DOCUMENTARI IN CONCORSO
Tensostruttura in Piazza Garibaldi, Sondrio, ore 20.45
I documentari in programma alla sera saranno riproposti
il giorno successivo alle ore 10.00, su prenotazione delle scuole,
e alle ore 16.30 per il pubblico in genere
Lunedì 5 ottobre
LAGHI DI PLITVICE – IL VIAGGIO DELL’ACQUA
(Plitvicka jezera – put vode)
di Neven Hitrec – Produzione: Andjelko Novosel – Croazia 2008 – Durata: 26 min. - Aree trattate:
Parchi Nazionali Laghi di Plitvice e Velebit, Croazia
I rilievi carsici sono quasi privi d’acqua in superficie, questa infatti scorre solamente nei canali naturali del
sottosuolo. Ma c’è un luogo dove l’acqua che sale in superficie incontra degli sbarramenti naturali e forma
sedici laghi: sono i laghi di Plitvice, fenomeno unico al mondo; oltre ad essere Parco Nazionale, sono
riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Il documentario esplora i segreti e rivela le
bellezze nascoste nel mondo subacqueo di questo ambiente straordinario.
YELLOWSTONE – TERRA PER LA VITA
(Yellowstone – Land to Life)
di John Grabowska - Produzione: John Grabowska, Servizio Parchi Nazionali degli Stati Uniti –
Stati Uniti 2009 – Durata: 21 min. - Area trattata: Parco Nazionale di Yellowstone,
Wyoming/Montana, Stati Uniti
I visitatori arrivano a Yellowstone soprattutto per gli inconsueti aspetti idrotermali e per osservare la fauna;
spesso non si rendono conto che si trovano sopra uno dei più grandi vulcani attivi del mondo. Il
documentario illustra l’impetuosa storia geologica del Parco, dal vulcanesimo all’orogenesi, prende in esame
il paesaggio e la varietà delle forme di vita di Yellowstone, evidenziando gli intimi legami fra geologia e
biologia e la relazione fra il genere umano e il primo Parco Nazionale del mondo.
RUSSIA SELVAGGIA – LA TERRA DELL’USSURI
(Wild Russia – Ussuriland)
di Henry Mix – Produzione: Jörn Röver, NDR Naturfilm, Studio Hamburg Produktion – Germania
2009 – Durata: 44 min. – Aree trattate: Riserve Naturali Kedrowaja Pad, Laso, Chanka, Ussuri,
Ussuriland, Russia
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Un paesaggio di rocce, acqua e ghiaccio con pendii boscosi e una costa ripida e frastagliata – questa è la terra
dell’Ussuri, habitat della tigre dell’Amur. Qui, nell’estremo oriente russo, la più grande massa terrestre del
mondo termina nell’oceano Pacifico. Il lago Chanka è il più grande habitat mondiale per il loto selvatico e
ospita un rettile straordinario: la tartaruga cinese dal guscio molle; i torrenti sono luogo di caccia per il gufo
pescatore di Blakiston e sulla costa spesso si trova il cervo Sika. Mentre la tigre caccia le sue prede i piccoli
dell’orso dal collare giocano sugli alberi, ma anche il più grande felino del mondo ha dei nemici pericolosi: i
bracconieri e la deforestazione. Anche un altro raro felino, il leopardo dell’Amur, è minacciato; ne restano
solo una quarantina di esemplari che vivono tutti nella terra dell’Ussuri.
Martedì 6 ottobre
LE MONTAGNE DEI DRAGHI
(Africa’s Dragon Mountains)
di Lynne e Philip Richardson – Produzione: ORF e Africa Wildlife Films in coproduzione con BBC
e Thirteen/WNET – Austria 2009 – Durata: 49 min. – Area trattata: Drakensberg (Dragon
Mountains), Sudafrica
Superando le cime di un’imponente catena montuosa, un gipeto sorvola lo spettacolare altopiano di 3.200
metri chiamato Drakensberg, o Dragon Mountains: le Montagne dei Draghi. E’ primavera e fa fresco ma i
verdeggianti pendii sono popolati da mandrie di antilopi e da gruppi di babbuini che si rimpinzano di erba
fresca. L’estate non porta soltanto il caldo ma anche le piogge più abbondanti della regione. Dalle
Drakensberg nascono i maggiori fiumi del Sudafrica. Quando la neve invernale si scioglie i torrenti si
gonfiano e anche i più piccoli ruscelli si trasformano in cascate che inondano le pareti di roccia e le velano di
arcobaleni.
RUSSIA SELVAGGIA – KAMCHATKA
di Christian Baumeister – Produzione: Jörn Röver, NDR Naturfilm, Studio Hamburg Produktion –
Germania 2009 – Durata: 44 min. –Aree trattate: Riserve Naturali di Kronotsky e Nalytschevo,
Kamchatka, Russia
La penisola della Kamchatka fa parte delle regioni vulcaniche più attive del mondo, come dimostrano i vari
crateri, geyser e fumarole. La fauna locale riesce a sfruttare i vantaggi di questi sconvolgenti fenomeni: nidi
con riscaldamento centralizzato per le ballerine bianche e bagni nelle sorgenti calde per gli orsi. In autunno
la rara aquila di mare di Steller cattura pesci per i suoi piccoli, mentre orche e capodogli trovano abbondanza
di cibo in mare. In inverno il ghiottone e la volpe comune sono in competizione per le prede più piccole e le
carogne. Le aquile si appostano intorno alle rare aperture nel ghiaccio e lottano per i pochi pesci; l’inverno
durerà altri sei mesi nella terra degli orsi e dei vulcani.
Mercoledì 7 ottobre
SULLE TRACCE DELLA VOLPE
(Sur les traces du renard)
di Jérôme Bouvier – Produzione: Bonne Pioche Productions – Francia 2007 – Durata: 52 min. Area trattata: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Italia
Gli autori trovano nel Parco Nazionale d’Abruzzo il luogo più adatto in Europa per filmare la volpe
selvatica, uno degli animali più schivi e timorosi della foresta, con la sua proverbiale furbizia che le consente
di sfuggire a tutte le trappole tese dall’uomo. Per cinque mesi il documentarista e i suoi assistenti vivono in
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queste foreste, osservando il paesaggio ed i suoi abitanti: cervi, orsi, lupi, cinghiali e caprioli. Riescono a
conquistare la fiducia di una femmina di volpe, l’accompagnano, l’attendono, la perdono e la ritrovano. Il
documentario termina con le riprese dell’incontro fra la volpe selvatica e la piccola attrice protagonista del
film “La volpe e la bambina” di Luc Jacquet.
L’ULTIMA LEONESSA DI LIUWA
(The last lion of Liuwa)
di Garth Lucas e Ann Strimling – Produzione: Talking Pictures e Off the Fence per Retosa Film
Fund, ZDF/ARTE e Animal Planet – Germania 2008 – Durata: 50 min. - Area trattata: Parco
Nazionale Liuwa Plain, Zambia
Liuwa è una pianura remota e spettacolare dell’Africa, dove nasce il grande fiume Zambesi. Le ricche
praterie dorate dominano il paesaggio, ma ogni anno si verificano violenti temporali che fanno esondare lo
Zambesi e allagano la savana. Anche la fauna è caratterizzata dal dinamismo: alcuni partono, altri arrivano e
quelli che rimangono devono adattarsi al paesaggio che cambia e competere ferocemente per il territorio e il
cibo. La storia del documentario è raccontata dal punto di vista di un predatore che vive in questa pianura,
l’ultima leonessa di Liuwa. Unica sopravvissuta al massacro del suo branco da parte dei bracconieri, è uno
dei simboli di Liuwa, un luogo che sfida tutti i suoi abitanti, dove l’adattamento è cruciale per la
sopravvivenza.
Giovedì 8 ottobre
LA FORESTA – REGNO DELLE OMBRE
(The forest – Realm of shadows)
di Jan Haft – Produzione: Tom Synnatzschke, NDR Naturfilm, Studio Hamburg Produktion –
Germania 2008 – Durata: 44 min. - Aree trattate: Parchi Nazionali Hainich, Bayerischer Wald e
altre aree protette, Germania
Con 4.500 specie di piante e funghi e 7.000 specie animali, la foresta è l’habitat più vivo delle nostre
latitudini. Sono innumerevoli anche le favole e le saghe legate alla foresta, ma nessuna di queste può
competere con la realtà: il documentario segue una volpe femmina nella tana sotterranea dove partorisce i
piccoli, scopre come le formiche riescono a riscaldare il formicaio semplicemente con i loro corpi, osserva
un bombo invadere il nido di un topo selvatico, assiste alla magia delle prime fioriture nella foresta. Ma le
grandi fronde degli alberi ricoprono tutti gli abitatori del bosco e soltanto pochi riescono a sopravvivere
nell’ombra.
IL TASSO DEL MIELE E GLI ALTRI CACCIATORI DI NIASSA
(Badger Quest – The honey hunters of Niassa)
di Keith e Colleen Begg – Produzione: David e Carol Hughes – Sudafrica 2008 – Durata: 52 min. Area trattata: Riserva Nazionale di Niassa, Mozambico
Marito e moglie raggiungono le remote regioni del Mozambico settentrionale per continuare a studiare e
filmare un combattivo animaletto: il tasso del miele. Conoscono bene il soggetto grazie alle loro ricerche
sullo stesso animale, durate tre anni, nel Parco Nazionale del Kalahari Gemsbok, in Sudafrica. Ora Keith e
Colleen Begg vogliono studiare e filmare il comportamento del tasso del miele in un ambiente molto diverso:
i boschi della Riserva di Niassa. Ma niente sembra andare come previsto. Il documentario racconta le
disavventure di questa coppia coraggiosa e mostra il profondo rapporto che si crea con la popolazione
indigena.
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Venerdì 9 ottobre
AUTOSTRADA PER L’ERA GLACIALE - ESTATE
(Highway in die Eiszeit – Sommer auf Eis)
di Ernst Arendt e Hans Schweiger – Produzione: Ernst Arendt e Hans Schweiger – Germania 2008
– Durata: 44 min. - Area trattata: Alaska, Stati Uniti
Le autostrade dell’Alaska sono delle sottili strisce di civiltà che attraversano un ambiente primordiale e
incontaminato. Anche la fauna utilizza le strade per varie ragioni. Guidare lungo la Dalton Highway
rappresenta una sfida persino d’estate. Questa pista accidentata si inoltra per 670 km nell’artico, fino ai
campi petroliferi di Prudhoe Bay. Ernst Arendt e Hans Schweiger ci conducono in un viaggio avventuroso
oltre la catena di Brooks durante la breve estate artica. Soltanto per due mesi la strada, priva di neve e
ghiaccio, è transitabile, anche se sotto la superficie il terreno rimane gelato. Il sottile strato al di sopra del
permafrost si trasforma per un breve periodo in un giardino fiorito dove le grandi mandrie di buoi muschiati
e di caribù si spostano con i loro piccoli. I documentaristi hanno incontri ravvicinati con orsi grizzly, citelli,
pernici che cantano sul tetto del loro camion da spedizione, mentre ovunque sciami di zanzare tormentano
animali e uomini.
BALCANI SELVAGGI
(Wild Balkans)
di Michael Schlamberger – Produzione: ScienceVision per ORF in associazione con ARTE e ZDF –
Austria 2009 – Durata: 52 min. - Aree trattate: Parchi Nazionali Durmitor e Lago di Scutari,
Montenegro, Parco Naturale Kopacki Rit, Croazia, Delta del Danubio, Dobrugia, Romania, Regione
di Tivkes, Macedonia
Il documentario ci conduce in un viaggio attraverso paesaggi che sembrano appartenere più alla Terra di
Mezzo del “Signore degli Anelli” che a una regione europea del ventunesimo secolo. Ci sono antiche foreste
con alberi di 500 anni d’età, la gola più profonda d’Europa, dove il fiume Tara ha lentamente scavato il suo
corso nella roccia, altopiani spazzati dai venti, frastagliate catene montuose ed estese zone umide, rifugio per
centinaia di specie di uccelli. I Balcani ospitano branchi di lupi, orsi bruni, la cauta ed elusiva lince ed uccelli
rapaci che dominano dall’alto il territorio. Il documentario osserva i luoghi, i paesaggi e gli esseri viventi che
li popolano da secoli. E ora che le guerre sono finite c’è la grande speranza che queste ultime aree di
wilderness in Europa sopravvivano e che il fragile equilibrio della natura rimanga inalterato.
Sabato 10 ottobre
PREMIAZIONE – Proiezione del documentario vincitore di SONDRIO FESTIVAL 2009
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