Gita a Genova - 21 maggio 2017 (sito)

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A TUTTI I MEMBRI DELLA FONDAZIONE “MILANO PER LA SCALA”
GITA A GENOVA
Domenica 21 maggio 2017
Teatro Carlo Felice
MARIA STUARDA
Musica di Gaetano Donizetti
Testi di Giuseppe Bardari
Direttore Andriy Yurkevych
Regia Alfonso Antoniozzi
Scene Monica Manganelli
Costumi Gianluca Falaschi
Luci Luciano Novelli
Maestro del Coro Franco Sebastiani
Personaggi e Interpreti
Maria Stuarda Elena Mosuc
Elisabetta Sonia Ganassi
Roberto, Conte di Leicester Celso Albelo
Giorgio Talbot Andrea Concetti
Lord Guglielmo Cecil Stefano Antonucci
Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice
Allestimento in coproduzione tra Fondazione
Teatro Carlo Felice e Fondazione Teatro Regio di Parma
e
Palazzo Ducale
Mostra “MODIGLIANI”
Visita alla mostra dedicata a Amedeo Modigliani
negli spazi di Palazzo Ducale.
Le opere esposte ripercorrono le tappe più
significative del percorso artistico dell’artista.
Via Clerici, 5
20121 Milano
Tel. 02.7202.1697
Fax 02.7202.1662
E-mail: [email protected]
Fondazione senza scopo di lucro riconosciuta con decreto
del Presidente della Regione Lombardia n.1119 del 6 febbraio 1992
Tribunale di Milano, Registro Persone Giuridiche n.1329/53/1329 – C.F.:97104560152
Cari Amici,
desideriamo proporvi una gita a Genova per assistere all’opera “Maria Stuarda” di Gaetano
Donizetti. Il capolavoro di Donizetti va in scena in un allestimento coprodotto dal Teatro Carlo Felice e dal
Teatro Regio di Parma ed è il secondo capitolo del ciclo delle “tre regine” donizettiane, iniziato nella scorsa
stagione con Roberto Devereux, la cui regia è interamente curata da Alfonso Antoniozzi.
L’opera, da sempre, mette in scena sentimenti vigorosi e passioni assolute. Maria Stuarda di Donizetti ne è un
esempio estremo. Nel confronto tra le due regine del secondo atto, il momento di massima tensione della
vicenda, Elisabetta I d’Inghilterra rimprovera alla cugina Maria Stuarda i suoi comportamenti privati e politici e
questa le risponde con una violenza verbale che non ha paragoni nella librettistica dell’epoca: epiteti che Maria
Malibran, prima interprete del personaggio di Maria Stuarda nel debutto dell’opera alla Scala (1835), insistette
per cantare, scatenando la reazione delle autorità, che cancellarono il titolo dal cartellone dopo appena sei
repliche: uno dei casi più celebri di censura nella storia dell’opera. La trasgressione linguistica alle buone norme
del linguaggio librettistico era dovuta, probabilmente, all’inesperienza dell’autore del testo (tratto dalla
tragedia omonima di Schiller), Giuseppe Bardari, appena diciassettenne. Un’incoscienza giovanile
provvidenziale, perché, grazie a Bardari (che diventerà un magistrato e un patriota ammirato da Garibaldi),
Maria Stuarda contiene la scena più forte tra due figure femminili in tutta la storia dell’opera: uno di quei
momenti in cui Donizetti, capace di leggerezza come nell’Elisir d’amore e nel Don Pasquale, precorre il Verdi più
drammatico. Già verdiana è anche l’opposizione tra i sentimenti privati e le cariche pubbliche, così come la
messa in gioco, nelle vicissitudini dei singoli, di valori collettivi di importanza storica: la protestante Elisabetta
contro la cattolica Maria Stuarda. Ma Maria Stuarda è soprattutto l’ennesimo omaggio di Donizetti alla donna,
alla sua profondità emotiva e alla sua ricchezza caratteriale, tradotte in musica attraverso lo stile del belcanto:
Maria come Anna Bolena, come Lucia, come l’Elisabetta del Roberto Devereux.
Prima dell’opera visiteremo la Mostra “MODIGLIANI” dedicata all’Artista a Palazzo Ducale.
Approdato a Parigi all’inizio del Novecento, Amedeo Modigliani elabora uno stile personalissimo, contaminando
le forme classiche con il linguaggio primitivo, in sintonia con le istanze espressive della sua epoca. La mostra
racconta il suo percorso creativo attraverso le tappe principali della sua carriera breve e feconda. L’amicizia con
Brancusi e la passione per l’art nègre, per la Grecia arcaica e per l’arte egiziana influenzano gli inizi del suo
percorso artistico, sia nella scultura, dai tratti puri e misteriosi, sia nella pittura, dalle forme rigorose e
armoniose al tempo stesso, e dalla pennellata corposa e costruttiva. Parallelamente, Modigliani recepisce e
interpreta in chiave originale e innovativa ispirazioni, gusti e suggestioni della fervente atmosfera parigina,
caratterizzata da un lato dalle spinte espressioniste, dall’altro dal cubismo e dalla sua scomposizione della
realtà. Al centro, la grande lezione di Cézanne. Ancor prima che le rivoluzioni artistiche prodotte dalle
avanguardie confluiscano in un più pacato ritorno all’ordine, Modigliani cerca intensamente quella sintesi tra
tradizione e modernità che è una delle costanti principali dell’arte del Novecento.
Ecco il programma di massima:
ore 9.30
Partenza da Milano, luogo da definire, con pullman riservato
ore 11.30 Visita alla Mostra “MODIGLIANI” a Palazzo Ducale
ore 13.00 Pranzo
ore 15.30 Teatro Carlo Felice, opera “Maria Stuarda”.
Al termine, rientro a Milano, con arrivo nel luogo di partenza.
Gli interessati sono pregati di prenotarsi al più presto e, comunque entro e non oltre venerdì 24 Febbraio 2017
(data di scadenza della nostra prelazione).
Con i più cordiali saluti.
La Segreteria
Per conoscere la quota di partecipazione contattare
la Segreteria di Milano per la Scala al numero 02.7202.1647
Via Clerici, 5
20121 Milano
Tel. 02.7202.1697
Fax 02.7202.1662
E-mail: [email protected]
Fondazione senza scopo di lucro riconosciuta con decreto
del Presidente della Regione Lombardia n.1119 del 6 febbraio 1992
Tribunale di Milano, Registro Persone Giuridiche n.1329/53/1329 – C.F.:97104560152
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