Strumenti di CdTe per raggi X e Gamma Le esigenze della moderna astronomia a raggi X e Gamma richiedono per il futuro strumentazione sempre più efficiente e versatile per la realizzazione di telescopi spaziali che consentano una esplorazione più dettagliata e profonda del cosmo in questa banda di energia. Una tecnologia, adatta a questi scopi e attualmente in forte sviluppo, è quella dei rivelatori di Tellururo di Cadmio (CdTe). L’utilizzo di questo materiale offre grandi potenzialità nella costruzione di rivelatori adatti a costruire immagini del cielo nella banda di energia compresa fra qualche keV il MeV e contemporaneamente a determinare la distribuzione dell’energia (spettro) dei fotoni provenienti dalle diverse sorgenti celesti. + e- h Il Tellururo di Cadmio (CdTe) è un semiconduttore a stato solido. In questo tipo di rivelatore i fotoni (X o Gamma) che interagiscono all’interno del materiale cedono energia agli elettroni (e-) della banda di valenza elevandoli nella banda di conduzione e lasciando un “buco” [lacuna] (h+) nella prima. In questo modo si generano delle coppie di cariche di segno opposto (elettroni e lacune) che vengono trascinate da una differenza di potenziale. Le cariche raccolte ai due elettrodi opposti producono un segnale elettrico che opportunamente trattato fornisce una misura dell’energia ceduta dal fotone. Efficienza (%) Campo Elettrico 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 10 Il CdTe, con una densità di 6.1 g/cm3 e un numeri atomici (Z) di 48 e 52, è un rivelatore di raggi X e Gamma molto efficiente (dove per efficienza si intende la capacità di assorbire l’energia dei fotoni) anche rispetto ad altri materiali utilizzati in questo campo. La figura a sinistra confronta la percentuale di fotoni che interagiscono in diversi materiali di un cm di spessore al variare dell’energia del fotone stesso: Germanio (Ge), Silicio (Si), Ioduro di Sodio (NaI), Ioduro di Cesio (CsI). CdTe Ge Si NaI CsI 100 Energia (keV) 1000 4000 122 keV 3000 Conteggi Fotoni x o gamma 2000 1000 Picchi di fuga 0 0 136 keV 50 100 150 200 250 300 350 Canali Nel CdTe l’energia necessaria per produrre una coppia elettrone-lacuna è di 4.4 eV. Questo significa che il CdTe è un buon spettrometro cioè permette di determinare precisamente l’energia ceduta dal fotone che interagisce. Nella figura sopra a destra è mostrato lo spettro (la distribuzione dell’energia ceduta dai fotoni al materiale) di una sorgente di un isotopo radioattivo del Cobalto (57Co) che emette raggi gamma a 122 e 136 keV in diversa percentuale. I picchi di fuga (a sinistra del picco più alto) sono dovuti alla cattura di una frazione dell’energia da parte degli elettroni degli orbitali più interni degli atomi del Cadmio e del Tellurio. Nel CdTe la differenza di energia fra la banda di valenza e quella di conduzione (band gap=1.45 eV) consente a questi rivelatori di lavorare come spettrometri a temperature ambiente al contrario di altri semiconduttori come Si e Ge che richiedono di essere raffreddati anche a temperature molto basse (per il Ge a –200 °C). Questo è un’importante vantaggio per la realizzazione di strumenti che devono operare nello spazio, dove l’uso di complessi sistemi di raffreddamento è molto difficile e costoso. Nel disegno sopra è mostrato un possibile schema per la costruzione di un rivelatore per fare immagini del cielo X e Gamma a partire da piccoli cristalli di CdTe delle dimensioni di 2 mm ×2 mm ×10 mm ciascuno (i “bastoncini” argentati che si vedono anche nella fotografia di destra dove sono mostrati alcuni piccoli prototipi di laboratorio). Il rivelatore finale conterrebbe più di 4000 “bastoncini” per una superficie di circa 160 cm2. Per saperne di più: un telescopio a maschera con rivelatore di CdTe proposto per la stazione spaziale (http://www.tesre.bo.cnr.it/Research/TWISTER/) • •TWISTER: •BASIS: un telescopio per la rivelazione dei lampi di luce gamma con rivelatore di CZT (http://lheawww.gsfc.nasa.gov/docs/cai/basis.html) •Laboratorio PHASE: uno dei primi laboratori scientifici a sviluppare la tecnologia del CdTe (www-phase.c-strasbourg.fr/cdte/detectr.html)