il programma completo - Centenario Prima Guerra Mondiale

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 Anniversario entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale 24 maggio 1915 – 24 maggio 2015 Dal 15 maggio al 24 luglio, ogni venerdì alle 21.30 Speciali 14-­‐18 11 puntate con la conduzione di Carlo Lucarelli per raccontare la prima guerra mondiale. Pt. 1 : Quel che resta della guerra (I recuperanti) di S. Chiaretti – F. Cataldi Nel 1970 Ermanno Olmi realizzò I recuperanti, un lungometraggio su un giovane che nel secondo dopoguerra si dedica al recupero di residuati bellici per combattere la miseria. Oggi, a questa attività, si dedicano ancora in molti, non più per necessità economica ma in modo amatoriale, per hobby e collezionismo. Ma si tratta di un passatempo, a cui corrisponde un vero e proprio mercato, pericoloso. Mercoledì 20 maggio Ore 20.30 su Rai Storia e 13.10 su Rai 3 Il Tempo e la Storia – Otto Dix e i pittori della grande guerra In studio con Massimo Bernardini, lo storico Emilio Gentile Mercoledì 20 maggio Ore 21.30 L’Amante guerriero Storia e vita di Gabriele D’Annunzio di Giordano Bruno Guerri, Paola Veneto, Anna Villari Il documentario racconta le gesta di Gabriele D’Annunzio, una delle figure di maggior rilievo della vita artistica, politica e militare italiana, oltreché sociale e mondana, negli anni a cavallo tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900. Sono anni tumultuosi, durante i quali le tragiche vicende della storia si alternano al progresso sociale e allo sviluppo tecnologico. D’Annunzio, uomo della modernità, incarna perfettamente lo spirito di quegli anni, di quel secolo proteso, fiducioso, verso il futuro, il progresso, il benessere. Il Vate, come fu soprannominato, è stato scrittore, giornalista, poeta, drammaturgo, militare e politico. Fu uno dei più illustri rappresentanti del Decadentismo italiano ed eroe di guerra. Come letterato fu «eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana…» e come politico lasciò un segno sulla sua epoca e una influenza sugli eventi che gli sarebbero succeduti. Il Vittoriale, la cittadella monumentale costruita su un colle che domina il lago di Garda e che conserva le testimonianze del “vivere inimitabile” di Gabriele D’Annunzio, è l’unità spazio temporale del documentario. La casa del Poeta, l’Archivio, il Parco, l’anfiteatro, il Mausoleo, gli ambienti che descrivono il D’Annunzio “segreto”. Sono i luoghi da cui Giordano Bruno Guerri ci introduce alla storia di Gabriele D’Annunzio. Una narrazione affascinante e ricca di dettagliate informazioni che, attraverso una serie di capitoli, abbraccia l’intera, avventurosa vita dell’”Amante guerriero”. Il suo rapporto con l’arte e quello con le donne. La sua attività politica e le imprese militari. Fino al rapporto con Mussolini che lo ammira e lo teme al tempo stesso e che, forse anche per poterlo tenere sotto controllo, gli offre il Vittoriale come ultima dimora, il luogo dove passare gli ultimi anni della sua vita. Nell’atto di donazione del Vittoriale agli Italiani si legge forse la migliore descrizione del complesso museale: “… Tutto qui mostra le impronte del mio stile, nel senso che io voglio dare allo stile. Il mio amore d’Italia, il mio culto delle memorie, la mia aspirazione all’eroismo, il mio presentimento della Patria futura si manifestano qui in ogni ricerca di linea, in ogni accordo o disaccordo di colori. […] E qui non a impolverarsi ma a vivere son collocati i miei libri di studio, in così grande numero e di tanto pregio che superano forse ogni altra biblioteca di ricercatore e di ritrovatore solitario. Tutto è qui dunque una forma della mia mente, un aspetto della mia anima, una prova del mio fervore...” Durante il documentario, oltre alle guida di Giordano Bruno Guerri, autore del documentario e Presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, sono intervistati Claudia Salaris, storica dell'arte italiana, studiosa di storia delle avanguardie e del futurismo, Emilio Gentile, storico, e Giuseppe Ferroni, storico della letteratura. Giovedì 21 maggio Ore 20.30 su Rai Storia e 13.10 su Rai 3 Il Tempo e la Storia – Grande guerra il primo colpo In studio con Massimo Bernardini, lo storico Georg Meyr La data storica è il 24 Maggio: l’esercito marciava per raggiungere la frontiera…… ma benché alla mezzanotte del 24 si sia soliti abbinare l’inizio delle ostilità, oggi sappiamo con certezza che il fatidico evento si verificò due ore prima. L’ordine perentorio di non sparare prima della mezzanotte fu disatteso attorno alle 22 del 23 Maggio da due militari della Guardia di finanza sul torrente Judrio non lontano da Gorizia contro una pattuglia di austriaci che volevano minare un ponte. La puntata ripercorre l’accavallarsi degli eventi politici e diplomatici che portarono al primo colpo di fucile sparato dagli italiani nella grande guerra. Un evento in se quasi insignificante se paragonato all’immane tragedia del conflitto che seguirà, ma dal valore altamente simbolico per per la storia militare del regio esercito italiano. Conduce come sempre la puntata Massimo Bernardini che assieme allo storico Georg Meyr ci accompagna nella visione dei filmati. Giovedì 21 maggio Ore 21.30 La via della guerra Come si arriva al conflitto italo-­‐austriaco (1915 -­‐ 18) Scritto e diretto da Federico Schiavi I quattro anni che precedono l’inizio delle ostilità tra l’Italia e l’impero Austro-­‐ungarico, raccontati in modo selettivo grazie alle storie parallele di austriaci e italiani, sono ricostruiti nel documentario “La via della guerra -­‐ Come si arriva al conflitto italo-­‐austriaco (1915 -­‐ 18)”, scritto e diretto da Federico Schiavi. Attraverso la narrazione della vita di figure tra loro affini, ma collocate su fronti opposti, si propone una visione d’insieme delle ragioni e dei sentimenti che portarono alla guerra. Le storie individuali, quelle di figure trasversali per appartenenza sociale e consapevolezza degli eventi vissuti, creano un racconto avvincente, vario e ricco di elementi soggettivi. La natura dell’intero progetto è particolare per il suo approccio transnazionale: raramente è stato affrontato il tema della prima guerra mondiale attraverso una narrazione che coinvolgesse in modo paritario e uniforme entrambe le comunità coinvolte nello scontro. In occasione del centenario dello scoppio della Grande Guerra, la RAI e la ORF (Radiotelevisione Nazionale Austriaca) commemorano per la prima volta insieme quel momento tragico della storia dei due Paesi. “La via della guerra” si conclude con le prime battaglie tra i due Stati, appena dopo il 24 maggio 1915. Venerdì 22 maggio Ore 21.30 (su Rai 1 il 24 maggio alle ore 16.35) Speciale – L'Italia va alla guerra Nel centenario dell’entrata – il 24 maggio 1915 – dell’Italia nella Prima guerra mondiale, Rai Storia propone uno speciale di 90’ per raccontare l’impatto che la Grande Guerra ha avuto sul popolo italiano, sulle vite di soldati e di civili. L’attenzione è perciò concentrata sulle storie dei protagonisti, sulle principali esperienze vissute dagli italiani durante il conflitto, attraverso le lettere e le testimonianze, cui ridanno voce noti attori. Lo speciale, condotto da Paolo Mieli, vede giovani storici ‘inviati’ in luoghi emblematici, che fanno da sfondo ai loro racconti: come si arriva al 24 maggio e all’entrata in guerra; la scelta di entrare in guerra; che Italia è quella che entra in guerra; chi combatte quella guerra, i fronti italiani e la vita delle trincee, l’altro fronte, quello “interno”, decisivo in una guerra che sarà “per tutti”; i traumi che la guerra stessa lascia nei corpi e nelle menti. Sarà un percorso collettivo o individuale nell’esperienza bellica segnato dal passaggio da forme di entusiasmo e slancio iniziale a un finale disincanto, al rifiuto, di fronte agli orrori e alle macerie prodotti dal Primo conflitto mondiale, quando la morte spegne ogni traccia dell’ebbrezza iniziale e restano il silenzio del lutto e del dolore. Gli attori Paolo Briguglia, Giorgio Marchesi e Carlotta Natoli leggeranno alcuni brani storici. Ore 23.00 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 2: La guerra delle parole di Marco Orlanducci Alla fine del 1917 Armando Diaz, succeduto a Cadorna, inaugura il cosiddetto Servizio P: si era resa più che mai urgente l’esigenza di una capillare e persuasiva opera di propaganda atta a motivare i soldati dopo il terribile disastro di Caporetto. Se la prima guerra mondiale costituisce per molti aspetti un vero spartiacque della modernità, per quanto riguarda la comunicazione essa rappresenta una vera e propria “rivoluzione mediatica” resa possibile da un lato dai nuovi mezzi tecnologici e dall’altro dal definitivo affermarsi della società di massa: una vera e propria “arma” che si intensifica e si trasforma nel corso nel conflitto. Sabato 23 maggio Ore 19.00 (e 23.30) Viaggio nell’Italia del giro -­‐ Marostica – Madonna di Campiglio Cent’anni fa l’Italia entrava nella Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra, come fu subito chiamata. Dall’altipiano di Asiago, ricordando Rigoni Stern, su fino alle vette trentine dove, per oltre tre anni, migliaia di uomini che avevano lasciato per la prima volta le loro terre scrivevano a casa raccontando, a modo loro, quella guerra. Dal Museo della Guerra di Rovereto, alle trincee e ai forti austriaci accompagnati dalle crude testimonianze che annunciavano una nuova letteratura, quella dell’uomo definitivamente andato in frantumi. Domenica 24 maggio Ore 11.30, 15.20, 18.00 e 20.50 Il silenzio Il 27 Luglio 2014, anniversario dell’ultimo giorno di pace in Europa prima dello scoppio della Grande Guerra, su proposta dell’Italia trombettisti delle nazioni coinvolte nel primo conflitto mondiale hanno intonato il "Silenzio", in ricordo di tutti i caduti. Si è trattato di un atto dovuto di memoria e omaggio espresso nell’unica lingua universalmente condivisa: la musica. Il progetto internazionale, coordinato dalla Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero degli Esteri e con la direzione artistica del trombettista e compositore Paolo Fresu -­‐ che ha suonato sull’altopiano di Folgaria, in Trentino, tra i resti ancora visibili delle trincee e dei bombardamenti -­‐ ha visto così eseguire l’ultimo saluto a tutti i caduti della guerra nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Grecia, Portogallo, Bulgaria, Ungheria, Romania, Montenegro, Russia, Serbia, Albania, FYROM-­‐
Macedonia, Australia, Brasile, Polonia, Costa Rica. Rai Storia ha raccolto tutti i filmati e ha creato un unico grande “Silenzio”: per non dimenticare. Ore 21.30 Binario Cinema – La sciantosa Di Alfredo Giannetti (1971) con A. Magnani, M. Ranieri, R. Pisano, N. Pepe Durante la seconda guerra mondiale, Flora Bertuccelli è una matura cantante del café-­‐chantant. Quando le viene proposto di esibirsi davanti ai soldati impegnati al fronte, Flora la considera una valida opportunità per dare una svolta alla sua carriera e vi si getta con entusiasmo. Al suo arrivo, viene accolta da Tonino Apicella, un giovane soldato che da civile era un musicista e che è stato scelto, insieme ad altri, per accompagnarla nelle sue esibizioni. Quando sale sul palcoscenico, però, Flora si trova davanti a soldati mutilati, feriti e stanchi e, commossa, rifiuta di intonare la marcia militare e inizia a cantare "'O surdato 'nnammurato". Lo spettacolo viene interrotto da un bombardamento nemico e Flora e Tonino corrono a mettersi in salvo. La mattina successiva, la coppia sale sull'automobile del comandante, ma sopraggiunge un nuovo bombardamento e Flora d'istinto fa scudo con il suo corpo a quello di Tonino... Per il periodo estivo, la prima serata del venerdì sarà interamente dedicata alla riproposizione di documentari e serie inerenti la prima guerra mondiale. Venerdì 29 maggio Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 3: Medicina di guerra di A. Branchi e F. Cataldi Autunno 1915: pochi mesi di guerra sono stati sufficienti per rendersi conto che l'organizzazione della sanità militare è tragicamente inadeguata ad una guerra moderna. Non solo mancano attrezzature e materiali, ma anche personale qualificato. Per far fronte a questa emergenza il governo italiano delibera, nel gennaio 1916, l'istituzione di una Scuola medica da campo, a San Giorgio di Nogaro, in zona di guerra: una vera e propria Università al fronte dove tra il febbraio 1916 e la primavera del '17 si tengono corsi accelerati di medicina e chirurgia per oltre mille studenti. Sono ragazzi che si trovano a fare pratica sui corpi dei soldati appena feriti, in un contesto in cui la medicina è chiamata a far fronte a lesioni e traumi mai conosciuti fino ad allora. Venerdì 5 giugno Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 4: Luca Comerio -­‐ L’uomo con la macchina da presa di G. Massimetti Luca Comerio, cineasta ufficiale della Grande Guerra e prima ancora della guerra in Libia, ha ripreso alcune tra le immagini più suggestive del primo conflitto mondiale. Raccontare la singolare storia di questo pioniere del reportage cinematografico significa raccontare la storia dell’unico civile, in Italia, ad ottenere il privilegio di assistere con un terzo occhio alla guerra. Ma significa anche ripercorrere la storia di un’arte, quella del cinema, assoggettata ben presto al regime di Stato. Dopo la disfatta di Caporetto, infatti, nel 1917, venne costituita la Sezione Cinematografica del Regio Esercito che assunse il monopolio delle riprese. Ore 22.00 I Diari della Grande Guerra Carlo Lucarelli introduce I Diari della Grande Guerra, otto episodi che raccontano le vite di uomini e donne di tutta Europa coinvolti nella catastrofe del primo conflitto mondiale. Una coproduzione internazionale all’interno della programmazione dedicata al centenario della Prima Guerra mondiale, per comprendere e ripercorrere insieme fatti, personaggi, cultura e società del tempo. I protagonisti di queste storie vivono attraverso le lettere e i diari scritti durante gli anni della guerra e arrivati fino a noi, testimonianze dirette che si intrecciano alle decisioni politiche e alle strategie militari di chi stava al comando in quegli anni. Sono soldati che combattono nel fango delle trincee, sono casalinghe che si improvvisano operai, sono bambini e infermiere al fronte. La quattordicenne russa MARINA YURLOVA, il piccolo YVES CONGAR, il sodato austriaco KARL KASSER, l’italo-­‐americano VINCENZO D’AQUILA, sono solo alcuni dei personaggi che in ogni episodio, secondo un progetto di respiro internazionale, incarnano i destini di Russia, Francia, Austria-­‐Ungheria, Italia, Germania e Gran Bretagna. Un team di ricercatori e autori ha selezionato -­‐ in quattro anni di lavoro – le lettere e i documenti ritrovati negli archivi, al fine di ricostruire quattordici storie. I ricordi personali rimasti impressi su carta e ingialliti dal tempo consentono di capire le paure, le speranze e i sentimenti di chi ha vissuto il conflitto in prima persona. Quali erano le convinzioni iniziali? E come sono cambiate queste, man a mano che i giorni passavano e la fine del conflitto sembrava allontanarsi sempre più? Una docu-­‐fiction in cui le esperienze e gli eventi descritti dai personaggi principali si alternano a materiali d’archivio in gran parte inediti. Pt.1: “IL BARATRO” L’Europa nell’anno 1914. Il continente è armato fino ai denti. Quarant’anni dopo l’ultima guerra tra Germania e Francia in Europa dominano rapporti di inimicizia e rancore. Tramite un sistema di alleanze, i governi cercano di tenersi sotto controllo gli uni con gli altri. La maggior parte delle persone, però, conosce la guerra solo dai libri di scuola o dai giornali. Quando a Sarajevo vengono assassinati il pretendente al trono austriaco, l’arciduca Francesco Ferdinando, e la moglie, il sistema delle alleanze comincia a fare il suo gioco. Comincia la guerra e, con entusiasmo ingenuo, i soldati partono per il fronte. “A Natale si torna a casa”, credono i soldati. Ma in realtà alla fine dell’anno sono già un milioni i caduti e ancora di più sono i feriti e i prigionieri. Nessuno avrebbe immaginato battaglie così violente. Ore 23.00 I sentieri della gloria di Gloria De Antoni Il documentario-­‐inchiesta “I sentieri della gloria” racconta il ritorno di Mario Monicelli in Friuli sui luoghi della sua Grande Guerra. Fanno da “cornice” a questo filmato i commenti, le riflessioni, le curiosità, le “lezioni”, le domande, le risposte che Monicelli e la De Antoni si scambiano mentre stanno rivedendo in studio, in fase di montaggio, il materiale girato in Friuli. Un documentario con un attore d’eccezione, personaggio concreto, vitale, spontaneo, dal tratto diretto, dall’espressione assolutamente concisa e sintetica, arguto, anti-­‐sentimentale, sempre curioso, interessato alla realtà contemporanea, alla gente comune, con la quale si dimostra subito capace di stabilire un dialogo, costantemente attento al “senso comune”, al “discorso popolaresco”. Un grande regista per il quale il genere comico-­‐umoristico ha rappresentato una via d'accesso privilegiata alla realtà italiana, che ha saputo creare un rapporto forte con lo spettatore, proponendo con le sue opere non soltanto una rappresentazione della realtà, ma anche un invito a confrontarsi con le contraddizioni della vita, sempre sostenuto dallo sguardo ironico e sdrammatizzante della commedia. Un maestro di cinema e di vita, che anche in questo documentario si dimostra capace di esprimere una formula per fronteggiare gli eventi, per mantenere quell'equilibrio che ci consente di vivere con buon senso e, dunque, a lungo. Venerdì 12 giugno Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 5: Ripensare la Grande guerra di G. Massimetti Oggi, cento anni dopo, alcuni artisti hanno fatto della prima guerra mondiale il tema delle loro opere. Il regista Ermanno Olmi ha girato un film ambientato sull’Altipiano di Asiago; il musicista Massimo Bubola ha lavorato a nuovi arrangiamenti di una serie di canti di guerra raccogliendoli in un lavoro intitolato “Il testamento del capitano”; l’attore Giuseppe Cederna ha portato un scena la scorsa estate uno spettacolo da lui scritto e interpretato dal titolo “L’ultima estate dell’Europa”. Tre interviste, tre ritratti, tre sguardi diversi su questo grande evento del passato. Ore 22.00 I Diari della Grande Guerra Carlo Lucarelli introduce I Diari della Grande Guerra, otto episodi che raccontano le vite di uomini e donne di tutta Europa coinvolti nella catastrofe del primo conflitto mondiale. Pt. 2: “ L’Attacco” Il conflitto europeo si trasforma in guerra mondiale. Grecia e Bulgaria, Giappone e Impero ottomano entrano in guerra. Si combatte in Europa, in Africa, di fronte alle isole Falkland e sul pacifico. Più di 20 milioni di uomini sono sotto le armi. I moderni sistemi di armamento si soprappongo alle forme tradizionali. La guerra di movimento si trasforma in guerra di trincea. Il numero di vittime è enorme, i generali non sanno cosa fare. Di fronte a un numero infinito di morti nessuno vuole ritirarsi, al contrario: per vincere è necessario spiegare eserciti ancora più grandi. Venerdì 19 giugno Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 6: TA PUM, un viaggio lungo il fronte di M. Franceschelli Dal Passo dello Stelvio fino a Trieste. Oltre mille chilometri a piedi in 54 giorni tra cime e valli alpine, ripercorrendo quella linea di frontiera che cento anni fa divideva il Regno d’Italia dall’Impero Austro-­‐Ungarico. E’ questo il “cammino della Memoria” organizzato dall’associazione Ta Pum, a cui hanno preso parte esperti alpinisti e militari provenienti dai Corpi di Cavalleria e Bersaglieri: “La nostra fatica è stata piccola cosa rispetto alla sofferenza patita cento anni fa dai milioni di uomini che hanno combattuto e perso la vita per difendere la loro patria, ma andando con le nostre gambe chilometro per chilometro, paese per paese, cima per cima, trincea per trincea, abbiamo reso loro omaggio e capito ancora meglio come da quel sacrificio siano nate l’Italia e l’Europa unite di oggi. Ore 22.00 I Diari della Grande Guerra Carlo Lucarelli introduce I Diari della Grande Guerra, otto episodi che raccontano le vite di uomini e donne di tutta Europa coinvolti nella catastrofe del primo conflitto mondiale. Pt. 3: “L’Angoscia” Gli inni di battaglia all’inizio della guerra hanno lasciato il posto alle urla e al dolore. Ogni giorno aumenta il numero dei feriti. Medici e infermiere scarseggiano. In tutta fretta si cerca di formare e convocarne di nuovi come assistenti . La formazione è breve, non hanno idea di che cosa sia la guerra e lavorano in condizioni indescrivibili. Venerdì 26 giugno Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 7: In questa puntata, ad esempio, scopriamo come Charlie Chaplin abbia raccontato la Grande Guerra. Ore 22.00 I Diari della Grande Guerra Carlo Lucarelli introduce I Diari della Grande Guerra, otto episodi che raccontano le vite di uomini e donne di tutta Europa coinvolti nella catastrofe del primo conflitto mondiale. Pt. 4: “La Nostalgia e il Desiderio” Ci sono milioni di madri e mogli che per anni devono supportare la separazione da figli e mariti. Sono in preda all’incertezza, non possono sapere se i loro cari sono ancora in vita, altri devono accettare di averli persi per sempre. Gli uomini in trincea devono concentrarsi e uccidere, cercando di pensare il meno possibile alle donne rimaste a casa. La prima guerra mondiale annienta la vita e la salute di un numero infinito di soldati. Distrugge famiglie, coppie, relazioni d’amore e amicizia. Venerdì 3 luglio Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 8: In questa puntata scopriamo per esempio il legame tra la celebre canzone dei Metallica "One" e la Grande Guerra. Ore 22.00 I Diari della Grande Guerra Carlo Lucarelli introduce I Diari della Grande Guerra, otto episodi che raccontano le vite di uomini e donne di tutta Europa coinvolti nella catastrofe del primo conflitto mondiale. Pt. 5: “La Distruzione” Il 1916 è l’anno delle battaglie più crudeli. La guerra è fuori controllo. Si utilizzano sottomarini, aerei, carri armati e gas, si mette in moto una macchina moderna, che uccide gli uomini come fossero formiche. Sulla Somme, i poteri occidentali cercano di costringere i tedeschi alla ritirata, la Russia sul fronte orientale vorrebbe fermare l’Austria–Ungheria, ma senza successo. Il numero delle vittime supera ogni immaginazione. Gli Stati belligeranti sono dissanguati, ma i vertici non riescono a pensare alla pace. Solo l’annientamento del nemico, così credono, potrà giustificare un numero così elevato di perdite. Venerdì 10 luglio Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 9: In questa puntata, ad esempio, la storia della bicicletta e del Tour de France corso alla vigilia della Grande guerra. Ore 22.00 I Diari della Grande Guerra Carlo Lucarelli introduce I Diari della Grande Guerra, otto episodi che raccontano le vite di uomini e donne di tutta Europa coinvolti nella catastrofe del primo conflitto mondiale. Pt. 6 :“La Patria” Con il termine “Heimat” si intende la patria, la casa in cui tornare, l’unico pensiero capace di restituire tepore e sicurezza in un tempo in cui la quotidianità è dominata da morte e distruzione. La prospettiva di tornare a casa per i soldati è un motivo importante per continuare la battaglia. Le bombe cadono anche su obiettivi civili. La prima guerra mondiale conia una parola nuova: “Heimatfront”, ossia il fronte interno. Non si combatte solo nelle trincee, infatti, anche nella fabbriche, nei campi e nelle scuole. A portare il peso della guerra non sono solo i milioni di soldati che muoiono ogni giorno nelle trincee, ma anche le donne, i bambini e gli anziani. Venerdì 17 luglio Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 10: In questa puntata, ad esempio, la storia di espressioni e modi di dire nati nella Prima guerra mondiale ed ora divenuti d'uso corrente, come "cecchino", o "rompere le scatole". Ore 22.00 I Diari della Grande Guerra Carlo Lucarelli introduce I Diari della Grande Guerra, otto episodi che raccontano le vite di uomini e donne di tutta Europa coinvolti nella catastrofe del primo conflitto mondiale. Pt. 7 : “La Ribellione” La guerra stessa diventa il nemico. I soldati sono stanchi di sacrificare la propria vita per qualcosa che non ha senso. Nell’estate e nell’autunno 1917 si scatena una rivolta che coinvolge quasi tutti i partecipanti alla guerra. Gli uomini si oppongono alle pessime condizioni di vita e al sacrificio privo di senso al quale la guerra li costringe. A maggio, le fabbriche di armi in Inghilterra e Francia sono oggetto di un’ondata di scioperi. Operai britannici fondano consigli di fabbrica, seguendo il modello comunista. In Germania gli operai scendono in piazza. Nella città di Wilhelmshaven i marinai della Marina tedesca si oppongono al comando, e in Russia centinaia di migliaia di persone vanno sulle barricate per protestare contro la miseria. Venerdì 24 luglio Ore 21.30 Speciali 14-­‐18 con la conduzione di Carlo Lucarelli Pt. 11: In questa puntata, ad esempio, si parla dei giornalisti morti in guerra, dell'atteggiamento del Corriere della Sera in merito all'interventismo e del De Gasperi suddito austro-­‐ungarico. Ore 22.00 I Diari della Grande Guerra Carlo Lucarelli introduce I Diari della Grande Guerra, otto episodi che raccontano le vite di uomini e donne di tutta Europa coinvolti nella catastrofe del primo conflitto mondiale. Pt. 8: “Le Rovine” Nella primavera del 1918, l’Impero tedesco comincia la sua offensiva più grande. L’esito della guerra è di nuovo in bilico e i soldati sono devastati, sia fisicamente che psicologicamente. In Agosto i francesi e gli inglesi, rafforzati con truppe fresche provenienti dagli Stati Uniti, cominciano una contro offensiva. Quattro anni dopo lo scoppio della guerra l’esercito tedesco è sul punto di crollare. Tutti, anche i vincitori, devono riconoscere che il mondo per il quale hanno lottato è andato perduto. 
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