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RASSEGNA
“Musici, poeti e giullari”
CASTELLO MALASPINA · BRALLO DI PREGOLA
CENE D’AUTORE
food & entertainment
“Col favor del buio”
PARCO ASTRONOMICO · FRAZIONE COLLERI
SERATE OSSERVATIVE
Profondo cielo
e conferenze sull’astronomia
“Musici, poeti
e giullari”
CENE D’AUTORE
food & entertainment
Serata inaugurale
sabato 3 ottobre 2015
Tutti i venerdì
dal 9 ottobre al 4 dicembre 2015
Direzione artistica: Flavio Oreglio
Il Castello di Pregola
La famiglia Malaspina era presente in Pregola e in tutta la
valle Staffora già dal secolo XI. La potente famiglia fu infeudata in questi territori nel 1164 dall’imperatore Federico Barbarossa e la conferma degli stessi feudi avvenne nel XIV e XVI
secolo rispettivamente dagli Imperatori Carlo III e Carlo V.
Questa famiglia eresse il suo primo castello pregolese a ovest
della montagnola a forma di dente che sovrasta l’abitato, ma
nel XVI secolo una lite tra gli stessi feudatari ne provocò la distruzione.
Avvenne che, nel 1563, il marchese Oliviero e suo fratello, il sacerdote Agostino, furono uccisi dal
marchese Federico Malaspina, sempre di Pregola, per vendetta, perché questi gli avevano ucciso
il padre. Suo figlio Gian Maria, nel 1570, unitosi a vari banditi, tentò di occupare con la forza il
castello di Pregola di cui era condomino, ma che allora era tenuto da altri parenti. Non essendogli
riuscito il colpo, per vendicarsi devastò e incendiò i luoghi di Zerba e di Belnome, uccidendo molti
vassalli dei suoi congiunti e rivali, bruciando quattro donne e rubando il bestiame.
Nel 1571, per queste azioni, a Gian Maria furono confiscati i beni ma questo, non gradendo l’azione, cercò con la forza di farseli ridare. Non riuscendovi, nel 1575, unitosi a un gruppo di masnadieri,
pose di nuovo sotto assedio il castello, ma anche questa volta non riuscì nel suo intento, quindi
di nuovo lo incendiò distruggendolo completamente.
Dopo questa distruzione i Malaspina costruirono a est del paese con le pietre recuperate dall’edificio distrutto, l’attuale casa-forte chiamata castello. Questa rimase sede del marchesato fino all’eliminazione dei feudi di napoleonica memoria. Gli ultimi discendenti, i marchesi Antonio e Rodolfo, vi dimorarono fino alla loro morte avvenuta tra il 1923 e 1924.
In fianco a questo castello fu costruita, in tempo non conosciuto, una dependance per i custodi e
questi, “Tiriso” e “Caterinen” l’abitarono fino alla loro morte avvenuta nella seconda metà del secolo scorso.
Quest’ultimo edificio opportunamente restaurato, è diventato, oggi 2015, il pub e bracerie “Castello
Malaspina”
Fiorenzo Debattisti
Il Circolo dei poeti catartici
Presso il Castello Malaspina, il 18 di agosto di quest’anno, Flavio Oreglio, il
“poeta catartico” del primo storico Zelig (2000 – 2005) ha inaugurato con
una serata speciale il “Circolo dei poeti catartici”. Come mai questa scelta?
Semplice, perché proprio a Pregola, nelle vicinanze del Castello, il 15 agosto
del 1980, Oreglio si esibì insieme all’amico Moreno Tagliani in un mini recital
intitolato “20 minuti con Flavio, Moreno e le loro canzoni” dando il via alla
sua carriera artistica che l’ha portato, nell’arco di un trentennio, a diventare uno dei maggiori
esponenti del cabaret nazionale. A quella serata seguirono cinque anni di sperimentazione nell’Oltrepò Pavese prima dell’esordio ufficiale a Milano nel 1985, nei pub che iniziavano a proliferare
sui Navigli. Da quest’anno, il Circolo dei Poeti Catartici è diventato un vero e proprio cabaret artistique nel quale è adesso possibile svolgere un’attività continuativa, uno spazio per ritrovare e
rivivere lo spirito originario del vero cabaret oggi rinnegato e dimenticato. Perché il cabaret non
è solo “ridere”, il cabaret non è solo la “comicità”, ma il cabaret con le sue radici letterarie e artistiche è sempre stato un momento culturale e aggregativo da vivere insieme sorridendo, certo,
ma anche pensando e… perché no?... sognando.
PICCOLA STORIA DEL CIRCOLO DEI POETI CATARTICI
Il Circolo dei Poeti Catartici è un’idea che ha visto la luce nel 2003 durante la trasmissione Zelig, ed è diventato in seguito trasmissione radiofonica su RTL tra il
2005 e il 2006. Le poesie del Circolo, opportunamente raccolte, sono state pubblicate nel libro “Katartiko 3 - Ultimo atto” (Mondadori 2004) e hanno contribuito
alla causa di Emergency con il lancio dell’operazione “Desert smile”.
Nell’occasione Gino Strada scrisse la postfazione del libro
regalando ai lettori e ai poeti catartici
delle parole bellissime.
“Musici, poeti e giullari”
Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015, al Circolo dei
Poeti Catartici, presso il Castello Malaspina a Pregola (Passo del
Brallo – PV) si terranno le cene d’autore, che ospiteranno la rassegna “Musici poeti e giullari”.
Dieci appuntamenti con artisti straordinari.
Dieci opportunità per riscoprire lo spirito originario del cabaret.
Che cos’è il “cabaret”?
Dall’archivio del Centro Studi Musicomedians
Se chiedete “che cos’è il cabaret?”, quasi tutti vi risponderanno che “i cabarettisti fanno ridere”.
La stragrande maggioranza delle persone identifica cioè il “cabaret” con la “comicità”. Quest’aberrante e diffusissimo luogo comune contiene un doppio errore: anzitutto perché “cabaret” e “comicità” non sono sinonimi e in secondo luogo perché a sua volta la “comicità” non coincide perfettamente con il “ridere” ma, al limite, ne rappresenta solo una parte, dato che esistono anche
l’umorismo, la satira, il sarcasmo, l’ironia, il ridicolo e il grottesco. Ridurre il cabaret alla sola “comicità” seppur intendendo con essa (sbagliando) il “ridere” in genere, è una semplificazione grossolana, perché il cabaret è una tipologia di intrattenimento complessa e articolata che presenta
un’infinità di sfumature che vanno ben oltre il solo sorriso. Quello che oggi – grazie all’avallo
televisivo - si autodefinisce “cabaret” è in realtà uno strano coacervo di varietà, avanspettacolo,
burlesque e animazione da villaggio turistico; un obbrobrio pseudo artistico figlio di una degenerazione culturale sempre più protesa verso leggerezza e banalità. Tale deriva stilistica, oltretutto, ha ammantato il vocabolo “cabaret” di un valore dispregiativo, per cui spesso, nel linguaggio attuale, quando si vuole sottolineare la superficialità di qualcosa o di qualcuno, si utilizzano
frasi come: “Questo è cabaret” oppure “Non siamo qui a fare il cabaret”... e via dicendo. Mai un
vocabolo fu utilizzato in modo più infelice e scorretto, a testimonianza della
profonda ignoranza in merito a ciò che il cabaret ha rappresentato in passato
e rappresenta tuttora là, dove realmente si manifesta.
Il cabaret artistique (questa sarebbe la dicitura esatta) ha una vita relativamente breve. Nacque a Parigi nel 1881 quando uno scalcinato pittore di nome Rodolphe Salis aprì il locale “Chat Noir”, proponendo una forma di entertainment antitetico al varietà dei café chantant e delle music hall allora
dominante.
E qui va detta una cosa importante: non si può capire il cabaret se non si conosce il varietà. Cabaret e Varietà sono due mondi differenti, e per comprendere la differenza occorre conoscere la
storia del “café chantant”, tenendo presente che quest’ultimo è stato non solo l'indiscusso progenitore del “varietà” e dei suoi discendenti e affini (la filiera avanspettacolo, rivista, vaudeville,
burlesque, commedia musicale) ma anche il modello originario da cui è nato – per emulazione
e sostanziale differenziazione – lo stesso cabaret artistique.
Il “café chantant” vide la luce nella seconda metà del settecento, quando sull'onda dell'arrivo
del caffè in Europa (il “vino dell'Islam”, importato dall'oriente nel 600) nacquero le “botteghe del
caffè” che col tempo si trasformarono in “Caffè” e poi – per attirare i clienti – iniziarono a proporre intrattenimenti musicali (café concert) fino a diventare in seguito ricettacoli di un'arte
varia che , in seguito, sarà chiamata, nel suo insieme, “varietà”.
Il “cabaret artistique”, invece, si originò più di un secolo e mezzo dopo, nel quartiere di Montmartre grazie alla già citata esperienza dello “Chat Noir” che ospitò sulla sua pedana un collettivo
di poeti sperimentatori e scrittori d’avanguardia che si era sciolto da poco: gli Hydropathes di
Emile Goudeau.
Furono loro i veri padri fondatori del “cabaret” anche se fu Salis a coniare il termine “cabaret artistique”.
Tra il 1878 e il 1880, Gli Hydropathes avevano testato - al Café Rive Gauche nel Quartiere Latino
- nuove forme di scrittura e di espressione per modernizzare il linguaggio poetico. Oltre ad ac-
corgimenti tecnici come l’abolizione della rima e della metrica, il loro tratto
distintivo fu l’idea “autore = interprete”, concezione che portò all’affermarsi
della figura del “poeta performer” che non puntava più alla semplice pubblicazione dei suoi scritti sulle riviste letterarie ma che recitava dal vivo i
suoi componimenti caratterizzando con il suo “sapore” l'espressione del suo
pensiero e della sua creatività: una sorta di “stand up” ante litteram. Gli Hydropathes sperimentarono anche il connubio poesia-musica dando origine
alla canzone d’autore e su questo fronte furono affiancati da Aristide Bruant
(considerato il capostipite dei cantautori moderni) che con la sua “chanson
canaille” raccontò il lato oscuro della Belle Epoque.
Oltre ai poeti e agli chansonnier, allo Chat Noir si diedero appuntamento pittori e disegnatori
che con quadri, fumetti e vignette presero di mira i vizi della società del tempo e la politica allora
in auge. Questo atteggiamento satirico diventò poi elemento essenziale dei Kabarett tedeschi
della Repubblica di Weimar, veri e propri covi di attività anti nazista che per questo motivo furono
chiusi dal regime.
Musica, poesia e pittura si contaminarono nei cabaret europei che divennero ritrovi per artisti
di ogni tipo. La prima mostra di Picasso fu allestita a Barcellona presso il locale “Els Quatre gats”
e le avanguardie del Novecento fecero dei cabaret la loro casa. Basti pensare al Dadaismo nato
in seno al Cabaret Voltaire di Zurigo o al Futurismo che con il ”Manifesto del Teatro di Varietà”
e il “Teatro sintetico”, di fatto, propose il cabaret anche se non lo chiamò mai così. E non dimentichiamoci dell'esistenzialismo, che nel secondo dopoguerra s’insediò in quelle “caves” della Rive
Gauche che furono il ricettacolo di artisti del calibro di Boris Vian, Leo Ferrè, Jacques Brel e, soprattutto, Georges Brassens, modelli cui s’ispirarono i maggiori interpreti del cabaret italiano
degli anni ’60.
Poesia, canzone d’autore, critica sociale e satira politica, ricerca nuovi linguaggi e contaminazione
delle arti… Come direbbe Humphrey Bogart: questo è il cabaret artistique, bellezza! Ci trovate
qualcosa da ridere? Probabilmente si… ma non è necessario. E men che meno sufficiente.
SABATO 3 OTTOBRE
Serata inaugurale
Incontro con LEONARDO MANERA
Leonardo Manera è un comico con esperienza ormai trentennale. Ha partecipato a numerose
trasmissioni televisive (Zelig, Ciro, Colorado, Quelli che il calcio, Belli dentro, Maurizio Costanzo
Show, Paperissima Sprint) e radiofoniche (Sumo- Radio2, Platone e Avanzi di Manera-Radio24).
Ha scritto e interpretato cinque spettacoli teatrali esibendosi anche al "Piccolo Teatro Studio di
Milano" col testo dedicato al "Candido" di Voltaire. Instancabile inventore di personaggi, ha accumulato un'esperienza di oltre tremila serate dal vivo seguendo
sempre il filo di una
comicità originale costantemente apprezzata dal pubblico.
VENERDI 9 OTTOBRE
ALBERTO PATRUCCO
in “Pesi Massimi”
Alberto Patrucco, nasce artisticamente come autore e attore di teatro comico. A partire dal 2000, inizia un rapporto costante con la televisione che si sviluppa parallelamente al percorso teatrale e musicale. Ha pubblicato
“Tempi bastardi!” (libro – Mondadori, 2003); “Vedo buio!
– manifesto del pessimismo comico” (libro – Mondadori,
2006); “Chi non la pensa come noi – Alberto Patrucco interpreta Georges Brassens” (cd – Edel, 2008); “NECROlogica – Un libro lapidario” (Foschi Editore, 2010), una moderna “Antologia di Spoon River”, arricchita dalle illustrazioni di Sergio Staino e “Segni (e) particolari” (cd –
Sony Music, 2014) con Andrea Miro’.
PESI MASSIMI
E’ una panoramica al vetriolo sui tempi che stiamo vivendo, intrisa di comicità vera, sostanza ed
argomenti. Liberato dagli orpelli del quotidiano, lo spettacolo assume tutta un’altra angolazione.
Attinge dalla cronaca, ma si alimenta anche di più ampi scenari storici. E sullo sfondo, le tante
vicende che segnano il nostro attuale stile di vita. Tra l’altro: la politica (si pensava che dalla
Prima alla Seconda Repubblica le cose sarebbero migliorate, invece stiamo rinculando: siamo
passati dalla Prima alla Seconda ma deve essere entrata la retro), la televisione (molta gente è
convinta di essere in regola con il canone perché già paga la tassa dei rifiuti), l’economia (so
come investire i miei risparmi: il titolo con la percentuale migliore è l’inflazione). Alberto Patrucco
non risparmia nessuno e nemmeno se stesso. Così, tanto per tornare a ridere… sul serio.
VENERDI 16 OTTOBRE
VINCENZO COSTANTINO “CINASKI”
in “Nato per lasciar perdere”
Vincenzo Costantino, conosciuto come CINASKI, soprannome dovuto ad un retaggio adolescenziale dal 1980,
nasce a Milano nel 1964. Oltre alla scuola frequenta i
mondi di periferia milanese, coltivandone pregi e difetti.
Ha collaborato con alcune testate giornalistiche underground di letteratura, ma soprattutto ha passato centinaia di nottate a farsi domande. Nel 1994 c’è stato l’incontro umano e letterario con Vinicio Capossela da cui è nata un’amicizia duratura e un libro
scritto a quattro mani edito da Feltrinelli nel 2009 : “IN CLANDESTINITA’”. Dopo aver animato
per 5 anni( 2001/2006) i lunedì notturni dei milanesi con la banda del Caravanserraglio, comincia
un’attività live accompagnata dalla pubblicazione di diverse raccolte poetiche tra cui spicca, nel
2010 “CHI E’ SENZA PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE” (Marcos y Marcos). A novembre del 2012 è uscito il suo primo disco di poesie musicate. Cinaski porta la poesia vestita di
musica nei bar, nelle osterie e anche nei teatri coraggiosi… dovunque ci siano orecchie e occhi
incontaminati dalla distrazione.
NATO PER LASCIAR PERDERE
Un recital/concerto tratto dalla raccolta poetica e dal disco SMOKE di Vincenzo, mosso anche
dagli strumenti suonati dal vivo. Un Recital/concerto di canzoni, letture e monologhi sulla scia
della last generation, verso la fine del politicamente corretto in una prospettiva poetica e musicale che rintraccia le modalità dello stand up poetico, dell'ironia e della canzone recitata, un
assolo del poeta Cinaski, poeta, narratore, reader e neo-comunicatore, con la complicità dell'accompagnamento al piano di Mell Morcone e alla tromba di Raffaele Kohler.
VENERDI 23 OTTOBRE
FOLCO ORSELLI
in “Storie e canzoni blues
da MilanoBabilonia”
Compositore e cantautore, è un artista poliedrico, eclettico. Nel 1995, con il duo “Caligola”, partecipa a Sanremo
Giovani ed esce il suo primo album “Il sole che respira”.
Fa da apertura all Golden Eye Tour di Tina Turner (1996)
e alla tournée di Zucchero Fornaciari - Voodoo Tour
(1997). Intorno al 1997 nasce il progetto musicale “Folco
Orselli e La Compagnia dei Cani Scossi” di cui crea musica e testi inseriti nell’album “La stirpe di
Caino”. Nel 2001 crea, insieme ad altri artisti un autentico e originale movimento musicale milanese, il Caravanserraglio, L’attività discografica prosegue con gli album “La spina” (2004) e
“Milano Babilonia” (2007) e lo porta nel 2008 a vincere con il brano “L’amore ci sorprende” tre
importanti premi contemporaneamente nell’edizione Musicultura (già Premio Recanati) di quell’anno (unico artista a riuscire nell’impresa). Nel 2011 è uscito con il suo ultimo album “Generi
di conforto” e parallelamente ha dato vita a una nuova band di rock psichedelico (gli Arm On
Stage) e all’esperienza “Scuola Milanese”, insieme a Carlo Fava e Claudio Sanfilippo.
“Storie e canzoni blues da MilanoBabilonia”
Una serata con la musica di Folco è una magia tutta da gustare per le influenze musicali internazionali che vanno dal blues, al funky e al jazz. Una poetica che rievoca antiche reminiscenze
passate o descrive con stile potente fotografie contemporanee della società dei nostri giorni.
“Credo” dice Folco, “che bisogna sempre cercare la chiave più profonda per poter comunicare con
la gente”. E lui ci prova… e ci riesce benissimo.
VENERDI 30 OTTOBRE
FLAVIO OREGLIO
in occasione del suo
“TRENTENNALE ON STAGE”
presenta il libro antologia
“CATARTICO!”
(Salani - 2015)
Flavio Oreglio è un maestro della sintesi:
scienziato per formazione, adora gli acronimi, le abbreviazioni, il riassunto, l’‘andare al sodo’, arrivando a fare della ‘cortigrafia’ un’arte – più precisamente, Brev
Art. Questo libro è un insieme di poesie,
monologhi, aforismi e battute, una raccolta singolare di momenti catartici, ma
anche una riflessione sul ‘ridere’ in tutti i
suoi aspetti; un’antologia imperdibile corredata di testi inediti, ovviamente brevi,
per dimostrare una volta di più che ridere
è una cosa seria.
VENERDI 6 NOVEMBRE
GIORGIO MACELLARI
in “Tra jazz e musica d’autore”
Special guest: Riccardo Bianchi
Giorgio Macellari, oltre ad essere pubblicista e scrittore,
è soprattutto un artista eclettico. È titolare dell’etichetta Primula Records e della casa editrice
Primula Editore. Nel settembre del 2009, realizza il cd “Fricandò – L’amore ai tempi della letteratura”, un progetto culturale in cui riveste con diversi stilemi musicali alcuni testi della letteratura mondiale. Nel 2011 si aggiudica la quarta edizione del concorso nazionale “Suona la poesia”,
organizzato dal Festival Internazionale di Genova e dal Meeting delle Etichette Indipendenti. Istituisce un Laboratorio di “Lettura Interpretativa” presso la Civica Scuola di Musica di Voghera. Al
giornalismo alterna attività in diversi settori dello spettacolo, in qualità di cantante, presentatore,
voce recitante e speaker.
TRA JAZZ E MUSICA D’AUTORE
Lo spettacolo propone la rivisitazione in chiave jazz di alcuni brani della musica d’autore italiana
con escursioni nel repertorio classico brasiliano e inossidabili evergreen. Si spazia da brani che
risalgono agli anni ’40 (“In cerca di te”) a classici della canzone d’autore I brani sono contenuti
nell’omonimo CD appena pubblicato.
Riccardo Bianchi è nato a Cremona nel 1957. Studia chitarra classica con Umberto Sterzati e Jazz alla Scuola Jazz Cremona di Nino Donzelli. Esordisce nell’orchestra estiva di Giorgio Gaslini e dal ‘79 in poi collabora con diversi musicisti italiani e stranieri partecipando a concerti e incisioni discografiche.
VENERDI 13 NOVEMBRE
FLAVIO PIRINI
in “Circa intorno quasi
teatro canzone”
Cantautore, attore, fumatore, predicatore. Pur appartenendo al mondo della canzone d’autore, la passione per
il comico lo ha portato a miscelare elementi poetici e
ironici. Scrive canzoni serie anche allegre e canzoni comiche anche amare.
Accanto ai lavori discografici, un'intensa attività live e teatrale. Tra i più originali e apprezzati
cantautori milanesi, è stato tra i fondatori del Caravanserraglio e ha collaborato con i gruppi
Democomica e Musicomedians.
CIRCA INTORNO QUASI TEATRO CANZONE
Circa intorno quasi teatro canzone è il concerto spettacolo in “solo” di Flavio Pirini: una mescolanza di elementi poetici e ironici, volutamente proposti per chitarra e voce, secondo la più classica delle formule cantautorali, un’alternanza di emozioni, che lascia l’interprete libero di esporre
varie sfaccettature, anche stilistiche. Si passa dalla canzone d’autore al racconto in musica, dalla
canzonetta umoristica al monologo, dalla lettura di brani letterari alla filastrocca satirica. L’insieme mette in luce la sensibilità dell’autore e la propria “filosofia” che intende sottolineare la
coesistenza dei due opposti gioia e dolore.
Uno spettacolo adatto alla pedana di un club come al palcoscenico di un teatro.
VENERDI 20 NOVEMBRE
STEFANO COVRI
in “Milano canta e spara”
Estroso chitarrista, cultore di jazz e fingerpicking e cantautore ironico e intimista, ha ricevuto riconoscimenti
importati nell’ambito della canzone d’autore tra cui il
“Premio Città di Recanati”. Ha pubblicato l’album “Attimi” presentato al MEI di Faenza e al “Premio
Tenco”. Dal 2008 al 2011 è stato in tour con lo spettacolo di teatro canzone “Delitti e Canzoni”,
insieme allo scrittore ed umorista Fabrizio Canciani con il quale ha pubblicato CD e libro omonimi.
A Marzo 2013, con il patrocinio della Fondazione Gaber, presenta al Piccolo Teatro Studio lo
spettacolo “Com’è bella la città” in duo con l’attore Gianfelice Facchetti, spettacolo che è stato
anche rappresentato presso l'Istituto dei Ciechi di Milano per il progetto del "Dialogo al buio".
Dal 2012 suona e collabora stabilmente con Ricky Gianco.
MILANO CANTA E SPARA
di Stefano Covri e Fabrizio Canciani
Canzoni originali, aneddoti, brevi racconti, ironia, tutto ciò che serve per parlare di Milano, e non
solo, con l'aiuto di qualche brano dei grandi della canzone d'autore milanese come Gaber, Jannacci, Valdi.
Un City Sightseeing alternativo tra presente e passato, tra storie su cui si può costruire un blues
o una ballata e notti fumose piene di mistero che ti ispirano del jazz. Raymond Chandler diceva:
forse dio ha creato Boston in una domenica piovosa. Non lo so, di sicuro c’era molta nebbia
quando ha creato certi quartieri di Milano. Un viaggio che diventa parola, poesia, musica; con
l’ironia che diventa canzone.
VENERDI 27 NOVEMBRE
Serata magica
Incontro con
RAUL CREMONA
Artista poliedrico che coniuga magia e comicità.
Inizia nei locali milanesi
ideando personaggi magici a sfondo comicogrottesco (Mago Oronzo,
Manipolini, Giorgian e
Silvano una parodia del
Mago Silvan) che porta
in TV in diverse trasmissioni. E’ stato una delle
colonne portanti dei programmi televisivi Mai dire gol e Zelig Circus. Tra i
suoi personaggi troviamo il maschilista Omen che ce l'ha a morte con le donne, che sbraita e urla agli uomini in sala
per farsi rispettare (ma ad una telefonata della moglie, che lui chiama "la Bestia", si zittisce immediatamente diventando mansueto come un agnello), il melodrammatico Jacopo Ortis e le lettere all'amico Ugo Foscolo, ed Evok, il Messia di una pseudoreligione che porta luce e prosperità,
che benedice la folla con una spazzola bagnata in un secchio. Attualmente è Presidente dello
storico CLAM (Club Arte Magica) di Milano.
VENERDI 4 DICEMBRE
WALTER LEONARDI in “Recital”
In circa vent'anni di attività ha frequentato tutti gli ambienti dello spettacolo: teatro, cinema, televisione, radio.
Attore comico e drammatico, teatrale e cinematografico,
propone una forma di teatro che lui stesso definisce di
“poesia popolare”. É uno dei protagonisti dei video de IL
TERZO SEGRETO DI SATIRA, andati in onda - oltre che sui
canali web - anche su Rai3, Report e La7 (Piazza pulita).
Nel 2011 incide un CD “Organizzo Eventi” con Paolo Li Volsi,
10 canzoni ironiche e non. Nel 2014 è in scena con lo spettacolo A-men e con Fondamentalmente
avevamo voglia di vederci con Flavio Pirini. Walter affronta il palcoscenico e lo spettacolo in genere con una profonda e continua ricerca di onestà, e a essere onesti, non sempre ci riesce.
RECITAL
Recital è uno spettacolo sulle cose accadute negli ultimi tempi
Recital è uno spettacolo fatto di scampoli, avanzi e frattaglie varie. Recital è un’ora e mezza,
un’ora, mezz’ora, (secondo il bisogno) di monologhi, dialoghi e canzoni
Recital è pensare “perché sto ridendo?” quando ormai è troppo tardi Recital è: due uomini, uno
alto l’altro bello (indovina chi sta scrivendo) una chitarra a volte due e uno spinello (no maresciallo..., stavo scherzando...)
Recital è una serie di storie della nostra quotidianità, attualità insomma della nostra vita.
Recital è stare assieme con molta allegria e gioia di vivere e un amore smisurato, quasi vomitevole, per la gente.
Recital è un cantautore che fa il comico e un comico che prova a cantare. Molto divertenti forse
ridicoli.
Recital è soprattutto uno spettacolo contenitore che anarchicamente racconta storie.
Recital è tutto questo e molto di più e molto di meno.
“Col favor
del buio”
SERATE OSSERVATIVE
Profondo cielo
e conferenze sull’astronomia
Serata inaugurale
sabato 10 ottobre 2015
Tutti i sabato
dal 10 ottobre al 5 dicembre 2015
Parco astronomico Astrobrallo - ADARA
L’associazione ADARA
Il 6 settembre 2010 Marco Angelini, Vittorino Suma e Fabio Tagliani
hanno costituito l’associazione ADARA (Associazione per la Divulgazione dell’Astronomia e delle Ricerche Astronimiche) con lo scopo di realizzare qello che e’ il sogno di tutti gli astrofili dilettanti:
avere un osservatorio astronomico remotizzato in altura. Grazie
alla collaborazione con il Comune di Brallo di Pregola in data 7
Maggio 2001 hanno inagurato il Parco astronomico Astrobrallo
dotato di due cupole Sphera di fabbricazione polacca ed hanno cominciato ad attrezzarle per poter operare da remoto. Ben presto sono stati affiancati nelle loro
serate “remotizzate” da Giacomo Zacchi e Gianandrea Bodini portando ben a 4 gli strumenti che
realizzano le foto che si possono vedere sul sito astrobrallo.com. Nell’agosto 2013 grazie al contributo di una nuova associata Barbara Masala è stata realizzata un’esposizione permanente
delle foto nei locali degli ex spogliatoi. Ad oggi l’associazione conta 19 soci i soci fra cui anche gli
astrofili “visualisti” Gabriele Franzo e Simone Galelli. In 4 anni di attività sono stati organizzati
numerosi starparty che hanno visto la partecipazione di astrofili provenienti da tutta italia.
Il primo gennaio 2013 una foto scattata al parco astronomico Astrobrallo è stata l’apod (Astronomy Picture of the Day) sul sito NASA.GOV. Parecchie astrofotografie sono state pubblicate da
riviste specialistiche (Sky and Telescope) e questo ha contribuito a rendere famoso il cielo del Brallo
a livello globale. Ad oggi hanno visittato il sito astrobrallo.com dove vengono pubblicate le foto
scattate dai telescopi di ADARA più di 300.000 persone provenienti da tutte le parti del mondo.
COL FAVOR DEL BUIO
Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015, al Parco astronomico Astrobrallo di Colleri si terranno delle serate osservative e delle serate culturali per il ciclo “Col favor del buio”. Dieci appuntamenti per conoscere qualcosa di più sul cielo. Dieci occasioni per scoprire il cielo del Brallo.
Tutte le serate si aprono alle 21 al parco astronomico di Colleri con un orientamento generale nel
cielo. Riconoscimento dei punti cardinali e delle stelle che li indicano. Si passa poi al riconoscimento degli asterismi tipici del periodo.
SABATO 10 OTTOBRE
Nella serata del 10 ottobre la
luna risulta calante (8,3%) e
non è osservabile fino alle 4:40
del mattino. Questa condizione
non è ideale per l’osservazione
degli astri in quanto la luna,
con la sua luce, non permette
di vedere gli oggetti del profondo cielo.
L’asterismo della serata è il
Quadrato di Pegaso, osservabile nell'omonima costellazione durante tutto l'autunno
molto alto sull'orizzonte. Osserviamo anche gli asterismi
classici: l’orsa maggiore e l’orsa
minore, cassiopea, lo scorpione, il cigno, l’aquila, il delfino etc etc.
Nello spazio profondo osserviamo:
La Galassia di Andromeda (nota talvolta anche con il vecchio nome Grande Nebulosa di Andromeda o con le sigle di catalogo M 31 e NGC 224), è una galassia spirale gigante facente parte
del Gruppo Locale, assieme alla Via Lattea; si trova a circa 2,538 milioni di anni luce dalla Terra,[3]
in direzione della costellazione boreale di Andromeda, da cui prende il nome. Si tratta della galassia spirale di grandi dimensioni più vicina alla nostra galassia; è visibile anche ad occhio nudo
e si tratta dell'oggetto più lontano visibile da occhi umani senza l'ausilio di strumenti di osservazione.
SABATO 17 OTTOBRE
Nella serata del 17 ottobre la luna
risulta crescente (13,7%) ed è osservabile fino alle 21:30. Risulta
molto interessate soffermarsi anche per pochi minuti nella zona
interna della falce lunare. Si osserva un cambiamento repentino
dei paesaggi. I crateri che passano
dalla luce all’ombra e viceversa
fanno vedere la luna sotto un
aspetto che ad occhio nudo non
si vede.
L’oggetto celeste della serata la
stella Fomalhaut, il cui splendore
è rimarcato anche dall'assenza di
altre stelle luminose nel suo settore di cielo; Fomalhaut appartiene alla costellazione del Pesce
Australe, situata a sud dell'Aquario. LaBalena inizia pure a fare la sua comparsa, verso sud-est,
mentre a sud-ovest ancora è visibile, nelle prime ore della sera, la costellazione del Sagittario,
molto bassa sull'orizzonte. Il Capricorno è visibile subito ad est.
Nello spazio profondo osserviamo:
La Nebulosa Rosetta
È una delle nebulose più brillanti del cielo notturno; la sua posizione, ad appena 5° dall'equatore
celeste, fa sì che possa essere osservata da tutte le aree abitate della Terra.
La posizione della nebulosa si individua con facilità, grazie alla presenza di alcune fra le stelle
più brillanti del cielo: Betelgeuse e Procione; congiungendo la prima alla seconda con una linea
immaginaria, la Nebulosa Rosetta si trova fermandosi a circa un terzo della distanza e muovendosi circa un grado e mezzo in direzione sud.
SABATO 24 OTTOBRE
Nella serata del 24 ottobre la luna risulta
crescente (82,0%) ed è osservabile fino
alle 3:00 di mattino. Siamo vicini al plenilunio e per questa ragione la serata
non è indicata per l’osservazione degli
oggetti di profondo cielo.
L’oggetto celeste della serata la stella il
doppio ammasso h+χ. Per è una coppia di ammassi aperti molto luminosi, visibili nella costellazione di Perseo; devono il loro nome comune alla loro estrema vicinanza e somiglianza. Possiedono
pure una lettera di riferimento (h e χ),
nonché numeri di catalogo indipendenti
(NGC 869 e NGC 884). Sono ben visibili
ad occhio nudo come una macchia chiara allungata con una strozzatura centrale, che le conferisce la forma di un "8"
rovesciato; notissimi fin dall'antichità, questi due magnifici oggetti celesti si presentano circumpolari, in gran parte dell'emisfero boreale terrestre. Entrambi sono ammassi giovani, dell'età
compresa fra 3 e 6 milioni di anni, e distano fra loro circa 800 anni luce; il fatto che siano visibili
così chiaramente anche da grande distanza (il nostro sistema solare si trova ad oltre 7000 anni-luce da loro) è indice di una grande luminosità reale, come pure le loro dimensioni, stimate
intorno ai 70 anni-luce di diametro per entrambi gli oggetti. Una fotografia scattata al parco
astronomico a questo oggetto è stata l’APOD (Astronomy Picture of the Day) sul sito della NASA
il primo gennaio 2013.
SABATO 31 OTTOBRE
Nella serata del 31 ottobre la luna risulta calante
(82,0%) ed è osservabile
dalle 20:49 fino a tarda
mattinata (10:42).
Siamo ancora vicini al
plenilunio e per questa
ragione la serata non è
indicata per l’osservazione degli oggetti di profondo cielo.
La serata al cinema del
Brallo con una carrellata degli oggetti fotografati dagli astrofili di
ADARA al parco astronomico AstroBrallo di
Colleri.
Una piccola spiegazione di come si osserva e come si acquisiscono le immagini con una dimostrazione in tempo reale.
SABATO 7 NOVEMBRE
Nella serata del 7 novembre la
luna risulta calante (19.5%) e
sorge alle 2:34. La serata è indicata per l’osservazione del
cielo e degli oggetti meno luminosi.
Il cielo di novembre è dominato dalle costellazioni di
Pegaso, riconoscibile per le
sue quattro stelle disposte a
formare un grande Quadrato,
da Andromeda, con la sua
celebre galassia da cui prende
il nome, e dal Cigno.
Novembre vede ad est il sorgere di quelle costellazioni che saranno dominanti nei mesi invernali:
l'Auriga, con la sua brillantissima stella Capella, e il Toro, con i celebri ammassi delle Pleiadi e
delle Iadi. La rossa stella Aldebaran preannuncia il prossimo sorgere della brillante costellazione
di Orione.
Il cielo ad ovest mostra ancora le stelle caratteristiche del cielo estivo, in particolare il famoso
asterismo del Triangolo Estivo, attraversato dalla Via Lattea, sempre più prossimo al tramonto.
La costellazione del Sagittario ancora può essere osservata nelle prime ore della sera.
SABATO 14 NOVEMBRE
Nella serata del 14 novembre la luna
risulta crescente (4.8%) sorge alle alle
9:10 e tramonta alle 19:12 . La serata
è indicata per l’osservazione del cielo
e degli oggetti meno luminosi.
L'Aquario è la costellazione che più di
tutte domina il cielo del sud. A nord,
il Grande Carro dell'Orsa Maggiore
rasenta l'orizzonte, mentre il cielo è
dominato dalla caratteristica "W" di
Cassiopea, visibile lungo la Via Lattea,
diametralmente opposta al Grande
Carro rispetto alla Stella Polare.
Nello spazio profondo osserviamo:
La nebulosa Elica o occhio di Dio
(NGC 7293, Nebulosa Helix mantenendo il nome inglese) è una delle
nebulose planetarie più vicine alla
Terra. Si trova a 200 pc o 650 a.l. dalla
Terra nella costellazione dell'Aquario e ha un diametro angolare di circa 0,5° (pari a 2,5 anni
luce).
È stata scoperta da Karl Ludwig Harding prima del 1824.La nebulosa Elica è un esempio di una
nebulosa planetaria formatasi alla fine della vita di una stella di tipo solare. Gli strati gassosi
esterni della stella espulsi nello spazio appaiono dal nostro punto di vista come se guardassimo
dall'alto un'elica. Il nucleo centrale della stella, destinato a diventare una nana bianca, risplende
così intensamente da rendere fluorescente il gas precedentemente espulso.
SABATO 21 NOVEMBRE
Nella serata del 21 novembre la luna risulta crescente (68.8%) sorge alle alle 14:13 e tramonta
alle 1:26 .
La serata è poco indicata per l’osservazione degli oggetti di spazio profondo in quanto la luminosità diffusa della luna rende poco visibili tali oggetti.
Ore 18:00-19:00
Una serata al cinema del Brallo con una introduzione all’astronomia.
Conferenza a tema con il dott. Marco Miserocchi.
SABATO 28 NOVEMBRE
Nella serata del 28 novembre la luna risulta
calante ma quasi piena
(94,7%) sorge alle alle
19:29 e tramonta alle
9:21 . La serata è poco
indicata per l’osservazione in quanto per tutta la notte la luna rischiara il cielo.
Ore 18:00-19:00
Una serata al cinema
del Brallo con una introduzione all’astronomia. Conferenza a
tema con il dott. Marco Miserocchi.
MARCO MISEROCCHI
Marco Miserocchi, nato nella terra di Virgilio prima che vi arrivasse la televisione, è laureato in
fisica e da sempre grande appassionato di astronomia e cosmologia. Essendo difficile campare
con l’arte di Galileo, ha trascorso l’intera vita lavorativa occupandosi di ricerca ambientale nell’industria elettrica, senza però mai smettere di guardare il cielo di notte, con lo stesso stupore
di quando era bambino. Raggiunta l’età della pensione ha ripreso l’antica passione per le stelle
e tiene abitualmente conferenze pubbliche in cui parla, davanti a chi ha voglia di ascoltarlo, di
spazio, tempo, Big Bang, universi paralleli, buchi neri, materia oscura e quant’altro partecipi al
grande mistero dell’esistenza. Oggi vive a Piacenza, in attesa di sapere chi è.
SABATO 5 DICEMBRE
Nella serata del 5 dicembre la luna risulta calante
(34,9%) sorge alle alle 1:21 e tramonta alle 13:32
.
La serata permette l’osservazione del profondo
cielo fino al levar della luna.
Osserviamo:
Lo sciame meteorico più affidabile dell’anno, le
Geminidi sono caratterizzate da meteore multi colore bianche in prevalenza, ma anche gialle, blu,
rosse e verdi.
Massima attività: 13-14 dicembre
Frequenza: 120 + per ora
Cometa di origine: 3200 Phaethon
Castello Malaspina
Fraz. Pregola, 103 - Brallo di Pregola (PV)
www.castellomalaspina.it
Parco Astronomico Astrobrallo
Località Sovaie - Fraz. Colleri - Brallo di Pregola (PV)
www.astrobrallo.com
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