Associazione Agricoltori per l' Ambiente Marzo 2006 Volume 1, Numero 1 Inserto tecnico n. 1 Aspetti e problemi di biologia fiorale: i casi nocciolo e olivo Il caso nocciolo Il nocciolo è una pianta monoica, avvengono in pieno inverno, quando - la vitalità del polline, che in cioè porta fiori maschili e femminili le foglie non sono ancora sviluppate. alcune cultivar è piuttosto bassa; separati sulla stessa pianta. Sullo stes- Nel nocciolo la fioritura dei due tipi so ramo sono presenti due tipi di di fiore di norma non è contempora- fiore : quelli maschili sono riuniti in nea (omogamia) ma quella dei fiori infiorescenze pendule (amenti o gat- maschili anticipa quella dei fiori fem- tini). I fiori femminili sono anch’essi minili (proterandria), sono molto rari riuniti in infiorescenze alla sommità i casi opposti (proteroginia). La dura- - lo sviluppo dell’infiorescenza dei germogli, sono gemmiformi e ta della fioritura per ciascuna cultivar femminile, perché il tempo che vengono dette glomeruli. In piena varia in funzione del clima, quella intercorre tra impollinazione e - i casi di auto ed eteroincompatibilità, per cui il polline giunge sullo stimma ma non riesce a germinare; fioritura un ciuffo di stimmi di colo- fecondazione è molto lungo, re rosso, più o meno intenso, appare circa 4 – 5 mesi dopo l’impolli- alla sommità dei glomeruli. Un ramo nazione; di 1 anno in inverno presenta all’a- - la cascola delle infiorescenze , scella delle foglie dei glomeruli, dei che può interessare dal 30 al 50 gattini, delle gemme a legno. I gattini % dei glomeruli; sono portati dai rami dell’anno precedente e iniziano a comparire alla Fiore femminile del nocciolo fine della primavera sui giovani ger- la presenza di nocciole senza seme (vuoto), che può interessare nei casi più gravi l’80 – 90 % delle nocu- mogli in crescita , e possono essere isolati o riuniti in gruppi di 2 o 3 , maschile può durare anche 30 giorni, più raramente in numero maggiore. quella femminile 2 mesi. L’impollina- L’induzione degli amenti avviene zione è anemofila ed è favorita da nella seconda metà di maggio, quella climi asciutti e ventilati. La fertilità è dei glomeruli circa un mese dopo. La influenzata da diversi fattori e tra fioritura maschile e l’impollinazione questi si ricordano : ASSOCIAZIONE AGRICOLTORI PER L’AMBIENTE le.Molti di questi fattori possono essere superati scegliendo al momento dell’impianto gli impollinatori più idonei. Infatti, la scelta dell’impollinatore è di fondamentale importanza ai fini del successo della coltura per- Pagina 2 Insert o tecnico n. 1 ché considerata la auto ed intercompatibilità tipiche di questa specie difficilmente un noccioleto monovarietale può dare produzioni soddisfacenti. E’ necessario scegliere 1, meglio ancora 2, impollinatori che dovranno essere nel giusto rapporto numerico e correttamente distribuite nel noccioleto. Gli impollinatori devono presentare alcune caratteristiche fondamentali : impollinare. Circa la distribuzione occorre considerare se il noccioleto è situato in minanti gli impollinatori vanno di- “...la scelta sposti con la regola del 3 x 3 (uno dell’impollinatore è di ogni 3 file e ogni 3 alberi lungo la fila). Se al momento della fioritura maschile c’è un vento dominante si – 10 file della cultivar principale. Comunque, lungo la soluzione più effica- periodo della fioritura ce consiste nel conso- femminile; ciare 2 o più cultivar • avere frutti con la stes- principali, tra loro com- sa epoca di maturazio- giche della cultivar da fondamentale importanza ai fini del successo della coltura …” direzione del vento, intere file del- • coprire con la fioritura ratteristiche merceolo- coltivazione quali sono i rapporti dominanti. Se non ci sono venti do- l’impollinatore, ogni 8 ne e con le stesse ca- tante conoscere nei diversi areali di località ove ci sono o meno venti da impollinare; un produttività dei noccioleti è impor- disporranno, in senso ortogonale alla • essere compatibili con la cultivar maschile Volume 1, Numero 1 patibili, Fiore maschile del nocciolo alternando blocchi di 4 – 5 file. Per aumentare gamici ottimali tra le diverse cultivar. Per le cultivar campane non si hanno molte informazioni. In letteratura per la sola cv Tonda di Giffoni vengono riportate le cultivar impollinatrici (Tonda Gentile Romana, Riccia di Talanico, Imperiale di Trebisonda, Tonda Gentile delle Langhe, Nocchione, Mortadella). la Il caso olivo Anche nell’olivo la formazione di e come visto per il nocciolo, vengo- ste malformazioni sono molteplici, frutti richiede la formazione, l’impol- no riportate alcune informazioni peraltro anche poco conosciute. Es- linazione e la fecondazione dei fiori. relative alla morfologia fiorale e ai se, comunque, vengono correlate Infatti, la drupa dell’olivo si sviluppa fenomeni che possono ridurre la soprattutto a stress indotti da caren- direttamente dall’ovario e dal fiore fertilità. ze idriche e/o nutrizionali che si ve- dell’olivo, una volta che il fiore è stato fecondato. E’ quindi evidente che anche per questa specie ai fini di ottenere produzioni elevate è importante creare nell’oliveto condizioni ottimali per la fecondazione dei fiori, Nell’ olivo pure riscontrandosi fenomeni di autoincompatibilità assumono grande rilevanza le anomalie nella rificano durante la formazione dei fiori; molte malformazioni hanno anche un’origine genetica. formazione dei fiori, anomalie che I fiori dell’olivo sono riuniti in infio- interessano sia gli organi maschili rescenze che si sviluppano dalla che quelli femminili. Le cause di que- gemma all’ascella della foglia del ra- ASSOCIAZIONE AGRICOLTORI PER L’AMBIENTE Insert o tecnico n. 1 mo che si è formato l’anno precedente. L’infiorescenza dell’olivo presenta un asse centrale su cui, lateralmente a diversi punti di inserzione, si diramano simmetricamente su due • organi maschili organi femminili. In realtà nell’olivo si riscontrano due differenti tipi di fiori: lati singoli fiori o assi secondari. U- • n’infiorescenza può contenere da 10 duttive sia maschili che femminili); a 35 fiori. Il numero di fiori presenti Pagina 3 Volume 1, Numero 1 fiori ermafroditi (con parti ripro- è influenzato dalla varietà, dalle con- fiori staminati (con organi riproduttivi solo maschili) dizioni di crescita e dalla posizione Si è notato che i fiori maschili dell’o- dell’infiorescenza stessa sull’albero e livo spesso contengono organi ripro- sul ramo a frutto. Per esempio le duttivi femminili incompleti per cui ramente un‘importante componente infiorescenze delle varietà Coratina, si pensa che la formazione di questi della qualità del fiore dell’olivo. Solo Frantoio e Leccino hanno un nume- fiori è dovuta all’aborto o allo svilup- i fiori che hanno pistilli completi, ro medio di fiori approssimativa- po incompleto degli organi femminili cioè gli ermafroditi, o fiori perfetti, mente compreso tra 18 – 25, mentre di fiori potenzialmente ermafroditi. possono potenzialmente diventare per Carolea e Moraiolo tale numero Questo sviluppo incompleto, gene- frutti. In secondo luogo, quelli con è inferiore a 18. Le infiorescenze ralmente definito aborto ovarico, è mol- gli stami, fiori maschili o imperfetti, presenti su alberi ben irrigati tendo- to importante per la produzione del non sono destinati a esserlo dall’ini- no a portare un numero più alto di frutto, poiché solo fiori che conten- zio, ma possono diventarlo quando fiori rispetto a quelli coltivati in a- gono un ovario funzionale sono in la crescita del pistillo si arresta o a- sciutto, e quelle su alberi ben esposti grado di diventare frutti. Ciò capita bortisce. La formazione di fiori im- alla luce - e quindi in posizione più frequentemente, sebbene in diversa perfetti dovuta a crescita arrestata o favorevole per la fotosintesi, cioè misura, e il fenomeno, per i ricerca- abortita enfatizza la natura fisiologica esposte a sud e sui rami esterni - por- tori dell’olivo, è indice della qualità di questo tipo di sviluppo e il poten- tano più fiori. Un maggior numero di del fiore. L’aborto dell’ovario è chia- ziale miglioramento derivante da fiori per infiorescenza aumenta il pratiche colturali adeguate. numero di quelli che possono potenzialmente divenire frutti. Tuttavia, da ciascuna infiorescenza si forma di solito un’oliva o poco più. In definitiva, il numero totale di fiori “...ai fini di ottenere che allegano è piuttosto basso e un produzioni elevate è valore pari a 1 – 2 % è considerato importante creare I fiori contengono tre differenti categorie di organi: nell’oliveto condizioni ottimali per la • organi accessori (il calice e la Fiore dell’olivo fecondazione dei fiori…” corolla, cioè i quattro petali bianchi accettabile per un buon raccolto, considerata la floribundità della specie.. C’è accordo generale attorno alla teoria secondo la quale differenti varietà presentano diverse tendenze a formare fiori imperfetti, ma esiste disposti simmetricamente); ASSOCIAZIONE AGRICOLTORI PER L’AMBIENTE Pagina 4 Insert o tecnico n. 1 Volume 1, Numero 1 poca documentazione specifica al qualità si riscontra al centro, così livo è alquanto complessa perché riguardo. Fisiologicamente, i due come il maggior numero di fiori per coesistono casi di malformazioni fattori principali che possono in- infiorescenza e la più elevata percen- fiorali e di autoincompatibilità. Que- fluenzare il numero e/o la propor- tuale di fiori perfetti. Verso la base sta ultima può essere superata con zione di fiori imperfetti sono: del ramo le infiorescenze tendono ad opportuna scelta degli impollinatori, avere meno fiori, una più bassa per- più complesse sono le problematiche centuale dei quali sono perfetti. Ver- legate all’aborto dell’ovario. Infatti, so l’apice o la punta del ramo il nu- non sono ben chiare le cause scate- Da un punto di vista ambientale, sia mero dei fiori per infiorescenza ten- nanti il fenomeno però è stato nota- le temperature fredde sia una situa- de a mantenersi costante, ma la per- zione di deficit idrico provocano un centuale di fiori imperfetti può essere incremento delle probabilità di abor- alta. to del pistillo. Il momento più critico All’interno dell’infiorescenza sono si ha nel mese precedente la fioritura, state osservate differenze relative alla quando il pistillo si sviluppa. Tanto posizione del fiore. Generalmente, i maggiore è il numero dei fiori, tanto fiori alla base dell’infiorescenza ten- cui è necessario disporre maggiore è la tendenza a formare dono a essere imperfetti o a pesare di negli oliveti un numero fiori imperfetti. Questo sembra esse- meno, mentre i fiori portati indivi- adeguato d’impollinatori re dovuto all’aumento della competi- dualmente o al centro di un gruppo zione per gli assimilati della fotosin- di tre sono quasi sempre perfetti. • le condizioni ambientali • la competizione tra i fiori. ...anche nell’olivo sono completa del fiore. autoincompatibilità per La qualità funzionale dei fiori erma- to che preservando le piante da froditi dell’olivo dipende anche dalla stress dovuti a carenze idriche o ter- longevità degli ovuli nell’embriosac- miche si attenua l’entità dell’anoma- co e dalla velocità di crescita del tu- lia. Inoltre, è stato sperimentalmente betto pollinico nello stilo. provato che apporti azotati, anche Come detto in precedenza anche tesi, necessari per la differenziazione frequenti i casi nell’olivo sono frequenti i casi autoincompatibilità per cui è necessario disporre negli oliveti un numero ade- per via fogliare, dopo la formazione del fiore prolungano la vitalità dell’embriosacco e quindi il tasso di allegagione. La qualità dei fiori varia a seconda guato d’impollinatori, tenendo ben della posizione all’interno della chio- presente la compatibilità gamica tra ma. Questa variabilità è stata osser- cultivar da fecondare e cultivar im- vata particolarmente nelle infiore- pollinatrice, il loro numero e la di- scenze situate in differenti punti sui sposizione nell’oliveto ricordando Dipartimento di Arboricoltura, rami a frutto e nei fiori in differenti che l’olivo è pianta anemofila come il Botanica e Patologia vegetale posizioni all’interno dell’infiorescen- nocciolo. Università di Napoli Federico II za. Lungo il ramo a frutto la migliore In definitiva la biologia fiorale dell’oASSOCIAZIONE AGRICOLTORI PER L’AMBIENTE Prof. Marcello Forlani