MUSICA A NNO ZER O Da Schoenberg a Merzbow Cento anni di musica sperimentale Bibliografia e guida all’ascolto Biblioteca Berio - Via del Seminario, 16 - Genova [email protected] - www.bibliotechedigenova.it Siamo su 2 Prefazione «La musica è l’elemento essenziale dell’educazione. Non può esservi civiltà senza la musica. La musica insegna a stare: a stare in compagnia e a stare da soli. La musica insegna a camminare, a muoversi, a non urtare la credenza con le pile di vasellame sopra nè a pestare i duroni della signora attempata che ci sta vicino. La musica guarisce dalla balbuzie: da quella orale e da quella mentale. La musica dà il sentimento corale, ossia unisce e chiarisce il SENSO DI NAZIONE. La musica ci mette in comunicazione col moto dell’universo e col nostro proprio movimento interno. La musica insegna a vivere, nel senso più profondo e metafisico della parola. E quella sola civiltà sarebbe perfetta ove tutto quanto, uomini e cose, si muove a suon di musica» (A. Savinio) Questa nuova bibliografia si pone l’obiettivo di esplorare le frontiere della nuova musica tra arte e tecnologia, dalle avanguardie del Novecento fino alle soglie del Terzo Millennio, esplorare e capire la manipolazione dei suoni con strumenti elettroacustici e le possibilità espressive ed interpretative offerte dai moderni supporti. Se è vero che lo strumento digitale è più potente e contemporaneamente più maneggevole, è ugualmente vero che non possiede la capacità espressiva di un’orchestra. Per realizzare questa bibliografia abbiamo attinto dai libri musicali relativi al Novecento presenti nel Catalogo Berio: è una selezione tematica dei moltissimi volumi della Biblioteca, disponibili in prestito, dedicati alla musica in tutti i suoi aspetti e generi. Nel padiglione D trovate una vera miniera di curiosità e informazioni per giovani ed esperti da cui scaturiranno altre bibliografie. Vi ricordiamo inoltre che, per chi accede via internet a ReteINDACO, troverà disponibili circa 78.000 album musicali fruibili in streaming (Naxos Music Library) contenuti commerciali resi disponibili gratuitamente a tutti i sistemi aderenti. L’etichetta Naxos propone principalmente musica classica ed è famosa nel mondo per aver per prima commercializzato CD di buona qualità artistica ad un prezzo molto conveniente. Per i nostri lettori il suo sterminato catalogo è ora agevolmente accessibile! 3 Abbiamo scelto di accostare alla bibliografia un’Appendice e una serie di foto per rendere testimonianza del grande numero di musicisti spesso del tutto sconosciuti alle grandi masse di ascoltatori: compositori, musicisti, programmatori, tecnici… Un “nuovo mondo” che nell’ultimo secolo ha prodotto centinaia di opere assolutamente nuove ed originali che ancora oggi non di rado proposte nelle comuni sale da concerto (salvo i numerosi Festival specializzati) e sono anche discograficamente di difficile reperibilità non essendo distribuite nei pochi rivenditori rimasti. *** Nella prima metà del ‘900 inizia un esaltante percorso alla ricerca del suono sempre più estrapolato dagli accostamenti tradizionali ma ricercato e (ri)costruito a partire da cellule minime, in un magma multiforme ed eterogeneo che riguarda l’intero pianeta. La sperimentazione acustica vuole svelare una nuova identità di “suono” e rumore e non solo attraverso l’uso di strumenti non convenzionali ma nell’inedita organizzazione strutturale del “rumore”. Rumore non inteso come elemento casuale e dispersivo ma fonte di uno sconfinato ampliamento acustico all’interno dei canoni della forma accogliendo energie polidisciplinari nella piena complessità poliritmica e il fitto reticolo di materiali elettrici. Si arriverà alla vera e propria musica elettronica ove l’interazione tra nastro magnetico e suoni acustici segue un rigoroso atematismo nell’esplorazione timbrica con le innovative installazioni multimediali e la nascente ricerca elettroacustica degli anni ’50. “Lungo la seconda metà dell'Ottocento, l'invenzione del fonografo, prima a rullo e poi a disco, introdusse la possibilità di registrare suoni, riprodurli e modificarli. Conseguentemente a questa invenzione si apriranno varie correnti di sperimentazione che più tardi avranno sede presso le radio nazionali dei rispettivi paesi”. Da allora la musica classica ha avuto un’evoluzione enorme e su territori sonori impensabili a fine ‘800 dividendo questo percorso in una miriade di correnti musicali e ideologiche che hanno trasformato totalmente il modo compositivo e la scuola d’interpretazione e direzione musicale. L’accostamento sempre maggiore e ricercato alle risorse tecnologiche ha trasformato interamente i canoni compositivi del passato creando una serie di mondi paralleli in cui tradizione ed evoluzione strumentale hanno inserito all’interno della partitura connessioni vicine all’entropia ma sempre frutto di uno studio ed un riesame musicologico innervato con i cambiamenti socioambientali e l’inserimento delle pratiche informatiche all’interno della vita corrente e lavorativa. Nella storia della musica, la musica classica contemporanea, o più semplicemente musica contemporanea, è la musica composta dalla fine della Seconda guerra mondiale a oggi. Può essere considerato come un genere di musica colta, a sua volta suddiviso in diversi sottogeneri e correnti che si sono sviluppati a partire dagli anni '40 fino ai giorni nostri, alla ricerca di vie al di fuori del sistema tonale in uso in Occidente dal XVII secolo. Affonda le sue radici nella musica romantica, 4 alla quale si contrappone, e nella musica moderna di inizio secolo (atonalità, dodecafonia, Seconda scuola di Vienna ecc.), della quale costituisce uno sviluppo. Nel 1919 Lev Theremin costruì l'omonimo strumento musicale. Costituito da due antenne in grado di controllare rispettivamente la frequenza e il volume, questo elettrofono produceva suoni simili a quelli della voce umana. Nel 1928 venne inventato l'onde martenot considerato il primo vero strumento elettronico dotato di una tastiera. Negli anni trenta vennero costruiti i primi strumenti elettronici in grado di emulare i suoni dell'orchestra, quali il clavioline. Durante gli anni quaranta vennero costruiti i primi modelli di sintetizzatori mentre negli anni cinquanta aumentò la produzione dei transistor che, grazie alle loro dimensioni ridotte, vennero adoperati in un numero sempre crescente di apparecchiature elettroniche. Nel 1958 vennero inventati i primi circuiti integrati che potevano includere numerosi transistor al loro interno. Il miglioramento delle tecniche di registrazione dopo la seconda guerra mondiale permise la diffusione dei primi studi elettronici, che erano dotati di generatori del suono, apparecchiature per la modificazione e il mixaggio, più tutto l'occorrente per la registrazione (ad esempio microfoni, amplificatori e altoparlanti). Nello stesso periodo, con i primi oscillatori elettronici, si diffuse il magnetofono che permise ai compositori di manipolare le registrazioni su disco al fine di applicare su esse diversi effetti sonori. Fra i centri di musica elettronica più importanti vi furono il GRM di Parigi (presso la radiotelevisione francese), il Columbia-Princeton Electronic Music Center (1950), lo Studio for Electronic Music di Colonia (1951) che ebbe fra i suoi rappresentanti Karlheinz Stockhausen, e lo Studio di fonologia fondato a Milano nel 1955. Quest'affermazione degli studi di musica elettronica, che contribuì ad aumentare la popolarità delle apparecchiature elettroniche ad un pubblico costituito esclusivamente da musicisti accademici, permise l'emersione di diverse "scuole" di musica elettroacustica: la musica concreta, la musica elettronica, la tape music e la computer music. Durante gli anni sessanta, l'orientamento dell'industria verso una tecnologia basata sui transistor contribuì agli sviluppi dei primi circuiti integrati commerciali, destinati a rendere ulteriormente più piccole tutte le tastiere. Il primo sintetizzatore a divenire largamente popolare, grazie alle sue dimensioni ridotte ed al suo costo relativamente basso, fu il Moog, inventato nel 1964 dall'ingegnere Robert Moog. Riconosciuto per essere stata un'importante evoluzione delle precedenti tastiere elettroniche, lo strumento godette di vasta notorietà soprattutto grazie al successo commerciale di Switched-On Bach (1968) di Wendy Carlos, un album contenente alcune partiture di Johann Sebastian Bach suonate interamente con esso. Ancora negli anni ’70 i computer non erano evoluti, era una fase pionieristica con registratori a quattro piste e sintetizzatori analogici. Si trattava più di sempre di connettere la cultura classicoartistica e il mondo della tecnologia per sviluppare adeguati segnali elettronici. *** 5 La musica è uno dei prodigi della natura, un’energia cosmica di inesauribile ed ineguagliabile bellezza. Chiunque abbia una responsabilità politica e gestionale del patrimonio musicale dovrebbe essere persona colta e partecipe, profondamente immersa negli studi musicali e quindi nei suo aspetti storici e filosofici. Le figure manageriali inserite nel ruolo di gestori delle istituzioni culturali, prive del supporto di esperti musicologi protranno ricondurlo ad aspetti meramente gestionali che insultano e impoveriscono l’offerta e la varietà della programmazione nelle sale da concerto tradendo soprattutto il diritto culturale dei giovani che, a partire dalla scuola, devono avere la piena libertà di accesso a tutti i territori musicali: una realtà alta, nobile e di fondamentale importanza nella storia umana. Parlando della musica classica in Italia dobbiamo dire che le nostre orchestre sinfoniche non riescono a promuove e diffondere il nostro repertorio nazionale contemporaneo, si rimane ai lodevolissimi Verdi, Puccini, Mascagni. Eppure non sono i compositori viventi o del tardo ‘900 che mancano: Victor de Sabata, Adriano Lualdi, Giuseppe Martucci, Luigi Dallapiccola, Ildebrando Pizzetti, Leonardo Sinigaglia, Vincenzo Tommasini, Goffredo Petrassi solo per citarne alcuni. Negli anni ha prevalso il gusto comune di riascoltare molte volte poche cose “sicure”. Una precisa operazione di marketing delle direzioni artistiche che vanno sul sicuro come le case discografiche. E’ un fatto che se programmo un Ciaikovskij riempio il teatro mentre non avviene, ad esempio, con l’altrettanto pregevole “Concerto dell’albatro” di Ghedini. “La conservazione del passato ha un senso anche negativo qundo diventa un modo per dimenticare la musica. L’ascoltatore ricava un’illusione di continuità in ciò che riconosce e censura tutto quanto pare distrurbala. Le varie maniere di esecuzione sono tutte profondamente radicate nella società di consumo piuttosto che nel mondo delle idee” (da “Un ricordo al futuro” di Luciano Berio). E’ pure noto che raramente i compositori italiani possano paragonarsi ai grandi sinfonisti stranieri come Brahms o Mahler ma considerare e proporre con perseveranza anche autori italiani sarebbe una coraggiosa operazione di grande significato culturale. Speriamo che questa bibliografia sia una piacevole scoperta culturale, quasi una piccola sfida, invitante e stimolante per la lettura e per nuovi ascolti, insieme gioiosa, profonda e passionale come solo sa essere la vera Arte. (M. P.) 6 Bibliografia - Da Schoenberg a Merzbow… 7 8 La bibliografia Adorno, Theodor Wiesengrund Impromptus : saggi musicali 1922-1968 / Theodor W. Adorno. -- Milano : Feltrinelli, 1973. -- 173 p.; 22 cm. -- (I fatti e le idee. Saggi e biografie. Musica; 260. Tit. orig.Impromptus . 1. Musica – Saggi Coll. 781 ADO Berio, Luciano Un ricordo al futuro : lezioni americane / Luciano Berio. -- Torino : Einaudi, c2006. -- xv, 114 p., [4] c. di tav. : ill.; 22 cm. -- (Saggi (Torino : Einaudi); 837. Tit. orig.Remembering the future . 1. Musica Coll. 780.1 BER Bianchi, Stefano La musica futurista : ricerche e documenti / Stefano Bianchi. -- Lucca : Libreria musicale italiana, 1995 [stampa]. -- 247 p.; 20 cm. -- (Musica ragionata; 8. 1. Storia della musica - Italia – Futurismo Coll. 780.945 BIA Billi, Murizio Goffredo Petrassi : la produzione sinfonico-corale / Maurizio Billi. -- Palermo : Sellerio, 2002. -- 127 p.; 21 cm. -- (Nuovo prisma; 37. -- In appendice una conversazione inedita con l'Autore. 1. Petrassi, Goffredo – Opere Coll. 780.92 PET BIL 9 Boulez, Pierre Note di apprendistato / Pierre Boulez ; a cura di Paule Thevenin. -- Torino : Giulio Einaudi, 1968. -- 335 p. : ill.; 22 cm. -- (Saggi; 430. Tit. orig.Relevés d'apprenti . 1. Musica – Saggi Coll. 780.9 BOU Bruno Maderna: studi e testimonianze / a cura di Rossana Dalmonte e Marco Russo. -Lucca : LIM, c2004. -- 492 p.; 21 cm. -- (Quaderni di Musica/Realtà. 1. Maderna, Bruno I. Dalmonte,Rossana Coll. 780.92 MAD BRU Cage, John: l'espressione si sviluppa in colui che la percepisce : Convegno di studi : Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio, 3-10 settembre 2002 : atti / a cura di Franco Ballardini, Aldo Cutroneo, Emanuela Negri. -- Lucca : LIM, c2003. -- VIII, 151 p.; 24 cm. -(Conservatorio statale di musica "F. A. Bonporti" di Trento. Sezione staccata di Riva del Garda. 1. Cage, John - Congressi I. Ballardini,Franco II. Cutroneo,Aldo III. Negri,Emanuela Coll. 780.02 CAG JOH C'erano una volta nove oscillatori... : lo studio di Fonologia della Rai di Milano nello sviluppo della Nuova Musica in Italia / a cura di Paolo Donati e Ettore Pacetti. -- Roma : RAI ERI, 2002. -- 205 p.; 23 cm+1 CD ROM. 10 1. Musica elettronica I. Donati,Paolo II. Pacetti,Ettore Coll. 786.7 CER Conti, Luca Suoni di una terra incognita : il microtonalismo in nord America 1900-1940 / Luca Conti. -Lucca : LIM, c2005. -- VIII, 353 p.; 24 cm. 1. Tonalità - Stati Uniti d'America - 1990-1940 Coll. 781.2690973 CON Cosimi, Enrico Manuale di musica elettronica : teoria e tecnica dei sintetizzatori / Enrico Cosimi. -Milano : Tecniche nuove, 2011. -- XXVII, 1100 p. : ill.; 24 cm. -- (Audio e musica. 1. Musica elettronica Coll. 786.74 COS Delalande, François Le condotte musicali : comportamenti e motivazioni del fare e ascoltare musica / François Delalande ; a cura di Giovanna Guardabasso e Luca Marconi. -- Bologna : CLUEB, c1993. -265 p.; 22 cm. -- (Musica e scienze umane; 9. 1. Musica - Psicologia I. Guardabasso,Giovanna II. Marconi,Luca Coll. 781.1 DEL 11 Disoteo, Maurizio Specchi sonori : identità e autobiografie musicali / Maurizio Disoteo, Mario Piatti. -Milano : Franco Angeli, c2002. -- 159 p.; 23 cm. -- (Idee e materiali musicali. Sul front.: Centro studi musicali e sociali Maurizio Di Benedetto. 1. Educazione musicale I. Piatti,Mario Coll. 780.7 DIS La divulgazione musicale in Italia oggi : Atti del Convegno : Parma, 5 e 6 novembre 2004 / a cura di Alessandro Rigolli. -- Torino : EDT, [2005]. -- XVI; 170 p.; 21 cm. -- (quaderni ladimus; 1. -- In testa al front.: istituzione casadellamusica Parma. 1. Musica - Italia - Congressi - 2004 I. Rigolli,Alessandro Coll. 780.945 DIV Everest, F. Alton Manuale di acustica : concetti fondamentali, acustica degli interni / F. Alton Everest. -Milano : Hoepli, c1996. -- 418 p. : ill.; 24 cm.. -- Trad. it. della 3a ed. americana, New York : TAB Book, 1994. Tit. orig.The master handbook of acoustics . 1. Acustica Coll. 620.2 EVE 12 Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti ; [diretto da Alberto Basso]. -- Torino : UTET, 1983-1988. -- 12 v. : tav. b. e. n.; 31 cm. Altro tit:Dizionario della musica e dei musicisti -- Contiene: Appendice. Torino, UTET, 1990. X, 1, 770, 1 p. 31 cm 1 1 : Il lessico A-C 2 2 : Il lessico D-LIV 3 3 : Il lessico LIZ-PRA 4 4 : Il lessico PRE-Z 5 1 : Le biografie A-BUR 6 2 : Le biografie BUS-FOX 7 3 : Le biografie FRA-JA 8 4 : Le biografie JE-MA 9 5 : Le biografie ME-PIA 10 6 : Le biografie PIC-SCHL 11 7 : Le biografie SCHM-TEL 12 8 : Le biografie TEM-Z 13 1 : I titoli e i personaggi A-F 14 2 : I titoli e i personaggi G-R 15 3 : I titoli e i personaggi S-Z; Appendici; Indice analitico. 1. Musica - Enciclopedie e dizionari 2. Musicisti - Enciclopedie e dizionari I. Basso,Alberto Coll. C 780 DIZ Hamm, Charles La musica degli Stati Uniti : storia e cultura / Charles Hamm ; a cura di Franco Fabbri ; traduzione di Katherine Siberblatt Wolfthal. -- Milano; Ricordi : UNICOPLI, [1990]. -- 2 v. (845 p. compless.) : ill.; 21 cm. -- (Le sfere; 14. Tit. orig.Music in the New World . 1. Musica - Stati Uniti d'America – Storia Coll. 780.973 HAM 13 Huber, David M. Manuale della registrazione sonora : concetti generali di acustica e registrazione musicale, tecnologie e attrezzature audio analogiche e digitali, procedure, audio per il web / David M. Huber, Robert E. Runstein. -- 2. ed.. -- Milano : Hoepli, c2007. -- 628 p. : ill.; 24 cm. -- ( Tit. orig.Modern recording techniques . 1. Suono - Presa e riproduzione I. Runstein,Robert E. Coll. 621.3893 HUB Károlyi, Ottó La grammatica della musica : la teoria, le forme e gli strumenti musicali / Ottó Károlyi ; a cura di Giorgio Pestelli. -- Torino : Einaudi, c2000. -- 239 p. : ill., mus.; 20 cm. -- (Piccola biblioteca Einaudi. N. s.; 36. Tit. orig.Introducing music . 1. Musica - Teoria I. Pestelli,Giorgio Coll. 781 KAR Intense emozioni in musica / a cura di Gino Stefani. -- Bologna : Clueb, 1996. -- 227 p.; 22 cm. -- (Musica e scienze umane; 12. 1. Emozione nella musica I. Stefani,Gino Coll. 781.5 INT 14 La Motte, Diether de Manuale di armonia / Diether de La Motte ; edizione italiana a cura di Loris Azzaroni. -Roma : Astrolabio, 2007. -- 377 p.; 21 cm. -- (Adagio. Tit. orig.Harmonielehre . 1. Armonia I. Azzaroni,Loris Coll. 781.25 LAM Lombardi, Daniele Rumori futuri : manifesti e immagini sulla musica futurista : Firenze, 12 dicembre 2003-1 febbraio 2004 / Danile Lombardi e Carlo Piccardi. -- Firenze : Vallecchi, c2004. -- 127 p. : ill.; 28 cm. 1. Musica futirista - Italia - Esposizioni I. Piccardi,Carlo Coll. 780.945 LOM Magrini, Tullia Universi sonori : introduzione all'etnomusicologia / Tullia Magrini ; con i contributi di Simba Arom, John Blacking, Judith Lynne Hanna [et al.]. -- Torino : Einaudi, 2002. -- VIII, 341 p.; 20 cm. -- (Piccola biblioteca Einaudi. Arte. Architettura. Teatro. Cinema. Musica; 207. -- I capitoli XI e XIV sono stati pubblicati in: Ethnomusicology: an introduction. 1. Musica popolare 2. Etnomusicologia Coll. 781.62 MAG Musica e suoni dell'ambiente / a cura di Albert Mayr. -- Bologna : CLUEB, 2001. -- 159 p. : ill.; 24 cm. -- (Musica teatro cinema. 2. Musica. 15 1. Musica concreta I. Mayr,Albert Coll. 781.32 MUS Mellers,Wilfrid Musica nel nuovo mondo : storia della musica americana / Wilfrid, Mellers. -- Torino : Einaudi, 1975. -- xv, 546 p.; 22 cm. -- (Saggi (Torino : Einaudi); 0537. Tit. orig.Music in a new found land . 1. Musica americana – Storia Coll. 780.97 MEL Metafonie : cinquanta anni di musica elettroacustica / a cura di Francesco Galante e Luigi Pestalozza. -- Lucca : LIM, 1998. -- 221 p.; 21 cm. -- (Quaderni di musica/realtà; 42. -- In cop.: Teatro alla Scala. 1. Musica elettronica I. Pestalozza,Luigi II. Galante,Francesco Coll. 786.7 MET Mila, Massimo Maderna, musicista europeo / Massimo Mila ; a cura di Ulrich Mosch. -- Nuova ed.. -Torino : Einaudi, c1999. -- 139 p., [24] p. di tav. : ill.; 20 cm. 1. Maderna, Bruno I. Mosch,Ulrich Coll. 780.92 MAD MIL 16 Musica e scienza : il margine sottile / I. Stoianova, A. Di Scipio, S. Mc Adams, M. Lupone ; a cura di Carlo Boschi. -- Roma : ISMEZ, c1991. -- 143 p.; 21 cm. -- ( 1. Musica - Saggi I. Boschi,Carlo II. Stoianova,Ivanka Coll. 781.1 MUS Musica e tecnologia domani : convegno internazionale sulla musica elettroacustica. Teatro alla Scala, 20-21 novembre 1999 / atti a cura di Roberto Favaro. -- Lucca : LIM, 2002. -- 256 p.; 21 cm. -- (Quaderni di musica/realtà; 51. 1. Musica elettronica - convegni I. Favaro,Roberto Coll. 786.7 MUS Nicolodi, Fiamma Musica e musicisti nel ventennio fascista / Fiamma Nicolodi. -- Fiesole : Discanto Edizioni, 1984. -- 488 p.; 21 cm. -- (Contrappunti; 19. 1. Musica - Italia - 1922-1943 Coll. 780.945 NIC Noller, Joachim Situ/azione scenica sul teatro di Luigi Nono negli anni '60 / Joachim Noller. -- Venezia : Centro Tedesco di Studi Veneziani, 1996. -- 46 p.; 21 cm. -- (Quaderni; 48. -- Conferenza tenuta a Venezia nel 1995. 1. Nono, Luigi - Congressi - Venezia – 1995 Coll. Misc.B.533.7 17 Nono, Luigi Nono Vedova : diario di bordo / a cura di Stefano Cecchetto, Giorgio Mastinu : da "Intolleranza '60" e "Prometeo". -- Torino : Umberto Allemandi & c., 2005. -- 139 p. : ill.; 21 cm. -- Catalogo della moatra tenuta a Roma nel 2005. 1. Nono, Luigi 2. Vedova, Emilio I. Vedova,Emilio <1919-2006> I. Cecchetto,Stefano II. Mastinu, Giorgio Coll. 780.92 NON Nono, Luigi La nostalgia del futuro : scritti scelti 1948-1986 / Luigi Nono ; a cura di Angela Ida De Benedictis e Veniero Rizzardi. -- Milano : Il Saggiatore, 2007. -- 345 p.; 22 cm. -- (La cultura; 613. 1. Musica – Teorie Coll. 780.92 NON Osmond-Smith, David Suonare le parole : guida all'ascolto di Sinfonia di Luciano Berio / David Osmond-Smith ; a cura di Nicola Bernardini. -- Torino : Einaudi, 1994. -- (PBE. Arte. Architettura. Urbanistica. Musica. Cinema. Teatro. Fotografia. Giochi. Sport. 1. Berio, Luciano - "Sinfonia" I. Bernardini, Nicola Coll. 784.184 BER OSM 18 Owen,Harold Il contrappunto modale e tonale / Harold Owen ; traduzione [e cura] di Antoni Giacometti. -- Milano : Curci, 2003. -- 285 p. : mus.; 30 cm. 1. Contrappunto I. Giacometti,Antonio Coll. 781.286 OWE Pärt, Arvo Arvo Pärt allo specchio : conversazioni, saggi e testimonianze / a cura di Enzo restagno. -Milano : Il Saggiatore, c2004. -- 284 p.; 22 cm. -- (Biblioteca ( Milano: Il Saggiatore); 3. 1. Pärt, Arvo I. Restagno,Enzo Coll. 780.92 PAR PAR Petrassi, Goffredo Autoritratto : intervista elaborata da Carla Vasio / Goffredo Petrassi. -- Roma; Bari : Laterza, 1991. -- VII, 136 p.; 21 cm. -- (I Robinson. 1. Petrassi, Goffredo - Autobiografia I. Vasio,Carla Coll. 780.92 PET aut Pinzauti, Leonardo Musicisti d'oggi : venti colloqui / Leonardo Pinzauti. -- Torino : ERI, 1978. -- 237 p.; 21 cm. -- (Musica e musicisti; 2. 19 1. Musicisti - Sec. 20. – Interviste Coll. 780.92 PIN Plebe, Armando La dodecafonia : documenti e pagine critiche / Armando Plebe. -- Bari : Laterza, 1962. -230 p.; 22 cm. -- (Biblioteca di cultura moderna; 574. 1. Musica dodecafonica Coll. 781.268 PLE Protti, Maria Cristina La didattica multimediale della musica / Maria Cristina Protti. -- Torino : Tirrenia Stampatori, 2002. -- 61 p.; 21 cm. -- ( 1. Musica - Insegnamento 2. Elaboratori elettronici - Impiego nella musica Coll. 786.76 PRO Ramazzotti, Marinella Luigi Nono / Marinella Ramazzotti. -- Palermo : L'Epos, 2007. -- 308, VIII p. di tav. : ill.; 21 cm. -- (Nuovi mondi sonori. Protagonisti della musica d'oggi; 1. 1. Nono, Luigi Coll. 780.92 NON RAM 20 Rattalino, Piero Forme e generi della musica : una guida per i non esperti / Piero Rattalino. -- Milano : Garzanti, 2001. -- 346 p.; 21 cm+1 CD musicale. -- (Saggi blu. 1. Forme musicali 2. Musica – Saggi Coll. 781.8 RAT - CD 781.8 RAT Schönberg, Arnold Manuale di armonia / Arnold Schönberg ; a cura di Luigi Rognoni ; traduzione di Giacomo Manzoni ; con una "Guida pratica" di Erwin Stein. -- Milano : Il saggiatore, 1963. -- 2 v.; 21 cm. -- (La cultura; 65. Tit. orig.Harmonielehre . 1. Armonia I. Stein,Erwin II. Rognoni,Luigi Vol. 1: Coll. Arte.B.469 Vol. 2: Coll. Arte.B.470 Rognoni, Luigi La scuola musicale di Vienna : espressionismo e dodecafonia / Luigi Rognoni ; in appendice scritti di Arnold Schönberg, Alban Berg, Vasilij Kandinskij. -- Torino : Einaudi, 1974. -- 561 p.; 19 cm. -- (Reprints Einaudi; 18. 1. Musica tedesca - Sec. 20. Coll. 780.943 ROG Ross, Alex Senti questo / Alex Ross ; traduzione di Andrea Silvestri. -- Milano : Bompiani Overlook, 2011. -- 582 p.; 21 cm. 21 1. Musica I. Silvestri,Andrea <Traduttore> Coll. 780 ROS Ross, Alex Il resto è rumore : ascoltando il XX secolo / Alex Ross ; traduzione di Andrea Silvestri. -- 3. edizione. -- Milano : Bompiani, 2009. -- 892 p.; 21 cm. -- (Bompiani Overlook. Tit. orig.The rest is noise . 1. Musica - Sec. 20. Coll. 780.904 ROS Sablich, Sergio Luigi Dallapiccola : un musicista europeo / Sergio Sablich. -- Palermo : L'Epos, c2004. -253 p., 33 c. di tav. : ill.; 21 cm.. -- (Autori &Interpreti 1850-1950; 4. 1. Dallapiccola, Luigi Coll. 789.635092 DAL SAB Said, Edward W. Musica ai limiti : saggi e articoli / Edward W. Said ; prefazione di Daniel Barenboim ; premessa di Mariam C. Said ; traduzione di Federico Leoni. -- Milano : Feltrinelli, 2010. -425 p.; 22 cm. -- (Campi del sapere. Tit. orig.Music at the limits . 1. Critica musicale – Saggi Coll. 781.17 SAI Salvetti, Guido La nascita del Novecento / Guido Salvetti. -- Torino : EDT, c1991. -- xix, 379 p.; 21 cm.. -(Biblioteca di cultura musicale. 22 -- Prima ed.: Torino : EDT, 1977. Coll. 780.94 SAL Scaldaferri, Nicola Musica nel laboratorio elettroacustico : lo Studio di Fonologia di Milano e la ricerca musicale negli anni Cinquanta : premio internazionale di Latina di studi musicali 1994 / Nicola Scaldaferri. -- Lucca : LIM, 1997. -- 152 p.; 21 cm. -- (Quaderni di Musica/realtà; 41. 1. Musica elettronica 2. Milano - Studio di Fonologia Coll. 786.7 SCA Schnittke: con un saggio introduttivo su URSS/Russia: 40 anni di musica dalla morte di Stalin a oggi / a cura di Enzo Restagno. -- Torino : EDT, c1993. -- XII, 264 p. : 1 ritr.; 24 cm. -(Biblioteca di cultura musicale. Autori e opere. (Musica contemporanea; 9. 1. Schnittke, Alfred I. Restagno,Enzo Coll. 780.92 SCH SCH Schönberg, Arnold Leggere il cielo : diari 1912, 1914, 1923 / Arnold Schönberg ; a cura di Anna Maria Morazzoni. -- Milano : Il Saggiatore, 1999. -- 160 p. : [16] tav.; 22 cm. -- ( 1. Schönberg, Arnold - Diari I. Morazzoni,Anna Maria Coll. 780.92 SCH MOR Taschera, Leonardo Forma e gesto nella composizione orchestrale : linee guida per una lettura della partitura / Leonardo Taschera. -- Bologna : CLUEB, 2000. -- 224 p.; 24 cm. -- (Manuali & antologie. 1. Musica orchestrale 23 Coll. 784.2092 TAS Valle, Andrea La notazione musicale contemporanea : aspetti semiotici ed estetici / Andrea Valle. -Torino : EDT, [2002]. -- 210 p.; 21 cm. -- (Tesi; 1. 1. Notazione musicale Coll. 780.148 VAL White, Eric Walter Stravinskij / Eric Walter White ; traduzione di Maurizio Papini. -- Milano : Mondadori, 1983. -- 817 p. : ill.; 22 cm. -- (Musica e storia. 1. Stravinskij, Igor Coll. 780.92 STR WHI Xenakis / a cura di Renzo Restagno. -- Torino : E.D.T., c1988. -- 314 p.; 23 cm.. -(Biblioteca di cultura musicale. Autori e opere. -- In testa al front.: Autori vari. 1. Xenakis, Iannis I. Restagno,Enzo Coll. 780.92 XEN 24 Appendice 25 Breve storia della musica sperimentale L’Europa La Musica d'Avanguardia (contemporanea o sperimentale) è lo sbocco naturale della musica colta nata nel XIX e nel XX secolo in aperta opposizione alla tradizione romantica europea. Gli antefatti fanno riferimento all’epoca tardo-ottocentesca con i nomi illustri di Richard Wagner, Johannes Brahms e Claude Debussy, rappresentanti di concezioni compositive dal gusto ricco, armonico e formale. Questo segmento artistico continua ancora con Gustav Mahler verso le nuove intuizioni della cosiddetta Seconda Scuola di Vienna, al cui interno si distinsero soprattutto Arnold Schönberg e Anton Von Webern, artefici primari dell'atonalità e della dodecafonia. Secondo quanto asserito dallo stesso Schönberg, il sistema tonale e le melodie wagneriane avevano raggiunto il loro limite massimo: bisognava introdurre nuovi concetti, quali la tonalità allargata e l'emancipazione della dissonanza, in modo tale da portare la scala a dodici note nonché a risultati più variegati. L’America Parallelamente a questa scena nel Vecchio Continente, l'America segue invece un percorso decisamente antitetico e ascensionale, fondendo folklore, jazz e cultura industriale in un ibrido senza precedenti. Ecco che allora si schiudono i battenti al Bruitisme, il pastiche caotico e pittoresco che troverà il suo maggior autore in Charles Ives che creò sinfonie particolarissime, iniettandole di tutti gli aspetti più conosciuti della cultura americana (ragtime, gospel, country, bande cittadine) frammisti al ritmo assordante della metropoli moderna. Ma la figura chiave di istituzione moderna del rumore fu il franco-americano Edgar Varèse. Varèse abolì la differenza tra suono e rumore, attraverso il loro pratico avvicinamento alla tecnologia e sottolineò moltissimo l'importanza capitale del timbro e del ritmo. È in questo modo che attua soluzioni davvero rivoluzionarie: un percussionismo anarchico e chiassoso, strumentazioni elettroniche, nastri pre-registrati con rumori quotidiani... precedendo persino Pierre Schaffer con la Musique Concrète e inaugurato la prima Musica Elettronica. La nuova musica L'Avanguardia Musicale si avvale principalmente di tutte le esperienze musicali del passato per giungere a scardinarne i dettami prestabiliti. L'autentico punto di inizio delle correnti avanguardistiche può essere segnato tra le due Guerre Mondiali, quando esse dovettero 26 scontrarsi in maniera più o meno diretta con le censure dei regimi totalitari nazisti e comunisti. Centro propulsore di tali tendenze rinnovatrici è la città di Darmstadt, in Germania, dove l'Istituto Internazionale per la Musica diventa il luogo prediletto d'incontro per gli eredi dei padri seriali Webern e Oliver Messiaen. Tra gli allievi di quest'ultimo spiccavano Iannis Xenaxis, Luigi Nono, Pierre Boulez ma soprattutto Karlheinz Stockhausen. Gli anni '50 costituiscono quello che è stato definito dal critico Karl Schumann come “miracolo culturale”: sia Europa che America sono teatro di una fertilità di generi mai vista prima. Abbiamo così la Micropolifonia con Ligeti, il Minimalismo americano con i pionieri Riley, Reich, Glass e in Europa con Arvo Pärt che lo applica alla musica religiosa, in Germania la Neue Einfacheit con Rihm e Bose, la New Complexity dei Settanta con Ferneyhough, Finnissy, e Lachenmann; il Neodadaismo; la Musique Concrète di Pierre Schaeffer, Luc Ferrari e Pierre Henry; la musica spettrale, soprattutto in Francia, i cui parametri compositivi (l'armonia, il ritmo e la melodia) derivano da ricerche acustiche sul suono: Hugues Dufourt, Gérard Grisey, Tristan Murail. In Italia Fausto Romitelli; la Musica aleatoria di André Boucourechliev, Bruno Maderna, Sylvano Bussotti…. Con un ampliamento delle tradizionali tecniche esecutive (vedi George Crumb e il primo Krzysztof Penderecki) e l’applicazione alla musica di concetti mutuati dalla matematica e dalla fisica (Iannis Xenakis). In particolare la Musica Concreta inaugurò uno dei primi modelli di manipolazione del suono per fini compositivi e fu probabilmente la prima "scuola" di musica elettronica. La possibilità di registrare il suono anche su nastro, ampliava di fatto gli orizzonti musicali a confini mai intravisti prima. La musica concreta veniva realizzata adoperando un magnetofono (anche se in origine veniva utilizzato il giradischi) e, dopo aver registrato i suoni, essi venivano manipolati nei loro parametri (altezza, timbro, velocità e altri). Il procedimento di manipolazione poteva essere basato su un metodo meccanico (montaggio sonoro o modifica della velocità di scorrimento del nastro) o elettrico (filtraggio sonoro e amplificazione), ed i nastri venivano a volte sezionati per essere scomposti e ricomposti al fine di riunire fra loro più suoni contemporaneamente. Una volta registrati, i suoni ottenuti venivano perfezionati attraverso l'utilizzo di apparecchiature. L'arte acusmatica è un tipo particolare di musica elettronica, creata per essere ascoltata tramite altoparlanti. Il termine musica acusmatica è stato coniato dal compositore francese Pierre Schaeffer, nel suo libro Traité des Objets Musicaux (1966) e deriva dal termine acusmatico e dall'akusmatikoi, la scuola pitagorica i cui discepoli udivano il maestro parlare dietro ad un velo. Nell'arte acusmatica, il velo è una metafora dell'altoparlante. L'acusmatica attrae nuove generazioni di compositori (citiamo Frédéric Acquaviva, Patrick Ascione, Paul Dolden, Ingrid Drese, Jean-Marc Duchenne, Marc Favre, Thomas Gerwin, Bernhard Günter, Jonty Harrison, Tomonari Higaki, Frédéric Kahn, Erik Mikael Karlsson, Patrick Kosk, Francisco López, Lionel Marchetti, Elio Martusciello, Robert Normandeau, Ake Parmerud, Dominique Petitgand, Agnès Poisson, Daniel Teruggi, Christian Zanési…) L’Italia non poteva tenersi in disparte. La RAI, con la creazione del «Premio Italia», ha dato incremento agli studi sperimentali basati su produzioni di musica concreta ed elettronica. Lo 27 Studio di Fonologia Musicale della Radiotelevisione Italiana, ad opera di Luciano Berio e Bruno Maderna, istituito nel giugno del 1955, rappresentò un centro all’avanguardia nella sperimentazione musicale: musica concreta, musica elettronica e music for tape recorder. Lo Studio di Fonologia Musicale produce una sintesi fra le differenti esperienze negli Studi di Colonia (NWDR), Parigi (RTF), New York (Columbia University), promuovendo le necessità espressive del musicista che voglia allargare il campo dell’esperienza musicale anche attraverso le possibilità dei nuovi mezzi sonori. Lo Studio di Fonologia Musicale si è assunto l’impegno di una produzione musicale autonoma e di ricerca fonologica. In Italia ha il via quella che Mario Bortolotto definisce in un suo famoso libro la "Fase seconda" della Nuova Musica, con autori quali Luigi Nono, Luciano Berio, Bruno Maderna, Sylvano Bussotti, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Niccolò Castiglioni, Franco Evangelisti, con il supporto autoriale e culturale di Franco Nonnis. Oltre il Novecento Nella musica elettronica non vi sono limiti teorici alla produzione di timbri. Sperimentare significa soprattutto abbattere le barriere tra generi, individuare nuovi spazi di espressione, inventarne di nuovi. Lo schematismo uccide la creatività. Nella normale musica strumentale l’esecutore garantisce l’accessibilità acustica al fatto sonoro: i mezzi offerti dalla musica elettronica vanno oltre oltre le possibilità auditive dell’uomo. L'impulso determinante alla musica sperimentale venne da John Cage, che conquisto' in breve il comando carismatico della scena americana. Comincio' col comporre opere per pianoforte "preparato" e per percussioni; scopri' poi il rumore e la musica orientale; negli anni Cinquanta formulo' la teoria della musica "aleatoria”; negli anni Sessanta, infine, adeguo' le sue concezioni della musica alle nascenti arti interdisciplinari, mutando il concerto in "happening" e creando la musica gestuale. Cage rende anti-convenzionale la pièce orchestrale, utilizzando una notazione assolutamente estranea ai canoni occidentali. Ad essa si ricollegano oltrettutto l'improvvisazione e quindi il freejazz. L'avanguardia in musica non è solo nel mutamento delle metodologie compositive, ma anche nell'introduzione di strumenti insoliti e innovativi. Gli anni Sessanta sono forieri di un tocco sperimentativo ancora più accentuato e incalzante; a Cage infatti si aggiungono Boulez, Pousseur e Maderna con le loro “opere aperte”, sicchè la decostruzione e la multifonia si fanno sempre più presenti nell'esecuzione strumentale. Negli anni Settanta György Ligeti inizia a fondere influenze tratte dalla musica di culture ed epoche diverse, in un pastiche stilistico non privo di ironia. Mauricio Kagel porta la teatralità in una musica spesso estremamente godibile. Salvatore Sciarrino adotta un linguaggio rarefatto, come imbastito di silenzi, in contrasto con il linguaggio, normalmente fittissimo, dell'avanguardia. Franco Donatoni, conclusa la fase di dedizione all'Alea (o indeterminazione), si avvia verso la riscoperta 28 dell'invenzione attraverso l'uso di codici combinatori e di permutazione. Luciano Berio, infine, riprende il discorso di Bartók, arricchendolo con le riflessioni di Claude Lévi-Strauss e James Joyce, e fa confluire elementi provenienti da svariate culture (inclusa quella popolare) in un linguaggio musicale estremamente nuovo e complesso. Negli Stati Uniti, il gruppo dei minimalisti (Steve Reich, Terry Riley, Philip Glass, LaMonte Young) percorre una strada nuova in cui la musica è basata sulla ripetizione di brevi frasi che tendono a raggelare il tempo (come nel caso di Glass) o in una trasformazione continua, mettendo così in primo piano il processo musicale (come nelle opere di Reich). Nel 1970 Françoise Barrière e Christian Clozier fondano il GMEB, gruppo di musica sperimentale di Bourges, catalizzatore della musica elettroacustica mondiale e più particolarmente nei paesi dell'Est, nell'Europa dl nord, a Cuba e in America del Sud. Grazie all'esistenza di classi di composizione all'interno dei conservatori e delle università, la pratica dell'arte elettronica conosce un forte sviluppo in tutto il mondo come in Francia (con Marcel Frémiot, Guy Reibel, Denis Dufour, Philippe Mion…), Canada (con Francis Dhomont), Belgio (con Annette Vande Gorne), Gran Bretagna (con Denis Smalley), Austria (con Dieter Kaufmann), Brasile (con Jorge Antunes, Rodolfo Caesar), Italia (con Roberto Doati, Agostino di Scipio, Lucio Garau…), ma anche Polonia, Ungheria, Svezia, Norvegia, America del Sud, Giappone… A partire dagli anni Settanta e Ottanta l'avvento prorompente della tecnologia informatica segna in maniera inevitabile la fine dell'era pionieristica e il profilarsi invece di un'inarrestabile flusso creativo per l'elettronica che si dividerà in mille categorie compositive sondando i campi più svariati del suono e delle sue combinazioni/contaminazioni. Dagli anni Novanta Il software musicale esce dai grandi centri di ricerca (quali i CCRMA o l'Ircam, il GRM o il CSC) e permette ad ogni compositore di realizzare nel proprio studio opere di musica elettronica. La stessa modalità compositiva ne viene influenzata, con un largo impiego dell'improvvisazione. In Italia Fausto Romitelli, allievo di Gèrard Grisey e di Hugues Dufourt, elabora il linguaggio spettrale appreso in Francia alla luce di suggestioni provenienti dall'area della dance elettronica. Tra i compositori italiani attivi vanno almeno ricordati i compositori Luca Francesconi (fondatore del centro milanese per la musica elettronica Agon e direttore della Biennale Musica di Venezia dal 2008), Ivan Fedele (direttore della Biennale Musica di Venezia dal 2012), Giorgio Battistelli, Marco Betta, Carlo Boccadoro, Fabrizio De Rossi Re, Lucio Garau, Stefano Gervasoni, Alessandro Solbiati, Fabio Vacchi... 29 Noise music Il noise – torniamo/siamo sempre al concetto di “rumore” - è un genere musicale caratterizzato da una sostanziale disintegrazione del suono armonico attraverso l'uso di dissonanze, feedback e distorsioni. Questa concezione del suono e della musica coinvolse in parte compositori come Arthur Honegger, Darius Milhaud, Igor Stravinsky e Edgar Varèse e, soprattutto a partire dagli anni cinquanta, trova importanti riflessi nella musica concreta, nella musica contemporanea orientata verso la gestualità e in alcune tipologie di sonorizzazione ambientale. Negli anni sessanta il rumore esce dai circuiti della musica colta e delle avanguardie storiche per contaminarsi con generi di matrice più popular, fino ad arrivare al largo impiego di feedback di artisti come Jimi Hendrix e agli esperimenti sonori di Lou Reed in “Metal Machine Music”. Altri musicisti di attitudine rumorista sono dopo Russolo, Iannis Xenakis, Karlheinz Stockhausen, Theatre of Eternal Music, Rhys Chatham, Ryoji Ikeda, Survival Research Laboratories, Whitehouse, Cabaret Voltaire, Psychic TV, Hermann Nitsch in Orgien Mysterien Theater, e i primi lavori di La Monte Young. Generi come la musica industrial, il Power noise, e la musica glitch affondano le proprie radici nel rumorismo e nell’intera avanguardia elettronica del ‘900 con una predilezione per il Groupe de Recherches de Musiques Concète di Pierre Schaeffer. Anche nella scena del Jazz d'avanguardia viene applicato il processo anti-forma che portò poi al "free noise" con esperimenti sonori di musicisti come John Coltrane, Ornette Coleman, Cecil Taylor, Eric Dolphy, Archie Shepp, Sun Ra Arkestra, Albert Ayler, Peter Brötzmann, John Zorn. Lou Reed che aveva conosciuto la drone music elettronica di La Monte Young e il suo progetto Theater of Eternal Music, gruppo seminale della musica minimalista/rumorista della metà degli anni'60 di cui fecero parte John Cale, Marian Zazeela, Henry Flynt, Angus Maclise, Tony Conrad. Intorno allo stesso periodo, in Inghilterra muoveva i primi passi un altro movimento che fece largo uso di pratiche rumoriste. La musica industriale vedeva una serie di gruppi come Throbbing Gristle, Cabaret Voltaire, Monte Cazazza, Whitehouse, riuniti attorno alla Industrial Records, etichetta che utilizzava spesso pubblicazioni in cassetta caratterizzate da editing su nastro, percussioni nette e ripetizioni distorte, al punto da poter degradare in un noise ancora più duro. Nel 1980, artisti industrial come Current 93, Hafler Trio, Throbbing Gristle, Coil, Laibach, Thee Temple ov Psychick Youth, Test Dept, Clock DVA, SPK ed Einstürzende Neubauten suonavano musica rumorista mescolando percussioni metalliche, chitarre e strumenti non convenzionali (martelli e ossa) durante l'esecuzione di elaborate rappresentazioni. Dalla prima scena industriale si ramificarono presto a macchia d'olio, una molteplicità di nuovi generi ed artisti che vengono oggi definiti come post-industriali. Parte di tale diffusione lo si deve ad un continuo proliferare di microetichette e fanzine dalle quali uscirono band come Étant Donnés, Le Syndicat, Factrix, Autopsia, Nocturnal Emissioni, Severed Hads e in Italia Maurizio Bianchi, Teho Teardo, Sigillum S, Ain Soph, The Sodality, Mauthausen Orchestra, T.A.C., Laxative Souls, Metadrive, Giancarlo Toniutti, Officine Schwartz. 30 E poi la grande e prolifica scuola giapponese e con lei il suo più grande rappresentante, colui che abbiamo provocatoriamente messo alla pari opposta di Schoenberg, come temporaneo folle impossibile anello di un finale indefinibile per definizione genetica dell’improvvisazione totale: Masami Akita (Tokyo, 1956), Merzbow, alias artistico scelto ispirandosi a uno dei dispositivi artistici più geniali del Novecento, il merzbau del tedesco Kurt Schwitters. Quel prototipo dell’installazione ambientale, messo insieme con pezzi di rottami e cianfrusaglie per creare ambienti totalmente Dada. Con lo stesso spirito Merzbow ha costruito i suoi primi progetti sonori raccogliendo “junk sounds”, campionando suoni industriali con un procedimento analogo e assemblando così i suoi primi lavori, come “Normal Music”. Da allora (il suo primo album risale al 1979) il musicista ha messo insieme un numero impressionante di album e collaborazioni che superano i 500 titoli. *** E questo è quanto. Dietro a questi artisti esistono una miriade di etichette discografiche spesso autoprodotte di assoluto pregio e valore culturale e testimoniale che hanno saputo promuovere in migliaia di pubblicazioni – su nastro, LP, CD e DVD - l’evolversi di questa meravigliosa e folle avventura musicale: a loro andrebbe dedicato un’intero lavoro ma per ora annotatevi le maggiori segnate in in calce. Ora ci sono tanti libri da leggere, gustare, approfondire e poi dovrete ascoltarla questa musica così diversa, incandescente, inquieta… 31 32 Compositori sperimentali Una selezione impossibile… AMM Gli AMM sono un gruppo musicale inglese. Considerata un'importante formazione di jazz improvvisato e sperimentale, gli AMM ispirarono i "bordoni ipnotici" di numerose formazioni inglesi di musica psichedelica, quali i primi Pink Floyd e i Velvet Underground di White Light/White Heat. Alcune composizioni: 1967 – Ammmusic 1970 - Live Electronic Music Improvised - (con i Musica Elettronica Viva) 1972 - At The Roundhouse (EP) 1991 - The Nameless Uncarved Block 1993 - Newfoundland 1996 - From A Strange Place 1996 – Laminal Luciano Berio Luciano Berio, nasce ad Oneglia (Imperia) il 24 ottobre 1925, dopo aver iniziato gli studi musicali col padre, ha proseguito presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con Giulio Cesare Paribeni e Giorgio Federico Ghedini. Nel 1954 ha fondato e diretto con Bruno Maderna lo Studio di Fonologia Musicale presso la Rai di Milano e, nel 1956, ha fondato la rivista "Incontri Musicali". Berio ha insegnato a Darmstadt, alla Summer School di Dartington, al Mills College in California, alla Harvard University e alla Juilliard School di New York dal 1965 al 1972. Dal 1973 al 1980 ha diretto il dipartimento elettroacustico dell’IRCAM di Parigi e nel 1987 ha fondato il Centro Tempo Reale di Firenze. Berio / Circles. Bussotti / Frammento. Cage / Aria with fontana mix (1962) 33 Berio / Folksongs. Schönberg / Pierrot lunaire (2007) Berio / Sinfonia (1986) Berio / Maderna (1990-1993) Berio – Différences, Sequenza III & IV, Due Pezzi, Chamber Music (1970) Berio, Gentile, Maderna, Morricone, Mosso, Sciarrino (2006) Berio /Requies; Voci; Corale (1990) Berio / Sinfonia / Calmo / Ritirata notturna di Madrid (2014) Maurizio Bianchi Il musicista e compositore Maurizio Bianchi (1955) produce il suo primo lavoro noise in cassetta nei primi anni 80 all'acme della scena industriale, ma le sue dissonanti e caotiche orge sonore si rifanno alla musica concreta degli anni 50, nonostante si ritrovino somiglianze con i Nocturnal Emissions, Metabolist, Whitehouse e i primi Throbbing Gristle. Debutta sotto lo pseudonimo Sacher-Pelz con le cassette autoprodotte Cainus (1979), Venus (1980), Cease To Exist e Velours, in seguito raccolte in Mutation For A Continuity (Ees'T). Si tratta di collage di suoni elettronici. "Mectpyo/Blut" nel 1980, è la prima cassetta realizzata sotto il suo vero nome. Sotto l'alias Leibstandarte, Bianchi realizza il suo primo vinile: Triumph of the Will (Come Organization, 1981), che riprende materiale già precedentemente edito in cassetta, e Weltanschauung (1982). I lavori più importanti escono sotto il suo vero nome: Symphony For A Genocide (Sterile, 1981), probabilmente la sua opera più terrificante, Nh/Hn (Grafika Airlines, 1981), Menses (EEs'T, 1982), sono dei classici reportage di horror-shock musicale, divisi in due suite (particolarmente Scent). Ritorna rapidamente ai suoi standard usuali con Endometrio (EEs'T, 1983), manifesto della sua estetica "bionica" e teoricamente meno difficile delle precedenti uscite, l'accessibile Carcinosi (EEs'T, 1983), Das Testament (Mectpyo Sounds, 1983). Dopo un lungo periodo di silenzio, Bianchi rientra in scena con una trilogia di ispirazione metafisica, composta da "Colori" (Ees'T, 1998), First Day Last Day (1999) e Dates (2001), nei quali dominano temi religiosi e filosofici e nei quali troneggiano placide sonorità ambientali, mentre Frammenti (2002) e Antarctic Mosaic (2003) sembrano rinviare al suo stile originario degli anni 80. La prolifica carriera di Bianchi continua con Neuro-munalp (Small Voices, 2005), Men's True Hated (Menstrualrecordings, 2005), The Testamentary Corridor (Staalplat, 2006). Micromal Sonorities (2007) e` una collaborazione con Saverio Evangelista. 34 Henry Cowell Il compositore americano Henry Cowell (1897-1965) è conosciuto soprattutto per l’uso dei clusters, come per esempio in The Tides of Manaunaun (1912), in cui si chiede all’interprete di utilizzare le palme delle mani e l’avambraccio per produrre grappoli di suoni sulla tastiera, o per l’intervento nella cassa armonica del pianoforte direttamente sulle corde, come in Aeolian Harp e in The Banshee. Una caratteristica costante della musica americana, quella dell’apertura a influenze orientali, è già presente in Cowell, che dopo aver esplorato l’ampio universo delle musiche popolari delle più diverse provenienze etniche, studiò il gamelan indonesiano con un musicista giavanese e imparò a suonare lo shakuhachi, il flauto giapponese. Cowell è stato anche un importante organizzatore di musica. Nel 1925 ha fondato la “New Music Society”, durata fino al 1936. La sua attività si inserisce in un fervido ribollire di iniziative legate alla nuova musica. Nel 1921 viene fondata la “International Composer’s Guild” (Associazione internazionale compositori), cui fanno seguito la “League of Composers” (Lega dei compositori), la sezione americana della “International Society for Contemporary Music” (Società internazionale per la musica contemporanea, I.S.C.M.), l’”American Composers’ Alliance” (Alleanza dei compositori americani), la “National Association of American Composers and Conductors” (Associazione nazionale dei compositori e dei direttori d’orchestra americani). Direttori d’orchestra come Sergej Kusevitzkij, Leopold Stokovski e Dimitri Mitropulos contribuiscono da parte loro a dirigere e far conoscere quanto di nuovo si andava profilando sulla scena americana Aldo Clementi Aldo Clementi (Catania, 25 maggio 1925 – Roma, 3 marzo 2011). Compositore italiano. A sedici anni comincia a studiare composizione nella sua città e la continua poi con Alfredo Sangiorgi (allievo di Schönberg a Vienna nel 1922-23) che lo mette per la prima volta a contatto con la tecnica dodecafonica (Catania - Bolzano 1945-52). Dal 1952 al 1954 studia a Roma con Goffredo Petrassi, sotto la cui guida si diploma. Dal 1955 al 1962 frequenta i corsi di Darmstadt dove vengono eseguiti Tre Studi per orchestra da camera (1956-57), Composizione n. 1 per pianoforte (1957) e Triplum (1960). Per una decisiva svolta musicale fu importante la conoscenza di Bruno Maderna (1956) che gli aprì orizzonti affatto sconosciuti e fondamentale l'aver frequentato lo Studio di Fonologia di Milano (1956-62). Dal 1971 al 1992 è stato docente di Teoria musicale presso il DAMS di Bologna. Musica elettronica: Collage 2 musica elettronica (1960) Collage 3 (Dies Irae) musica elettronica (1966-1967) Madrigale per pianoforte preparato a 4 mani e nastro magnetico (1979) L'orologio di Arcevia per 13 esecutori (1979) diretto da Roberto Abbado per il Teatro La Fenice di Venezia 35 Elegia per flauto, 4 fagotti, 4 corni e 4 tromboni (1979-1981) Sinfonia da camera per orchestra da camera (1974) Concerto per pianoforte, 24 strumenti e carillon (1975) John Cage John Cage (Los Angeles, 5 settembre 1912 – New York, 12 agosto 1992) è stato un compositore e teorico musicale statunitense. È considerato una delle personalità più rilevanti e significative del Novecento. La sua opera è centrale nell'evoluzione della musica contemporanea. First Construction in Metal (1939) Imaginary Landscape No. 1 (1939) Living Room Music (1940) Credo In Us (1942) Four walls (1944) Music for Marcel Duchamp (1947) Sonatas and interludes (1948) String Quartet in Four Parts (1949–50) Music of Changes (1951) 4'33" (1952) Litany for the Whale (1980) Ryoanji (1983) But What About the Noise of Crumpling Paper (1985) Europeras 1 & 2 (1987) Solo n°43 (Songsbooks–1970) Freeman Études (1990) 36 Cornelius Cardew Cornelius Cardew (Winchcombe, 7 maggio 1936 – Londra, 13 dicembre 1981) è stato un compositore britannico. Viene considerato uno dei maggiori diffusori della musica d'avanguardia europea e statunitense in Gran Bretagna e ricordato per la sua militanza nel gruppo sperimentale AMM. Alcune composizioni: 1967 - Ammmusic (con gli AMM) 1990 - Thalmann Variations (postumo) 1999 - Cornelius Cardew: Treatise (postumo) 2001 - Four Principles on Ireland and Other Pieces (postumo) 2001 - Cornelius Cardew: Chamber Music, 1955-64 (postumo) 2001 - We Only Want the Earth (postumo) 1967 - Treatise, for any number of musicians with any instruments 1969 - The Great Learning, for orchestra 1980 - There Is Only One Lie, There Is Only One Truth, for mixed choir & piano Lorenzo (Renzo) Dall'Oglio Consegue il diploma di composizione e direzione d'orchestra presso il Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia. Frequenta i corsi estivi di Darmstadt nel 1951 e nel 1952. Effettua corsi di direzione d'orchestra con Hermann Scherchen. È allievo e amico di Bruno Maderna, il quale gli esegue a Darmstadt nel 1951 la composizione Cinque espressioni per orchestra. È responsabile dello Studio di Fonologia di Milano della RAI dal 1959 al 1963 e successivamente, presso la Terza Rete Radiofonica, responsabile della programmazione di musica classica della stessa Rete e del Quinto Canale della Filodiffusione. Edison Vasilievic Denisov Tomsk, Siberia (U.R.S.S.), 06/04/1929 - Parigi (Francia), 23/11/1996. Con Andrey Volkonsky è uno dei più importanti rappresentanti della generazione post-Shostakovich, non solo come compositore ma anche come ideologo. Nella seconda metà degli anni Cinquanta ha contatti con Nono, Boulez, Stockhausen, Maderna e altri compositori europei. 37 Pascal Dusapin Pascal Dusapin (1955) studia prima con Olivier Messiaen al Conservatoire national supérieur de musique et de danse di Parigi, poi con Iannis Xenakis, tra il 1974 e il 1978, ed infine con Franco Donatoni. Dusapin infonde nelle sue opere liriche una musica intensa selezionando cimbalom, flauto contralto, clarinetto basso, trombe sordina al servizio del dramma. Una parte elettroacustica, sempre sorprendente ed efficace, viene talvolta usata per elaborare il suono nell’ambiente. Alcune composizioni: Itou per clarinetto basso (1985) Indeed per trombone (1987) Iti per violino (1987) I pesci per flauto (1989) In & Out per contrabbasso (1989) Études per pianoforte (1998/1999) In nomine per viola (2000) Herbert Eimert Bad Kreuznach, Palatinato renano (Germania), 08/04/1897 - Colonia (Germania), 15/12/1972. Studia a Colonia, inizialmente al conservatorio (1919-1924) e successivamente all’università (1924-1930) dove consegue il dottorato in musicologia nel 1931. Dal 1927 lavora presso la radio tedesca Westdeutcher Rundfunk (WDR) di Colonia, successivamente dal 1935 al 1945, lavora come editore al Kölnische Zeitung. Nel 1951 è direttore dello Studio di musica elettronica (Studie für Elektronische Musik) della WDR di Colonia. Dal 1965 al 1971 insegna al Cologne Musikhochsule dove ne dirige anche lo studio di musica elettronica. Morton Feldman Morton Feldman (New York, 12 gennaio 1926 – Buffalo, 3 settembre 1987) è stato un compositore statunitense, noto per le sue musiche strumentali composte da suoni spesso isolati, con prevalenza di dinamiche attutite e durate spesso decisamente lunghe. 38 Composizioni: Ilusions per pianoforte (1948) Projection 1 per violoncello (1950) Two Intermissions per pianoforte (1950) Piano Piece 1952 (1952) Last Pieces per pianoforte (1956) Piano Piece (to Philip Guston) per pianoforte (1963) Vertical Thoughts 4 per pianoforte (1964) Piano per pianoforte (1967) Principal Sound per organo (1980) Triadic Memories per pianoforte (1981) For Aaron Copland per violino (1981) For Bunita Marcus per pianoforte (1985) A Very Short Trumpet Piece per tromba (1986) Gérard Grisey Gérard Grisey (1946 – 1998) frequenta i conservatori di Trossingen e Parigi, conseguendo i diplomi di pianoforte, armonia, contrappunto, fuga e composizione. Si specializza inoltre alla parigina Normale de Musique, alla Chigiana di Siena e ai Ferienkurse di Darmstadt. Nel suo iter formativo, è stato allievo di figure prestigiose come Messiaen, Dutilleux, Ligeti, Xenakis e Stockhausen. Beneficiario di una borsa di studio a Villa Medici (Roma), dal 1972 al 1974, costituisce nel 1973 il gruppo dell’Itinéraire insieme con i colleghi Tristan Murail, Roger Tessier e Michaël Levinas, Hugues Dufourt. Tra le sue prime opere “spettraliste” si annoverano lavori importanti e spesso eseguiti come Dérives, Périodes e Partiels. Perfeziona in seguito gli studi di acustica all’Università Paris VI e nel 1980 entra a far parte, come praticante, del gruppo dell’IRCAM diretto da Pierre Boulez. 39 Henryk Górecki Henryk Mikołaj Górecki (Czernica, 6 dicembre 1933 – Katowice, 12 novembre 2010) è stato un compositore polacco di musica contemporanea. Composizioni: Quattro preludi, op. 1, per pianoforte (1955) Tre canti, op. 3 (1956) Sonata op. 6, per pianoforte (1956) Canti di gioia e ritmo op.7, per due pianoforti e orchestra da camera (1956) Sonata op. 10, per due violini (1957) Epitafium op. 12, per coro misto e strumenti (1958) Good Night op. 63, per soprano, flauto, percussioni e pianoforte (1990) Male Requiem Dla Pewnej Polki op 66, per pianoforte e 13 strumenti (1993) Niech Nam Zyja I Spiewaja per ensemble vocale (2000) Pietro Grossi Pietro Grossi (Venezia, 15 aprile 1917 – Firenze, 21 febbraio 2002) è stato un compositore, programmatore, insegnante e violoncellista italiano. Pioniere italiano della musica elettronica e della computer music, è stato il fondatore dello Studio di Fonologia di Firenze. Alcune composizioni: Atmosfera & elettronica (Lupus) ElettroMusica n. 1 e n. 2 (Leo records) GE-115 Computer Concerto (General Electrics, 1968) Computer Music (Edizioni Fonos, 1972) Computer Music (CNUCE/CNR, 1973) Computer Music (LP, Edipan, 1988) Computer Music (CD, Edipan, 1990) Musicautomatica (LP, Die Schachtel, 2003) 40 Battimenti (CD, ants records, 2003) Suono Segno Gesto Visione a Firenze 2 - Grossi, Chiari, Cardini, Mayr, Lombardi, Aitiani, Maltagliati AtoposMusicautomatica (CD, Die Schachtel, 2008) Combinatoria (CD, Die Schachtel, 2010) Hans Werner Henze Hans Werner Henze (Gütersloh, 1º luglio 1926 – Dresda, 27 ottobre 2012) è stato un compositore tedesco residente in Italia, noto per le sue opinioni politiche marxiste e il loro influsso sulla sua opera. Composizioni: Sinfonia n. 1 (1947, revisionata nel 1963 e 1991) Sinfonia n. 2 (1949) Sinfonia n. 3 (1949-1950) Sinfonia n. 4 (1955) Vokalsinfonie (1955, tratta dall'opera "König Hirsch") Sinfonia n. 5 (1962) Sinfonia n. 6 per due orchestre da camera (1969, revisionata nel 1994) Sinfonia n. 7 (1983-1984) Sinfonia n. 8 dal Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare (1992-1993) Sinfonia n. 9 per coro e orchestra, da un racconto di Anna Seghers (1995-1997) Sinfonia n. 10 (1997-2000) 41 György Ligeti György Sándor Ligeti (Târnăveni, 28 maggio 1923 – Vienna, 12 giugno 2006) è stato un compositore ungherese naturalizzato austriaco, visto spesso come uno fra i più grandi compositori di musica strumentale del XX secolo. Composizioni: Quartetto d'archi (un movimento) (1938) Klavierstücke per pianoforte (1938-43) Simfonía (1939-40) Piccolo Trio per violino, violoncello (o viola) e pianoforte (1941-42) Pièce per coro a cappella, (1941-1943) Quaderno di esercizi per pianoforte e organo (1942-48) Cantata n°1: Et circa horam nonam, per mezzosoprano 2 cori misti e accompagnamento musicale (1944) Frühe Stücke (studi per i giovani) per pianoforte a 4 mani (1942-43-50-51) Duo per violino e violoncello (1945) 2 Capricci per pianoforte (1947-48) Ha Folyóvíz volnék (Se fosse acqua del fiume), canone a 4 voci (1947-53) Mifiso la sodo per piccola orchestra (1948) Invenzione per pianoforte (1948) Bölcsötöl a Sírig (Dalla culla alla tomba), per soprano, mezzosoprano, oboe, clarinetto e quartetto d'archi (1948) Sonata per violoncello solo' (1948-53) Régi magyar társas táncok (Antiche danze ungheresi) concerto per flauto, clarinetto e orchestra d'archi (1949) Ballade und Tanz da canzoni popolari rumene per orchestra giovanile (1949-50) Apparitions, per orchestra (1958-59) Frammento, per orchestra da camera (1961) Atmosphères, per grande orchestra (1961) 3 Bagatelle, cerimoniali musicali per pianoforte (1961) Die Zukunft der Musik (il futuro della musica) composizione collettiva, provocazione musicale per altoparlanti in auditorium (1961) Volumina, per organo (1961-62, rivista 1966) 42 Poema sinfonico per 100 metronomi (1962) Aventures et nouvelles aventures, Azione scenica in 14 scene, per 3 voci soliste e 7 strumenti (1962-66) Requiem, per soprano e mezzo soprano solista, 2 cori misti e orchestra (1963-65) Concerto per violoncello e orchestra (1966) Lux Aeterna, per 16 voci soliste (1966) Lontano, per grande orchestra (1967) Fantasia in la min. per pianoforte a 4 mani (op. postuma) Francisco Lopez Lo spagnolo Francisco Lopez è uno dei compositori più prolifici al mondo. Durante la propria carriera concentrò la propria attenzione sui collage di field recording e sulle manipolazioni dei suoni dei fenomeni naturali. Quella ottenuta è spesso ambient subsonica piuttosto che musica concreta tradizionale (e rumorosa). La lista delle registrazioni è virtualmente infinita: Warszawa Restaurant (Trente Oiseaux, 1995), Belle Confusion 966 (Trente Oiseaux, 1996), Addy En El Pais De Las Frutas Y Los Chunches (ND, 1997), ovvero la sua composizione preferita, Untitled #74 (Tavle Of The Elements, 1997), un massiccio crescendo che inizia dal silenzio per giungere al rumore apocalittico, Untitled Music For Geography (Sedimental, 1997), che rimpiazza il silenzio con il rumore estremo per poi ritornarvi, l'antologia doppia Temizlemek (Linea Alternativa, 1998), La Selva (V2_Archief, 1998), un collage di suoni della foresta tropicale, Belle Confusion 969 (Sonoris, 1998), che adopera nuovamente suoni della foresta tropicale (però ulteriormente processati), Untitled (1981-83) (Staalplaat, 1999), Belle Confusion 0247 (Absolute, 2000), ovvero una collaborazione Amy Denio, Untitled #92 (Mego, 2000), Untitled #107 (EarthEar, 2001), il doppio e troppo indulgente Whint (Absolute, 2001) composto assieme a Zbiniew Karkowski, il doppio NAV (Absolute, 2001) composto assieme a John Duncan, Untitled (1999) (Subsound 2001)… 43 Pierre Henry Pierre Henry, nato nel 1927 a Parigi, allievo di Messiaen e Boulanger, fu uno dei pionieri della musica concreta. Nel 1948 faceva parte, infatti, del laboratorio parigino di Pierre Schaeffer, l'ingegnere che, coadiuvato da scienziati come Abraham Moses e da musicisti come Henry stesso, per primo utilizzo' i rumori della vita quotidiana accanto agli strumenti tradizionali. Ai piu' celebri pastiche del maestro Henry contribui' in modo determinante: Symphonie Pour Un Homme Seul (1949), poema "concreto" sulla giornata di un uomo qualunque (un ardito montaggio di eventi sonori, coreografato da Maurice Bejart nel 1955), e l'opera Orphee' (1953) sono per meta' suoi (nel 1952 scrisse anche con Messiaen Timbres-durees). I capolavori del primo periodo sono il Concerto Des Ambiguite' (1950) per due pianoforti (il cui suono viene progressivamente distorto) e la riveduta Symphonie nel 1953. Nella Symphonie (in dodici movimenti) si sente un uomo camminare, canticchiare, passeggiare, spostare oggetti, discutere animatamente con una donna, mentre gli strumenti dell'orchestra gli rifanno il verso. Il tessuto armonico e' totalmente sgretolato, le dissonanze abbondano, inserti incollati su sequenze sinfoniche spezzano il ritmo. Altri lavori del periodo sono il Microphone Bien Tempere' (1952), Antiphonie (1952), la Musique Sans Titre (1951), la suite in quattro movimenti Astrologie (1953), Spatiodynamisme (1955). Seguendo gli sviluppi del Centro di Ricerche, Henry venne in contatto con gli esponenti della scuola di Darmstadt e soprattutto con Varese, tornato a Parigi nel 1954 per comporre Desert con gli ultimi ritrovati tecnologici del Centro, nonchè con Maurice Bejart, per gli spettacoli totali del quale comporra' diverse musiche: Haut Voltage (1956), Coexistence (1959), Investigations (1959). Le “venticinque Variazioni per sospiro e cigolio di porta” del 1963 costituiscono il più rigoroso tentativo di costruire una sintassi "concreta". La trasformazione continua a cui sono sottoposti i due rumori fornisce il materiale per la costruzione di un ritmo e di una "melodia" concreti. Accurato e pignolo lavoro "magnetico", le variazioni travolgono secoli di musica ostentando la disinvoltura dei ritornelli. Alcune composizioni: New Gates (1996; flauto, arpa, viola) L'amour de loin (2000; opera) Orion (2002; orchestra) Tetsu Inoue Tetsu Inoue è uno dei più importanti compositori emersi dal Giappone negli anni novanta. Ora risiede a New York. Le sue prime registrazioni furono i singoli Ecstasy Of Communication (Pod, 1993) e Head Dance (Fax, 1993) nonché gli album Datacide (Pod,1993) e 2 (Fax, 1993), entrambi attribuiti a Datacide, ovvero la sua collaborazione con Atom Heart (Uwe Schmidt). Il duo sperimentava adottando uno stile ambient basato sul rumore che era l'equivaente sonoro di materia organica che si sviluppa in un embrione. 44 Questi esperimenti facevano strada ad una pietra miliare della musica elettronica moderna, Flowerhead (Rather Interesting, 1994 - Asphodel, 1996), una raccolta di tracce rilassanti che mutano lentamente in migliaia di immagini. La base di Flashback Signal è un battito elettronico non dissimile a quello di una Rainbow In Curved Air di Terry Riley immersa nelle microonde e scagliata oltre la Via Lattea. A volte appare una corrente sotterranea accompagnata da voci mascherate in una gelatina galattica. Alvin Lucier Alvin Lucier (New Hampshire, 1931), uno dei fondatori (con Robert Ashley, David Behrman, Gordon Mumma) della Sonic Arts Union nel 1966, contributi alla musica moderna nel 1962, nel periodo in cui intraprese l'insegnamento universitario. Da allora ha sfornato lavori sperimentali a ripetizione, sfruttando tecniche e maniere della musica gestuale, elettronica, vocale e dimostrando particolari preferenze per l'impiego di sorgenti sonore insolite e per forme ancor piu' insolite di esecuzione: Whistlers (1967) sfrutta i disturbi magnetici della ionosfera (prima composizione di musica basata sulle VLF, ispirata dalla registrazione della ionosfera pubblicata da Millett Morgan nel 1955); Chambers (1967) e' costruito a partire dai rumori di alcuni oggetti; Vespers (1967) muove gli esecutori in una stanza buia come pipistrelli guidati dall'eco elettronica; The Only Talking Machine (1969) e' orchestrata per "ventriloquismo elettronico". Nella seconda meta' degli anni Settanta, fianco a fianco con un ingegnere elettronico, Lucier vara i suoi lavori piu' ambiziosi, monumentali pannelli sonori basati sulla manipolazione acustica delle vibrazioni. Music On A Long Thin Wire (1977) per filo metallico di 24 metri (guidato da un oscillatore d'accordatura), Directions Of Sound From The Bridge (1978) e Shapes Of The Sound From The Board (1979) unificano le ricerche sulla musica ambientale, minimale, elettronica e concreta. Sono flussi di pattern variabili in volume, timbro e ritmo, armonie mono-dimensionali il cui modello e' in effetti proprio la "dalembertiana" corda vibrante con la sua struttura matematica a modi normali. La musica di Lucier si e' rarefatta fino a farsi inascoltabile. E' certamente (con quella di LaMonte Young) la piu' "minimale" che sia mai stata tentata. Per fruirla l'ascoltatore deve decifrare pazientemente i volteggi delle armoniche, i girotondi dei feedback, i moti impercettibili delle frequenze. Lucier e' anche il piu' fedele al motto di Cage: "la musica sperimentale e' musica di cui non e' possibile prevedere il risultato". North American Time Capsule (1967) fa uso di un vocoder per riprodurre una corrente di voci aliene grottesche (curiosamente simile alle voci concepite dieci anni dopo su "Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo" di Spielberg). Bruno Maderna Bruno Maderna (Sant'Anna di Chioggia, 21 aprile 1920 – Darmstadt, 13 novembre 1973) è stato un compositore e direttore d'orchestra italiano. 45 Composizioni: Concerto 1942 per pianoforte e orchestra (1942), anche in una versione per due pianoforti (1946) Requiem per 4 voci, doppio coro e grande orchestra per soli, cori e orchestra (1946) e prima esecuzione assoluta postuma nel Teatro La Fenice di Venezia diretto da Andrea Molino nel 2009 Serenata per 11 strumenti (1946) Concerto per due pianoforti e strumenti (1948 al Teatro La Fenice di Venezia) Liriche su Verlaine (1948) B.A.C.H. Variationen per due pianoforti (1949) Composizione n.1 per orchestra (1948-1949) Composizione n.2 per orchestra (1950) Improvvisazione n. 1 per orchestra (1951-1952) Musica su due dimensioni per flauto, percussioni e nastro magnetico (1952) Ausstrahlung per voce femminile, flauto e oboe obbligati, grande orchestra e nastro magnetico (1971) Ages, invenzione radiofonica per voci, coro e orchestra da William Shakespeare (Rai, 1972) Olivier Messiaen Olivier Eugène Prosper Charles Messiaen (Avignone, 10 dicembre 1908 – Clichy, 27 aprile 1992) è stato un compositore, pianista, organista e ornitologo francese. Nel maggio 1941 assunse la cattedra di professore di armonia al conservatorio di Parigi, che mantenne fino al pensionamento nel 1978. Tra i primi studenti di Messiaen spiccano i nomi di Pierre Boulez, Karel Goeyvaerts e la pianista Yvonne Loriod. Seguirono Karlheinz Stockhausen nel 1952, György Kurtág nel 1957 e George Benjamin nella seconda metà degli anni 1970. Messiaen divise la sua vastissima produzione in quattro categorie: opere religiose e teologiche basate su testi delle Sacre Scritture (Les corps glorieux, 1939; Vision de l'Amen, 1943; Trois petites liturgies de la presence divine, 1944; Messe de la Pentecôte, 1950; La transfiguration de notre Seigneur Jésus-Christ, 1969); opere di ricerca ritmica (Vingt regards sur l'Enfant Jésus, 1944; Livre d'orgue, 1951; Chronochromie, 1960); opere legate al mito di Tristano e Isotta (Harawi, 1945; Cinq rechants, 1948; Turangalîla-Symphonie, 1946-48); opere ispirate al canto degli uccelli (Réveil des oiseaux, 1952; Oiseaux exotiques, 1955; Catalogue des oiseaux, 1956-58; Sept Haïkaï, 1962). 46 Gino Marinuzzi Jr. New York (U.S.A.), 07/04/1920 - New York (U.S.A.), 06/11/1996 - Figlio del direttore d'orchestra Gino Marinuzzi, studia pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano. Maestro sostituto al Teatro dell'Opera di Roma dal 1946 al ’51, debutta come direttore d'orchestra in Spagna nel 1947, durante una tournée del Corpo di ballo del Teatro romano; sceglie poi di dedicarsi esclusivamente alla composizione, realizzando fra l'altro molte colonne sonore per il cinema. Molto attivo anche nel campo della musica elettronica, nel 1956 crea il primo nucleo dello Studio di fonologia dell'Accademia Filarmonica Romana, in seguito è fra i fondatori dello studio sperimentale R 7. Merzbow Merzbow (メルツバウ) is an extreme experimental music project created in Tokyo in 1979 under the direction of musician Masami Akita (秋田昌美) and is recognized as being one of the earliest projects in what has become known as "Japanese noise". Highly prolific, Merzbow has released hundreds of recordings since 1979. L'aura noise di Masami Akita, sperimentatore giapponese degli angoli piu'estremi dell 'udibile attivo da quasi trent’anni sulla scena musicale, propone da sempre un terrificante assalto sonoro. L’insieme non è definibile musica, ma piuttosto una forma espressiva a cui accostarsi come si fa con certe opere d’arte contemporanea. E che sia quello il terreno lo confermano alcune opere passate di Marzbow. Non di ascolto, quindi, si deve parlare, per chi voglia porgere le orecchie, ma di un atto di vera sottomissione agli infernali strumenti elettronici dell’artista. Un genio, un folle calcolatore. La storia un giorno saprà collocare il peso musicale di questo rivoluzionario e bulimico inventore di veri e propri massacri sonori che comunque hanno un fascino perverso irresistibile. Il musicista giapponese ha definito gli stilemi dell’harsh noise e del dark ambient, ma soprattutto ha centrato l’elemento rituale che contraddistingue ogni sua performance. Concetto ribadito fin dall’inizio della sua carriera dall’interesse per le pratiche bondage che, soprattutto in Giappone, costituiscono con lo Shibari una vera e propria forma d’arte. “Music for Bondage Performance” (1995) ne è un esempio, e non stupisce in questo senso trovare tra gli estimatori di Merzbow artisti e performer come Marina Abramović. Questo figlio della psichedelia giapponese ha studiato la musica di John Cage e di Iannis Xenakis, ha articolato di album in album, di live in live, tutto l’ampio spettro di sperimentazione musicale propria del XX secolo: dal free jazz di Ornette Coleman al noise di Smegma, dalle derive dance fino al tributo al compositore e ornitologo francese Olivier Messiaen, al quale ha dedicato l’impressionante raccolta 13 Japanese Birds (2009-2010). Collaborazioni principali : AMM - Band Of Pain - Balázs Pándi - Bastard Noise - Emil Beaulieau - Black Leather Jesus – Boris - L'Éponge Synthétique - Genesis P-Orridge - Carlos Giffoni - Gore Beyond Necropsy - Mats Gustafsson – Ladybird - 47 Lasse Marhaug – Jazzkammer - K.K. Null (Progetto del rumorista giapponese Kazuyuki Kishino) – Kadef Kapotte Muziek - Das Konzentrat – Masaki – Masonna – Napalmed - The New Blockaders- Jim O'Rourke Pan Sonic - Mike Patton - Elliott Sharp - Sonic Youth - THU20 - John Wiese - Xerosx (Progetto del rumorista giapponese Yuzuru Syogase) - Z'EV Ultime pubblicazioni: Merzbow / Hatobana (Double CD) (Deluxe Limited 3 CD Box) Merzbow, Keiji Haino & Balazs Pandi / An Untroublesome Defencelesness (CD / 2 LPs) MERZBOW / MATERIAL ACTION 2 N-A-M (LP) – Menstrual recordings (Italy) Boris with Merzbow /現象 -Gensho- Expanded Edition (4 CDs) MERZBOW & M.B. [Maurizio Bianchi] / Amalgamelody (CD) Merzbow, Gustafsson, Pandi / Live in Tabacka (LP) Antimonument (Picture Disk 2 LPs ) Scott Miller+Lee Camfield+Merzbow / No Closure (CD, LP & Cassette) MERZBIENT (18 LPs Box) MERZBOW KAPOTTE MUZIEK / Works 1987-1993 (3CD Box) Merzbuddha Variations (cassette) Merzmorphosis (10-CD box set) Normal Music (Cassette) Reissue Graft (LP ltd400) + (Bonus 7″ ltd150) Richard Pinhas and Merzbow/ Keio Line (2 CDs) SUNN O))) サン/Flight Of The Behemoth (2 CDs) VA/Anthology of Noise&Electronic Music (2 CDs) - Featuring:Faust, lhan Mmaroglu, Michel Chion, Bernard parmegiani, Carlsten Nicolai aka Alva Noto, Peter Rehberg aka Pita, Asmus Tietchens, Michael Rother etc. 48 Pauline Oliveros Pauline Oliveros (1932) e' originaria di Houston, nel Texas, dove da giovane suonava violino, fisarmonica e corno francese. Nel 1954 studio' composizione a San Francisco, con Terry Riley. Nel 1960 mise a frutto la sua conoscenza di procedimenti tonali "alternativi" nel sestetto Variations For Sextet (per flauto, clarinetto, tromba, corno, violoncello, pianoforte) che le valse un immediato riconoscimento dalla critica. Sound Patterns (1961) ripete' l'esploit consegnando alla storia uno dei primi lavori corali senza parole in cui venivano impiegati sistematicamente tutti i suoni "non musicali" della lingua e delle labbra. La prima svolta significativa della sua carriera venne nel 1961, allorche' aiuto' Subotnick ed altri a fondare il Tape Music Center, presso il quale sarebbe rimasta fino al 1967. Di questo periodo sono composizioni orchestrate per ensemble bizzarri. I due trii, Trio for Flute, Piano, and Page Turner (1961) e soprattutto Trio for Accordion, Trumpet and String Bass (1961), e il duo per fisarmonica e bandoneon (1964) misero in luce il gusto per i timbri piu' insoliti, mentre Seven Passages (1963) e Five (1964), delle cui partiture fa parte integrante un ballerino, aprirono la stagione multimediale, culminata con l'Applebox Orchestra del 1964 (per scatole di mele amplificate) e con i Pieces del 1965 per ottetto di fiati e registratore di cassa, e proseguita con lavori sempre piu' arditi: le Mnemonics (1965), George Washington Slept Here (1965), Winter Light (1965). In proprio eseguiva musica orientale ("improvvisazioni meditative") per fisarmonica e voce, generalmente basata sul controllo del respiro attraverso toni lunghissimi che si alternano con fratture improvvise: la cantante sostiene un tono finche' lo ritiene, poi ne sceglie un altro, senza per questo dover seguire un percorso continuo. Horse Sings From Cloud (1975), una serie di "om" per voce e fisarmonica, e' il brano piu' rappresentativo di questo periodo, registrato su Accordion and Voice, che vanta anche Willow Brook Generations And Reflections (1976). Un altro vertice della sua arte e' Wanderer (Lovely, 1985), una sinfonia poliritmica per un'orchestra di 22 fisarmoniche e cinque percussionisti con spunti che vanno dalle danze popolari irlandesi ai continuum di Ligeti. Ancor piu' caotica e' Tasting The Blaze (1985) per un'orchestra di dieci strumenti giapponesi, cinque fisarmoniche, clarinetto, trombone, violoncello e percussioni, tutti amplificati e mixati dall'autrice. Con questi brani si delinea un'arte elettro-acustica di ascendente orientale (come confermato dal ritualismo delle sue esibizioni dal vivo) ma che conserva sempre un razionalismo e un nervosismo di sapore occidentale. Tra le sue composizioni vi sono anche: To Valerie Solanas And Marylin Monroe In Recognition Of Their Desperation (1970) per qualsiasi strumento e voce; Willowbrook Generations And Reflections (1976) per strumenti a fiato, ottoni e voci; Lullaby For Daisy Pauline (1980) per un qualsiasi numero di voci; Tashi Gomang (1981) per orchestra; Spiral Mandela (1978) per quattro clarinetti, otto bicchieri di cristallo e percussioni; il brano teatrale Dream Horse Spiel (1988); Quartet For The End Of Space (Pohus, 2011) contiene Mercury Retrogade (12:29) e Cyber Talk (8:05) di Pauline Oliveros, Untitled #270 (11:28) e Untitled #273 (9:17) di Francisco Lopez, Outer (8:11) e Inner (8:30) di Doug Van Nort, Snow Drifts (7:15) e Web Doppelg,,nger (8:01) di Jonas Braasch. Tutti i brani vennero eseguiti dal trio Oliveros-Van Nort-Braasch (al sassofono soprano) ed infine manipolati elettronicamente da Lopez. Il tema "astronomico" di Mercury Retrograde è caratterizzato da droni criptici, metallici e spettrali che appaiono e scompaiono; la fine della traccia è un terrificante muro di rumore. Cyber Talk somiglia ad un breve esercizio di musica concreta e free jazz. Cecil Taylor e Pauline Oliveros collaborarono nel live Solo Duo Poetry (ottobre 2008 - Indipendent, 2012). 49 Charlemagne Palestine Charlemagne Palestine, nome d'arte di Martin Charles (Brooklyn, 1945), è un compositore, artista e scultore statunitense. Composizioni: Four Manifestations on Six Elements (1974) Strumming Music (1977) Three Compositions for Machines (1997) Schlingen-Blängen (1999) Schlongo!!!daLUVdrone (2000) Alloy (2000) Continuous Sound Forms (2000) Voice Studies (2008) From Etudes to Cataclysms (2008) Strumming Music for Piano, Harpsichord and String Ensemble (2010) Relationship Studies (2010) Two Electronic Sonorities (2012) Harry Patch Harry Partch (1901-1974). Nel 1928 abbandona la composizione tradizionale per darsi a una vita errabonda. Si fabbrica da solo i suoi strumenti, spesso utilizzando oggetti della più varia provenienza, accordandoli su una scala di quarantatre note per ottava in intonazione giusta. La musica di Partch è dominata dal suono delle percussioni e delle corde pizzicate, insieme a strumenti quali “cloud-chamber bowls” (bocce-camere a nebbia). La filosofia della musica di Partch, che si definiva un “filosofo versato nella carpenteria” è ben riflesso delle sue opere, quali Li Po Songs (1930-33); Yankee Doodle Fantasy, per soprano, flexatone, tin flute, oboe (1941); Barstow (1941); The Letter (1943); Rotate the Body in All Its Planes (1961); And on the Seventh Day Petals Fell on Petaluma (1963-4); Daphne of the Dunes (1967), musica per il film di Madeline Tourtelot Windsong (1958). “Per Partch, ancor più che per Varèse, tutta la musica è magica e rituale. L’incarnazione attiva nel rituale spiega perché la musica di Partch, a differenza di quella di Varèse, non ha alcun rapporto scientifico- 50 matematico con la nostra società industriale, ma invece sempre ‘corporea’ e non ‘astratta’ (per usare i suoi termini) e quindi sempre associata con la parola o con il movimento di danza o con entrambi […] La sua musica deve essere monofonica e nella Giusta Intonazione perché rappresenta un rituale corporeo e teatrale come in effetti lo erano il dramma greco classico e il Nô giapponese, e come ancora lo è la tradizione ‘popolare’ del teatro giapponese kabuki. I suoi lavori, come quelli di Aristofane e del teatro Kabuki, si servono del canto monofonico, della danza, della mimica, della farsa grossolana e dei giuochi di prestigio per fini socio-religiosi. Non è colpa sua se la religione da lui celebrata è quella degli outsider e dei vagabondi” (Mellers 1964). Composizioni: Enclosure II (early speech-music works) (Innova 401) Enclosure V ("On a Greek Theme") (Innova 405) Enclosure VI ("Delusion of the Fury") (Innova 406) The Seventeen Lyrics of Li Po (Tzadik, 1995). ASIN B000003YSU. Revelation In The Courthouse Park (Tomato Records TOM-3004, 2003) Bernard Parmegiani Musica per diffusori. Questa la brutale traduzione di "musique acousmatique". Concetto alla base della rivoluzione timbrica intrapresa dai laboratori di Pierre Schaeffer a fine anni 50, dove anche Bernard Parmegiani studiò dal 1959 al 1961. "De Natura Sonorum" ne è un ottimo compendio. Pubblicato originariamente nel 1976 il disco è ristampato dalla benemerita Editions Mego in una bella edizione solo in vinile con due brani in più rispetto alla scaletta originale (la stessa versione "espansa" in cd nel 2001). Parmegiani spiega di suonare a un livello più basso le note con frequenza più alta, così da far cadere l'attenzione dell'ascoltatore su quegli aspetti generalmente nascosti dalle melodie della musica strumentale. I timbri sono al centro della ricerca di Parmegiani: suoni di tabla, flauti, organi e – quello che sembra ma non è un - didjeridoo appaiono nelle sei tracce della "Première Série". La sua musica prende vita da circuiti elettronici piuttosto che da strumenti acustici, creando una sorta di doppione sintetico del mondo reale mostrato nella prima serie. Il mondo irreale è accidentale, rispetto a quello reale dove invece gli eventi seguono una logica incidentale. 51 Enno Poppe Enno Poppe was born in 1969 in Hemer, Sauerland. He studied conducting and composition at the University of the Arts, Berlin with Friedrich Goldmann und Gösta Neuwirth, among others. In addition, he studied sound synthesis and algorithmic composition at the Technical University Berlin and at the Center for Art and Media Karlsruhe. Enno Poppe, who also performs as a pianist and conductor, has led the Berlin-based mosaik ensemble since it was founded in 1998. He has received multiple prizes and grants, among them the Ernst von Siemens Foundation’s “Förderpreis” (2004) and last the Hans-Werner-Henze-Preis (2013). Renowned soloists and ensembles perform Enno Poppe’s music internationally. His compositions combine strictly organised structures with an evolution that seems virtually organic and a strict, sensuous sonority. Eliane Radigue Eliane Radigue (Paris, 1932) studiò musica elettroacustica con Pierre Schaeffer e Pierre Henry (del quale fu assistente dal 1967 al 1968) e si trasferi` negli USA nel 1970. Dopo un'esperienza con il sintetizzatore Buchla, CHRY-PTUS (1971), si dedico` al sintetizzatore ARP, del quale ammira le tonalita` pure. La sua prima registrazione di rilievo fu Biogenesis (Metamkine, 1996), risalente al 1973. Nel 1975 si è convertita al buddismo e ha iniziato l'impresa ciclopica di comporre una trilogia di sinfonie elettroniche dedicate a un asceta medievale del Tibel, Milarepa: Songs Of Milarepa (Lovely Music, 1983), Jetsun Mila (Lovely Music, 1987) e Mila's Journey Inspired By A Dream (Lovely Music, 1987). Radigue concepisce la musica come una forma di espressione religiosa. Ogni suo brano va pertanto "letto" come una preghiera. La modalità impiegata è quella delle lunghe radiazioni statiche di LaMonte Young, che cambiano di frequenza in maniera impercettibile, che agiscono sulla coscienza in maniera subliminale. Kyene è una sorta di accordatura di questo "om" colossale, che finalmente si mette in moto con Milam. Se la sua lentissima evoluzione ha ancora una parvenza di melodia, sia pur dilatata nell'arco di una dozzina di minuti, Samten, in cui sfuma, è soltanto più un ronzio molto forte: davvero uno dei brani più terrificanti della musica elettronica di sempre. 52 Paolo Renosto Firenze, 10/10/1935 - Reggio Calabria, 11/02/1988 - Studia pianoforte e composizione al Conservatorio di Firenze, dove conta fra i suoi insegnanti Luigi Dallapiccola e Roberto Lupi, poi direzione d'orchestra al Mozarteum di Salisburgo con Bruno Maderna. Attivo come pianista e direttore d'orchestra, oltre che come compositore, si dedica in modo esclusivo alla musica contemporanea. Membro del gruppo di compositori Nuova Consonanza, collabora con la RAI di Roma. Henri-Pierre Sauguet (pseudonimo di Henri-Pierre Poupard) Bordeaux (Francia), 18/05/1901 - Parigi (Francia), 22/06/1989 Nel 1919 inizia lo studio della composizione con Canteloube e, Léon Moulin, lo introduce alla musica di Satie, Koechlin e Milhaud. Nel 1920, per imitazione del gruppo de ‘Le Six’, forma con Émié e Jean-Marcel Lizotte il ‘Groupe des Trois’. Intrattiene uno scambio epistolare con Milhaud che nel 1922 lo invita a Parigi dove incontra ‘Le Six’, Jean Wiéner e Cocteau. Significativi sono gli incontri con Satie e Koechlin del quale diviene allievo nel 1927. Le prime importanti composizioni di questo periodo sono: Trois françaises , Le plumet du colonel . Nella prima parte della sua carriera compositiva è attivo anche come scrittore e critico: collabora con L’Europe nouvelle (1929), Le jour (dal 1939) e La bataille (1945-1948). Nel 1976 succede a Milhaud all’Académie des Beaux-Arts. E’ inoltre presidente di numerose istituzioni: l’Académie du Disque Français, l’Union des Compositeurs. Kaija Saariaho Kaija Saariaho (1952) è un importante membro di un gruppo di compositori finlandesi noti in tutto il mondo. Ha studiato composizione a Helsinki, Friburgo e Parigi, dove ha vissuto dal 1982. I suoi studi e ricerche presso l'IRCAM hanno avuto una grande influenza sulla sua musica e le sue trame tipicamente lussureggianti e misteriose sono spesso creati dalla combinazione di musica dal vivo ed elettronica. Anche se gran parte del suo catalogo comprende opere da camera, dalla metà degli anni Novanta ha trasformato sempre più la sua musica verso strutture più ampie, come ad esempio l'opera L'Amour de loin e Adriana Mater e l'oratorio La Passion de Simone. Io (1987; ensemble, elettronica) Nymphéa (1987; quartetto d'archi, elettronica) Petals (1988; violoncello, elettronica) Du cristal... (1989; orchestra, elettronica) 53 ...à la Fumée (1990; flauto, violoncello, orchestra) Graal théâtre (1994; violino, orchestra) Giacinto Scelsi Giacinto Scelsi, Conte di Ayala Valva (Arcola, 8 gennaio 1905 – Roma, 9 agosto 1988), è stato un grande compositore italiano molto noto per i suoi lavori di musica microtonale. Composizioni: Rotativa (1929), poema sinfonico per tre pianoforti, ottoni e percussioni; Concertino (1934), per pianoforte e orchestra; Quartetto n. 1 (1944), per archi; Kya (1959), per clarinetto e sette strumenti; Quattro pezzi su una nota sola (1959), per orchestra da camera; Uaxuctum, per Ondes Martenot, Coro e Grande Orchestra; Hô (1960), per soprano solo; Sauh III e IV (1973), per coro femminile a quattro voci; In nomine lucis, in memoriam Franco Evangelisti (1974), per organo; Pfhat (1974), per coro, organo e orchestra; Dharana (1975), per contrabbasso e violoncello; Maknongan (1976), per contrabbasso; Salvatore Sciarrino Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) è un compositore italiano. «Comporre è difficile», scriveva Thomas Mann, alla metà del secolo scorso. «È sempre stato difficile e lo sarà sempre», riflette Sciarrino. «Se la musica è un gioco, a me non interessa. Il compositore appartiene alla categoria degli esploratori: superare sé stessi, correre dei rischi, inventare, proiettarsi in altre dimensioni». Lui ha trovato la sua dimensione indagando il confine tra suono e silenzio, tra azione e staticità. La musica di Sciarrino sta sulla soglia, possiede una propria ecologia, invita noi contemporanei, sommersi da tempeste di suoni e rumori subiti 54 spesso involontariamente, a recuperare un grado zero dell’ascolto, da dove ripartire. «Ho sempre voluto occuparmi della fisicità, della corporeità del suono». «Poco succede, quasi niente nella sua musica», è scritto nella laudatio con cui nel 2006 è stato insignito del prestigioso Salzburger Musikpreis. Ma dal nulla si può schiudere l’infinito. Meritatissmo Leone d’oro 2016 al Festival Internazionale di musica contemporanea di Venezia. Musica elettronica: Musiche per I bei colloqui (1970) Implicor (1971) La voce dell'Inferno (1981) Due Arie marine (1990) Nom des Airs (1994) Lohengrin 2 (2004) Kaikhosru Shapurji Sorabji Kaikhosru Shapurji Sorabji, nato Leon Dudley Sorabji (Chingford, 14 agosto 1892 – Winfrith Newburgh, 15 ottobre 1988), è stato un compositore e pianista britannico, di origine Parsi. Una delle sue opere più famose, l'Opus Clavicembalisticum, è considerato uno dei pezzi più difficili mai scritti per pianoforte per virtuosismo trascendentale e durata (a seconda dell'esecuzione può variare da oltre tre fino a cinque ore). Il suo lavoro mastodontico (oltre 11.000 pagine di spartiti e 100 ore di musica) ne fa uno dei compositori più prolifici del XX secolo. Opere per pianoforte solo: Variazioni sinfoniche (1935-37) 100 Studi di Esecuzione Trascendentale in 4 volumi (1940-44) Concerto da suonare da me solo (e senza orchestra, per divertirsi) (1946) Sequentia cyclica super "Dies irae" ex Missa pro defunctis (1948–49) Quasi Habanera (1917) Frammento per Harold Rutland (1926/28/37) Passeggiata Veneziana (basata sulla "Barcarola" da "Les contes d'Hoffmann" di Offenbach) Passeggiata Arlecchinesca (sulla base del materiale dal "Rondò Arlecchinesco" di Ferruccio Busoni) 55 Trascrizione dalla Luce della Tecnica del Clavicembalo per Piano Moderno della Fantasia Cromatica di JS Bach, seguito da una Fuga, oltre a una serie di altre trascrizioni. Piano Sonata n.3, prima mondiale di Yonty Solomon nel 1977. Piano Sonata n.4, prima assoluta di Sorabji stesso nel 1930, registrata da Jonathan Powell per Altarus nel 2004. Opus Clavicembalisticum Prima mondiale di Sorabji nel 1930. Data la seconda performance completa nel 1982 da Geoffrey Douglas Madge, che l'ha eseguito più volte. Una successiva prestazioni a Chicago è stata pubblicata su una serie di CD BRI (etichetta svedese). Madge ha anche eseguito il pezzo a Montréal, Bonn, Parigi e Berlino. Nel frattempo, ha preso la decisione di non eseguire più il pezzo. Altarus ha anche pubblicato una registrazione di John Ogdon. Il pezzo è stato eseguito sei volte di Madge, quattro volte da Jonathan Powell, due volte da John Ogdon e una volta di Daan Vanderwalle. Karlheinz Stockhausen Karlheinz Stockhausen (Kerpen, 22 agosto 1928 – Kürten, 5 dicembre 2007) è stato un compositore tedesco, tra i più significativi del XX secolo. Uno dei compositori più importanti del XX e XXI secolo. È conosciuto per il suo lavoro sulla musica elettronica, sull'alea nella composizione seriale e sulla spazializzazione in musica. Nel 1953-54 la disponibilità di mezzi tecnologici nello studio di Colonia è piuttosto ridotta: un generatore sinusoidale, un generatore di rumore, un modulatore ad anello, un filtro, una camera eco,e 3 registratori a nastro. Con tali materiali S. proporrà al mondo un evoluzione del pensiero serialeche lascerà il segno per almeno un decennio. In questo brano risulta evidente come la riflessione sulserialismo porterà a vari filoni di ricerca sulle qualità della materia sonora e sul controllo dei parametri che governano l'evoluzione.Per Schoenberg prima e Webern poi, il sistema tonale occidentale è giunto al capolinea; per esprimere le istanze del '900 occorre una nuova architettura musicale in cui tutti i suoni della scalatemperata abbiano il medesimo peso, senza i vincoli gerarchici tra note tipici del sistema tonale. Opere principali: 1951 Kreuzspiel (per oboe, clarinetto basso, pianoforte e tre percussionisti) 1952 Klavierstücke I-IV (per pianoforte) 1953 Kontra-Punkte 1955 Klavierstücke V-VIII (per pianoforte) 56 1956 Gesang der Jünglinge im Feuerofen (musica elettronica) 1956 Klavierstück XI (per pianoforte) 1957 Gruppen (per 3 orchestre) 1958 a Colonia (Germania) diretta da Stockhausen, Bruno Maderna e Pierre Boulez 1959 Zyklus (per un percussionista) 1960 Carré (per 4 cori e 4 orchestre) 1960 Kontakte (per pianoforte, percussioni e nastro magnetico) a Colonia (Germania) diretta da Pierre Boulez 1960 Telemusik (musica elettronica) 1961 Originale (teatro musicale) 1961 Klavierstücke IX-X (per pianoforte) 1964-65 Mikrophonie (per tam-tam e live-electronic) 1966 Telemusik (musica elettronica e concreta) 1969 Momente (per soprano, 4 cori e strumenti) 1967 Hymnen (musica elettronica e concreta) 1977 Der Jahreslauf 1977 Der kleine Harlekin (per clarinetto) 2004 Klavierstück XVIII" (sintetizzatore) 2004 Himmelfahrt (Ascensione) da Klang ("Suono", progetto di musica elettronica dedicato alle 24 ore del giorno) 2005 Freude (Gioia) da Klang 2007 Cosmic Pulses (Pulsazioni cosmiche) da Klang Tōru Takemitsu Tōru Takemitsu (in giapponese 武満 徹, Takemitsu Tōru; Tokyo, 8 ottobre 1930 – Tokyo, 20 febbraio 1996) è stato un compositore di musica contemporanea giapponese, considerato uno dei maggiori autori giapponesi contemporanei. Takemitsu è famoso per l'aver composto le colonne sonore di quasi 100 film. Musica per pianoforte solo: Litany (1950-1989) 57 Uninterrupted Rest (Pause ininterrompue) (1952) Piano Distance (1961) Corona (London Version) (1962) For Away (1973) Les Yeux Clos (1979) Rain Tree Sketch (1982) Les Yeux Clos II (1988) Rain Tree Sketch II (1992) Giancarlo Toniutti Ricerca sonora sugli insiemi rari: risonanze su leghe metalliche, induzioni elettroacustiche, microintervalli e microfonie in ambiente. Uno studioso, prima che musicista, che ha ricevuto le dovute attenzioni forse più all’estero. Parte della sua notevole produzione musicale appartiene ad una sorta di coagulo, di linea di convergenza e sorgenza, tra le sperimentazioni delle avanguardie tedesche dei primi anni Settanta e l’emersione della musica sperimentale post-industriale agli inizi degli anni Ottanta. La sua arte, com’egli estesso dichiara, è “investigare la natura di fonti sonore a scarsa o nulla risonanza, e la loro capacità morfogenetica. Dopo aver lavorato per anni con materiali altamente risonanti, dai metalli alle corde, sentivo la necessità di dover conoscere come si sarebbero comportati elementi sonori sostanzialmente inerti, per quanto riguarda la loro natura oscillatoria. Ho pensato dunque che le pietre fossero un buon materiale (…) usate per una naturale ricerca nei confronti delle fonti sonore, soprattutto quelle idiofoniche.ra. La particolarità ad esempio del mio lavoro *KO/USK- è la sua uniformità timbrodinamica: utilizzare solamente pietre quali fonti sonore, senza alcun tipo di trattamento elettronico (che non fosse l’uso del nastro magnetico), realizzando un’opera sonora assolutamente organica”. 1982 - "Wechselwirkung" (Cassetta, Giancarlo Toniutti 1) 1983 - Metánárkōsis (Cassetta, Giancarlo Toniutti 2) 1983 - Das Todesantlitz (Cassetta, Giancarlo Toniutti 3) 1985 - La Mutazione (LP album, Broken FlagBFV6) 1986 - epigènesi (LP album+Libretto, Giancarlo Toniutti KdiRn) 1990 - Кулáк (camma), con Conrad Schnitzler (LP album, Urlo Panseri Editore) 1993 - Tahta Tarla, con Andrew Chalk (LP album+Libretto, Pans'urlo Panseri) 58 1997 - *KO/USK-, con Siegmar Fricke (CD/Libro, Pans'ur Pans, Cjàse Me) 2007 - Ura Itam Taala' Momojmuj Löwajamuj Cooconaja (remember how during the summer we sucked the löwa of the womenfolk) (CD, Mini, Ferns Recordings) 2008 - Qʷalsamtimutkʷʔitaluc'ik (and now he almost did make himself into hemlock needles, it is said) Sound-Field for Rattle-Harp (CD+Libretto, Alluvial Recordings) 2009 - La Mutazione (CD+libretto, Klanggalerie) - riedizione ampliata 2009 - the early tapes period (3LP+10"EP+Libretto Box Set, VOD-Records) - riedizione delle prime tre cassette con inediti 2010 - Iĝilaĝiilal aglalgal (Was Brought Together In Baidars) (CDr, Mini, Kaon) 2015 - La Mutazione (LP+CD, Black Truffle) - riedizione su vinile con Cd inedito 2015 - Counterchronology, con Tiziano Dominighini (CD, Final Muzik) 2016 - the Sound-Placing land bridge, con Tiziano Dominighini (cd+libretto, menstrualrecordings) Włodzimierz Kotoński Varsavia (Polonia), 23/08/1925 - Studia composizione con Szeligowski a Poznań e con Rytel all’Accademia musicale di Varsavia (1945-1951). Durante gli ultimi anni del ‘realismo socialista’ si dedica allo studio della musica popolare della zona montuosa di Tatra. Frequenta gli ‘Internationalen Ferienkurse für Neue Musik’ a Darmstadt (1957-1961). È il primo compositore a servirsi dello Studio di musica sperimentale della radio polacca (fondato nel 1957): da allora lavora in numerosi Studi elettronici europei. Nel 1967 insegna composizione all’Accademia musicale di Varsavia della quale dirige lo Studio di musica elettronica. La Monte Young La Monte Thornton Young (Bern, Idaho, 14 ottobre 1935) è un compositore, musicista e artista statunitense. Young viene generalmente ricordato per essere stato il primo compositore minimalista. Composizioni: The Tortoise Droning Selected Pitches From the Holy Numbers for the Two Black Tigers, The Green Tiger and the Hermit - per voce, gong e archi (1964) 59 Variazioni per quartetto (1955) 5 piccoli pezzi - per quartetto d'archi (1956) For Brass - per due trombe, due corni, due tromboni e due tube (1957) For Guitar (1958, anche per archi) Trio per Archi (1958) Vision - per undici strumenti (1959) Untitled Works - improvvisazioni per sfregamento di gong sul cemento, gong su corpi di legno, metalli sulle pareti (dal 1959) Poem for Chairs, Tables, Benches, etc. - anche per altre fonti di rumore (dal 1960) 2 Sounds - per due nastri magnetici (1960; Winterbranch di Cunnigham, 1964) Arabic Numeral (any integer) - per gong o pianoforte (1960) 3 pezzi per pianoforte (1960) 2 pezzi per pianoforte (1960) The Well-Tuned Piano - per un pianoforte con accordatura particolare (1964) Composition 1965 $ 50 - performance (1965) The Two Systems of Eleven Categories 1:07:40 AM 3 X 67 (revisione di 2-3 PM 12 XI 66 3:43 AM 28 XII 66 for John Cage (da Vertical Hearing or Hearing in the Present Tense) - per strumenti piacevoli (1966) More Periodicinational - per organo (1966-67)[5] Ivan Alexandrovich Wyschnegradsky Se per Alois Hába l’estensione microtonale rappresentava “una maniera d’arricchire l’antico sistema fondato sul semi-tono grazie a delle differenziazioni tonali più fini, ma non di distruggerlo”, la questione si pone in termini molto più complessi nell’opera di Wyschnegradsky (1893-1979), che rappresenta la punta più avanzata di questo genere di ricerche in Europa. Wyschnegradsky ha studiato al Conservatorio di San Pietroburgo con Sokolov, che lo ha avviato all’opera di Skrjabin. Risultato di questo periodo di formazione è un oratorio basato sull’idea della “evoluzione della coscienza universale” concluso con un cluster di 12 note su 5 ottave, sulla scia di Skriabin: si tratta di Den’ Bytija (La journée de l’existence) su testo proprio (1916-17). 60 Wyschnegradsky , nutrito di idee matematiche, ha cercato di sviluppare successivamente il concetto di continuum sonoro, su cui si basano le pratiche da cui sono derivati i suoi tentativi seguenti di operare con microintervalli e con sistemi ultracromatici. Wyschnegradsky ha elaborato nel tempo dettagliate tabelle di corrispondenze fra suoni e colori. Alcune composizioni: Étude en forme de scherzo, pour 2 pianos en quarts de ton, Op. 20 (1931) Prélude et fugue, pour 2 pianos en quarts de ton, Op. 21 (1932) Deux Pièces, pour 2 pianos en quarts de ton, sans Op. (1934) 24 Préludes dans tous les tons de l'échelle chromatique diatonisée à 13 sons, pour 2 pianos en quarts de ton, Op. 22 (1934, révision 1960) Ed. Belaieff. Premier fragment symphonique, pour 4 pianos en quarts de ton, Op. 23a; pour orchestre, Op. 23c (1934, version d'orchestre 1967) Deuxième fragment symphonique, pour 4 pianos en quarts de ton, timbales & percussions, Op. 24 (1937) Poème, pour 2 pianos en quarts de ton, sans Op. (1937) Linnite, pantomime en 1 act & 5 scènes, pour 3 voix& 4 pianos en quarts de ton, Op. 25 (1937) 61 Selezione di compositori nati nel 1900 Sofia Gubaidulina (Russia, 1931): Verwandlung/ Transformation for trombone, saxophone quartet, violoncello, double bass and tam-tam (2004) Discografia essenziale Xavier Benguerel (Spain, 1931): Llibre Vermell (1987) Robert Ashley (USA, 1930): Automatic Writing (1979) Charles Camilleri (Malta, 1931): Missa Mundi (1972) Ib Norholm (Denmark, 1931): Symphony 2 (1971) Miki Minoru (Japan, 1930): Concerto requiem (1982) Donald Martino (USA, 1931): triplo concerto (1977) Dieter Schnebel (Germany, 1930): Abfaelle (1962) Jozsef Soproni (Hungary, 1930): Symphony 3 Alvin Lucier (USA, 1931): Still And Moving Lines Of Silence (1972) Toru Takemitsu (Japan, 1930): Lento in Due Movimenti (1950) Nam June Paik (Korea, 1932): TV Bra for Living Sculptures (1969) Toru Takemitsu (Japan, 1930): Requiem for Strings (1957) Alexander Goehr (Britain, 1932): Deux Etudes (1981) Larry Austin (USA, 1930): Improvisations for Orchestra and Jazz Soloists (1961) Bronius Kutavicius (Lithuania, 1932): Last Pagan Rites (1978) Veljo Tormis (Estonia, 1930): Unustatud Rahvad/ Forgotten Peoples (1989) Bronius Kutavicius (Lithuania, 1932): Panteistine` Oratorija (1970) Ryohei Hirose (Japan, 1930): Shakuhachi Concerto (1976) Rodion Shchedrin (Russia, 1932): Concerto piano 3 (1973) Martin Boykan (USA, 1931): Quartet 4 (1996) Per Norgard (Denmark, 1932): Symphony 4 (1981) Mauricio Kagel (Argentina, 1931): Anagrama (1958) Mauricio Kagel (Argentina, 1931): Antithese (1962), video and music Sylvano Bussotti (Italy, 1931): Bergkristall (1974) Sylvano Bussotti (Italy, 1931): Rara Requiem (1970) Sofia Gubaidulina (Russia, 1931): Concerto for Bassoon and Low Strings (1975) Sofia Gubaidulina (Russia, 1931): St John's Passion (2002) Per Norgard (Denmark, 1932): Symphony 6 (1998) Pauline Oliveros (USA, 1932): Horse Sings From Cloud (1975) Pauline Oliveros (USA, 1932): Rattlesnake Mountain (1982) Pauline Oliveros (USA, 1932): Wanderer (1985) Tod Dockstader (USA, 1932): Quatermass (1964) Eliane Radigue (France, 1932): Kyema (1988) Wojciech Kilar (Poland, 1932): Krzesany (1974) 63 Lalo Schifrin (USA, 1932): Jazz Suite on the Mass Texts (1965) Harrison Birtwistle (Britain, 1934): Pulse Shadows (1989) Krysztof Penderecki (Poland, 1933): Symphony No.7 Seven Gates of Jerusalem (1996) Peter Maxwell Davies (Britain, 1934): Eight Songs For A Mad King (1969) Krysztof Penderecki (Poland, 1933): Symphony 4 (1989) Peter Maxwell Davies (Britain, 1934): Symphony 5 (1994) Krysztof Penderecki (Poland, 1933): Horn Concerto (2008) James Tenney (USA, 1934): For Ann (1969) Henryk Gorecki (Poland, 1933): Concerto-Cantata for flute and orchestra (1992) Henryk Gorecki (Poland, 1933): Kleines Requiem fuer eine Polka (1993) Morton Subotnick (USA, 1933): Silver Apples Of The Moon (1967) Ida Gotkovsky (France, 1933): Alto Saxophone Concerto (1966) Roger Reynolds (USA, 1934): Process and Passion (2002) Nicholas Maw (Britain, 1935): Violin Concerto (1993) Helmut Lachenmann (Germany, 1935): Schwankungen am Rand (1975) Helmut Lachenmann (Germany, 1935): Maedchen mit den Schwefelhoelzern (1996) Folke Rabe (Sweden, 1935): What? (1974) Ida Gotkovsky (France, 1933): Concerto Lyrique (1982) Arvo Part (Estonia, 1935): De Profundis (1980) Tiet Ton-That (Vietnam, 1933): Jardins d'Autre Monde (1996) Arvo Part (Estonia, 1935): Fratres for String Quintet and Wind Quintet (1977) Phill Niblock (USA, 1933): Early Winter (1991) Terry Riley (USA, 1935): In C (1965) Siegfried Matthus (Germany, 1934): Graf Mirabeau (1995) Giya Kancheli (Georgia, 1935): Symphony 7 (1986) Udo Zimmermann (Germany, 1934): Sinfonia Come Un Gran Lamento (1977) Gordon Mumma (USA, 1935): Megaton (1963) Christian Wolff (USA, 1934): Twentyfive pages (1953) Jocy Oliveira (Brazil, 1936): Illud Tempus (1994) Christian Wolff (USA, 1934): Burdocks (1971) Malcom Forsyth (South Africa, 1936): Piano Concerto (1979) Nicolas Roussakis (USA, 1934): Ephemeris (1979) Steve Reich (USA, 1936): It's Gonna Rain (1965) Alfred Schnittke (Russia, 1934): String Quartet 1 (1966) Steve Reich (USA, 1936): Double Sextet (2009) John Chowning (USA, 1934): "Phone" (1981) Harold Budd (USA, 1936): Bismillahi Prahmani Brahim (1978) Harrison Birtwistle (Britain, 1934): Tragoedia (1965) Cornelius Cardew (Britain, 1936): Treatise (1967) Teiji Ito (Japan, 1935): Axis Mundi (1982) Cornelius Cardew (Britain, 1936): The Great Learning (1968) 64 Daniel Goode (USA, 1936): Tunnel-Funnel (1995) David Del Tredici (Britain, 1937): Adventures Underground (1971) Philip Glass (USA, 1937): String Quartet 5 (1991) Robert Moran (USA, 1937): Halleluja (1971) Robert Moran (USA, 1937): Desert of roses (1991) Valentin Silvestrov (Ukraine, 1937): Requiem for Larissa (1999) Dubravko Detoni (Croatia, 1937): Forgotten music for String Quartet (1981) Osvaldas Balakauskas (Lithuania, 1937): Symphony 2 (1979) Dubravko Detoni (Croatia, 1937): Piano Concerto (1989) Jon Hassell (USA, 1937): Vernal Equinox (1976) Beatriz Ferreyra (Argentina, 1937): Rios del Sueno (2000) Frederic Rzewski (USA, 1938): The People United Will Never Be Defeated (1975) Annea Lockwood (New Zealand, 1939): Thousand Year Dreaming (1996) Annea Lockwood (New Zealand, 1939): Western Spaces, Tongues Of Fire Tongues of Silk for eight sopranos and percussion (1997) Ellen Zwilich (USA, 1939): Concerto grosso (1985) Milan Bachorek (Czech, 1939): Stereophonietta (1977) Louis Andriessen (Holland, 1939): Workers Union (1975) Walter Carlos (USA, 1939): Sonic Seasonings (1972) Richard Teitelbaum (USA, 1939): Blends (1977) Richard Teitelbaum (USA, 1939): Concerto Grosso (1985) Heikki Sarmanto (Finland, 1939): Suomi (1987) Beatriz Ferreyra (Argentina, 1937): Dans un Point Infini (2006) Patrick Williams (USA, 1939): An American Concerto (1976) JeanClaude Eloy (France, 1938): Kshara-Akshara (1974) Jonathan Harvey (Britain, 1939): Madonna of Winter and Spring for orchestra, synthesizer and electronics (1986) Corneliu Dan Georgescu (Romania, 1938): Homage to Piet Mondrian (2003) Gloria Coates (USA, 1938): String Quartet No. 9 (2007) John Corigliano (USA, 1938): Dylan Thomas Trilogy (1999) William Bolcom (USA, 1938): A View From The Bridge (1999) Charles Wuorinen (USA, 1938): Time's Encomium (1969) Charles Wuorinen (USA, 1938): Piano Concerto 4 (2005) Alvin Curran (USA, 1938): Inner Cities (2003) 65 Jonathan Harvey (Britain, 1939): Death of Light/Light of Death (1998) Jonathan Harvey (Britain, 1939): Bird Concerto with Pianosong (2003) Octavian Nemescu (Romania, 1940): Beitrissonum for 8 o'clock AM (2001) Dao Nguyen-Thien (Vietnam, 1940): Koskom (1971) Dao Nguyen-Thien (Vietnam, 1940): Piano Concerto (1984) Tony Conrad (USA, 1940): Four Violins (1964) Milan Knizak (Czech, 1940): Destroyed Music (1963) Frank Zappa (USA, 1940): King Kong (1969) Heinz Gruber (Austria, 1943): Frankenstein (1977) Frank Zappa (USA, 1940): Bogus Pomp (1979) Shinichiro Ikebe (Japan, 1943): Symphony 6 (1993) Julius Eastman (USA, 1940): Gay Guerrilla (1979) Julius Eastman (USA, 1940): Prelude to the Holy Presence of Joan of Arc (1980) Erkki Kurenniemi (Finland, 1941): On-Off (1963) Emmanuel Nunes (Portugal, 1941): Quodlibet (1991) Haflidi Hallgrimsson (Iceland, 1941): Passio (2002) Daniel Lentz (USA, 1942): Missa Umbrarum (1973) Meredith Monk (USA, 1942): Education Of The Girlchild (1973) Horatiu Radulescu (Romania, 1942): Outer Time (1980) Horatiu Radulescu (Bucharest, 1942): Sixth String Quartet "Practicing Eternity" (1992) Charlie Morrow (USA, 1942): Wave Music for 30 Harps (1984) Heinz Gruber (Austria, 1943): Frankenstein (1978) Brian Ferneyhough (Britain, 1943): Transit (1975) Gavin Bryars (Britain, 1943): The Sinking Of The Titanic (1969) Ivan Tcherepnin (USA, 1943): Set Hold Clear and Squelch (1976) Ivan Tcherepnin (USA, 1943): Double Concerto for Violin and Cello (1995) Ivan Tcherepnin (USA, 1943): And So It Came To Pass (1991) Anthony Iannaccone (USA, 1943): Clarinet Quintet (2002) Anthony Iannaccone (USA, 1943): # Octet for Flute, Oboe, Clarinet, & String Quintet (1985) Paul Lansky (USA, 1944): Mild und Leise (1973) John Tavener (Britain, 1944): Ikon of Eros (2000) Charles Dodge (USA, 1942): Earth's Magnetic Field (1970) Michael Nyman (Britain, 1944): Water Dances (1984) Bronislaw Przyblski (Poland, 1942): Mass Pope John Paul II (1998) PehrHenrik Nordgren (Denmark, 1944): Violin concerto 4 (1994) Ingram Marshall (USA, 1942): Gradual Requiem (1979) Frank Corcoran (Ireland, 1944): Symphony 4 (1996) Yevhen Stankovich (Ukraine, 1942): Sinfonia Lyrica (1977) Bill Albright (USA, 1944): Abiding Passions for Woodwind Quintet (1988) Chinary Ung (Cambodia, 1942): Grand Spiral (1990) Hugues Dufourt (France, 1945): Erewhon (1976) Sven Sandstrom (Sweden, 1942): Requiem (1979) Maggi Payne (USA, 1945): Desertscapes (1991) Youstol Dispage (Italy, 1945): Symphony 9 (1987) Dennis Eberhard (USA, 1943): Shadows of the Swan (2002) John Rutter (Britain, 1945): Requiem (1985) Robin Holloway (Britain, 1943): Concerto for violin (1994) Martin Bresnick (USA, 1946): String Quartet No. 3 (1992). 66 Martin Bresnick (USA, 1946): Grace (2000) for two marimbas and orchestra Kalevi Aho (Finland, 1949): Bassoon Quintet (1994) Peteris Vasks (Latvia, 1946): Symphony 2 (1999) Kalevi Aho (Finland, 1949): Symphony 10 (1996) Michael Finnissy (Britain, 1946): This Church (2003) Kalevi Aho (Finland, 1949): Symphony No. 11 For Six Percussionists And Orchestra (1998) Denis Smalley (New Zealand, 1946): Clarinet Threads (1985) Carl Rutti (USA, 1949): Verena Die Quelle (1995) Trevor Wishart (Britain, 1946): Red Bird (1978) Joan LaBarbara (USA, 1947): Vocal Extensions (1976) Joan LaBarbara (USA, 1947): Twelvesong (1984) Tristan Murail (France, 1947): Gondwana (1980) Tristan Murail (France, 1947): Terre d'Ombre (2004) Paul Schoenfield (USA, 1947): Viola Concerto (1998) David Rosenboom (USA, 1947): Zones Of Influence (1985) John Adams (USA, 1947): Harmonienlehre (1985) Nikolai Korndorf (Russia, 1947): Hymns I-III (1990) JeanLouis Florentz (France, 1947): Laudes (1985) Anders Eliasson (Sweden, 1947): Symphony 1 (1987) Klaus Schulze (Germany, 1947): Irrlicht (1972) Somei Satoh (Japan, 1947): Passion (2009) Glenn Branca (USA, 1948): Ascension (1981) Frano Parac (Croatia, 1948): Symphony (1992) Michael Berkeley (Britain, 1948): Concerto for oboe and strings (1976) Mikko Heinio (Finland, 1948): The Knight And The Dragon (2000) Brian Eno (Britain, 1948): Discreet Music (1975) David Rosenbloom (USA, 1949): Charon (1983) Jay Cloidt (USA, 1949): Life is Good And People Are Basically Decent (1995) Jay Cloidt (USA, 1949): Eleven Windows (1998) James Dillon (Britain, 1950): The Book of Elements (2002) Ethan Haimo (USA, 1950): Piano Sonata (1986) Rick Sowash (USA, 1950): Sunny Days for trio (1994) Lepo Sumera (Estonia, 1950): Symphony 4 (1992) Nancy Galbraith (USA, 1951): Wind Symphony 1 (1991) Jakob Ter Veldhuis (Holland, 1951): Paradiso (2001) Jon Rose (Britain, 1951): Instrumentum Diabolicum (1990) Jon Rose (Britain, 1951): The Virtual Violin (1993) John Burke (Canada, 1951): Remember Your Power (2000) Olivier Knussen (Britain, 1952): Concerto corno (1994) Christian Zanesi (France, 1952): Concert Imaginaire (1984) Christian Zanesi (France, 1952): Grand Bruit (1990) Christian Zanesi (France, 1952): L'Aube Rouge (2006) Daniel Teruggi (Argentina, 1952): Sphaera (1993) 67 Daniel Teruggi (Argentina, 1952): The Shining Space (1999) Jan Sandstrom (Sweden, 1954): Motorbike Concerto (1989) Rhys Chatham (USA, 1952): Die Donnergotter (1986) Elliot Goldenthal (USA, 1954): Juan Darien (1988) Kaija Saariaho (Finland, 1952): Stilleben (1988) Elliot Goldenthal (USA, 1954): Fire Water Paper (1996) Philippe Chamouard (France, 1952): Symphonie Tibetaine (1997) Michael Daugherty (USA, 1954): UFO for Solo Percussion and Orchestra (1999) Richard Einhorn (USA, 1952): Voices of Light (1995) Michael Daugherty (USA, 1954): Piano concerto Deus Ex Machina (2007) Stephen Hartke (USA, 1952): Clarinet Concerto (2001) Michael Denhoff (Germany, 1955): Mallarme` Quartets (2000) Wolfgang Rihm (Germany, 1952): Tutuguri (1982) Bright Sheng (China, 1955): H'un (1988) Pierre Bastien (France, 1953): Mecanium (1988) Diamanda Galas (USA, 1955): Litanies Of Satan (1982) Luther Adams (USA, 1953): In The White Silence (1998) Diamanda Galas (USA, 1955): Deliver Me (1986) Reed Ghazala (USA, 1953): Threnody To The New Victims Of Hiroshima (1995) Toshio Hosokawa (Japan, 1955): Voiceless Voice in Hiroshima (2001) John Oswald (Canada, 1953): Plexure (1993) Zbigniew Preisner (Poland, 1955): La Double Vie de Veronique (1991) Carl Stone (USA, 1953): Nyala (1995) John Zorn (USA, 1953): Archery (1979) Richard Danielpour (USA, 1956): American Requiem (2001) John Zorn (USA, 1953): Aporias (1998) Steven Mackey (USA, 1956): Ravenshead (1998) John Luther Adams (USA, 1953): In The White Silence (1998) Jouni Kaipainen (Finland, 1956): Symphony 1 (1985) John Luther Adams (USA, 1953): The Immeasurable Space of Tones (2001) Jouni Kaipainen (Finland, 1956): Symphony 2 (1994) John Luther Adams (USA, 1953): Become Ocean (2013) Michael Gordon (USA, 1956): Percussion Sextet "Timber" for six amplified 2x4s (2012) Tobias Picker (USA, 1954): Piano Concerto 2 (1983) Tan Dun (China, 1957): Water Passion After St Matthew (2000) Bun-Ching Lam (China, 1954): Lu (1983) Ellen Fullman (USA, 1957): Work for 4 (1987) John Woolrich (Britain, 1954): It is Midnight Dr Schweitzer (1992) Randy Greif (USA, 1957): Verdi's Requiem (1997) John Woolrich (Britain, 1954): A Leap in the Dark (1994) 68 Bob Ostertag (USA, 1957): All The Rage (1992) Edmund Campion (USA, 1957): "Natural Selection" (1996) Jennifer Higdon (Ireland, 1962): Concerto for Orchestra (2002) David Lang (USA, 1957): Little Match Girl Passion (2008) Allison Cameron (Canada, 1963): A Blank Sheet Of Metal (1987) David Lang (USA, 1957): Before Gravity - Gravity After Gravity (2012) Allison Cameron (Canada, 1963): Gibbons Moon (1991) William Basinski (USA, 1958): The Disintegration Loops (2002) John Metcalfe (USA, 1964): Scorching Bay (2004) Julia Wolfe (USA, 1958): Anthracite Fields (2014) Augusta-Read Thomas (USA, 1964): In The Sky At Twilight (2002) Miya Masaoka (USA, 1958): While I Was Walking I Heard A Sound (2003) Georges Lentz (Luxembourg, 1965): Caeli Enarrant (2001) Dan Plonsey (USA, 1958): Moving About (2001) Anton Batagov (Russia, 1965): Music For The 35 Buddhas (2001) Sebastian Currier (USA, 1959): Theo's Notebook (1992) Ezequiel Vinao (Argentina, 1960): Etudes for Solo Piano (1993) Anton Batagov (Russia, 1965): The Wheel Of The Law (2002) Hans Tutschku (Germany, 1966): Departs (1998) Maria Schneider (USA, 1960): Winter Morning Walks (2013) Hans Tutschku (Germany, 1966): Dialog fuer 2 Instrumentalgruppen (2007) Jaron Lanier (USA, 1960): Earthquake (2006) Dan Joseph (USA, 1966): Percussion and Strings (2004) Bill Alves (USA, 1960): The Question Mark's Black Ink (1986) Dan Joseph (USA, 1966): Tonalization (2009) Bill Alves (USA, 1960): Concerto for Violin and American Gamelan (2004) Cesare Valentini (Italy, 1967): Concerto for Cello, Piano and Strings (2003) Oswaldo Golijov (Argentina, 1960): Dreams and Prayers of Isaac the Blind (1994) Mark Applebaum (USA, 1967: Echolalia (2006) Michael Torke (USA, 1961): Music on the Floor (1992) Jesper Koch (Belgium, 1967): Earth My Likeness (2001) Michael Torke (USA, 1961): Rapture (1998) Mark Applebaum (USA, 1967): Scipio Wakes Up (1995) Gabriella Gullin (Sweden, 1961): Requiem (2002) Thomas Ades (Britain, 1971): Tevot (2007) MarcDalbavie -Andre (France, 1961): Seuils (1993) Luciano Chessa (Italy, 1971): Il Pedone dell'Aria (2006) Nicolas Bacri (France, 1961): Sinfonia 3 (1988) Luciano Chessa (Italy, 1971): Ragazzi Incoscienti Scarabocchiano sulla Porta di un Negozio Fallito an.1902 (2009) Eric Glick-Rieman (USA, 1962): Trilogy From The Outside (2008) 69 Nikola Kodjabashia (Macedonia, 1970): Bildbeschreibung (2001) Nathaniel Stookeys (USA, 1970): Junkestra (2007) Lera Auerbach (Russia, 1973): Double Concerto (1997) Minas Borboudakis (Greece, 1974): Chorochronos I (1997) Bruno Mantovani (France, 1974): Concerto pour Violon (1997) Bruno Mantovani (France, 1974): Turbulences (1998) Mason Bates (USA, 1977): Mass Transmission (2012) 70 Compositori - Nota breve E ancora per il piacere dell’ascolto tralasciando molti e molti altri compositori e musicisti di assoluto valore… William Ackerman (new age)- John Adams (minimalism) - Maryanne Amacher (droning minimalism)- Oren Ambarchi (glitch) - Mark Applebaum (event music) -Jon Appleton (concrete) Luigi Archetti (post-chamber)- Aube (concrete) - Peppino De Luca, Roberto Pregadio, Franco Micalizzi, Vito Thomas, Giancarlo Thomas, Puccio Roelens, Riccardo Luciani, Sandro Brugnolini, Stefano Torossi (backgroung music) -Tom Barabas (new age) -Marc Baron (concrete) - William Basinski (ambient) -Anton Batagov (ambient) - Pierre Bastien (event music) - Ariel Kalma -Toshi Ichiyanagi, Takehisa Kosugi, Michael Ranta (sperimentale) - David Bedford (event music) - Marc Behrens (concrete)- Steve Beresford (post-jazz) - Tim Berne (post-jazz) - Antoine Beuger (isolationism) - Maurizio Bianchi (concrete) - Phillip Bimstein (post-chamber) - Biota (concrete) John Bischoff (computer) - Olivia Block (electroacoustic) - Cesar Bolanos (electroacoustic) - Richard Bone (ambient) - Ron Boots (new age) - Peter Eötvös, Ivan Fedele - Matteo Franceschini, Luca Francesconi - Carlo Galante, Mauro Montalbetti - Borbetomagus (post-jazz) -Glenn Branca (minimalism) - Michael Brook (ambient) - Chris Brown (world) - Brume (concrete) - Michael Snow (jazz) - Gavin Bryars (event music) - Warren Burt (droning minimalism) - Lard Free - Art Zoyd - Fille Qui Mousse - Red Noise - Michael Byron (minimalism) - Roberto Cacciapaglia (event music) Francois Cambuzat (post-jazz) - Controlled Bleeding - Allison Cameron (post-chamber) - Doug Cameron (new age) - Nuno Canavarro (ambient) - Cornelius Cardew (event music) - Walter Carlos (new age) - Robert Carty (new age) – Thomas Ades – Kaija Saariaho - Eugene Chadbourne (postjazz) - Andrew Chalk (droning minimalism) - Richard Chartier (glitch) - Loren Chasse (concrete) – Dead C (noise) – Tom Recchion - Rhys Chatham (minimalism) - Alex Cline (post-jazz) - Nels Cline (post-jazz) - Pascal Comelade (post-jazz) - Loren Mazzacane Connors (post-jazz) - Tony Conrad (minimalism) - Tom Cora (post-jazz) - Eric Cordier (concrete) - Lol Coxhill (post-jazz) - Noah Creshevsky (concrete) - Curlew (post-jazz) - Alvin Curran (concrete) - Fabio Orsi - Peter Cusack (concrete) - Vladislav Delay (glitch) - Kevin Drumm (post-jazz) - John Duncan (concrete) - Stephan Dunkelman (post-chamber) - Paul Dunmall (post-jazz) - Ekkehard Ehlers (post-chamber) - Brian Eno (ambient) - Christian Fennesz (ambient) - Philip Glass (minimalism) - Heiner Goebbels (postjazz) - Guillermo Gregorio (post-jazz) - Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (event music) - John Grzinich (electroacoustic) – Roberto Musci (experimental ) - Tom Hamilton (electroacoustic) - Giuseppe Ielasi (concrete) - Lino “Capra” Vaccina, Starfuckers, Walter Maioli, Gronge (psichedelia progressiva) - Nascita Della Sfera, N.A.D.M.A., Riccardo Donnini, Francesco Currà, Enrico Piva, Andrea Tich, Andrea Chimenti, Aborym, Ain Soph, Fausto Romitelli, gli Uzeda, Cannibal Movie, Heroin In Tahiti, Al Doum & The Faryds, Metzengerstein - Ryoji Ikeda (minimal noise) - Tetsu Inoue (ambient) - Robert Iolini (concrete) – Osvaldo Golijov - Jacob Kirkegaard (concrete) - Toshinori Kondo (post-jazz) - Thomas Koner (ambient) - Christina Kubisch (electroacoustic) - Eric La Casa (concrete) - Alan Licht (post-jazz) - Alvin Lucier (droning minimalism) - Otto Luening (concrete)- Marchetti (concrete) - Walter Marchetti (event music) Christian Marclay (turntablist) - Denman Maroney (post-jazz) - Stephan Mathieu (concrete) - Kaffe 71 Matthews (concrete) - Lubomyr Melnyk (minimalism) - Daniel Menche (concrete) - Wim Mertens (minimalism) - Stephen Micus (world-music) - Piero Milesi (minimalism) - Jar Moff (sound collage) Meredith Monk (vocals) - Moondog (post-chamber) - Ikue Mori (post-jazz) - Gordon Mumma (event music) - Musica Elettronica Viva (event music) - Toshimaru Nakamura (glitch) - Pete Namlook (ambient) - Nimal (post-jazz) - Alva Noto (glitch) - Charles Noyes (post-jazz) - Michael Nyman (minimalism) - Oval (glitch) - Charlemagne Palestine (minimalism) - Claudio Parodi (droning minimalism) - Harry Partch (in progress) - Pan Sonic (glitch) – William Bennet (electronoise) – Egisto Macchi - Gerogerigegege (noise) – Razilles Denudes (noise) - Akira Rabelais (minimalism) Steve Reich (minimalism) - Christian Renou (concrete) - Max Richter (post-chamber) - Eric GlickRieman (post-jazz) - Kurt Riemann (new age) - Terry Riley (minimalism) - Steve Roach (new age) Steve Roden (concrete) - Klaus Schulze (cosmic) - Elliott Sharp (post-jazz) - Morton Subotnick (concrete) - Nicholas Szczepanik (droning minimalism) - So Takahashi (ambient noise) - Richard Teitelbaum (post-jazz) - David Toop (ambient) - Rafael Toral (droning minimalism) - Toshiya Tsunoda (concrete) - Mika Vainio (glitch) - Giovanni Venosta (concrete) - Vidna Obmana (ambient) - Collin Walcott (post-jazz) - Frank Zappa (post-jazz) - Zev (concrete) - John Zorn (post-jazz) – Black Dice (Elettro) – John Wiese (noise) – KK null (noise) – Blake Edwards (noise) – Prurient (noise) – Whitehouse (noise) – SPK (noise) – Angus MacLise (minimalist)… 72 (In)conclusioni Tutto quello che viene dopo è una rivisitazione di ciò che viene prima: chi chiamiamo genio in realtà è colui che ha la capacità di riprendere qualcosa reinventandola in maniera talmente originale da non poter essere sostituita da un altro simile. Ed avanguardia è anche ciò che sta davanti distruggendo parte del dietro. Nell’ Entwurf einer neuen Aesthetik der Tonkunst (Abbozzo di una nuova estetica della musica) pubblicato nel 1907 Ferruccio Busoni scriveva: “Io credo al suono astratto, alla tecnica senza ostacoli, all’illimitatezza dei suoni. Perciò ogni sforzo deve tendere a che sorga verginalmente un nuovo inizio. Colui che sarà nato per creare avrà prima di tutto un compito negativo e di grande responsabilità, quello di liberarsi da tutto ciò che ha appreso e udito, da tutto ciò che è apparentemente musicale; per potere, sgomberato il terreno, evocare in sé un raccoglimento intenso e ascetico che lo renda capace di elevarsi di un gradino, di percepire il mondo sonoro interiore e di comunicarlo all’umanità. L’aureola di personalità leggendaria incoronerà il Giotto di questo musicale Rinascimento. Alla prima rivelazione seguirà un’epoca di religiosa attività musicale, alla quale nessuno spirito corporativo avrà parte, in quanto gli eletti e gli iniziati non potranno non essere riconosciuti, e solo loro ne potranno essere invece i realizzatori. A questo punto splenderà la massima fioritura, forse la prima nella storia musicale dell’umanità”. Concludiamo questa bibliografia sottolineando l’umanità di queste donne e di questi uomini, artisti liberi, ostinati e solitari. Conlon Nancarrow aveva combattuto da volontario nella Guerra civile spagnola e nel deserto per anni aveva vagato Edgar Varèse. Soltanto lì era possibile sentire il proprio battito di uomini solitari pulsare all’unisono col cosmo. Anche per questo forse gli “isolati” di questo ultimo secolo sono stati e si sono voluti irregolari. Hanno scontato il peccato di essere originali e profondi, di essere radicalmente dei musicisti. “Il compositore è un intellettuale che pensa con i suoni. La sua musica è una costruzione utopica di mondi sonori che celano una idea umanistica e trascendentale della realtà: la tendenza all’infinito, la cosmicità ne sono degli esempi. La musica diventa filosofia della musica realizzata con mezzi sonori. Occorre quindi far parlare il suono per quello che può dirci, senza sovrapporvi una rigida trama di pensiero che rischia di offuscarne le trame più segrete”. 73 Fonti bibliografiche aggiunte Griffiths, Paul: Encyclopedia of 20th Century Music (Thames & Hudson, 1986) V. Vale, Andrea Juno, Manuale di cultura industriale, a cura di Paolo Bandera, Shake Edizioni, 1998 Luciano Berio, Musica per Tape Recorder, in Il Diapason, IV, 3-4, 1953 Pierre Boulez, Eventualmente… (1952), in Note di apprendistato, a cura di P. Thévenin, trad. di L. Bonino Savarino, Torino, Einaudi 1968 Gino Castelnuovo, Lo studio di Fonologia Musicale di Radio Milano, in Elettronica, III, 1956 Angela Ida De Benedictis, Radiodramma e arte radiofonica. 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