ha pubblicato CD e libro omonimi. A Marzo 2013, con il patrocinio della Fondazione Gaber, presenta al Piccolo Teatro Studio lo spettacolo “Com’è bella la città” in duo con l’attore Gianfelice Facchetti, spettacolo che è stato anche rappresentato presso l'Istituto dei Ciechi di Milano per il progetto del "Dialogo al buio". Dal 2012 suona e collabora stabilmente con Ricky Gianco. MILANO CANTA E SPARA di Stefano Covri e Fabrizio Canciani Canzoni originali, aneddoti, brevi racconti, ironia, tutto ciò che serve per parlare di Milano, e non solo, con l'aiuto di qualche brano dei grandi della canzone d'autore milanese come Gaber, Jannacci, Valdi. Un City Sightseeing alternativo tra presente e passato, tra storie su cui si può costruire un blues o una ballata e notti fumose piene di mistero che ti ispirano del jazz. Raymond Chandler diceva: forse dio ha creato Boston in una domenica piovosa. Non lo so, di sicuro c’era molta nebbia quando ha creato certi quartieri di Milano. Un viaggio che diventa parola, poesia, musica; con l’ironia che diventa canzone. VENERDI 27 NOVEMBRE Serata magica Incontro con RAUL CREMONA Artista poliedrico che coniuga magia e comicità. Inizia nei locali milanesi ideando personaggi magici a sfondo comicogrottesco (Mago Oronzo, Manipolini, Giorgian e Silvano una parodia del Mago Silvan) che porta in TV in diverse trasmissioni. E’ stato una delle colonne portanti dei programmi televisivi Mai dire gol e Zelig Circus. Tra i suoi personaggi troviamo il maschilista Omen che ce l'ha a morte con le donne, che sbraita e urla agli uomini in sala per farsi rispettare (ma ad una telefonata della moglie, che lui chiama "la Bestia", si zittisce immediatamente diventando mansueto come un agnello), il melodrammatico Jacopo Ortis e le lettere all'amico Ugo Foscolo, ed Evok, il Messia di una pseudoreligione che porta luce e prosperità, che benedice la folla con una spazzola bagnata in un secchio. Attualmente è Presidente dello storico CLAM (Club Arte Magica) di Milano. VENERDI 4 DICEMBRE WALTER LEONARDI in “Recital” In circa vent'anni di attività ha frequentato tutti gli ambienti dello spettacolo: teatro, cinema, televisione, radio. Attore comico e drammatico, teatrale e cinematografico, propone una forma di teatro che lui stesso definisce di “poesia popolare”. É uno dei protagonisti dei video de IL TERZO SEGRETO DI SATIRA, andati in onda - oltre che sui canali web - anche su Rai3, Report e La7 (Piazza pulita). Nel 2011 incide un CD “Organizzo Eventi” con Paolo Li Volsi, 10 canzoni ironiche e non. Nel 2014 è in scena con lo spettacolo A-men e con Fondamentalmente avevamo voglia di vederci con Flavio Pirini. Walter affronta il palcoscenico e lo spettacolo in genere con una profonda e continua ricerca di onestà, e a essere onesti, non sempre ci riesce. RECITAL Recital è uno spettacolo sulle cose accadute negli ultimi tempi Recital è uno spettacolo fatto di scampoli, avanzi e frattaglie varie. Recital è un’ora e mezza, un’ora, mezz’ora, (secondo il bisogno) di monologhi, dialoghi e canzoni Recital è pensare “perché sto ridendo?” quando ormai è troppo tardi Recital è: due uomini, uno alto l’altro bello (indovina chi sta scrivendo) una chitarra a volte due e uno spinello (no maresciallo..., stavo scherzando...) Recital è una serie di storie della nostra quotidianità, attualità insomma della nostra vita. Recital è stare assieme con molta allegria e gioia di vivere e un amore smisurato, quasi vomitevole, per la gente. Recital è un cantautore che fa il comico e un comico che prova a cantare. Molto divertenti forse ridicoli. Recital è soprattutto uno spettacolo contenitore che anarchicamente racconta storie. Recital è tutto questo e molto di più e molto di meno. “Col favor del buio” SERATE OSSERVATIVE Profondo cielo e conferenze sull’astronomia Serata inaugurale sabato 10 ottobre 2015 Tutti i sabato dal 10 ottobre al 5 dicembre 2015 Parco astronomico Astrobrallo - ADARA L’associazione ADARA Il 6 settembre 2010 Marco Angelini, Vittorino Suma e Fabio Tagliani hanno costituito l’associazione ADARA (Associazione per la Divulgazione dell’Astronomia e delle Ricerche Astronimiche) con lo scopo di realizzare qello che e’ il sogno di tutti gli astrofili dilettanti: avere un osservatorio astronomico remotizzato in altura. Grazie alla collaborazione con il Comune di Brallo di Pregola in data 7 Maggio 2001 hanno inagurato il Parco astronomico Astrobrallo dotato di due cupole Sphera di fabbricazione polacca ed hanno cominciato ad attrezzarle per poter operare da remoto. Ben presto sono stati affiancati nelle loro serate “remotizzate” da Giacomo Zacchi e Gianandrea Bodini portando ben a 4 gli strumenti che realizzano le foto che si possono vedere sul sito astrobrallo.com. Nell’agosto 2013 grazie al contributo di una nuova associata Barbara Masala è stata realizzata un’esposizione permanente delle foto nei locali degli ex spogliatoi. Ad oggi l’associazione conta 19 soci i soci fra cui anche gli astrofili “visualisti” Gabriele Franzo e Simone Galelli. In 4 anni di attività sono stati organizzati numerosi starparty che hanno visto la partecipazione di astrofili provenienti da tutta italia. Il primo gennaio 2013 una foto scattata al parco astronomico Astrobrallo è stata l’apod (Astronomy Picture of the Day) sul sito NASA.GOV. Parecchie astrofotografie sono state pubblicate da riviste specialistiche (Sky and Telescope) e questo ha contribuito a rendere famoso il cielo del Brallo a livello globale. Ad oggi hanno visittato il sito astrobrallo.com dove vengono pubblicate le foto scattate dai telescopi di ADARA più di 300.000 persone provenienti da tutte le parti del mondo. COL FAVOR DEL BUIO Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015, al Parco astronomico Astrobrallo di Colleri si terranno delle serate osservative e delle serate culturali per il ciclo “Col favor del buio”. Dieci appuntamenti per conoscere qualcosa di più sul cielo. Dieci occasioni per scoprire il cielo del Brallo. Tutte le serate si aprono alle 21 al parco astronomico di Colleri con un orientamento generale nel cielo. Riconoscimento dei punti cardinali e delle stelle che li indicano. Si passa poi al riconoscimento degli asterismi tipici del periodo. SABATO 10 OTTOBRE Nella serata del 10 ottobre la luna risulta calante (8,3%) e non è osservabile fino alle 4:40 del mattino. Questa condizione non è ideale per l’osservazione degli astri in quanto la luna, con la sua luce, non permette di vedere gli oggetti del profondo cielo. L’asterismo della serata è il Quadrato di Pegaso, osservabile nell'omonima costellazione durante tutto l'autunno molto alto sull'orizzonte. Osserviamo anche gli asterismi classici: l’orsa maggiore e l’orsa minore, cassiopea, lo scorpione, il cigno, l’aquila, il delfino etc etc. Nello spazio profondo osserviamo: La Galassia di Andromeda (nota talvolta anche con il vecchio nome Grande Nebulosa di Andromeda o con le sigle di catalogo M 31 e NGC 224), è una galassia spirale gigante facente parte del Gruppo Locale, assieme alla Via Lattea; si trova a circa 2,538 milioni di anni luce dalla Terra,[3] in direzione della costellazione boreale di Andromeda, da cui prende il nome. Si tratta della galassia spirale di grandi dimensioni più vicina alla nostra galassia; è visibile anche ad occhio nudo e si tratta dell'oggetto più lontano visibile da occhi umani senza l'ausilio di strumenti di osservazione. SABATO 17 OTTOBRE Nella serata del 17 ottobre la luna risulta crescente (13,7%) ed è osservabile fino alle 21:30. Risulta molto interessate soffermarsi anche per pochi minuti nella zona interna della falce lunare. Si osserva un cambiamento repentino dei paesaggi. I crateri che passano dalla luce all’ombra e viceversa fanno vedere la luna sotto un aspetto che ad occhio nudo non si vede. L’oggetto celeste della serata la stella Fomalhaut, il cui splendore è rimarcato anche dall'assenza di altre stelle luminose nel suo settore di cielo; Fomalhaut appartiene alla costellazione del Pesce Australe, situata a sud dell'Aquario. LaBalena inizia pure a fare la sua comparsa, verso sud-est, mentre a sud-ovest ancora è visibile, nelle prime ore della sera, la costellazione del Sagittario, molto bassa sull'orizzonte. Il Capricorno è visibile subito ad est. Nello spazio profondo osserviamo: La Nebulosa Rosetta È una delle nebulose più brillanti del cielo notturno; la sua posizione, ad appena 5° dall'equatore celeste, fa sì che possa essere osservata da tutte le aree abitate della Terra. La posizione della nebulosa si individua con facilità, grazie alla presenza di alcune fra le stelle più brillanti del cielo: Betelgeuse e Procione; congiungendo la prima alla seconda con una linea immaginaria, la Nebulosa Rosetta si trova fermandosi a circa un terzo della distanza e muovendosi circa un grado e mezzo in direzione sud. SABATO 24 OTTOBRE Nella serata del 24 ottobre la luna risulta crescente (82,0%) ed è osservabile fino alle 3:00 di mattino. Siamo vicini al plenilunio e per questa ragione la serata non è indicata per l’osservazione degli oggetti di profondo cielo. L’oggetto celeste della serata la stella il doppio ammasso h+χ. Per è una coppia di ammassi aperti molto luminosi, visibili nella costellazione di Perseo; devono il loro nome comune alla loro estrema vicinanza e somiglianza. Possiedono pure una lettera di riferimento (h e χ), nonché numeri di catalogo indipendenti (NGC 869 e NGC 884). Sono ben visibili ad occhio nudo come una macchia chiara allungata con una strozzatura centrale, che le conferisce la forma di un "8" rovesciato; notissimi fin dall'antichità, questi due magnifici oggetti celesti si presentano circumpolari, in gran parte dell'emisfero boreale terrestre. Entrambi sono ammassi giovani, dell'età compresa fra 3 e 6 milioni di anni, e distano fra loro circa 800 anni luce; il fatto che siano visibili così chiaramente anche da grande distanza (il nostro sistema solare si trova ad oltre 7000 anni-luce da loro) è indice di una grande luminosità reale, come pure le loro dimensioni, stimate intorno ai 70 anni-luce di diametro per entrambi gli oggetti. Una fotografia scattata al parco astronomico a questo oggetto è stata l’APOD (Astronomy Picture of the Day) sul sito della NASA il primo gennaio 2013. SABATO 31 OTTOBRE Nella serata del 31 ottobre la luna risulta calante (82,0%) ed è osservabile dalle 20:49 fino a tarda mattinata (10:42). Siamo ancora vicini al plenilunio e per questa ragione la serata non è indicata per l’osservazione degli oggetti di profondo cielo. La serata al cinema del Brallo con una carrellata degli oggetti fotografati dagli astrofili di ADARA al parco astronomico AstroBrallo di Colleri. Una piccola spiegazione di come si osserva e come si acquisiscono le immagini con una dimostrazione in tempo reale. SABATO 7 NOVEMBRE Nella serata del 7 novembre la luna risulta calante (19.5%) e sorge alle 2:34. La serata è indicata per l’osservazione del cielo e degli oggetti meno luminosi. Il cielo di novembre è dominato dalle costellazioni di Pegaso, riconoscibile per le sue quattro stelle disposte a formare un grande Quadrato, da Andromeda, con la sua celebre galassia da cui prende il nome, e dal Cigno. Novembre vede ad est il sorgere di quelle costellazioni che saranno dominanti nei mesi invernali: l'Auriga, con la sua brillantissima stella Capella, e il Toro, con i celebri ammassi delle Pleiadi e delle Iadi. La rossa stella Aldebaran preannuncia il prossimo sorgere della brillante costellazione di Orione. Il cielo ad ovest mostra ancora le stelle caratteristiche del cielo estivo, in particolare il famoso asterismo del Triangolo Estivo, attraversato dalla Via Lattea, sempre più prossimo al tramonto. La costellazione del Sagittario ancora può essere osservata nelle prime ore della sera. SABATO 14 NOVEMBRE Nella serata del 14 novembre la luna risulta crescente (4.8%) sorge alle alle 9:10 e tramonta alle 19:12 . La serata è indicata per l’osservazione del cielo e degli oggetti meno luminosi. L'Aquario è la costellazione che più di tutte domina il cielo del sud. A nord, il Grande Carro dell'Orsa Maggiore rasenta l'orizzonte, mentre il cielo è dominato dalla caratteristica "W" di Cassiopea, visibile lungo la Via Lattea, diametralmente opposta al Grande Carro rispetto alla Stella Polare. Nello spazio profondo osserviamo: La nebulosa Elica o occhio di Dio (NGC 7293, Nebulosa Helix mantenendo il nome inglese) è una delle nebulose planetarie più vicine alla Terra. Si trova a 200 pc o 650 a.l. dalla Terra nella costellazione dell'Aquario e ha un diametro angolare di circa 0,5° (pari a 2,5 anni luce). È stata scoperta da Karl Ludwig Harding prima del 1824.La nebulosa Elica è un esempio di una nebulosa planetaria formatasi alla fine della vita di una stella di tipo solare. Gli strati gassosi esterni della stella espulsi nello spazio appaiono dal nostro punto di vista come se guardassimo dall'alto un'elica. Il nucleo centrale della stella, destinato a diventare una nana bianca, risplende così intensamente da rendere fluorescente il gas precedentemente espulso. SABATO 21 NOVEMBRE Nella serata del 21 novembre la luna risulta crescente (68.8%) sorge alle alle 14:13 e tramonta alle 1:26 . La serata è poco indicata per l’osservazione degli oggetti di spazio profondo in quanto la luminosità diffusa della luna rende poco visibili tali oggetti. Ore 18:00-19:00 Una serata al cinema del Brallo con una introduzione all’astronomia. Conferenza a tema con il dott. Marco Miserocchi. SABATO 28 NOVEMBRE Nella serata del 28 novembre la luna risulta calante ma quasi piena (94,7%) sorge alle alle 19:29 e tramonta alle 9:21 . La serata è poco indicata per l’osservazione in quanto per tutta la notte la luna rischiara il cielo. Ore 18:00-19:00 Una serata al cinema del Brallo con una introduzione all’astronomia. Conferenza a tema con il dott. Marco Miserocchi. MARCO MISEROCCHI Marco Miserocchi, nato nella terra di Virgilio prima che vi arrivasse la televisione, è laureato in fisica e da sempre grande appassionato di astronomia e cosmologia. Essendo difficile campare con l’arte di Galileo, ha trascorso l’intera vita lavorativa occupandosi di ricerca ambientale nell’industria elettrica, senza però mai smettere di guardare il cielo di notte, con lo stesso stupore di quando era bambino. Raggiunta l’età della pensione ha ripreso l’antica passione per le stelle e tiene abitualmente conferenze pubbliche in cui parla, davanti a chi ha voglia di ascoltarlo, di spazio, tempo, Big Bang, universi paralleli, buchi neri, materia oscura e quant’altro partecipi al grande mistero dell’esistenza. Oggi vive a Piacenza, in attesa di sapere chi è. SABATO 5 DICEMBRE Nella serata del 5 dicembre la luna risulta calante (34,9%) sorge alle alle 1:21 e tramonta alle 13:32 . La serata permette l’osservazione del profondo cielo fino al levar della luna. Osserviamo: Lo sciame meteorico più affidabile dell’anno, le Geminidi sono caratterizzate da meteore multi colore bianche in prevalenza, ma anche gialle, blu, rosse e verdi. Massima attività: 13-14 dicembre Frequenza: 120 + per ora Cometa di origine: 3200 Phaethon Castello Malaspina Fraz. Pregola, 103 - Brallo di Pregola (PV) www.castellomalaspina.it Parco Astronomico Astrobrallo Località Sovaie - Fraz. Colleri - Brallo di Pregola (PV) www.astrobrallo.com