APPUNTI DI LINGUA BULGARA
- SECONDA EDIZIONE -
di
Niccolò Zanotelli
ROMA - MAGGIO 2015
Eventuali aggiornamenti saranno pubblicati sul sito internet www.bulgaria-italia.com/bg/info/lingua/
1
PREFAZIONE
Pur ispezionando meticolosamente ogni singola bancarella della Piazza dei libri di Sofia,
quella che spacca a metà la romantica Uliza Graf Ignatiev, non ho trovato un solo libro che
spiegasse ad un italiano - in italiano - la lingua bulgara, e ciò nonostante lo sfavillare di centinaia,
migliaia!, di manuali di lingua di ogni risma disordinatamente esposti in quel luogo.
Analoga carenza l'ho riscontrata, in piena era tecnologica, nell'offerta del web, dove però
non mancano generosi tentativi di fornire al povero italiano - gratuitamente - almeno qualche
rudimento del misterioso idioma.
Di fronte a questi fallimenti, non potendo tornare in Italia per spulciare le librerie
internazionali, mi sono "accontentato" di un manuale di lingua bulgara per studenti anglofoni.
Inutile dire che il "modello anglosassone" mi è subito risultato lontano anni luce dalle mie
aspettative: troppo confusionario, troppo incompleto, troppo empirico.
Da buon giurista italiano che coltiva l'hobby dello slavismo, infatti, la totale assenza di
teoria, di ordine, di logica, in una parola: di sistematicità, dell'approccio anglosassone allo studio
di una lingua slava, è apparso - e tuttora appare - assolutamente infruttuoso.
Per questi motivi, avendo ormai reperito attraverso le mie inefficaci ricerche più di una
"fonte", seppure ciascuna frammentata ed incompleta, ho pensato bene di tentarne un riordino
secondo uno schema il più possibile razionale e di facile comprensione per un italiano (ho
applicato la ripartizione tradizionale in fonetica, morfologia e sintassi), andando a costituire un
"manualetto", una raccolta di appunti di lingua bulgara in italiano per italiani, da offrire
gratuitamente sul web.
Ciò anche nella consapevolezza della grande ascesa che la Bulgaria sta compiendo nella
classifica delle mete predilette dagli italiani, di ogni età e livello sociale, come luogo ove coltivare
l'aspirazione di una vita piacevole, serena e gratificante.
Prima di incominciare, però, devo premettervi che anche io, come voi, sono solo uno
studente, un aspirante conoscitore della lingua bulgara, non un insegnante, un professore o
addirittura un accademico, di conseguenza questo lavoro non avrà alcuna pretesa di risultare
immune da errori ed imprecisioni, così come di essere completo o scientifico.
Buon divertimento!
Dicembre 2013
Niccolò Zanotelli
2
PREMESSA ALLA SECONDA EDIZIONE
Molta è la soddisfazione di chi scrive per l'assolutamente inaspettato successo della prima
"bozza" di questo libretto e ciò nonostante - o forse proprio per questo - fosse stata concepita come
una raccolta amatoriale di nozioni ed esempi estrapolati da fonti della più svariata provenienza nel
tempo e nello spazio e dunque, per forza di cose, sottratta da qualsivoglia mira di scientificità
prima ancora che di ufficialità.
Non appena il testo è divenuto patrimonio della rete, tuttavia, è cominciata forse la parte
più interessante di questa esperienza, ossia un'opera di costante correzione, revisione,
smussamento, per farla breve: di generale miglioramento, sollecitata direttamente dai fruitori del
volumetto e dagli amici bulgari ed italiani cultori della materia o semplici "empirici profani"
incuriositi dagli "Appunti".
Tutto ciò, unitamente alla ininterrotta ricerca di chi scrive, la cui passione per l'amato
idioma non ha smesso un istante di ardere, ha fatto sì che il testo primigenio, più simile ad un
collage ordinato che ad un'opera originale, assumesse sempre più un proprio carattere distintivo,
una propria unicità, pur non perdendo mai di vista lo scopo per cui era stata ideata: fornire al
neofita una guida pratica alla lingua bulgara secondo uno schema il più possibile organico e
razionale dove la regola formale conservasse un'esposizione sintetica e la sua attuazione pratica
trovasse immediato riscontro in una quantità sufficiente di esempi.
Frutto di tale metamorfosi è proprio questa "seconda edizione" (mi si conceda la licenza)
dove ormai a stento possono rinvenirsi tracce della prima, ai cui suddetti scopi che la informarono
si sono aggiunti quelli sempre meno eludibili di una maggiore completezza e precisione.
Fermo restando il carattere "amatoriale" del volumetto che continuerà a rimanere tale
almeno fintanto che a scriverlo sarà un avvocato con la passione per la slavistica.
Aprile 2015
Niccolò Zanotelli
3
INDICE
PREFAZIONI
2
I.
CENNI STORICI
5
II.
ALFABETO CIRILLICO BULGARO
6
III.
FONETICA
7
a.
b.
IV.
Fonemi
Accento
6
7
GRAMMATICA
10
Primo.
10
Morfologia nominale
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
l.
m.
n.
Secondo.
Sostantivi
Articolo determinativo
Aggettivi
Pronomi e aggettivi numerali
Pronomi personali
Pronomi e aggettivi possessivi
Pronomi e aggettivi dimostrativi
Pronomi e aggettivi interrogativi
Avverbi interrogativi
Pronomi relativi
Pronomi e aggettivi indefiniti
Pronomi e aggettivi negativi
Verbi
1.
2.
3.
4.
5.
6.
b.
Terzo.
Avverbi
60
60
65
74
90
92
98
100
104
Preposizioni
Congiunzioni
Particelle e interiezioni
104
114
120
SINTASSI
a. Frasi principali
b. Frasi secondarie
BIBLIOGRAFIA
Gli aspetti verbali
I modi verbali
I tempi verbali
Forma passiva
Frasi impersonali
Prefissi verbali
Altre parti invariabili del discorso
a.
b.
c.
V.
60
Morfologia verbale
a.
10
18
21
30
33
40
41
45
47
50
52
58
122
122
126
134
4
I. CENNI STORICI
La lingua bulgara (български език) è una lingua slava meridionale parlata in Bulgaria.
È la più antica lingua scritta e letteraria tra quelle slave.
Discendente anch'essa dal protoslavo, smise di essere solo parlata nell'863 d.C., quando i fratelli
Santi Cirillo e Metodio, originari di Salonicco, le diedero un alfabeto (cosiddetto "glagolitico") e
provvidero a tradurvi le sacre scritture dal greco.
Grazie all'opera dei due studiosi, la Bulgaria diventò di lì a poco centro della cultura e della scrittura
slava, soprattutto dopo che Boris I di Bulgaria accolse i loro discepoli in fuga dalla Grande Moravia.
Proprio uno di questi, San Clemente di Ocrida, stabilitosi alla fine del IX secolo a Preslav (antica
capitale della Bulgaria), creò l'alfabeto cirillico, destinato durante il Medioevo a rimpiazzare quasi
completamente quello glagolitico. È in questo periodo che vennero redatti i più antichi e importanti
testi glagolitici e cirillici in antico bulgaro.
Solo un secolo più tardi un gruppo di missionari bizantini, portando in Russia libri bulgari, diffuse
anche lì l'alfabeto cirillico, che poi diverrà, come noto, il sistema di scrittura ufficiale della lingua russa.
Anche per queste ragioni storiche l'antico bulgaro è ancora oggi la lingua liturgica di molti paesi slavi.
Sul piano dello sviluppo linguistico, la storia della lingua bulgara può schematicamente suddividersi in
quattro periodi: antecedente alla scrittura (prima del IX secolo), antico bulgaro (IX - XII secolo), medio
bulgaro (XII - XIV secolo) e bulgaro moderno (dopo XV secolo).
Attraverso queste fasi di sviluppo essa, entrando in contatto con le altre lingue non slave della penisola
balcanica, cambiò e si differenziò sempre più dal protoslavo, sia con riguardo alla morfologia che alla
sintassi. In particolare abolì quasi completamente la declinazione dei casi (salvo per alcuni pronomi e
per il vocativo), sviluppò l'articolo determinativo posposto al nome (come in romeno, macedone ed
armeno), mentre conservò un ricco sistema verbale ancora oggi croce e delizia di chi approccia lo
studio di questa lingua.
5
II.
ALFABETO CIRILLICO BULGARO
STAMPATELLO
CORSIVO
MANUALE
SUONO
Maiu.
Min.
Maiu.
Min.
А
а
А
а
Б
б
Б
б
В
в
В
в
Г
г
Г
г
Д
д
Д
д
Е
е
Е
е
Ж
ж
Ж
ж
З
з
З
з
И
и
И
и
Й
й
Й
й
К
к
К
к
Л
л
Л
л
М
м
М
м
Н
н
Н
н
О
о
О
о
П
п
П
п
Р
р
Р
р
С
с
С
с
Т
т
Т
т
У
у
У
у
Ф
ф
Ф
ф
Х
х
Х
х
Ц
ц
Ц
ц
Ч
ч
Ч
ч
Ш
ш
Ш
ш
Щ
щ
Щ
щ
Ъ
ъ
Ъ
ъ
-
ь
-
ь
Ю
ю
Ю
ю
Я
я
Я
я
Maiu.
А
Б
В
Г
Д
Е
Ж
З
И
Й
К
Л
М
Н
О
П
Р
С
Т
У
Ф
Х
Ц
Ч
Ш
Щ
Ъ
Ю
Я
ESEMPI
Min.
а
б
в
г
д
е
ж
з
и
й
к
л
м
н
о
п
р
с
т
у
ф
х
ц
ч
ш
щ
ъ
ь
ю
я
a
arena
b
baia
v
via
g
gatto
d
dio
e aperta
era
j
jean
z morbida
rosa
i
ira
i breve
lei
k
cane
l
lira
m
mano
n
nel
o
oro
p
poi
r
ramo
s
setola
t
tino
u
uva
f
africa
h aspirata
hans
z dura
zio
c
cibo
sc
sci
sct
sc + t
ë
but (ingl.)
-
*
iu
Jugoslavia
ia
Jalta
6
III.
FONETICA
a. Fonemi
La lingua bulgara, come altre lingue slave meridionali (esempio il serbo-croato) recepisce la regola
fonetica del "si legge come si scrive".
Tuttavia esistono alcune eccezioni a tale regola, nello specifico:
 la consonante:
a)
Б
si legge
П
В
"
Ф
Г
"
К
Д
"
Т
Ж
"
Ш
З
"
С
ALLA FINE DELLA PAROLA
Es. хляб (pane), si legge "hljap;
молив (matita) si legge "molif";
друг (altro) si legge "druk";
мъж (uomo) si legge "mësc";
без (senza) si legge "bes";
b) ALL'INIZIO O IN MEZZO ALLA PAROLA PRIMA DI UNA CONSONANTE SORDA O DELL'ASPIRATA "Х"
N. B. consonanti sorde sono: П, Ф, К, Т, Ш, С, Ч, Ц.
Es. тетрадка (quaderno) si legge "tetratka";
сладко (dolce) si legge "slatko";
всичко (tutto) si legge "fsicko";
целувка (bacio) si legge "zelufka";
дръжка (manico) si legge "drescka";
изпит (esame) si legge "ispit".
 il gruppo consonantico*:
consonante + ьо
si legge
consonate + ио
Es. актьор (attore) si legge "aktior";
синьо (blu) si legge "sinio";
7
шофьор (autista) si legge "sciofior".
 la consonante:
si legge
л
у
quando precede "а", "о", "ъ", "у"
Es. гладя (stiro) si legge "guadjë";
ало (ciao - al telefono) si legge "auo";
лъжа (bugia) si legge "uëja";
луна (luna) si legge "uuna"
Il fenomeno sopradescritto c.d. "velarizzazione" è molto diffuso fra i giovani della zona di Sofia, i
quali arrivano ad esasperarlo sino al punto di pronunciare come "у" qualsiasi "л".
 la vocale:
а
si legge
ъ
я
"
иъ
nelle desinenze verbali del presente indicativo -а e -я (prima persona singolare) e -ат e -ят (terza
persona plurale)
Es. чета (leggo) si legge "cetë";
четат (leggono) si legge "cetët";
играя (gioco) si legge "igrajë";
играят (giocano) si legge "igrajët".
 la vocale:
а
tende a
ъ
я
"
иъ
е
"
ъ/и
о
"
у
quando non è accentata.
Es. добре (bene) tende a pronunciarsi "dubre";
предимство (vantaggio) tende a pronunciarsi "prëdimstvu".
Tale fenomeno, particolarmente forte nell'est della Bulgaria, prende il nome di "riduzione". Si noti
che, come evidenziato nella tabella dall'indicazione "tende a" , non ha luogo una vera a propria
sostituzione della vocale aperta con la corrispettiva chiusa, bensì una sorta di pronuncia
"intermedia" fra i due suoni.
8
Per completezza espositiva si dà atto che sino alla riforma ortografica del 1945 l'alfabeto bulgaro
comprendeva ulteriori due lettere (vocali):
STAMPATELLO
CORSIVO
MANUALE
SUONO
Maiu.
Min.
Maiu.
Min.
Maiu.
Ѫ
ѫ
Ѫ
ѫ
Ѫ
Ѣ
ѣ
Ѣ
ѣ
ESEMPI
Min.
ë (come "ъ")
ja/e
сѫби (denti)
пѣтелъ (gallo)
La lettera "ѫ" (c.d. "grande ius") è stata sostituita dalla lettera "ъ" con identica pronuncia (es. сѫби →
съби) ovvero, pur conservando la pronuncia di "ъ", da "а" nei casi in cui "ѫ" cadeva in finale di parola
(es. тѣ сѫ [essi sono] → те са) ciò poiché "ъ" in quella posizione non si sarebbe potuta leggere perché
muta (oggi il problema è superato, come si dirà fra poco, non esistendo più parole con tale
terminazione).
Adeguando l'ortografia alla pronuncia propria delle zone del nord-est della Bulgaria, la riforma ha poi
sostituito la lettera "ѣ" (c.d. "jat") con la lettera "я" quando "ѣ" accentata cadeva sull'ultima sillaba o
quando la sillaba seguente conteneva "а", "о" oppure "ъ" (es. голѣмъ, голѣма, голѣмо → голям,
голяма, голямо), ovvero con "е" (es. голѣми → големи) in tutti gli altri casi (salvo non rare eccezioni).
Nell'ambito della stessa riforma, come si accennava, sono state abolite le lettere "ъ" e "ь" in fine di
parola che, pur rimanendo mute, avevano la funzione di rendere forte (ъ) o debole (ь) la consonante
che le precedeva (es. човѣкъ → finale forte; учитель → finale debole), con conseguenze sul piano
grammaticale (vedi ad es. paragrafo sull'articolo determinativo maschile).
b. Accento
L'accento bulgaro è dinamico. Le sillabe accentate suonano di più e più a lungo di quelle atone.
L'accento è inoltre libero e mobile, come in russo, invece che fisso come in francese, cioè può cadere su
ogni sillaba di una parola polisillabica e la sua posizione può variare durante la declinazione, la
coniugazione e la derivazione, per esempio, крак ("gamba"), крака ("gambe").
L'accento bulgaro è inoltre distintivo: ad esempio, вълна ("lana") e вълна ("onda") si differenziano
solo per l'accento. Esso, tuttavia, generalmente non viene mai segnalato nei testi scritti. Può essere a
volte indicato nel caso di coppie minime come sopra, quando c'è bisogno di togliere le ambiguità, o per
indicare le deviazioni dialettali dalla pronuncia standard. In tali casi è indicato da un accento acuto
posto sopra la vocale tonica.
In questo testo, come probabilmente si sarà notato, l'accento è indicato sottolineando la vocale
corrispondente alla sillaba sulla quale cade.
9
IV.
GRAMMATICA
Prima di cominciare con la trattazione delle regole principali caratterizzanti le singole parti del discorso
nella lingua bulgara, si premette un brevissimo cenno sulla sua struttura.
Le parti del discorso in bulgaro sono divise in dieci differenti tipi, variabili (sostantivi, aggettivi,
numerali, pronomi e verbi) ed invariabili (avverbi, preposizioni, congiunzioni, particelle ed interiezioni).
Le parti del discorso variabili mutano grammaticalmente, mentre le invariabili non cambiano,
nonostante l'uso che se ne fa.
Morfologicamente sostantivi, aggettivi, numerali e pronomi formano il gruppo nominale (morfologia
nominale), mentre verbi e avverbi il gruppo verbale (morfologia verbale).
Fuori
da
questi
due
gruppi
rimangono
le
rimanenti
parti
invariabili
costituite
da
preposizioni, congiunzioni, particelle ed interiezioni.
Primo. MORFOLOGIA NOMINALE
a.
Sostantivi
In bulgaro i sostantivi si dividono in tre generi: maschile, femminile e neutro. Ciascuno di essi ha una
forma singolare ed una plurale.
1. Genere
A determinare il genere di un sostantivo è, di regola, la desinenza.

genere maschile
desinenza in:
a) consonante (sostantivi maschili regolari con desinenza c.d. "ZERO")
Es:
аромат (aroma)
лед (ghiaccio)
бокал (boccale)
мозък (cervello)
вход (entrata)
наклон (pendenza, salita)
град (città)
орех (noce)
ден (giorno)
под (pavimento)
език (lingua)
ръченик (fazzoletto, benda)
живот (vita)
стол (sedia)
зъб (dente)
телефон (telefono)
избор (scelta)
урок (lezione)
капан (trappola)
четвъртък (giovedì)
10
b) -А e -Я (rari)
баща (padre)
владика (vescovo)
колега (collega)
съдия (giudice)
джамджия (vetraio)
бакърджия (ramaio)
c) -О e -Е (vezzeggiativi parentali e diminutivi)
байко (fratello maggiore)
вуйчо (zio di madre)
татко (papà)
чичо (zio di padre)
дядо (nonno)

Тишо (dim. Stefan)
Стойчо (dim. di Stojan)
Дико (dim. di Kostadin)
Боре (dim. di Boris)
Коле (dim. di Nikolaj)
genere femminile
desinenza in:
a) -А e -Я
лампа (lampada)
врата (porta)
риза (camicia)
гора (foresta)
махала (borgo)
алергия (allergia)
организация (organizzazione)
земя (terra)
стая (stanza)
неделя (domenica)
b) -ОСТ e -НОСТ
милост (pietà)
старост (vecchiaia)
общност (comunità)
прозрачност (trasparenza)
c) - conosonante (irregolari con desinenza "ZERO")
кал (fango)
кръв (sangue)
част (parte)
обич (amore)

пролет (primavera)
нощ (notte)
вечер (sera)
чест (onore)
genere neutro
desinenza in:
a) -О e -Е
тяло (corpo)
око (occhio)
благо (benessere)
гнездо (nido)
лице (viso)
момче (ragazzo)
момиче (ragazza)
действие (azione)
11
колело (ruota)
желязо (ferro)
семейство (famiglia)
министерство (ministero)
име (nome)
хранене (nutrimento)
поле (campo)
наблюдение (osservazione)
b) -И e -Ю (in genere sostantivi importati da lingue straniere)
меню (menu)
интервю (intervista)
такси (taxi)
уиски (whisky)
c) i mesi dell'anno, qualunque sia la loro desinenza
януари (gennaio)
февруари (febbraio)
март (marzo)
април (aprile)
май (maggio)
юни (giugno)
юли (luglio)
август (agosto)
септември (settembre)
октомври е (ottobre)
ноември (novembre)
декември (dicembre)
2. Numero
Il plurale dei sostantivi bulgari, come in italiano, si forma sostituendo alla desinenza del singolare (se
presente, altrimenti si avrà un'aggiunta) quella del plurale.

genere maschile
desinenza in:
a) -И (maggioranza dei sostantivi maschili regolari, soprattutto plurisillabici con al singolare
desinenza c.d. ZERO o in -А e -Я)
булевард (viale)
гробар (becchino)
обичай (tradizione)
другар (compagno)
баща (padre)
колега (collega)
съдия (giudice)
булеварди (viali)
гробари (becchini)
обичаи (tradizioni)
другари (compagni)
бащи (padri)
колеги (colleghi)
съдии (giudici)
N.B. con alcuni sostantivi si verifica, nel passaggio dal singolare al plurale, una leggera modifica
del tema dovuta al fenomeno dell'alternanza o della caduta di vocali.
вестник (giornale)
геолог (geologo)
компютър (computer)
вестници (giornali)
геолози (geologi)
компютри (computers)
12
прозорец (finestra)
стомах (stomaco)
владика (vescovo)
прозорци (finestre)
стомаси (stomaci)
владици (vescovi)
b) -ОВЕ o -ЕВЕ (sostantivi esclusivamente monosillabici)
ад (inferno)
бой (battaglia)
бряг (costa)
век (secolo)
пес (cagnaccio)
под (pavimento)
син (figlio)
сняг (neve)
сок (succo)
стол (sedia)
строй (sistema)
тип (tipo)
плод (frutto)
адове (inferni)
боеве (battaglie)
брегове (coste)
векове (secoli)
песове (cagnacci)
подове (pavimenti)
синове (figli)
снегове (nevi)
сокове (succhi)
столове (sedie)
строеве (sistemi)
типове (tipi)
плодове (frutti/a)
N.B. Esistono dei sostantivi monosillabici che, tuttavia, adottano regolarmente la desinenza - И
вълк (lupo)
гост (ospite)
ден (giorno)
зъб (dente)
пръст (dito)
танц (ballo)
факт (fatto)
път (volta)
вълци (lupi)
гости (ospiti)
дни (giorni)
зъби (denti)
пръсти (dita)
танци (balli)
факти (fatti)
пъти (volte)
d) -А e -Я accentate (rari)
господин (signore)
крак (gamba)
номер (numero)
брат (fratello)
рог (corno)
господа (signori)
крака (gambe)
номера (numeri)
братя (fratelli)
рога (corna)
e) -Е accentata (rari)
мъж (uomo)
крал (re)
цар (zar)
кон (cavallo)
княз (principe)
мъже (uomini)
крале (re)
царе (zar)
коне (cavalli)
князе (prìncipi)
13
f) -ИЩА
край (fine)
сън (sogno)
път (strada)
краища (fini)
сънища (sogni)
пътища (strade)
g) -ОВЦИ e -ЕВЦИ (sostantivi maschili con al singolare rispettivamente desinenza in -О e -Е)
байко (fratello maggiore)
вуйчо (zio di madre)
татко (papà)
чичо (zio di padre)
дядо (nonno)
байковци (fratelli maggiori)
вуйчовци (zii di madre)
татковци (papà)
чичовци (zii di padre)
дядовци (nonni)
h) completamente irregolare
човек (persona)

хора (gente)
genere femminile
desinenza in:
a) -И (maggioranza dei sostantivi femminili regolari con al singolare desinenza in -А e -Я o ОСТ e -НОСТ)
жена (donna)
стая (stanza)
радост (gioia)
жени (donne)
стаи (stanze)
радости (gioie)
b) -Е accentata (rari)
ръка (mano)
нога (gamba)
овца (pecora)
свиня (maiale)

ръце (mani)
нозе (gambe)
овце (pecore)
свине (maiali)
genere neutro
desinenza in:
a) -А (maggioranza dei sostantivi neutri regolari con al singolare desinenza in -О e -Е)
благо (benessere)
гнездо (nido)
тяло (corpo)
министерство (ministero)
дете (bambino)
блага (benesseri)
гнезда (nidi)
тела (corpi)
министерства (ministeri)
деца (bambini)
14
b) -Я (alcuni sostantivi neutri con al singolare desinenza in -Е e tutti quelli con desinenza
singolare in -ИЕ)
море (mare)
поле (campo)
цвете (fiore)
влияние (influenza)
действие (azione)
моря (mari)
поля (campi)
цветя (fiori)
влияния (influenze)
действия (azioni)
c) -ТА (fra di essi anche quei sostantivi di derivazione straniera che al singolare hanno la
desinenza in -И e -Ю)
агне (agnello)
момиче (ragazza)
момче (ragazzo)
пиле (pollo)
ядене (cibo)
меню (menu)
такси (taxi)
агнета (agnelli)
момичета (ragazze)
момчета (ragazzi)
пилета (polli)
яденета (cibi)
менюта (menu)
таксита (taxi)
d) -И (rari, soprattutto parti del corpo)
око (occhio)
ухо (orecchio)
животно (animale)
очи (occhi)
уши (orecchie)
животни (animali)
e) -ЕНА accentata (sostantivi neutri con tema in -ЕМЕ, -АМЕ e -АМО)
време (tempo)
знаме (bandiera)
име (nome)
рамо (spalla)
времена (tempi)
знамена (bandiere)
имена (nomi)
рамена (spalle)
f) -ЕСА accentata (rarissimi)
небе (cielo)
чудо (miracolo)
небеса (cieli)
чудеса (miracoli)
3. Forma numerica
Una delle peculiarità della lingua bulgara, presente in altre lingue slave (deriva dal duale antico
bulgaro), è l'esistenza di un'apposita forma plurale (desinenza -А o -Я) dei sostantivi maschili quando
seguono dei numeri cardinali ovvero i seguenti avverbi di quantità: колко (quanti), няколко (alcuni)
e толкова (così tanti).
15
Es.
Singolare
край (spigolo)
крак (gamba)
молив (matita)
театър (teatro)
огън (fuoco)
Forma numerica
четири края (quattro spigoli)
толкова крака (così tante gambe)
шест молива (sei matite)
няколко театъра (alcuni teatri)
три огъня (tre fuochi)
N.B. Quasi mai l'accento si sposta sulla desinenza della forma numerica.
Eccezioni: non vogliono la forma numerica, ma adottano la normale forma plurale, i sostantivi ден
(giorno) e път (volta):
Es. четири дни (quattro giorni)
два пъти (due volte)
4. Vocativo
Per quanto riguarda i sostantivi l'unico residuo del sistema dei casi anticamente presente anche nella
lingua bulgara è il vocativo impiegato per esprimere, tanto nella lingua parlata che in quella scritta
(soprattutto poetica), la chiamata, il richiamo, l'invocazione.
Il caso vocativo si forma per mezzo di apposite desinenze che sinteticamente si indicano nelle tabelle
che seguono relative al genere maschile e a quello femminile.
SOSTANTIVI MASCHILI
NOMINATIVO
VOCATIVO
-к, -х, -ж, -ч, -ш, -ц, -ин
antiche con finale debole
tutti gli altri
-о
-ю
-е
SOSTANTIVI FEMMINILI
NOMINATIVO
VOCATIVO
-ка / -ица
tutti gli altri
-е
-о
N.B. quando il sostantivo è preceduto dall'aggettivo, quest'ultimo rimane invariato.
Es. Мила Родино!
(O cara Patria!)

non è infrequente tuttavia anche per questa parola l'uso della forma numerica "дена" Es. Три дена.
Proprio questo è il titolo dell'Inno nazionale bulgaro, scritto e musicato da Cvetan Cvetkov Radoslavov (18631931) nel 1885. Come si nota, "Родина" (patria) è al vocativo, mentre l'aggettivo "мила" (cara) rimane al
femminile.

16
5. Diminutivi, vezzeggiativi ed accrescitivi
In bulgaro si ricorre più frequentemente che in italiano all'alterazione dei sostantivi per formarne i
relativi diminutivi/vezzeggiativi.
Ciò avviene attraverso l'impiego di un suffisso o di una desinenza maschile o neutra per i nomi
maschili, femminile o neutra per i nomi femminili, neutra per i nomi neutri.
Prendendo la desinenza neutra i maschili e femminili diventano di genere neutro.
Uno stesso nome può fare il diminutivo con una desinenza dei due generi e si può anche avere l'unione di due
suffissi per uno stesso nome andando così a formare il rispettivo vezzeggiativo.
Desinenze e suffissi per genere dei diminutivi/vezzeggiativi:
MASCHILE
FEMMINILE
-ец
-ица, -ка, -ичка, -чица
(des. maschile)
(des. femminile")
-че, -енце, -ле, -ченце
-че, -енце, -ле, -ченце
(des. neutre)
(des. neutre)
NEUTRO
-це, -енце, -ице
(des. neutre)
Esempi al maschile:
град (città)
брат (fratello)
човек (uomo)
приятел (amico)
мъж (marito)
сняг (neve)
момък (ragazzo)
хляб (pane)
градец/градче (cittadina)
братец/братче (fratellino)
човечец/човече/човеченце (ometto)
приятелче (amichetto - sia m. che f.)
мъжле/мъжленце (maritino)
снежец (nevishio)
момче (ragazzo)
хлебец, хлебченце (panetto)
Esempi al femminile:
вода
сестра
жена
майка
къща
ръка
мома
улица

водица/водичка (acquetta)
сестрица/сестричка/сестриче/сестриченце (sorellina)
женица/женичка (donnetta)
майчица (mammina)
къщичка (casetta)
ръчица (manina)
момиче (ragazza)
уличка (stradina)
ormai ha perso la connotazione vezzeggiativa ed è usato usualmente per indicare "ragazzo".
ormai ha perso la connotazione vezzeggiativa ed è usato usualmente per indicare "ragazza".

17
дреха
кутия
градина
дрешка/дрешле (vestitino)
кутийка/кутийчица (scatolina)
градинка (giardinetto)
Esempi al neutro:
село (villaggio)
вино (vino)
месо (carne)
стъкло (vetro)
писмо (lettera)
мляко (latte)
яйце (uovo)
дете (bimbo)
селце (paesino)
винце (vinetto)
месце (carnina)
стъкълце (vetrino)
писъмце (letterina)
млечице (lattino)
яйчице (ovetto)
детенце (bimbino)
Desinenze e suffissi per gli accrescitivi/vezzeggiativi e dispregiativi:
accrescitivo/vezzeggiativo
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
-ага, -яга, -чага, -ина
-ина
-
dispregiativo
-ище
Esempi:
вятър (vento)
човек (uomo)
ръка (mano)
дете (bambino)
глава (testa)
жена (donna)
мъж (marito)
юнак (adolescente)
симпатичен (simpatico)
луд (matto)
ветрище (ventaccio)
човечище (omaccio)
ръчище (manaccia)
детище (bimbaccio)
главище (testaccia)
женище (donnaccia)
мъжище/мъжага (omaccio/omone)
юначага/юначина (giovanottone)
симпатяга (simpaticone)
лудетина (pazzarellone)
N.B. Per ricavare il plurale dai sostantivi divenuti neutri attraverso l'aggiunta dei suffissi si applicano le
regole indicate precedentemente nel paragrafo relativo alla formazione del plurale nei sostantivi neutri.
b. Articolo determinativo
In bulgaro moderno la definitezza è espressa per mezzo dell'articolo determinativo che viene posposto
al sostantivo (indeterminato: човек, “uomo”; determinato: човекът, “l'uomo”) o al primo costituente
nominale della frase nominale definita (indeterminato: добър човек, “un buon uomo”;
18
determinato: добрият човек, “il buon uomo”), analogamente a quanto accade ad alcune lingue
germaniche settentrionali e, nella penisola balcanica, al macedone ed al rumeno.
Ecco le forme dell'articolo determinativo bulgaro:
MASCHILE
FORMA LUNGA
FORMA BREVE
-ят / -ът
-я / -а
FEMMINILE
-та
NEUTRO
-то
PLURALE
-те (des. -и -е) -та (des. -а -я)
N.B. l'articolo segue sempre la desinenza del sostantivo, per cui anche sostantivi maschili che
terminano in vocale -a e -o prendono rispettivamente l'articolo -та e -то:
Es.
баща (padre)
дядо (nonno)
бащата (il padre)
дядото (il nonno)
Al maschile, l'articolo è presente in due forme, una lunga ed una breve.
a) Uso della forma lunga:
Si usa la forma lunga quando il sostantivo o la parte del discorso cui si riferisce è:
1. SOGGETTO DELLA FRASE
Es. Лекарят живее тука.
(Il medico vive qui)
2. COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO NOMINALE
Es. Приятелят ни е лекарят
(Il nostro amico è il dottore)
3. APPOSIZIONE AL SOGGETTO
Es. Ангел Иванчев, лекарят, живее тука.
(Angel Ivanchev, il dottore, vive qui)
4. APPOSIZIONE AL COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO NOMINALE

L'uso delle due diverse coppie di desinenze -ят/-я e che -ът/-а dipende dal tema del sostantivo cui si
riferisce. La prima coppia (con radice -я) segue tutti quei sostantivi che avevano il finale in consonante debole
(finale in "ь" muta ante-rifoma; vedi p. 8). In linea di massima ciò avviene spesso in presenza delle seguenti
consonanti o gruppi consonantici: р, л, ът, й, н (es. възпитател, гробар, железничар, зной, лакът, лекар,
музей, огън, път, рибар). La seconda coppia (con radice -a), invece, segue tutti gli altri sostantivi.
19
Es. Приятелят ни е Ангел Иванчев, лекарят.
(Il nostro amico è Angel Ivanchev, il dottore)
b) Uso della forma breve:
Si usa la forma breve quando il sostantivo o la parte del discorso cui si riferisce è:
1. COMPLEMENTO OGGETTO
Es. Таня търси лекаря.
(Tanja cerca il dottore)
2. ALTRO COMPLEMENTO INTRODOTTO DA PREPOSIZIONI
Es. Говорим за лекаря.
(Parliamo del dottore)
3. APPOSIZIONE AL COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO VERBALE
Es. Таня търси Ангел Иванчев, лекаря.
(Tanja cerca Angel Ivanchev, il dottore)
4. APPOSIZIONE AD ALTRO COMPLEMENTO
Es. Говорим за Ангел Иванчев, лекаря.
(Parliamo di Angel Ivanchev, il dottore)
N.B. come anticipato poc'anzi, in frasi composte l'articolo viene posizionato dopo la prima parola e mai
ripetuto dopo le altre.
Es. Моето сиво и черно яке е на втория стол.
(La mia giacca grigia e nera è sulla seconda sedia)
Per quanto concerne l'uso dell'articolo determinativo, non vi sono sostanziali differenze con l'italiano,
tuttavia non viene apposta la forma articolata:
1. con i nomi propri di persona e di luoghi geografici (eccetto rarissimi casi come Алпите "le
Alpi", Балканът "il Balcano", Искърът "il fiume Iskar");
2. titoli o apposizioni precedenti nomi propri (ad eccezione dei nomiglnoli) o di luoghi
geografici (es. dottor Tzio, fiume Danubio, giornale La Repubblica ecc.);
3. nomi che seguono il verbo di movimento (es. отивам на работа - vado a[l] lavoro);
4. sostantivi uniti dalla congiunzione "и" (es. млади и стари - giovani e vecchi);
5. dopo il verbo имам (es. имам пари - ho i soldi; вие имате право на последна дума - voi
avete diritto all'ultima parola);
20
6. nomi di famiglia in -ови -еви -чини (es. Маркови - i Markov);
7. nomi di parentela seguiti da un pronome personale possessivo breve (es. сестра ми - mia
sorella);
8. in espressioni come цял ден (l'intero giorno), цял час (l'intera ora), цяла година (l'intero
anno), цял месец (l'intero mese) o dopo il verbo чакам (es. чакам ред - aspetto il turno).
Quando in bulgaro si vuole - al contrario - attribuire indeterminatezza al sostantivo, si ricorre
all'aggettivo един, една, едно (uno, una, uno) così da evidenziarne la singolarità o la fungibilità.
Es. Поръчах си едно кафе.
(Ho ordinato un caffè - 'uno soltanto non due o tre')
Обадих се на един лекар.
(Ho chiamato un dottore - 'uno tra tanti')
c. Aggettivo
1. Grado positivo
Come i sostantivi gli aggettivi bulgari hanno tre generi, maschile, femminile e neutro e una forma
plurale comune per tutti e tre i generi. Di regola l'aggettivo precede il nome cui si riferisce.
Ancora una volta, il genere ed il numero dell'aggettivo si ricavano per mezzo delle seguenti desinenze
che li caratterizzano:
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
- ZERO
-и
-а
-о
-и
Dalla desinenza del maschile, inoltre, possiamo dividere gli aggettivi in tre gruppi:
a) desinenza ZERO senza alternanza o cadute di vocali nel passaggio agli altri generi e al plurale
MASCHILE
хубав (bello)
широк (alto)
млад (giovane)
FEMMINILE
хубава
широка
млада
NEUTRO
хубаво
широко
младо
PLURALE
хубави
широки
млади
21
A questo gruppo appartiene anche l'irregolare син, синя, синьо, сини (blu).
b) desinenza ZERO con alternanza o caduta di vocali nel passaggio agli altri generi e al plurale
I.
Si ha alternanza quanto c'è trasformazione della vocale "Я" in "Е" nel passaggio dal
singolare al plurale.
MASCHILE
бял (bianco)
голям (grande)
II.
FEMMINILE
бяла
голяма
NEUTRO
бяло
голямо
PLURALE
бели
големи
Il fenomeno della caduta di vocali, invece, comporta che le vocali "Ъ" e "Е" nel passaggio dal
maschile al femminile, neutro e plurale, spariscano dal tema.
MASCHILE
добър (buono)
умен (intelligente)
топъл (caldo)
мъртъв (morto)
гладък (liscio)
FEMMINILE
добра
умна
топла
мъртва
гладка
NEUTRO
добро
умно
топло
мъртво
гладко
PLURALE
добри
умни
топли
мъртви
гладки
Di questo gruppo fanno parte anche quei rarissimi aggettivi con tema in -Е preceduta da vocale che
nel passaggio agli altri generi ed al plurale non cade ma si trasforma in -Й
MASCHILE
FEMMINILE
боен (battagliero) бойна
буен (impetuoso) буйна
NEUTRO
бойно
буйно
PLURALE
бойни
буйни
c) desinenza in -И
MASCHILE
български (bulgaro)
италиански (italiano)
пети (quinto)
огневи (cotto)
вълчи (lupesco)
лисичи (volpino)
FEMMINILE
българска
италианска
пета
огнева
вълча
лисича
NEUTRO
PLURALE
българско
италианско
пето
огнево
вълчо
лисичо
български
италиански
пети
огневи
вълчи
лисичи
22
Come si può notare, quest'ultimo gruppo, residuale, comprende la quasi totalità degli aggettivi che
esprimono una nazionalità o l'appartenenza ad un luogo geografico, ma non si esaurisce con essi.

Formazione e riconoscimento degli aggettivi per mezzo di suffissi e prefissi.
In bulgaro è possibile formare un aggettivo a partire da un sostantivo ovvero riconoscere il significato
di un aggettivo a partire da taluni suffissi o prefissi aventi un determinato significato.
a) Significato generico:
DESINENZA
ESEMPIO
-ен, -ена, -енио, -ени
сила (forza)
логика (logica)
ум (intelletto)
месец (mese)
→
→
→
→
силен (forte)
логичен (logico)
умен (intelligente)
месечен (mensile)
-шен, -шена, -шено, -шени
утре (domani)
вчера (ieri)
днес (oggi)
год (anno)
дом (casa)
страх (paura)
→
→
→
→
→
→
утрешен (di domani)
вчерашен (di ieri)
днешен (odierno)
годишен (annuale)
домашен (casalingo)
страшен (spaventoso)
-овен, -овена, -овено, -овени
вина (colpa)
век (secolo)
дъжд (pioggia)
дух (spirito)
душа (anima)
→
→
→
→
→
виновен (colpevole)
вековен (secolare)
дъждовен (piovoso)
духовен (spirituale)
душевен (dell'anima)
b) Significato di appartenenza:
DESINENZA
-ов, -ова, -ово, -ови
-ев, -ева, -ево, -еви
-ин, -ина, -ино, -ини
-ски, -ска, -ско, -ски
-шки, -шка, -шко, -шки
ESEMPIO
брат (fratello)
чичо (zio)
Станчо (Stancho)
→
→
→
братов (del fratello)
чичо (dello zio)
Станчев(di Stancho)
сестра (domani)
леля (ieri)
баба (oggi)
баща (anno)
майка (casa)
гора (bosco)
море (mare)
мъж (uomo)
жена (donna)
дете (bambino)
юнак (eroe)
България (Bulgaria)
→
→
→
→
→
→
→
→
→
→
→
→
сестрин (della sorella)
лелин (della zia)
бабин (della nonna)
бащин (del papà)
майчин (della mamma)
горски (silvestre)
морски (marittimo)
мъжки (maschile)
женски (femminile)
детски (infantile)
юнашки (valoroso)
български (bulgaro)
23
c) Significato di relazione con un determinato materiale:
DESINENZA
-ен, -ена, -ено, -ени
ESEMPIO
дърво (legno)
камен (pietra)
злато (oro)
сребро (argento)
желязо (ferro)
→
→
→
→
дървен(di legno)
каменен (di pietra)
златен(d'oro)
сребърен (d'argento)
железен (di ferro)
d) Significato di rafforzamento della qualità:
DESINENZA
-овит, -овита, -овито, -овити
-ест, -еста, -есто, -ести
-ист, -иста, -исто, -исти
ESEMPIO
яд (collera)
дар (dono)
дух (spirito)
дъжд (pioggia)
вятър (vento)
клон (ramo)
буза (gota)
зърно (grano)
скала (roccia)
трева (erba)
блато (fango)
→
→
→
→
→
→
→
→
→
→
ядовит (irascibile)
даровит (ricco di doti)
духовит (spiritoso)
дъждовит (piovoso)
ветровит (ventoso)
клонест (frondoso)
бузест (paffuto)
зърнест (granuloso)
скалист (roccioso)
тревист (erboso)
блатист (fangoso)
e) Significato di attenuazione della qualità:
DESINENZA
ESEMPIO
-(и)кав, -(и)кава, -(и)каво, -(и)кави
червен(rosso)
син (azzurro)
болен (malato)
→
→
→
червеникав (rossastro)
синкав (azzurrognolo)
болнав (malaticcio)
-оват, -овата, -овато, -овати
прост (semplice)
чуден (singolare)
слаб (debole)
→
→
→
простоват (sempliciotto)
чуденоват (bizzarro)
слабоват (fiacco)
f) Significato diminutivo/vezzeggiativo:
DESINENZA
-ичък, -ичка, -ичко, -ички
ESEMPIO
голям (grande)
дебел (grasso)
глупав (stupido)
солен (salato)
мил (caro)
хубав (bello)
→
→
→
→
→
→
големичък (grandicello)
дебеличък (grassottello)
глупавичък (stupidino)
соленичък (salatino)
миличък (carino)
хубавичък (bellino)
24
I prefissi, meno numerosi dei suffissi, sono preposizioni o particelle che si incorporano all'aggettivo
semplice, modificandone il significato.
Ecco alcuni esempi:

PREFISSO
SIGNIFICATO
под-
sotto
зад-
oltre
между-
inter-, fra
без-
senza
все-
omnia, totale, di tutto
не-
non
пре-
valore superlativo
съ-
con
въз-
un po'
ESEMPIO
подводен (subacqueo)
подземен (sotterraneo)
подкожен (sottocutaneo)
задморски (oltremare)
задграничен (oltre confine)
задочен (contumace, per corrispondenza)
междувремен (nel frattempo)
междукостен (intercostale)
международен (internazionale)
безполезен (inutile)
безсрамен (senza vergogna)
безрочен (indeterminato)
всесилен (onnipotente)
всемирен (universale, globale)
всестранен (versatile)
всеотдаен (dedito)
неизработен (incompiuto)
неизразим (inesprimibile)
премъдър (sapientissimo)
прелюбезен (gentilissimo)
прекрасен (bellissimo)
съгласен (concorde)
съвременен (contemporaneo)
състрадателен (compassionevole)
възкратък (un po' breve)
възкъс (un po' corto)
възтежък (un po' pesante)
Applicazione dell'articolo all'aggettivo al grado positivo
MASCHILE
FORMA LUNGA
FORMA BREVE
-ият
-ия
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
-та
-то
-те
N.B. l'articolo maschile sia nella forma lunga (-ият) che breve (-ия) si applica sempre al tema così
come trasformato dalla caduta della vocale o dall'alternanza.
25
Es.
добрия(т) (il buono)
умния(т) (l'intelligente)
бойния(т) (il battagliero)
белия(т) (il bianco)
добър (un buono)
умен (un intelligente)
боен (un battagliero)
бял (un bianco)
2. Grado comparativo e superlativo
La formazione del comparativo e superlativo in bulgaro è molto semplice.
a) comparativo di maggioranza:
по-
+
aggettivo/avverbio
+
от (di)
отколкото (di quanto)
+
secondo termine di
paragone
Es. Милена е по-умна от сестра ми.
(Milena è più intelligente di mia sorella)
Техният апартамент е нов, а нашият е по-нов.
(Il loro appartamento è nuovo, ma il nostro è più nuovo)
Искаме да купим по-голяма кола.
(Vogliamo compare una macchina più grande)
Тя е много по-умна отколкото ни казаха.
(Lei è molto più intelligente di quanto ci hanno detto)
Иие трябва да вървим по-бавно.
(Noi dobbiamo camminare più lentamente)
Il secondo termine di paragone è introdotto
I.
dalla preposizione от:
1) quando si tratta di due nomi
Es. Ангел е по-внимателен от Христо.
(Angel è più attento di Hristo)
2) quando la relazione è fra un sostantivo o aggettivo e un pronome o aggettivo possessivo lungo
Es. Кучета са по-верни от нас.
(Il cane è più fedele di noi)
26
Онзи каскет е по-топъл от моя.
(Quel berretto è più caldo del mio)
II.
dalla congiunzione отколкото:
1) quando si tratta di due aggettivi
Es. Краси е по-малко способен отколкото старателен.
(Krasi è meno capace che diligente)
2) quando il secondo termine è un pronome al nominativo
Es. Кучета са по-верни отколкото ние.
(Il cane è più fedele di quanto "siamo" noi)
N.B.
di più
di meno
=
=
по-вече
по-малко
b) comparativo di uguaglianza
толкова (tanto)
тъй/така (così)
също тъй/ пак (così)
,
,
,
колкото (quanto)
както/като (come)
какъвто, каквато каквото каквито (del tipo)
Es. Толкова хитър, колкото вълка*.
(tanto furbo come il lupo)
Никола е тъй любезен, както брата.
(Nikola è così gentile come il fratello)
Кирил е толкова здрав, колкото е и бащата
(Kiril è tanto sano quanto lo è il padre)
c) comparativo di minoranza
Come anticipato in nota al paragrafo sul comparativo di maggioranza, il comparativo di minoranza si
forma a mezzo dell'espressione по-малко (di meno). Nello specifico:
Il secondo termine di paragone deve essere articolato con la forma breve salvo che in detta proposizione non vi
sia aggiunto anche il verbo essere. In tal caso l'articolo dovrà essere alla forma lunga (Es. Толкова хитър,
колкото е и вълкът)
*
27
по-малко
+
aggettivo/avverbio
+
от (di)
отколкото (di quanto)
+
secondo termine di
paragone
Es. Стаичката ми е по-малко топла от твоята.
(La mia cameretta è meno calda della tua)
Никола е по-малко любезен, отколкото той.
(Nikola è meno gentile di quanto lo sia lui)
d) superlativo:
най-
+
aggettivo/avverbio
Es. Дъщеря ни ходи на най-новото училище в града.
(Nostra figlia va nella scuola più nuova della città)
Дъщеря ни е най-хубава.
(Nostra figlia è bellissima)
N.B. come nel primo esempio l'articolo sia posposto proprio all'aggettivo al grado superlativo andando
così a rendere il superlativo relativo analogamente a quanto succede in italiano.

Molto, poco e troppo
MOLTO
POCO
MOLTI/POCHI
MAGGIORANZA
MINORANZA
много
мнозина/многото
мнозинство
малко
малцина/малкото
малцинство
TROPPO/TROPPO POCO
твъре
прекалено
съвсем
пре-
MINIMO/MASSIMO
много
най-много
малко
най-малко
+
Es. Малцина болногледачки, мнозина ранени.
(Poche inferimiere, molti feriti)
Един от многото, които можаха.
(Uno dei tanti che poterono)
Този апартамент е прекалено много малък.
(Questo appartamento è esageratamente piccolo)
28
Улицата където живеете е твърде много опасна.
(La strada in cui abitate è troppo pericolosa)
Най-малко 58 души бяха убити и 13 ранени днес при бомбен атентат.
(Minimo [almeno] 58 persone sono state uccise e 13 ferite oggi in un attentato dinamitardo)
Квалифицирано мнозинство има, когато се приеме решение от над половината от
участвалите в гласуването.
(Maggioranza qualificata si ha quando una decisione è presa dalla metà dei martecipanti al voto)
29
d. Pronomi e aggettivi numerali
NUMERO
NUMERALE CARDINALE
MASCHILE
1
FEMM.
NEUTRO PLURALE
NUMERALE
COLLETTIVO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
един една едно едни
(та) c (то) c (те)
първи (ят/я)
първа (та)
първо (то)
първо (те)
-
два
(та)
втори (ят/я)
втора (та)
второ (то)
втори (те)
двама (та)
(ият/ия)
2
NUMERALE ORDINALE
две (те)
-
3
три (те)
трети (ят/я)
трета (та)
трето (то)
трети (те)
трима (та)
4
четири (те)
четвърти (ят/я)
четвърта (та)
четвърто (то)
четвърти (те)
четирима (та)
5
пет (те)
пети (ят/я)
пета (та)
пето (то)
пети (те)
петима (та)
6
шест (те)
шести (ят/я)
шеста (та)
шесто (то)
шести (те)
шестима (та)
7
седем (те)
седми (ят/я)
седма (та)
седмо (то)
седми (те)
седмина (та)
8
осем (те)
осми (ят/я)
осма (та)
осмо (то)
осми (те)
осмина (та)
9
девет (те)
девети (ят/я)
девета (та)
девето (то)
девети (те)
деветима (та)
10
десет (те)
десети (ят/я)
десета (та)
десето (то)
десети (те)
десетима (та)
da 11 a 19
num + найсет (те)
n. + найсети (ят/я)
n. + найсета (та)
n. + найсето (то)
n. + найсети (те)
-
da 20 a 40
num + йсет (те)
n. + йсети (ят/я)
n. + йсета (та)
n. + йсето (то)
n. + йсети (те)
-
da 50 a 90
num + десет (те)
n. + десети (ят/я)
n. + десета (та)
n. + десето (то)
n. + десети (те)
-
100
сто (то)
стотен (ият/ия)
стотна (та)
стотно (то)
стотни (те)
-
n. + стотен
(ият/ия)
n. + стотна (та)
n. + стотно (то)
n. + стотни (те)
200e300
двеста (та)
триста (та)
-
da400a900
num + стотин (те)
-
1000
хиляда(та)
хиляден
(ият/ия)
хилядна (та)
хилядно (то)
хилядни (те)
-
2000
num + хиляди (те)
n. + хиляден
(ият/ия)
n. + хилядна
(та)
n. + хилядно (то)
n. + хилядни (те)
-
1.000.000
един милион (ът/а)
милионен
(ият/ия)
милиона (та)
милионо (то)
милиони (те)
-
1.000.000.000
един милиард (ът/а)
милиарден
(ият/ия)
милиардна (та)
милиардно (то)
милиардни (те)
-
I numeri composti si formano nel seguente modo:

alternativamente num + надесет (es. dodici - дванайсет oppure дванадесет)
alternativamente num + десет (es. venti - двайсет oppure двадесет)

30
decina/e
+
И
+
unità
Es. Тя има три хиляди седемстотин петдесет и четири книги.
(Lei ha tremilasettecentocinquantaquattro libri)
Come si può notare nella tabella, anche agli aggettivi o pronomi numerali può attribuirsi
definitezza mediante l'aggiunta dell'articolo determinativo (da inserirsi dopo l'ultima cifra 'unità'
se composti) sempre che si trovino all'inizio della proposizione.
Es.
Forma indeterminativa
Forma determinativa
пет стола (cinque sedie)
трийсет и две студентки (32 studentesse)
втори велосипед (una seconda bicicletta)
двайсет и трима (un gruppo di 23)
мои три констюма (tre miei vestiti)
петте стола (le cinque sedie)
трийсет и двете студентки (le 32 studentesse)
вторият велосипед (la seconda bicicletta)
двайсет и тримата (il gruppo di 23)
моите три констюма (i miei tre vestiti)
N.B. Ricorda sempre che dopo i numeri (cardinali, ma non gli ordinali e i collettivi) i sostantivi maschili
non vanno declinati al plurale ma alla forma numerica (vedi capitolo su declinazione dei sostantivi).
1. Numerali cardinali
I numeri cardinali indicano la quantità di elementi in un gruppo omogeneo. In bulgaro sono tutti indeclinabili,
ad eccezione dell'uno (един, една, едно, едни) e del due (два 'maschile', две 'femminile' e 'neutro').
2. Numerali ordinali
I numerali ordinali indicano il posto di una cosa o di una persona in una serie ordinata. In bulgaro,
come in italiano, sono tutti variabili in genere e numero e debbono sempre accordarsi al sostantivo che
sostituiscono o cui si riferiscono.
Es. Защо искаш втори велосипед?
(Perché vuoi una seconda bicicletta?)
Защото първият велосипед е много стар и бавен.
(Perché la prima bicicletta è molto vecchia e lenta)
Тя за трети път моли за услуга.
(Lei sta chiedendo un favore per la terza volta)
Ще слезем на петата спирка.
31
(Scenderò alla quinta fermata)
Яна свърши университета през хиляда деветстотин осемдесет и шеста година.
(Jana finì l'università nel 1986)
N.B. in bulgaro l'anno si indica con i numerali ordinali dopo i quali va sempre aggiunta la parola
"година/и" (anno/i) o quantomeno l'acronimo "г." in propria vece.
3. Numerali collettivi
Particolarità del bulgaro, in sintonia con altre lingue slave, è la presenza dei numerali collettivi.
I numerali collettivi indicano un gruppo di individui di sesso maschile o misti. Hanno forma
indeclinabile e anche ad essi può aggiungersi l'articolo determinativo.
Es. Петима души вече са пристигнали.
(Cinque persone sono già arrivate)
Тя каза това на сто и шестимата души на гарата.
(Lei ha detto questo alle 106 persone della stazione)
Трима сме.
(Siamo tre)
N.B. Dopo i numerali collettivi, così come visto per gli ordinali, i sostantivi maschili vanno alla forma
plurale e non a quella numerica.
4. Altri tipi peculiari di numerali

Numerali di approssimazione: si aggiunge al carinale il suffisso -ина (es. decina - десетина,
dozzina - дванайсетина, tentina - трийсетина, centinaio - стотина, ecc.);

Voti scolastici e linee autobus: si aggiunge al cardinale i suffissi -ица, -ойка, -ка, -орка (es.
единица, двойка, тройка, четворка, петорка/петица, шесторка/шестица, седморка/седмица,
осморка/осмица, деветорка/деветица/деветка, десеторка/десетица/десетка, стотица);

"Metà" e "un quarto": sono resi in bulgaro con "половин" (es. половин метър - mezzo metro) o
"половина", quando segue un numerale (es. един килограм и половина - un chilo e mezzo) e
четвърт (es. четвърт век - un quarto di secolo).
32
e. Pronomi personali
Singolare
NUMERO
ITALIANO
DATIVO
FORMA LUNGA
FORMA BREVE
FORMA
SEMPLICE
FORMA COMPOSTA
I^
Io
аз
мене (мен)
ме
ми
на мене
II^
Tu
ти
тебе (теб)
те
ти
на тебе
m.
Egli
той
него
го
му
на него (нему)
f.
Ella
тя
нея
я
n.
Esso
то
него
го
му
на него (нему)
I^
Noi
ние
нас
ни
ни
на нас (нам)
II^
Voi
вие
вас
ви
ви
на вас (вам)
III^
Essi
те
тях
ги
им
на тях(тям/ним)
si
-
се
себе си
си
на себе си
III^
Plurale
ACCUSATIVO
NOMINATIVO
Riflessivo
на нея (ней)
I pronomi personali hanno il compito di rappresentare, in funzione deittica, la persona che parla, la
persona che ascolta oppure la persona, l'animale o la cosa di cui si parla, senza specificarne o ripeterne
il nome.
In bulgaro, come in italiano, abbiamo una distinta forma per il nominativo (soggetto, es. "аз" in italiano
'io'), una per l'accusativo (complemento oggetto, es. "мене/ме" in italiano 'me') ed una per il dativo
(complemento di termine es. "ми" in italiano 'mi').
1. nominativo (soggetto)

Il pronome personale soggetto in bulgaro, come in italiano, ed al contrario di quanto avviene in
russo, inglese e francese, spesso si omette quando è chiaro il referente e non si vuole attribuire
particolare enfasi al soggetto.
Es. Не зная.
(Non so)
33
Аз не зная.
(Io -a differenza di altri- non so)

Nello scegliere quale pronome personale alla terza persona singolare usare fra quello di genere
maschile, femminile e neutro ("той", "тя", "то" in italiano "egli", "ella" ed "esso") bisogna
sempre fare riferimento al genere grammaticale (ossia quello ricavabile dalla desinenza del
sostantivo - vedi capitolo su sostantivi) e mai a quello "fisico" della persona o animale che il
nome rappresenta.
Es.
Момичета лежи на пода
La ragazza è stesa sul pavimento
То лежи на пода
Esso (la ragazza) è steso sul pavimento
Come indicato nel capitolo relativo al genere dei sostantivi, infatti, vi sono alcuni nomi come
момиче (ragazza) o момче (ragazzo) che invece di appartenere, rispettivamente, al genere
femminile e maschile, appartengono al genere neutro, in quanto originariamente diminutivi.
Come mostrato nell'esempio sopra, con questi sostantivi il pronome personale da impiegare è
quello al genere neutro.
N.B. I sostantivi quali баща (padre), колега (collega), дядо (nonno) appartengono anche
grammaticalmente al genere maschile e quindi il pronome corretto da utilizzare sarà quello
maschile (anche se l'articolo seguirà invece la desinenza: бащата, колегата, дядото, ecc).

In bulgaro esiste una forma di cortesia, come in italiano, da impiegarsi quando si parla con una
persona che non si consoce, che si rispetta o che è più anziana di chi parla.
A differenza dell'italiano che adotta il "lei", il bulgaro adotta il "voi" (вие).
2. accusativo (complemento oggetto)

Forma lunga e forma breve
I pronomi personali complemento oggetto in bulgaro prevedono due forme: una lunga ed una
breve.
Della forma lunga sono poi previste due varianti della prima e seconda persona singolare,
мене/мен e тебе/теб, perfettamente fungibili, seppure la seconda è impiegata quasi
esclusivamente in contesti colloquiali.
34
La forma breve, chiamata da linguisti "clitica", è in assoluto la più usata, residuando l'uso di
quella lunga ai soli casi in cui si voglia attribuire particolare enfasi al complemento.
Es. Не я уважават.
(Non la rispettano)
Трябва ли да уважават него?
(Devono rispettare lui?)
Разбирам Милена и Иванка, но него не разбирам.
(Capisco Milena e Ivanka ma lui non lo capisco)
N.B. Si applicherà sempre la forma lunga quando il pronome è preceduto da una preposizione.
Es. Елена ще дойде без него.
(Elena verrà senza di lui)
Елена ще дойде без сестра си, но без него не може.
(Elena verrà senza sua sorella ma senza di lui non può)
Говорим за него.
(Parliamo di lui)

Pronome personale accusativo riflessivo
La coppia di pronomi personali accusativi себе си/се si usa quando il complemento oggetto
coincide con il soggetto.
L'uso della forma lunga (себе си) o di quella breve (се) risponde alla regola generale per cui si
opta per la prima nel solo caso in cui si voglia attribuire una particolare enfasi al complemento
oggetto oppure quando il pronome, preceduto da una preposizione, va a formare un diverso
complemento.
Es. Човек познава себе си най-добре.
(Una persona conosce se stessa meglio di chiunque altro)
Обличам се.
(Mi vesto)
Тя мисли само за себе си.
35
(Lei pensa solo a se stessa)
Anche il bulgaro, come l'italiano, prevede alcuni verbi c.d. riflessivi, cioè in cui l'azione si
riflette sul soggetto che la compie. La forma riflessiva si manifestata grammaticalmente
attraverso l'uso del pronome personale riflessivo accusativo "се" avanti o dopo il verbo cui si
riferisce (o "си" se il verbo regge il dativo. A riguardo si legga il prossimo paragrafo).
Tale pronome è invariabile e quindi identico per tutte le persone del verbo.
Es. Аз се мия.
(Io mi lavo)
Обличам се.
(Mi vesto)
Тя се мие.
(Lei si lava)
N.B. Quando l'azione riflessiva non si riferisce direttamente al soggetto, ma ad un altro oggetto, al
posto del pronome personale accusativo "се" si usa quello dativo "си".
Es.

Riflessivo riferito al soggetto
Riflessivo riferito ad altro oggetto
Мия се. (Mi lavo - Lavo me)
Мия си ръцете. (Mi lavo le mani - Lavo a me le mani)
Posizione del pronome personale accusativo nella frase
In bulgaro, come nella maggior parte delle lingue c.d. analitiche e non sintetiche, la posizione di
alcune parole nel discorso è tendenzialmente rigida.
Con riguardo ai pronomi personali complemento oggetto bisogna distinguere i casi in cui la
proposizione sia composta da essi soli con verbo, da quelli in cui nella frase vi siano anche altre
parole. Nella prima ipotesi il pronome va sempre posto dopo il verbo. Nel secondo, invece, se la
frase comincia con una di tali altre parole, il pronome va sempre posto prima del verbo e dopo
la parola cui esso si riferisce.
Fermo restando che il pronome breve non potrà mai essere posto all'inizio della frase.
Es. Много я уважават.
36
(La rispettano molto)
Не я уважават.
(Non la rispettano)
Уважават я.
(La rispettano)
3. dativo (complemento di termine)

Forma semplice e forma composta
Analogamente ai pronomi personali all'accusativo e a quanto accade in italiano, anche i
pronomi al dativo prevedono due varianti, una semplice, detta "clitica" (es. "му" in italiano
"gli"), ed una composta dalla preposizione "на" (in italiano "a") e il pronome personale alla
forma lunga dell'accusativo (es. "на него" in italiano "a lui").
Le forme lunghe "нему", "ней", "нам", "вам", "тям"/"ним" sono arcaiche.
L'uso delle due forme ricalca la regola indicata per i pronomi personali all'accusativo,
adoperandosi la forma composta solo nel caso in cui si voglia riporre sul complemento una
particolare enfasi.
Es. Ще ми дадат писмото утре.
(Mi daranno la lettera domani)
Дадоха ми писмото вчера.
(Mi diedero la lettera ieri)
Ще дадат писмото на мене, не на тебе.
(Daranno la lettera a me e non a te)

Pronome personale dativo riflessivo
Quando il destinatario dell'azione, individuato dal complemento di termine, coincide con il
soggetto della frase, si può ricorrere alla coppia di pronomi personali riflessivi dativi на себе
си/си.
Es. Докато другите си казват: "ами ако се проваля?" , аз си казвам: "а ако успея?".
(Mentre gli altri si chiedono: "che succede se fallisco", io mi chiedo: "e se riesco?")
37
N.B. In bulgoro spesso il pronome "си" ha un impiego superfluo (come in italiano le particelle
"ce" e "ne").
Es. Ние (си) имаме кола.
(Noi [ce l']abbiamo una macchina)
Дай (си) ми лулата.
(Dammi la pipa)
Остана (си) сам самичък в къщи.
([Se ne] rimase solo soletto a casa)
Той (си) спи безгрижно.
(Lui [se la] dorme senza pensieri)
Отивам (си) на морето.
([Me ne] vado al mare)
Нека (си) върви по работа си.
(Che [se ne] vada per gli affari suoi)

Posizione del pronome personale dativo nella frase
Anche il pronome dativo segue la regola generale per cui segue il verbo se è solo con esso
mentre lo precede se la frase ha più parole.
Ma cosa succede se in una frase convivono pronomi personali all'accusativo e pronomi
personali al dativo?
Di regola, il pronome dativo verrà anteposto a quello accusativo (come in italiano).
Es. Иван ми каза това. Каза ми го вчера.
(Ivan mi ha detto ciò. Me lo ha detto ieri.)
Драго върна ли ти речника? Да, върна ми го.
(Drago ti ha restituito il vocabolario? Si, me lo ha restituito)

Pronome personale dativo in funzione di aggettivo possessivo.
Caratteristica della lingua bulgara, comune alle lingue slave meridionali e ad alcuni dialetti del
Sud Italia, è il posporre i pronomi personali dativi al nome cui si riferiscono (o al primo suo
attributo) in funzione di aggettivo possessivo.
38
Es. Това е стаята ни.
(Questa è la nostra stanza)
Това е новата ни стая.
(Questa è la nostra nuova stanza)
Той обича всичките си стари приятели.
(Lui ama tutti i suoi vecchi amici)
N.B. Nell'ultimo esempio è usato il pronome riflessivo "си" in luogo del pronome dativo alla terza
persona singolare. Ciò si verifica sempre quando il "possessore" coincide con il soggetto della
frase.

Pronomi personali reciproci
Una particolare tipologia di pronomi personali sono quelli cosiddetti reciproci, che si usano
quando due o più persone compiono la stessa azione contemporaneamente e reciprocamente.
Nella maggior parte dei casi, in bulgaro, tale funzione è svolta dai pronomi riflessivi "се" e "си".
Es. Ще се срещнат за пръв път.
(Si incontreranno per la prima volta)
Хайде да си говорим на “ти”.
(Dai diamoci del tu)
In altri casi, è il costrutto един (uno) . . . друг (altro) a svolgere tale funzione.
Es. Те никога не говорят един за друг.
(Loro non parlano mai uno dell'altro)
Защо къщите на Търново са наредени така една над друга ?
(Perché le case di Tarnovo sono poste così una sull'altra?)
Уморен съм от хората, които се държат толкова грозно един с друг.
(Sono stanco delle persone che si comportano così male a vicenda 'una con l'altra')
39
f.
Pronomi e aggettivi possessivi
ITALIANO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
FORMA
BREVE
I^
Mio
мой (ия/ия)
моя (та)
мое (то)
мои (те)
ми
II^
Tuo
той (ия/ия)
твоя (та)
твое (то)
твои (те)
ти
Suo di lui
негов (ия/ия)
негова (та)
негово (то)
негови (те)
му
Suo di lei
неин (ия/ия)
нейна (та)
нейно (то)
нейни (те)
Suo di esso
негов (ия/ия)
негово (та)
негова (то)
негови (те)
му
I^
Nostro
наш (ия/ия)
наша (та)
нашо (то)
наши (те)
ни
II^
Vostro
ваш (ия/ия)
ваша (та)
вашо (то)
ваши (те)
ви
III^
Loro
техен (ия/ия)
тяхна (та)
тяхно (то)
техни (те)
им
Proprio
свой (ия/ия)
своя (та)
свое (то)
свои (те)
си
Plurale
Singolare
PERSONA
III^
Riflessivo
Le forme lunghe dei pronomi possessivi indicate nella tabella sopra trovano applicazione, in luogo del
pronome personale dativo in funzione possessiva (nella tabella, per semplificazione indicato
nell'ultima colonna sotto la dicitura 'forma breve'), quando si vuole attribuire al possesso un maggiore
risalto ovvero adoperare un registro maggiormente formale.
Essi si accordano nel genere grammaticale e nel numero ai sostantivi cui si riferiscono.
Anche gli aggettivi possessivi, come gli altri aggettivi, possono essere seguiti dall'articolo
determinativo quando si vuole attribuire loro definitezza (tra parentesi nella tabella).
Ecco alcuni esempi di proposizioni con aggettivi possessivi.
Тя имаше вчера рожден ден. Не зная защо, но моите подарци не я интересуваха.
(Lei ha festeggiato ieri il suo compleanno. Non so perché, ma i miei regali non le interessavano)
Това е нашата нова стая.
(Questa è la nostra nuova stanza)
Това сако е негово, а онова е твое.
(Questa giacca è sua 'di lui', mentre quella è tua)
40
Нашите деца не се държат така.
(I nostri bambini non si comportano così)

Pronome possessivo riflessivo свой, своя, свое, свои
Il pronome personale riflessivo "свой, своя, свое, свои" è la forma lunga del pronome personale
dativo in funzione possessiva "си". Esso si comporta allo stesso modo del suo omologo breve e
quindi viene usato con il significato "il proprio, la propria, i propri" quando il possessore coincide
con il soggetto della frase e si vuole dare maggiore risalto all'idea di possesso.
Es. Стефан обича само своите деца.
(Stefan ama solo i propri figli)
Защо обичаш само своите/твоите деца?
(Perché ami solo i tuoi/propri figli?)
Трябва да отида при негова сестра.
(Devo andare da sua -di lui- sorella)
N.B. nell'ultimo esempio non c'è identità fra soggetto (io) e possessore (lui) e dunque si usa il
normale pronome possessivo di terza persona singolare ("негова" sua di lui, accordato al
sostantivo femminile "сестра").
g. Pronomi e aggettivi dimostrativi
ITALIANO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
този (тоз)
тази (таз)
това
тези
тоя
тая
туй
тия
онзи
онази (оназ)
онова
онези
оня
оная
онуйн
ония
tale/così
такъв
такава
такова
такива
tanto
толкав
толкава
толкаво
толкави
altro, diverso
инакъв/онакъв
инаква/онакава
инакво/онакова
инакви/онакива
stesso
същият/ия
същата
същото
същети
questo
quello
41
N.B. I pronomi тоя, тая, туй, тия (questo) e оня, оная, онуйн, ония (quello) sono più rari e si
incontrano con più facilità nei testi letterari.
Le forme abbreviate тоз (questo), таз (questa) e оназ (quella), invece, sono frequenti in contesti
colloquiali.
Di regola, gli aggettivi dimostrativi si accordano al genere grammaticale e al numero dei sostantivi cui
si riferiscono.
Il pronome този (questo) si usa per indicare un oggetto vicino.
Il pronome онзи (quello) un oggetto lontano.
Quando a livello semantico non c'è la necessità di far valere questa contrapposizione, il bulgaro, più
che in italiano (e a differenza dell'inglese), utilizza il pronome този (questo).
Es. Тези деца са мили, а онези са зли
(Questi bambini sono carini, mentre quelli sono diavoli)
Тази риза много скъпа ли беше?
(Questa camicia era molto costosa?)
Коя беше тази жена?
(Chi era quella donna?)

Uso del pronome това (questo).
In funzione pronominale e non attributiva il pronome "questo" è reso in bulgaro con l'aggettivo
dimostrativo това ("questo" al neutro) indeclinabile nel genere e nel numero.
Es. Това е стаята ни.
(Questa è la nostra stanza)
Това е новата ни стая.
(Questa è la nostra nuova stanza)
Това е брат ми.
(Questo è mio fratello)
Това са новите учители.
(Questi sono i nuovi insegnanti)
42

Uso dell'aggettivo dimostrativo такъв, такава, такова, такива (tale, così)
Es. Защо купихте такъв стол?
(Perché compraste tale sedia?)
Никога няма да играя с такава цигулка!
(Mai suonerò un violino così!)
За съжаление има такива хора в града.
(Purtroppo c'è gente così in città)
Такова едно трудно положение.
(Una così difficile situazione)
N.B. Quando con la parola "così" vogliamo riferirci ad un verbo (ad una azione) invece che ad
un oggetto o ad una persona, al posto dell'attributo такъв, такава, такова, такива si usano gli
avverbi di modo така (così) e толкова/толкоз/толко (talmente, a tal punto, tanto).
Es. Никога не съм спал толкова добре!
(Non ho mai dormito tanto bene!)
Стига толкоз!
(Basta così!)
Толкова! - Толкоз!
(Ecco tutto!)

Uso dell'aggettivo dimostrativo толкав, толкава, толкова, толкива (tanto, cotanto, così)
Es. Измъкна толкав нож.
(Estrasse un coltello grande tanto! - Estrasse contanto coltello)
Толкави произведения а останали незавършени.
(Opere così grandi ma rimaste incompiute)
Толкаво момче вече, а недозряло.
(Già tanto di ragazzo, ma così immaturo)
43

Uso
dell'aggettivo
dimostrativo
инакъв/онакъв,
инаква/онаква,
инакво/онакво,
инакви/онакви (altro, diverso, altrimenti)
E' sempre impiegato in contrapposizione a такъв, такава, такова, такиви.
Es. С такъв или онакъв проект.
(Con questo o quell'altro progetto)
Той не разбира дали фактите са такива или онакива.
(Lui non capisce se i fatti sono così o diversi)
Такъв е той и не може да бъде инакъв.
(Così è lui e non può essere altrimenti)

Uso dell'aggettivo dimostrativo същ, съща, също, същи (stesso)
Tra gli aggettivi dimostrativi di solito viene inserito anche "stesso" (o "medesimo"), in bulgaro
tradotto con l'aggettivo същият, същата, същото, същите, anche se è più propriamente un
aggettivo identificativo. Esso indica identità o uguaglianza tra persone animali o cose. Ha,
quindi, il significato di uguale, identico.
Concorda in genere e numero al sostantivo cui si riferisce ed è sempre seguito dall'articolo
determinativo.
Es. Направих същото нещо.
(Ho fatto la stessa cosa)
Утре пак - на същото място по същото време!
(Domani di nuovo allo stesso posto alla stessa ora!)
На всичките снимки е едно и също момиче
(In tutte le foto c'è una stessa ragazza)
N.B. è possibile trovare l'aggettivo същ, съща, също, същи (stesso) senza articolo
determinativo solo quando è preceduto dal rispettivo numerale един, една, едно, едни (uno)
formando il costrutto "един и същ" (uno stesso).
Il lemma също senza articolo determinativo e senza numerale, invece, corrisponde alla
congiunzione italiana "anche".
44
h. Pronomi e aggettivi interrogativi
MASCHILE
ITALIANO
chi/quale?
NOMINATIVO
ACCUSATIVO
кой?
кого?
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
коя?
кое?
кои?
DATIVO
кому?
(накого?)
di che tipo?
какъв?
каква?
какво?
какви?
di chi?
чий?
чия?
чие?
чии?
I pronomi/aggettivi interrogativi vengono usati per formulare domande.
Quando si trovano in funzione pronominale sono di regola indeclinabili, salvo il caso in cui sia certo il
genere od il numero del sostantivo cui si riferiscono.
Quando sono in funzione di aggettivo, invece, concordano genere e numero al sostantivo cui si
riferiscono.
In generale, possono essere preceduti da preposizioni formando complementi.
In bulgaro esistono tre pronomi/aggettivi interrogativi che, come indicato nella tabella sopra,
traducono l'aggettivo/pronome interrogativo italiano "quale" e i composti "di che tipo" e "di chi".
Il pronome/aggettivo кой, коя, кое, кои, traduce, inoltre, il pronome interrogativo italiano "chi".
1. КОЙ, КОЯ, КОЕ, КОИ
a) chi?
 PRONOME SOGGETTO → КОЙ
Es. Кой ти даде такова нещо?
(Chi ti ha dato tale cosa?)
Кой беше на събранието?
(Chi c'era all'assemblea?)
N.B. il pronome, soggetto, è al maschile singolare in quanto non è noto il genere ed il numero
del referente. Ecco, invece, alcune ipotesi in cui il pronome è declinato in relazione al
referente:
45
Коя беше тази жена?
(Chi era quella donna?)
Кои са тези хора?
(Chi erano quelle persone?)
 PRONOME COMPLEMENTO OGGETTO → КОГО
Quando il pronome "chi" è complemento oggetto e non soggetto della frase è reso con il
pronome "кого", forma accusativa del pronome/aggettivo "кой".
Es. Кого виждаш?
(Chi vedi 'tu' ?)
 PRONOME IN FUNZIONE DI ALTRO COMPLEMENTO → PREPOSIZIONE + КОГО
Es. За кого говориш?
(Di chi parli?)
На кого ще дам това писмо?
(A chi darai questa lettera?)
N.B. In questo ultimo caso la forma con preposizione per "a chi" (complemento di termine)
può essere sostituita quando si riferisce ad oggetti animati dalla più arcaica "кому".
b) quale?
Es. Кой апартамент ще изберем?
(Quale appartamento sceglieremo?)
На коя приятелка каза това?
(A quale amica hai detto questo?)
В кои градове бяха?
(In quali città erano?)
2. КАКЪВ, КАКВА, КАКВО, КАКВИ
 che tipo?
46
Es. Какви ръкавици търсите?
(Che tipo di guanti cercate?)
Новата учителка каква е?
(La nuova insegnate che tipo è?)
В какво село живеят?
(In che tipo di villaggio vivono?)
3. ЧИЙ, ЧИЯ, ЧИЕ, ЧИИ
 di chi?
Es. Чий молив лежи на масата?
(Di chi è la matita sul tavolo?)
Не зная, чии това са обувките.
(Non so di chi sono queste scarpe)
N.B. In contesti colloquiali il pronome in questione può trovarsi sostituito dal costrutto на +
кой, коя, кое, кои (letteralmente: "di chi").
4. КОЛКАВ, КОЛКАВА, КОЛКАВО, КОЛКАВИ (*usato quasi solo verbalmente)
- quanto grande?
Es. Колкав стол е този? in alternativa: Колко голям е този стол?
(Quanto è grande questa sedia?)
i.
Avverbi interrogativi
Per maggiore chiarezza espositiva si trattano, di seguito ai pronomi/aggettivi interrogativi, gli avverbi
interrogativi. Essi, ovviamente, appartengono ad un genus grammaticale distinto (addirittura alieno
alla morfologia nominale) dai pronomi e dagli aggettivi (andando a completare il significato del verbo
e non a sostituire o qualificare il nome), ma condividono con questi la funzione svolta nella frase, cioè
quella di introdurre domande.
47
In quanto avverbi, a differenza dei pronomi e degli aggettivi, sono indeclinabili. Possono anch'essi,
tuttavia, essere preceduti da preposizioni.
ITALIANO
AVVERBIOINTERROGATIVO
CONGIUNZIONE
Cosa?
какво?
каквото
Come?
как?
както
Perché?
защо?
защото
Quanto?
колко?
колкото
Dove?
гъде?
където
Quando?
кога?
когато
N.B. Nella terza colonna è indicata la corrispondente congiunzione ricavata dall'avverbio interrogativo
attraverso l'aggiunta del suffisso -то. La differenza fra i due sintagmi (identici in italiano Es. "Quando
torni a Roma?" e "Ti comprerò un libro quando avrò finito di lavorare") è funzionale: l'avverbio
(seconda colonna) introduce una domanda; la congiunzione (terza colonna) unisce una proposizione
subordinata alla principale.
Es. Какво интересно беше там?
(Cosa c'era di interessante là?)
Какво ще кажете?
(Cosa direte?)
За какво мислиш?
(A cosa pensi?)
Ще правя каквото искам.
(Farò quello che voglio)
Как сте?
(Come stai?)
Как се казваш?
(Come ti chiami?)
Винаги има следващо ниво, както знаеш.
48
(C'è sempre un livello successivo, come sai)
Това момиче пуши като мъж.
(Questa ragazza fuma come 'se fosse' un uomo)
N.B. la parola italiana "come" è resa in bulgaro in tre modi diversi a seconda che essa rivesta la
forma dell'avverbio interrogativo (как), sia congiunzione comparativa modale con il significato
di "come" (както), ovvero di "come se" (като). Ciò verrà approfondito più avanti nel paragrafo
relativo alle congiunzioni.
Защо не говориш вече с мен?
(Perché non mi parli più?)
Тази вечер няма да дойда, защото днес е много студено.
(Stasera non verrò perché oggi fa molto freddo)
Колко струва?
(Quanto costa?)
От колко време чакаш?
(Da quanto tempo aspetti?)
Преструвах се, колкото мога, само да не го нараня.
(Finsi quanto potevo, solo per non fargli del male)
Колко места има? Колкото сте запазили.
(Quanti posti ci sono? Quanti ne avete prenotati)
Това го плащат толкова лева, колкото струва.
(Questo lo pagano tanti lev quanto costa)
Споменаваха го, колкото да се посмеят и да се пошегуват.
(Lo ricordavano tanto per ridere e per scherzare)
Колкото до мене - все ми е едно.
(Quanto a me, tutto mi è indifferente)
Къде ще отиваш утре вечерта?
(Dove andrai domani sera?)
От къде си?
49
(Di dove sei?)
Не знам, където беше извършено.
(Non so dove è stato fatto)
Кога ще видим?
(Quando ci vedremo?)
До кога ще те обичам?
(Fino a quando ti amerò?)
Ще видим, когато се приберете вкъщи.
(Ci vedremo quando ritornate a casa)

ЩО
Nella lingua parlata non è infrequente l'uso di "що" in luogo di "какво" o di "защо" soprattutto in
espressioni idiomatiche.
Es. Що плачеш?
(Perché piangi?)
Що ти е?
(Cosa hai?)
Що за човек?
(Che tipo è?)
Уплаши ли се? Че що? Ние не ядем хора!
(Ti sei spaventato? e che? Mica mangiamo la gente!)
l.
Pronomi relativi
MASCHILE
ITALIANO
NOMINATIVO ACCUSATIVO
il quale
който
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
която
което
които
DATIVO
когото комуто
il cui tipo/il cui modo
какъвто
каквато
каквото
каквито
del quale
чийто
чиято
чието
чиито
50
Il pronome relativo sostituisce un componente della frase mettendo in relazione proposizioni diverse
e subordinando la frase da esso introdotta a quella che contiene la parola sostituita.
In bulgaro il principale pronome relativo è costituito dall'aggiunta del suffisso -то al pronome
interrogativo кой, коя, кое, кои, che va a formare il corrispettivo italiano di "che" o "il quale, la quale, i
quali".
1. КОЙТО, КОЯТО, КОЕТО, КОИТО (che, il quale, la quale, i quali)
Es. Разбираш ли въпроса, който момчето зададе?
(Capisci la domanda che il ragazzo ha posto?)
Как се казва студентката, която седи до Ваня?
(Come si chiama la studentessa che è seduta affianco a Vanja?)
Как се казват студентите, които седят до нея?
(Come si chiamano gli studenti che sono seduti affianco a lei?)
Момичето, от което получихме това писмо, моли за автографа ти.
(La ragazza dalla quale abbiamo ricevuto questa lettera ha chiesto il tuo autografo)
N.B. quando il pronome relativo maschile si riferisce ad oggetti animati ed è introdotto da
preposizioni si presenta nella forma accusativa КОГОТО.
Es. Как се казва студентът, до когото тя седи?
(Come si chiama lo studente affianco al quale le è seduta?)
N.B. In contesti colloquiali spesso il suindicato pronome relativo è sostituito da "дето" unico per tutti i
generi e numeri.
2. КАКЪВТО, КАКВАТО, КАКВОТО, КАКВИТО (il cui modo, il cui tipo, come)
Es. Нямаше такива обувки, каквито тя желае.
(Non c'erano quelle scarpe che 'il cui tipo' lei desidera)
Тя и сега изглежда много радостна, каквато беше преди войната.
(Lei sembra ormai molto felice come 'nel cui modo' era prima della guerra)
51
3. ЧИЙТО, ЧИЯТО, ЧИЕТО, ЧИИТО (del quale, della quale, dei quali)
Es. Какво знаеш за момичето, чийто баща работи със Стоян?
(Cosa sai di quella ragazza il cui padre lavora con Stojan?)
Това е ученикът, на чиито родители трябваше да напиша едно неприятно писмо.
(Questo è l'allievo ai cui genitori dovevi scrivere una lettera sgradevole)
m. Pronomi e aggettivi indefiniti
Il pronome indefinito e l'aggettivo indefinito indicano cose e persone senza specificarne con precisione
la quantità o la qualità. Spesso le loro forme coincidono, dato che l'aggettivo che accompagna il nome
può prenderne il posto e fungere da pronome.
In bulgaro, di regola, i pronomi/aggettivi indefiniti più comuni si formano anteponendo il prefisso ня/не- ad un pronome o avverbio interrogativo.
N.B. L'accento cade sempre sul prefisso.
Anche i pronomi/aggettivi indefiniti possono formare complementi retti da preposizioni.
MASCHILE
ITALIANO
NOMINATIVO
qualcuno
някой
ACCUSATIVO
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
някоя
някое
някои
DATIVO
някого някому
qualche tipo
някакъв
някаква
някакво
някакви
di qualcuno
нечий
нечия
нечие
нечии
qualcosa
нещо
in qualche modo
някак
qualche/alcuni/parecchi
няколко
da qualche parte
някъде (нейде)
qualche volta
понякога (някога significa "una volta" o "un tempo")
Es. Някой ще те съпроводи да автобусната спирка.
(Qualcuno di noterà accanto alla fermata dell'autobus)

нещо, con plurale неща, lo si trova anche come sostantivo neutro col significato di "cosa, cose".
52
Казахте ли някому, че идвате тук?
(L'avete detto a qualcuno che venivate qui?)
N.B. il pronome някому, dativo di някой, è da alcuni ritenuto arcaico e comunemente
sostituito dal costrutto на някого (a qualcuno).
Ще се върнем в къщи, ако на събранието срещнем някаква кавга.
(Torneremo a casa se all'assemblea incontreremo qualche tipo di casino)
Нечии гащи още лежат на пода в кухнята.
(I pantaloni di qualcuno stanno ancora sul pavimento della cucina)
Дайте му нещо за пиене.
(Dategli qualcosa da bere)
Искам да отслабна с няколко килограма.
(Voglio perdere qualche/alcuni chili)
Понякога пътувам с влак.
(Qualche volta viaggio in treno)
Осмия пък, и той се пръждоса някъде.
(L'ottava volta anche lui ce l'è filata da qualche parte)

Altra categoria di pronomi/aggettivi indefiniti è quella composta dai pronomi interrogativi
(кой, какъв, чий e що) declinati nel genere e nel numero in accordo al sostantivo che
sostituiscono o cui si riferiscono, anticipati dal prefisso еди- o seguiti rispettivamente dal
suffisso -годе o dai costrutti "(и) да е" e "-то (и) да". Tale gruppo di pronomi/aggettivi, si
traduce con l'italiano chiunque, qualsiasi cosa, qualunque tipo, qualsiasi modo, di chiunque ecc.
еди-кой
кой-годе
una certa persona
еди-какъв
какъв-годе
какъв да е
una certa cosa
какъвто (и) да е
qualunque/qualsiasi tipo
чий-годе
чий да е
di una certa persona
еди-що
който (и) да е
chiunque; qualunque/qualsiasi cosa
un certo tipo
еди-чий
кой да е
чийто (и) да е
di chiunque
що-годе
що да е
qualsiasi cosa
53
I pronomi con il prefisso "еди-" si riferiscono a persone od oggetti conosciuti che non si vogliono
nominare.
Es. Еди-кой твърди, че Миро е прав.
(Una certa persona sostiene che Miro abbia ragione)
Задачата беше от този тип: да се докаже, че ромб с еди-какви си параметри е
квадрат.
(Il problema era di questo tipo: dimostrare che un rombo con un certo tipo di parametri è
quadrato)
I pronomi seguiti dal suffisso -годе (ormai arcaico) o dai costrutti "(и) да е" e "-то (и) да" si
riferiscono a persone od oggetti scelti casualmente.
Es. Да дойде кой да е/който и да е, няма значение.
(Fai venire chiunque, non ha importanza)
N.B. L'indeterminatezza dell'aggettivo indefinito può essere rafforzata aggiungendo il pronome
riflessivo "си". Es. някой си господин . . . (un certo signor . . .)
Altri pronomi e aggettivi indefiniti o assimilabili nella funzione ad essi:
MASCHILE
ITALIANO
NOMINATIVO
altro
ciascuno
друг
(ият/ия)
всеки
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
другиму
друга (та)
друго (то)
други (те)
всекиму
всяка
всяко
-
ACCUSATIVO
DATIVO
другиго
всекиго
tutto
всички (ят/я)
всичка (та)
всичко (то)
всички (те)
tutti i tipi
всякакъв
всякаква
всякакво
всякакви
tutto (intero)
цял (ият/ия)
цяла (та)
цяло (то)
цели (те)
stesso/da sé/solo
сам
сама
само
сами
entrambi

и двамата/и двете
si usa la prima forma se riferita a due persone di sesso maschile o miste. Vedi numerali collettivi.
54

ВСИЧКИ, ВСИЧКА, ВСИЧКО, ВСИЧКИ E ДРУГ, ДРУГА, ДРУГО, ДРУГИ
I.
In funzione di pronome всичко (tutto) e друго (altro), indeclinabili, sostituiscono solo sostantivi
inanimati. I plurali всички (tutti) e други (altri), viceversa, solo sostantivi animati.
Es. Всичко тука е много вкусно.
(Tutto qui è molto gustoso)
Тя обича всичко и всички.
(Lei ama tutto e tutti)
Не можеше да направи друго.
(Non poteva fare altro)
Преди всичко трябва да го намерим.
(Prima di tutto dobbiamo trovarlo)
N.B. L'avverbio "другаде" unione dal pronome/aggettivo indefinito "друг" e dell'avverbio di luogo
"къде" significa "altrove", così come "другояче" significa "altrimenti, in altro modo".
Es. Отивам да пея другаде. Не мога да направя другояче.
(Vado a cantare altrove. Non posso fare altrimenti)
II.
In funzione di aggettivo всички, всичка, всичко, всички e друг, друга, друго, други, si
comportano come qualsiasi altro di essi, potendo, quindi, essere seguiti anche dall'articolo
determinativo.
Es. Детето изпи всичкото мляко.
(Il bambino ha bevuto tutto il latte)
Всичките ми приятели живеят в София.
(Tutti i miei amici vivono a Sofia)
Аз ще купя ли друг апартамент в Рим?
(Comprerò un altro appartamento a Roma?)

ВСЕКИ, ВСЯКА, ВСЯКО/ВСЕКИГО/ВСЕКИМУ
Questi aggettivi come in italiano non hanno il plurale e si traducono come "ciascuno, ciascuna".
55
Es. Тук всичко е на самообслужване. Всеки сам си избира, взема и пробва.
(Qui tutto è self-service. Ciascuno da solo sceglie, prende e assaggia.)
Всеки студент разбира това много добре.
(Ciascun studente capisce questo molto bene)
Ще подаря една топка всекиму (на всекиго) ученик.
(Regalerò una palla a ciascuno studente)

ВСЯКАКЪВ, ВСЯКАКВА, ВСЯКАКВО, ВСЯКАКВИ
Variante di "tutto", si traduce in italiano con "tutti i tipi di".
Es. Дъщеря ми обича всякакви кучета.
(Mia figlia ama tutti i tipi di cane)
Той е лишен от всякакво нормално човешко чувство.
(Lui è privo di qualsiasi tipo si sentimento umano)

ЦЯЛ, ЦЯЛА, ЦЯЛО, ЦЕЛИ
Altra variante di "tutto", traducibile con "intero, intera, interi", è utilizzata in bulgaro avanti a
sostantivi quali ден (giorno), вечер (sera), нощ (notte).
Es. Той е бил далеч от дома през цялата нощ.
(Lui è stato lontano da casa tutta la notte)
Come accennato nel paragrafo riguardante gli articoli determinativi, in bulgaro può accadere che
venga usato il numerale един, една, едно, едни, in funzione di aggettivo indefinito, o meglio,
impiegando le categorie linguistiche italiane, di articolo indeterminativo.
Es. Търся една секретарка.
(Cerco una 'fra tante' segretaria)

САМ, САМА, САМО, САМИ
Questo pronome può essere impigato con due significati differenti:
1. "stesso" - per rafforzare il soggetto
56
Es. Сам зная.
(Io stesso lo so)
Аз сам го видях.
(Io stesso l'ho visto)
Сами недостатъците говорят.
(I difetti stessi parlano)
2. "da solo"
Es. Правя сам.
(Faccio da solo)
Механизмът сам се пуска в движение.
(Il meccanismo si mette in movimento da solo)
3. "da sé" - N.B. "сам" invariabile, in alternativa "от само себе си"
Es. Всичко върви сам.
(Tutto agisce da sé)
Болката ще мине от само себе си.
(La malattia passera da sé)
4. "solo" - per esprimere la solitudine. Comune verbalmente anche il diminutivo "самичък-чка"
Es. Сам съм.
(Sono solo)
По-добре сами отколкото с тяк.
(Meglio soli che con loro)
N.B. "il solo" invece si esprime con l'aggettivo "единствен(ият)"
Es. Ленин бе единственият, който защищаваше работическата класа.
(Lenin era il solo [l'unico] che difendeva la classe operaia)
57
n. Pronomi e aggettivi negativi
Sottocategoria dei pronomi/aggettivi indefiniti sono i pronomi/aggettivi di negazione o negativi, che
hanno la funzione di negare l'esistenza dell'oggetto.
In bulgaro, di regola, i pronomi/aggettivi indefiniti più comuni si formano anteponendo il prefisso ниad un pronome interrogativo.
N.B. L'accento cade sempre sul prefisso.
Anche i pronomi/aggettivi indefiniti possono formare complementi retti da preposizioni.
MASCHILE
ITALIANO
nessuno
NOMINATIVO
ACCUSATIVO
DATIVO
никой
никого
никому
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
никоя
никое
никои
nessun tipo
никакъв
никаква
никакво
никакви
di nessuno
ничий
ничия
ничие
ничии
niente
нищо
in nessun modo
никак
nessun luogo
никъде
mai
никога
N.B. I pronomi negativi indicati nella tabella sopra vanno sempre accompagnati dalla particella negativa
"не" (non) prima del verbo.
Es. Никога не говоря за това с никого.
(Non parlo mai di questo con nessuno)
Нищо интересно няма там.
(Non c'è niente di interessante lì)
Не съм виждал такова здание в никой американски град.
(Non ho mai visto un palazzo così in nessuna città americana)
Тя не иска да пие никаква бира.
(Lei non vuole bere nessun tipo di birra)
Ничии идеи не го интересуват.
58
(Non lo interessano le idee di nessuno)
N.B. In bulgaro l'espressione italiana "non c'è" è resa con la forma negativa della terza persona
singolare del verbo avere "няма".
Es. Няма проблема.
(Non c'è problema)
59
Secondo. MORFOLOGIA VERBALE
a. Verbi
Il verbo è probabilmente la parte più complessa della grammatica bulgara, specialmente in
comparazione con le altre lingue slave. In ragione di ciò la sua trattazione sarà tesa in particolar modo
alla semplificazione dei concetti ed al costante raffronto con la lingua italiana.
I verbi bulgari, come quelli italiani, si coniugano secondo la persona, il numero ed, in alcuni casi, il
genere.
Come le altre lingue slave e a differenza dell'italiano, invece, sono caratterizzati dall'esistenza di due
forme aspettuali per ciascuna azione che si vuole descrivere (perfettiva ed imperfettiva), la cui scelta
dell'una piuttosto che dell'altra arricchisce la frase di specifiche connotazioni semantiche.
Inoltre sono presenti nove tempi, cinque modi e numerose forme impersonali.
Caratterisitca peculiare del sistema verbale bulgaro è poi l'assenza del modo infinito, la cui traduzione
italiana viene resa con un particolare costrutto analitico. Ciò comporta che la forma base del
paradigma del verbo sia la prima persona singolare dell'indicativo presente.
Infine, come accennato nel paragrafo relativo ai pronomi personali, il soggetto può essere omesso,
perché le desinenze del verbo già ne suggeriscono la persona.
1. Gli aspetti verbali
La funzione del verbo in tutte le lingue è quella di descrivere un'azione.
In italiano, come nella maggior parte delle lingue neolatine, a ciascuna azione corrisponde un verbo.
Con la coniugazione, la scelta del modo e del tempo, poi, tale azione riceve ulteriori connotazioni, in
particolare da chi viene compiuta, se essa sia reale, eventuale, desiderabile, soggetta a particolari
condizioni, richiesta o demandata ad altri ed, infine, quando ha (ha avuto o avrà) luogo.
Nelle lingue slave l'azione viene arricchita di un'ulteriore connotazione, quella aspettuale. Per ognuna
di esse, infatti, spesso non corrisponde come in italiano un solo verbo ma due (talvolta tre). Il primo
(di aspetto imperfettivo) indica l'azione allo stadio dell'incompiutezza, o perché ancora in svolgimento
o perché non ha prodotto il risultato cui era finalizzata, ovvero manifesta semplicemente l'irrilevanza
di tali informazioni; il secondo (di aspetto perfettivo), al contrario, indica l'azione come compiuta,
conclusa, che ha raggiunto lo scopo cui era finalizzata.

vedi successivo paragrafo sui verbi imperfettivi secondari.
60
Es. Ieri ho scritto una lettera.
Da questa frase, in italiano, ricaviamo solo che a compierla è stato chi parla, che è un'azione che ha
realmente avuto luogo e che si è verificata nel passato.
In bulgaro una proposizione del genere può avere due varianti, in quanto l'azione "scrivere" nel
passato può essere resa con due diversi verbi: писах ("scrivere" all'aspetto imperfettivo) e написах
("scrivere" all'aspetto perfettivo).
Perciò:
Вчера писах писмо.
Вчера написах писмо.
Nel primo caso (verbo imperfettivo) il significato del verbo contiene un'informazione attinente al
"processo" dello scrivere e al fatto di una sua più o meno definita "durata" (per esempio: "ho scritto la
lettera per tre ore ma non l'ho finita"), mentre nel secondo (verbo perfettivo) contiene
un'informazione attinente al fatto che la lettera è stata terminata, ovvero scritta fino in fondo.
Quanto sopra, ovviamente, è logicamente concepibile, solo quando si vogliono descrivere azioni
avvenute nel passato o che avverranno nel futuro, ma mai, azioni che si svolgono al presente.
Ciò per una ragione assai semplice, in quanto un'azione che si svolge al presente (Es. Io scrivo una
lettera) è necessariamente ancora in svolgimento, quindi incompiuta.
Di conseguenza al presente useremo sempre e solo verbi all'aspetto imperfettivo.
Sul piano pratico, poi, andando a cercare sul vocabolario un verbo italiano (Es. scrivere) troveremo
indicato non un solo corrispettivo bulgaro, bensì due, nella forma imperfettiva e perfettiva alla prima
persona singolare del presente (Es. scrivere: пиша, напиша - delle volte "да напиша").
Ma come è possibile che sia riportato il verbo perfettivo alla prima persona del presente, se, come
detto, al presente non può essere usato?
In realtà, il verbo perfettivo all'indicativo presente è impiegato per la formazione di alcuni tempi
verbali composti, nonché nel costrutto, spesso equivalente all'infinito italiano, "да + verbo".
Es. Аз трябва да пиша писмо.
(Devo scrivere una lettera) → Senza specificare se devo cominciare e finire di scriverla.
Аз трябва да напиша писмо
(Devo scrivere una lettera) → Specificando che ciò che voglio è il risultato della lettera finita.
61
Altrimenti, può accadere che il verbo perfettivo al presente funga da surrogato del futuro (in realtà si è
in presenza di un vero e proprio verbo al futuro non interodotto dal consueto "ще" a causa della
congiunzione "когато" che non lo ammette) in proposizioni di questo tenore:
Когато прочета книгата, ще ти я върна
(Quando avrò finito di leggere il libro te lo restituirò)
Da quanto sin qui esposto, dunque, possono derivare le seguenti conclusioni.
Si userà il verbo all'aspetto imperfettivo:
a) PER DESCRIVERE UN'AZIONE INCOMPIUTA, IN SVOLGIMENTO.

sempre al presente:
Чета книга.
(Leggo un libro, sto leggendo un libro)

nei costrutti traducibili con l'infinito dopo i verbi започвам (cominciare), продължавам
(continuare), свършвам (completare), преставам (smettere):
Вчера започнах да чета книгата.
(Ieri ho cominciato a leggere il libro)
b) PER DESCRIVERE UN'AZIONE ABITUALE

spesso introdotta dagli avverbi винаги (sempre), често (spesso), рядко (raramente), dai
pronomi понякога (qualche volta) o никога (mai) o da espressioni quali всеки ден (ogni
giorno), всяка сутрин (ogni mattina) ecc.
Всеки ден чета книга.
(Ogni giorno leggo un libro)
c) PER DESCRIVERE UNA CARATTERISTICA COSTANTE DI UNA PERSONA

sia per azioni presenti che passate:
Тя пееше хубаво.
62
(Lei cantava bene)
d) PER CONSTATARE IL VERIFICARSI DI UN'AZIONE SENZA FORNIRE ALCUNA INFORMAZIONE SUL SUO RISULTATO
Es. Днес четох.
(Oggi ho letto)
Si userà, invece, il verbo all'aspetto perfettivo:

PER DESCRIVERE UN'AZIONE CHE SI È CONCLUSA:
I. con un risultato:
Вчера прочетох книгата.
(Ieri ho letto il libro 'e l'ho finito')
II.
in un dato tempo:
Прочетох книгата на три часа.
(Ho letto il libro in tre ore 'ho impiegato tre ore a finirlo')
III.
in successione ad un'altra:
Вчера прочетох и след това излязох.
(Ieri ho letto e poi sono uscito)

Verbi imperfettivi secondari
Per formare l'aspetto perfettivo di un verbo a partire dal suo corrispettivo imperfettivo non c'è una
regola uniforme, ma è purtroppo necessario imparare le singole coppie di verbi a memoria.
Alcune volte l'aspetto perfettivo di un verbo si manifesta con una diversa coniugazione del
corrispettivo imperfettivo (es. сменям "cambiare" all'imperfettivo → сменя 'cambiare' al perfettivo),
altre volte si ricava con l'aggiunta di un prefisso (es. чета 'leggere' all'imperfettivo → прочета 'leggere'
al perfettivo).
Può accadere, tuttavia, che il verbo perfettivo venga nuovamente ritrasformato in imperfettivo
attraverso l'applicazione di un ulteriore prefisso o mediante l'ulteriore modificazione della radice.
63
Da questa seconda trasformazione aspettuale del verbo nascono i cosiddetti verbi imperfettivi
secondari.
Questi hanno una funzione meramente grammaticale in quanto conservano il significato perfettivo
dell'azione ma rendono utilizzabile il verbo anche al presente.
Es. Всеки ден прочитам една книга.
(Ogni giorno leggo un 'nuovo' libro)
Прочитайки книгата, научих много нови неща.
(Leggendo 'avendo finito di leggere' il libro ho imparato molte cose nuove)
N.B: in bulgaro non esiste il gerundio passato, di conseguenza l'uso dell'imperfettivo secondario al
gerundio presente consente di attribuire alla frase il significato che in italiano sarebbe reso dal
gerundio passato.
64
2. I modi verbali
a) Indicativo
Anche in bulgaro il modo indicativo è quello principale. La sua funzione, come in italiano, è quella di
indicare un evento o situazione non condizionata da incertezze.
Esso si compone di nove tempi, la cui formazione e funzione verrà descritta nel capitolo relativo ai
tempi verbali.
b) Imperativo
È usato per esprimere esortazioni e si distingue in questo dagli altri modi: se infatti l'indicativo o il
condizionale vengono generalmente usati per le asserzioni, con l'imperativo si possono formulare
divieti, preghiere o consigli.
Quanto alla scelta dell'aspetto, all'imperativo negativo i verbi possono essere usati esclusivamente
all'imperfettivo, mentre all'imperativo positivo c'è un uso prevalente di verbi al perfettivo.
Anche in bulgaro l'imperativo è un modo fondamentalmente difettivo, essendo presenti, di regola, solo
le seconde persone singolari e plurali.
Esso si forma attraverso l'aggiunta alla radice del verbo delle seguenti desinenze:
CONIUGAZIONE
DESINENZE
ESEMPI DI VERBI
II^ PERSONA SINGOLARE
II^ PERSONA PLURALE
чета (leggere)
-и (чети)
-ете (четете)
зная (sapere)
-й (знай)
-йте (знайте)
-и (говори, учи)
-ете (говорете, учете)
купувам (comprare)
-ай (купувай)
-айте (купувайте)
отварям (aprire)
-яй (отваряй)
-яйте (отваряйте)
I^
говоря (parlare)
II^
уча (studiare)
III^
Vi sono alcuni verbi perfettivi con imperativo completamente irregolare.
Eccone una lista:
65
IMPERFETTIVO
PERFETTIVO
IMPERATIVO
IMPERATIVO NEGATIVO
идвам (venire)
дойда
ела, елате
не идвай
отивам (andare)
отида
иди, идете
не отивай, не отивайте
виждам (vedere)
видя
виж, вижте
не виждай
давам (dare)
дам
дай, дайте
не давай, не давайте
чувам (sentire)
чуя
чуй, чуйте
не чувай, не чувайте
ям (mangiare)
ям
яж, яжте
не яж, не яжте
влизам (entrare)
вляза
влез, влезте
не влизай, не влизайте
излизам (uscire)
изляза
излез, излезте
не излизай, не излизайте
съм (essere)
бъда
бъди, бъдете
не бъди, не бъдете
N.B. Alcune volte il verbo all'imperativo può essere rafforzato, in chiave esortativa, anteponendo ad
esso la parola "хайде!" (letteralmente "andiamo!"), la quale, fra l'altro, seguita dalla particella "да"
(quest'ultima può comparire anche da sola), consente la formazione di imperativi con tutte le persone
del verbo.
Es. (Хайде) остави ме на мира!
(Lasciami in pace!)
(Хайде) да играем!
(Giochiamo!)
Analoga funzione la svolge il costrutto нека да + verbo (letteralmente "lascia che . . .") mentre per
formare l'imperativo negativo con tutte le persone del verbo si ricorre all'analogo costrutto нека не +
verbo.
Es. Нека не го купим!
(che non lo compriamo!)
c) Condizionale
Il condizionale in bulgaro, come in italiano, viene usato soprattutto per indicare un evento o situazione
che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione.
66
Esso è contraddistinto da cinque tempi composti, seppure la maggior parte di essi non si distingue
grammaticalmente.
Il condizionale presente, futuro e passato è reso con un unico costrutto, identico per tutti e tre i tempi
e formato anteponendo l'ausiliare essere (al condizionale) al participio aoristo del verbo imperfettivo
o perfettivo, a seconda della connotazione che si vuole dare all'azione (es. бих учил, “studierei”).
Il condizionale futuro del passato ed il condizionale futuro anteriore del passato, invece, coincidono
nella forma con i rispettivi tempi indicativi.
PRIMA CONIUGAZIONE
чета (leggere)
зная (sapere)
бих чел, а, о
би чел, а, о
би чел, а, о
бихме чели
бихте чели
биха чели
бих знаял, а, о
би знаял, а, о
би знаял, а, о
бихме знаяли
бихте знаяли
биха знаяли
SECONDA CONIUGAZIONE
говоря (parlare)
уча (studiare)
бих говорил, а, о
би говорил, а, о
би говорил, а, о
бихме говорили
бихте говорили
биха говорили
бих учил, а, о
би учил, а, о
би учил, а, о
бихме учили
бихте учили
биха учили
TERZA CONIUGAZIONE
купувам (comprare)
отварям (aprire)
бих купувал, а, о
би купувал, а, о
би купувал, а, о
бихме купували
бихте купували
биха купували
бих отварял, а, о
би отварял, а, о
би отварял, а, о
бихме отваряли
бихте отваряли
биха отваряли
Es. Бих купил тази книга, ако имах пари
(Comprerei questo libro se avessi i soldi)
Не бих купил тази картина - много е модернистична, не я разбирам.
(Non comprerei questo quadro, è molto moderno, non lo capisco)
Ти би ли заминал някъде далече в непозната страна?
(Partiresti per qualche posto lontano in un paese sconosciuto?)
67
d) Congiuntivo
La funzione del modo congiuntivo, anche in bulgaro, è quella di indicare un evento soggettivo, irreale,
non sicuro o non rilevante. Rispetto all'indicativo, che esprime il piano oggettivo della realtà, il
congiuntivo sottolinea, invece, la dimensione soggettiva, individuale. Es. "penso che sia ubriaco"; "è
possibile che sia così"; "temo che non venga".
In bulgaro esso non è presente come forma verbale separata (essendo, morfologicamente, reso con la
costruzione да + verbo/ че + verbo), ma tuttavia viene usato regolarmente.
La forma più comune, spesso confusa con il presente indicativo, è il congiuntivo presente che, a
differenza del presente indicativo, può formarsi sia coi verbi imperfettivi sia coi verbi perfettivi. Esso
viene utilizzato anche per esprimere opinioni su eventi futuri possibili.
Es. Пo-добре да си отидa.
(È meglio che me ne vada)
Il congiuntivo passato si riferisce ad eventi possibili nel passato, che non hanno avuto luogo.
Es. Пo-добре да си бях отишъл.
(Era meglio che me ne fossi andato)
Il congiuntivo piuccheperfetto, che può usarsi sia per eventi passati sia per quelli futuri, esprime un
sentimento di dubbio o di sospetto (viene spesso chiamato modo dubitativo).
Es. Пo-добре да съм си бил отишъл.
(Forse sarebbe stato meglio me ne fossi andato)
N.B. Per indicare il dubbio, spesso sono impiegate le locuzioni "да не" ovvero "да не би да не"
Es. Стах ни беше да не изгубим пътя.
(Ho paura che abbiamo perso la strada)
Страх ме е да не би да не го видя в тази тълпа.
(Ho paura di non vederlo in questa folla)
Да не би да не са пристигнали целта си.
(Che non sia che non abbiamo raggiunto il loro scopo)
68
e) Participio
Il participio è un modo verbale molto vicino all'aggettivo e al sostantivo. Deve il suo nome al fatto che
partecipa (in latino partem capit, cioè prende parte) a queste categorie.
In bulgaro esistono i seguenti participi:

Participio presente attivo → viene usato solo in funzione attributiva e si forma esclusivamente a
partire da verbi imperfettivi attreverso l'aggiunta dei suffissi –ащ/–ещ/–ящ (es. четящ "lettore -
colui che legge”) secondo regole analoghe a quelle applicate per la formazione dell'indicativo
imperfetto. Nello specifico:
1) i verbi della prima e seconda coniugazione se accentati sull'ultima sillaba prendono la desinenza
-ящ (es. чета → четящ) ovvero -ащ se l'ultima vocale è precedutata dalle consonanti "ж", "ч",
"ш", "с " (es. мълча → мълчащ); quando l'ultima sillaba non è accentata la desinenza è invece ещ (es. зная → знаещ);
2) i verbi della terza coniugazione prendono rispettivamente -ащ (es. купувам → купуващ) e -ящ
(es. отварям → отварящ).
CONIUGAZIONI
I^ CON.
II^ CON.
III^ CON.
VERBO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
чета
четящ (ияи/ия)
четяща (та)
четящо (то)
четящи (те)
мълча
мълчащ (ияи/ия)
мълчаща (та)
мълчащо (то)
мълчащи (те)
зная
знаещ (ияи/ия)
знаеща (та)
знаещо (то)
знаещи (те)
стоя
стоящ (ияи/ия)
стояща (та)
стоящо (то)
стоящи (те)
греша
грешащ (ияи/ия)
грешаща (та)
грешащо (то)
грешащи (те)
говоря
говорещ (ияи/ия)
говореща (та)
говорещо (то)
говорещи (те)
купувам
купуващ (ияи/ия)
купуваща (та)
купуващо (то)
купуващи (те)
отварям
отварящ (ияи/ия)
отваряща (та)
отварящо (то)
отварящи (те)
N.B. La forma negativa si ricava attraverso la negazione "не" unita al verbo (es. знаещ - conoscente →
незнаещ - non conoscente). I verbi riflessivi, invece, consevano la particella "се" (es. трудя се - lavorare
→ трудещ се - lavorante). Come in italiano, inoltre, il participio presente può essere articolato.
Es. Софийско такси “Сузуки” навлязло в насрещното платно и се забило в пътуващ към
столицата “Мерседес” с австрийска регистрация.
(Il taxi di Sofia "Suzuki" è entrato nella corsia opposta e si è arrestato contro la "Mercedes",
con targa austriaca, che viaggiava 'viaggiante' verso la capitale)
69

Participio presente passivo → si forma con l'aggiunta dei suffissi -м/-им/-уем/-аем alla radice
imperfettiva (четим “leggibile”) ed è considerato alla stregua di un normale aggettivo.
CONIUGAZIONI
VERBO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
чета
четим (ияи/ия)
четима (та)
четимо (то)
четими (те)
играя
играем (ияи/ия)
играема (та)
играемо (то)
играеми (те)
говоря
говорим (ияи/ия)
говорима (та)
говоримо (то)
говорими (те)
уча
учим (ияи/ия)
учима (та)
учимо (то)
учими (те)
купувам
купуваем (ияи/ия)
купуваема (та)
купуваемо (то)
купуваеми (те)
отварям
отваряем (ияи/ия)
отваряема (та)
отваряемо (то)
отваряеми (те)
I^ CON.
II^ CON.
III^ CON.

Participio aoristo (o passato) attivo → si forma con l'aggiunta del suffisso –л alla radice perfettiva del
verbo all'aoristo (знаял “che lesse”) e si usa tanto come aggettivo, quanto per formare tempi composti.
I verbi che hanno la prima persona singolare dell'aoristo in -дох e -тох perdono questa
teminazione (es. ядох → ял; четох → чел). Quelli che invece terminano in -ох preceduta da altra
lettera diversa da "т" e "д" prendono come desinenze -ъл, -ла, -ло, -ли (es. донесох → донесъл).
Esistono poi tre verbi irregolari отидох, дойдох, растох che hanno rispettivamente come participi
aoristi отишъл, дошъл, расъл.
CON.
I^
II^
III^
VERBO
I^ PERS. SING.
зная
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
знаях
знаял (ияи/ия)
знаяла (та)
знаяло (то)
знаяли (те)
чета
четох
чел (ияи/ия)
чела (та)
чело (то)
чели (те)
донеса
донесох
донесъл (ияи/ия)
донесла (та)
донесло (то)
донесли (те)
говоря
говорих
говорил (ияи/ия)
говорила (та)
говорило (то)
говорили (те)
уча
учих
учил (ияи/ия)
учила (та)
учило (то)
учили (те)
купувам
купувах
купувал (ияи/ия)
купувала (та)
купувало (то)
купували (те)
отварям
отварях
отварял (ияи/ия)
отваряла (та)
отваряло (то)
отваряли (те)
AORISTO
N.B. La forma negativa si ricava attraverso la negazione "не" unita al verbo (es. знаел - conosciuto →
незнаел - non conosciuto). Come in italiano, inoltre, il participio passato può essere articolato (es.
живял - vissuto → живявалът - colui che è vissuto).
Es. Това е четвъртият протест срещу Василев и ръководството на държавната фирма,
довели завода до финансова катастрофа.
(Questa è la quarta protesta contro Vasilev e la dirigenza dell'impresa di Stato che ha portato
la fabbrica alla catastrofe finanziaria)
70

Participio imperfetto attivo → si forma con l'aggiunta dei suffissi –ел/–ал/–ял alla radice
imperfettiva o perfettiva del verbo all'imperfetto (четял, а, о, и “che leggeva”) e si usa solo nel
modo renarrativo. È un'innovazione del bulgaro.

Participio aoristo (o passato) passivo → si forma dalla radice dell'aoristo con l'aggiunta dei suffissi –
ен/–ан/–ян/-т (четен, "letto"); viene usato sia predicativamente sia attributivamente e per formare i
tempi composti della forma passiva (in questo si differenzia dal participio aoristo attivo).
CON.
I^ C.
II^ C.
III^ C.
VERBO
TEMA
AORISTO
TEMA
PARTICIPIO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
кажа
-а
-ан
казан (ияи/ия)
казана (та)
казано (то)
казани (те)
пристигна
-на
-ат
пристигнат(ияи/ия)
пристигната (та)
пристигнато (то)
пристигнати (те)
чета
-е
четен (ияи/ия)
четена (та)
четено (то)
четени (те)
зная
-е
знаен (ияи/ия)
знаена (та)
знаено (то)
знаени (те)
говорен (ияи/ия)
говорена (та)
говорено (то)
говорени (те)
учен (ияи/ия)
учена (та)
учено (то)
учени (те)
-ен
говоря
-и
уча
-и
купувам
-а
-ан
купуван (ияи/ия)
купувана (та)
купувано (то)
купувани (те)
отварям
-я
-ян
отварян (ияи/ия)
отваряна (та)
отваряно (то)
отваряни (те)
Es. Облаците отминават, гонени от вятъра.
(Le nuvole si spostano, sospinte dal vento)
N.B. Il participio passato può essere anche usato per costruzioni passive complesse.
Es. Двайсет души са помилвани с укази . . .
(Venti persone sono state amnistiate con i decreti . . .)
Работниците са били повалени от стафилококова инфекция, която е предизвикала
повръщане, болки в стомаха и разстройство.
(I lavoratori sono stati colpiti da un'infezione da stafilococco che ha causato vomito, mal di
stomaco e diarrea)
f) Gerundio
Il modo gerundio indica un'azione in corso di svolgimento ricollegata, nei suoi riferimenti, ad un
secondo avvenimento.
Come accennato, in bulgaro, rispetto all'italiano, è presente solo il gerundio presente formato a partire
esclusivamente da verbi di aspetto imperfettivo.
71
Tuttavia il significato del gerundio passato italiano può essere reso attraverso l'utilizzo al gerundio
passato del verbo all'aspetto imperfettivo secondario.
CONIUGAZIONE
I^
II^
III^
ESEMPI DI VERBI
DESINENZE
чета (leggere)
-ейки (четейки, знаейки)
зная (sapere)
говоря (parlare)
III^ pers. sing.
presente
уча (studiare)
+
-ейки (говорейки, учейки)
купувам (comprare)
- айки (купувайки)
отварям (aprire)
-яйки (отваряйки)
Es. Идвайки насам, той се отби при един приятел.
(Venendo qui lui è stato fermato da un amico)
Прочитайки книгата, научих много нови неща.
(Leggendo 'avendo finito di leggere' il libro ho imparato molte cose nuove)
N.B. Il gerundio così come sopra indicato è spesso sostituito, soprattutto in ambito informale, dal
costrutto "като + verbo al presente" (vedi paragrafo su congiunzione "като").
g) Renarrativo
In bulgaro, oltre ai sei modi condivisi dalla maggior parte delle lingue europee, ve ne è un altro usato
per descrivere eventi passati di cui non si è stati testimoni diretti: il modo renarrativo.
Esso è ampiamente usato nella letteratura per raccontare storie, leggende e aneddoti.
Il modo renarrativo prevede 5 forme per 8 tempi (vedi tabella in basso), formati dall'ausiliare essere
(omesso alle terze persone singolari e plurale) più il participio imperfetto del verbo imperfettivo (per
il presente-imperfetto) o il participio aoristo attivo del verbo perfettivo (per aoristo, perfettopiccheperfetto). Diversamente al futuro presenta una costruzione sui generis con l'ausiliare "щял".
L'utilizzo del modo renarrativo non è obbligatorio, salvo in due casi:
a. quando colui che parla non ha vissuto i fatti che evoca e questi non sono noti all'interlocutore;
b. quando si mette in dubbio ciò che si dice, ovvero si parla con ironia.
72
PRESENTE - IMPERFETTO
AORISTO
PERFETTO - PIUCCHEPERFETTO
съм пишел, a, o
съм написал, a, o
съм бил, a, o написал, a, o
си пишел, a, o
си написал, a, o
си бил, a, o написал, a, o
пишел, a, o
написал, a, o
бил, a, o написал, a, o
сме пишели
сме написали
сме били написали
сте пишели
сте написали
сте били написали
са пишели
написали
са били написали
FUTURO - FUTURO NEL PASSATO
FUTURO ANTERIORE
щял, a, o съм да пиша
щял, a, o съм да съм написал
щял, a, o си да пишеш
щял, a, o си да си написал
щял, a, o да пише
щял, a, o да е написали
щели сме да пишем
щели сме да сме написали
щели сте да пишете
щели сте да сте написали
щели да пишат
щели да са написали
Es. Казаха ми, че вчера Георги заминал за провинцята.
(Mi hanno detto che Georgi è partito per la provincia)
Вярно ли е, че той знаел добре български език?
(E' vero che lui parla bene bulgaro?)

Sostantivi verbali
Nonostante in bulgaro manchi l'infinito, è comunque possibile sostantivare un verbo attraverso
l'apposizione dei seguenti suffissi:
-не
solo con verbi perfettivi
indicano maggiormente l'azione
-ние
con verbi perf. che imperf.
maggiore valore sostantivale
Es.
мълча (tacere)
пиша (scrivere)
пея (cantare)
уча (studiare)
гоня (inseguire)
мълчане (il tacere)
мълчание (il silenzio)
писане (lo scrivere)
писание (la scrittura)
пеене (il cantare)
пение (il canto)
учене (lo studiare)
учение (il sapere, la dottrina)
гонене (l'inseguire)
гонение (l'inseguimento)
N.B. Alcuni verbi hanno solo una delle due forme mentre l'articolazione segue quella dei sost. neutri.
73
3. I tempi verbali
Il modo indicativo bulgaro si compone di nove tempi, tre semplici (presente, aoristo ed imperfetto) e
sei composti (perfetto, piuccheperfetto, futuro, futuro anteriore, futuro nel passato e futuro anteriore
nel passato) ciascuno di quali attribuisce una specifica connotazione temporale all'azione che descrive.
Nella presente trattazione, per ognuno di questi tempi verrà descritta la funzione che svolge
rapportata all'italiano e il modo in cui si forma.

Tempi semplici:
a) Presente
L'indicativo presente descrive avvenimenti contemporanei, cioè azioni che si compiono nel momento
in cui si parla.
Come più volte accennato, l'indicativo presente è formato solo da verbi di aspetto imperfettivo e mai
da verbi di aspetto perfettivo.
In bulgaro esistono tre coniugazioni, ciascuna delle quali caratterizzata nel tema da una vocale c.d.
tematica (rispettivamente е, и, а/я), e a sua volta divisibile in ulteriori due sottogruppi corrispondenti
alle sei differenti desinenze caratterizzanti la prima persona singolare (-а, voc. + -я, cons. + -я, -а, -ам,
-ям).
Una coniugazione a parte è quella del verbo ausiliare " съм" (essere), completamente irregolare.
I^ CONIUGAZIONE
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Vocale tematica:
Vocale tematica:
Vocale tematica:
" "
" "
и
" "/ " "
е
-а
чета
четеш
чете
четем
четете
четат
(voc.) -я
зная
знаеш
знае
знаем
знаете
знаят
(cons.) -я
говоря
гоаориш
говори
говорим
говорите
говорят
(voc.) -я
стоя
стоиш
стои
стоим
стоите
стоят
а я
-а
уча
учиш
учи
учим
учите
учат
Verbo
essere
(irregolare)
-ам
-ям
купувам
купуваш
купува
купуваме
купувате
купуват
отварям
отваряш
отваря
отваряме
отваряте
отварят
съм
си
е
сме
сте
са
74
b) Aoristo
L'aoristo esprime un'azione che è accaduta in uno specifico momento nel passato. Sia i verbi perfettivi
che gli imperfettivi hanno questo tempo, ma si forma soprattutto dai perfettivi, poiché è impiegato
principalmente per descrivere azioni singole che hanno un inizio e una fine.
Può tradursi in italiano tanto con il passato prossimo che con il passato remoto.
Con riguardo alla formazione di questo tempo non c'è una regola uniforme, ma bisogna fare attenzione
alle regole specifiche - e relative eccezioni - previste per ciascuna delle tre coniugazioni.
Prima coniugazione:
1) Prendono la desinenza -ох i verbi terminanti in -та, -да, -ка, -за (non accentata), -са. Es. чета-
четох, дойда-дойдох, река-рекох, влеза-влязох, треса-тресох.
2) Prendono la desinenza -ах i verbi terminanti in -на, -ая (esclusi вая-ваях, бая-баях, кая-каях,
лая-лаях, трая-траях) -а, -я. Es. викна-викнах, играя-играх, ора-орах, постеля-постлах.
3) Prendono la desinenza in -ях oltre ai verbi indicati al punto 2) con desinenza in -ая, anche tutti
quelli terminanti in -ея e -яя, i quali nel passaggio dal presente all'aoristo perderanno dal tema
le vocali "е" e "я" (Es. смея-смях, живея-хивях, сияя-сиях), nonché anche спра-спрях,
простра-прострях, допра-допрях, умра-умрях.
4) Prendono la desinenza in -ех i verbi della prima coniugazione in -ема i quali nel passaggio dal
presente all'aoristo perderanno dal tema "ма" (Es. приема-приех, взема-взех, наема-наех,
отнема-отнех, снема-снех).
5) Prendono le rispettive desinenze in -их, -ух, -юх i verbi monosillabici in -ия, -уя, -юя (Es. пия-
пих, чуя-чух, плюя-плюх).
PRIMA CONIUGAZIONE
-ох
-ах
-ях
-ех
-их/-ух/-юх
чета
пристигна
живея
приема
пия
четох
чете
чете
четохме
четохте
четоха
пристигнах
пристигна
пристигна
пристигнахме
пристигнахте
пристигнаха
живях
живя
живя
живяхме
живяхте
живяха
приех
прие
прие
приехме
приехте
приеха
пих
пи
пи
пихме
пихте
пиха
75
Seconda coniugazione:
1) Prendono la desinenza -их la maggior parte dei verbi (Es. говоря-говорих, броя-броих, учаучих, позволя-посволих, реша-реших).
2) Prendono le rispettive desinenze in -ях, -ах, taluni verbi per lo più accentati (Es. летя-летях, стоястоях, държа-държах, мълча-мълчах, видя-видях, спя-спах).
SECONDA CONIUGAZIONE
-их
-ях
-ах
говоря
видя
мълча
говорих
говори
говори
говорихме
говорихте
говориха
видях
видя
видя
видяхме
видяхте
видяха
мълчах
мълча
мълча
мълчахме
мълчахте
мълчаха
Terza coniugazione:

Prendono la rispettive desinenze in -ах, -ях i verbi in -ам, -ям.
TERZA CONIUGAZIONE
-ах
-ях
купувам
вечеря
купувах
купува
купува
купувахме
купувахте
купуваха
вечерях
вечеря
вечеря
вечеряхме
вечеряхте
вечеряха
Verbo
essere
(irregolare)
бях
бе/беше
бе/беше
бяхме
бяхте
бяха
N.B. I verbi della prima coniugazione che al presente finiscono con il tema accentato (es. чета),
all'aoristo arretrano l'accento alla penultima sillaba (es. четох) e viceversa (es. дойда, дойдох).
I verbi della seconda coniugazione, invece, possono essere indistintamente accentati sulla penultima
sillaba come sull'ultima (es. говорих, учих ovvero говорих, учих).
76
c) Imperfetto
Il tempo imperfetto viene usato per descrivere un'azione che era in corso di svolgimento in un
particolare momento del passato.
Esprime anche azioni passate, frequenti e ripetute, permanenti o sempre vere, esattamente come
l'imperfetto italiano. L'uso più comune, tuttavia, è di fornire uno sfondo ad altre azioni generalmente
espresse dall'aoristo. In questo caso indica che l'azione era cominciata e si trovava in svolgimento
mentre l'altra (quella singola e nel momento in cui si parla conclusasi, quindi all'aoristo) accadeva.
Sia i verbi imperfettivi che quelli perfettivi possiedono l'imperfetto, ma questo tempo, proprio perché
descrive soprattutto azioni in corso di svolgimento, si forma prevalentemente dai verbi imperfettivi.
Si impiega l'imperfetto con verbo perfettivo nelle proposizioni subordinate in cui si vuole rafforzare il
valore di azione ripetuta.
Es. Като влезеше в стаята, веднага отваряше радиото.
(Ogni volta che entrava nella stanza, subito accendeva la radio)
Per quanto concerne la formazione, per i verbi della prima e seconda coniugazione si distingue fra
quelli con l'ultima sillaba accentata, che prendono come vocale tematica la "я" a meno che questa non
sia preceduta dalle consonanti "ж", "ш" e "ч" nel qual caso la vocale tematica sarà "а", e tutti gli altri
verbi, in cui la vocale tematica sarà sempre la "е". Per la terza coniugazione i verbi con finale in "-ам"
avranno come vocale tematica la "а" mentre quelli con finale in "-ям" la "я".
I^ CONIUGAZIONE
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Vocale tematica:
Vocale tematica:
Vocale tematica:
я а /е
" " (" ") " "
я а /е
" "/ " "
" " (" ") " "
-а
четях
четеше
четеше
четяхме
четяхте
четяха
(ж/ш/ч)
-а
течах
течеше
течеше
течахме
течахте
течаха
-а
кажех
кажеше
кажеше
кажехме
кажехте
кажеха
-я
стоях
стоеше
стоеше
стояхме
стояхте
стояха
а я
(ж/ш/ч)
-а
-я
-ам
-ям
държах
държеше
държеше
държахме
държахте
държаха
говорех
говореше
говореше
говорехме
говорехте
говореха
купувах
купуваше
купуваше
купувахме
купувахте
купуваха
отварях
отваряше
отваряше
отваряхме
отваряхте
отваряха
Verbo
essere
(irregolare)
бях
беше/бе
беше/бе
бяхме
бяхте
бяха
77

Tempi composti:
a) Perfetto
Formazione:
Il perfetto viene composto dal verbo ausiliare съм, coniugato al presente, e dal participio aoristo attivo
del verbo. Bisogna quindi tenere conto non solo della persona, ma anche del genere grammaticale del
soggetto (come succede a volte nel passato prossimo italiano). In altre parole, il participio si accorda
per genere e numero con il soggetto. La posizione dell'ausiliare съм è soggetta a varie leggi accentuali
che di seguito si esporranno sinteticamente.
Il perfetto può essere per comodità tradotto in italiano con il passato prossimo.
Con maggiore precisione si può dire che questo tempo è adoperato:
1. per indicare un'azione che ha avuto luogo in un momento indeterminato del passato.
Es. Ходил съм в България.
(Sono stato in Bulgaria - "genericamente" in passato)
Гледал съм този филм.
(Ho visto questo film - "genericamente" in passato)
2. per indicare un'azione che ha avuto luogo nel passato ma il cui risultato è visibile nel momento
in cui si parla.
Es. Снощи е валяло.
(Stanotte ha piovuto - in questo momento fuori dalla finestra è tutto bagnato in conseguenza
della pioggia di questa notte)
Купил съм си обувки.
(Mi sono comprato delle scarpe - lo dico mentre le mostro all'interlocutore)
3. per formulare una domanda relativa ad un fatto avvenuto nel passato di cui non si hanno
informazioni.
Es. Ходила ли си в Италия?
(Sei andata in Italia?)
4. con gli avverbi никога (mai) e още (ancora) in proposizioni negative.
Es. Още не съм прочел книгата.
(Non ho ancora letto il libro)
78
Никога не съм пил ракия.
(Non ho mai bevuto della rakija)
5. in risposte negative a domande affermative.
Es. Научи ли си урока? Да, научих го. Не, не съм го научил.
(Hai imparato la lezione? Si l'ho imparata. No, non l'ho imparata)
6. quando si vuole esprimere una supposizione.
Es. Той сигурно вече е пристигнал.
(Lui sicuramente è già arrivato)
7. per esprimere insoddisfazione o impazienza.
Es. Какво съм седнал да се занимавам с тебе!
(Cosa devo fare con te!)
8. Al posto dell'imperativo.
Es. Да не си стъпил повече у дома.
(Non mettere mai più piede a casa!)
I^ CONIUGAZIONE
чел, чела, чело
чели
съм
си
е
сме
сте
знаял, знаяла, знаяло
знаяли
са
съм
си
е
сме
сте
са
II^ CONIUGAZIONE
говорил, говорила, говорило
съм
си
учил, учила, учило
сме
сте
са
учили
е
говорили
съм
си
е
сме
сте
са
III^ CONIUGAZIONE
купувал, купувало, купувало
купували
съм
си
е
сме
сте
са
отварял, отваряла, отваряло
отваряли
съм
си
е
сме
сте
са
79
Verbo Essere (irregolare)
бил, била, било
съм
си
е
били
сме
сте
са
N.B. Nella formazione del perfetto il participio aoristo si antepone all'ausiliare essere solo quando
non è esplicitato il soggetto o comunque c'è un'altra parola prima del verbo. Ciò poiché in questo
tempo il verbo "съм" non può mai trovarsi all'inizio della frase.
Altrimenti, di regola, l'ausiliare precede il participio.
Es. Андрей е стал преди десет минути.
(Andrej si è alzato da dieci minuti)
Мария вече е тръгнала за влака. Тръгнала е вече.
(Maria è già partita per prendere il treno. E' già partita)
Вчера съм чела цял ден.
(Ieri ho letto tutto il giorno)
Извинете, много пъти съм закъснявал.
(Scusate, sono arrivato in ritardo molte vote)
Бил ли си в старата столица Велико Търново поне един път? Да, бил съм.
(Sei mai stato nella vecchia capitale Veliko Tarnovo almeno una volta? Si ci sono stato.)

Forma negativa ed interrogativa
La forma negativa del perfetto bulgaro si ricava anteponendo la particella negativa "не" al
verbo.
Es. Даже кафе не е пила.
(Anche il caffè 'lei' non ha bevuto)
La forma interrogativa si forma inserendo la particella interrogativa "ли" fra il participio e
l'ausiliare.
Es. А Мавия, закусила ли е?
80
(E Maria, ha fatto colazione?)
Бил ли си в Рим?
(Sei mai stato a Roma?)
N.B. il costrutto interrogativo "бил ли си" è usato come corrispettivo dell'italiano "sei mai
stato".
La forma interrogativa negativa, invece, si costruisce anteponendo al verbo ausiliare la particella
negativa "не" e inserendo fra esso ed il participio aoristo la particella interrogativa "ли".
Es. Стоян, не си ли станал?
(Stojan, non ti sei alzato?)

Forma riflessiva
AFFERMATIVA
NEGATIVA
аз съм се измил, а, о
ти си се измил, а, о
той, тя, то се е измил, а, о
ние сме се измили
вие сте се измили
те са се измили
аз не съм се измил, а, о
ти не си се измил, а, о
той, тя, то не се е измил, а, о
ние не сме се измили
вие не сте се измили
те не са се измили
INTERROGATIVA
NEGATIVA INTERROGATIVA
(аз) измил, а, о ли съм се?
(ти) измил, а, о ли си се?
(той, тя, то) измил, а, о ли се е?
(ние) измили ли сме се?
(вие) измили ли сте се?
(те) измили ли са се?
аз не съм ли се измил, а, о?
ти не си ли се измил, а, о?
той, тя, то не се ли е измил, а, о?
ние не ли сме се измили?
вие не ли сте се измили?
те не ли са се измили?
N.B. Il pronome riflessivo "се" segue sempre l'ausiliare essere ad eccezione della terza persona singolare
in cui, al contrario, lo precede sempre.
81
b) Piuccheperfetto
Il tempo piuccheperfetto esprime un'azione che è accaduta prima di un'altra azione passata. Si
costruisce con le forme passate del verbo ausiliare съм ed il participio aoristo attivo (verbi perfettivi).
Allo stesso modo del perfetto il participio si accorda anche in genere e numero con il soggetto e si
usano prevalentemente verbi perfettivi. Corrisponde quasi del tutto al trapassato prossimo italiano.
Abbastanza raramente il piuccheperfetto può essere usato per indicare azioni accadute in un passato
indefinito ma lontano nel tempo, specialmente in frasi che iniziano con "una volta qualcuno aveva
detto che...".
Es. Някой някога беше казал, че любовта ще спаси света
(Qualcuno una volta aveva detto che l'amore salverà il mondo)
I^ CONIUGAZIONE
бях
беше
чел, чела, чело
бяхме
бяхте
чели
беше
бях
беше
знаял, знаяла, знаяло
бяхме
бяхте
знаяли
беше
бяха
бяха
II^ CONIUGAZIONE
бях
беше
говорил, говорила, говорило
бяхме
бяхте
говорили
беше
бях
беше
учил, учила, учило
бяхме
бяхте
учили
беше
бяха
бяха
III^ CONIUGAZIONE
бях
беше
купувал, купувало, купувало
бяхме
бяхте
купували
беше
бях
беше
отварял, отваряла, отваряло
бяхме
бяхте
отваряли
беше
бяха
бяха
Verbo Essere (irregolare)
бях
беше
бил, била, било
беше
бяхме
бяхте
бяха
били
82
N.B. Per la costruzione della forma negativa, interrogativa, negativa interrogativa e riflessiva,
valgono le stesse regole esposte per il perfetto.
Non vale invece per questo tempo la regola secondo cui la frase non deve mai cominciare con il verbo
essere.

SFUMATURE SEMANTICHE NELL'USO DI AORISTO, IMPERFETTO, PERFETTO E PIUCCHEPERFETTO:
AORISTO
Какво направи?
Che cosa hai fatto? - La domanda implica un
semplice interesse verso l'azione compiuta in
passato, senza un riferimento al suo risultato
Влакът пристигна на гарата.
Il treno arrivò in stazione - Il treno è giunto nella
stazione e il parlante era presente all'arrivo e
racconta il momento dell'arrivo.
IMPERFETTO
Какво правеше (когато работеше там)?
Che cosa facevi (quando lavoravi lì)? - La domanda
implica un interesse verso un'azione abituale
collocata in un determinato momento del passato.
Докато влакът пристигаше на гарата, той
падна на релсите.
Mentre il treno arrivava in stazione, lui cadde sui
binari - Durante lo svolgimento di un'azione nel
passato se ne verifica un'altra.
PERFETTO
Какво си направил?
Che cosa hai fatto? - La domanda implica un
interesse verso il risultato dell'azione compiuta nel
passato, come per chiedere spiegazione della
situazione attuale; ad esempio la domanda può
essere posta a qualcuno che ha rotto qualcosa, e si
stanno osservando i resti dell'oggetto.
Влакът е пристигнал на гарата.
Il treno è arrivato in stazione - Il parlante si trova
alla stazione ed il treno al momento è fermo al
binario. Alternativamente, il parlante ha trovato il
treno al binario della stazione ovvero capisce che in
precedenza il treno ha raggiunto la stazione.
PIUCCHEPER.
Какво беше направил (когато Стоян дойде)?
Che cosa avevi fatto (quando è arrivato Stojan)? - La
domanda implica un interesse verso l'azione
compiuta nel passato nel preciso momento in cui se
ne verificava un'altra.
Когато влакът беше пристигнал на гарата,
той падна на релсите.
Quando il treno era arrivato in stazione, lui cadde
sui binari - Dopo la conclusione di un'azione nel
passato se ne compie un'altra in successione.
83
c) Futuro semplice
Il futuro semplice indica azioni ed eventi che avranno luogo, o si vorrebbe che avessero luogo, nel
futuro.
In bulgaro, si forma attraverso la particella "ще" (derivata dal verbo popolare ща, "volere") ed il presente
di verbi imperfettivi o perfettivi a seconda della connotazione certa o incerta che si vuole attribuire
all'azione.
I^ CONIUGAZIONE
ще чета
ще четеш
ще чете
ще четем
ще четете
ще четат

ще зная
ще знаеш
ще знае
ще знаем
ще знаете
ще знаят
II^ CONIUGAZIONE
ще говоря
ще гоаориш
ще говори
ще говорим
ще говорите
ще говорят
ще уча
ще учиш
ще учи
ще учим
ще учите
ще учат
III^ CONIUGAZIONE
ще купувам
ще купуваш
ще купува
ще купуваме
ще купувате
ще купуват
ще отварям
ще отваряш
ще отваря
ще отваряме
ще отваряте
ще отварят
Verbo
essere
(irregolare)
ще бъда
ще бъдеш
ще бъде
ще бъдем
ще бъдете
ще бъдат
Forma negativa e interrogativa
A differenza di quanto avviene per gli tempi verbali sin qui analizzati, la negazione non si esprime con
la particella "не", ma attraverso la costruzione "няма да" + il verbo (sul modello di una perifrastica
"non ho da . . .").
Può, tuttavia, ritrovarsi la negazione "не" avanti al costrutto del futuro al positivo, ma soltanto in testi poetici.
I^ CONIUGAZIONE
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Verbo
essere
(irregolare)
няма да чета
няма да четеш
няма да чете
няма да четем
няма да четете
няма да четат
няма да говоря
няма да гоаориш
няма да говори
няма да говорим
няма да говорите
няма да говорят
няма да купувам
няма да купуваш
няма да купува
няма да купуваме
няма да купувате
няма да купуват
няма да бъда
няма да бъдеш
няма да бъде
няма да бъдем
няма да бъдете
няма да бъдат
Per costruire la forma interrogativa, invece, al positivo verrà posposta la particella interrogativa "ли"
al verbo (es. ще четеш ли? 'leggerai?') ed al negativo essa verrà inserita fra "няма" e "да + verbo" (es.
няма ли да четеш? 'non leggerai?).

Il verbo ща (coniugaz. ща, щеш, ще, щем, щете, щат - aor./imp. щях - part. aor. att. щял) è ancora usato
autonomamente con il significato di "volere/desiderare". Es. "Прави, каквото щеш" (fai quello che vuoi),
nonché in alcune espressioni idiomatiche come "ща не ща" (che mi piaccia o meno), "за щяло и не щяло" (serva
o non serva) "що щеш тук/там?" (cosa fai in giro?)
84
d) Futuro anteriore
Il tempo futuro anteriore esprime un'azione che avrà luogo prima di un'altra azione futura.
Si costruisce ancora per mezzo della particella "ще", ma con il presente del verbo съм (o molto di rado
con il suo futuro "бъда") ed il participio aoristo attivo del verbo perfettivo, accordato in genere e
numero al soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
ще съм
ще си
ще е
ще cме
ще сте
ще са
чел, чела, чело
ще съм
ще си
ще е
ще cме
ще сте
ще са
чели
знаял, знаяла, знаяло
знаяли
II^ CONIUGAZIONE
ще съм
ще си
ще е
ще cме
ще сте
ще са
говорил, говорила, говорило
ще съм
ще си
ще е
учил, учила, учило
говорили
ще cме
ще сте
ще са
учили
III^ CONIUGAZIONE
ще съм
ще си
ще е
ще cме
ще сте
ще са
купувал, купувало, купувало
купували
ще съм
ще си
ще е
ще cме
ще сте
ще са
отварял, отваряла, отваряло
отваряли
Verbo essere
(irregolare)
ще съм
ще си
ще е
бил, била, било
ще cме
ще сте
ще са
били
85

Forma negativa e interrogativa
Anche per il futuro anteriore, come per il futuro semplice, la negazione si esprime attraverso la
costruzione "няма да" + il verbo съм + il participio aoristo attivo del verbo principale, accordato in
genere e numero col soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
няма да съм чел, а, о
няма да си чел, а, о
няма да е чел, а, о
няма да cме чели
няма да сте чели
няма да са чели
Verbo
essere
(irregolare)
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
няма да съм говорил, а, о
няма да си говорил, а, о
няма да е говорил, а, о
няма да cме говорили
няма да сте говорили
няма да са говорили
няма да съм купувал, а, о
няма да си купувал, а, о
няма да е купувал, а, о
няма да cме купувал
няма да сте купувал
няма да са купувал
няма да съм бил, а, о
няма да си бил, а, о
няма да е бил, а, о
няма да cме били
няма да сте били
няма да са били
La forma interrogativa è resa, sia nelle frasi positive che in quelle negative, inserendo la particella
interrogativa "ли" fra il verbo essere ed il participio aoristo (es. "ще си ли чел?" 'avrai letto?' o "няма
да си ли чел?" 'non avrai letto?').
e) Futuro nel passato
Il tempo futuro nel passato esprime un'azione posteriore al momento passato di cui si narra ovvero che
si sarebbe dovuta compiere nel passato ma che, a causa di un evento successivo ad essa, non ha avuto
luogo o non ha prodotto un risultato.
In italiano questo tipo di azione si può rendere con il condizionale passato.
Viene costruito con l'imperfetto dell'antico verbo ausiliare "ща" (volere) più la particella да ed il
presente (generalmente perfettivo) del verbo.
I^ CONIUGAZIONE
щях да чета
щеше да четеш
щеше да чете
щяхме да четем
щяхте да четете
щяха да четат
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
щях да говоря
щеше да гоаориш
щеше да говори
щяхме да говорим
щяхте да говорите
щяха да говорят
щях да купувам
щеше да купуваш
щеше да купува
щяхме да купуваме
щяхте да купувате
щяха да купуват
Verbo essere
(irregolare)
щях да съм
щеше да си
щеше да е
щяхме да сме
щяхте да сте
щяха да са
86

Forma negativa e interrogativa
La negazione in questo tempo si esprime attraverso la costruzione "нямаше да" + il verbo al presente.
I^ CONIUGAZIONE
нямаше да чета
нямаше да четеш
нямаше да чете
нямаше да четем
нямаше да четете
нямаше да четат
III^ CONIUGAZIONE
Verbo
essere
(irregolare)
нямаше да купувам
нямаше да купуваш
нямаше да купува
нямаше да купуваме
нямаше да купувате
нямаше да купуват
нямаше да съм
нямаше да си
нямаше да е
нямаше да cме
нямаше да сте
нямаше да са
II^ CONIUGAZIONE
нямаше да говоря
нямаше да гоаориш
нямаше да говори
нямаше да говорим
нямаше да говорите
нямаше да говорят
La forma interrogativa sarà resa, sia per le frasi positive che negative, inserendo la particella
interrogativa "ли" prima della particella "да" (es. "щеше ли да четеш?"'avresti dovuto leggere?' o
"нямаше ли да четеш?" 'non avresti dovuto leggere?').

Traduzione in italiano del futuro nel passato
Ecco alcuni esempi di frasi in cui è presente questo tempo:
Червенета армия щеше да им нанесе последния удар.
(L'Armata Rossa avrebbe sferrato loro il colpo finale)
След пет минути влакът щеше да тръгне.
(Cinque minuti dopo il treno sarebbe partito)
Вчера щях да купя нова риза, но не купих. Не ми хареса яката.
(Ieri avrei dovuto comprare una nuova camicia, ma non l'ho comprata. Non mi piaceva il collo)
Знаеш ли, че приятелката ми миналата седмица щеше да се купи нова кола, но не си
купи, защото нямаше марката, която тя харесва.
(Lo sai, la mia amica la scorsa settimana avrebbe dovuto comprare una nuova macchina ma
non l'ha comprata perché non c'era la marca che le piace)
Нали щяхте да отидете на дискотека тази вечер? Да, щяхме, но се отказахме. Утре ще
ставаме рано.
(Non sareste dovuti andare in discoteca stasera? Ci saremmo dovuti andare ma abbiamo deciso
di no. Domani ci alzeremo presto)
87
f) Futuro anteriore nel passato
Il tempo futuro anteriore nel passato esprime un'azione che è futura rispetto ad un'azione passata che è
essa stessa precedente ad un'altra azione passata (Es. щеше ли да си купил билетите, преди да
отида на кино? "non avresti dovuto comprare i biglietti prima di andare 'ieri' al cinema?).
Ha una valenza risultativa similarmente al perfetto. Si traduce difficilmente in italiano e viene
generalmente resa con il condizionale passato, talvolta accompagnato dall'avverbio "già".
Si costruisce con l'imperfetto del verbo ausiliare ща, la particella да più il presente del verbo ausiliare
съм ed participio aoristo attivo del verbo, accordato in genere e numero con il soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
щях да съм
щеше да си
щеше да е
щяхме да сме
щяхте да сте
щяха да са
чел, чела, чело
щях да съм
щеше да си
щеше да е
щяхме да сме
щяхте да сте
щяха да са
чели
знаял, знаяла, знаяло
знаяли
II^ CONIUGAZIONE
щях да съм
щеше да си
щеше да е
щяхме да сме
щяхте да сте
щяха да са
говорил,говорила,говорило
говорили
щях да съм
щеше да си
щеше да е
щяхме да сме
щяхте да сте
щяха да са
учил, учила, учило
учили
III^ CONIUGAZIONE
щях да съм
щеше да си
щеше да е
щяхме да сме
щяхте да сте
щяха да са
купувал,купувало,купувало
купували
щях да съм
щеше да си
щеше да е
щяхме да сме
щяхте да сте
щяха да са
отварял,отваряла,отваряло
отваряли
Verbo essere
(irregolare)
щях да съм
щеше да си
щеше да е
бил, била, било
щяхме да сме
щяхте да сте
щяха да са
били
88

Forma negativa e interrogativa
La negazione in questo tempo si esprime attraverso la costruzione "нямаше да" + il presente del
verbo ausiliare съм + il participio aoristo attivo del verbo principale, accordato in genere e numero
con il soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
нямаше да съм чел, а, о
нямаше да си чел, а, о
нямаше да е чел, а, о
нямаше да cме чели
нямаше да сте чели
нямаше да са чели
II^ CONIUGAZIONE
нямаше да съм говорил, а, о
нямаше да си говорил, а, о
нямаше да е говорил, а, о
нямаше да cме говорили
нямаше да сте говорили
нямаше да са говорили
III^ CONIUGAZIONE
нямаше да съм купувал, а, о
нямаше да си купувал, а, о
нямаше да е купувал, а, о
нямаше да cме купувал
нямаше да сте купувал
нямаше да са купувал
Verbo
essere
(irregolare)
нямаше да съм бил, а, о
нямаше да си бил, а, о
нямаше да е бил, а, о
нямаше да cме били
нямаше да сте били
нямаше да са били
La forma interrogativa sarà resa, sia per le frasi positive che negative, inserendo la particella
interrogativa "ли" prima di "да" (es. щеше ли да си чел?'avresti già dovuto leggere?' o нямаше ли да
си чел? 'non avresti già dovuto leggere?').
89
9.
Forma passiva
La forma passiva del verbo transitivo viene impiegata per elevare l'oggetto della proposizione nel
soggetto della stessa, rimanendone, tuttavia, semanticamente l'oggetto. Il soggetto, al contrario, viene
declassato in un complemento indiretto, in genere un complemento d'agente.
La ratio della costruzione passiva è quello di mettere in evidenza il punto di vista dell'oggetto
semantico ossia quello che subisce l'azione.
Es. Il cane mangia i biscotti.
trasformata in una proposizione passiva diventa:
I biscotti sono mangiati dal cane.
I rapporti tra i due termini della proposizione di fatto rimangono invariati poiché dal punto di vista
semantico "i biscotti" resta oggetto mentre "il cane" rimane agente, pur perdendo, quest'ultimo, il
ruolo di soggetto grammaticale della frase di cui diviene complemento indiretto.
In bulgaro la forma passiva dei verbi transitivi si ottiene in due modi:
I.
II.
Mediante il pronome riflessivo "се" che si aggiunge al verbo alla forma attiva;
Mediante il participio aoristo del verbo e l'ausiliare "съм".
Forma con il pronome
riflessivo "се"
Forma con il participio
aoristo
Forma con il pronome
riflessivo "се"
FORMA POSITIVA
ръководя се
ръководиш се
ръководи се
ръководим се
ръководите се
ръководят се
ръководен (-а; -о) съм
ръководен (-а; -о) си
ръководен (-а; -о) е
ръководни сме
ръководни сте
ръководни са
FORMA INTERROGATIVA
ръководя ли се
ръководиш ли се
ръководи ли се
ръководим ли се
ръководите ли се
ръководят ли се
ръководен (-а; -о) ли съм
ръководен (-а; -о) ли си
ръководен (-а; -о) ли е
ръководни ли сме
ръководни ли сте
ръководни ли са
Forma con il participio
aoristo
FORMA NEGATIVA
не се ръководя
не се ръководиш
не се ръководи
не се ръководим
не се ръководите
не се ръководят
не съм ръководен (-а; -о)
не си ръководен (-а; -о)
не е ръководен (-а; -о)
не сме ръководни
не сте ръководни
не са ръководни
FORMA INTERROGATIVA NEGATIVA
не се ли ръководя
не се ли ръководиш
не се ли ръководи
не се ли ръководим
не се ли ръководите
не се ли ръководят
не съм ли ръководен (-а; -о)
не си ли ръководен (-а; -о)
не е ли ръководен (-а; -о)
не сме ли ръководни
не сте ли ръководни
не са ли ръководни
90
- Tempi verbali della forma passiva
Forma con il pronome riflessivo "се"
TEMPI
Presente
Perfetto
Aoristo
Imperfetto
Piuccheperf.
Futuro
Forma con il participio aoristo
Партизанският отред се ръководи от
командир.
(La divisione partigiana è guidata da un
comandante)
Партизанският отред се е ръководил от
командир.
Партизанският отред е ръководен от
командир.
(La divisione partigiana è stata guidata da
un comandante)
Партизанският отред се ръководи от
командир.
(La divisione partigiana venne guidata da
un comandante)
Партизанският отред се ръководеше от
командир.
(La divisione partigiana veniva guidata da
un comandante)
Партизанският отред беше ръководен
от командир.
Партизанският отред беше се
ръководил от командир.
(La divisione partigiana era stata guidata
da un comandante)
Партизанският отред ще се ръководи от
командир.
Партизанският отред ще бъде
(la divisione partigiana sarà guidata da un ръководен от командир.
comandante)
Futuro ant.
Партизанският отред щеше да се ръководи
от командир.
(La divisione partigiana sarà stata guidata
da un comandante)
Партизанският отред щеше да бъде
ръководен от командир.
N.B. Le forme riflessive con il pronome personale "се" si usano di regola per formare il passivo dei
verbi al presente e all'imperfetto, mentre quelle con il participio aoristo e l'ausiliare "съм" con i
restanti tempi verbali.
Al modo renarrativo la forma passiva è resa unicamente con il participio aoristo e l'ausiliare "съм"
rispettivamente nella forma бил, -о, -а, -и nei tempi passati (aoristo ed imperfetto) e nella forma щял, о, -а, -и al futuro
91
Es. Методий бил затворен от немското духовенство.
Metodio venne arrestato dal clero tedesco
Училището щяло да бъде затворено през ваканцията.
La scuola rimarrà chiusa durante la vacanza
10. Frasi impersonali
In bulgaro sono frequenti, soprattutto in contesti colloquiali, frasi impersonali, spesso formate con
l'ausilio della terza persona singolare o plurale del verbo, con pronomi personali riflessivi o al dativo
possessivo ovvero, più spesso, con la particella "да" + verbo.
Tali costrutti possono manifestare vari significati, nello specifico:
a. UN DOVERE
Mancando un corrispettivo, in forma personale, del verbo italiano "dovere", l'obbligo e la necessità di
compiere una determinata azione è reso con il costrutto трябва да + verbo (quasi sempre al
perfettivo).
Es. Днес трябва да купя билети.
(Oggi devo comprare i biglietti)
И ти трябва да купиш билети.
(Anche tu devi comprare i biglietti)
N.B. come più volte detto, l'infinito è reso con il costrutto да + verbo. Si noti come quest'ultimo, negli
esempi sopra, concordi con la persona del soggetto.
b. UN BISOGNO
In bulgaro "ho bisogno" può rendersi con il costrutto, molto simile all'italiano, verbo има (avere) +
нужда (bisogno) + от + oggetto, se si ha bisogno di un oggetto:
Es. Имаш нужда от билети до Варна.
(Hai bisogno dei biglietti per Varna)
92
ovvero verbo има (avere) + нужда + да + verbo, se si ha bisogno di compiere un'azione:
Es. Имам нужда да купя билети до Варна.
(Ho bisogno di comprare dei biglietti per Varna)
Molto spesso, però, lo stesso significato è reso attraverso il verbo "трябва" (questa volta coniugato) +
на, ovvero il pronome personale al dativo possessivo. Per capire il significato di questo costrutto può
essere d'aiuto tradurlo in italiano, piuttosto che con "ho bisogno di . . .", con "mi serve . . .".
Es. Трябва ти билет до Варна.
(Ti serve un biglietto per Varna)
Ти трябваш на Иван.
(Ivan ha bisogno di te - letteralmente: tu servi a Ivan)
Мария, Ани, къде сте? Трябвате ми!
(Maria, Ani, dove siete? Ho bisogno di voi - letteralmente: mi servite)
La stessa costruzione sintattica, oltre che per indicare il bisogno di oggetti, può riferirsi al bisogno di
compiere azioni. In questo caso, seppure la struttura della frase è la stessa, la traduzione in italiano
riesce più difficile.
Es. Трябваш ми, за да ми помогнеш.
(Ho bisogno di te per aiutarmi - Letteralmente: mi servi per aiutarmi)
Трябват ми още две парченца, за да довърша пъзъла.
(Mi servono ancora due pezzi per finire il puzzle)
c. PERCEZIONI, STATI FISICI ED EMOTIVI, UN DESIDERIO, UNA PASSIONE
Diffuso è in bulgaro il costrutto avverbio + pronome personale al dativo possessivo + e (terza persona
del verbo essere) per indicare uno stato percettivo od emotivo.
Es. Приятно ми е.
(Mi fa piacere)
Много ни е приятно.
93
(Ci fa molto piacere)
Малко ви е трудно.
(Vi riesce difficile)
Гладно ми е.
(Ho fame)
Горещо ли ти е?
(Hai caldo?)
Студено му беше.
(Lui aveva freddo)
Не много добре ли ти е?
(Non stai molto bene?)
N.B. Non è obbligatorio che l'avverbio sia all'inizio della frase, tuttavia il pronome è generalmente
collocato tra la prima parola della frase e l'avverbio.
Es. Днес ми е топло.
(Oggi ho caldo)
Вчера ми беше студено.
(Ieri avevo freddo)
Può anche accadere che in funzione rafforzativa sia usato nella frase il doppio pronome dativo (forma
composta e forma breve). In questo caso, la forma composta è sempre collocata all'inizio della frase.
Es. На мене ми е приятно.
(Per me è un piacere)
На тебе приятно ли ти е?
(Per te è un piacere?)
Una particolare costruzione impersonale è poi quella con la quale si rende un desiderio o una passione
istantanea per qualcosa.
94
Essa si forma a partire dal verbo alla terza persona singolare o plurale, più il pronome personale al
dativo possessivo ed il pronome riflessivo "се".
Es. Яде ми се пица.
(Ho voglia di mangiarmi una pizza)
Ядат ми се макарони на фурна.
(Ho voglia di mangiarmi della pasta al forno)
Ядеше ми се българско кисело мляко.
(Avevo voglia di mangiarmi dello yogurt)
Яде ли ти се нещо сладко? Не, не ми се яде.
(Hai voglia di mangiarti una cosa dolce? No, non ne ho voglia)
Ecco altre espressioni riflessive rese con il costrutto verbo alla terza persona singolare + pronome
personale breve dativo + се.
Спи ми се.
(Ho sonno)
Иска ми се да изляза с приятели.
(Hai voglia di mangiarti una cosa dolce? No, non ne ho voglia)
Струва ми се/стори ми се/вижда ми се, че вали сняг.
(Mi sembra che nevichi)
Той нрави ми се.
(Lui mi va a genio)
In alcune espressioni il pronome "се" è omesso.
Es. Иде ми да замина.
(Mi viene di partire)
Омръзна ми да чета.
(Mi sono annoiato di leggere)
Мина ми умората.
95
(Mi è passata la stanchezza)
Дойде ми на ум да му върна тетрадката.
(Mi è venuto in mente di restituirgli il quaderno)
Costrutto simile è quello in cui al posto dell'aggettivo al neutro vi è un sostantivo.
Es. Яд ме е.
(Mi arrabbio)
Срам ме е.
(Mi vergogno)
Страх ме е.
(Ho paura)
Infine, ancora per indicare stati fisici od emotivi si possono usare costrutti riflessivi formati dal verbo
alla terza persona singolare seguito dal pronome personale breve accusativo.
Es. Сърби ме ръцете.
(Mi prudono le mani)
Боли ме съби.
(Mi dolgono i denti)
Тресе ме.
(Ho la febbre)
Доядява/догневява ме.
(Mi prende l'ira)

БИВАМ
E' un verbo regolare della terza coniugazione che si pone dal punto di vista semantico come una
specificazione del verbo съм connotato però in senso "iterativo" ossia come esistenza ordinaria,
accadimento, avvenimento.
Es. Бивахме зрители на различни събития.
(Eravamo spettatori di parecchi avvenimenti)
96
Често съм бивал у тях.
(Spesso sono stato da loro)
Такъв студ не е бивал отдавна.
(Questo freddo non accadeva da lungo tempo)
Tuttavia questo verbo usato impersonalmente (alla terza persona singolare) può significare "essere
possibile", "essere permesso", "convenire", "essere adatto".
Es. Бива ли така? Не бива.
(Conviene/bisogna/è permesso? Non si può)
Не ме бива тази работа.
(Non mi è consentito questo lavoro)
Бива го затова.
(Lui è adatto a questo)

ИМА/НЯМА e КАЗВАТ
Un brevissimo cenno, infine, va dedicato alle espressioni impersonali има (c'è)/няма (non c'è) e
казват (si dice - letteralmente "dicono") entrambe invariabili. Eccone alcuni esempi:
Има ли водка? Не, няма.
(C'è della vodka? Non, non c'è)
Има ли места? Да, има.
(Ci sono posti? Si, ci sono)
Няма време да чака и да задоволява неговите лидерските амбиции.
(Non c'è tempo per aspettare e soddisfare le sue ambizioni lideristiche)
Казват, че няма нищо вечно.
(Si dice che non c'è niente di eterno.)
97
11. Prefissi verbali
Una delle caratteristiche di molte lingue slave, ed in questo senso il bulgaro non fa eccezione, è la
presenza costante di parti lessicali anteposte alla radice verbale aventi la funzione di completarne
ovvero integrarne il significato. Tali parti lessicali data la loro posizione sono detti "prefissi".
Nell'elencare i più diffusi è comodo distinguere fra quelli che sono anteposti a verbi comuni e quelli
invece anteposti a verbi di movimento (o che comunque nel loro significato descrivono, anche
figuratamente, un movimento) potendo avere significati diversi.
a) Verbi comuni
Si rammenta che, come anticipato nei paragrafi sugli aspetti verbali, l'aggiunta del prefisso ad un verbo
comune all'aspetto imperfettivo lo trasforma in perfettivo.
PREF.
SIGNIFICATO
VERBO IMPERF.
VERBO PERF.
за-
Inizio dell'azione
работя
заработя
по-
Azione di breve durata
чакам
почакам
до-
Fine dell'azione
чета
дочета
на-
Azione realizzatasi
esaurientemente
спя
наспя
ESEMPIO
Ще заработя с нови сили.
(Ricomincerò a lavorare con nuove forze)
Трябва да почакаш няколко минута.
(Devi aspettare qualche minuto)
В неделя ще дочета романа.
(Domenica finirò di leggere il romanzo)
Тая нощ ще наспя добре.
(Questa notte dormirò bene)
N.B. I prefissi "на-", "по-" (quando non integrano i significati suindicati) e "про-", pur trasformando
un verbo da imperfettivo a perfettivo, non modificano il significato del verbo.
Es. Искам да напиша книга за новия живот.
(Voglio scrivere un libro sulla nuova vita)
Ще построим язовири.
(Costruiremo dighe)
Трябва да прочета романа "Тютюн".
(Devo leggere il romanzo "Tjutjun")
98
b) Verbi di movimento
PREF.
SIGNIFICATO
VERBO
в-
movimento verso
l'interno
вляза
из-
movimento verso
l'esterno ("fuori")
извадя
за-
allontanamento
заведа
от-
separazione ("via")
отделя
movimento verso un
oggetto determinato
доведа
azione aggiunta
доплащам
movimento in diverse
direzioni
развея
movimento verso il
centro
събера
movimento dall'alto
verso il basso
снема
azione compiuta in luogo
e tempo determinati
преминавам
azione ripetuta ("ri-")
прекарам
eccesso di azione
преям
avvicinamento
приближа
azione incompleta
притворя
над-
azione compiuta "su" o
"sopra"
надпиша
по-
movimento orizzontale
понеса
azione compiuta sotto
подкрепя
cambiamento della
qualità
подмладявам
до-
раз-
с-
пре-
при-
под-
ESEMPIO
Любчо влязе в Зоологическа градина.
(Ljubcho entrò allo zoo)
Ботев извади войдодските си дрехи и се облече.
(Botev tirò fuori la sua divisa da capobanda e si vestì)
Ще ни заведете на българския бряг.
(Ci condurrete sulla costa bulgara)
"Радецки" бавно се отдели от брега.
(Il "Radezki" lentamente si staccò dalla costa)
Двамата четници доведоха капитана.
(I due cetnici condussero il capitano)
Гражданинът купи допълнително захар и доплати на касата.
(Il cittadino comprò ulteriore zucchero e lo pagò alla cassa)
Знаменосецът развя зеленото знаме.
(Il portabandiere sventolò la bandiera verde)
Другарите се събраха около масата.
(I compagni si riunirono intorno al tavolo)
Пътниците снеха шапки.
(I viaggiatori si tolsero i cappelli)
Ботев премина Дунава със свойта чета.
(Botev attraversò la Danubio con la sua divisione)
Ботев прекара известно време в Румъния.
(Botev trascorse qualche tempo in Romania)
Яденето на обед беше много вкусно и ние преядохме.
(Il cibo del pranzo era molto buono e noi l'abbiamo mangiato tutto)
Параходът се приближаваше към село Козлодуй.
(Il battello si avvicinava al villaggio di Kozloduj)
Притворих вратата.
(Socchiusi la porta)
Драго надписа красиво тетрадката.
(Drago firmò bene il quaderno)
Параходът се понесе по реката.
(Il battello si affiancò alla riva)
Вярата в победата подкрепя Ботев и Левски в борбата.
(La fiducia nella vittoria sostenne Botev e Levski nella battaglia)
Плодовете и чистият въздух подмладяват човека.
(la frutta e l'aria pulita ringiovaniscono l'uomo)
99
b. Avverbi
L'avverbio (dal latino ad verbum, "vicino al verbo") è una parte del discorso invariabile con funzione
di "modificatore semantico". Viene usato per arricchire o determinare, il significato del verbo.
Strutturalmente esistono avverbi puri (es. тук "qui" , сега "ora") ovvero derivati da altre parti del
discorso, fondamentalmente aggettivi (es. внимателно "attentamente" dall'aggettivo внимателен
"attento").
Generalmente per formare un avverbio da un aggettivo basta prenderne la forma neutra singolare.
Come accennato nel paragrafo relativo agli aggettivi, anche dagli avverbi può formarsi il comparativo
ed il superlativo aggiungendo, rispettivamente, i prefissi "по-" e "най-".
a. Avverbi di luogo
I.
rispondono alla domanda: къде? (dove? → stato e moto a luogo)
qui, qua
тук, тука
lì, là
там
in basso, sotto
in alto, sopra
dentro
fuori
avanti
долу
надолу (moto a luogo)
горе
нагоре (moto a luogo)
вътре
вън
навън (moto a luogo)
пред
напред (moto a luogo)
dietro
назад
lontano
далеч
vicino
a casa
a sinistra
a destra
diritto
близо
наблизо (moto a luogo)
у дома
вкъщи (moto a luogo)
вляво
наляво (moto a luogo)
вдясно
надясно (moto a luogo)
право
направо (moto a luogo)
100
II.
rispondono alla domanda: откъде? (da dove? → moto da luogo)
da qui, da qua
оттук, оттука
da lì, da là
оттам
dal basso, da sotto
отдолу
dall'alto, da sopra
отгоре
da dentro
отвътре
da fuori
отвън
da avanti
отпред
da dietro
отзад
da lontano
отдалеч
da vicino
отблизо
da casa
от дома
da sinistra
отляво
da destra
отдясно
da diritto
отправо
b. Avverbi di tempo
I.
rispondono alla domanda: кога? (quando?)
ieri, oggi, domani, l'altro ieri, dopo domani
вчера, днес, утре, завчера, вдругиден
adesso
сега
subito
веднага
allora (a quel tempo)
тогава
prima
преди
dopo
след това
poi
после
già, più
вече
ancòra
още
contemporaneamente
едновременно/същевременно
presto (veloce)
скоро
presto (di buon ora)
рано
tardi
късно
in tempo
навреме
improvvisamente
внезапно
inaspettatamente
неочаквано
molto tempo fa
отдавна
recentemente
неотдавна
una volta
веднъж
101
II.
rispondono alla domanda: колко време? (quanto tempo?) o колко често? (con quanta
frequenza?)
sempre
винаги, все
mai
никога
spesso
често
qualche volta
понякога
raramente
рядко
costantemente
постоянно
a lungo
дълго
per poco
недълго
per sempre
завинаги
quotidianamente
дневно/ежедневно
settimanalmente
седмично/ежеседмично
mensilmente
месечно/ежемесечно
annualmente
годишно/ежегодно
abitualmente
обикновено
nuovamente
отново, пак
c. Avverbi di negazione
non
не
no
не
nient'affatto
съвсем не
non più
вече не
non ancòra
все още не
nemmeno
ни, нито
d. Avverbi interrogativi
Vedi il paragrafo successivo a quello sui pronomi interrogativi.
e. Avverbi di modo

Rispondono alla domanda: как? (come?) e si formano prevalentemente dagli aggettivi
102
I più importanti sono:
velocemente
бързо
lentamente
бавно
insieme
заедно
da solo
само
a piedi
пеша
bene
добре
male
лошо
f.
Avverbi di quantità

Rispondono alla domanda: колко? (quanto?)
di più
повече
di meno
по-малко
poco
малко
molto
много
troppo
твърде много
precisamente
точно
quasi
почти
abbastanza, sufficientemente
достатъчно
così
така
almeno
поне
solamente
само
totalmente, pienamente
съвсем, напълно
→ di poco/a mala pena
"Appena"
→ or ora
→ non appena
едва
току-що
щом
Този текст едва се разчита.
(Questo testo appena si [riesce a] legge)
Току-що излезе откъщи.
(E' appena uscito di casa)
Щом пристигна у дома ще ти се обадя.
(Appena arrivo a casa ti chiamo)
N.B. "едва ли" lo si ritrova con il significato di "chissà se" o "è poco probabile che", mentre "едва ли
не" con il significato di "quasi".
103
Terzo. ALTRE PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO
a. Preposizioni
La preposizione (dal latino "praeponere" = porre davanti) è, in grammatica, una parte invariabile del
discorso che serve a creare un legame fra parole e frasi, specificando un rapporto reciproco e la
funzione sintattica della parola, locuzione o frase che la segue.
Queste le preposizioni bulgare semplici:

PREP.
без
без → senza, meno;
COMPLEMENTO
privazione

PREP.
в/във
ESEMPIO
TRADUZIONE
Днес Иван е без яке.
Oggi Ivan è senza giacca.
Намерихме хотел и без тебе.
Abbiamo trovato un hotel anche
senza di te.
Часът е десет без петнайсет.
Sono le dieci meno un quarto.
в/във → in; (prima di parole che incominciano con " в" si usa l'eufonica " във")
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
stato in luogo
Няма никой в стаята.
moto in luogo
Когато влизам в офиса, винаги Quando entro
поздравявам.
sempre.
tempo

верку → sopra;
PREP.
COMPLEMENTO
stato in luogo
Моите
гости
пристигат
понеделник в 11,00 ч.
Non c'è nessuno nella stanza.
ufficio
saluto
в I miei ospiti arrivano lunedì alle
11,00.
ESEMPIO
TRADUZIONE
Обикновено ризата е върху стола.
Generalmente la camicia è sopra la
sedia.
Често обсъдят върху световните
проблеми.
Spesso discutono dei problemi del
mondo.
верку
argomento
in
104

PREP.
до → accanto, verso, a, fino;
COMPLEMENTO
stato in luogo
destinazione
до
tempo

PREP.
TRADUZIONE
Леглото ми е до стената.
Io mio letto è accanto al muro.
Влакът се движи до София.
Il treno si dirige verso Sofia.
Днес съм написал молба за отпуск
до мой шефа.
Oggi ho scritto una richiesta di
trasferimento al mio capo.
Работя до 7 ч.
Lavoro fino alle sette.
До скоро.
A presto.
за → per, riguardo;
COMPLEMENTO
direzione
ESEMPIO
TRADUZIONE
Заминавам за Бургас.
Parto per Burgas.
Говоря за предстоящото пътуване.
Penso del il prossimo viaggio.
Купих билети за театър.
Ho comprato i biglietti per il teatro.
Отивам за ябълки.
Vado per (comprare) le mele.
Екипата
беше
наказана
за
поведението на неговите фенове.
La squadra è stata punita per il
comportamento dei suoi tifosi.
Парфюмът е за мама.
Il profumo è per mamma.
Момчето и момичето се държаха за
ръце.
Il ragazzo è la ragazza si tenevano
per mano.
Какво пиете за закуска?
Cosa bevete per colazione?
Ще се върнеш ли за следващата си
почивка?
Tornerai per la prossima vacanza?
durata
Той остана за два месеца
Lui rimase per due mesi.
prezzo
Този прекрасен пуловер е само за
30 лв.
Questo bellissimo maglione è solo a
30 leva.
argomento
scopo
causa
за
ESEMPIO
vantaggio
modo
tempo
determinato
105

PREP.
зад → dietro;
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
stato in luogo
Зад къщата има голяма градина.
Dietro la casa c'è un grande giardino.
moto a luogo
Отидох зад къщата.
Sono andato dietro la casa.
зад

PREP.
из
из → per;
COMPLEMENTO
moto per luogo
ESEMPIO
TRADUZIONE
Обичам да се разхождам сам из
парка.
Amo camminare solo per il parco.
Когато съм ядосана, ходя из стаята.
Quando sono arrabbiata cammino
per la stanza.

край → vicino;
PREP.
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
moto а luogo
Когато минавам край езерото,
спомням си първата ми среща.
Quando passo vicino il lago, mi
ricordo il mio primo appuntamento.
край

PREP.
към → verso, circa;
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
moto a luogo
Когато отивам към кантората ми,
винаги мисля за ваканците.
Quando vado verso il mio ufficio,
sempre penso alle vacanze.
destinazione
Обърнах
запитването
компетентното бюро.
към
към Ho girato la richiesta all'ufficio
competente.
tempo
Пътувам с кола и ще бъда в София
към 5 часа сутринта.
Viaggio con la macchina e sarò a
Sofia verso le 5 del mattino.
quantità
В портмонето си имах към (под) 5
лв.
Nel portafoglio avevo circa (meno di)
5 leva.
106

PREP.
между → tra, fra;
COMPLEMENTO
stato in luogo
между
tempo

PREP.
TRADUZIONE
Град Плевен е между София и Варна
Pleven è tra Sofia e Varna.
Между старите снимки намерих
една, която ме върна в младосста.
Tra le vecchie foto ne ho trovata una
che mi ricorda la gioventù.
Щесеприберамеждуседемиосем довечера.
Rincaserò tra le sette e le otto di stasera.
ESEMPIO
TRADUZIONE
на → su, a, di, in;
COMPLEMENTO
stato in luogo
moto a luogo
specificazione
на
ESEMPIO
termine
limitazione
tempo
Къщата ми е на улица Димитрова.
Casa mia è su via Dimitrov.
Котката е на масата.
Il gatto è sul tavolo.
Отивам на покрива.
Vado sul tetto.
Отивам на кино.
Vado al cinema.
Колата на Христо е много хубава.
La macchina di Hristo è molto bella.
Пиша на Мария.
Scrivo a Maria.
Брат ми вече говори на български.
Mio fratello già parla in bulgaro.
Роден на първи април.
Sono nato il primo aprile.
Взимам витамини два пъти на ден,
сутринта на гладно и вечерта.
Prendo le vitamine due volte al
giorno, la mattina a stomaco vuoto e
la sera.
distributivo
modo
N.B. Differenze d'uso delle preposizioni "в" e "на" nei complementi di moto a luogo
PREP.
SFUMATURA DI SIGNIFICATO
ESEMPIO
в
Movimento verso un luogo concreto
Отивам в училището. (Vado alla scuola 'nell'edificio')
на
Indica solo lo "scopo" del movimento
Отивам на училище. (Vado a scuola 'per studiare')
107

PREP.
над → sopra, più di;
COMPLEMENTO
stato in luogo
над
ESEMPIO
TRADUZIONE
Има лампа над вратата ми.
C'è una lampada sopra la mia porta.
В портмонето си имах над 5 лв.
Nel portafoglio avevo più di 5 leva.
Чаках над два часа, за да пристигнат.
Ho aspettato più di due ore che arrivassero.
quantità

PREP.
около → intorno;
COMPLEMENTO
stato in luogo
ESEMPIO
TRADUZIONE
Около гарата има много магазини.
Intorno alla stazione ci sono molti negozi.
Приятелят ми ще дойде около шест часа.
Il mio amico arriverà intorno alle sei.
quantità
Мисля, че струва около 30 лв.
Penso che costi intorno a 30 leva.
distanza
Разстоянието между София и Варна
е около 400 km.
la distanza fra Sofia e Varna è di circa
400 km.
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
moto da luogo
От офиса на брат ми в центъра, са
десет минути с кола.
Dall'ufficio di mio fratello al centro
sono dieci minuti in macchina.
Аз съм от Италия.
Vengo dall'Italia.
tempo
около

PREP.
от → da, di;
origine
Излизам от магазина и взимам Esco dal negozio e prendo il pacco da
колета от Mария.
Maria.
от
tempo
От понеделник до петък съм в офиса.
Da lunedì a venerdì sono in ufficio.
paragone
София е по-голяма от Варна.
Sofia è più grande di Varna.
quantità
Млякото се продава в опаковки от 1 литър.
Il latte si vende in cartoni da un litro.
materia
Блузата и е от коприна.
La sua (di lei) camicia è di seta.
108

PREP.
по → su, per, a, lungo, durante;
COMPLEMENTO
По (на) масата има вестник.
Sul tavolo c'è un giornale
moto a luogo
По улица върви приятелят ми.
Il mio amico camminava lungo la via.
causa
Често поглеждам часовника си по навик.
Spesso guardo l'orologio per abitudine.
tempo
Аз ще имам гости по празниците.
Avrò ospiti durante le vacanze.
oggetto
В къщи винаги стоя по тениска.
A casa metto sempre una maglietta.
Тя е преподавателка по български език.
Lei è una lettrice di lingua bulgara.
Говоря по телефона.
Parlo al telefono.
Изпратих колет по пощата.
Ho spedito il pacco via posta.
Познавам Ани по гласа.
Riconosco Ani dalla voce.
Снощи с приятел ми, изпихме по
чаша вино.
Ieri notte con il mio amico abbiamo
bevuto un bicchiere di vino a testa.
Това струва 1 лв по килограма.
Questo costa 1 lv. al chilo.
limitazione
mezzo
distributivo
PREP.
под → su, per, a, lungo, durante;
COMPLEMENTO
ESEMPIO
stato in luogo
Котката е под масата.
Il gatto è sotto il tavolo.
В портмонето си имах под 5 лв.
Nel portafoglio avevo meno di 5 leva.
Чаках под два часа, за да пристигнат.
Ho aspettato meno di dueore che arrivassero.
под
quantità

PREP.
TRADUZIONE
stato a luogo
по

ESEMPIO
TRADUZIONE
пред → davanti, prima;
COMPLEMENTO
stato in luogo
пред
tempo
ESEMPIO
TRADUZIONE
Едно дърво расте пред прозореца Un albero cresce davanti la finestra
на стаята.
della camera.
Имаше само един човек пред мене.
C'è stato solo un uomo prima di me.
109

PREP.
преди

PREP.
преди → fa;
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
tempo
Преди няколко месеца даже не
предполагах, че ще дойде да живее
в България завинаги.
Solo
qualche
mese
fa
non
immaginavo che sarei venuto a
vivere in Bulgaria per sempre.
Преди малко, тук беше Драго, моят
приятел от детството.
Qualche tempo fa il mio amico
d'infanzia Drago era qui.
през → attraverso, durante, in, ogni;
COMPLEMENTO
moto per luogo
през
tempo

PREP.
TRADUZIONE
На отиване към офиса винаги Nell'andare verso l'ufficio passo
минавам през центъра.
sempre per (attraverso) il centro.
През деня е горещо, а през нощта е
студено.
Durante il giorno fa caldo, mentre
durante la notte fa freddo.
Майка ми е родена през миналия
век, през 1950 г., през пролетта.
Mia madre è nata nel secolo scorso,
nel 1950, in primavera.
Има автобуси до София през ден.
Ci sono autobus per Sofia un giorno si
e l'altro no.
при → da, in caso di;
COMPLEMENTO
stato in luogo
при
ESEMPIO
moto a luogo
tempo
ESEMPIO
TRADUZIONE
Довечера ще отида при мой стар Stasera andrò dal mio vecchio amico
приятел Георги. Той има ресторант Georgi. Lui ha un ristorante e starò
и ще бъда при него.
da lui.
При болка взимам аналгетик.
In caso di
analgesico.
dolore
prendo
un
110

PREP.
с/със → con, di; (prima di parole che incominciano con "c" si usa l'eufonica " със")
COMPLEMENTO
mezzo
Scrivo con la penna.
Често говоря с баща ми, въпреки че
той не живее с мене.
Spesso parlo con mio padre malgrado
non abiti con lui.
unione
Обичам пиле с ориз.
Amo il pollo con il riso.
qualità
Моята приятелка е с черни очки.
La mia amica ha gli occhi neri.
modo
Ще дойда с удоволствие!
Verrò con piacere.
През зимата българските планини
са покрити със сняг.
D'inverno le montagne bulgare sono
coperte di neve.
Брат ми се занимава с търговия.
Mi fratello si occupa di commercio.
causa efficiente
limitazione
tempo continuato Понякога с дни не го правя.

PREP.
COMPLEMENTO
след
tempo
PREP.
ESEMPIO
TRADUZIONE
Кучето ми върви след мене.
Il mio cane mi segue.
Самолетът ми ще кацне след час.
Il mio aereo atterrerà fra un'ora.
Това лекарство се пие след ядене
Questa medicina si beve dopo il pasto.
срещу → di fronte, contro, alla vigilia;
COMPLEMENTO
stato in luogo
срещу
A volte per giorni non lo faccio.
след (anche "подир") → dopo, fra;
stato in luogo

TRADUZIONE
Пиша с писалката.
compagnia
с/със
ESEMPIO
ESEMPIO
Пощата е срещу площада.
TRADUZIONE
La posta è di fronte alla piazza.
tempo
Срещу събота, в петък вечерта, Alla vigilia del sabato, il venerdì
имах гости.
notte, abbiamo ospiti.
modo
Обичам да вървя срещу вятера.
Amo camminare contro il vento.
111

у → presso, a casa;
PREP.
COMPLEMENTO
ESEMPIO
stato in luogo
У нас (у дома/вкъщи) винаги имa
някой.
C'è sempre qualcuno a casa.
Елате у дома утре в седем.
Venite a casa domani alle sette.
Отивам у Мария. Чанта ми е у нея.
Andiamo a casa di Maria. La mia
borsa è a casa sua.
у
TRADUZIONE
moto a luogo

чрез → attraverso;
PREP.
чрез
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
Научих много неща чрез Иван.
Molte cose ho imparato attraverso
Ivan.
Чрез интернет намерих
приятели по света.
Attraverso internet ho trovato molti
amici per il mondo.
mezzo
много
N.B. Preposizioni nelle espressioni di tempo:
PREP.
на
USO
ESEMPIO
con la data intera
Христо Ботев е роден на 6 януари
1849 година.
Hristo Botev è nato il 6 gennaio
1849.
con solo il giorno ed il mese
Христо Ботев е роден на 6 януари.
Hristo Botev è nato il 6 gennaio.
Ще имаме изпит на 6.
Avremo l'esame il 6.
con il giorno della settimana
Ще имаме изпит в петък.
Avremo l'esame venerdì.
per indicare "lo scorso anno"
В минала година купих нова кола.
Lo scorso anno ho comprato una
nuova macchina.
con l'ora
В колко часа ще дойдеш? В 9.00
часа вечерта.
A che ora vieni? Alle 9,00 di sera.
con solo il giorno
в
con solo l'anno
през
Христо Ботев е роден в 1849
година.
Христо Ботев е роден през 1849
година.
Hristo Botev è nato nel 1849.
con solo il mese
През (месец) май цъфтят розите.
A maggio fioriscono le rose.
con la stagione
През пролетта цъфтят розите.
In primavera fioriscono le rose.
112
Queste le preposizioni bulgare c.d. composte (perché formate dall'unione di più preposizioni semplici):
PREPOSIZIONE
SIGNIFICATO
ESEMPIO
покрай
al bordo, al lato, affianco a
извън
освън
fuori, al di fuori
eccetto, inoltre
зарад
заради
поради
per via di, a causa di
всред
всреди
насред
in mezzo
посред
TRADUZIONE
Минавах покрай него.
Passavo affianco a lui.
Три дни ще бъде извън
Starà tre giorni fuori città.
града.
Не дойдох заради лошото Non verrò per colpa del brutto
време.
tempo.
Колата спря насред полето.
L'auto si fermò in mezzo al campo.
in mezzo, in pieno
Разболя се насред зимата.
Si ammalò in pieno inverno.
досред
fino al centro, fino a metà
Достигнах досред селото.
Arrivai fino al centro del villaggio.
свръх
al di sopra, da sopra
според
secondo
вместо
наместо
invece di, al posto di
отсам
Вечното в изкуството не е само L'eterno nell'arte non è solo arte,
изкуство, а нещо свръх него.
ma qualcosa al di sopra di lei.
Според мене ти си права.
Secondo me hai ragione.
Нека да отида наместо тебе.
Lascia che vada al posto tuo.
al di qua di
Къщата му е отсам реката.
La sua casa è al di qua del fiume.
досам
adiacente
Дюкян му е досам пътя.
La sua bottega è adiacente la via.
оттатък*
отвъд
al di là
Отвъд реката се простираше
обширно поле.
Al di là del fiume c'era un vasto
campo.
иззад
иззади
da dietro
Иззад храста изскочи заек.
Da dietro il cespuglio salto un
coniglio.
изпод
da sotto
Изпод пода излизаха мравки.
Da sotto il pavimento uscivano formiche.
помежду
измежду
tra, fra
Помежду тях имаше
нелегалния другар.
вследствие
In conseguenza
Вследствие на удара, той е
почти парализиран
и Fra loro c'era anche
compagno in clandestinità.
il
In conseguenza del colpo, lui è
quasi paralizzato.
Preposizione combinate:
от към
dalla parte di
Зададе се облаци от към гора.
Comparvero nubi dalla parte del bosco.
до към/къде
fin verso
Бях вкъщи до към пет, после
излязох.
Rimasi a casa fin verso le 5, poi uscii.
за към
per quella parte
Войник седеше за към двора.
Un soldato sedeva dalla parte del cortile.
за из
per lungo
Играх с деца за из път.
Giocai con dei bambini lungo la strada.
пред вид
riguardo a
Пред вид последните събития,
нищо не ни каза.
Riguardo gli ultimi eventi non ci
disse nulla.

L'espressione "отсам-оттатък" significa letteralmente "da tutte le parti".
113
b. Congiunzioni
In grammatica, la congiunzione è la parte del discorso che serve a unire tra loro due sintagmi in una
proposizione, oppure due proposizioni in un periodo. Le congiunzioni si possono classificare in base
alla loro forma o in base alla loro funzione.
I.
Congiunzioni coordinanti
a) Coordinazione copulativa: i fatti sono simultanei od in successione.
COORDINAZIONE
I fatti si susseguono
CONGIUNZIONE
ESEMPIO
и (... и)/па/та
Младежите и пяха, и се смяха, и си разказваха
спомени от детинството.
(e, anche)
ни ... ни/нито ... нито
(I giovani cantarono, risero e si raccontarono ricordi
dell'infanzia)
(né ... né)
I fatti si aggiungono
не само ... но и
(non solo, ma anche)
Джина не само чете добре български език, но и пише
без грешки.
(Gina non solo legge bene in bulgaro, ma scrive anche
senza errori)
b) Coordinazione disgiuntiva: i fatti sono in successione, si escludono a vicenda o sono posti in
alternativa.
COORDINAZIONE
I fatti si escludono
CONGIUNZIONE
ESEMPIO
или/я (... или/я)
Или ела у нас в 4 часа, или въобще не идвай по довечера.
(o ... o)
дали/ли ... или
(... o)
I fatti sono in alternativa
I fatti si susseguono
I fatti sono simultanei
(O vieni da me alle quattro, o non venire proprio stasera)
Дали да спре, или да отмине?
(Si ferma o va via?)
ли ... ли
Не зная кога да замина; утре ли, други ден ли.
(o ... o)
(Non so quando partire; domani o dopodomani?)
ту ... ту
Фигурата ту се очертаваше, ту се губеше в сянката на зида.
(ora ... ora)
(La figura ora si vede, ora si perde nell'ombra del muro)
хем ... хем
(e/come ...)
Хем вали, хем слънце грее.
(Piove e il sole brilla)
114
c) Coordinazione avversativa: i fatti sono in contrapposizione fra loro.
COORDINAZIONE
CONGIUNZIONE
I fatti, di cui il
secondo negativo,
sono in successione
но/обаче/все пак
(ma/tuttavia)
ала/ама
(però *popolare")
I fatti seppure in
contrapposizione sono
della stessa specie
а
(mentre)
ESEMPIO
Влязох в стаята, но/обаче не намерих никого.
(Entrai nella stanza ma/tuttavia non trovai nessuno)
Казвам се Борислав, а ти?
(Io mi chiamo Borislav, mentre tu 'come ti chiami'?)
I fatti sono
nettamente distinti
пък/то/напротив
Аз следвам в университета, пък той работи в завода.
(invece/al contrario)
(Io frequento l'università, invece lui lavora alla fabbrica)
I fatti sono posti in netta
contrapposizione
ами
Не бързай, ами спри!
(ma)
(Non affrettarti ma fermati!)
I fatti si
contrappongono solo
parzialmente
само че
Искам да уча български език, само че нямам учебник.
(solo che)
(Voglio studiare il bulgaro solo che non ho un manuale)
Altre congiunzioni coordinanti:
sia . . . sia
било . . . било
sia . . . che
така . . . и/както . . . така
tanto . . . quanto
колкото, толкова
inoltre
освен това, при това
altrimenti, sennò
инак, иначе
anziché, piuttosto che
вместо, по-скоро, нежели
del resto, comunque
впрочем
eppure, dopotutto
все так, все пак
soprattutto, in particolare
особено, най-много
perciò
затова
cioè
а именно
infatti
всъщност
così (da)
та (да)
tranne, eccetto che
освен
persino, finanche
даже, дори
tanto meno, "figuriamoci"
камо ли
115
Es. Обещах на мама да измия чиниите, да пусна прахосмукачката и да приготвя нещо за
вечеря.
(Ho promesso a mamma di lavare i piatti, di passare l'aspirapolvere e di preparare
qualcosa per cena)
Беше тъмно, та не можеше да се разбере ни дума от писаното.
(Era buio, così non si poteva capire neanche una parola dello scritto)
И плеснат с ръце, па се прегърнат.
(Si battono con le mani, quindi si abbracciano)
Излезе, та па се върне.
(Uscì e poi ritornò)
Дали да ходим на кино, или да се разходим в парка?
(Vorresti andare al cinema o fare una passeggiata al parco?)
За семейсвото няма време, камо ли за приятелите.
(Non ha tempo per la famiglia, tanto meno per gli amici)
Предпочитат да умрат, нежели да изменят.
(Preferiscono morire piuttosto che tradire)
II.
Congiunzioni subordinanti
Le congiunzioni subordinanti collegano la proposizione principale ad una subordinata la quale,
così facendo, acquisisce indipendenza funzionale.
Esse si dividono in:
a) causali
a causa
поради
grazie al fatto che
благодарение на факта, че
perché
защото
poiché
затова, понеже
dato che
тъй като
per questo motivo
по тази причина
116
b) comparative e modali
come
както
come se
като, като че (ли)
quasi che
сякаш, замалко да
proprio come
точно като
che (comparativo)
от/отколкото
in modo che
затова че
Es. Заговорихме така, като че ли се познаваме отдавна.
(Cominciammo a parlare così come se ci conoscessimo da tanto)
c) concessive
anche se
ако и (да)/ даже и (да)
nonostante che
въпреки че
sebbene che
макар че (и да)
benché
ако и да
quand'anche
дори
per quanto
толкова и да
se anche
дори и да
d) condizionali
se, se non
ако/дали/да, да не
qualora
дали
a meno che
освен ако
purché, basta che
стига (да)
a condizione che
при условие, че
Es. Ако и стар, неволята го принуждаваше да работи.
(Anche se vecchio, la necessità lo costringeva a lavorare)
Ако и да е късно, да тръгнем.
(Anche se è tardi, partiamo)
117
Да (ако) бях имал пари!
(Se avessi avuto i soldi!)
Разпрегна колата си, та да почине.
(Staccò la carrozza in modo da riposare)
С удоволствие ще ви дам книката, стига да я прочитате.
(Con piacere vi darò il libro, basta che lo leggete)
e) consecutive
così (tanto) che
толкова (много), че
cosicché
тъй че, така че
quindi, dunque, pertanto
следователно
e quindi/quindi poi
па
e allora
че
e poi
та па
Es. Много се боеше, тъй че цял трепереше.
(Aveva tanta paura che tremava tutto)
f) dichiarative
che
че
che (subordinate oggettive)
ли
come
както
per
за
affinché
за да, да
allo scopo di
с цел да
g) finali
Es. Ще дойда, (за) да срещна приятелите си.
(Verrò per incontrare gli amici)
118
h) temporali
quando
когато
mentre
докато
come quando
като когато
appena
току-що, щом (като)
prima che (di)
преди да
dopo che (di)
след като
finché
докато
da quando
откакто
Es. Ще дойда, след като си науча уроците.
(Verrò dopo che ho imparato le lezioni)
N.B. Assai di frequente la congiunzione "като" è usata per formare una proposizione modale
alternativa al gerundio:
GERUNDIO
PROPOSIZIONE MODALE CON "КАТО"
Двете деца вървят, хленчейки тихо.
Двете деца вървят, като хленчат тихо.
(I due bambini camminano piangendo piano)
i) locative
dove
където
fin dove
докъдето
da dove
откъдето
in che direzione
накъдето
j) quantitative
quanto
колкото
quanto (più è) . . . tanto (è)
колкото . . . толкова
fin quanto, per quanto
доколкото
di quanto
отколкото
119
c. Particelle ed interiezioni
In bulgaro è frequente, soprattutto nella lingua parlata, l'uso dei cosiddetti segnali discorsivi
(particelle), cioè elementi che, svuotandosi in parte del loro significato originario, perseguono svariati
scopi sia semantici che grammaticali (ad es. sottolineare una certa connotazione della frase o processi
cognitivi, evidenziare la strutturazione del testo o connettere elementi frasali, interfrasali, extrafrasali
fra loro). Allo stesso modo diffuse sono anche le c.d. interiezioni, ossia quelle parti del discorso che
esprimono con immediatezza, concisione ed enfasi un particolare atteggiamento emotivo del parlante.
Particelle:
да/не
si/no!
ами
ma si!
аха
si!
зер
certo!
я
eh!
нейсе
sia!
май
possa
уж
per finta
надали
chissà
чунким
-
едвам
diciamo
di augurio
дано
magari!
rafforzativa
чак
proprio
esortativa
я, да, бе, бре, хайде dai! eh!
di conferma o
negazione
di dubbio
interrogativa
Ще дойдеш ли? — Да/не, ще/няма да дойда.
(Verrai? Si/no, [non] verrò)
Ами да! Ами така е.
(Ma si! E' così!)
Чуваш ли какво ти говоря? — Аха — каза тя.
(Senti quello che ti dico? si - disse lei)
Значи нямаш пари? — Нямам зер.
(significa che non hai soldi? Certo che non li ho)
Да не съм престъпник, я!
(Non sono un delinquente eh!)
Нейсе, и така да бъде.
(e sia pure così)
Май това няма да стане.
(che ciò possa non capitare!)
Хайде де, уж не знаеш.
(Dai, come se non lo sapessi!)
Ти можеш и да не ме чакаш, надали ще се върна.
(Puoi anche non aspettarmi, chissà se tornerò però)
Чунким не знам къде е.
(che ne so dov'è!)
той, момче едвам на десет години.
(Lui, un ragazzo di diciamo dieci anni)
Дано се сбъдне всичко.
(Magari si realizzasse tutto!)
Чак сега узнах.
(Proprio ora l'ho saputo)
Я ела да си поговорим!
(dai vieni a chiacchierare!)
ли, дали
-
Имаш ли го? (Lo hai?)
нали
vero?
Тя е много хубава, нали. (Lei è molto bella, vero?)
нима
mica
Нима това е всичко? (Mica questo è tutto?)
120
Interiezioni:
esclamative
о! а! ох! леле/олеле! ех! ух! брей! ах!
onomatopeiche
бау, мяу, чук, трак, пляс
derivate da altre parole
боже! (dio!) мале/майчице! (mamma!) горко! (poverino!)
срам! (vergogna!) поклон! (un inchino!) слава! (gloria!)
derivate da lingue straniere
браво! (bravo!) варда! (attento!) аман! (pietà) гиди! (ohimè)
ура! (urrà!)
N.B. in generale le interiezioni sono seguite dalla virgola o dal punto esclamativo; in particolare quelle
onomatopeiche sono sempre seguite dal punto esclamativo o precedute e seguite da lineetta.
Es. Тъкмо бях стигнал до две хиляди и нещо и - пляс - някой се цамбурна във водата.
(Ero arrivato giusto a due mila e qualcosa e, plaf, qualcuno si tuffò nell'acqua)
121
V.
SINTASSI
a. Frase principale
La frase bulgara può essere semplice o complessa.
Una frase è semplice quando è costituita:

da un solo elemento principale, che può essere sia verbo, sia sostantivo o avverbio:
Es. Чета.
(Leggo)
Как си? Добре.
(Come stai? Bene)
Предпочиташ ли пиле или пица? Пица.
(Preferisci pollo o pizza? Pizza)

da due elementi principali, soggetto e predicato
Es. Аз чета.
(Io leggo)
Una frase è complessa quando, oltre agli elementi principali, comprende complementi ed attributi:
Es. Аз чета вестника.
(Io leggo il giornale)
In bulgaro, come in italiano, l'ordine della frase non è rigorosamente stabilito, seppure è prediletta la
struttura soggetto + verbo + complementi:
Es. Аз чета вестника вечерта.
(Io leggo il giornale la sera)
122
Tale struttura base può essere cambiata mettendo all'inizio della frase l'informazione cui vuole
attribuirsi maggiore risalto:
Es. Вечерта аз чета вестника.
(La sera 'solo la sera' io leggo il giornale)
Così facendo, tuttavia, può accadere che l'inversione di soggetto e complemento oggetto crei
confusione.
In questo caso, può risultare opportuno ricorrere alla costruzione passiva:
Es. Престъпникът беше арестуван (от милиционер) в сряда.
(Il criminale è stato arrestato 'dal poliziotto' giovedì)
Това списание се чете от почти всички.
(Questa rivista è letta da quasi tutti)
Altro modo di evidenziare una parte del discorso, presente soprattutto in contesti colloquiali, è quello
di raddoppiare il pronome personale (vedi anche paragrafo su espressioni impersonali):
Es. Никой не го разбира това момиче.
(Nessuno 'la' capisce questa ragazza)
Няма причина да й даваш пари на Ваня. Тя нищо не иска.
(Non c'è ragione di dar'le' soldi a Vania. Lei non vuole niente.)
Gli avverbi, di regola, seguono il verbo cui si riferiscono, mentre gli aggettivi precedono il sostantivo
cui si riferiscono:
Es. Аз съм добре.
(Sto bene)
Прочетох книгата внимателно.
(Ho letto il libro attentamente)
Моля, бихте ли ми дали една голяма бутилка на вода?
(Per favore, potreste darmi una bottiglia grande d'acqua?)
123

Frase negativa
In bulgaro la frase negativa si ottiene ponendo avanti alla parola che si vuole negare la particella
avverbio negativa "не":
Es. Аз не идвам днес.
(Non vengo oggi)
Идвам не днес, а утре.
(Vengo non oggi, ma domani)
N.B. quando viene usato un pronome negativo (vedi paragrafo relativo ai pronomi negativi) questo è
sempre accompagnato dalla particella avverbio negativa "не":
Es. Никога не идвам сам.
(Non vado mai solo)
Quando c'è un verbo riflessivo, la particella "не" si va a collocare prima del pronome "ce/си" e del
verbo:
Es. Не се мия.
Per le forme negative di particolari tempi verbali, si rimanda al paragrafo in cui questi sono stati
trattati.

Frase interrogativa
In bulgaro la frase interrogativa si forma o attraverso un pronome o avverbio interrogativo, oppure
aggiungendo la particella avverbio interrogativa "ли" dopo il verbo o l'informazione che si intende
chiedere:
Es. Кога ще се върнете на работа?
(Quando tornerete a lavoro?)
Може ли сметката?
(Si può avere il conto?)
124
Чист ли е въздухът там?
(È pulita l'aria lì?)
Магистрала ли е това?
(È un'autostrada questa?)
Quando c'è un verbo riflessivo, la particella "ли" si va a collocare tra il verbo e prima del pronome "ce/си":
Es. Мия ли се?
(Mi lavo?)
N.B. Non è infrequente che la forma interrogativa venga resa, in chiave rafforzativa, aggiungendo alla
fine della frase affermativa la particella "нали" equivalente all'espressione italiana "non è vero?".
Es. Днес е много студено, нали?
(Oggi fa molto freddo, non è vero?)

Frase negativa interrogativa
Di regola, la frase interrogativa negativa si forma anteponendo la particella avverbiale negativa "не" al
verbo e posponendo a quest'ultimo la particella avverbiale interrogativa "ли":
Es. Не чете ли книгата, който ти дадох?
(Non hai letto il libro che ti ho dato?)
Quando c'è un verbo riflessivo, la particella "ли" si va a collocare tra il pronome "ce/си" ed il verbo:
Es. Не си ли миеш ръцете?
(Non ti lavi le mani?)
Infine può incontrarsi la particolare espressione al congiuntivo "да не би да + verbo?". Essa può
tradursi in italiano con "c'è la possibilità che?" o "mi sembra che . . .?"
Es. Да не би да отиваш в София?
(C'è la possibilità che vai a Sofia?)
125
b. Frase secondaria
Le frasi secondarie sono introdotte da pronomi relativi, da avverbi o da congiunzioni subordinanti,
seguiti generalmente dal soggetto. Per il resto seguono le stesse regole d'ordine valide per le
principali:
Es. Знам, че отиде на кино снощи.
(Io so che sei andato al cinema ieri sera)
N.B. la frase secondaria è sempre preceduta dalla virgola.
Per quanto riguarda la consecutio temporis, in linea di massima il verbo della secondaria è allo stesso
tempo di quella principale se l'azione è contemporanea ad essa, altrimenti può variare a seconda che
l'azione sia precedente o successiva a quella della principale.
Es. Знам, че отиваш на кино.
(Io so che vai al cinema)
Знам, че си отишъл на кино.
(Io so che sei andato al cinema)
Знам, че ще отидеш на кино утре.
(Io so che andrai al cinema domani)
va detto però che questo schema non è così rigido come in italiano, di conseguenza non è affatto
infrequente che si incappi in tempi verbali diversi fra principale e secondaria.
In particolare ciò può verificarsi quando nella principale c'è un verbo c.d. psicologico (ad es. мисля,
казвам, усещам, зная, струва се, стори се) all'imperfetto, potendo reggere la preposizione
subordinata al presente (oltre che appunto all'imperfetto) quando si tratta di azioni contemporanee.
Es. Мислеше, че няма време, а рано е още.
(Pensava che non c'era - letteralmente "c'è" - tempo, era - letteralmente "è" - ancora presto)
Усещаше, че работата е сериозна.
(Sentiva che la cosa era - letteralmente "è" - seria)
Струваше ми се, че това е сглобяемо жилище.
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(Mi sembrava che fosse - letteralmente "è" - un alloggio prefabbricato)
Ти казваше, че не е трудно.
(Tu dicevi che non fosse - letteralmente "è" - difficile)
Молеха ги да не викат.
(Li pregavano di non gridare)
Obbligatorio invece è l'uso del presente (quindi senza "ще") nella subordinata per le azioni future
introdotte dalle congiunzioni "ако" ("se") , "когато" (quando), "като" (come), "щом" (appena)
indipendentemente dal tempo della principale.
Es. Няма да ми е жал, ако тук работиш вместо мене.
(Non mi dispiacerà se tu lavorerai ' lett. lavori' qui al posto mio)
Като мръкне, ще те намеря тука пак.
(Quando imbrunirà, ti troverò qui ancora)
Когато ти говориш по италиански като аз говорим по български, тогава ще можеш
да ми критикуваш.
(Quando tu parlerai 'lett. parli' in italiano come io parlo in bulgaro allora potrai criticarmi)
1. Frasi causali
Sono introdotte da congiunzioni causali:
Es. Не ще дойда, защото съм уморен.
(Non verrò perché sono stanco)
2. Frasi comparative e modali
Sono introdotte da congiunzioni comparative o modali e indicano:
I.
IL MODO IN CUI L'AZIONE VIENE COMPIUTA E LO STATO IN CUI UNA PERSONA O COSA SI TROVA:
Es. Той говори, като че ли знаеше всичко.
(Lui parla come se sapesse tutto)
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Аз съм толкова уморен, като съм работил цял ден.
(Sono così stanco come se avessi lavorato tutto il giorno)
II.
IL SECONDO TERMINE DI PARAGONE:
Es. Чета повече, отколкото пиша.
(Leggo più di quanto scrivo)
3. Frasi concessive
Sono introdotte da congiunzioni concessive:
Es. Макар че не искам, аз трябва да отида.
(Sebbene non voglia, devo andare)
Ще дойда на кино, въпреки че имам много работа.
(Verrò al cinema benché abbia molto lavoro)
4. Frasi condizionali o ipotetiche
Sono introdotte da congiunzioni ipotetiche e la principale può essere all'indicativo futuro (se l'azione
di si dà per certa), indicativo futuro nel passato (se l'azione si dà per impossibile) ovvero al
condizionale (se l'azione si dà come solo possibile). Ne deriva che nel periodo ipotetico dell'irrealtà o
dell'impossibilità nella principale è usato solo il futuro nel passato.
I.
PERIODO IPOTETICO DELLA REALTÀ O POSSIBILITÀ:
Es. Ако настъпи мир на земята, хората ще живея щасливо.
(Se giungesse 'lett. giunge' la pace sulla terra, la gente vivrebbe 'lett. vivrà' felice)
Бих искал да подпиша договора за покупко-продажба още днес, ако е възможно.
(Vorrei firmare il contratto di compravendita già oggi, se è possibile)
Бих купил тази книга, ако имах пари.
(Avrei comprato questo libro se avessi avuto i soldi)
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N.B. In quest'ultimo esempi usando il condizionale (бих купил) invece del futuro nel passato (щях да
купя) si vuole esprimere l'insicurezza dell'ipotesi, il dubbio o solo una certa possibilità.
Ако бях се явил на изпит, бих го издържал.
(Se mi fossi presentato all'esame l'avrei passato)
Ако бих го търсил, бих го намерил.
(Se l'avessi cercato l'avrei trovato)
N.B. In quest'ultimo esempio anche nella subordinata condizionale è impiegato il verbo al
condizionale, seppure ciò risulta superfluo dato che è sufficiente la congiunzione "ако" ad esprimere la
mera possibilità dell'azione.
II.
PERIODO IPOTETICO DELL'IRREALTÀ O IMPOSSIBILITÀ:
Es. Ако имахме възможност, щяхме да го купим.
(Se avessimo avuto la possibilità, lo avremmo comprato)
Ако беше дошъл на срещата, щеше да видиш промяната у Мария.
(Se fossi venuto all'appuntamento avresti visto il cambiamento di Maria)
Schema riepilogativo:
ще направя това (farò questo)
→
certezza
бих направил това (farei questo)
→
possibilità
щях да направя това (avrei fatto questo)
→
impossibilità
бих направил това (avrei fatto questo)
→
possibilità
щях да направя това (avrei fatto questo)
→
impossibilità
бих направил това (avrei fatto questo)
→
possibilità
бих направил това (farei questo)
→
possibilità

ако мога (se posso, se potrò )
ако можех (se potevo)
ако бях могъл (se avessi potuto)
ако бих могъл (se potessi)

Ricorda che dopo "ако" non può mai inserirsi il verbo al futuro con "ще".
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5. Frasi consecutive
Sono introdotte da congiunzioni consecutive:
Es. Той говори толкова бързо, че аз не разбирам нищо.
(Lui parla così velocemente che non capisco nulla)
6. Frasi finali
Sono introdotte da congiunzioni finali:
Es. Обаждам се, за да ти кажа, че те обичам.
(Chiamo per dirti che ti amo)
Казвам ви това, за да се спасите вие.
(Vi dico questo affinché vi salviate)
7. Frasi interrogative indirette
Sono rette da verbi che esprimono richiesta, domanda, dubbio e vengono introdotte:
I.
DA PRONOMI O AVVERBI INTERROGATIVI
Es. Не знам, кой написа писмото.
(Non so chi abbia scritto la lettera)
Не знам, къде беше извършено.
(Non so dove è stato fatto)
II.
DALLA PARTICELLA INTERROGATIVA
"ЛИ" (SE) POSTA SUBITO DOPO LA PAROLA SULLA QUALE È
INCENTRATA LA DOMANDA
Es. Попитах я, иска ли нещо за ядене.
(Le ho chiesto se vuole qualcosa da mangiare)
Попитах го, ще ходи ли там.
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(Gli ho chiesto se andrà lì)
III.
DALLA PARTICELLA INTERROGATIVA
"ДАЛИ" (SE) QUANDO NELLA PROPOSIZIONE SECONDARIA SI
ESPRIME UN DUBBIO
Es. Не зная, дали съм свободен тази вечер.
(Non so se sono libero questo sera)
Аз питам Ани, дали ще купи билети за коицерта.
(Chiedo ad Ani se comprerà i biglietti per il concerto)
8. Frasi oggettive
Possono essere introdotte dalle congiunzioni:
I.
"ДА" TUTTE LE VOLTE IN FUNZIONE DI INFINITO E NELLE FRASI RETTE DA VERBI CHE ESPRIMONO
DESIDERIO, RICHIESTA, ORDINE, DOVERE E DAI VERBI DI MOVIMENTO, COMPRESO IL VERBO "КАРАМ"
Es. Мога ли да си купя един подарък?
(Posso comprare un regalo?)
Искам да стана пилот.
(Voglio diventare pilota)
Трябва да си отида.
(Devo andarmene)
Отивам да се разходя.
(Vado a fare una passeggiata)
Неговата смелост го караше да направи това.
(Il suo coraggio lo portava a fare ciò)
II.
"ЧЕ" NELLE FRASI RETTE DA VERBI DICHIARATIVI, DI OPINIONE, DI PERCEZIONE
Es. Знам, че утре ще има събранието.
(So che domani ci sarà l'assemblea)
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Мисля, че си прав.
(Penso che hai ragione)
Видях, че тръгнаха към реката
(Ho visto che sono andati verso il fiume)
9. Frasi relative
Sono introdotte da pronomi relativi:
Es. Разбираш ли въпроса, който момчето зададе?
(Capisci la domanda che il ragazzo ha posto?)
10. Frasi soggettive
Possono essere introdotte dalle congiunzioni:
I.
"ДА" NELLE FRASI RETTE DA AVVERBI PREDICATIVI
Es. Трябва да се промени.
(Occorre cambiare)
Пo-добре да отидa.
(È meglio che me ne vada)
II.
"ЧЕ" NELLE FRASI RETTE DA VERBI IMPERSONALI DICHIARATIVI, DI OPINIONE, DI PERCEZIONE
Es. Казват, че няма нищо вечно.
(Si dice che non c'è niente di eterno.)
Смята се, че акцията е за сплашване на двамата бизнесмени.
(Si crede che l'azione è per intimidire i due uomini d'affari)
Вижда се, че от мач на мач играем все по-добре и по-добре.
(Si vede che partita dopo partita giochiamo sempre meglio)
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11. Frasi temporali
Sono introdotte da congiunzioni temporali:
Es. Откакто се омъжи, тя не работи вече.
(Da quando si è sposata non lavora più)
Влязоха крадци у нас, докато спях.
(Sono entrati i ladri a casa mentre dormivo)
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www.wikipedia.it/wiki/Sistema_verbale_della_lingua_bulgara
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www.bulgaria-italia.com/Bg/info/lingua
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www.rechnik.chitanka.info
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www.gramatika-bg.com
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