Classe 2^ - STA - UdA n° 1: Metrologia - Le grandezze e le unità di misura principali LE GRANDEZZE E LE UNITÀ DI MISURA PRINCIPALI L’UNIFICAZIONE L’importanza delle Norme Per facilitare la produzione e lo scambio di prodotti, in campo nazionale ed in campo internazionale, si ricorre ad un complesso di Norme comuni che prendono il nome di Normalizzazione o Unificazione. In particolare si facilita: • • • • • • La scelta e la denominazione delle materie prime (ogni materiale ha un sua “designazione”) L’esecuzione dei progetti (che sono redatti rispettando simbologie precise) La fabbricazione dei prodotti (secondo procedimenti definiti con controlli definiti) La serie di pezzi da tenere in magazzino, riducendone il costo Principi, metodi e mezzi per effettuare le misurazioni …. In Italia è attivo l’Ente Nazionale per l’Unificazione dell’Industria, sinteticamente detto UNI. Le altre nazioni possiedono propri Enti Unificatori: Nazione FRANCIA GERMANIA INGHILTERRA USA Ente AFNOR DIN BSI SAE AISI Con l’aumento degli scambi internazionali, si è fatta sentire la necessità di stabilire “Norme comuni” universalmente accettate. Per questo oggi esiste l’ISO, International Organization for Standardization. L’attività dell’ISO si estende a tutti i settori ad eccezione di quello elettrico ed elettrotecnico, che fanno capo ad altra commissione (CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano). STA - Appunti dalle lezioni del prof. Di Cara Nicola - ITIS “Galilei” - Conegliano 1 Classe 2^ - STA - UdA n° 1: Metrologia - Le grandezze e le unità di misura principali La Metrologia La Metrologia è la scienza che studia i principi, i metodi ed i mezzi per effettuare la misurazione delle diverse grandezze fisiche (lunghezze, superfici, volumi, angoli, energia, potenza, portata, massa volumica …), stabilendone i sistemi di misura e le relative unità di misura, in base ad un’apposita scelta delle grandezze fondamentali, delle corrispondenti unità di misura e delle relative definizioni. Le norme che regolano l’argomento sono insite nella Tabella UNI 4546. Ecco alcune definizioni fondamentali: DEFINIZIONI FONDAMENTALI SECONDO UNI 4546 TERMINE DEFINIZIONE Ogni quantità, proprietà, condizione usata per descrivere fenomeni e valutabile in termini di “Unità di misura”. Termine di riferimento adottato, per convenzione, per confrontare una 1.2 - UNITÀ DI MISURA grandezza con altre della stessa specie. 1.2.1 - SISTEMA DI Insieme organizzato di definizioni, tra di loro collegate, di Unità di UNITÀ DI MISURA misura pertinenti a grandezze di specie diverse. Informazione costituita da un numero, un’incertezza ed un’Unità di 2 - MISURA misura, assegnata a rappresentare un parametro in un determinato stato del sistema. Insieme di operazioni materiali ed elaborative compiute mediante appositi dispositivi posti in interazione con il “Sistema misurato” allo 3 - MISURAZIONE scopo di assegnare la misura di una grandezza assunta come parametro di tale sistema. 3.1 - SISTEMA Specifico sistema su cui si effettua la misurazione e/o regolazione. MISURATO Parametro sottoposto a misurazione e/o regolazione, valutato nello 3.2 - MISURANDO stato assunto dal sistema al momento della misurazione stessa. Apparecchio che, posto in interazione con il sistema misurato, fornisce 4.2 - STRUMENTO (PER nel suo formato d’uscita un’indicazione dipendente dal valore del MISURAZIONE) misurando. Rilevamento dell’indicazione di un dispositivo per misurazione da 5 - LETTURA parte dell’osservatore umano o di un utilizzatore strumentale. 5.1 - SEGNALE DI Segnale d’uscita di un dispositivo, che contiene l’informazione relativa LETTURA al valore assunto dal misurando. 5.2 - FORMATO Modo di presentazione del segnale d’uscita di un dispositivo per D’USCITA misurazione. Si classifica come: • ANALOGICO: quando l’indicazione è presente in forma continua (es.: indice mobile su scala). • NUMERALE: quando l’indicazione è presente in forma discreta in corrispondenza biunivoca con il valore del misurando (es.: contakilometri). Insieme della graduazione e della numerazione che permette di 5.2.1.3 - SCALA determinare la lettura. Insieme di operazioni compiute su un dispositivo per misurazione per 5.3.2 - AZZERAMENTO imporgli di fornire un segnale di lettura nullo in corrispondenza alla lettura di riferimento. 1 - GRANDEZZA STA - Appunti dalle lezioni del prof. Di Cara Nicola - ITIS “Galilei” - Conegliano 2 Classe 2^ - STA - UdA n° 1: Metrologia - Le grandezze e le unità di misura principali Le immagini seguenti chiariscono i termini sopra descritti. Misurazione Comparatore centesimale Comparatore millesimale digitale STA - Appunti dalle lezioni del prof. Di Cara Nicola - ITIS “Galilei” - Conegliano 3 Classe 2^ - STA - UdA n° 1: Metrologia - Le grandezze e le unità di misura principali Grandezze e loro misura Come definito dalla Normativa, “grandezza” è ogni entità che può essere descritta in termini quantitativi e che, quindi, può essere misurata tramite appositi strumenti. • Grandezze omogenee Due grandezze si dicono “omogenee” o “della stessa specie” quando appartengono alla “stessa classe”, ovvero sono confrontabili tra di loro (per esempio per stabilire quale delle due è maggiore o minore). Due temperature sono della stessa specie, due lunghezze sono della stessa specie, ma una temperatura ed una lunghezza appartengono a specie differenti perché non sono confrontabili. Misurare una grandezza vuol dire confrontare la grandezza stessa con un’altra della medesima specie presa come termine di paragone, cioè come Unità di misura. Così, volendo rilevare la lunghezza di un tavolo, vuol dire determinare quante volte la lunghezza campione (Unità di misura, in questo caso il metro) è contenuta nella lunghezza del tavolo. La misura della grandezza è un numero, intero o decimale. Il valore numerico rilevato deve essere seguito dalla corrispondente Unità di misura. Con riferimento alla figura sopra, la lunghezza del tavolo é 3,5 [m]. • Incertezza della misura La Norma UNI 4546 prevede che il “valore del parametro” sia accompagnato dalla “incertezza della misura”, che è un “intorno simmetrico” del valore e si indica con un numero ± i. Esempio: Nella misura 322 ± 12 m, l’incertezza è l’insieme ± 0 … 12 m, individuabile con il solo numero ± 12, che deve essere associato al valore 322 m per dare la misura. L’insieme 310 … 334 m rappresenta la “fascia di valore”. Il concetto di incertezza risulta a tutti gli effetti equivalente a quello di “errore massimo”. Accantonati il sistema assoluto (c. g. s.) ed il sistema tecnico (m. k. s.), il sistema di misura più usato nel mondo è il Sistema Internazionale (SI). Il sistema inglese è oggi utilizzato solo nei Paesi anglosassoni. STA - Appunti dalle lezioni del prof. Di Cara Nicola - ITIS “Galilei” - Conegliano 4 Classe 2^ - STA - UdA n° 1: Metrologia - Le grandezze e le unità di misura principali SISTEMA INTERNAZIONALE DI MISURA (SI) Il Sistema SI (esse-i), perfezionato nel 1972 ed ordinato nella Norma CNR-UNI 10003-74, è divenuto obbligatorio in Italia a partire dal 1° gennaio 1986. Nel Sistema SI sono previste sette grandezze fondamentali, due grandezze supplementari e numerose grandezze derivate. GRANDEZZE FONDAMENTALI (dimensionali) - Lunghezza Massa Temperatura Tempo - Corrente elettrica Intensità luminosa Quantità di sostanza Interessano particolarmente la Tecnologia Meccanica GRANDEZZE SUPPLEMENTARI (adimensionali) - Angolo piano (ha prevalente importanza nella Tecnologia Meccanica) Angolo solido GRANDEZZE DERIVATE (così dette perché “derivate” dalle grandezze fondamentali) - Forza Tensione Pressione Massa Volumica Energia Resilienza Velocità Potenza Capacità termica massica (o calore specifico) Calore latente di fusione Dilatazione termica Conduttività termica Resistenza elettrica Velocità angolare Accelerazione Area Volume ............ STA - Appunti dalle lezioni del prof. Di Cara Nicola - ITIS “Galilei” - Conegliano 5 Classe 2^ - STA - UdA n° 1: Metrologia - Le grandezze e le unità di misura principali Di seguito sono riportate le principali grandezze fisiche fondamentali, supplementari e derivate con le rispettive Unità di misura del SI. UNITÀ DEL SISTEMA INTERNAZIONALE DI MISURA (SI) GRANDEZZA NOME UNITÀ DI MISURA ALTRE UNITÀ USATE Lunghezza Massa Temperatura Tempo Corrente elettrica metro kilogrammo grado kelvin secondo ampere m kg K s A Forza newton N daN (1 daN = 1kgf = 9,8 N ≈ 10 N) Tensione (carico unitario di trazione, durezza ...) pascal Pa = N/m2 N/mm2 ; daN/mm2 pascal 2 Pressione Massa Volumica Energia, Lavoro Resilienza Velocità kilogrammo al metro cubo joule joule al metro quadrato metri al secondo Potenza watt Angolo piano radiante Velocità angolare Frequenza Carica elettrica Potenziale elettrico Capacità elettrica radiante al secondo hertz coulomb volt farad mm g °C min Pa = N/m daN/cm2 = bar = atm = 105 Pa kg/m3 kg/dm3 J=N*m 1 daJ = 1 kgf * m J/m2 J/cm2 ; daJ/cm2 m/s m/min ; mm/min kW (1 kW = 1000 W) ; W = J/s 1CV ≈ 0,736 kW ; 1 W = 1 J/s 1° = π/180 rad rad 1 rad = (180/ π)° ≈ 57,3° giri/min rad/s 1 rad/s = 9,55 giri/min Hz = cicli/s 1 Hz = 1/60 giri/min C 1C=1A*s V 1 V = 1 W/A F 1 F = 1 C/V STA - Appunti dalle lezioni del prof. Di Cara Nicola - ITIS “Galilei” - Conegliano 6 Classe 2^ - STA - UdA n° 1: Metrologia - Le grandezze e le unità di misura principali SI - Norme di scrittura Con lo scopo di uniformare la grafia ed evitare errori di interpretazione, il SI prevede le seguenti norme per la scrittura delle unità di misura e dei relativi simboli: - all’interno di un testo, in assenza del valore numerico, scrivere le Unità di misura per esteso e non con il loro simbolo, utilizzando il carattere tondo minuscolo ed evitando gli accenti (es.: ampere e non ampère né ampere); - indicare i simboli con l’iniziale minuscola, ad eccezione di quelli che derivano dal nome di persona (es.: kg e non Kg; Pa o pascal e non Pascal); - non mettere mai il punto dopo il simbolo (es.: m e non m.); - la temperatura in gradi Kelvin si indica con la lettera K (è errato °K), è corretto °C. - il simbolo deve seguire il valore numerico e non precederlo, lasciando uno spazio tra di essi (es.: 15 cm e non cm 15); - il prefisso non può essere utilizzato da solo: evitare di scrivere 1 micron o 1 µ; è corretto scrivere 1 µm; - nel caso di due o più simboli, lasciare uno spazio tra di essi o porre un punto o il segno di frazione (es.: N m oppure N·m oppure J/kg oppure J·kg-1); - utilizzare gli spazi per separare le cifre intere in gruppi di tre (es.: 1 000 000 e non 1.000.000); - utilizzare la virgola per separatore i numeri interi da quelli decimali (es.: 24,51). STA - Appunti dalle lezioni del prof. Di Cara Nicola - ITIS “Galilei” - Conegliano 7