Le Stelle Lezione 8 Sommario Brillanza e colore. La scala delle magnitudini e l’indice di colore. Distanze. Parallassi e moti propri. Magnitudini assolute. La classificazione spettrale delle stelle. Luminosità, raggio e temperatura. Il diagramma di Hertzsprung-Russel. Le binarie e le masse stellari. AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 2 La scala delle magnitudini La definizione originale per osservazioni ad occhio nudo era dovuta a Ipparco (160-127 a.C.): le stelle più brillanti erano di 1a magnitudine; le stelle più deboli erano di 6a magnitudine. Magnitudine più grande → oggetto più debole La definizione quantitativa “moderna” (schema di Pogson) è: 1a magnitudine è 100 volte più brillante della 6a → una differenza di 5 magnitudini corrisponde ad un rapporto tra le intensità pari a 100. 1 magnitudine → un rapporto di intensità pari a 2.512 2.5125 = 100 AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 3 La magnitudine apparente Sole (-26.7) Luna piena (-12.6) Venere, al suo massimo (-4.4) Sirio, la stella più brillante (-1.4) Limite a occhio nudo (+6.0) Limite con un binocolo (+10.0) Plutone (+15.1) Grande telescopio, oculare (+21.1) Telescopio Hubble e grandi telescopi da Terra, esposizioni lunghe (+30.0) Alcune magnitudini apparenti AA 2007/2008 Magnitudini apparenti delle stelle delle Pleiadi La magnitudine apparente è una misura di come un oggetto appare brillante in cielo. Astronomia ➫ Lezione 8 4 Magnitudine apparente e flusso Se le stelle A e B hanno magnitudini visuali apparenti mA e mB il rapporto tra i loro flussi è Betelgeuse magnitudine = 0.41 mag FA /FB = 10−(mA −mB )/2.5 ovvero mA − mB = −2.5 log(FA /FB ) Esempio: Betelgeuse e Rigel Con una differenza in magnitudini di 0.41-0.14 = 0.27 il rapporto tra i loro flussi è FBetelgeuse/FRigel = 10-(0.41-0.14)/2.5 = 0.78 AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 Rigel magnitudine = 0.14 mag 5 La radiazione di corpo nero 0 Lo spettro continuo di una stella è approssimativamente uno spettro di corpo nero. Infrarosso Oggetto a 7000 K Intensità 7000 K λmax Astronomia ➫ Lezione 8 6000 K Oggetto a 6000 K λmax Oggetto a 5000 K 0 AA 2007/2008 Visibile λmax Intensità Il flusso di energia irraggiato è dato dalla legge di Stefan: F = σ T4 W m-2 dove σ = 5.67 × 10-8 W m-2 K-4 Ultravioletto Intensità La lunghezza d’onda alla quale un corpo nero ha il picco è data dalla legge di Wien: λmax = (2.898 × 10-3 m K) / T Lunghezza d’onda (nanometri) 200 400 600 700 800 5000 K 200 400 600 700 800 Lunghezza d’onda (nanometri) 6 Colore e temperatura La maggior parte delle stelle emette approssimativamente come un corpo nero. Costellazione di Orione Betelgeuse Il colore di una stella deve essere perciò collegato alla sua temperatura superficiale (in base alla legge di Wien ...) Qual’è più calda? AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 Rigel 7 L’indice di colore 0 Il colore di una stella si misura a partire dalle magnitudini un due bande (filtri) diverse, per esempio: filtro B (Blu) lunghezza d’onda centrale λ0 = 440 nm banda passante Δλ = 100 nm AA 2007/2008 Ultravioletto banda B Visibile λmax Infrarosso banda V Oggetto a 7000 K B-V <0 Intensità 7000 K λmax Intensità Astronomia ➫ Lezione 8 B-V ~0 6000 K Oggetto a 6000 K λmax Intensità filtro V (Visibile) lunghezza d’onda centrale λ0 = 550 nm banda passante Δλ = 90 nm L’indice di colore è la differenza tra le magnitudini apparenti misurate nei due filtri: C = mB-mV spesso scritto come B-V Lunghezza d’onda (nanometri) 200 400 600 700 800 Oggetto a 5000 K 0 B-V >0 5000 K 200 400 600 700 800 Lunghezza d’onda (nanometri) 8 Le distanze delle stelle La parallasse trigonometrica (eliocentrica): In Gennaio la stella sembra essere qui. Misura dello spostamento angolare apparente di una stella in cielo dovuto al moto orbitale della Terra. Stella vicina Definisce l’angolo parallattico p, ovvero l’angolo sotteso dal raggio dell’orbita terrestre come visto dalla stella. p diminuisce all’aumentare della distanza della stella (d). Questo è l’unico metodo diretto per misurare la distanza delle stelle. AA 2007/2008 A Luglio la stella sembra essere qui. Terra (Luglio) Terra (Gennaio) Parallasse di una stella vicina Formula dei piccoli angoli per legare d e p: p (radianti) = 1 AU/d Astronomia ➫ Lezione 8 9 Parallasse e parsec Ricorda che 1 parsec è la distanza alla quale l’angolo parallattico è 1 arcsec. Il metodo parallattico è limitato principalmente dal potere risolutivo. Il limite di distanza è ~50 pc da terra; ~1000 pc dallo spazio (satellite Ipparco). Ma serve per calibrare metodi più indiretti e forma la base della scala delle distanze. AA 2007/2008 Formula per la parallasse trigonometrica: 1 p( ) = d (pc) !! p in arcsec d in parsec (pc) Nota: 1 pc = 3.086 ×1016 m = 3.26 ly Esempio: la stella più vicina Proxima Centauri ha una parallasse di 0.76′′ → d = 1/p = 1.3 pc (4.3 ly) Astronomia ➫ Lezione 8 10 I moti propri Al passare del tempo le posizioni delle Il cambiamento di forma del Grande Carro stelle in cielo cambiano a seguito del loro moto orbitale attorno al centro della galassia. Questi spostamenti sono noti col nome di Moti Propri: misurati in arcsec/anno; tipicamente < 1 arcsec/anno; il più grande vale 10.3′′/anno (stella di Barnard). La velocità spaziale (vettore) di una stella può essere determinata combinando il moto proprio (componente sul piano del cielo; è necessario conoscere la distanza della stella) con la velocità radiale misurata dall’effetto Doppler. AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 100,000 anni fa il Grande Carro aveva una forma diversa I moti propri fanno variare la posizione in cielo delle stelle. Tra 100,000 anni il Grande Carro avrà un forma distorta. 11 Distanza e brillanza intrinseca La brillanza apparente di una stella dipende dalla sua distanza: ricordate la legge dell’inverso del quadrato F = L/(4πr2); poco fa abbiamo trovato che Rigel è 1.28 volte più brillante di Betelgeuse; ma è anche 1.6 volte più distante → Rigel è intrinsecamente più brillante di Betelgeuse di un fattore 1.28×1.62=3.3. La Magnitudine Assoluta è una misura della brillanza intrinseca. Betelgeuse Definizione di Magnitudine Assoluta Rigel La magnitudine assoluta è la magnitudine che una stella avrebbe se fosse posta ad una distanza di 10 pc dal Sole. AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 12 Magnitudini apparenti e assolute Consideriamo una stella che emette una luminosità L (W). Alla sua distanza d (pc) dalla Terra, il flusso è F (W m-2) Alla distanza di riferimento D = 10 pc, il flusso a Terra sarebbe F′ (W m-2) Sole F = L/4πD ! 2 D = 10 pc d F = L/4πd2 F ed F′ sono legati da: (F/F′) = (d/D)-2 = (D/d)2 La differenza in magnitudini è: m-M = -2.5 log(F/F′) = 2.5 log(F′/F) ovvero: m − M = 2.5 log(d/D) = 5 log(d/10) 2 Magnitudine apparente AA 2007/2008 Magnitudine assoluta Astronomia ➫ Lezione 8 13 Esempio di magnitudine assoluta Ritorniamo a Betelgeuse e Rigel: conoscendo la loro distanza e la magnitudine apparente possiamo determinare la magnitudine assoluta Betelgeuse M = m − 5 log(d/10) mV d MV Betelgeuse 0.41 152 pc -5.5 Rigel 0.14 244 pc -6.8 Rigel Rapporto di luminosità: 10(6.8-5.5)/2.5=3.3 AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 14 Il modulo di distanza Se possiamo determinare la magnitudine assoluta di una stella indipendentemente possiamo conoscere la sua distanza. La differenza tra la magnitudine apparente e la magnitudine assoluta è nota come modulo di distanza. Moduli di Distanza L’espressione del modulo di distanza può assumere diverse forme equivalenti: m-M=5 log10(d/10) m-M = 5 log10(d) - 5 d = 10(m-M+5)/5 La distanza d è in parsec. Se si lavora con magnitudini nel visibile si ha mV, MV AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 15 La classificazione delle stelle Le stelle sono classificabili in base a due proprietà osservate: Luminosità; Righe di assorbimento. La classificazione spettrale: è basata sulle righe di assorbimento numero e intensità delle righe di ass. dipendono della temperatura. Più calde Più fredde AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 16 Dipendenza delle righe da T La formazione di righe di assorbimento (p.e. righe di Balmer di H, livello 2→3,4,...) può richiede che alcuni stati eccitati siano popolati (righe di Balmer → livello 2 popolato) - questo avviene per eccitazione collisionale. v= (3kT/m)1/2 〈KE〉troppo alta gran parte degli atomi di H ionizzati ➭ righe di Balmer deboli 〈KE〉~ ΔE (E transizione 1→2) ➭ stato eccitato n=2 popolato ➭ forte assorbimento AA 2007/2008 Alta Idrogeno 〈KE〉troppo bassa Intensità della riga Le particelle di gas hanno energia cinetica media: 〈KE〉= 1/2mv2=3/2kT Le righe di Blamer dell’Idrogeno sono più forti nelle stelle di temperatura intermedia. gran parte degli atomi di H in n=1 ➭ righe di Balmer deboli Bassa Temperatura (K) Astronomia ➫ Lezione 8 17 Misura della temperatura del gas Le energie di transizione ΔE sono diverse per transizioni diverse, o per specie atomiche o molecolari diverse (p.e., H, He, He+, TiO, ecc.). ➱Righe diverse sono sensibili a diversi intervalli di temperatura. ← Temperatura superficiale (K) Intensità della riga → La temperatura superficiale può essere stimata paragonando l’intensità di diverse righe di assorbimento. Tipo spettrale AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 18 La classificazione spettrale Caratteristiche delle classi spettrali principali (ogni classe spettrale principale è divisa in 10 sotto-classi). Classe Spettrale Colore Temperatura (K) Righe spettrali Le sotto-classi Atomi ionizzati, sono numerate O Blu-violetto 30000-50000 specialmente He da 0 a 9. B Blu-bianco 11000-30000 He neutro, un po’ di H Es., A0, A1 ... A9 H forte, alcuni metalli A Bianco 7500-11000 Il Sole è una G2. ionizzati AA 2007/2008 F Recenti! Sequenza mnemonica: Oh Be A Fine Girl (Guy) Kiss Me Giallo-Bianco 5900-7500 H e metalli ionizzati come Ca e Fe Esempi Naos (ζ Puppis), Mintaka (δ Orionis) Spica (α Virginis), Rigel (β Orionis) Sirio (α Canis Maioris), Vega (α Lirae) Canopo (α Carinae), Procione (α Canis Minoris) Metalli neutri e ionizzati, specialmente Sole, Capella (α Aurigae) Ca G Giallo 5200-5900 K Arancione 3900-5200 Metalli neutri Arturo (α Bootis), Aldebaran (α Tauri) M Rosso-arancione 2500-3900 Ossido di Titanio forte (TiO) e del Ca neutro Antares (α Scorpii), Betelgeuse (α Orionis) L Rosso 1300-2500 K neutro, Rubidio e Cesio, ibridi metallici Nana bruna Teide I T Rosso sotto 1300 Forte K neutro, e un po’ di H2O Nana bruna Gliese 229B Astronomia ➫ Lezione 8 19 Spettri stellari Spettri delle classi spettrali principali Notare: O B 1. La variazione di intensità delle righe di Balmer F Intensità G K M 3. La presenza di righe molecolari alle basse temperature superficiali 4. La variazione della forma complessiva dello spettro. AA 2007/2008 400 500 600 Lunghezza d’onda (nm) Astronomia ➫ Lezione 8 700 Temperatura 2. La presenza di He alla alte temperature superficiali A 20 Le nane brune La classificazione spettrale tradizionale è stata estesa per tener conto dei tipi più freddi e meno luminosi di stelle trovate con i grandi telescopi moderni: le classi ‘L’ e ‘T’. Le nane T sono ancora più fredde. Entrambe le classi emettono principalmente nel vicino infrarosso e sono anche note come nane brune o nane marroni (brown dwarfs). AA 2007/2008 Intensità Le nane L hanno una temperatura superficiale di 1600-1800 K. 700 800 Lunghezza d’onda (nm) Astronomia ➫ Lezione 8 900 21 Le dimensioni delle stelle Le distanze interstellari sono enormi e quindi solo poche stelle possono essere risolte dai telescopi. Le altre appaiono come punti. Terra COAST 2R α r Raggio della stella dalla formula dei piccoli angoli: R = ½ r × α Ma R<<r, quindi la dimensione angolare è sempre estremamente piccola. Solo per poche stelle giganti vicine come Betelgeuse sono state ottenute delle immagini. AA 2007/2008 0.1 arcsec Immagine di Betelgeuse (r=131 pc) ottenuta con sintesi di apertura (interferometria) al telescopio William Herschel. Quanto è grande Betelgeuse? Astronomia ➫ Lezione 8 22 Luminosità, raggio e temperatura Le stelle irraggiano come corpi neri. La luminosità dipende dalla temperatura superficiale e dal raggio. Area della superficie della stella L = 4πR2 σT 4 Quale stella ha la luminosità più grande? A B Legge di Stefan, potenza emessa per unità di superficie (m2) C LB = 16 LA LB = 9 LC LC = 16/9 LA Stella T (K) R/RA A 4500 1 B 9000 1 C 3000 3 Combinando la luminosità della stella (magnitudine relativa + distanza ➩ magnitudine assoluta ) e la sua temperatura superficiale (dalla classe spettrale) è possibile misurare il raggio della stella! AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 23 Questo è il diagramma di Hertzsprung-Russel o diagramma H-R La curva rossa è la sequenza principale. Magnitudine assoluta Quando la luminosità (o MV) è riportata in grafico in funzione della temperatura superficiale (o classe spettrale) si trova che le stelle hanno una distribuzione tipica. ← Temperatura superficiale (K) Luminosità (L☉) → Il diagramma H-R Il diagramma di Hertzsprung-Russel (H-R) Questo diagramma mostra che le luminosità e le temperature superficiali sono collegate. La maggior parte delle stelle si trova lungo la Sequenza Principale. AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 Tipo spettrale 24 Raggi stellari nel diagramma H-R Raggi stellari nel diagramma H-R Possiamo usare la relazione L - R -T per disegnare linee a raggio costante nel diagramma H-R: Supergiganti Se Luminosità (L☉) → qu L = 4πR2 σ T4 en za pr Giganti in c ip a le Sole Na ne bi an ch e ← Temperatura superficiale (K) AA 2007/2008 costante per R fissato Il Sole si trova sulla sequenza principale. Altre stelle con la stessa temperatura superficiale possono essere: Nane bianche Giganti ‘rosse’ Supergiganti Astronomia ➫ Lezione 8 25 Classi di luminosità ← Temperatura superficiale (K) Ia Supergiganti brillanti Supergiganti luminose Ib Supergiganti Supergiganti meno luminose Giganti sub-g igant i AA 2007/2008 II Giganti brillanti III Giganti IV Sub-giganti V Sequenza principale ale Tipo spettrale cip rin p za en qu Se Più alto è il numero della classe di luminosità (I, II, III, ecc.) minore è la luminosità ad una data temperatura. Magnitudine assoluta Luminosità (L☉) → Giganti brillanti Le stelle sono divise in varie classi con diverse luminosità che corrispondono a regioni popolate nel diagramma H-R. Astronomia ➫ Lezione 8 26 La classificazione rivista Abbiamo una classificazione bidimensionale che identifica la collocazione di una stella nel diagramma H-R: tipo spettrale ➪ temperatura superficiale; classe di luminosità ➪ luminosità. Alcuni esempi: Sole G2V Gialla, sequenza principale, T=5800 K Stella Polare G2Ib Gialla, supergigante, T=5800 K, R=100 R☉ Sirio A1V Bianca, sequenza principale, T~10000 K, R~2 R☉ Rigel B8Ia Blu-bianca, supergigante brillante, T~12000 K, R~100 R☉ Betelgeuse M2Ia/b Rossa, supergigante, T~3000 K, R~1000 Ro AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 27 Stelle binarie Più del 50% delle stelle appartengono a sistemi multipli: 2 o più stelle che orbitano attorno al loro centro di massa. Ma forse sono anche l’80%! Quelli più comuni sono i sistemi binari. Se possiamo misurare i moti orbitali possiamo misurare le masse delle stelle usando le leggi di Keplero. AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 28 Stima della masse stellari Le stelle binarie sono classificate in 3 tipi principali: Binarie Visuali è possibile risolvere le singole stelle e tracciarne le orbite; Questo è il modo più diretto per hanno periodi lunghi (> 1 y). misurare le masse stellari. Binarie Spettroscopiche La 3a legge di Keplero può non risolte ma la natura binaria è essere scritta come: rivelata dagli spostamenti Doppler Semiasse maggiore (AU) delle righe; si può quindi ricavare le velocità ed il periodo orbitale. (M1+M2) P2 = a3 Binarie a Eclisse periodicamente le stelle si Periodo Masse delle binarie eclissano l’un l’altra ➪il piano (anni) in unità solari orbitale è visto di taglio. Le masse delle stelle in un sistema binario possono essere calcolate con la 3a legge di Keplero, sempre che si possa misurarne i parametri orbitali. AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 29 Esempio di binaria visuale In un sistema binario (Mizar - Grande Carro) si osservano due stelle, quella principale (A), più brillante ed una compagna più debole (B). Dalle osservazioni si ricava: separazione massima θ = 3.0′′; angolo parallattico p = 0.1′′; periodo orbitale P = 30 y; Mizar A anch’essa è la compagna è 5 volte più distante dal una binaria! centro di massa rispetto alla stella J. Benson et al., NPOI Group, USNO, NRL principale. Dalla formula dei piccoli angoli e dalla parallasse trigonometrica: Applichiamo la 3a legge di Keplero: a = Dθ = 1 AU × (θ/p) (M1+M2) P2 = a3 (M1+M2) = (3.0′′/0.1′′)3/302 = 30 M☉ Rapporto tra le masse (centro di massa): M1/M2 = a2/a1 = 5 AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione€ 8 M1 = 25 M M 2 = 5 M 30 La relazione Massa-Luminosità Le masse stellari misurate nei sistemi binari variano nell’intervallo 0.1 M☉→ 60 M☉. L ≃ M3.5 (L in unità di L☉, M in M☉) Le stelle non di sequenza principale (p.e. le nane bianche) non seguono questa relazione. Luminosità (L☉) → Le stelle di sequenza principale seguono una relazione ben definita tra Massa e Luminosità: In una stella di sequenza principale grossa massa → grossa luminosità ... Sole ... mentre bassa massa implica bassa luminosità. Massa (M☉) → Nane Bianche AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 31 Masse stellari e diagramma H-R Gli studi dei sistemi binari mostrano che la sequenza principale costituisce una sequenza di masse crescenti al crescere della temperatura. le stelle fredde di bassa luminosità hanno invece piccole masse ( ≤ 1 M☉). Luminosità (L☉) → Le stelle calde di alta luminosità sono le più massicce (> 10 M☉); Per una stella di sequenza principale, grande massa = grande luminosità, alta temperatura superficiale e grande raggio .... Sole ... mentre bassa massa = bassa luminosità, bassa temperatura superficiale e piccolo raggio. ← Temperatura superficiale (K) AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 32 Qual’è la parte del diagramma H-R più densamente popolata? Giganti e supergiganti sono estremamente rare. Stelle per 106 pc3 Popolare il diagramma H-R In questo istogramma ogni barra rappresenta la frequenza delle stelle nello spazio per una data regione del diagramma H-R. e se e s o h e r ianc n b na i Le nane ipi d t le no i iù so lle p i. ste mun co Le stelle di seq. principale luminose, calde e blue (grossa massa) sono rare. nti a gig per Su Le nane rosse poco luminose (bassa massa) sono di gran lunga le più comuni ma anche le più difficili da trovare. AA 2007/2008 Seque nza pr nti a Gig incipal Le stelle supergiganti e giganti O e B sono così rare che le loro barre non sono visibili in questo istogramma. Astronomia ➫ Lezione 8 N Ro ane ss e e he e n Na nc a i B 33 Conclusioni Magnitudini la magnitudine apparente è una misura del flusso; la magnitudine assoluta è una misura della luminosità. Le stelle sono classificate in base ai loro spettri (temperatura superficiale) e alla loro luminosità. Le relazioni tra luminosità, raggio e temperatura sono evidenti nel diagramma H-R (Hertzsprung-Russel). Le stelle sono approssimabili come corpi neri La maggior parte delle stelle si trova nella sequenza principale Moltissime stelle sono in sistemi binari. Le orbite delle binarie permettono di determinare la massa delle stelle Le stelle di sequenza principale seguono una relazione ben definita tra massa e luminosità. AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 34 Siti Web Atlante di spettri stellari (e diagramma H-R) http://cfa-www.harvard.edu/~pberlind/atlas/atframes.html Stelle binarie ... http://members.cox.net/astro7/binstar.html Simulazione di una stella binaria http://instruct1.cit.cornell.edu/courses/astro101/java/binary/binary.htm AA 2007/2008 Astronomia ➫ Lezione 8 35