Domande di preparazione all`Esame di Licenza

Domande di preparazione all’Esame di Licenza Media
U13 La musica nel Classicismo
1) Perché il secolo XVIII è detto Secolo dei Lumi?
Il XVIII è il secolo nel quale si impone una corrente di pensiero, l’Illuminismo, che si fonda sull’idea di Ragione Universale. La ragione è
universale perché tutti gli esseri umani ne sono dotati e la realtà stessa è “razionale” cioè può essere compresa per mezzo della ragione. Grazie
alla ragione gli uomini possono capirsi e superare le divisioni causate da differenze culturali: convinzioni religiose, morali, gusti. Tutto va
riportato al giudizio della ragione; vengono penalizzati quegli aspetti della natura umana che sfuggono alla ragione: sentimenti, emozioni,
fantasia, …
2) Quali nuovi ideali umanitari si affermano con l’Illuminismo?
L’Illuminismo rivaluta la dignità dell’uomo proclamando gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità: ciò che ostacola la piena realizzazione
dell’uomo va rimosso; a questi ideali si ispirerà la Rivoluzione Francese (1789).
3) Come influenzano la musica le idee dell’Illuminismo?
Il razionalismo influenza fortemente la musica del XVIII secolo che viene definita “classica”. Semplicità, comprensibilità ed equilibrio sono i
criteri che ispirano i compositori del Settecento: Arnold Schoenberg afferma che il musicista del Classicismo ricerca la comprensibilità più che
la bellezza. La costruzione razionale del discorso musicale viene realizzata con l’uso delle forme: sonata, sinfonia, concerto.
4) Cos’è il dilettantismo musicale?
Il dilettantismo musicale è la pratica della musica per ricavarne divertimento.
Nobiltà e borghesia si dedicavano alla musica, offrendo ai musicisti di professione l’opportunità di un guadagno stabile che veniva
dall’insegnamento dello strumento ai dilettanti desiderosi di migliorare le proprie capacità e dall’opportunità di comporre e pubblicare musica per
i dilettanti: materiale didattico e musica di facile esecuzione.
5) Qual è lo schema della SONATA?
1. Allegro in forma sonata (esposizione-sviluppo-ripresa)
2. Adagio / Andante
3. Minuetto
4. Allegro (Rondò)
6) Qual è lo schema del QUARTETTO e della SINFONIA?
Lo schema è il medesimo della SONATA:
1. Allegro in forma sonata (esposizione – sviluppo - ripresa)
2. Adagio / Andante
3. Minuetto (
Scherzo)
4. Allegro (Rondò)
7) Qual è lo schema del CONCERTO (per solista e orchestra)?
1. Allegro
2. Adagio
3. Allegro
Spesso il CONCERTO, nel primo tempo, riprende la forma sonata e tende ad imitare lo schema della SONATA
8) Quali sono gli organici strumentali e gli strumenti più importanti?
Gli organici preferiti sono: orchestra classica, quartetto d’archi e diversi abbinamenti: dal duo (due strumenti) al nonetto (nove strumenti); il
pianoforte sostituisce il clavicembalo , nasce il clarinetto.
Gli strumenti si perfezionano tecnologicamente permettendo, all’esecutore, migliori prestazioni.
9) Quali sono i principali musicisti del Settecento?
Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven.
10) Quali le novità nel melodramma?
La riforma del melodramma nel Settecento si può riassumere nella parola d’ordine “semplificare”.
Gli degenerazioni del melodramma barocco: l’eccessivo protagonismo dei cantanti, l’importanza attribuita al virtuosismo, il gusto per
scenografie ed effetti spettacolari, trame troppo complicate e l’inserimento di momenti comici nell’opera seria vengono denunciati e corretti in
particolare ad opera di Gluck.
Vengono riequilibrati recitativi e arie e si pone un limite allo sfoggio di virtuosismo dei cantanti.
11) Cos’è l’opera buffa?
Si tratta di un nuovo tipo di melodramma, nato come intermezzo fra gli atti dello pera seria, che propone temi e personaggi legati alla
quotidianità. Lo stile di canto è meno esasperato di quello dell’opera seria e si usano solo voci naturali. Caratteristico l’uso di pezzi d’insieme e
finali che aiuta a rendere più vivace la rappresentazione grazie anche capacità richiesta agli interpreti dell’opera buffa di essere “attori”oltre che
cantanti.
Il primo esempio è “la Serva Padrona” di Giovanni Battista Pergolesi.
U14 Il Romanticismo e la musica
1) Quali sono le caratteristiche del Romanticismo?
Il Romanticismo esprime la crisi della totale fiducia nella Ragione Universale che aveva caratterizzato il pensiero del Secolo dei Lumi, il
Settecento.
L’artista romantico rivaluta il sentimento, l’interiorità, la fantasia e, in genere, tutto ciò che la centralità della ragione aveva svalutato o
emarginato: mistero, miti, religione, magia …
L’artista romantico, in particolare il musicista, si sente libero di esprimere la sua creatività e, grazie alla centralità che la mentalità del tempo
attribuisce alla musica si sente finalmente alla pari con artisti, scrittori, poeti e pensatori: il musicista è sempre più artista e intellettuale e sempre
meno “artigiano” della musica.
2) Come esprime questa libertà il musicista romantico?
Le forme classiche (SONATA, QUARTETTO, SINFONIA, CONCERTO) sono conservate ma ampliate e rese meno rigide.
Si impongono forme brevi e, all’opposto, forme di maggiore ampiezza.
Le forme brevi: notturni, preludi, improvvisi, fogli d’album e danze (valzer, mazurka, polka) consentono di dare espressione all’ispirazione senza
l’obbligo di elaborazione del materiale che le forme classiche impongono.
Le melodie romantiche, a differenza dei temi classici, inoltre, si prestano meno all’elaborazione.
Le forme lunghe, in particolare il POEMA SINFONICO, possono descrivere o raccontare intere vicende individuali o storiche.
La tecnica della variazione permette di dare libero sfogo alla fantasia compositiva e di esprimere, da parte dell’esecutore, tutta la sua abilità
tecnica (VIRTUOSISMO).
3) Cos’è il virtuosismo? Chi è il virtuoso?
Il virtuosismo è la tendenza a privilegiare l’abilità tecnica: passaggi difficili ed effetti strumentali sorprendenti.
L’esecutore “virtuoso”, per la sua prodigiosa abilità esecutiva, appare al pubblico come una figura demoniaca o angelica, quasi sovrumana:
PAGANINI e LISZT ne rappresentano il modello.
Anche gli strumenti, per poter rispondere all’esigenza di prestazioni tecniche di livello sempre più alto, subiscono una rapida evoluzione
divenendo sempre più perfetti dal punto di vista della meccanica e della potenza del suono.
L’orchestra viene ampliata considerevolmente aumentando il numero degli strumenti e inserendo nuovi strumenti; il livello di abilità esecutiva
richiesto per tutti gli strumentisti, al fine di essere all’altezza delle richieste dei compositori, è sempre più alto.
4) Cosa significano le espressioni musica “pura” e “a programma”?
Per musica pura si intende la musica costruita a partire da schemi “puramente” musicali: tipico esempio le forme classiche.
La musica “a programma” viene composta ricavando lo schema da realtà esterne: può descrivere o raccontare e sono le esigenze descrittive o
narrative a guidare il compositore.
Le forme più importanti della musica “a programma” sono: SINFONIA A PROGRAMMA, POEMA SINFONICO, BALLETTO, LIED,
MELODRAMMA.
E’ evidente che le procedure di elaborazione e composizione sono, in definitiva, le stesse.
5) Sai indicare un esempio di POEMA SINFONICO e spiegarlo brevemente?
Nel POEMA SINFONICO “La Moldava” il compositore racconta la storia di un fiume, la Moldava appunto, dalla fonte fino al suo confluire in un
altro fiume nella città di Praga.
E’ un susseguirsi di “episodi musicali” che descrivono: le due sorgenti, il ruscello che si ingrandisce fino a diventare fiume, scene di caccia, un
notturno passaggio nel Bosco delle Fate, le rapide di San Giovanni, l’arrivo a Praga con il castello di Vyšerad.
6) Quali sono gli sviluppi del melodramma nell’Ottocento?
La voce dei cantanti si sviluppa in estensione ed ogni voce viene caratterizzata sempre più precisamente in relazione al timbro (colore del
suono); la particolarità timbrica viene impiegata per meglio esprimere il carattere dei personaggi.
Si tende ad identificare registri vocali e personaggi: soprano e tenore sono i protagonisti, baritono e mezzosoprano sono gli antagonisti,
contralto e basso sono personaggi autorevoli o buffi.
Le arie tralasciano il “da capo” e vengono perciò ridotte a due parti.
Importanza sempre maggiore assumono orchestra e coro; il coro diventa in alcune opere un personaggio collettivo che, in particolare nelle
opere di Verdi, ben si adatta a esprimere gli ideali patriottici del Risorgimento.
Wagner abolisce le forme chiuse dando vita ad una rappresentazione continua nella quale la musica è un “flusso ininterrotto” (melodia infinita).
7) Quali sono i temi preferiti nel melodramma dell’Ottocento?
L’opera buffa tramonta mentre entrano con forza temi romantici: l’amore e l’amor di patria in particolare.
La novità più rilevante viene dall’influsso del Verismo che introduce nel melodramma situazioni decisamente realistiche per l’epoca scandalose.
Con Puccini il melodramma non è più uno spettacolo popolare; il repertorio dei teatri lirici tende a riproporre le opere del passato, poco spazio è
riservato al teatro lirico contemporaneo.
U15 La musica fra Ottocento e Novecento
1) Cosa sono le Scuole Nazionali?
Già nella prima metà dell’Ottocento c’era stato interesse per il repertorio musicale tradizionale e, in particolare per le danze popolari: valzer,
mazurka, polka che ispiravano anche brevi brani strumentali.
In alcuni paesi che erano fino ad allora restati ai margini della grande musica si sviluppò, nella seconda metà dell’Ottocento, un vivace
movimento musicale: RUSSIA, BOEMIA, SCANDINAVIA.
In seguito a questo fermento musicale si diede anche vita ad istituzioni per la diffusione della musica e per l’insegnamento musicale.
2) Qual è lo scopo principale delle Scuole Nazionali?
Le Scuole Nazionali si proponevano la valorizzazione della cultura tradizionale in generale e delle tradizioni musicali in particolare: nelle
tradizioni popolari si vedeva la più autentica espressione dello “spirito del popolo” e la musica popolare dava suggestivi spunti e ispirazione per
rinnovare il linguaggio musicale.
3) Dove fioriscono le Scuole Nazionali?
RUSSIA: IL Gruppo dei Cinque, formato da musicisti che avevano in comune la carriera in ambito militare, MUSSORGSGKI, BALAKIREV,
BORODIN, CUI, RIMSKI-KORSAKOV.
CIAIKOVSKI, pur avendo interesse per la storia e la cultura russa, si ispira, musicalmente a modelli occidentali.
BOEMIA: SMETANA, DVOŘAK (pron. Dvorgiak), JANAČEK
SCANDINAVIA: GRIEG (Norvegia), SIBELIUS (Finlandia)
4) Quali sono le novità ispirate dall’Impressionismo alla musica?
L’Impressionismo pittorico e il Simbolismo poetico fecero sentire con forza la crisi del linguaggio musicale tradizionale: i musicisti trovarono
stimoli per rinnovare il loro stile anche nella novità che comportò la conoscenza in Europa delle culture e civiltà extra-europee.
Dal punto di vista della melodia si riscoprirono scale antichissime quali la pentatonica e si introdussero scale esatonali (di sei suoni), di otto
suoni.
L’armonia, che aveva già esplorato tutte le possibilità nel Romanticismo, diventa “coloristica” serve cioè più a suscitare sensazioni ed emozioni
che a costituire la struttura portante del discorso musicale; la dissonanza viene impiegata liberamente senza dover essere risolta in dissonanza.
5) Quali sono i musicisti più importanti?
Ricordiamo in particolare Debussy e Ravel tra i francesi, l’italiano Respighi e lo spagnolo De Falla che si ispira al folclore e alle atmosfere del
suo paese con uno stile molto moderno.
U10 La musica fra XX e XXI secolo
1) Qual è la situazione della musica nel primo Novecento?
Nel primo Novecento la musica è un fenomeno di massa: si moltiplicano i conservatori, si costituiscono numerose orchestre stabili e l’attività
concertistica si intensifica; le incisioni su disco e la radio consentono ad un pubblico sempre più vasto di accostarsi all’ascolto della musica.
Si viene a creare, nel contempo, una distanza sempre più grande tra grande pubblico e avanguardia musicale: i compositori propongono una
musica sempre più “difficile” che il pubblico fa fatica a comprendere e ad apprezzare.
Il repertorio tende, pertanto, a recuperare i capolavori del passato rivalutando, in particolare, i compositori pre-romantici che vengono riproposti
sempre più di frequente con l’uso degli strumenti dell’epoca: clavicembalo, liuto, viole da gamba, flauti antichi.
Si afferma, grazie alla possibilità data dai media e dall’incisione discografica, anche al jazz e alla “musica leggera” il cui scopo è l’intrattenimento
disimpegnato; il cinema contribuirà alla diffusione della musica leggera dando anche spazio ai compositori del Novecento chiamati a comporre
colonne sonore che accompagnino le immagini.
2) Cos’è il Neoclassicismo?
Alcuni musicisti si volgono al passato per trovare ispirazione, l’interesse è per la musica pre-romantica dal Classicismo, al Barocco, al
Rinascimento, al Medioevo e al Gregoriano: è in particolare alle forme classiche e barocche che si guarda cercando di mettere insieme le forme
antiche e la sensibilità musicale moderna
3) Cos’è la “politonalità”?
Politonalità è una procedura compositiva per la quale vengono sovrapposte, in un medesimo brano musicale, parti scritte in almeno due tonalità
diverse; possiamo individuare nella composizione politonale un collegamento con la pittura cubista che tende a proporre contemporaneamente
un oggetto da diversi punti di vista.
Spesso alla politonalità si aggiunge la poliritmia.
4) Cos’è la “atonalità”?
Per atonalità si intende il superamento della tonalità, basato sui sette suoni del sistema e sui modi maggiore e minore e sulle funzioni tonali
tradizionali, usando liberamente tutti e dodici i suoni presenti nell’ottava.
L’atonalità è in stretto collegamento con l’arte espressionista, Arnold Schoenberg che inizia a scrivere con il linguaggio atonale è anche un
apprezzato pittore espressionista.
5) Cos’è la “dodecafonia”?
A partire dalla atonalità, la dodecafonia, sempre ad opera di Schoenberg cerca di rendere la composizione più sistematica con la tecnica della
serie.
In una serie, che è l’elemento generatore di tutta la composizione, devono essere presenti tutti i dodici suoni; nessun suono può, dunque,
essere ripetuto ed assumere una maggiore importanza rispetto agli altri.
Con tecniche ereditate dalla tradizione dei polifonisti fiamminghi, e con altre complesse procedure, si possono ricavare dalla serie altre serie da
usare per comporre.
L’uso della serie garantisce l’unità formale di tutti i brani composti con la medesima serie.
Altri compositori che si dedicarono con entusiasmo alla dodecafonia furono: Alban Berg e Anton Webern.
6) Cos’è la serialità integrale?
Per serialità integrale si intende l’applicazione del principio della serie, oltre che all’altezza, a tutti i parametri – le caratteristiche del suono:
durata, intensità, timbro; la serialità integrale si afferma dopo la Seconda Guerra Mondiale.
7) Cosa sono aleatorietà ed happening?
Sono tendenze che reagiscono alla pretesa di predeterminare ogni elemento della composizione: si determinano solo alcune linee generali
entro le quali l’esecutore è libero di improvvisare e spesso è il caso ad agire; nell’happening il pubblico stesso diventa parte attiva
nell’esecuzione: tipico esempio 4’ 33’’ di John Cage.
8) Cos’è la musica concreta?
Si tratta dell’ampliamento dell’orizzonte musicale a tutti i suoni esistenti - naturali e artificiali - della quotidianità impiegati così come sono o
elaborati elettronicamente.
Spesso all’interesse per la musica concreta si unisce la scelta per l’aleatorietà un esempio sono le passeggiate o il pianoforte preparato di John
Cage.
9) Cos’è la musica elettronica?
La musica elettronica impiega suoni di sintesi, prodotti mediante l’oscillazione dei circuiti; in seguito si inventarono strumenti capaci di produrre
suoni sintetici con la guida di una tastiera (Moog); l’ultima frontiera è il computer che permette di esprimersi senza alcun limite programmando
l’esecuzione della musica sul computer che la riproduce, poi, perfettamente.
Sempre di più i compositori mischiano suoni tradizionali, concreti, elaborati elettronicamente, sintetici …
10) Quali sono le ultime tendenze?
Teatro musicale sperimentale, fonetica usata musicalmente, fasce sonore …
I compositori sono alla ricerca di stili compositivi che recuperino, accanto alla novità, la comunicabilità, essenziale per stabilire e mantenere il
rapporto con il pubblico: Ennio Morricone, Ludovico Einaudi e Giovanni Allevi sono esempi di compositori le cui composizioni sono molto
apprezzate dal pubblico anche giovane.