Capitolo 18 Il sangue e la circolazione Copyright © 2006 Zanichelli editore Il trasporto interno negli animali 18.1 Il sistema circolatorio ha relazioni molto strette con tutti i tessuti del corpo In molti animali, microscopici vasi chiamati capillari formano un’intricata rete di vasi sanguigni tra le cellule dei tessuti. Capillare Figura 18.1A Copyright © 2006 Zanichelli editore Nuclei delle cellule del tessuto muscolare liscio LM 700 × Globulo rosso I capillari sono i siti di scambio tra il sangue il liquido interstiziale in cui sono immerse le cellule di un tessuto. Capillare Liquido interstiziale Cellula tessutale Figura 18.1B Copyright © 2006 Zanichelli editore Diffusione di molecole 18.2 Il sistema circolatorio può essere aperto, come quello degli insetti, oppure chiuso, come quello umano Gli cnindari e i vermi piatti hanno una cavità gastrovascolare che scambia materiale con l’ambiente, garantisce un sufficiente trasporto interno agli animali e funziona da apparato digerente. Bocca Figura 18.2A Copyright © 2006 Zanichelli editore Canale circolare La maggior parte dei molluschi e tutti gli artropodi hanno un sistema circolatorio aperto: in alcune regioni del corpo, il sangue esce dai vasi e scorre tra le cellule dei tessuti (senza separazione tra liquido interstiziale e sangue). Pori Figura 18.2B Copyright © 2006 Zanichelli editore Cuore tubulare • I vertebrati, compresi i mammiferi, hanno un sistema circolatorio chiuso, nel quale il sangue si trova sempre all’interno dei vasi. • In questo sistema esistono tre tipi di vasi: – le arterie, che trasportano il sangue dal cuore agli organi attraverso tutto il corpo; – le vene, che riportano il sangue al cuore; – i capillari che fanno passare in ciascun tessuto il sangue dalle arterie alle vene. Copyright © 2006 Zanichelli editore Sistema circolatorio chiuso di un pesce: Letti capillari Arteriola Arteria (sangue ricco di O2) Venula Vena Figura 18.2C Copyright © 2006 Zanichelli editore Capillari branchiali Atrio Arteria Ventricolo (sangue povero di O2) Cuore 18.3 Il sistema cardiovascolare dei vertebrati ha subìto un processo evolutivo Nei pesci il cuore è costituito da due sole cavità e il sangue scorre in un’unica direzione: viene pompato nelle branchie, passa attraverso i capillari sistemici, per poi ritornare all’atrio Capillari branchiali del cuore. Cuore: Ventricolo (V) Atrio(A) Figura 18.3A Capillari sistemici Copyright © 2006 Zanichelli editore • Per garantire un maggior flusso di sangue agli organi, i vertebrati terrestri hanno una circolazione doppia, in cui il sangue attraversa due volte il cuore. • La circolazione polmonare mette in comunicazione il cuore con il tessuto polmonare in cui avvengono gli scambi gassosi. • La circolazione sistemica trasporta il sangue dal cuore al resto del corpo e poi di nuovo al cuore. Copyright © 2006 Zanichelli editore Il cuore di anfibi e rettili è diviso in tre cavità: due atri e un ventricolo. Capillari polmonari e del sistema cutaneo Circolazione pulmo-cutanea A A V Destra Sinistra Circolazione sistemica Figura 18.3B Copyright © 2006 Zanichelli editore Capillari sistemici Nei mammiferi e negli uccelli il cuore è diviso in quattro cavità: due atri e due ventricoli. Capillari polmonari Circolazione polmonare A A V Destra V Sinistra Circolazione sistemica Figura 18.3C Copyright © 2006 Zanichelli editore Capillari sistemici Il sistema cardiovascolare umano 18.4 Il sistema cardiovascolare umano è costituito dal cuore e dai vasi sanguigni • Il cuore umano e di tutti i mammiferi ha due atri dotati di una parete sottile che ricevono il sangue che entra nel cuore e lo spingono per la breve distanza che li separa dai ventricoli. • I ventricoli hanno una parete più spessa e pompano il sangue verso tutti gli altri organi del corpo. Atrio destro Valvola semilunare Valvola atrioventricolare (tricuspide) Figura 18.4A Copyright © 2006 Zanichelli editore Atrio sinistro Valvola semilunare Valvola atrioventricolare (bicuspide) Ventricolo Ventricolo destro sinistro Percorso del sangue attraverso il sistema cardiovascolare: Capillari della testa, del torace e delle braccia Vena cava superiore 8 Arteria polmonare Capillari del polmone destro Arteria polmonare Aorta 9 2 7 Capillari del polmone sinistro 2 3 3 4 5 10 4 Vena polmonare Atrio destro Vena polmonare 6 1 9 Ventricolo destro Aorta Atrio sinistro Ventricolo sinistro Vena cava inferiore 8 Figura 18.4B Copyright © 2006 Zanichelli editore Capillari della regione addominale e delle gambe 18.5 La struttura dei vasi sanguigni è perfettamente adattata alle loro funzioni • I capillari hanno pareti molto sottili costituite da un singolo strato di cellule epiteliali. • Arterie, arteriole, vene e venule hanno pareti più spesse, rivestite da un epitelio e rinforzate da uno strato di tessuto muscolare liscio e da uno di tessuto connettivo. Capillare Epitelio Membrana basale Valvola Epitelio Epitelio Tessuto muscolare liscio Tessuto muscolare liscio Tessuto connettivo Arteria Figura 18.5 Copyright © 2006 Zanichelli editore Tessuto connettivo Vena Arteriola Venula 18.6 Il cuore si contrae e si distende ritmicamente • Quando il cuore è rilassato, durante una fase chiamata diastole, il sangue fluisce dentro a tutte e quattro le sue cavità. • L’altra fase del ciclo cardiaco è detta sistole e comincia con una brevissima contrazione degli atri, che riempie i ventricoli di sangue; poi si contraggono i ventricoli, si chiudono le valvole atrioventricolari, si aprono le valvole semilunari e il sangue viene pompato nelle grandi arterie. Copyright © 2006 Zanichelli editore Circolo cardiaco: 2 Gli atri si contraggono. 1 Il cuore è rilassato e le valvole atrioventricolari sono aperte 0.4 s Diastole Figura 18.6 Copyright © 2006 Zanichelli editore 0.1s Sistole 0.3 s 3 I ventricoli si contraggono; le valvole semilunari sono aperte • La quantità di sangue al minuto che il ventricolo sinistro pompa dentro l’aorta è detta gittata cardiaca. • Le valvole atrioventricolari impediscono al sangue di refluire verso gli atri quando i ventricoli si contraggono, mentre le valvole semilunari si chiudono quando i ventricoli si rilassano durante la diastole, impedendo al sangue di ritornare nei ventricoli. Copyright © 2006 Zanichelli editore 18.7 Il nodo senoatriale regola il ritmo del battito cardiaco Una regione specializzata del tessuto muscolare cardiaco detta nodo senoatriale (SA), o pacemaker, mantiene il ritmo regolare di pompaggio del cuore determinando la frequenza con cui esso si contrae. Nodo senoatriale (pacemaker) Nodo atrioventricolare Fibre muscolari specializzate per la trasmissione degli impulsi Atrio destro Ventricolo destro Figura 18.7 ECG Copyright © 2006 Zanichelli editore 1 2 3 Apice 4 • Il nodo senoatriale genera impulsi elettrici trasmessi anche a una regione particolare, il nodo atrioventrcicolare (AV). • I segnali elettrici che insorgono e si propagano nel cuore generano dei cambiamenti elettrici sulla pelle che possono essere rilevati tramite degli elettrodi e registrati come elettrocardiogramma. • Il ritmo cardiaco è influenzato anche da ormoni e potenziato dall’esercizio fisico. Copyright © 2006 Zanichelli editore COLLEGAMENTI 18.8 Che cos’è un attacco cardiaco? Se uno o più vasi sanguigni si ostruiscono, le cellule muscolari cardiache muoiono rapidamente, il cuore non è più in grado di pompare sufficiente sangue nel corpo e si verifica un attacco cardiaco, o infarto del miocardio. Vena cava superiore Arteria polmonare Arteria coronarica destra Aorta Arteria coronarica sinistra Occlusione Tessuto muscolare morto Figura 18.8A Copyright © 2006 Zanichelli editore L’aterosclerosi è una patologia cardiovascolare cronica dovuta a formazione di placche (ateromi) che si sviluppano e si accrescono all’interno delle pareti dei vasi, determinando il restringimento del lume delle arterie e facendo scorrere il sangue con maggiore difficoltà. Copyright © 2006 Zanichelli editore Placche Epitelio LM 60 × Figura 18.8B Tessuto liscio LM 160 × Tessuto connettivo 18.9 Il sangue esercita una pressione sulle pareti dei vasi • La pressione sanguigna corrisponde alla forza che il sangue esercita sulle pareti dei vasi sanguigni. • Dipende, in parte, dalla gittata cardiaca e, in parte, dalla resistenza al flusso sanguigno operata dallo stretto lume delle arteriole. Copyright © 2006 Zanichelli editore Pressione (mm Hg) La pressione e la velocità del sangue sono maggiori nell’aorta e nelle arterie. 120 100 80 60 40 20 0 Pressione sistolica Pressione diastolica Copyright © 2006 Zanichelli editore Vene Venule Capillari Vena cava Figura 18.9A Arterie 30 20 10 0 Atreriole 50 40 Aorta Velocità (cm/sec) Dimensione relative e numero di vasi sanguigni Le grosse vene dei mammiferi sono compresse tra muscoli scheletrici e hanno valvole che consentono al sangue di scorrere solo in direzione del cuore. Direzione del flusso sanguigno nella vena Valvola (aperta) Muscolo scheletrico Valvola (chiusa) Figura 18.9B Copyright © 2006 Zanichelli editore COLLEGAMENTI 18.10 Misurando la pressione sanguigna è possibile evidenziare i problemi cardiovascolari Il valore normale della pressione sanguigna di un adulto è 120/70: il primo numero rappresenta la pressione durante la sistole, mentre il secondo quella durante la diastole. Pressione sanguigna 120 sistolica 70 diastolica (ancora da misurare) Pressione del manicotto sopra 120 Manicotto di gomma gonfiata con aria Pressione del manicotto sotto i 120 Pressione del manicotto sotto i 70 120 120 70 Suoni udibili nello stetoscopio Arteria Figura 18.10 1 Copyright © 2006 Zanichelli editore I suoni si arrestano Arteria chiusa 2 3 4 • L’alta pressione sanguigna, o ipertensione, viene definita come pressione sanguigna che raggiunge di norma valori superiori a 140mmHg per la pressione sistolica, e superiori a 90 mmHg per la pressione diastolica. • L’ipertensione interessa circa un quarto della popolazione adulta e aumenta il rischio di ictus, infarto del miocardio e altre patologie cardiache o renali. Copyright © 2006 Zanichelli editore 18.11 Il tessuto muscolare liscio controlla la distribuzione del sangue La muscolatura liscia delle pareti delle arteriole può contrarsi o rilassarsi, ostacolando oppure favorendo l’ingresso del sangue nel letto capillare. Metarteriola Sfinteri precapillari Capillari Arteriola 1 Sfinteri rilassati Venula Metarteriola Figura 18.11 Copyright © 2006 Zanichelli editore Arteriola 2 Sfinteri contratti Venula 18.12 Molte sostanze riescono a passare attraverso le pareti dei capillari Parete capillare Lume capillare Liquido interstiziale Figura 18.12A Copyright © 2006 Zanichelli editore TEM 5000 × Nucleo di una cellula epiteliale Spazio tra due Cellula muscolare cellule epiteliali della parete capillare • Lo scambio di sostanze tra il sangue e il liquido interstiziale avviene in diversi modi: – per diffusione ed endocitosi; – per pressione sanguigna e pressione osmotica. Cellule tessutali Estremità capillare vicina all’arteriola Pressione sanguigna Liquido interstiziale Figura 18.12B Copyright © 2006 Zanichelli editore Pressione osmotica Pressione netta v erso l’esterno Pressione osmotica Pressione sanguigna Pressione netta v erso l’interno Estremità capillare vicina alla venula • Due forze attive spingono il liquido all’interno e all’esterno del capillare: – una è la pressione sanguigna che tende a far uscire il liquido fuori dal lume del capillare; – l’altra è la pressione osmotica che tende ad attirarlo dentro al lume. Copyright © 2006 Zanichelli editore Composizione e proprietà del sangue 18.13 Il sangue è costituito dal plasma e da elementi cellulari in sospensione che si originano nel midollo osseo • Il sangue è formato da diversi tipi di elementi cellulari, chiamati nel loro insieme elementi figurati, che sono in sospensione in un liquido, detto plasma. • Il plasma è composto per circa il 90% da acqua; tra i numerosi soluti si trovano sali inorganici sotto forma di ioni, proteine, sostanze nutritive, prodotti di scarto, ormoni. Copyright © 2006 Zanichelli editore • Gli elementi figurati in sospensione nel plasma sono i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. • I globuli rossi sono chiamati anche eritrociti e la loro funzione principale è quella di trasportare ossigeno. • I globuli bianchi, o leucociti, hanno la funzione di combattere le infezioni e di impedire la crescita delle cellule cancerose. Copyright © 2006 Zanichelli editore La composizione del sangue: Plasma (55%) Componenti Acqua Ioni inorganici: Sodio Potassio Calcio Magnesio Cloruro Bicarbonato Proteine plasmatiche: Albumina Elementi cellulari (45%) Principali funzioni Equilibrio osmotico, azione tampone, trasmissione di impulsi nervosi Funzioni Numero (per mm 3 di sangue) Tipi di cellule Solvente per diluire le altre sostanze Eritrociti (globuli rossi) 5–6 milioni Leucociti (globuli bianchi) 5000–10 000 Sangue centrifugato Equilibrio osmotico e azione tampone Coagulazione Immunità Sostanze trasportate dal sangue: Sostanze nutritive Prodotti di rifiuto del metabolismo Gas respiratori (O2 eCO2) Ormoni Figura 18.13 Copyright © 2006 Zanichelli editore Difesa e immunità Linfociti Basofili Fibrinogeno Immunoglobuline Trasporto di ossigeno e, in parte, di anidride carbonica Esosinofili Neutrofili Piastrine Monociti 250 000– 400 000 Coagulazione del sangue COLLEGAMENTI 18.14 La mancanza o l’eccesso di globuli rossi possono essere dannosi per la salute Figura 18.14 Copyright © 2006 Zanichelli editore Colonizzata SEM 3400 × Quantità troppo basse di emoglobina o un ridotto numero di globuli rossi comportano una patologia detta anemia. • Se i tessuti non ricevono abbastanza ossigeno, i reni secernono un ormone chiamato eritropoietina (EPO), che stimola il midollo osseo a produrre più globuli rossi. • Alcuni atleti scelgono metodi drastici o illegali per incrementare la capacità di trasporto di O2 nel sangue, al fine di migliorare le proprie prestazioni, iniettandosi EPO sintetica. Copyright © 2006 Zanichelli editore 18.15 La coagulazione blocca la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni danneggiati Figura 18.15B Copyright © 2006 Zanichelli editore Colonizzata SEM 3400 × Le piastrine e la proteina plasmatica fibrinogeno sono sempre presenti nel sangue e si attivano per produrre un coagulo nel momento un cui un vaso sanguigno viene leso. Il processo di coagulazione del sangue: 1 Le piastrine aderiscono al tessuto connettivo, lesionato a causa di una ferita Epitelio 2 Si forma un aggregato di piastrine intrappola le cellule Tessuto connettivo Piastrine Figura 18.15A Copyright © 2006 Zanichelli editore 3 Un coagulo di fibrina Tappo di piastrine COLLEGAMENTI 18.16 Attraverso l’analisi del sangue si possono diagnosticare molte malattie • L’analisi del sangue è probabilmente l’esame clinico più diffuso e più richiesto dai medici. • L’esame del sangue permette di: – evidenziare carenze ormonali o vitaminiche e squilibri nell’alimentazione; – valutare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o renali; – avere indicazioni sulla presenza di un’infezione o anche di un tumore non ancora diagnosticati. Copyright © 2006 Zanichelli editore COLLEGAMENTI 18.17 Le cellule staminali potrebbero essere utilizzate per curare la leucemia e altre malattie delle cellule del sangue Le cellule staminali si differenziano negli elementi figurati del sangue e possono essere usate per la cura di malattie come, per esempio, la leucemia. Cellule staminali linfoidi Cellule staminali mieloidi Basofili Eritrociti Piastrine Figura 18.17B Copyright © 2006 Zanichelli editore Linfociti Monociti Eosinofili Neutrofili