royalty, viene implementata separatamente. Quando è presente un chip
di controllo Firewire il pannello posteriore della scheda madre fornisce
almeno una porta di collegamento,
mentre le rimanenti possono essere
aggiunte utilizzando una staffa fornita a corredo da collegare al connettore a pettine presente sulla scheda madre.
Gli slol e i pettini
di espansione
Le possibilità di espandere o aggiornare alcune delle funzioni del sistema sono affidate agli slot di espansione. Le schede madri odierne permettono l'installazione
di schede
aggiuntive nei formati Pci o Pci Express in un' numero variabile tra le
due e le quattro. Questa limitazione
deriva dalla particolare conformazione data alle schede madri per poter installare due schede grafiche al
fine di abilitare le tecnologie AMD
Crossfire e Nvidia SIi.
Oltre ai connettori più evidenti, sulla scheda madre sono presenti una
serie di connettori a pettine (molto
economici) che servono a fornire
l'accesso a funzioni opzionali del sistema come ad esempio la vecchia
porta seriale, quella parallela, le
porte Usb 2.0 e Firewire aggiuntive.
Se avete necessità di utilizzare queste funzioni assicuratevi che il produttore abbia inserito nella dotazione della scheda madre le relative
staffe in quanto è molto difficile reperire sul mercato questi componenti in tempi successivi.
Il Bios
Il Bios (Basic Input-Output System)
è un insieme di routine software che
servono a inizializzare le funzioni di
base della scheda madre e fornire
l'accesso all'hardware e alle periferiche integrate. Il Bios risiede su un
chip riprogrammabile
e dotato di
una piccola memoria che serve a
salvare le impostazioni personalizzate dell'utente (ad esempio i parametri operativi di processore e memoria, la sequenza di avvio delle
unità di archiviazione e tanto altro
ancora). Un danneggiamento
al
Bios comporta nella maggior parte
dei casi all'impossibilità di avviare il
sistema in quanto non è possibile
inizializzare in modo corretto tutti i
circuiti della scheda madre. Per
questo motivo da anni la maggior
parte dei produttori ha implementato un doppio chip Bios sulla scheda
madre.
Quello primario serve all'avvio del
sistema, mentre il secondario opera
da backup e serve all'avvio del sistema nel caso in cui il primario risultasse danneggiato.
Nelle schede madri più evolute, il
Bios rappresenta anche lo strumento con il quale ottimizzare o addirittura esaltare le prestazioni dei componenti installati nel sistema. Attraverso il menu è infatti possibile modificare le frequenze operative del
processore, delle memorie e in alcuni casi anche dei principali bus presenti nel sistema; oltre a ciò viene
fornito un controllo completo delle
tensioni di alimentazione, nonché di
tutti i parametri operativi della memoria di sistema.
Attenzione però a modificare solo
ciò che conoscete in quanto una
modifica errata del Bios può portare
all'instabilità se non alla completa
impossibilità di avviare il sistema.
Se le modifiche apportate non hanno rovinato i componenti (oggi questi episodi sono rari in quanto sono
presenti sistemi di sicurezza che
nella maggior parti dei casi prevengono i danneggiamenti)
basterà
Il pannello posteriore della scheda madre fornisce le principali interfacce
di collegamento al sistema: mouse, tastiera, rete, Usb 2.0, Firewire (se
presente), audio in analogico e digitale. Nei modelli con grafica integrata
sono disponibili anche le uscite video in formato Vga, Dvi e Hdmi.
~.
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PCProfessionale- Luglio2009
eseguire un reset del software Bios
per ritornare alle impostazioni di
fabbrica.
Attacchi
per le venlole
Sul Pcb di ogni scheda madre sono
presenti da tre a cinque (in alcuni
casi anche di più) connettori per alimentare le ventole di raffreddamento. Tutti gli attacchi per le ventole
utilizzano 3 pin, a eccezione di quello dedicato al processore che dispone invece di 4 pino Le ventole a 3
pin permettono al chip di monitoraggio di rilevare il regime di rotazione, mentre il pin aggiuntivo sulla
ventola del processore permette al
sistema di calibrare la velocità di rotazione in modo dinamico in base
alla temperatura rilevata dalla sonda termica interna al processore. Se
collegate una ventola classica (3
pin) al connettore del processore
questa funzionerà correttamente,
ma sempre alla massima velocità;
mancando il segnale di controllo aggiuntivo perderete le funzioni di variazione del regime di rotazione.
Gli accessori
a corredo
Il pannello posteriore della scheda
madre che riporta le interfacce
esterne ha una dimensione definita
dalle specifiche Atx per essere compatibile con tutti i telai in commercio. La configurazione delle porte e
la rispettiva maschera di finitura
possono essere modificate dal produttore, ma sempre senza eccedere
le dimensioni previste.
Ciò limita il numero di interfacce
che è possibile rendere disponibili
rispetto a quelle supporta te dalla
scheda madre. A titolo di esempio
ricordiamo che i chipset più recenti
implementano 12 porte Usb 2.0, ma
di queste solo una parte è accessibile in modo diretto. Per ovviare a
questa limitazione i produttori forniscono staffe da alloggiare in corrispondenza degli slot di espansione
e da collegare ai pettini presenti sul
Pcb della scheda madre. In questo
modo è possibile accedere a tutto il
pacchetto di funzioni della scheda
madre, a discapito però dell'espandibilità del sistema con schede aggiuntive.
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