NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) Le nuove norme CEI 99-2 e CEI 99-3 Dal 1°aprile 2011 sono in vigore in parallelo alla norma CEI 11-1: EN 61936-1 (CEI 99-2): Impianti elettrici a tensione > 1 kV c.a. EN 50522 (CEI 99-3): Messa a terra degli impianti elettrici a tensione > 1 kV c.a. Il 1°novembre 2013 è stata abrogata la norma CEI 11-1 (nona edizione) La prima edizione fu pubblicata dall’AEI nel 1910 Norma EN 61936-1 (CEI 99-2) La norma EN 61936-1 (CEI 99-2) ripropone sostanzialmente le stesse prescrizioni della norma CEI 11-1 con parole diverse Poche le varianti significative Incendio I provvedimenti più restrittivi relativi all’incendio si applicano quando l’olio minerale (tipo O) > 1 m3 cioè per trasformatori di potenza ≥ 2000 kVA Nella norma CEI 11-1 il limite di potenza era 1000 kVA Norma EN 61936 -1 (CEI 99-2) Altezza delle barriere e delle recinzioni L’altezza delle recinzioni nelle cabine all’aperto e dei ripari verso le parti attive (cabine a giorno) è ridotta da 2 m a 1,8 m Non sempre la sicurezza di una nuova norma aumenta…! Norma EN 61936 -1 (CEI 99-2) Locali cabina Il percorso più lungo che una persona può compiere per uscire dalla cabina non deve superare: 20 m nelle cabine a tensione < 52 kV 40 m nelle cabine a tensione > 52 kV Norma EN 61936 -1 (CEI 99-2) Cabina MT < 20 m Non cambia rispetto alla norma CEI 11-1 Norma EN 61936 -1 (CEI 99-2) Scompare invece la regola (CEI 11-1) per cui l’operatore deve poter uscire da entrambe le estremità di un passaggio più lungo di 10 m Norma EN 61936 -1 (CEI 99-2) > 10 m A B Norma EN 61936 -1 (CEI 99-2) Questa regola, abrogata dalla norma CEI 99-2, è stata appena introdotta nell’ultima edizione della norma CEI 64-8, sulla base di documenti di armonizzazione Cenelec E’ consigliabile prevedere l’uscita da entrambe le estremità dei passaggi più lunghi di 10 m anche nelle cabine AT e MT Norma EN 61936 -1 (CEI 99-2) Schema dell’impianto La norma CEI 11-1, art. 6.1.7 richiedeva di esporre in cabina lo “schema d’assieme dell’impianto” La norma CEI 99-2 non dice più nulla in merito Esporre lo schema in cabina diventa facoltativo… ma a volte è utile Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terminologia della nuova norma CEI 99-3 UE = RE x IE (EPR: Earth Potential Rise) S1 S2 S3 Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terminologia UvT UE = RE x IE S1 1m S2 S3 Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terminologia UT UvT UE = RE x IE S1 1m S2 S3 Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terminologia UvT UvT UE = RE x IE S1 1m S2 S3 1m Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terminologia UvT UvT UvS UE = RE x IE S1 1m S2 S3 1m 1m Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terminologia UvT UvT UvS UE = RE x IE S1 1m S2 S3 1m I 1m Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terminologia UvT UvT UvS UE = RE x IE S1 1m S2 S3 1m I 1m Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terminologia UvT UvT UvS UE = RE x IE UvT S1 1m S2 S3 1m I 1m Norma EN 50522 (CEI 99-3) Tensione di passo Una tensione di contatto UT e una tensione di passo US = 33 UT hanno la stessa probabilità di innescare la fibrillazione ventricolare,TNE 1/07 La norma CEI 11-1 assumeva USp = 3 UTp Secondo la norma CEI 99-3, se un impianto di terra va bene per la tensione di contatto va bene anche per la tensione di passo Conclusione: non si considera, e non si misura più, la tensione di passo (MT e AT) Eccezione: provvedimenti per US dovuta al fulmine (il valore di picco spesso supera 100 kA ) Norma EN 50522 (CEI 99-3) Tensione di contatto ammissibile UTp Norma EN 50522 (CEI 99-3) I valori di tensione UTp diversi sono dovuti: ad aggiustamenti della resistenza del corpo umano con la tensione e la durata del guasto La norma CEI 11-1 considerava il percorso più pericoloso mano sinistra-piedi La nuova norma considera anche percorsi meno pericolosi ad es. mano-mano ai quali corrispondono tensioni di contatto ammissibili maggiori Norma EN 50522 (CEI 99-3) La norma assume una media pesata delle tensioni di contatto ammissibili Peso relativo a un percorso è un coefficiente basato sulla probabilità che la tensione di contatto sia applicata a quel percorso Percorso mano-mano è meno probabile peso 0,7 Mano destra-piedi; mano sinistra-piedi e due mani-due piedi peso 1 Nei sistemi a neutro compensato UTp aumenta da 75 V a 80 V (tf > 10 s) Norma EN 50522 (CEI 99-3) Un impianto di terra garantisce la sicurezza se UT ≤ UTp Misurare UT è complicato e alcuni preferiscono misurare RE (ammesso e non concesso che sia più facile misurare RE di un impianto esteso) Se UE ≤ UTp l’impianto di terra va senz’altro bene (condizione a favore della sicurezza perché UE ≥ UT) Norma EN 50522 (CEI 99-3) Secondo la norma CEI 99-3 l’impianto di terra va bene anche se UE ≤ 2 UTp Nella norma CEI 11-1 era UE ≤ 1,5 Utp e si applicava anche agli impianti utilizzatori ma soltanto se il dispersore era costituito da una rete magliata estesa sotto tutte le masse Tale condizione (rete sotto le masse) non c’è nella norma CEI 99-3, ma è nella norma CEI 64-8 (variante V1) Norma EN 50522 (CEI 99-3) Secondo la norma CEI 99-3, tabella 2, per realizzare un sistema TN deve essere UE ≤ F UTp dove il coefficiente F varia da 1 a 5 Tale condizione non si applica in Italia CEI 64-8 (variante V1) In Italia il sistema TN si applica soltanto agli utenti alimentati con propria cabina di trasformazione MT/BT A tal fine, per un guasto sulla MT deve essere UT ≤ UTp anche sulle masse BT oppure a favore della sicurezza deve essere UE ≤ UTp o UE ≤ 2 UTp La condizione UE ≤ F UTp si applica alle reti pubbliche di distribuzione BT esercite come sistemi TN cioè nel Nord ed Est Europa Norma EN 50522 (CEI 99-3) Nelle reti TN di distribuzione pubblica BT: Il Distributore fa in modo che il conduttore di neutro non si interrompa e/o non vada in tensione L’utente collega e sceglie il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti in modo che intervenga tempestivamente in caso di guasto franco a terra La condizione UE ≤ F UTp serve per evitare che il neutro assuma tensioni pericolose per un guasto a terra sulla MT in cabina, dove il neutro è collegato a terra Il valore del coefficiente F dipende dalle modalità di messa a terra del conduttore di neutro lungo il suo percorso Norma EN 50522 (CEI 99-3) In Italia, le reti di distribuzione pubbliche BT sono esercite come sistemi TT, CEI 0-21, art. 5.1.2 Il Distributore deve quindi collegare il neutro a terra Se il neutro è collegato alla stessa terra di cabina a seguito di un guasto sulla MT l’isolamento verso terra degli apparecchi degli utenti è sottoposto alla tensione UE + Uo Norma EN 50522 (CEI 99-3) Cabina Distributore Sistema TT Uo IE Utente UE = RE IE Norma EN 50522 (CEI 99-3) Cabina Distributore Sistema TT Uo UE + U o IE Utente UE = RE IE Norma EN 50522 (CEI 99-3) Il Distributore deve collegare il neutro del sistema TT ad un impianto di terra separato da quello di cabina se: UE > 250 V quando la durata del guasto tf > 5 s UE > 500 V quando la durata del guasto tf ≤ 5 s La norma CEI 99-3 prevede il limite di 1200 V invece di 500 V ma la norma CEI 64-8, V1 ristabilisce il limite di 500 V di cui alla norma CEI 11-1 Infatti, un apparecchio BT resiste alla tensione di prova di 2000 V quando è nuovo ma la sua tenuta dielettrica è opinabile da vecchio Norma EN 50522 (CEI 99-3) Terra globale Secondo le norme CEI 11-1 e CEI 99-3 la terra globale costituisce un sistema interconnesso di più impianti di terra tale da formare una piattaforma quasi equipotenziale Secondo la norma CEI 11-1 la terra globale era applicabile soltanto alla rete di distribuzione pubblica, ad esempio in un centro storico Norma EN 50522 (CEI 99-3) Secondo la norma CEI 99-3 la terra globale è applicabile anche in aree industriali Ma se per dichiarare che la terra è globale bisogna misurare le tensioni di contatto, la terra globale non serve più a niente Se invece si dichiara a priori che l’impianto di terra di un complesso industriale costituisce una terra globale… bisognerà convincere l’ispettore ! Norma EN 50522 (CEI 99-3) Verifiche dell’impianto di terra Secondo la norma CEI 11-1 l’impianto di terra era soggetto a verifica iniziale e alle verifiche periodiche: - ogni 3 anni per gli utenti - ogni 5 anni per i Distributori La norma CEI 99-3 suggerisce la verifica iniziale “se necessaria” e nulla dice sulla frequenza delle verifiche periodiche (liberi tutti..!) Norma EN 50522 (CEI 99-3) In Italia, l’impianto di terra è omologato dall’impresa installatrice con il rilascio della DICO Il datore di lavoro, in base al: DLgs 81/08 e al DPR 462/01 deve eseguire la regolare manutenzione DPR 462/01 deve far svolgere la verifica periodica dall’Asl o da un organismo abilitato ogni: - due anni nei locali medici, nei cantieri e nei luoghi marci o con pericolo di esplosione - cinque anni negli altri casi Norma EN 50522 (CEI 99-3) Il dispersore deve essere ispezionabile La norma CEI 99-3 e la norma CEI 99-2 riportano entrambe il testo seguente: “La costruzione dell’impianto di terra deve essere eseguita in modo da poterne verificare le condizioni periodicamente mediante ispezione. Chi chiedeva il pozzetto per ispezionare almeno la testa del picchetto… era un dilettante, rispetto al normatore europeo Si devono considerare mezzi appropriati quali scavi in punti scelti ed esami a vista” Se una norma tecnica non è credibile… non viene rispettata