CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA
SAVONA
Euroflora 2006: appunti
Protagonisti i floricoltori savonesi
Spiccata rilevanza nell’ambito dello spazio Liguria è stata riservata ai produttori Savonesi, sicuri
protagonisti della manifestazione con le loro produzioni di eccellenza: dalle orchidee alle palme, dai
gerani alle piante aromatiche. Un'immensa platea di profumi e colori in movimento, con cascata
multimediale, giochi e forme di colore.
La produzione savonese, infatti, consta di oltre 1500 aziende floricole e oltre 100 milioni di piante in
vaso, prodotti mediamente negli ultimi anni, di cui 70 milioni di sole piante aromatiche, gusto ed
eccellenza della cucina mediterranea.
Ed è speciale la capacità dei coltivatori che producono queste piante, oltre 240 tipi diversi,nelle
forme più fantasiose: cespuglio, alberello, piramide, colonna, ricadente e così via.
I nostri produttori si sono impegnati ad allestire uno spazio complessivo di 1.200 mq, di cui quasi
800 nel padiglione C, con tutto il meglio della loro produzione di eccellenza. Oltre a questo,
offriranno anche un grande esempio di come le piante della flora mediterranea possono abbellire il
verde urbano con circa 180 mq esterni, e le aiuole di un incrocio di tante grigie città.
Ma il fiore all’occhiello sarà sotto la nuova struttura coperta alla marina del quartiere fieristico. Al
mare infatti sarà dedicata una delle novità di Euroflora 2006. La ricostruzione di un porto “Old
America” costituisce l’ambientazione ideale per ripercorrere la storia di spezie, aromi e frutti arrivati
in Europa nel corso dei secoli dai punti più remoti della terra. Anche qui i produttori albenganesi
offriranno, in bella mostra e con originali decorazioni, le loro specialità con oltre 300 mq di numerose
tipologie delle decine di specie di piante aromatiche. Fra le piante del tè, del caffè e del cacao,
datteri e banani, le piante aromatiche, nella loro esplosione di aromi e profumi e nella disposizione
creativa ideata dai vivaisti locali, entreranno a far parte di un panorama già ricco di migliaia di specie,
per completare una vera antologia botanica che spazia dalla flora alpina alle lussureggianti
vegetazioni tropicali.
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Fiori e piante con il marchio “d’Albenga”
Intervenire a Euroflora 2006 è costato un lungo lavoro di preparazione, iniziato addirittura nell’agosto
2005 ad opera di un Comitato Provinciale coordinato dalla Camera di Commercio ed affidato
operativamente all’associazione Floras per le fasi di allestimento degli spazi puntando sulla
produzione di aromatiche.
Si trattava di intervenire nel padiglione C con piante in vaso fiorite e verdi da appartamento e con il
reciso, oltre che una significativa rappresentanza dei produttori di orchidee. Lo spazio esterno fra i
due padiglioni sarà interessato da una proposta di arredo di verde pubblico con la simulazione di
aiuole ad un incrocio stradale cittadino, mentre lo spazio al mercato delle spezie si configura come
una raffigurazione a mosaico, utilizzando piante aromatiche di colori diversi.
Su cartelli e targhe è stato inserito il marchio Floras e il marchio collettivo “d’Albenga” per le
segnalazioni delle aziende e della collettiva degli espositori savonesi, coinvolgendo nell’operazione il
Consorzio CoopIntesa, proprietario del marchio.
Non mancheranno eventi collaterali:
1. la promozione del territorio savonese da parte di alcune aziende agrituristiche: oltre la metà
delle 60 aziende locali metteranno a disposizione, durante la durata della manifestazione,
piatti e menu a base di fiori ed aromi. Non mancano, ovviamente, le offerte: dal soggiorno
completo, al bed end breakfast alla sola ristorazione;
2. la fornitura da parte di Floras di piante aromatiche per addobbare oltre 5 mila tavoli dei
ristoranti genovesi durante la durata di Euroflora 2006 ed oltre 3 mila vasi di margherite per
abbellire le strade del centro storico del capoluogo ligure.
Le eccellenze floricole della produzione savonese
Nella provincia di Savona sono più di mille e cinquecento le aziende ad indirizzo floricolo, per la
massima parte concentrate nell'area albenganese.
Le piante in vaso rappresentano la produzione assolutamente dominante, anche se non si deve
dimenticare una certa produzione di fiori recisi e di fronde ornamentali.
La produzione di piante in vaso si calcola in centoventi milioni di vasi per anno, settanta milioni
sono piante aromatiche, diciotto milioni sono margherite, il resto si divide tra le oltre
duecentoquaranta specie diverse presenti nel ventaglio merceologico delle aziende savonesi.
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Centoventi milioni di vasi sono una grossa quantità, si può calcolare con sufficiente approssimazione
che occorrano più di sedicimila TIR per trasportarli in tutta Europa, una colonna lunga quasi trecento
chilometri.
Le Margherite da più di venticinque anni sono la bandiera dei produttori dell'Albenganese, e non
sono tutte uguali, possono essere a fiore bianco (la maggior parte) ma anche giallo o rosa o rosso.
Anche quelle con i petali (ligule) bianchi si differenziano tra di loro per diversi caratteri (la grandezza
del fiore, il colore e la forma delle foglie, la fioritura più o meno precoce, la rifiorenza, la compattezza
ecc.) perché sono varietà diverse, solitamente contraddistinte con nomi femminili e il più delle volte
tutelate da un brevetto: Camilla, Francesca, Albina, Ottavia, Eleonora, Fulvia, Marianna, Veronica,
Stella 2000 ed altre ancora.
Il brevetto ha lo scopo di tutelare chi ha realizzato la nuova pianta sperimentando incroci, le aziende
che intendono riprodurre quella particolare Margherita devono pagare una royalty. Ma la particolarità
di questo sistema Albenga sta nel fatto che la stragrande maggioranza dei brevetti sulle
margherite provengono direttamente da “costitutori” albenganesi che si sono specializzati in
questo genere di creazioni e selezioni genetiche, ovviamente senza manipolazione di geni, quindi
operazioni assolutamente tradizionali e sicure, frutto di alta professionalità e di grande passione per
questo genere di lavoro .
Per capire quanto sia ampio e variegato (praticamente infinito) il catalogo della produzione
floricola savonese/albenganese (parliamo sempre di piante in vaso) occorre considerare che non
solo si tratta di oltre duecentoquaranta specie diverse e che molte specie (come si è detto per le
Margherite) può essere in varietà diverse, ma bisogna anche sapere che ogni specie e varietà è
presentata in una gamma più o meno ampia di forme di coltura e ogni forma può essere in vasi di
diametro diverso, da molto piccoli a molto grandi.
In altre parole una pianta di Margherita può essere di tante diverse varietà, ognuna delle quali può
essere allevata a cespuglio, ad alberetto, in basket (vaso sospeso per piante con portamento
ricadente), in ciotola, a piramide ecc. e ognuna di queste forme può essere in vasi di dieci centimetri
di diametro (la misura più piccola) oppure da quattordici centimetri (la misura più usuale) oppure da
diciotto, venti ecc., fino a quarantacinque centimetri e anche più (una pianta, Margherita o altra,
allevata a piramide in un vaso da quarantacinque centimetri di diametro è qualche cosa di bello e di
grande effetto decorativo, che bisogna vedere!).
La grande produzione del savonese/albenganese sono le piante aromatiche, oltre il 40% del
totale. Anche in questo caso le specie sono molte di più di quante non si creda comunemente.
Alloro, Lavanda, Origano, Rosmarino, Salvia, e Timo sono le sei specie più comuni e conosciute.
Alcune altre specie sono abbastanza note, come l'Erba cipollina, il Cerfoglio, l'Issopo, la Melissa, la
Menta, la Nepeta, il Prezzemolo, la Ruta, la Santolina, la Santoreggia, ecc., ma l'elenco è ancora
molto lungo, almeno quaranta sono le specie normalmente commercializzate, e alcune aziende
produttrici si vantano di avere nel proprio catalogo più di cento specie e varietà.
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Non tutti sanno poi che molte piante aromatiche si differenziano molto per genere e per varietà:
la Lavanda ad esempio può essere del genere angustifolia, dentata, stoechas ecc., in tante
varietà con profumazioni e caratteristiche diverse (fiore bianco, rosa ,azzurro, purpureo ecc.);
la Salvia (quella officinalis) può avere le foglie giallo-verdi (la varietà Icterina), rosso porpora (la
Purpurascens), verdi-bianche-rosa (la Tricolor) ecc.;
il Rosmarino può avere portamento eretto o ricadente, particolarmente adatto per essere
collocato su di un muro;
il Timo (vulgaris o serpyllum o citriodorus o herba barona ecc.) può avere diverse colorazioni del
fogliame (verde più o meno intenso, giallo oro, bianco-verde ecc.), fiori di diverso colore (rosa,
porpora, bianchi, viola, lilla ecc.), ma soprattutto profumazioni intense molto varie, anche di
limone e di ananas!
Le piante aromatiche in vaso dell'albenganese devono questa denominazione ai loro particolari
aromi, cioè alle sostanze odorifere che le distinguono e che le connotano come “droghe” (ovviamente
in senso gastronomico e culinario, cioè nel senso di negozio di drogheria!).
Nonostante la funzione predominante sia quella estetica decorativa (giardini, terrazzi, ma anche
arredo urbano ecc.), molte piante aromatiche sono anche officinali, cioè hanno proprietà
medicamentose che gli sono attribuite o gli sono state attribuite in tempi passati, dalla tradizione
folkloristica popolare o dalla farmacopea. Proprietà curative che in molti casi oggi sono
confermate e rivalutate dalla medicina ufficiale.
Perchè cercare le piante savonesi ad Euroflora 2006
Più che validi i motivi per cercare le nostre piante in vaso ad Euroflora 2006:
scoprire piante nuove, poco note, diverse, tutte bellissime, con caratteristiche particolari e
insospettati valori non solo ornamentali;
ammirare piante note e anche comuni presentate in forme di allevamento diverse, stupefacenti
per insolite dimensioni e portamento (colonne e piramide altissime e quasi monumentali);
conoscere le tante varietà diverse di piante che si è abituati a considerare in una sola riduttiva
immagine stereotipata;
scoprire i mille diversi incredibili profumi e le proprietà delle piante aromatiche;
conoscere qualche cosa dell'affascinante mondo della botanica, i nomi latini attribuiti alle piante
secondo la classificazione binomia di Linneo e il loro significato.
Comunicato n. 16 del 14 aprile 2006
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