Influenza Influenza Aviare Aviare Influenza aviare MALATTIA INFETTIVA INFETTIVA DEI DEI VOLATILI VOLATILI MALATTIA DOMESTICI EE SELVATICI SELVATICI SOSTENUTA SOSTENUTA DA DA UN UN DOMESTICI VIRUS APPARTENENTE APPARTENENTE ALLA ALLA FAMIGLIA FAMIGLIA VIRUS ORTHOMYXOVIRIDAE ORTHOMYXOVIRIDAE Influenza aviare (Peste aviare aviare)) Descritta per la prima volta nel 1878 in Italia (Peste Aviare Aviare)) 1901: filtrabilit à dell ’agente eziologico filtrabilità dell’agente 1955: Identificazione dell ’agente dell’agente causale Incidenza e Distribuzione I virus dell’influenza aviare sono segnalati in tutto il mondo in molti volatili domestici e selvatici. La Distribuzione della malattia (e dell ’infezione) viene condizionata da vari dell’infezione) fattori: Ubicazione degli allevamenti aviari Distribuzione delle specie domestiche e selvatiche Vie Migratorie Stagione Sistemi di segnalazione della malattia Epidemia di influenza aviare ad alta patogenicità in Italia da virus H7N1 (1999-2000): distribuzione territoriale degli allevamenti infetti Dal 17 dicembre 1999 al 5 aprile 2000 413 focolai di infezione Circa 16 milioni di volatili domestici venuti a morte o abbattuti e distrutti al fine di eradicare l’infezione Danno economico diretto (indennizzi e spese per l’estinzione dei focolai) Euro 111.911.439 Epidemia di influenza aviare a bassa patogenicità (LPAI) da virus H7N1 (2000-2001): distribuzione territoriale degli allevamenti infetti Da agosto 2000 a marzo 2001 78 focolai di malattia (di cui il 94% in allevamenti di tacchini da carne) Circa 2 milioni di volatili abbattuti o avviati alla macellazione controllata Predisposto ed attivato un programma di vaccinazione basato sull’impiego di un vaccino inattivato Danno economico diretto Euro 10.351.675,42 Distribuzione allevamenti infetti da virus H7N3 LPAI (10/10/2002 – 30/09/2003) Luglio 2002 un nuovo stipite virale, sottotipo H7N3 in allevamenti di tacchini della Lombardia (388 focolai di malattia) Ottobre 2003 focolaio di malattia da virus LPAI sottotipo H2N2 in un allevamento di tacchini da carne (4000 maschi) Danno economico diretto Euro 40.000.000 Abbattimento e distruzione o macellazione controllata di tutti gli animali Piano di vaccinazione di emergenza Focolai di influenza aviare da virus LPAI (www.oevr.org) Focolai in Asia Un focolaio di influenza aviare da virus ad alta patogenicità H5N1 è stato riportato nella Corea del Sud nel Dicembre 2003 In seguito focolai di infezione sono stati segnalati in Asia durante gli anni 2004 e 2005 H5N1 nell’uomo è causa di una forma respiratoria grave che può portare a morte. Il virus è anche facilmente trasmissibile dai volatili all’uomo Focolai in Asia Negli anni 2004-2005 sono state interessate dai focolai 12 regioni dell’Asia con più di 200 milioni di volatili morti o abbattuti I casi confermati nell’uomo sono stati 112 con 57 decessi ASIA / Highly pathogenic avian influenza MULTIANNUAL ANIMAL DISEASE STATUS (www.oie.int) Country/Territory Hong Kong (P.R. China) Malaysia (Peninsular) 1996 1997 1998 1999 2000 2001 (07/1992) 0000 + (1997) +? + 0000 0000 0000 0000 0000 Pakistan + + + Saudi Arabia - - - + + 2002 + + + 0000 0000 + (2000) (2000) + 2003 2004 + (2001) (2001) Thailand 0000 0000 0000 0000 0000 0000 0000 0000 + Vietnam 0000 0000 0000 0000 0000 0000 0000 + + Focolai all’11 agosto 2005: Indonesia 216 Giappone 5 Kazakhstan, Laos 1 Corea 19 Malaysia 10 Vietnam 1838 Cambogia 15 Cina 55 Hong Kong 4 Russia 3 Thailandia 1109 Eziologia •Famiglia Orthomyxoviridae •Virus a RNA (Segmentato) • 8 segmenti ••Polarit à negativa Polarità ••Singola elica •Polimorfi 80 -120 nm 80-120 •Simmetria elicoidale •Envelope con Proiezioni di 10 -12 nm 10-12 •Dotati di attivit à Emoagglutinante e attività Neuraminidasica Eziologia Responsabile dell’attacco del virus ai recettori di superficie e dell’attività emoagglutinante Responsabile della liberazione del virus dalle cellule infettate RNA --Virale Virale TipoAA Tipo (8segmenti segmentidi diRNA) RNA) (8 Codificanoper per Codificano Polimerasi Polimerasi (PB1,PB2, PB2,PB3 PB3-PA) -PA) (PB1, HA(emoagglutinina (emoagglutinina) 44° ° - -HA ) NP(nucleoproteina) 55° ° - -NP(nucleoproteina) NA(neuroaminidasi) (neuroaminidasi) 66° ° - -NA Genoma: 8 segmenti di RNA 10 proteine M1,M2 M2(P.di (P.dimatrice matrice) 77° ° - -M1, ) NonStr.1, Str.1,Non Non Str Str.2 88° ° - -Non .2 8 strutturali 2 non strutturali a funzione sconosciuta CLASSIFICAZIONE •Si distinguono 3 diversi tipi antigenici sulla base degli antigeni della NP e di matrice M: A B C Classificazione in in base base aa HA HA ee NA NA Classificazione Emoagglutinine: 15 H1-H15 Neuraminidasi: 9 COMBINAZIONI N1-N9 Classificazione in in base base aa NA NA ee Classificazione HA -- Nomenclatura Nomenclatura HA Tipo/Ospite Ospite da da cui cui ilil / Tipo/ virus èè stato stato isolato isolato virus /Anno/(HA NA) Paese oo /Numero /Anno/ Paese regione di di stipite regione isolamento isolamento A/Tacchino/Wisconsin/ 1/ 68/(H9N4) A/ 68/(H9N4) Classificare i virus ““pestosi… pestosi… Virus influenzale che determini la morte di 6,7 8/8 polli sensibili di 4/6 sett. Entro dall’infezione 10 gg dall ’infezione intravenosa con 0,2 ml di una sospensione 1:10 di liquido allantoideo H5 -- H7 H7 che che non non soddisfa soddisfa ii requisiti requisiti del del H5 punto precedente precedente ma ma che che presenta presenta una una punto sequenzaaminoacidica aminoacidicaal alsito sito di diclivaggio clivaggio sequenza compatibile con con ii ceppi ceppi altamente altamente compatibile patogeni patogeni Ceppi diversi diversi da da H5 H5 –– H7 H7 in in grado grado di di Ceppi uccidere da da 11-5 polli ee replicare replicare su su uccidere -5 polli colture cellulari cellulari in in assenza assenza di di tripsina tripsina colture È POSSIBILE CLASSIFICARE I VIRUS INFLUENZALI ANCHE SULLA BASE DEI CARATTERI DI PATOGENICITÀ PER IL POLLO Virus aa Bassa Bassa ed ed alta alta patogenicit patogenicità Virus à In In base base alla alla capacità capacità di di determinare determinare la la morte morte di di polli polli di di 4-6 4-6 sett. sett. Caratteristiche Caratteristiche del sito sito di di del cleavage cleavage Scissione della Emoagglutinina Patogenicit à e sito di cleavage Patogenicità La capacit à delle proteasi di capacità della HA è certamente indice determinare la scissione di patogenicit à. patogenicità. Il virus sar à tanto pi ù patogeno quanto pi ù sar à attaccato sarà più più sarà dalle proteasi cellulari. Virus ad Alta patogenicit à: numerosi aminoacidi basici patogenicità: ((es…Glicina, es…Glicina, Arginina Arginina,, Alanina ) nel sito di cleavage (radicale carbossilico della HA1) Virus a Bassa patogenicit à: un solo aminoacido basico nel patogenicità: sito di cleavage (es. arginina arginina)) Perché il sito di clivaggio è così importante? Perch é ll’operazione ’operazione di clivaggio (di scissione Perché dell ’emoagglutinina) è la condizione necessaria al virus dell’emoagglutinina) per espletare il proprio potere patogeno Attivazione dell ’emoagglutinina da parte delle proteasi dell’emoagglutinina (tripsina ecc …). ecc…). Patogenicità nelle colture colture cellulari cellulari Patogenicit à nelle Produzione di placche nel monostrato cellulare Ceppiad adAlta Altapatogenicit patogenicità: Ceppi à: inassenza assenzadi ditripsina tripsina in CeppiaaBassa Bassapatogenicit patogenicità: Ceppi à: inpresenza presenzadi ditripsina tripsina in Patogenicità del virus Non può essere stabilita in base all ’origine dell ’ospite o all’origine dell’ospite del sottotipo antigenico. I Sottotipi antigenici H5 ed H7 sono però pi ù spesso più di altri associati a malattia. Ospite Ospite Interazione Interazione Virus Virus Patogenicità Patogenicit à Tropismo Tropismo Viruscon con Virus aminoacidibasici basici aminoacidi nelsito sitodi diclivaggio clivaggio nel Ospitecon conrecettore recettoreper perla la Ospite emoagglutinina emoagglutinina Tripsina + proteasi Generalizzazione dell ’infezione all ’intero organismo dell’infezione all’intero Alta virulenza virulenza Alta Viruscon con Virus aminoacido basico aminoacid o basic o nelsito sitodi diclivaggio clivaggio nel Ospitecon conrecettore recettoreper perla la Ospite emoagglutinina emoagglutinina Proteasi cellulari Tripsina infezione localizzata (intestino apparato respiratorio) Bassa virulenza virulenza Bassa Non sono attive Viruscon/senza con/senza Virus aminoacidibasici basici aminoacidi nelsito sitodi diclivaggio clivaggio nel Ospitesenza senzarecettore recettoreper perla la Ospite emoagglutinina emoagglutinina Proteasi cellulari Tripsina infezione localizzata (intestino apparato respiratorio) Non sono attive Scarsa sensibilit sensibilità di specie specie Scarsa à di VARIABILITÀ ANTIGENICA VARIABILIT À ANTIGENICA DRIFT ANTIGENICO ANTIGENICO:: PICCOLE Mutazioni nei geni codificano per le proteine HA NA. che e/o SHIFT ANTIGENICO ANTIGENICO:: GRANDI Mutazioni legate al riordino dei segmenti di RNA in cellule infettate da 2 diversi virus (riassortimento genetico). Sono coinvolti solo i segmenti che codificano per la HA e NA Virusdi didiverse diversespecie speciepossono possono““scambiare” proprigeni geni Virus scambiare” iipropri Siipotizza ipotizzadi dipossibili possibiliricombinazioni ricombinazionitra tratipi tipiumani umanieeaviari aviari Si ““Quando Quando si verificano queste mutazioni? mutazioni?”” Quando 2 virus diversi si trovano all ’interno della stessa cellula all’interno Lo scambio genomico può essere addirittura del 30% Nel Nel suino suino durante durante le le coinfezioni coinfezioni èè possibile possibile ilil riassortimento riassortimento genetico genetico del del virus virus mammiferi-uccelli mammiferi-uccelli Resistenza agli agenti fisico-chimici Sensibile Sensibileaaetere etereeecloroformio cloroformio Inattivato Inattivatoda daformalina formalinaee-propiolattone -propiolattone –– Ioni Ioniammonio ammonio –– Calore Calore –– Valori Valoriestremi estremidi dipH pH –– 56°C 56°Cxx3h; 3h;60°C 60°Cxx30’ 30’ •Protetto •Protettodalla dallapresenza presenzadi dimateriale materialeorganico organico •Nelle •Nellefeci fecirimane rimaneinfettante infettanteper per30-35 30-35gg ggaa 4°C 4°Cee77gg ggaa20°C 20°C •A •A4°C 4°Csopravvive sopravvivequalche qualchesettimana settimana •Si •Siconserva conservabene beneaa–70° –70° Coltivazione I virus dell’Influenza aviare vengono coltivati soprattutto su uova embrionate di 9-10 gg. mediante inoculazione in cavità allantoidea (morte in 3-4 gg.) in cavità amniotica (morte in 48 h) Colture cellulari: Primarie: CEF Linee continue: MDCK Animali di laboratorio: polli, tacchini, anatre Patogenicità in vitro vitro Patogenicit à in Elevata Assenzadi diTripsina Tripsina PATOGENICITÀ PATOGENICIT À Assenza presenza di tripsina Produzionedi di Produzione placchein incolture colture placche cellulari(CEF, (CEF, cellulari MDCK) MDCK) Scarsa Mancataproduzione produzionedi di Mancata placche placche Visono sonoovviamente ovviamentedelle delle Vi eccezioni eccezioni Patogenicità in vivo Estremamentevariabile variabile Estremamente Mancanza di sintomatologia Stipiti virali Specie 100% mortalità Età dei volatili Ambiente Infezioni intercorrenti Stato immunitario dell’ospite Patogenicità in vivo > Mortalità in campo < mortalità in laboratorio Batteridi diirruzione irruzionesecondaria secondariaforniscono fornisconoenzimi enzimicapaci capacidi di Batteri separarell’HA deivirus virusinfluenzali influenzali separare ’HA dei Nonsisiverifica verificaquesta questaevenienza evenienza Non Ospiti naturali H7 H7N7 N7Gran GranBretagna Bretagna H5 -Kong” Hong Kong” H5N1 N1“Hong“Hong-Kong” H5N3 H5N3 H9 ” Cinese H9N2 N2“Cinese” “Cinese” Virus Virusdel delcavallo cavallo H7N7/ N7/ H3N8 N8 H7 H3 H7N7/ H3N8 mixing H10 H10N4 N4 H1N1 H1N1 H2N2 H2N2 H3N2 H3N2 Virus Virusdei deimammiferi mammiferimarini marini H7 N7 H7N7 Comportamento Comportamento gregario gregario Abitudinimigratorie migratorie Abitudini Replicazionevirale virale Replicazione trattointestinale intestinale tratto Escrezionevirale virale Escrezione feci (fino (finoaa22-4 settimane) feci -4 settimane) Anseriformi L’ecosistema e il virus : il ruolo dell’acqua Resistenzavirale: virale: Resistenza Feci 35gg. gg.AA44°°C Feci 35 C 7ggaa20 20°C 7gg °C Resistenza Resistenzavirale: virale: Acqua °C Acquadolce: dolce: 44 gg ggaa22 22°C 30 °C 30 gg ggaa00°C Acqua °C Acquadistillata: distillata:102 102 gg ggaa28 28°C 207 °C 207 gg gg aa17 17°C Modelli °C Modellisperimentali: sperimentali:99 gg gg aa28 28°C 100 °C 100 gg gg aa17 17°C suino suino Uomo Uomo anatra anatra H1N1 H1N1Spagnola Spagnola 1918 1918 H1N1 H1N1 1950 1950 1957 1957 1968 1968 H2N2 H2N2Asiatica Asiatica BP1 BP1 HA HA NA NA H3N2 H3N2Hong HongKong Kong BP1 BP1 HA HA NA NA 1977 1977 H3N2 1994 1994 H1N1 H1N1 “Russa” “Russa” H2N2 H2N2 H3N? H3N? Fonti primarie di infezione per il pollo Altre specie di volatili domestici Uccelli esotici in cattività Uccelli selvatici Altri animali (Suino-tacchino) Come viene eliminato il virus? Contattodiretto diretto Contatto Contattoindiretto indiretto Contatto Oggetti contaminati Gocciole di aerosol Trasmissione orizzontale…e quella verticale? viruspuò puòessere esserepresente presentesul sulguscio gusciodelle delleuova uova IlIlvirus Periodo di incubazione 3 giorni Poche ore In soggetti singoli Fino a 14 giorni in allevamento Dose del virus Specie interessata Via di esposizione SINTOMATOLOGIA Periodo d’incubazione: 3-5 gg Forma peste aviare: – Mortalità elevata fino al 100% – Sintomi respiratori gravi Tosse, starnuti, rantoli, eccessiva lacrimazione – Edema della testa, dei bargigli, della cresta – Sintomi nervosi – Diarrea – Decorso rapido SINTOMATOLOGIA Forma sub-acuta – tipica dei ceppi poco virulenti – diminuzione e arresto della deposizione – sinusite – mortalità bassa (60-70%) Diagnosi differenziale MICOPLASMOSI MICOPLASMOSI Diagnosi differenziale Micoplasmosi Diagnosi differenziale: pseudopeste aviare Diagnosi differenziale: pseudopeste aviare Gastrite Diagnosi differenziale: pseudopeste aviare Necrosi della milza Profilassi per ll’attuazione della direttiva direttiva ““Regolamento Regolamento per ’attuazione della 92/40/CEE che che istituisce istituisce misure misure comunitarie comunitarie di di 92/40/CEE lotta contro contro ll’influenza aviaria” lotta ’influenza aviaria ” Circolare MinSal 600.VI/1A/3710 del 23.09.2002 sul programma di sorveglianza Influenza aviaria … aviaria… … si intende un ’infezione dei volatili causata da un’infezione qualsiasi virus A dell ’influenza avente un indice dell’influenza di patogenicit à intravenosa superiore a 1,2 nei patogenicità pulcini di 6 settimane ovvero qualsiasi infezione provocata da virus A dell ’influenza, sottotipo dell’influenza, H5 o H7 per il quale il sequenziamento dei nucleotidi abbia rilevato la presenza di molteplici aminoacidi basici nel sito di clivaggio dell ’emoagglutinina dell’emoagglutinina INDICE DI PATOGENICITA’ In vivo – IPIV = indice di patogenicità intravenosa si esegue su polli SPF di 6 settimane di età >1,2 virus altamente patogeno <1,2 virus scarsamente patogeno molto costosa In vitro – ECP in presenza o meno di tripsina o di altre proteasi Vaccini?? Vaccini? EsclusivamenteVaccini Vacciniinattivati inattivaticontenenti contenentialmeno almenola la Esclusivamente stessaemoagglutinina emoagglutininadel delvirus virusdi dicampo campo stessa