attività di prevenzione sanitaria contro la tbe

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
S.O. MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA’
Attività di prevenzione sanitaria contro
l’encefalite trasmessa da zecca.
Copertura vaccinale al 20/05/2016
Gemona del Friuli, maggio 2016
Relazione a cura del dott. Andrea Iob,responsabile della SOS Medicina Preventiva nelle Comunità
Si ringraziano gli operatori degli ambulatori vaccinali per l’enorme lavoro di informazione , educazione sanitaria e somministrazione di
vaccini svolto in tutti questi anni e la sig.ra Odille Cecconi per la collaborazione nell’estrazione dei dati dall’archivio INSIEL
Sede della Struttura Operativa : Piazzetta Baldissera, 2 – 33013 GEMONA DEL FRIULI (UD) – Tel.0432989500 – Fax 0432989520
Sede Legale dell’AAS 3: Piazzetta Portuzza, 2 – 33013 GEMONA DEL FRIULI (UD) – Tel.(0432) 9891 – Fax (0432) 989407 C.F. e P.I. 02801560307
EPIDEMIOLOGIA DELLA TBE NELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
E’ noto che le zecche possono essere portatrici del virus dell’ Encefalite da zecche (Tick Born
Encephalitis), e che finora tale problema ha interessato le zone Alpine e prealpine della ns. regione e il
Carso triestino.
La TBE (Tick-Borne Encephalitis) è una grave malattia virale che può colpire il sistema nervoso centrale e
periferico (encefalo, meningi e midollo spinale). Esordisce a distanza di circa 8 giorni dal morso di zecca,
presentandosi con sintomi similinfluenzali che durano all’incirca 4 giorni. Nel 20-30% dei casi, dopo un
intervallo di benessere, si manifesta la seconda fase della malattia, caratterizzata da febbre alta, forte mal di
testa, nausea, vomito e gravi disturbi neurologici.
Dall’anno 2004 si sono registrati i primi casi umani di infezione da TBE virus in regione.
Successivamente anche le indagini di siero-prevalenza condotte in alcune popolazioni residenti in montagna
e gli studi di prevalenza del virus nelle zecche, hanno permesso di definire i confini delle aree a rischio.
A tutto il 2015 sono stati registrati dal sistema regionale di sorveglianza delle malattie infettive n. 79 casi di
meningoencefalite da TBE.
In alcuni soggetti sono rimasti esiti neurologici invalidanti e in 3 casi si è verificato il decesso
Attualmente circa la metà dei soggetti con infezione da TBE virus, non è residente nelle aree montane.
Casi di TBE al 2015 per zona di contagio
Austria
22
10
21
2
23
24
4
5
9
51
12
8
6
11
26
19
3
49
1
34
50
46
44
48
32
36
Slovenia
40
18
27
33
13
14
25
16
52
41
45
30
42
31
29
47
37
35
43
39
38
Zone da cui sono originati i casi umani di encefalite da Zecca
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EPIDEMIOLOGIA DELLA TBE IN ALTO FRIULI
La ex Azienda Sanitaria n. 3 dell’Alto Friuli, in collaborazione con l’ Università degli Studi di Udine
(Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali) e il Dipartimento di Diagnostica Avanzata del Burlo Garofolo
di Trieste, aveva avviato un programma di campionamenti in n. 24 siti del territorio dell’Alto Friuli al fine di
monitorare la presenza di zecche e ricercare la prevalenza di zecche infette dal virus. Tale sorveglianza è
durata fino all’anno 2012.
Si allega una tabella riepilogativa, suddivisa per area geografica, riportante l’anno del primo riscontro di
zecche positive al virus, la percentuale di positività di zecche infette da virus della TBE campionate nello
stesso sito e il numero di soggetti residenti in quell’area che sono stati infettati dal virus.
Presenza di zecche infette da
TBE in Alto Friuli al 31/12/2012
AREA GEOGRAFICA
ANNO PRIMA
POSITIVITA’
DEL SITO
CAMPIONATO
CANAL DEL FERRO
2005
2008
2008
2006
VALCANALE
GEMONESE
VAL TAGLIAMENTO
% di zecche
positive al virus
della TBE
N. CASI DI
INFEZIONE
UMANA IN
RESIDENTI
0,2 – 0,5
1,3 – 2,3
0,23
0,3 – 3,7
15
6
6
4
2
0
VALLE DEL BUT
VAL DEGANO
Dall’anno 2004, anno della prima comparsa in regione della TBE, il sistema regionale di notifiche delle
malattie infettive ha registrato ben 79 casi nell’uomo; di questi circa il 40% riguardano residenti dell’Alto
Friuli. Di seguito si riporta l’incidenza dei casi di TBE in Alto Friuli, in tutta la regione, e i casi che sono esitati
nel decesso suddivisi per anno.
Notifiche di encefalite da TBE
anno
Alto Friuli
2004
3
Residenti in
FVG
8
2005
4 (n.1 minore)
10
2006
4
9
2007
1
6
2008
2
9
2009
7
9
2010
1
3
2011
2
6
2012
4
6
2013
2
10
2014
1
2
2015
0
1
TOTALE
31 (39%)
79
Decessi
1
1
1
3
Fonte : INSIEL - Linea Lavoro Malattie Infettive
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ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA, INFORMAZIONE, EDUCAZIONE SANITARIA
E CAMPAGNE DI VACCINAZIONI MIRATE CONTRO LA TBE SVOLTE IN ALTO FRIULI
Nell’anno 2004 si sono verificati in regione i primi casi umani di
encefalite da zecca.
Tale emergenza infettivologica è stata affrontata dalla Medicina
Preventiva nelle Comunità tramite la conduzione di una indagine
epidemiologica che ha permesso di identificare il primo focolaio di
infezione nella zona di Roveredo di Chiusaforte. La sorveglianza
sanitaria condotta a tappeto su tutti i residenti di tale frazione ha
evidenziato la positività anticorpale al virus della TBE. Negli anni
successivi l’infezione si è allargata ad altre vallate ed è stata
organizzata una capillare attività di informazione alla popolazione
in collaborazione con i sindaci di tutti i comuni dell’Alto Friuli
interessati dal rischio.
Contestualmente è stata organizzata una capillare offerta di
vaccinazione contro i virus della TBE, tramite apertura di
ambulatori dedicati nei centri vaccinali dell’Alto Friuli, nonché con
l’organizzazione di giornate di vaccinazione direttamente nei
comuni più a rischio.
In tali occasioni i sindaci di Chiusaforte, Gemona del Friuli, Forni
di Sopra, Forni di Sotto si sono impegnati a compartecipare alla
spesa della vaccinazione, hanno sensibilizzato i cittadini e hanno
messo a disposizione gli spazi comunali per allestire l’offerta
vaccinale.
In questi anni sono stati prodotti e distribuiti nei
comuni dell’Azienda Sanitaria e negli ambulatori
depliant informativi per prevenire le malattie
trasmesse da morso di zecca, fornendo
raccomandazioni di natura comportamentale,
informazioni per una efficace rimozione della
zecca.
Raccomandazioni per la vaccinazione ai soggetti
che vivono o frequentano abitualmente le zone a
rischio.
•
RACCOMANDAZIONI PER EVITARE IL MORSO DELLA ZECCA
E’ opportuno camminare sempre al centro dei sentieri, evitando ogni contatto con l’erba e la
vegetazione
•
è importante indossare un abbigliamento di colore chiaro (che rende evidente la presenza delle
zecche), preferendo indumenti con maniche lunghe e pantaloni lunghi, avendo cura di infilare
questi ultimi nelle calze e di salvaguardare i piedi con scarpe chiuse e alte sulle caviglie.
•
Le parti scoperte possono essere protette con i prodotti repellenti comunemente impiegati contro
gli insetti. L’utilizzo di tali prodotti è però sconsigliato nei bambini e in gravidanza.
•
In caso di lavoro o sosta prolungata in aree a rischio è consigliato effettuare periodici controlli sui
vestiti e sul corpo (ogni 3-4 ore), per individuare tempestivamente l’eventuale contatto con le zecche.
•
Al rientro da un’area a rischio è utile effettuare un’accurata ispezione in tutto il corpo e ricorrere
all’aiuto di un’altra persona per accertare la presenza di eventuali zecche anche nelle parti più difficili
da esaminare, come la schiena e il cuoio capelluto.
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Il vaccino contro l’encefalite trasmessa da zecca
Il responsabile della Tick-Borne Encephalitis (TBE) è un virus e, non esistendo una cura specifica per tale
malattia, il miglior modo per prevenirla è la vaccinazione, consigliata a chi vive, lavora o frequenta
abitualmente le zone alpine e prealpine del triveneto o dell’Austria e Slovenia.
La vaccinazione dovrebbe essere iniziata nel periodo invernale in modo da essere protetti nel periodo
primaverile/estivo; infatti il calendario di vaccinazione prevede l’esecuzione di 3 dosi nel primo anno e un
richiamo dopo 3 anni. La protezione contro il virus della TBE comincia a formarsi solo dopo la 2° dose. Il
vaccino è disponibile presso gli ambulatori Vaccinazioni delle Aziende Sanitarie.
Il calendario vaccinare regionale (DPR n.162/2012) raccomanda di iniziare la vaccinazione contro la TBE nei
bambini a partire dai 6 anni di vita. Tale vaccinazione è erogata gratuitamente ai residenti della ns. regione.
Quanti hanno iniziato la vaccinazione?
Dagli archivi informatizzati delle vaccinazioni (SIASI Linea Lavoro Vaccinazioni), tramite il programma
INSIEL “Business Objects Universo”, sono stati estratti il numero di soggetti, residenti in regione alla data
del 30/4/2016, e che risultano vaccinati con almeno una dose di vaccino anti TBE, con dosaggio per adulto o
pediatrico.
Il numero totale di vaccinati in tutta la regione risulta essere di 60.914 soggetti pari a una copertura media
del 5%.
In età pediatrica (età da 6 a16 anni) i soggetti che ricevono una dose di vaccino sono il 10,5% mentre i
soggetti con età maggiore di 16 anni che hanno ricevuto il vaccino per adulti sono il 4,6% di tale fascia d’età.
Il dato medio regionale, però non rappresenta bene la distribuzione delle coperture vaccinali che risultano
influenzate dalla appartenenza a zone a rischio per la TBE. Infatti l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 3,
pur essendo la meno popolosa della regione è quella dove si vaccinato di più, con ben 21.108 dosi erogate
al 20/5/2016 e un 12,5% medio di copertura vaccinale .
Il dato disaggregato per distretto è ancora più disomogeneo, evidenziando le profonde differenze tra distretti
montani e distretti di pianura.
COPERTURA VACCINALE CONTRO LA TBE NEI DISTRETTI SANITARI DELL’AAS 3 E IN REGIONE
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Si riporta di seguito la copertura vaccinale per prima dose di TBE nei residenti dei 4 distretti dell’Azienda per
l’Assistenza Sanitaria n. 3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli.
La richiesta di vaccinazione da parte dei residenti è influenzata dalla percezione del rischio, dalla
consapevolezza di vivere in zone a rischio per presenza di zecche infette da virus della Tbe, e dalla
massiccia offerta vaccinale praticata dagli operatori dei servizi vaccinali negli ambulatori distrettuali e nei
singoli comuni più a rischio.
Si spiega così la differenza di copertura vaccinale tra alcuni comuni dove circa il 90% della popolazione è
protetto e altri dove meno di 1 su 10 si è vaccinato.
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Nei comuni dei distretti sanitari del Collinare e Medio Friuli, fino all’anno 2015 le vaccinazioni venivano
erogate dall’ Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 4 Friuli Centrale. Si tratta di comuni di cui non si conosce
la presenza di rischio da Tbe e in cui le percentuali di vaccinati non superano il 10%.
Fa eccezione il comune di Osoppo che fino al 2015 faceva parte del distretto di Gemona, e tuttora viene
servito dall’ambulatorio vaccinale del Gemonese.
La presente analisi conferma l’importanza di valutare le coperture vaccinali a livello distrettuale e comunale, al fine di
evidenziare le differenze territoriali nel rischio dovuto al virus TBE e nella conseguente richiesta di vaccinazioni.
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